Corrispondenza imperfetta

by Laura Nottari

“lord Esmond aveva scosso acque tenute a briglia stretta, aveva sbilanciato una calma stoica costruita in anni di imposizioni e abnegazioni. Lui era la mano che, con un solo gesto, aveva sfilato la chiave di volta che teneva in piedi la sua cattedrale, la sua fortezza, facendola crollare di colpo. E ora Edith era lì, in mezzo a uno sconvolgente disastro emotivo, ammirava ciò che era rimasto di se stessa... e semplicemente non le importava più nulla. Non avrebbe rimesso neanche un mattone a posto.”

Sidmouth, Devonshire estate 1828.

Venti anni di differenza, ceti sociali così diversi da far sembrare impossibile e inopportuno il sentimento che la giovane Edith Ellis prova per lord Esmond, conte di Rovington. Una passione accesa dal primo incontro di sguardi e alimentata da una risonanza, un accordo che nessuno dei due, nonostante tutto, può negare di udire.
E se neanche i reciproci passati legati a filo doppio, gli errori, le imperfezioni e un’impossibile redenzione riusciranno a dividere due anime, cos’altro potrebbe mai impedir loro di rimanere unite?
Lontano da Londra, dalle rigide trame del ton, tra le scogliere, il mare e la natura del Devonshire, il maniero di Greyville è pronto ad accogliere i suoi ospiti.

Dopo aver dimostrato notevole abilità di penna nel districarsi tra i salti temporali col suo primo inedito, Laura si cimenta, su nostra esplicita richiesta in un Regency. E anche qui riesce a creare dei personaggi indimenticabili.
Un uomo “non più giovane” ma irresistibilmente affascinate. Una donna alla disperata ricerca di redenzione e amore. Una sottile ironia sparsa qua e là e che pervade il tutto. I sentimenti e le sensazioni al centro. Questa è per noi è Laura, e speriamo vi piaccia come è piaciuta (molto) a noi.

Genres: Historical Romance

390 pages, Kindle Edition

Published April 8, 2019

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Nata a Roma, vivo a Roma.
Ho due cani.

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Reviews

[Ermione · Rating 3 out of 5]

No lieto fine, no romance

Mi dispiace, ma non considero SPOILER sottolineare che un romance non ha un lieto fine (infatti, per ora, non vado nei dettagli). Lo considero, invece, un utile avvertimento per le lettrici amanti del genere. Un avvertimento che mi sarebbe piaciuto leggere, insieme alle tante lodi sperticate di blogger e lettrici per questo romanzo (lodi, peraltro, meritatissime, per quanto mi riguarda, se parliamo di scrittura).
“Corrispondenza imperfetta” è pubblicato in una collana chiamata Historical romance ed io mi aspettavo un romance. Beh, non lo è. È di certo una storia romantica, ma un romance non è semplicemente una storia romantica. Un romance, per essere definito tale, deve avere alcune caratteristiche, alcune accessorie, altre irrinunciabili: una di quelle considerate più o meno universalmente irrinunciabili è il lieto fine. “Love story” è una storia romantica, ma non è un romance; i romanzi di Nicholas Sparks sono romantici (per non dire stucchevoli), ma non sono romance. L’elenco potrebbe continuare. La lettrice “media” di romance è una persona che ama questo genere, considerato spesso anche a torto “leggero”, perché le permette di evadere per un po’ dai problemi della vita quotidiana e di sognare. Di sognare, non di avere incubi che la riportano alla realtà con morte e malattie. La storia può anche essere tormentata e drammatica, con lutti e devastazioni emotive, ma la lettrice SA che la sofferenza è momentanea, è solo un passaggio che farà apprezzare ancora di più l’happy ending, di cui è CERTA. Leggere romance per alcune di noi è una strategia di coping, una boccata d’ossigeno emozionale; scegliamo questo genere perché abbiamo bisogno di sognare il lieto fine, come quando da bambine leggevamo di principi e principesse. La lettrice media di romance vuole chiudere il libro o l’ereader sentendosi come Aurora che danza il valzer con Filippo tra le nuvole. Quando questa notte ho chiuso questo romanzo, dopo aver letto l’epilogo, mi sono sentita come il mostro di Venom. E non nella versione umanamente gnocca di Tom Hardy. No, no, dentro mi sentivo proprio così:



Oh, sia chiaro, un autore è libero di scrivere ciò che vuole, ci mancherebbe altro. Per me può anche fare stragi alla GOT. Però non mi deve presentare il suo romanzo come un romance. Storia romantica, letteratura femminile…ma non romance. È come se un giallista, alla fine del romanzo, non facesse risolvere il caso al suo protagonista. Si gioca seguendo le regole.
Ok, termino lo sproloquio e non me ne voglia l’autrice che, ribadisco, ho molto apprezzato dal punto di vista della scrittura.
Questo epilogo mortifero (credo il più triste e desolante che abbia mai letto!) mi è rimasto particolarmente sul gozzo proprio perché, per quanto mi riguarda, il romanzo era una bomba, aveva tutte le caratteristiche per essere memorabile (sempre nella mia personalissima “lista”). Ben scritto, coinvolgente, con dialoghi arguti e frizzanti (senza scadere nelle schermaglie trite e prevedibili), con un protagonista fantastico (irriverente, maleducato, volgare, ferito, dolcissimo…). C’era proprio la necessità di
*** e qui cominciano gli SPOILER veri ***

farlo crepare? Non aveva sofferto abbastanza? Già quando viene ferito in duello mi si è gelato il sangue nelle vene, perché pensavo ci avrebbe lasciato le penne…ma si salva, quindi ero tranquilla… poi mazzata! Lo so che siamo nell’800 e si moriva giovani, non c’erano gli antibiotici del resto… ma questo vale per tutti i romance storici! Semplicemente, le autrici, normalmente, non ce lo ricordano. Ci lasciano la fantasia di immaginare i protagonisti più che ottuagenari. Perché toglierci questa piccola soddisfazione? Che cosa aggiunge al romanzo la morte del protagonista a soli 59 anni? Un pizzico di “verità”? Ma chi la vuole la verità quando apre un romance? Nell’epilogo si dice “e vissero per sempre insieme felici e contenti”, non “e vissero per quindici anni insieme felici e contenti”.

