Jump to ratings and reviews
Rate this book

Absence #3

La Memoria che Resta

Rate this book
Faith Meyers è diventata invisibile. Un’organizzazione sconosciuta le ha somministrato un siero che l’ha fatta scomparire agli occhi del mondo e dalla memoria dei suoi cari. Insieme a Jared, Scott e Christabel, vittime come lei della stessa sorte, la ragazza è stata coinvolta in un esperimento di cui non conosce le regole né lo scopo. Unici indizi: i biglietti di uno sconosciuto vestito di nero, il solo in grado di vederli, che conduce Faith e i suoi compagni, con altri due gruppi di ragazzi, ai quattro angoli del pianeta, alla ricerca dell’antidoto che permetterà ai migliori di loro di tornare visibili.
Nel volume conclusivo della trilogia, tutti i tasselli andranno finalmente a posto componendo il disegno crudele di un uomo ossessionato dal proprio passato e divorato dal desiderio di vendetta. Tornare visibili è davvero essenziale per realizzare se stessi? Fino a che punto il giudizio degli altri determina la nostra esistenza? La memoria che resta è l’ultimo capitolo di un percorso di crescita personale, che dallo smarrimento dell’infanzia, dalla rabbia dell’adolescenza,
approda finalmente alla consapevolezza dell’età adulta. Un finale inaspettato dove l’obiettivo non è più tornare ciò che si era, ma accettare ciò che si è diventati.

300 pages, Paperback

Published May 9, 2019

1 person is currently reading
124 people want to read

About the author

Chiara Panzuti

5 books38 followers
Nasce nel 1988 a Milano, città in cui attualmente vive. Diplomata in studi classici, ha frequentato un corso di Illustrazione e Animazione Multimediale presso l’Istituto Europeo di Design. Coltiva la passione per la scrittura da quando è piccola. Il gioco dei quattro è il primo volume della trilogia di Absence. Di prossima pubblicazione anche gli altri due titoli, L’altro volto del cielo e La memoria che resta.

Ratings & Reviews

What do you think?
Rate this book

Friends & Following

Create a free account to discover what your friends think of this book!

Community Reviews

5 stars
88 (61%)
4 stars
40 (28%)
3 stars
8 (5%)
2 stars
5 (3%)
1 star
1 (<1%)
Displaying 1 - 30 of 42 reviews
Profile Image for Chantal.
312 reviews683 followers
May 8, 2019
5🌟
Dire addio ad una storia e ai suoi personaggi è sempre difficile, sempre troppo triste. Dentro ho un vuoto immenso, le lacrime agli occhi perché ho amato tutto, ma c’è anche una fiammella di speranza perché è ciò che il libro mi ha dato. “La memoria che resta” è il finale giusto, perfetto, per questa trilogia. Oserei dire che è la trilogia italiana più bella che io abbia mai letto, escludendo ovviamente la Trosi. Chiara ha fatto un lavoro immenso, ha dato voce ad una storia importante e ha dato vita a personaggi che dubito dimenticherò presto. Fatevi un favore e leggete questa trilogia, detto ciò ritorno a piangere.
Profile Image for Veronica.
246 reviews77 followers
October 13, 2019
Dopo una notte passata insonne per la fine di questo libro, sono pronta.
Come si fa a dire addio a questa storia? Come si fa a rassegnarsi al fatto che sia tutto finito?
Ho amato ogni volume, tantissimo. I personaggi mi sono entrati nel cuore e penso che ci rimarranno per molto tempo.
Non mi aspettavo che questo capitolo finale mi spezzasse come ha fatto.
Ero in lacrime mentre giravo le ultime pagine. Ero inconsolabile dopo aver spento la luce e ho avuto non poche difficoltà ad addormentarmi.
Chiara, ti ho amato e odiato allo stesso tempo per come hai concluso la tua storia, ma devo ammettere che sei stata davvero brava!
Mi sento in dovere di lodare questa giovane scrittrice italiana per la cura e l'attenzione posta nella stesura dei suoi romanzi, per lo stile fresco, pulito e corretto sia grammaticalmente che a livello di forma. Una resa perfetta.
Le emozioni non mancano durante la lettura perché si ride, si piange, ci si arrabbia e si scende a compromessi. Si impara a rivalutare ogni personaggio dopo le impressioni iniziali, ci si affeziona e si spera che tutto vada nel verso giusto.
Adoro il concetto alla base di questa trilogia, la tematica dell'invisibilità, e come Chiara ha voluto affrontarlo. Credo che il punto forte di questa storia sia il senso di smarrimento, di avventura e di famiglia che si vengono ad intrecciare tra loro.

