Storia di Caterina che per ott'anni vestì abiti da uomo

by Marzio Barbagli

Il 16 giugno 1743 sulla strada per Siena un giovane servitore in fuga d’amore con la sua bella viene raggiunto dagli inseguitori; ferito da un’archibugiata, morirà pochi giorni dopo. Componendone le spoglie, all’ospedale fanno una scoperta stupefacente: quel garzone già in fama di donnaiolo impenitente è in realtà una donna. Un medico famoso si appassiona al fatto e ne ricostruisce la storia. Caterina Vizzani, questo il suo nome, per otto anni si era finta uomo per poter seguire, al riparo di un’identità maschile, la sua allora illecita inclinazione per le donne. Prendendo le mosse dal circostanziato racconto di questo caso il libro traccia la storia dell’amore fra donne durante gli ultimi tre secoli: di come è stato vissuto ma anche di come è stato interpretato e giudicato dalla religione, dalla scienza, dal diritto.

Genres: History, Nonfiction, Lesbian, Queer

Paperback

First published January 30, 2014

Reviews

[paper0r0ss0 · Rating 4 out of 5]

Un saggio originale che prende spunto da un fatto di cronaca nella Toscana di meta' '700 per esporre, in maniera sempre efficace e documentata, quelli che sono stati la percezione e i comportamenti nei confronti dell'omosessualita' femminile nel periodo che va grossomodo dal tardo Medioevo al XIX secolo. Chiesa, non solo Cattolica, e societa' civile hanno spesso alternato o condiviso periodi di ferocia estrema con altri di inopinato lassismo, sempre pero' improntando l'azione a una profonda ignoranza pregiudiziale dell'universo femminile.

[Simone Lupi · Rating 1 out of 5]

Non si può, nel 2014, scrivere un saggio su un personaggio storico come Giovanni Bordoni senza neanche sfiorare la chiave di lettura dell'incongruenza di genere, riconducendo tutta la trattazione esclusivamente all'ipotesi dell'omosessualità. Io ho voluto dare una chance a questo libro nonostante il titolo, già di per sé dubbio, di "Storia di Caterina", ma adesso, a lettura terminata, non posso far altro che dare recensione negativa. Non conosco il Barbagli come persona, ma è palese che questa omissione sia voluta e ideologica. Nel 2014 abbiamo accesso a una comprensione diversa di queste cose, e sarebbe stato possibile restituire di Giovanni un'analisi più illuminata, ma Barbagli non l'ha voluta – non dico "abbracciare acriticamente senza dubbi" – neanche suggerire come ipotesi. Per me questo rende la ricerca scadente in quanto non obbiettiva. Oltre ad essere inutilmente offensivo alla memoria di Giovanni il fatto che ancora oggi ci si riferisca a lui in un titolo con un nome che lui non usava e che certo non avrebbe diffuso volontariamente.

[Tere · Rating 3 out of 5]

Avrei dato a questo libro cinque stelle per la prosa e l'indubbio lavoro di ricerca, ma trovo inaccettabile che nell'analisi della storia di Caterina e dell'evoluzione della percezione delle relazioni omosessuali sia stata completamente tralasciata l'identità transgender. È un'etichetta moderna, è vero, e forse la stessa protagonista del libro ci dice di essersi sempre sentita "fanciulla": ma sarebbe stato corretto almeno fare un'ipotesi, per poi magari scartarla.
Non si può dimenticare che fra gli "invertiti" rientravano persone molto diverse fra loro; le donne che si vestivano da uomo e amavano altre donne non erano soltanto lesbiche: a volte erano bisessuali o non erano affatto donne, visto che erano uomini transgender. Avrei preferito più chiarezza in questo senso.

[Azygos · Rating 3 out of 5]

Arrivata alla fine della lettura mi ha colpito il fatto che questo libro sia stato scritto nel 2014: era convinta datasse di almeno un decennio prima. L'autore si è certamente documentato e le parti più prettamente storiche riguardanti Giovanni/Caterina e Giovanni Bianchi sono ben fatte. Trovo però scarne e poco aggiornate le riflessioni e le spiegazioni riguardo la storia più recente dell'omosessualità, che cita testi e tesi datate e dipinge un quadro ormai (fortunatamente) desueto, in cui si parla unicamente di due generi e di tre orientamenti sessuali possibili.
Ho come l'impressione che si debba ancora una volta attingere alla letteratura anglosassone e francofona per dei testi più attuali, in cui si riesca finalmente a fare astrazioni da modelli che sanno di muffa.

[Umut · Rating 5 out of 5]

Okay, non e stato male. Io penso che questo libro e molto brillante, per me, mi fa pensare come e iniziato questa avventura per gli omosessuali, in questo libro posso imparare chi ha definito la significazione della parola '' l'omosessualità '' , come queste persone probabilmente si sentivano, con che ragioni si muovevano?
Sono sicuro che Professore. Barbagli ha fatto un ottimo lavoro. Grazie a lui, oggi possiamo confrontare le esperienze delle persone del passato e le esperienze delle persone di oggi.

[Gianmarco · Rating 2 out of 5]

Per quanto la storia di Caterina/Giovanni sia molto interessante trovo sconcertante che l’autore abbia deciso di ignorare (non si comprende se volontariamente o meno) qualsiasi riferimento all’identità trans* del/la protagonista, con conseguente confusione di concetti basilari quali identità di genere, sesso e orientamento sessuale. Il testo di Clorinda Donato sull’argomento è evidentemente più completo e aggiornato. Spiace che in un testo 'accademico' un argomento così importante sia trattato con tale superficialità.

[Tiziana · Rating 3 out of 5]

È un libro molto interessante, ben scritto, l'autore ha fatto un ottimo lavoro di ricerca, ma considerando che è nato circa 200 anni dopo la morte di Caterina, che ha scritto tanti tanti libri, che è un sociologo non doveva limitarsi al scrivere il libro ma doveva mettere qualcosa di suo, su un argomento così importante.

[Stefania Capece Iachini · Rating 5 out of 5]

Molto molto interessante e a tratti sorprendentemente scorrevole. A me a fatto luce su un aspetto del mondo che non avevo mai veramente è seriamente preso in considerazione. Mi piacerebbe approfondire sul tema… se qualcuno ha qualche bel consiglio mi scriva!