Ripeto, scrivete quello che volete, ma siate oneste: avvertite la lettrice che il finale non sarà “canonico”. Se non possono/vogliono farlo le autrici, fatelo voi blogger. Visto che, paradossalmente, non ci si può fidare nemmeno più dei romance, da parte mia, per cercare di rendermi utile per altre lettrici, ho deciso che da oggi in poi aprirò tutti i miei commenti su GR con queste due indicazioni che a me – ma non solo a me, per quanto ne so – stanno particolarmente a cuore: presenza/assenza di lieto fine e livello di sensualità.
Perché molte di noi vogliono arrivare alla fine di un romance con gli occhi a cuoricino, non con quelli di Carrie White.
3 stelline è semplicemente la media tra la qualità della scrittura e il gradimento personale della storia.
Se non avete la mia fissa del lieto fine, leggetelo: è un bel romanzo d’amore. Ma non un romance.

[Anto M. · Rating 4 out of 5]

Giunta alla parola "fine" del libro mi è venuto in mente un proverbio che, in questo specifico caso, calza proprio a pennello: "Il buongiorno si vede dal mattino"!
Proprio così, il primo regency di Laura Nottari fa ben sperare per il futuro. Se il suo esordio in questa tipologia di romanzo mi ha lasciata così piacevolmente soddisfatta, mi aspetto grandi cose per i suoi prossimi lavori. Un libro originale sia per quanto riguarda la scelta dei protagonisti, imperfetti sia fisicamente che umanamente (soprattutto Esmond) che per quanto concerne la trama.
Una combinazione perfetta di romanticismo, ironia e fiato sospeso. Dalle prime pagine il coinvolgimento è totale, un turbinio di eventi che porta il lettore a divorare le pagine pur di arrivare all'epilogo.
Il finale poi, seppur lasci un po' di magone, è credibile e perfetto.

[Romanticamente Fantasy · Rating 5 out of 5]

Sono rimasta colpita da questo libro, ed ho incontrato la penna felice di questa scrittrice Made in Italy con grande piacere. Sebbene la trama possa apparire piuttosto convenzionale per le amanti del genere, devo dire che tutto è tranne che una storia già vista.

Ma andiamo con ordine parlando innanzitutto dei due protagonisti, Edith ed Esmond, che, sebbene impastoiati nelle convenzioni proprie della loro epoca, sono due spiriti liberi, piuttosto anticonformisti, coraggiosi e sfrontati, ognuno a suo modo. Nonostante la cara Edith abbia ben poco dalla vita e sia stata colpita duramente dal destino, combatterà con forza per il suo amore, per l’affermarsi di un sentimento travolgente che percepirà come una vibrazione anche nel suo corrispettivo maschile, Esmond, commodoro coraggioso, uomo straricco e di nobili natali, segnato dalla vita e portatore di un segreto pronto a travolgerlo nel momento più favorevole.

Famiglia e società non basteranno a tenere lontani questi due spiriti meravigliosamente liberi, ed il loro rapporto, nato sotto auspici sfavorevoli, recupererà posizioni rapidamente.

Tutto il romanzo è pervaso da una forte tensione emotiva che trattiene fino al finale (la scena dietro la porta è intessuta di un’elegante carica erotica, ed è un capolavoro), e fa dimenticare i possibili luoghi comuni collegati al genere e all’ambientazione. È percepibile, inoltre, una certa violenza repressa nel conte che sfocerà al momento opportuno con conseguenze inarrestabili.

Non un esordio dunque per questa scrittrice, ma senz’altro un colpo centrato all’obiettivo da non sottovalutare.
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“Lord Esmond aveva scosso acque tenute a briglia stretta, aveva sbilanciato una calma stoica costruita in anni di imposizioni e abnegazioni. Lui era la mano che, con un solo gesto, aveva sfilato la chiave di volta che teneva in piedi la sua cattedrale, la sua fortezza, facendola crollare di colpo. E ora Edith era lì, in mezzo a uno sconvolgente disastro emotivo, ammirava ciò che era rimasto di sé stessa… e semplicemente non le importava più nulla. Non avrebbe rimesso neanche un mattone a posto.”
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Emanuela - per RFS

[Nellab1984 · Rating 4 out of 5]

4 stelle ben meritate!! una storia ben scritta con ottimi dialoghi, emozionante e con un personaggio stupendo come Esmond. Però mi chiedo perché, perché farci penare con un epipogo del genere, ce n'era davvero bosogno?? A mio avviso no, ma apparte questo è un libro sicuramente da leggere.