"Se l'invisibilità esiste, nel suo senso più metaforico, può essere sconfitta solo grazie a chi decide di fermarsi e ascoltare".

Sono ancora triste per quei dettagli che non hanno combaciato con i miei desideri ma, tutto sommato, ringrazio l'autrice per non aver reso tutto scontato e prevedibile.

"E se la vita ci avesse costretti a un 'addio', noi saremmo stati abbastanza forti da comprendere che nulla scompare per sempre; ogni cosa rimane, immortale, nell'aria e nel vento, dovunque e da nessuna parte, come un corpo invisibile che sa di esistere ancora".
Profile Image for Camiii.
61 reviews49 followers
May 3, 2019
Indecisa tra 4.5 e 5
Conclusione perfetta per questa serie, AMATO TUTTO
Anche se.... CHIARA, PERCHÈ HAI DOVUTO FARLO? PERCHÈÈÈÈ????????????
Vabbe, torno nel mio angolino buio a soffrire
Profile Image for Asia Paglino.
193 reviews39 followers
March 3, 2020
Ho ricevuto questo libro dall'autrice in cambio di una recensione onesta.
Come scrissi in entrambe le recensioni del primo e del secondo volume, la cosa che più si riesce ad apprezzare di questi libri, oltre alla storia assolutamente interessante ed avvincente, è lo stile di scrittura dell’autrice: scorrevole, pulito, grammaticalmente corretto e preciso.
Questo ultimo romanzo chiude in modo impeccabile il cerchio creato con la trilogia di Absence, dando al lettore tutte le informazioni necessarie a chiarire tutti gli eventuali dubbi rimasti, ed una volta chiariti quelli, Chiara Panzuti dà alla saga un finale inaspettato capace di far battere il cuore una volta in più, una volta ancora.
Profile Image for Selly - Leggere Romanticamente.
1,272 reviews320 followers
May 30, 2019
La mia recensione su https://www.leggereromanticamente.com...

La memoria che resta è il terzo e conclusivo romanzo della serie young adult Absence scritta da Chiara Panzuti, giovane autrice italiana che si è rivelata una piacevole scoperta.
Inizialmente mi è stato difficile etichettare questa saga in una particolare categoria ma, visti i risvolti del secondo e soprattutto di questo terzo volume, credo che lo sci-fi sia quella che la descriva meglio.
La Panzuti mi ha trascinato in una storia ricca di riflessioni, emozioni contrastanti, crescita interiore e nuovi inizi. E lei a trattare certi argomenti si è dimostrata davvero molto brava.
I primi capitoli sono un alternarsi dei punti di vista di Faith ed Ephraim, ma anche stavolta la vera e propria protagonista e narratrice principale è Faith.
Nel suo gruppo le cose non vanno affatto bene, Jared e Christabel non riescono più a fidarsi di lei da quando gli effetti collaterali del siero si fanno sentire sempre di più, quindi Faith decide di allontanarsi per il loro bene, raggiungendo gli Alfa e diventando una loro recluta.
Faith è un personaggio che è cresciuto tantissimo, non è una traditrice, agisce cercando di fare la cosa migliore e mai nemmeno una volta dimentica chi sono i suoi compagni e l'affetto che prova per loro.
Questo è il volume in cui ogni cosa ci viene svelata: la provenienza del siero, chi sono in realtà gli Alfa, chi è colui che fin dal principio chiamano “l'illusionista” ed ogni altro piccolo retroscena dell'intera faccenda, ormai giunta al suo momento cruciale.
Sinceramente non mi aspettavo questi risvolti, l'autrice non è stata per nulla scontata.
Ho anche rivalutato tantissimo diversi personaggi nel corso della serie. Jared di cui mi ero innamorata nel primo volume non è riuscito a mantenersi sempre sulla stessa lunghezza d'onda, sarà stata anche colpa del siero, ma lui ad un certo punto si è proprio perso. Ephraim invece ha fatto l'esatto contrario, all'inizio non lo vedevo di buon occhio e invece dalla metà del secondo volume è diventato uno dei personaggi migliori della storia. Dopo aver scoperto anche la verità su di lui ne ho avuto la conferma. Anche Abigail in questo libro mi è piaciuta moltissimo, con i suoi fantasmi, il suo coraggio e il suo dolore. Chi invece mi è piaciuto sempre, dall'inizio alla fine, è Scott, la persona più solare, comprensiva e gentile del gruppo.
Per quanto riguarda la parte romantica, non aspettatevi di sentir parlare di amore e sentimenti romantici da batticuore, non è il momento adatto vista la situazione sempre più critica e pericolosa, ma ho compreso la decisione dell'autrice a questo proposito. Sono comunque presenti degli attimi dolcissimi e di tenerezza tra alcuni personaggi, mentre altri si concedono alla passione e all'attrazione che provano l'uno per l'altra, un modo per rimanere a galla e sentirsi vivi.
La nota dolente di questa conclusione riguarda però due scene che mi hanno spezzato il cuore. Ci ho rimuginato per qualche giorno prima di scrivere questa recensione e ancora mi domando se erano davvero necessarie. Non avevano già sofferto tutti a sufficienza? E qui non aggiungo altro perché non voglio rivelarvi nello specifico di cosa si tratta, ma preparatevi psicologicamente ad un finale dolce-amaro, uno di quelli che sono sicura dividerà molto l'opinione dei lettori.
Consiglio la serie Absence a chi cerca una storia molto originale, riflessiva, ricca di azione, misteri da risolvere ed emozioni dalle varie sfaccettature. Brava Chiara!

