Noi siamo il risultato di una serie di imperfezioni che hanno avuto successo. Il nostro cervello e il nostro genoma, due tra i sistemi più complessi che la natura abbia prodotto, sono pieni di imperfezioni. Sono le strutture imperfette a farci capire come funziona l’evoluzione, che non è un ingegnere che ottimizza le sue invenzioni ma un artigiano che fa quel che può e trasforma con fantasia il materiale a disposizione, arrangiandosi e rimaneggiando. Anche la storia naturale che ci ha condotto fin qui è un catalogo di imperfezioni che hanno funzionato, a partire da quella infinitesima deviazione nel vuoto quantistico primordiale da cui nacque l’universo. Il filosofo della scienza ed evoluzionista Telmo Pievani, tra gli scrittori di scienza italiani più affermati, ritorna con un saggio sorprendente in cui Lucrezio e la scienza del XXI secolo vanno a braccetto. Ripercorrere la storia dell’imperfezione è importante perché oggi una potentissima specie imperfetta domina il pianeta: dunque, comprereste un’auto usata da Homo sapiens?
Telmo (Dietelmo) Pievani nasce a Gazzaniga (BG) il 6 ottobre 1970. Si laurea in filosofia della scienza a Milano con Giulio Giorello, poi prosegue gli studi negli USA, lavorando con Ian Tattersal e Niles Eldredge nel campo della filosofia della biologia. Dal 2001 al 2012 insegna presso l'Università degli studi di Milano-Bicocca, e nel 2012 ottiene la prima cattedra italiana di Filosofia delle scienze biologiche presso il Dipartimento di Biologia dell'ateneo di Padova, dove insegna anche Antropologia.
Oltre alle numerose pubblicazioni scientifiche, Pievani ha scritto opere di divulgazione molto apprezzate presso il grande pubblico e dedicate a tematiche evoluzionistiche e antropologiche. Ha curato la pubblicazione in italiano di opere dei principali filosofi della biologia (Richard Dawkins, Niles Eldredge, Stuart Kauffman, Ian Tattersal, Sean B. Carroll etc.) e di alcuni dei taccuini darwiniani. Collabora con quotidiani e riviste, tra cui il Corriere della Sera, La Stampa e Micromega, e tiene una rubrica bimestrale sulle Scienze, dedicata a scienza e filosofia. Dirige Pikaia, il portale italiano dell'evoluzione.
Ero pronta alle 3 stelle. Bella ed interessante l’Idea di fondo, spiegata piuttosto bene per un libro che si presta anche da divulgativo. Ma la parte iniziale (a mio parere) troppo troppo tecnica (big bang e batteri annessi). Tuttavia, proprio alla fine, si riscatta: “L'imperfezione che abbiamo narrato fin qui non è sorella del nichilismo. Non significa che tutto è frutto del mero caso e che le nostre azioni sono irrilevanti. C'è molto da fare, nel mondo dell'imperfezione. Potremmo per esempio trasfigurare il disincanto in ironia, ritagliarci un rifugio, ribellarci almeno alle imperfezioni umane rimediabili, quelle che per ingordigia e vanità di pochi generano futilmente ingiustizie e diseguaglianze per molti".
Testo che identifica e descrive i tratti di imperfezione nella costituzione della materia, nella genetica, nella evoluzione e nelle funzioni cognitive umane. Tutto è imperfetto, ma l'imperfezione rende il tutto dinamico e capace di creare nuove funzioni dall'esistente, in processi di continuo adattamento. L'imperfezione non è cosa cattiva, ma nemmeno buona; è una condizione con la quale dobbiamo fare i conti tuttti i giorni per ciò che ci succede, dal micro al macro, con le relative conseguenze.