[Maika Medici · Rating 5 out of 5]

Maggio 1827, l’inizio di tutto…
E’ primavera inoltrata a Sidmouth e le due giovani Ellis fremono per l’insolito ballo al quale sono state invitate. Niente ha l’aspetto dei salotti londinesi e tanto meno le due sorelle potrebbero accedervi, visto che non sono blasonate. Edith ed Annabelle, hanno perso, uno dopo l’altro, entrambi i genitori ma per fortuna dopo essere “scappate” da Bath, il reverendo Hosman e sua moglie, le hanno prese sotto le loro ali protettive. Un lavoro e l’affitto di una stanza, è uno scambio equo e conveniente per tutti.
Vestite e imbellettate più che dignitosamente, si affacciano a quella nuova, e curiosa realtà per la più giovane delle Ellis. Edith, dall’alto della sua maturità, forte già delle disgrazie e dicerie cadute sopra le sue giovani spalle, si mostra diffidente e altera al momento del bisogno… come di fronte a quell’uomo dall’aspetto così… trasandato.
“Edith incontrò una coppia di occhi grigi, freddi, sicuri, e fu dentro di loro che esitò per la seconda volta. Anima, fiato e cuore, in un sol colpo. (…) Fu come trovarsi accanto all’uomo più magnetico che avesse mai conosciuto, eppure era solo un tipo di mezza età…”
Una parentesi breve ed intensa, lontana dal brusio di quella festa dalla quale non può per sempre scappare, anche perché per le due giovani resta sempre la curiosità di scoprire a chi appartenesse quella E., apposta su quell’invito. Un’attesa breve…
“Al cospetto del sorridente commodoro lord Esmond Theodore Lawrence, conte di Rovington, e del suo fazzoletto annodato alla perfezione, Edith sentì il cuore dapprima cedere poi tremare di rabbia”
Un incontro sconvolgente per entrambi, soprattutto perché il destino ha giocato ad Esmond, un brutto scherzo. Lo stesso scherzo che sua sorella Lorenne e lord Lennox troveranno al quanto divertente e… conveniente!
Un patto, un accordo… un compito al quale in tanti si oppongono e che inevitabilmente li avvicinano. Non è più solo un’inspiegabile attrazione fisica per Edith, diventa gioco e complicità… con un uomo che all’apparenza non ha niente in comune con lei, aggiungendo i 21 anni in più di differenza su un registro anagrafico. Due ceti sociali differenti, che la faranno, oltretutto, sentire inferiore nei confronti del Conte di Rovington. Ma Esmond, da un’innumerevole quantità di anni, ha buttato le convenzioni sociali con le sue etichette in un cestino. Fregandosene delle conseguenze e soprattutto della sua coscienza, si lascerà andare… si lasceranno andare. Un sentimento che esplode, una bomba ad orologeria per coloro che non si arrenderanno all’evidenza di un amore puro. Una deflagrazione che porterà conseguenze indicibili pari alle sofferenze dei loro cuori…
“Darei la mia anima in pasto agli inferi per poter tornare indietro e cambiare tutto, ma non posso, non posso”
Il male soccomberà il bene? Vincerà la ragione o il cuore? Risposte che non posso darvi, non solo per il buon senso del dovere… Ma perché spero vivamente che le emozioni che albergano dentro me, possano arrivare tutte intere ad ognuno di voi.
Come in risposta al comando “Descrivete”, proveniente dalla voce calda e profonda di Esmond, con quella sfumatura roca, mi accingo a fare ciò che mi chiede. Vi parlerò di lui, Edith… della loro Corrispondenza Imperfetta.
Un romanzo Regency, rispettoso delle etichette e dei crismi del tempo, ironico e irriverente, delicato, romantico e sensuale. Pochi elementi, ai quali aggiungerei sublime, che mi porterebbero sull’Olimpo agli occhi del Conte di Rovington… in quello stesso posto, dove l’autrice, con l’aiuto del suo narratore, ha portato me con la storia di Esmond ed Edith. Nascosta nel mio cantuccio, ho ascoltato ogni dialogo, curiosato tra tante lettere, mi sono arrabbiata ed indignata di fronte a certe macchinazioni… per sciogliermi all’evidenza di quell’amore.
“Dio santissimo vi amo così tanto da implorarvi di rimanere dove siete, accanto a me. Vi amo così tanto da non avere la forza di dirvi di nuovo che dovete fare un passo indietro, e ripensarci. Dovreste farlo amore mio, ma io sia maledetto non voglio che lo facciate”
Un solo piccolo esempio, per non farvi perdere il piacere, ma in modo che possiate gustarne lo stile… Unico, inimitabile e maturo, nonostante sia la prima esperienza, in fatto di Regency, per Laura Nottari. Lei che è pronta ad incantare con quel suo linguaggio, capace di portare il lettore verso lidi lontani con la fantasia, facendogli credere di aver assistito alla scena più sensuale, appassionata, senza aver detto nulla di sconveniente… Immaginando ogni gesto, ascoltando ogni parola, trovando emozionante e sentendo a pelle anche quella mano che risale sul collo e sposta una ciocca di capelli. Ha inoltre dotato i suoi protagonisti di tanto carattere, forti di quell’amore. Un uomo, che ha lottato per anni contro troppi fantasmi, una donna che con tenacia non ha permesso che i suoi la abbattessero. Una coppia, due amanti, due anime gemelle nella loro diversità. E’ un monito a non accontentarsi, uno stimolo per vivere appieno, affrontando gli ostacoli piuttosto che aggirarli… Ma soprattutto, quando la mente è in bilico, allora sì, imparate a ascoltare il cuore.
Non riesco ancora a destarmi dall’infinità di emozioni e non smetterò mai di ringraziare l’autrice per questo capolavoro, che sono convinta sarà solo il primo di una lunga serie. Un elogio particolare, permettetemelo, alla Dri Editore, capace di scovare certi talenti!
La vostra Maika, la stupida donna dal cuore romantico (oggi mi sono soprannominata così, durante la stesura della recensione), vi augura una buona lettura, con Esmond, Edith e tutto il buono che sapranno darvi!

