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392 pages, Paperback
First published January 1, 1995
«Nei giorni precedenti la ricorrenza si passava – e ancora qualche contadino passa – tra i filari d’uva primaticcia, olivella e grotticella, si sceglievano i grappoli più belli e già maturi, si riempivano piccoli mastelli di creta e poi ognuno di essi, ogni cupiello, ogni kùpelon, era offerto a san Gennaro devotamente: “’E cupielle ‘e san Gennaro”.»
«Nella carrozza l’umano respiro insieme ai vapori fragranti del caffè si raccoglieva sui vetri appannandoli. Bevvero sorseggiando piano con un leggerissimo risucchio, mentre il cocchiere dal basso le osservava tutto compiaciuto: “È caldo patro’. È come piace a voi? È con le tre c, cacchio comme coce?”.»