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Francesca e Nunziata

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Tra la costiera amalfitana e le falde del Vesuvio, la vicenda di una famiglia patriarcale di pastai e di due donne straordinarie imprenditrici, narrata con la sapienza e la felicità espressiva di un cantastorie. Dal romanzo - tradotto in Germania, Austria, Polonia, Francia, Olanda e Turchia - è stato tratto il film di Lina Wertmüller, con Sofia Loren, Giancarlo Giannini, Raoul Bova e Claudia Gerini.

392 pages, Paperback

First published January 1, 1995

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Displaying 1 - 21 of 21 reviews
Profile Image for Laura V. لاورا.
543 reviews80 followers
May 2, 2018
Quando fare i maccheroni era un’arte

Una prosa delicata e arguta, intrisa di indubbia poesia e del fascino tipico dei racconti senza tempo, narra una piccola grande storia del Sud: una storia di lavoro e fatiche, di dignità e coraggio, nonché di tenace e ammirevole imprenditorialità.
Sullo sfondo, la grande Storia, quella che, abbracciando pressoché un secolo di vicende travagliate, ci fa intravedere l’ultimo sovrano borbonico del Regno delle Due Sicilie e Garibaldi, così come ci mostra, attraverso gli occhi di quei luoghi, la tanto discussa unità d’Italia portata a suon di cannonate e, pertanto, più subita che voluta da quelle parti, fino ad arrivare all’inizio del secondo conflitto mondiale.
Romanzo straordinario e sorprendente, “Francesca e Nunziata” vede per protagonista una famiglia di pastai che dalla costiera di Amalfi si sposta verso la zona di Napoli, per mettere salde radici alle falde del Vesuvio. È un racconto appassionato e appassionante di un’epoca e di una terra dove l’arte di fare la pasta non aveva eguali altrove, almeno fino all’avvento prepotente della moderna produzione industriale. Tra fusilli, orecchiette e altre specialità che, già a fine Ottocento, dalle assolate coste campane prendevano il largo alla volta dell’America, e che non tardarono ad apprezzare nemmeno gli stessi invasori piemontesi, si stagliano luminosi i paesaggi profumati di mare e vallate vegliati dal sommo Vulcano dai cui fianchi, “su memorie di lava, scendevano impeti di ginestre”.
Contraddistinta da una forte personalità, la figura di Francesca è quella di una donna imprenditrice come poche, eccezionale considerando il periodo storico nel quale opera, sicura di sé e irriducibilmente chiusa nel proprio ostinato rifiuto della legittimità del re piemontese; nel lavoro, seguirà le sue orme la figlia adottiva Nunziata che, seppure dal carattere più dolce e apparentemente remissivo, si distinguerà ben presto per idee e aspirazioni non meno determinate, come quando, giovanissima e prossima alle nozze, se ne uscì prontamente con un “Voglio due ‘ngegni per fare i maccheroni” non appena la madre le aveva proposto invece costosi gioielli in regalo. Intorno a loro, dall’infanzia di donna Francesca ancor prima di quel fatidico 1860-’61 fino alla morte di Nunziata nell’anno fascista 1940, una selva di personaggi tratteggiati ad arte: il nonno Giuseppe, che da semplice mugnaio, aiutato dalla miriade di figlie e nipoti che aveva in casa, diede avvio a una produzione artigianale di successo, lo scapestrato don Giordano, il giovane e idealista Federico, l’insostituibile e sempre indaffarata Mariuccia, soltanto per citarne alcuni tra i tanti che animano queste pagine intense che si lasciano gustare proprio come un bel piatto fumante di pasta condito con sole e aromi mediterranei.
Sebbene sia stato tra i romanzi finalisti al Premio Strega del 1995 e abbia avuto a suo tempo numerose traduzioni all’estero, oggi “Francesca e Nunziata” di Maria Orsini Natale, autrice di Torre Annunziata scomparsa meno di dieci anni fa, ha tutta l’aria di essere un’opera non particolarmente conosciuta. Un’opera, tuttavia, in odore di capolavoro!
Profile Image for Jurgita.
208 reviews45 followers
July 20, 2025
Tikėjausi labai daug. Kaip sakoma, nespręsk apie knygą iš viršelio, bet šį kartą viršelis buvo žymiai geresnis. o ir knygos aprašymas gerokai suklaidino.
Labai savotiška knyga. Taip iki galo jos ir nesupratau. Nors pagal knygos pavadinimą, pagrindinės veikėjos turėjo būti Frančeska ir Nuncijata, bet man visą laiką skaitant atrodė, kad svarbiausi čia - makaronai. Pusė knygos ėjosi labai sunkiai - man buvo per daug tų makaronų ir jų gamybos smulkmenų.
Kita knygos pusė buvo šiek tiek įdomesnė.
Beveik nėra dialogų, savitas pasakojimo stilius, kažkokie fragmentiški veikėjai, įsipynę į fragmentiškai paminėtus Italijos istorijos faktus. Ir dvi moterys, pagal autorės užmanymą turėjusios būti šios istorijos kolonomis: stiprios, atkaklios, tvirtai ant žemės stovinčios, bet kartu turinčios ir kažkokio keistumo (skaitant, mąsčiau, jog jos man primena H. Wassmo Diną).
Istorija žadėjo šeimos epopėją - likau nusivylusi ir iki galo neįtikinta.
Profile Image for Monica.
133 reviews2 followers
April 25, 2014
Questo libro, prima di tutto, è una perla rara. Perché è stato pubblicato negli anni 90 ma emana un forte profumo ed eco di letteratura classica ottocentesca. Raramente mi è capitato di trovare un libro contemporaneo scritto in un linguaggio tanto ricco,prezioso e perfetto. E’ un libro che fa trasparire, pagina dopo pagina, il grande amore dell’autrice per la narrazione, per la parola dolce e sofisticata. Ma non tergiversiamo.