[Cipsterina · Rating 4 out of 5]

Lettura avvincente, accurata, frizzante, prosa sciolta e scorrevole. Ho fatto le due per finirlo tanto mi piaceva. Brava davvero. La Dri sta pubblicando libri di livello, l'attenzione per il lettore si vede anche dall'elegante copertina, simile a quelle di altre brave autrici,e questo è un valore in più

[Tracce D'Inchiostro blog · Rating 4 out of 5]

È una storia davvero interessante. Un racconto che parla di un amore che sfida ogni cosa: l'età, le convenzioni sociali, la morale e il buon senso (più di quanto potete immaginare).

È un amore che consuma Edith ed Esmond in un modo che nemmeno loro sanno spiegare, legati dal primo sguardo. Un amore osteggiato, ma che troverà il coraggio di sorgere e mantenersi vivo fino alla fine.

Ho apprezzato lo stile, soprattutto le descrizioni non sono dei luoghi, ma proprio dei pensieri dei protagonisti. Ho apprezzato Edith che risulta, dall'inizio alla fine, come una donna forte, indipendente, una vera roccia, nonostante sia spezzata nel profondo (e scoprirete il perché).

Mi è piaciuta la crescita personale del conte, un uomo maturo per età, che impara ad amare e comprendere i suoi sbagli solo dopo aver ceduto ai sentimenti che prova per una ragazzina quasi. È un uomo complesso, con segreti e forti sensi di colpa che lo tormentano, un uomo che si perde per un istante nei castelli di bugie che lui stesso ha costruito per evitare di perdere la cosa più preziosa per lui, la sua Edith.

Interessanti i personaggi secondari come la sorella Annabelle, il dottore e la piccola nipote del conte. Insopportabili gli antagonisti (la contessa e il suo amante), davvero ben riusciti. In più i capitoli finali, densi di mistero, sapranno rimescolare le idee che vi sarete fatti fino a quel momento in pochissimo tempo. Un consiglio? Leggete attentamente fino alla fine! Niente è come sembra.

 

~Lo consiglio a:

Chi vuole perdersi in un'epoca lontana, a chi ama gli amori osteggiati non solo dalle difficoltà ma anche dalla società, a chi piacciono i personaggi un po' diversi dal solito, personaggi forti, che non cedono ma si fronteggiano. A chi ama le storie d'amore non convenzionali.

 

È un libro che vi consiglio, vi coinvolgerà positivamente, soprattutto alle amanti del genere

[Bruny · Rating 4 out of 5]

Bellissimo e commovente.

[Santoloce Francesca · Rating 5 out of 5]

Semplicemente uno dei migliori libri letto in questo periodo. Scritto bene, trama inusuale, personaggi carismatici. Semplice, ma articolato, un libro da rileggere.

[Nicoletta Furnari · Rating 5 out of 5]

“CORRISPONDENZA IMPERFETTA” è il primo libro che leggo di Laura Nottari. Mi ha stupito la prefazione dell’autrice, la quale avverte il lettore del fatto che, quella in lettura, è in realtà una stesura ex novo di una prima versione del romanzo e che, per scelta, non è fedele ai dettami del periodo storico in cui è ambientato.
Quindi, premesso che non avevo letto l’originale e che non sono così ferrata sull’epoca regency o vittoriana, mi sono tuffata a capofitto nelle vicende di Miss Edith Collins, un’istitutrice ventritreenne rimasta, ormai da anni, orfana di padre in circostanze tragiche che hanno condotto l’intera famiglia alla rovina. In seguito alla morte anche della madre, Edith diventa tutrice della sorella minore, Annabelle e, assieme, conducono una vita semplice e serena nel Devonshire, nel paesino di Sidmouth. Tutto cambia quando il quarantacinquenne Lord Esmond Theodore, quinto Conte di Rovington, decide di tornare nella sua adorata tenuta di Greyville, proprio vicino a Sidmouth. Nonostante l’enorme differenza di età e l’incolmabile divario sociale, tra i due nasce un legame sentimentale che andrà ben oltre l’inevitabile scandalo. Pare infatti che il loro incontro sia voluto da un destino impietoso, che oltre ad affondare le radici in un doloroso passato mai del tutto superato, metterà a repentaglio non solo le esistenze dei due protagonisti ma anche quelle di tutti coloro che li circondano.
Si è trattato di un libro che mi ha completamente coinvolto, fin dalle prime battute, per i dialoghi rapidi e ironici, le ricche ed evocative descrizioni di persone, ambienti e situazioni, l’approfondita caratterizzazione dei personaggi ma, soprattutto, per la chiarificazione di un evento oscuro, occultato per tutto il romanzo e svelato completamente solo verso la fine. Una vicenda complessa, dove spadroneggiano i sentimenti che guidano, nel bene e nel male, le azioni dei vari soggetti della narrazione e che, pertanto, rendono l’intero componimento a tratti divertente, a tratti incalzante fino a diventare, nei momenti più drammatici, davvero struggente.

[Emmaali · Rating 4 out of 5]

Molto molto bello. Queste autrici italiane esplose ultimamente mi stanno sorprendendo davvero molto. L’unica cosa che devo far notare è che alcune volte il conte invece che un quarantaquattrenne viene descritto come un uomo di sessant’anni e passa, acciacchi e fisico distrutto! Mi sentivo vecchia anch’io....
Bello e commovente il finale, sono scesi un bel po’ di lacrimoni. Mi viene il dubbio che la scrittrice abbia in serbo un nuovo amore per la nostra Edith

[LaZia · Rating 5 out of 5]

Bello, bello, bello! Non scontato.