Punto di vista: prima persona, principalmente di Faith
Sensualità: velata
Caratteristiche: sci-fi, azione, riflessivo
Stile narrativo: scorrevole
Tipo di finale: finale di serie dolce-amaro
Profile Image for Alice Candotti.
68 reviews1 follower
September 23, 2019
6⭐️ finale meraviglioso! Ho amato tutto dalla prima all’ultima pagina.
Profile Image for Francesca (A tavola coi libri).
251 reviews25 followers
May 9, 2019
Review party sul blog!

Avvertenze: per scrivere questa recensione ho tenuto a bada (con grande fatica) i miei istinti da ammiratrice sfegatata. Se così non fosse stato, sappiate che le righe che seguono sarebbero state piene di esclamazioni poco signorili, elogi in un italiano discutibile e altri segnali inequivocabili ma poco piacevoli, di quanto mi sia piaciuto questo libro.


Si è fatto attendere, questo va ammesso, ma Chiara Panzuti sa decisamente come concludere una serie e con Absence ci riesce magistralmente. Non bisognava arrivare a questo punto per rendersi conto che Faith, Jared, Ephraim, gli Alfa e i Beta non fossero personaggi comuni, è proprio perché la curiosità chi ha portati a questo punto però che ci si accorge di quanto queste figure sia davvero una spanna sopra a molti. L’evoluzione della storia li sta mettendo ora davanti a scelte decisive, ad un’evoluzione di status inevitabile, insomma davanti alla fine, che si pregusta già dalle prime pagine, una sfida per loro, per l’autrice senza dubbio, e per noi lettori, avidi di vederli esplodere.

Sono felicissima di dire che Absence 3 è l’ennesima conferma di quanto l’autrice sia brava, non solo nel creare una storia avvincente, ma soprattutto nel farlo con un connubio perfetto tra trama e linguaggio in cui le parole, con una studiata fluidità, incollano alla pagina. Fanno nascere supposizioni, tutte false per giunta. È una goduria leggerne i dialoghi, incalzanti, essenziali ed esaustivi allo stesso tempo, venati da ironia quando serve o rispetto in altre occasioni. I personaggi prendono vita anche così, o meglio, la loro evoluzione prende vita così, diventa reale: gli effetti collaterali dell’NH1, l’esasperazione per alcuni, la paura per altri, la vendetta e l’accettazione. Siamo alla fase finale ed ognuno, a parole o pensieri, ne prende parte mostrando la propria perfetta caratterizzazione.