Questo romanzo è un forte e vivo canto alla laboriosità meridionale, quel sud più vivo e genuino. In un Italia unita per forza, che vede il meridionale solo come uno sfaccendato mafioso (è vero, al nord dove vivo io c’è ancora gente che crede in questo assurdo stereotipo!), Maria Orsini Natale ci regala un prezioso inno al meridione più vero e autentico, riluttante suddito del re Savoia e ancora con il cuore legato ai Borbone. Il tutto attraverso una grande saga familiare di una famiglia di pastai, dal capostipite, nonno di Francesca, fino alla figlia adottiva Nunziata.

Fino a tre quarti del libro, ci si sofferma soprattutto su Francesca. Nata da una povera famiglia di pastai, riesce a costruirsi un impero e ricchezza. Come voto fatto alla madonna per la guarigione della piccola figlia Nanà, decide di adottare un’orfanella. Ma questa orfanella si rivelerà la vera salvezza di Francesca. Perché Nunziata è totalmente diversa dai suoi veri figli, più interessati alla politica, alla vita mondana che alla fabbricazione della pasta. A Nunziata Francesca passa tutti i suoi segreti di pastaia, la sua passione, il suo lavoro. Attraverso gli occhi di Francesca vediamo la salita e la caduta della famiglia Montorsi che, come rivelerà poi un’anziana e povera Francesca verso la fine del libro, è soprattutto causa del marito Giordano. Francesca forse pecca di troppo amore verso un uomo ingrato e fedifrago, che sperpera tutto il suo patrimonio e le fatiche di una vita. Ma come dice la stessa Francesca, lei vedeva in lui un vero signore, lei “che era nata poverella”.

Verso l’ultimo quarto ci concentriamo su Nunziata, sulla sua vita dopo aver lasciato casa Montorsi. Nunziata, un presenza sempre quieta e quasi in ombra, innamorata del fratello adottivo Federico di cui rimane incinta, mostra subito il suo lato laborioso e combattente quando, poco prima di sposarsi, Francesca le chiede cosa vuole in regalo: “nu ruotolo d’oro, una parure di diamanti”. Forse un’altra donna avrebbe scelto le gemme, ma Nunziata, guardando negli occhi Francesca le dice: voglio due ‘ngegni per fare i maccheroni”.

Una donna imprenditrice come Francesca, dal cuore grande e pieno d’amore, disposta anche a mettersi contro la famiglia e la fredda nuova Immacolata pur di aiutare economicamente la famiglia dell’amato Federico, ormai in disgrazia. Perché lei non abbandona chi ha amato e le ha dato tanto.

Per quanto riguarda lo stile, possiamo dire che qui Napoli e la storia la fanno da padrona. Napoli rivive nelle figure di Francesca e Nunziata, due donne tanto diverse ma tanto simili. Due donne forti, in contrasto con lo stereotipo della donna meridionale sottomessa, due donne che prendono in mano il loro destino ma, per il troppo amore, se lo fanno strappare dalle mani.

Commovente il finale, con la morte di Nunziata, redenta e felice della sua vita, con ancora negli occhi la sua vita e il suo grande amore, mai dimenticato.

A chi è consigliato: a tutti coloro che amano le belle letture, commoventi, coinvolgenti, indimenticabili.
Profile Image for Rasaxx.
277 reviews5 followers
August 31, 2025
Prieš trisdešimt metų pasirodęs Marios Orsini Natale romanas pateko tarp "Strega" apdovanojimų nominantų.