[Blog personale ilmiomondodilibri · Rating 5 out of 5]

Leggendo il libro, saremo catapultati nella Londra del 700 - 800 in cui amore faceva rima con onore; onore che veniva ripulito con il duello all'ultimo sangue. Amore che faceva rima con convenzione e tradizione... Una storia da leggere che aiuterà a superare qualsiasi barriera che potrà ostacolare il raggiungimento della felicità. Scrittura ricercata e attenta; utilizzo di vocaboli privi di sproloqui. L' uso di similitudini rendono i capitoli, pagine di poesie.
Pagine che si annusano e si respirano. Molto bello. Lettura consigliata agli amanti delle storie sofferte , ma con lieto fine.

[Maura R. · Rating 5 out of 5]

Un ottimo esordio.
Un romanzo romantico, e avvincente. Ho amato e apprezzato i personaggi principali imperfetti sì, ma pieni di amore e passionalità. Una storia che regala sorrisi, sospiri e anche qualche lacrima ❤️.

[Claudia - La Piccola Libreria Azzurra · Rating 5 out of 5]

https://ilibridiclaudia.blogspot.com/...

[Sonia Donelli · Rating 5 out of 5]

http://www.esmeraldaviaggielibri.it/c...

Recensione a cura di Dannyella – Corrispondenza imperfetta di Laura Nottari. Edito il 06.04.2019 da Dri Editore Historical Romance. Genere: regency. 317 pagine.

Ho iniziato a leggere questo romanzo con un po’ di diffidenza. Il motivo è presto detto: sono diventata protettiva nei confronti del genere regency e della volgarizzazione alla quale è stato sottoposto negli ultimi anni. Credevo che mi sarei trovata davanti al solito romanzetto ambientato in altri tempi, fatto di corpetti e carrozze e, invece, eccomi qui a chiudere l’ultima pagina con gli occhi velati da delle leggere lacrime perché, devo ammetterlo, la storia di Edith e di Esmond mi è entrata nel cuore nonostante le mie resistenze. Quindi, se avete voglia anche voi di farvi emozionare da una storia d’amore d’altri tempi, tra titoli nobiliari e inviti a feste da ballo, non perdete tempo e iniziate a leggere questo romanzo, non ve ne pentirete.

L’importanza di certi accadimenti si avverte ancora prima di averli vissuti. L’universo, coinvolto in qualche incomprensibile gioco con la mente umana, talvolta le bisbiglia di prestare attenzione, che quanto sta per accadere è unico, raro e vale la pena viverlo a pieno.

Per prima cosa devo ammettere che il titolo mi aveva fuorviata e mi aspettavo un romanzo dove protagoniste fossero le mie amate epistole, che invece, non sono affatto presenti, ma è una mancanza che passa in secondo piano rispetto alla freschezza dello stile dell’autrice e alla semplicità con la quale la storia coinvolge il lettore.

La protagonista è la ventitreenne Edith Ellis, una giovane che una volta persi entrambi i genitori, decide di darsi da fare per vivere al meglio e far vivere al meglio la sorella minore, Annabelle. Così, tra le sue occupazioni e il prendersi cura della sorellina, trascorre la tranquilla esistenza di Edith, la quale, dopo una brutta esperienza in società, ha rinunciato per sempre all’idea del matrimonio. Le cose cambiano quando le due si troveranno invitate alla festa di un conte, Esmond, appunto, ed è da qui che tutto ha inizio.

Qualcuno sostiene che le case riflettano almeno in parte l’animo e lo spirito di chi le abita, che ne assorbano l’umore, le inclinazioni e talvolta finanche i pensieri, come un figlio i tratti dei genitori.

Quello che mi ha colpito piacevolmente è stato leggere dell’evoluzione dei personaggi. Tutti nel corso del romanzo cambiano radicalmente: in primis Annabelle, dall’essere una ragazzina frivola e spensierata la troveremo a rivolgere delle saggissime parole alla sorella, nonché ad occuparsi di lei quando finirà nei guai. Ma non è la sola, la giovane e priva di sogni Edith, sarà protagonista di un notevole mutamento, quando scoprirà l’amore, la passione e quando si renderà conto di meritarseli entrambi. Lo stesso bisbetico Esmond si farà plasmare dall’amore e dai sensi di colpa tanto da diventare una persona nuova è migliore. Lasciatevi trascinare dalle loro vicende, non ve ne pentirete e poi leggere di un amore d’altri tempi non fa mai male, no?

[Mel LMBR · Rating 5 out of 5]

Riuscire a raccontare le sensazioni provate durante la lettura di una storia come questa non è mai facile, si rischia di svelare troppo o magari troppo poco.
Sono arrivata alla fine del libro con un mix di emozioni tra cui la gioia, la commozione e un pizzico di nostalgia.
La prima è stata la gioia per la scoperta di un‘autrice italiana con uno stile narrativo pulito, elegante e venato da una sottile ironia.
Dopo l’ostacolo dei primi capitoli un po’ lenti, la Nottari ha saputo cucire addosso ai protagonisti e alle loro ingombranti personalità un abito perfetto, una caratterizzazione precisa e curata che li ha resi il punto di forza del romanzo.