Entrare nello specifico della trama mi sembra inappropriato, vi svelerei molti punti importanti. Sappiate che Absence è quel tipo di libro che all’apparenza si presenta calmo, con acque tranquille. Ma appunto, è sola apparenza. Non ha le pretese per sconvolgervi apertamente eppure mantiene i lettori col fiato sospeso. Li induce a mangiare le pagine, a fare ipotesi che costantemente smentisce. Mantiene sul chi vive e se per alcuni può essere estenuante, io l’ho trovato eccitante. Chiudere l’ultima pagina di una serie che piace non è mai semplice, se aggiungiamo anche il fatto che questa aveva una protagonista con la quale è stato una passeggiata immedesimarsi, allora diventa quasi impossibile. Nel suo essere incredibilmente imperfetta, Faith ha rinchiuso in sé quello che a mio parere sono le caratteristiche per il personaggio perfetto: umiltà, coerenza, vulnerabilità, realismo impeccabile. Mi mancherà.
Profile Image for Susi.
967 reviews97 followers
May 15, 2019
Recensione in basso ⬇️

1 Chiara Panzuti - Perché Chiara Panzuti è davvero la prima giovane voce italiana a distinguersi nel campo della Science Fiction, portando a termine nel corso degli ultimi tre anni una serie che colpisce, impressiona e conquista. Difficilmente in Italia si riescono ad affermare autrici in questo genere, soprattutto se si prende in considerazione la fascia YA, ma la Panzuti ha saputo dimostrarsi attenta e capace, dando origine a qualcosa che rimarrà nei cuori dei lettori;


2 Science Fiction - Questo sì che è un genere che varia e racchiude tante tipologie di romanzo ma quanti riescono a dar vita ad un romanzo, ancor di più quando si parla di serie, meritevole? La Panzuti ci riesce, e come ogni buon scrittore riesce a dar vita ad un mondo sci-fi che si amplia da romanzo a romanzo, si parte dalla visuale ravvicinata della protagonista nel primo romanzo, una che permette di scorgere i confini limitrofi e accoglierne le variabili nel secondo, fino a giungere al terzo volume in cui la protagonista riesce a scorgere l'orizzonte. Un vero sci-fi prende forma a partire dal mondo vissuto dai protagonisti e il mondo di Absence, il worldbuilding di questa serie, viene analizzato in ogni suo aspetto e caratteristica, partendo dal particolare fino a passare all'universale;


3 Personaggi - Un romanzo vive se vivono sulla carta i suoi personaggi. Ho amato la protagonista ma la Panzuti ha l'innata capacità di farti affezionare a tutti i suoi personaggi. Ogni personaggio inserito dalla Panzuti sulla pagina non è casuale, ognuno di essi ha una funzione comprensibile, nel breve o nel lungo termine, che rende la lettura intrigante e sempre avvincente perché questo permette alla storia di essere imprevedibile, una storia che quindi coinvolge e rende il lettore stesso un personaggio invisibile del romanzo;


4 Viaggio - Sebbene si possa considerare questa una serie caratterizzata da una narrazione corale, Absence è in primis la storia di Faith. Questo è il viaggio della protagonista, e quindi del lettore in seconda istanza, da ragazzina a donna, è la presa coscienza della protagonista del suo essere, della sua vita, in funzione del mondo in cui vive, delle relazioni che intrattiene, ma soprattutto, Absence rappresenta l'accettazione della protagonista di se stessa. Faith impara a conoscersi, riconoscersi e quindi adattarsi, questo è il viaggio che porterà Faith ad essere invisibile ai suoi occhi e a quelli del mondo per essere visibile solo ai suoi occhi, ovvero a volersi bene, avere fiducia nelle sue capacità e potenzialità;