Dal punto di vista cognitivo l'imperfezione crea non pochi conflitti che si formano dall'esistenza di processi cognitivi moderni contro funzioni antiche che hanno come effetto comportamenti irrazionali: "Uno cerca di controllare l'altro, e l'altro cerca di condizionare il primo...entrambi possono farci commettere errori madornali, perché le nostre azioni scaturiscono da una via di mezzo improvvisata tra i due sistemi." In pratica, non siamo affidabili: nelle reazioni, nella memoria, nell'incapacità di vedere oltre gli stretti termini temporali; siamo labili, facili a ricadute aberranti, ingenue prede di ...profeti che manipolano le imperfezioni della mente umana, con azioni individuali e collettive che ben conosciamo e che mettono fortemente in dubbio l'attributo "sapiens" della nostra specie. Secondo Primo Levi, citato dall'autore, serve, non un razionalismo perfetto, ma scettico e di metodo, critico e autocritico.
Lettura molto interessante, con acuti riferimenti anche all'uso della tecnologia.
La natura gronda di inutilità. Lo ricorda Telmo Pievani in questo agile libro dove il filosofo della Scienza mostra che gli organismi, ebbene sì anche gli uomini, sono il risultato di processi evolutivi che spesso producono accrocchi, strutture disarmoniche che solo apparentemente appaiono ben progettate. Alcuni esempi? Il nervo laringeo ricorrente uscendo dalla cavità cranica decorre secondo una traiettoria tortuosa che lo porta a circoscrivere l’aorta per puntare nuovamente in alto verso la laringe. Un percorso di circa 90 cm in un uomo e di qualche metro in una giraffa, inspiegabile se non alla luce dei vincoli storico-filogenetici, del fatto cioè di avere un piano strutturale comune ai vertebrati, un retaggio della nostra storia evolutiva che ci vede imparentati con i pesci se volete semplificare. Anche il nostro cervello, di cui tanto siamo fieri, risulta essere un guazzabuglio, un insieme di parti comuni a tanti altri vertebrati come il rombencefalo che vigila su funzioni basilari come il respirare e di altre come il proencefalo che adempie alle funzioni linguistiche. Vecchio e nuovo insieme, costretti a collaborare perché l’evoluzione non butta via niente, ma riutilizza, ristruttura, scende a compromessi e a volte innova partendo da quanto ha già. Un libro indispensabile perché serve per spazzare via l’idea che la natura sia perfetta. La natura è imperfetta e non potrebbe essere altrimenti, l’imperfezione genera opportunità che a loro volta generano vita. L’uomo, tuttavia, è ostinato e intravede la perfezione o una sua parvenza anche quando non ci sono, ma Darwin ha insegnato che la natura è diversità, non gerarchia e questo libro lo illustra perfettamente.
Leggere Pievani è sempre un piacere. Con uno stile semplice e chiaro accompagna il lettore in un istruttivo viaggio nell’imperfezione che è la Vita. E la Vita è una soltanto e noi altro non siamo che una delle tante espressioni di essa, ritenendoci erroneamente un qualcosa di unico e speciale. Chiaro esempio di imperfezione.
I found Imperfection to be a fun and charming read. I didn’t think it was perfect, but I think the author would be ok with that. As he argues, it is the imperfections that create the surprising, interesting and sometimes wondrous life we find on earth. Evolution does not move by intelligent design but by chance mutations and rejiggering or finding alternate uses for existing traits. Something that works well enough is better than something perfectly suited at the moment.
"Tutto sommato vi è qualcosa di grandioso nell'evoluzione, in questa meravigliosa avventura della vita che in tre miliardi e mezzo di anni ci ha portati dall'ameba a Donald Trump." (p. 194, excipit)
This book hasn't been written for the readers, while for the author himself. It's a narcissistic mirror hard to enjoy, and ultimately saying nothing new.
Raramente mi sono trovato per le mani un libro così interessante da far chiedere a me stesso come mai non l’avevo letto prima, anche se è uscito solo nel 2019. Per farla breve mi ha dato l’impressione di essere il necessario complemento dei libri di quell’altra mente geniale che è Yuval Noah Harari, nel senso che Harari per arrivare a quello che lui chiama ’homo deus’ cioè la proiezione del Sapiens nel futuro prossimo comincia inevitabilmente dal principio di tutto 13,8 miliardi di anni fa per descriverci la nascita e il lunghissimo processo di evoluzione della nostra specie preoccupandosi però sopratutto di delineare quello che verosimilmente sarà l’ultra umano del futuro, che potrebbe anche arrivare ad essere una specie diversa, l’uomo del postumanesimo. Telmo Pievani invece chiarisce meglio il processo evolutivo del cosmo sempre a partire dal Big Bang per descriverci dettagliatamente le tappe dell’evoluzione della nostra specie soffermandosi però alla lucida analisi dell’evoluzione umana così com’è avvenuta senza cercare di immaginare i tratti dell’uomo del futuro. Leggi di più: http://gmaldif-pantarei.blogspot.com/...