A primo impatto può sembrare che un ricco conte quarantaquattrenne, zoppo, scontroso e insofferente all’etichetta e una ventitreenne senza nessuna posizione sociale e con  uno scandalo alle spalle, non abbiano niente in comune, e invece, con l’evolversi della storia ci si rende conto che non è così. Esmond ed Edith nonostante le loro diversità, condividono un vissuto che li accomuna: entrambi sono ingabbiati in una vita che non hanno scelto. Esmond sin da bambino ha dovuto imparare e piegarsi alle aspettative paterne, con il passare degli anni, è stato il suo stesso titolo a imporgli obblighi e vincoli. Anche Edith , dopo la morte di suo padre  e lo scandalo che ne è seguito, ha dovuto rinunciare ai suoi sogni e alla possibilità di innamorarsi per garantire un futuro dignitoso almeno a sua sorella minore.
Dopo il trasferimento di Edith a Greyville come segretaria personale del conte, assistiamo al lento evolversi dell’attrazione iniziale in un’affinità di anime ben più intrigante; entrambi scoprono la libertà di essere se stessi durante i loro incontri, libertà che gli è stata negata per tutta la vita. Colazioni al profumo di miele e passeggiate in riva al mare ci regalano dialoghi frizzanti e ironici e ci accompagnano fino a quello che inizialmente sembrava un evento impossibile: il matrimonio. Nonostante l’amore che li lega, la loro felicità è minacciata da segreti taciuti e verità troppo dolorose da rivelare che, inevitabilmente, li conducono alla rottura.
Ed ecco che arriviamo alla commozione. Non sono una lettrice dalla lacrima facile ma il senso di smarrimento di Edith, il tormento di Esmond e la dichiarazione durante la quale le dona la libertà, sono talmente vivide e piene di sentimento che non ho potuto restare indifferente.

Corrispondenza imperfetta è la storia di un grande amore nato tra mille difficoltà, che supera  ogni ostacolo e rinasce dalle sue ceneri  più forte di prima. Un romanzo che ho finito con un sano pizzico di nostalgia e che consiglio a tutte le lettrici romantiche. 

[Sara-Iris e Periplo Review · Rating 5 out of 5]

Questo è il nuovo romanzo dell'autrice Romana Laura Nottari, edito da Dri Editore e fa parte della collana Historical Romance.
Posso dirlo, sono rimasta davvero stupita dalla bravura di questa autrice e della bellezza di questo romanzo, definito convenzionalmente rosa, ma che è molto molto di più!
Una scrittura eccellente, una storia originale e quel giusto pizzico di ironia fanno di questo romanzo un’ottima lettura.
Protagonisti e situazioni raccontate molto bene, a tal punto che ti coinvolgono dalla prima all’ultima pagina, si continua a leggere senza pensare al tempo che passa ma solo a lasciarsi attirare dalle parole dell’autrice.
Spero che continui a scrivere belle storie, con la stessa passione con cui ha creato questo romanzo.

Davvero brava!

[Razzini Elena · Rating 5 out of 5]

Bellissimo romanzo, romantico è commuovente.
Consigliato

[Anna Lupelli · Rating 5 out of 5]

Recensione a cura del blog Letture sale e pepe - le Chat - copia arc

Laura Nottari non finirà mai di stupirmi, deliziarmi, inquietarmi il cuore.

Non mi aspettavo qualcosa del genere da lei, no, non dopo aver letto Joel & Sue e Made in Garbatella.

Il suo stile fluido, incalzante, venato di ironia è riuscito a rendere un romanzo (quasi) regency, un piccolo capolavoro. Ed è quasi inconcepibile mettere a confronto la personalità riservata di questa autrice con il fiume di meravigliose parole che fluisce dalle sue dita. Mi ricorda la protagonista, Miss Edith Ellis, educatrice integerrima, ma dalla capacità descrittiva da togliere il fiato, come nella scena iconica della torta al miele.

“È come mangiare una carezza. Una imbevuta di fiori e di sole. È come mordere una spugna imbevuta di miele che non smette di riempirti la bocca”

Ah giusto, scusate, mi sono fatta prendere dalle emozioni e non vi ho ancora presentato il romanzo.

Corrispondenza imperfetta è un restyling della versione 1.0 (che non ho letto e con la quale non posso fare paragoni), un romance ambientato nel periodo regency che vede le due sorelle Ellis entrare nel mondo dell’aristocrazia quasi per caso.

Edith è la sorella maggiore ed ha accantonato l’idea di maritarsi (troppo vecchia ormai a 23 anni), il suo lavoro da istitutrice l’ha resa una donna fiera ed indipendente, libera dal dover contrarre un matrimonio per sopravvivere.

“Ventitré anni compiuti, nessuna dote e un carattere spigoloso abituato alla solitudine”

Discorso diverso per Annabelle, dalla personalità completamente opposta a quella della sorella: solare, gioiosa, amante dello sfarzo e con un’ossessione per la vita londinese, troverà nel Dottor East, un timido scozzese, un confidente. Questo personaggio si aprirà come un blooming tea rivelando astuzia, empatia e un gran senso dell’umorismo, facendo da contrappeso al carattere esuberante della ragazza.

“Il suo è un chiasso che apprezzo. Copre i miei silenzi, dà loro un senso”

Vivendo in campagna, le ragazze hanno avuto pochissimi stimoli e l’invito alla festa nella tenuta di Greyville appare un’occasione imperdibile.

L’incontro col Conte di Rovington sarà fuori da ogni cerimoniale, tutto in quell’uomo è fuori da ogni etichetta: ruvido e sfacciato, corpo menomato e animo incattivito, ma dal carisma così intenso che intesserà la sua ragnatela intorno alla rigida Edith.