5 Epilogo - Non indorerò la pillola, arrivare alla fine di questa serie si è sopraffatti da un enorme sentore di amarezza misto a nostalgia, si tratta di un finale bittersweet. Si è giunti alla chiusura di un ciclo, Faith è cresciuta, ha scoperto l'amore, l'amicizia, la passione ed è pronta a percorrere la sua strada senza più timori e forte delle esperienze fatte, ma è impossibile non sentirsi orfani di una serie che ti ha accompagnato per tre anni e chi ha emozionato, appassionato, commosso e divertito. Ci si lascia alle spalle una serie che riesce chiudere tutte le porte aperte, ogni domanda presentata nei primi due romanzi trova qui risposta ed è questo il miglior epilogo che una serie possa avere, questo perché l'autrice non lascia nulla di non detto, e ogni tassello del puzzle trova la sua giusta posizione fino l'epilogo dove si dice arrivederci a Faith e ai suoi compagni di viaggio;

Recensione presente anche sul blog Bookish Advisor http://bookishadvisor.blogspot.com



E come volevasi dimostrare, non appena ho iniziato la lettura di Absence – La memoria che resta mi sono immersa nella storia come se non fosse trascorso un solo minuto dalla fine del volume precedente. Ritrovare Faith, Ephraim, Jared, Scott e tutti i protagonisti di questa incredibile ed adrenalinica storia è stato come rivedere amici di vecchia data, e ritrovarmi coinvolta di nuovo nelle loro avventure ha portato a galla emozioni e sensazioni che solo questa storia e la Panzuti sono riuscite a dar vita: una storia che è il viaggio della protagonista alla scoperta della sua unica forza, del suo posto nel mondo, la rinascita di una ragazza che ha scoperto che l'invisibilità, reale e affettiva, è un virus che si riesce a sconfiggere solo credendo in se stessi e nelle persone che ti sono vicine.

La memoria che resta riprende quasi precisamente da dove L'altro volto del cielo si era concluso: Faith è ritornata dai Gamma e cercherà con tutte le sue forze di aiutare i suoi compagni di squadra, i suoi amici, nel superare le ultime fasi del gioco per riuscire arrivare alla fine e poter, finalmente, ritornare a casa.

Ancora una volta la narrazione subisce una variazione, in quanto la prima parte del romanzo è caratterizzata del PoV alterno di Faith, la nostra indiscussa, con il personaggio di Ephraim, personalmente il mio personaggio preferito della serie.

In questo romanzo la maturazione di Faith raggiunge il suo apice, dopo un inizio traballante ed incerto la nostra protagonista saprà trovare il coraggio necessario per dare a se stessa e anche ai suoi amici la chance necessaria per superare il gioco e riuscire. La caratterizzazione di questo personaggio è assolutamente uno delle elaborazioni migliori che io abbia mai letto in una serie YA, nulla è scontato, nulla è lasciato al caso e l'autrice riesce con cura a plasmare un personaggio che riesce ad entrare nel cuore del lettore, che riesce a suscitargli le emozioni più forti e che lo porta, mano nella mano, nella storia fino al raggiungimento delle pagine finali.
Ma Absence non è solo il romanzo di Faith, abbiamo imparato a conoscere di libro in libro anche i personaggi secondari che si sono alternati al fianco della protagonista, facendo di questo un romanzo corale, un romanzo dove tutti i personaggi riescono a segnare il lettore e riequilibrare la storia a seconda dei punti di vista. Abbiamo visto questi personaggi cambiare, sbagliare, crescere, dubitare e sbagliare ancora; li abbiamo visti diventare amici, amare, litigare, ma soprattutto li abbiamo visti collaborare per raggiungere un obiettivo comune, scoprendo che è più facile aiutarsi a vicenda che farsi la guerra l'un con l'altro.

Mi sono affezionata tantissimo al personaggio di Ephraim, sarà perché fin da quando ci è stata data la possibilità di aver più scene con lui sulla pagina abbiamo potuto constatare quanto sia un ragazzo coraggioso e altruista ma anche sfacciato, arrogante e molto testardo, un ragazzo che non si tira indietro di fronte le sfide più grandi, che farebbe di tutto per salare la vita delle persone che ama, anche sacrificare tutto quello che ha.

Escluso il percorso di crescita dei personaggi il punto vincente del romanzo è il modo in cui la Panzuti riesce a rispondere a tutte le domande che i due romanzi precedenti hanno suscitato nel lettore e questo avviene in un modo così originale e strabiliante che porta il lettore non riesce a staccarsi della pagine. Ho adorato come il Worldbuilding sia espanso dando la possibilità all'autrice di inserire molte più tematiche e affrontare attraverso un'attenta introspezione dei personaggi le variabili che si sarebbero poi riversate su questi.