(more like 4.5/5) I recommend this book to anyone for a very comprehensive, well written and modern take on the true way evolution works, not as an all powerful machine working to create the perfect being, but as a process by which pre-exisitng features of an organism change over time based around if it can survive. and it turns out that it loves to do the bare minimum! Has parts interesting to all fields of biology, obviously primarily evolutionary bio, but also different macro- and microbiological impacts. Was difficult to get into just due to a physics heavy start, but the way its written is very captivating, its so nice to read something so well-read with great modern references as well as more classic ones.
A must read for anyone who thinks about evolution or is fascinated by evolution or believes they understand evolution. A compelling, concise, and beautifully written reminder of the chaos of the most marvelous things.
Un bel libro, che sintetizza un materiale vastissimo. L'imperfezione è la chiave per comprendere lo sviluppo dell'universo, della terra, degli esseri viventi tutti e Pievani enuncia sei leggi che la contraddistinguono. L'imperfezione è lo scarto dalla norma, l'anomalia, la diversità che arricchisce la palette e crea nuove opzioni che possono essere utilizzate, ad esempio, nel caso muti il contesto ambientale.
Pievani scrive bene, è scorrevole, pur mantenendo alto il livello dei contenuti che, in sole 200 pagine, spaziano su un territorio sconfinato ... origini dell'universo, origini della vita, teorie evoluzionistiche aggiornate all'oggi, struttura del DNA, evoluzione umana, evoluzione del cervello umano. Questo non è un libro per chi non ha un'infarinatura minima su questi argomenti, Pievani non scrive da divulgatore che assume conoscenza zero nel lettore, lui assume che alcuni concetti base siano già noti e ne parla con scioltezza. Scrive però molto bene, in uno stile filosofico popolare.
Questo libro è utile per due ragioni: (1) ci restituisce una sintesi ben scritta a vasto raggio; (2) fornisce molti stimoli ad approfondire i numerosi argomenti trattati. Come spesso accade in questo tipo di saggi, la parte più debole è il capitolo finale, quando l'ansia di generalizzare e di parlarci dei problemi dell’oggi (spreco di risorse, cambiamento climatico) mi è apparsa francamente un po’ forzata.
Lettura interessante ma (mi è parsa) un po' povera di costruzione filosofica. Basti pensare che in tutto il libro sull'imperfezione non vengono dispensate definizioni di perfezione e imperfezione. Si intuisce che, per Pievani, la perfezione è la totale aderenza alle leggi astratte e, in un certo senso, la prevedibile regolarità. L'apice della perfezione è, difatti, la macchina (tra le creature artificiali) e il virus (tra quelle naturali). L'uomo sfugge da questa categoria e paga le conseguenze di questa sua imperfezione. Il libro propone una serie di esempi tratti dalle scienze naturali capaci di rendere all'imperfezione la dignità che le spetta. Imperfezione, con Darwin, significa possibilità di variazione e imprevedibilità creativa: facoltà dimostratesi preziosissime per l'uomo. La prospettiva evoluzionista permette da un lato di giustificare da un punto di vista genetico le imperfezioni umane, dall'altro di rivalutarne le caratteristiche per una più accurata comprensione dell'interazione soggetto-ambiente. Sicuramente interessante, forse un po' poco organico e strutturato.