Due persone della stessa pasta che vorranno imparare ad essere loro stesse senza i filtri del ton.

Il timore di un uomo di poter rovinare la persona più bella che abbia mai incontrato, un segreto nel suo passato così orrendo da riuscire ad avvelenargli lo spirito. Struggente e controverso il pensiero di Esmond per questo sentimento inatteso, potente, inappropriato, ma proprio per questo bramato e desideroso di possederlo.

“Destino, condanna, fortuna, sventura. Quale che fosse la mano che li aveva accostati sulla scacchiera della vita, aveva progettato un gioco spietato e perfetto”

La narrazione è la mia preferita, quella in terza persona, i capitoli si alternano sui vari personaggi; i dialoghi sono un uragano travolgente, ci si sente appagati dalla meticolosa scelta dei termini utilizzati, come sciroppo caldo che cola sulla lingua.

“La mia non è stata vita, ma attesa. La vostra, Esmond”

Un’altra capacità sorprendente è la “contagiosità” di Laura, dopo Made in Garbatella continuavo ad utilizzare frasi in romanesco, leggendo quest’ultimo lavoro mi viene spontaneo adeguarmi al registro stilistico ingentilendo le frasi con orpelli linguistici!

Quale modo migliore di coinvolgere il lettore se non facendolo precipitare senza fiato nella trama?

Bravissima Laura è stata una lettura magnifica, divertente ed emozionante!

[Lacice Legge · Rating 5 out of 5]

Non conoscevo questa autrice, ma la sua scrittura mi ha colpita subito: curatissima e decisamente di livello superiore rispetto a tanti romanzi in circolazione.

La storia è ambientata in Inghilterra, nel 1827, e, pur essendo un romance, ha una trama per nulla scontata. Lui è Lord Esmond, un conte con un passato ingombrante e una ferita di guerra che lo ha reso zoppo. Non è anziano, ma si porta dietro un certo peso emotivo. Lei è Edith, una giovane istitutrice, figlia di un suo vecchio compagno d'armi. Non è una bellezza classica, ma la sua intelligenza spicca, e questo la rende interessante. Soprattutto la non avvenenza di entrambi è un piacevole diversivo alle fanciulle bellissime e innocenti e agli aitanti duchi che popolano i romance storici.

L’ambientazione nel Devonshire, tra scogliere e natura selvaggia, dà un tocco poetico alla storia, e il rapporto tra i due protagonisti è pieno di sfumature. Differenze di ceto sociale e d’età rendono il loro legame ancora più intenso e sofferto.

Insomma, è un romanzo che mi sento di consigliare: emozionante, ben scritto, con una storia coinvolgente e con personaggi ai quali ci si affeziona per la loro umanità.

[Dona DeSy · Rating 5 out of 5]

Corrispondenza imperfetta - Laura Nottari

Non mi piacciono gli storici . Ecco ora l’ho detto. Ma i due libri contemporanei della Nottari li ho amati dalla prima all’ultima pagina , dovevo dare una chance a questo.
Ultima buona decisione del 2022.
Anche se questa volta indossa un abito regency la scrittrice la riconosco subito nei personaggi.
Perché i personaggi della Nottari puoi amarli o odiarli ma una cosa è certa : non sono mai banali ( si vabbè il cavolo ! Vi sfido a odiare Joel o Mykola dai… ma quando mai!) , a partire dai nomi.
Qui abbiamo il commodoro lord Esmond Theodore Lawrence, quinto conte di Rovington,

“detentore di un patrimonio da capogiro, un politico e militare della Royal Navy in congedo assoluto, che aveva combattuto al fianco di Nelson durante la battaglia di Trafalgar.”

Astioso , sornione, aspro e sarcastico con con quella paffuta compiacenza e intima soddisfazione dell’ incarnare tutto ciò,che è tipica dei dopo 40.
Esmond fa quello che vuole rispettando gran poco le regole del ton e preferisce una vita riservata.
Lo si intende solo sin dall’inizio,si capirà solo dopo che è divorziato altra cosa assolutamente scandalosa e sopra le righe per l’epoca.
A lui contrapposta con un notevolissimo age gap la ventitreenne Edith Ellis orfana, ingenua,ma dalla lingua arguta …

“E io mi aspetto la stessa identica schietta eloquenza da parte vostra, signorina Ellis” chiese il suo nuovo datore di lavoro, “né più né meno di come mi avete tenuto testa nella biblioteca.”

Sembra tutto andare in una direzione facilmente intuibile per un romanzo storico, ma come ho sempre detto non è la storia ma come là si scrive. (e comunque alcune dinamiche le ho capite ben oltre la seconda parte del libro cosa che mi ha piacevolmente sorpreso ) .
Senza fare spoiler dico solo che l’autrice rende perfettamente nella storia l’ironia del destino , come ci siano sempre dei prezzi da pagare, come molto spesso le scelte della nostra vita tornino al mittente come un boomerang.
Stilisticamente c’è tutto quello che ho incontrato nella Nottari in ASIP e Joel & Sue , forse in maniera più incompleta direi in crescita, il che mi esalta: evidentemente riesce a fare sempre meglio passo dopo passo.
Una cosa che ho notato immediatamente e non è in tutti gli storici letti è la contestualizzazione del linguaggio anche nella prosa e non solo nei dialoghi.
In generale volevo mettere quattro stelle e mezzo perché comunque ho adorato il fatto che entrambi personaggi siano rimasti assolutamente imperfetti e tronfi nella loro imperfezione (esattamente come lo siamo tutti al mondo ), ma l’epilogo mi ha spezzato le gambe e il cuore e credo che definisca l’upgrade di questo libro rispetto a tutti gli altri storici letti e messi nel grosso calderone della mia mente …insomma…a quanto pare alla Nottari io non so mettere meno ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️

