Jump to ratings and reviews
Rate this book

Il sessismo nella lingua italiana

Rate this book

114 pages, Paperback

First published January 1, 1985

4 people are currently reading
262 people want to read

About the author

Ratings & Reviews

What do you think?
Rate this book

Friends & Following

Create a free account to discover what your friends think of this book!

Community Reviews

5 stars
36 (55%)
4 stars
21 (32%)
3 stars
5 (7%)
2 stars
2 (3%)
1 star
1 (1%)
Displaying 1 - 12 of 12 reviews
Profile Image for Kaput.
11 reviews1 follower
May 21, 2021
Petizione per far leggere questo testo ai giornalisti italiani
Profile Image for Noemi.
11 reviews
February 29, 2020
Un saggio illuminante, che attraverso una ricerca evidenzia l'importanza della lingua nella trasmissione della realtà circostante e di come la lingua fatichi ad adeguarsi ai cambiamenti sociali degli ultimi tempi, continuando ad alimentare stereotipi, immagini riduttive, di inferiorità e marginalità della donna.

Si articola in due ricerche: una effettuata sul linguaggio della stampa, analizzando e commentando gli usi dissimmetrici e stereotipati della lingua italiana nei confronti delle donne; e l'altra effettuata sugli annunci di offerte di lavoro.

La terza parte fornisce suggerimenti attraverso le "Raccomandazioni per un uso non sessista della lingua italiana" che consentono di acquisire un minimo di consapevolezza riguardo la scelta delle parole e il significato che esse possono celare, suggeriscono forme da evitare per un uso più paritario della lingua e una maggiore visibilità del femminile.
Profile Image for Virginia.
292 reviews33 followers
July 24, 2020
Assolutamente illuminante e mi dispiace molto che trentacinque anni dopo la stesura di questo saggio le cose non siano ancora cambiate.
Profile Image for Federica.
87 reviews179 followers
Read
April 24, 2022
Tutte le soluzioni linguistiche adottate oggi per un italiano attento all'uso del femminile derivano da questa indagine. Ma anche tutte le risposte alle incertezze, alle critiche e alle polemiche (“suona male”, “esiste già il suffisso in -essa!” ecc). Diciamo le stesse cose di Alma Sabatini dal 1987. E, aggiungo, continuiamo oggi a pubblicare saggi che sono, nella sostanza, la minestra riscaldata di questa Bibbia definitiva.
Profile Image for Veronica.
68 reviews3 followers
August 31, 2020
Testo molto tecnico ma utile - sorprende notare quanto ciò che viene discusso oggi sia quello che già veniva riportato nel testo degli anni 80 da Alma Sabatini!
Profile Image for Chiara98.
91 reviews5 followers
July 18, 2021
L'assurdità di questo libro è come risulti attuale ben 35 anni dopo la sua stesura. Non perché anticipi chissà quali temi, ma perché purtroppo non è cambiato niente. Assurdo come i titoli dei giornali siano assolutamente sovrapponibili agli odierni, e come ancora oggi i temi affrontati nel libro vengano visti come inutili.
Penso che ogni persona al mondo debba leggere questo saggio e impararlo a memoria. Chiunque.
10 reviews1 follower
December 4, 2021
Il sessismo e patriarcalismo nella lingua italiana diventa evidente nella consuetudine linguistica di identificare la donna attraverso l'uomo: la moglie di..., la donna di..., la figlia di...; oppure attraverso espressioni come la «dignità dell’uomo» e l’uomo della strada: se si dicesse «la dignità della donna», la connotazione sarebbe molto diversa perché legata alla sfera sessuale (per non parlare del significato di «donna della strada», della «puttana» e della prostituta = slut-shaming, mentre l’uomo che va con le prostitute è «cliente occasionale», o «amico occasionale», espressioni prive di qualsiasi valore negativo).

Cit. DIZIONARIO DEI SINONIMI E DEI CONTRARI:
Donna: femmina (dell’uomo) / figlia d’Eva, costola d'Adamo / moglie, consorte, sposa, fidanzata, compagna, amante, druda / padrona, signora, gentildonna, matrona, madama, dama, madonna (at.) / serva, domestica, fantesca / (nei giochi) regina / bel sesso, gentil sesso, sesso debole, secondo sesso;
Uomo: creatura di Dio, persona, creatura intelligente, cristiano, essere umano, figlio di Adamo, figlio d’Eva, mortale, maschio, cittadino, soldato, guerriero / marito, sesso forte, viro / prossimo, genere umano, mortali / specie umana / adulto;

Purtroppo la rilevanza sul piano sociologico e psicologico risiede proprio nel passare inosservate ad una normale lettura e nel produrre un effetto cumulativo a livello d'inconscio. 35 anni dopo siamo ancora qua.
Profile Image for Laura.
36 reviews1 follower
May 17, 2025
Parla di come la lingua italiana, spesso dà più spazio agli uomini e meno alle donne.
L’autrice spiega perché è importante usare parole che mostrino il ruolo di tutte le persone, senza escludere nessuno.
Propone anche nuovi modi di parlare e scrivere per essere più giusti e inclusivi.
È un saggio utile per capire quanto le parole possano influenzare la nostra idea di uguaglianza.
Profile Image for Marti.
26 reviews2 followers
December 4, 2024
Tirerò questo libro in testa al prossimo (maschile intenzionale) che avrà il coraggio di dirmi che il politicamente corretto ha rotto le palle
Profile Image for Simona Calò.
479 reviews14 followers
April 13, 2022
Le parole sono importanti, diceva un mio grande amore cinematografico sul finire degli anni '80, e oggi più che mai l'espressione sembra tornata di moda nel parlare del fatto che la lingua non è affatto neutra, ma dipende dall'uso che se ne fa. Mi ha sorpresa scoprire che già prima di Palombella Rossa, Alma Sabatini portava avanti la sua battaglia sulla scia di questa perentoria dichiarazione. L'attualità dell'argomento è sconcertante e lo dimostra la fioritura di saggistica che il sessismo nella lingua italiana sta generando negli ultimissimi anni. Questioni di cui si dibatteva già su queste pagine costituiscono ancora oggi grossi problemi di rappresentazione e considerazione della figura femminile (basti pensare all'ostinazione di tanti nel negare l'utilizzo di termini quali ministra o sindaca). Dunque la riflessione di partenza si conferma estremamente valida, insieme all'ironia caustica e alle precisazioni chirurgiche che non danno scampo a obiezioni di sorta (quando si tratta di rompere i coglioni, non ci metto molto a trovare modelli di ispirazione). Il limite è semmai il tecnicismo, l’approccio grafico poco accattivante, l’impostazione al lavoro accademica, a tratti noiosa, sebbene ambisca a rivolgersi a un vasto pubblico. Avrei apprezzato maggiormente un saggio più discorsivo e meno per elenchi di punti, più simile a quelli che scrivono oggi Vera Gheno e Lorenzo Gasparrini. Lo consiglio ugualmente per riflettere sulle dosi spaventose di sessismo nascoste dietro a innocenti declinazioni e locuzioni quotidiane, e sul fatto che la visibilità delle persone passa anche e soprattutto dalle parole che scegliamo tutti i giorni.
Displaying 1 - 12 of 12 reviews

Can't find what you're looking for?

Get help and learn more about the design.