A refutation of intelligent design arguing that organisms are not designed so much as tweaked (or "tinkered"). Many have called it the "survival of the good-enough". Sobering to me as an older person is the observation that evolution cares not for our problems once we've reproduced; if we decide to live after that, that's on us. Good luck with your obesity, worn out knees, retinal detachments and dementia. I would only argue with Pievani when he writes of language "no other animal can do what we do", we don't really know enough about how other organisms communicate to assert that. Good reading list. Best of all are the quotes from Voltaire's Candide. As Pievani cascaded through his frustrated last few chapters about our irrationality, I kept thinking of the famous quote about the dervish who doesn't care if there's evil or good in the world: "When his highness sends a ship to Egypt, does he worry if the mice on board are comfortable or not?" But what if the mice are gnawing through the boat's hull?
Ho trovato questo libro veramente molto piacevole e lo consiglio altamente. Telmo ci allontana dall'idea di una natura armoniosa, perfetta, ottimale ed equilibrata e ci racconta invece di una natura imperfetta, un bricolage figlio di compromessi evolutivi, sulla base di una selezione che se la cava rimaneggiando ciò che ha a disposizione. Il libro si articola attraverso una serie di "imperfezioni" che partono dalla nascita dell'universo e procedono attraverso il nostro genoma, il nostro cervello e i nostri adattamenti corporei, per ricordarci che forse non siamo una "macchina perfetta". Non si tratta però di un elogio dell'imperfezione, quanto piuttosto di un'analisi scientifico-filosofica molto rigorosa, che ci mostra che le imperfezioni esistono, e che funzionano sul piano evolutivo, ma che ovviamente rimangono imperfezioni. Consiglio quindi di leggere il libro per vedere la natura e l'uomo stesso da un altro punto di vista, per ricordarci che non sempre ciò che è naturale è buono e perfetto.
First ... I read the English translation. Imperfection: A Natural History
This book is short, but dense. Extremely well written with many engaging illustrations of the concepts.
Pievani outlines his perspectives on evolution and (mostly) human development including his six laws of imperfection. If you want a high level, philosophical view of the biological transformation, this book is excellent.
L'imperfezione è un potente motore dell'evoluzione. Senza di essa, la vita sarebbe ferma alla perfetta replicazione dei batteri e, ancor prima, non ci sarebbe stata nessuna esplosione a dare origine all'Universo. Certamente, in tempi più recenti, nessun primate avrebbe mai assunto un'innaturale posizione bipede dando il via alla storia del nostro genere
La storia dell'evoluzione e della nascita della vita nel nostro pianeta. Il racconto sfata il mito che ci sia uno scopo e un disegno dietro la nostra esistenza e invita ad accettare le nostre imperfezioni come luogo delle possibilità e come movimento di cambiamento. Istruttivo e divertente.
La vita è imperfetta e l'imperfezione è fonte di vita, a cominciare dalla prevalenza della materia sull'antimateria. La duplicazione del DNA è sempre imperfetta, stabile ma variabile: l'errore è generativo e sicuro in contesti che cambiano. Viva l'impefezione!
Breve libro sulla storia dell'evoluzione e sull'imperfezione che ci contraddistingue. Ben scritto, scorrevole, non troppo tecnico e pieno di aneddoti interessanti. Ti fa venire voglia di scoprire di più.
Tanti esempi di come l'evoluzione agisca a caso e per tentativi con quello che ha a disposizione e non per raggiungere un fine o uno scopo. Pievano ci spiega in maniera semplice e scorrevole i segreti e le stramberie dell'evoluzione.
Imperfection is a quick, slick, yet erudite read that posits six laws to explain how evolution by natural selection does not always result in the best of all possible worlds. Read my full review at https://inquisitivebiologist.com/2024...
non ho capito chi e' il target del libro. Pievani e' un maestro nel spiegare la scienza, ma in questo caso per chi? Da' una breve spiegazione del mondo, della nascita dell'universo, della selezione naturale ma senza dire cose banali ma neanche rivelatorie...
Molto interessante, forse a volte difficile per me da leggere la sera ma ben scritto. È denso di informazioni ma alla fine della lettura non mi sono sentita appesantita, anzi.
I libri di Pievani sono tutti istruttivi. Questo suo ultimo è un po' un ripasso e aiuta a mettere le cose nella giusta prospettiva. Da leggere e rileggere. Oltremodo saggio.