[Tiziana Lia · Rating 4 out of 5]

Quando i dettagli fanno la differenza. Nella mia giovinezza ho letto forse troppi regency e ormai non riesco più a dedicarmi a questo tipo di ambientazione, eppure questo romanzo ha saputo accattivarsi ogni istante della mia lettura. Una storia che mi ha lasciato incollata alle pagine nonostante la trama possa sembrare un po' scontata, con lui molto più vecchio di lei, con il protagonista nobile e la protagonista femminile plebea. Eppure l'autrice con il suo stile elegante ha costruito dei personaggi ben delineati, che si sono fatti amare. Ho apprezzato la descrizione umana e fisica di Esmond, un uomo di 44 anni e molto meno prestante dei giovani e comunque carico di fascino. Ho amato la propria lotta con la coscienza per via di errori commessi in passato. Mi è piaciuto questa conoscenza lenta che Edith ed Esmond hanno avuto, il loro guardarsi, scrutarsi e anche punzecchiarsi con battibecchi ben costruiti. Un amore il loro che è cresciuto pagina dopo pagina permettendo al lettore di gustare attimo dopo attimo nella speranza che il burbero lord si lasciasse andare. Cosa che non ha problemi a fare... le sue motivazioni vanno oltre il ton, ve lo posso assicurare. Un romanzo carico di piccoli dettagli che lo rendono diverso ed è per questo che l'ho apprezzato molto nonostante la mia iniziare perplessità. Consigliato.

[Mila Saito · Rating 5 out of 5]

"È stata una piacevole lettura, mi sono divertita tantissimo a leggere Corrispondenza imperfetta. Certo, non potevo aspettarmi di meglio da Laura. Qui ci presenta due protagonisti davvero incredibili: il Conte, che non è un conte come siamo abituati a leggere – belli, libertini, muscolosi, ecc... – ma un conte con la pancetta, maturo e con tanta ironia. Poi c'è lei, simpatica a tratti, irriverente, senza peli sulla lingua. 😄 L'ho trovato stupendo, scorrevole e mi sono divertita a leggerlo. Diciamo che questi due protagonisti avevano più da raccontare e meno da mostrare, ma alla fine risultano una coppia stupenda. Non vi nego che una menzione speciale va anche al dottore, che merita tantissimo... poveretto! 😄 Però, tutto sommato, è una storia ben fatta che consiglio a chi si cimenta per la prima volta con uno storico. Per me vi piacerà. Bravissima, Laura."

[Alexandra · Rating 4 out of 5]

3,5 stars

Nulla da eccepire sulla scrittura, che trovo davvero degna di nota, nulla da eccepire nemmeno sulla trama, originale rispetto ai canoni del romance-storico, forse un tantino lungo, qualche giro largo poteva essere tagliato, ma ho qualcosa da eccepire sulla categoria nel quale il libro si trova.
Si tratta di una storia d'amore, certo, ma non di romance che ha dei paletti ben prefissati.
Non so se si tratti di libera scelta o di leggerezza, ma forse un'avvertenza per le lettrici ci vuole.

[Greta · Rating 5 out of 5]

Come descriverlo? Perfetto? Fantastico? Imperdibile? Un mattone pazzesco?
Non ho veramente parole. È un libro diverso dagli altri letti dell'autrice, non è facile da affrontare ma è veramente unico nel suo genere.
Ho amato tutti i protagonisti, il Conte in primis. Un uomo determinato, con una morale a volte discutibile, ma onorevole e pieno di premure per chi ama davvero come Edith e suo figlio.
Un uomo complesso, rotto nel profondo per via di tutto ciò che ha subito (mi ha ucciso la dichiarazione finale in cui si dipinge come l'unico da una parte di un muro che non può scavalcare con un sasso al posto del cuore).
Ho amato anche Edith così radicata nel farsi vedere indipendente, ma così piena di fragilità nel profondo.
Ho amato lo scozzese, un personaggio a mio avviso indimenticabile. Una spalla unica nel suo genere, lo avrei amato qualsiasi fosse stata la sua decisione nell'operazione al conte, ma nel profondo l'ho amato soprattutto perché non ho mai dubitato che agisse diversamente.
Amaro il finale ma bellissimo.
Forse poteva esserci qualche pagina in meno, ma caratterizzare così tanto un personaggio maschile così complesso richiede tempo e parole.
Laura chapeau !

[Alessandra · Rating 5 out of 5]

bellissimi dialoghi, bellissimi personaggi davvero originali e div ersi dai soliti storici. Non c'è che dire, il conte di Rovington era davvero avanti per i suoi tempi! e' così difficile vedere un genitore dell'epoca amare e dimostrare il suo affetto e un figlio ricambiare apertamente. Bello, davvero, sicuramente un po' prolisso ma ne vale la pena

[Pimpa · Rating 4 out of 5]

Bello e ben scritto. Chi lo ha detto che ci dev'essere sempre il lieto fine? A me è piaciuto.

[Anna Maria]

Bellino un po’ lunghino

[Dana Loo · Rating 5 out of 5]

Forse non sarà "historically correct" ma è appagante, struggente, accattivante, drammatico, meraviglioso! Lo stile narrativo, i personaggi, i dialoghi, la storia in sé...