Personalmente penso che il punto vincente della storia, e del perché abbia avuto tanto successo tra i lettori, è il modo così autentico in cui la Panzuti riesce a trasformare una condizione di vita, la solitudine e la consequente invisibilità agli occhi della società, in una metafora e costruirci una cornice di matrice sci-fi. Il parallelismo funziona perché la Panzuti non dosa le parole e descrive in modo attento e preciso l'animo umano e il modo in cui questo reagisce dipingendo le relazioni, che sia amicizia, amore o un legame famiglia, in modo così reale che il lettore anche leggendo una fiction riesce a creare un legame profondo con il percorso di crescita affrontato dai personaggi.

Amo come la Panzuti riesce a descrivere i sentimenti sulla pagina perché ogni parola è riuscita a colpirmi dentro come pochi romanzi riescono a fare. I sentimenti e le emozioni sono l'anima di questo romanzo, un romanzo dove la ficition riesce a trovare il suo essere solo rispetto alla crescita interiore dei protagonisti.

Un finale dolceamaro, un finale ricco di speranza, di amore ma anche un finale che ci ricorda che la vita non è mai facile e che bisogna andare avanti, stringere i denti anche quando chi abbiamo amato non sarà più al nostro fianco.

5 Stelle
Profile Image for Chicca Palmentieri.
667 reviews27 followers
October 22, 2019
Iniziare a scrivere una recensione, soprattutto se si tratta di un libro che ho particolarmente amato, è per me sempre molto difficile, vorrei infatti dare il giusto valore all’esperienza vissuta e non è così facile racchiudere su carta le emozioni che mi hanno colpita.

La memoria che resta è la perfetta conclusione di un viaggio complesso ed emotivamente appagante proprio perchè dosa sensazioni di ogni tipo, gioia, dolore (tanto), aspettativa, rabbia e infine quel senso di malinconia che una lettrice come me si porta dietro dopo aver chiuso l’ultima pagina.

Faith, Scott, Jared, christale e ancora Ephraim, Abby, Barrett, Sebastian in questo volume conclusivo si mettono ancora di più in gioco, Faith in partiocolare si fa amare prepotentemente per ogni sua scelta, per ogni suo gesto.
Questo romanzo parla di amicizia ma anche di altruismo e lo fa in maniera superba grazie ad una storia piena di azione e ritmo.
Il tempo per i sopravvissuti al “gioco” dell’illusionista sta per scadere, ed ognuno dei ragazzi invisibili si mostra al lettore in un percorso di crescita notevole.

Volutamente ho deciso di non parlarvi della trama perchè credo che in questo particolare caso le emozioni provate siano la parte più significativa della mia recensione.

Chiara Panzuti mi ha letteralmente colpita e affondata ed io posso solo dirvi che Absence merita davvero di essere scoperta e amata da tutti noi.
Profile Image for Sonia Donelli.
2,513 reviews114 followers
May 19, 2019
http://www.esmeraldaviaggielibri.it/a...

Recensione di Esmeralda – Absence 3. La memoria che resta di Chiara Panzuti, capitolo conclusivo della serie Absence in uscita oggi grazie a Fazi LainYA.

Sono passati due anni dal primo capitolo, Il gioco dei quattro, due anni in cui ho avuto modo di seguire, conoscere e apprezzare la dolcezza, ma anche il carattere determinato di Chiara. Aspettavo trepidante l’uscita dell’ultimo volume della serie, ero certa sarebbe potuto succedere di tutto e non mi ero certo illusa che potesse andare tutto per il meglio.

Appena girata l’ultima pagina volevo scrivere a Chiara per avermi fatto soffrire, ma a bocce ferme ho compreso perfettamente il suo intento. La vita non sempre va come vuoi o come ti aspetti. La sofferenza fa parte del percorso di crescita di ogni persona, bisogna attraversare tutte le emozioni, compreso il dolore, se si vuole arrivare a capire se stessi fin nel profondo e la maturazione di Faith passa anche da questo.