Gražus ir be galo liūdnas pasakojimas apie Pietų Italijos makaronų gamintojų šeimą. Prasidedantis nuo senelio malūnininko iki anūkės Frančeskos ir įvaikintos mergaitės Nuncijatos. Su kokia meile aprašomas makaronų gamintojų darbas.

"Dzičiai ir vermišeliai, išdžiauti ore, švieži, minkšti ir dailios spalvos, per pirmąjį ir lengvą džiovinimą, makaronininkų žargonu vadinamą sukietinimu, buvo tvirti, bet sykiu trapūs nuo to pirmojo gyvo sąlyčio su oru." Džiūstančius makaronus buvo "privalu taip pat akylai stebėti kaip netekėjusią dukrą."

Knygoje apstu vaizdingų aprašymų, apibūdinimų, tiek gamtos, tiek žmonių, jų charakterių:

"...nešvelnindamos balso, užtikrintai ir griežtai prilipdydamos jai konkretų vaidmenį, tam tikro amato profesinį stažą: "Sena šliundra"."
2 reviews
July 7, 2024
Ho letto questo libro con enorme piacere, non tanto per la storia, che tratteggia le vicende di una famiglia a cavallo tra 800 e 900, ma per l'incredibile scrittura di questa autrice che non conoscevo. Uno stile unico, barocco direi, ricchissimo di parole ricercate e di frasi curate nella composizione fino a renderle ognuna piccoli capolavori. Certi passaggi li ho letti e riletti con vero piacere.
Profile Image for Pollapollina Books.
736 reviews68 followers
May 22, 2025
Bella saga famigliare, che dall’unità d’Italia agli albori della seconda guerra, attraverso i componenti di una famiglia di pastai, soprattutto di due donne forti e lavoratrici, racconta una realtà tutta napoletana.
Molto ben fatto anche l’audiolibro con cui ho accompagnato la lettura.
Profile Image for Albus Eugene Percival Wulfric Brian Dumbledore.
587 reviews96 followers
December 12, 2025
«’E cupielle ‘e san Gennaro...»
«Nei giorni precedenti la ricorrenza si passava – e ancora qualche contadino passa – tra i filari d’uva primaticcia, olivella e grotticella, si sceglievano i grappoli più belli e già maturi, si riempivano piccoli mastelli di creta e poi ognuno di essi, ogni cupiello, ogni kùpelon, era offerto a san Gennaro devotamente: “’E cupielle ‘e san Gennaro”.»

Questo libro di esordio esce nel 1995, quando Maria Orsini Natale (1928 – 2010), poetessa e giornalista, ha già compiuto 67 anni. Lo stesso anno, il libro entrerà nella cinquina del Premio Strega.

Nel 1849, in un antico mulino a picco sul mare, sulla costiera amalfitana, nasce Francesca, futura imprenditrice determinata e capace. Comincia così l’epopea di una famiglia di pastai, che proseguirà sotto l’accorta guida di Nunziata, figlia adottiva di Francesca. L’unità d’Italia distruggerà poi, alterandoli irrimediabilmente, un sistema di valori e un’economia che per secoli avevano regolato la vita di un’intera società.

Cento anni di Storia, raccontati con un linguaggio impeccabile, ma con coloriture date dalla meravigliosa lingua parlata, espressione alta della cultura napoletana.
«Nella carrozza l’umano respiro insieme ai vapori fragranti del caffè si raccoglieva sui vetri appannandoli. Bevvero sorseggiando piano con un leggerissimo risucchio, mentre il cocchiere dal basso le osservava tutto compiaciuto: “È caldo patro’. È come piace a voi? È con le tre c, cacchio comme coce?”.»

Straordinario, avvincente, poetico romanzo sulla napoletanità. “...e haggio ritto bbuono!”...
Profile Image for Elisa.
106 reviews1 follower
September 9, 2024
•”La pasta non è ‘na cosa morta, è cosa viva”

•Riscoperto grazie ad una petizione dei librai, “Francesca e Nunziata” è una storia che trasuda sororitá, un cunto emozionante che attraversa tre generazioni, i cui protagonisti assoluti non sono umani, bensì la pasta, che - in tutto il suo profumo, in tutto il aspetto, in tutta la sua consistenza - prende vita.

•Sulla costiera amalfitana, il 6 gennaio 1894, nasce Francesca. La giovane cresce fra farine e macine nel pastificio di nonno Peppe, fino a prenderne il posto, trasformando quello che era un umile pastificio in una vera e propria industria. Un amore incondizionato per quel mestiere che le scorre nelle vene anima le sue giornate: per Francesca, fare la pasta, equivale a respirare. Una passione profonda, che riesce a tramettere alla piccola Nunziata, un’orfana che decide di adottare per voto e che è l’unica - fra i suoi dieci figli - a dimostrare per quel lavoro lo stesso trasporto della madre. Nunziata impara, così, tutti i segreti della pasta, a “sentire” la farina, a comprare il grano ed a dare la vita a quella che per molti è comune pasta.

•Fra Francesca e Nunziata si crea un rapporto meraviglioso, fatto di profumo farina, durezza del grano e morbida pasta; una complicità che travalica i legami di sangue, ch sono destinati ad arretrare dinanzi a più preziosi legami del cuore. Fa da cornice la Napoli di fine ottocento - con i suoi tumulti e mutamenti - e soprattutto, il cibo del quale l’autrice ci regala dei quadretti unici.

•Questo meraviglioso tributo ala forza delle donne, all’Italia meridionale, all’amore ed alla famiglia è un cunto senza età, che l’autrice impreziosisce cin il dialletto napoletano e piccoli scorci di cultura locale. È una storia capace di emozionarci anche a distanza di generazioni, un racconto in cui la pasta prende vita.
Profile Image for Moonlight.
134 reviews3 followers
November 5, 2025
Molto bello!
Una saga familiare, di cui si narra partendo dal nonno di Francesca per poi terminare non la morte di Nunziata, figlia adottiva di Francesca, già madre di nove figli naturali.
La cornice è quella della costiera amalfitana dominata dalla vista del Vesuvio, nell'epoca del Risorgimento, in cui "Calibardo" (Garibaldi) procedeva con le sue gesta ad unificare l'Italia, cosa malvista dalla popolazione del luogo, che si riferisce ai "Piemontesi" in modo dispregiativo.
La fortuna della famiglia infatti è data dall'arte della produzione artigianale della pasta, dei cui segreti Francesca prima e Nunziata poi sono depositarie; con la loro arte, che necessita del sole e dell'aria del luogo in cui vivono, da vere imprenditrici danno vita a fiorenti aziende; ma l'industrializzazione, che renderà possibile produrre buona pasta anche ai famigerati Piemontesi, unita alle vicende familiari spesso contrastanti l'operosità di Francesca e della figlia, porteranno ad espropriarle del loro LAVORO, da cui traevano dignità e stima, pur essendo donne.
Profile Image for Paola Nitido.
4 reviews
August 27, 2024
Francesca e Nunziata è una malía che trascina in un cunto di odori, colori, gusti e forme. Le forme della pasta che produce il pastificio Montorsi, fatta a mano e asciugata al sole alle falde del Vesuvio. Torre Annunziata diventa lo scenario di una famiglia madrifocale fra i cambiamenti della rivoluzione industriale e la nascita del Regno d'Italia. Il romanzo segue le vicende di Francesca e Nunziata, madre e figlia, emblemi diversi di magnanimitá al potere, e racconta le metamorfosi di un mondo arcaico - in cui si toccava il vento per fare la pasta - verso uno nuovo che sembra aver dimenticato le sue radici.
Profile Image for ogliastrina.
481 reviews
January 19, 2025
Un canto al meridione, una saga che vuole essere un tributo alle donne, al vincolo della famiglia, all'amore che le muove. L’uso abbondante del dialetto mi ha reso la lettura un po’ fastidiosa. Ho anche trovato uno stile narrativo non piacevolissimo
Profile Image for Lucia Fusco.
11 reviews
March 15, 2025
Una storia che parla di Napoli, dell'importanza della famiglia e dei ricordi felici del passato.
Commuovente e con delle bellisisme decrizioni (quasi fiabesche) che ti catapultato in vari luoghi della Napoli antica dell'800-900.
Profile Image for Reda Marozienė.
703 reviews21 followers
September 11, 2025
Knyga nuvylė, tikėjausi visai kitokio pasakojimo. Įdomu buvo skaityti apie makaronų gamybą prieš 100 metų, bet paskui viskas ėmė kartotis ir nusibosti. Nei Frančeska, nei Nuncijata nebuvo tokios stiprios moterys, kaip galvojau. Pasakojimas fragmentiškas...
Profile Image for Chiara Manenti.
145 reviews10 followers
September 9, 2024
Un gioiello, un Gattopardo ambientato sotto il Vesuvio. Una testimonianza di un’epoca che non esiste più, con due donne formidabili che non si può non amare.
Profile Image for milly.
10 reviews
April 8, 2025
dnf, non è un tipo di libro che leggerei di mia volontà, più che altro per lo stile della scrittura
Profile Image for Fabio Grazioso.
8 reviews
January 24, 2009
bellissimo libro, appena finito... grande saga familiare, e affresco storico del risorgimento visto dalla parte di chi lo ha subito
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