Faith resta sempre la nostra stupenda protagonista, l’eroina che, nonostante la giovane età e l’inesperienza, riesce a tirare fuori da se stessa l’inimmaginabile. Tutte vorremmo essere Faith, tutte vorremmo avere la sua resilienza, la sua capacità di adattarsi a ogni prova che la vita ci pone di fronte. Faith è la perfetta trasposizione di ciò che io esigo dalla protagonista di fantasy/distopici/fantascientifici (a oggi non riesco ancora a inquadrare la serie e non mi interessa nemmeno farlo) che si rispetti. Lei ci prova sempre, ragiona, mette in atto strategie, sbaglia, cade, si rialza, inciampa di nuovo e non si dà mai per vinta. Tutto questo mettendo sempre in discussione se stessa, ma mai l’obiettivo che si è prefissata di raggiungere e, soprattutto, senza dimenticare chi le sta accanto e vuole proteggere.

Perché anche se Jared e Christabel non riescono più a fidarsi di lei, Faith non ha nessuna intenzione di abbandonarli al loro destino. Lei è sicura che l’unica cosa da fare per ristabilire la pace nel suo gruppo sia andarsene e lasciare la leadership a Scott l’unico che non nutre alcun dubbio sulla sua lealtà. Scott è il migliore amico che tutte vorremmo avere al nostro fianco, sempre positivo e comprensivo. Da lui non sentirai mai uscire nulla di crudele e non solo perché è uno di quelli che ha reagito meglio all’NH, ma perché questa è la sua natura. Scott si fa in quattro per i suoi compagni, coloro che sono diventati suoi amici grazie a questa avventura pazzesca e, come Faith, lotta con tutte le sue forze per portarli alla fine dell’esperimento sani e salvi.

Durante questo capitolo finale avrete modo di apprezzare e conoscere anche gli altri concorrenti rimasti in gara. Ognuno lotta per se stesso: c’è chi spera semplicemente di tornare a casa sano e salvo, e c’è chi lotta per qualcosa di diverso, di più grande, che non avreste mai potuto immaginare. Ci sarà modo di dipanare ogni dubbio e i nodi verranno districati uno a uno fino alla resa dei conti.

In La memoria che resta ci sarà spazio anche per la passione travolgente, perché il trasporto che Faith ed Ephraim sentono è impossibile da arginare. Non stiamo parlando di amore o affetto, qui siamo di fronte a qualcosa di viscerale che non riusciranno a tenere a freno nonostante tutto il casino in cui sono invischiati. E devo ammettere che tutto questo calore è necessario per sciogliere il gelo che li circonda.

Ephraim era carismatico, trattava con ironia i suoi difetti ma sapeva mettere l’accento sulle sue qualità. Era attraente, consapevole di esserlo e non aveva nessuna intenzione di abbandonare la gara iniziata con me.

Già in L’altro volto del cielo mi ero invaghita di Ephraim, ma qui ha dato prova di essere molto più dello spaccone che voleva mostrare al mondo intero. Ephraim e Scott sono i personaggi maschili che più ho apprezzato, la loro evoluzione è stata continua e costante, hanno scoperto le carte piano piano svelandosi al momento giusto, mostrando le loro tante sfaccettature. Jared purtroppo si è perso per strada, era partito benissimo, sembrava essere lui il ragazzo che avrebbe fatto battere i cuori di noi lettrici, ma non ha avuto abbastanza coraggio e forza d’animo per mantenere le promesse iniziali.

Chiara Panzuti ha dato prova di grandissime capacità, ha imbastito una storia nuova, senza scopiazzature prese a destra e a manca, ha avuto ben chiari i messaggi che voleva trasmettere a ogni capitolo e ha portato avanti con intelligenza la narrazione. Sono certa che il suo ingegno non si esaurirà con la trilogia di Absence e che sentiremo parlare di lei ancora a lungo. Intanto non potete perdervi La memoria che resta e, consiglio da amica, preparate i fazzoletti perché ne avrete bisogno.
Profile Image for Il salotto del gatto libraio Graziano.
562 reviews45 followers
May 30, 2019
RECENSIONE COMPLETA SUL BLOG IL SALOTTO DEL GATTO LIBRAIO
https://ilsalottodelgattolibraio.blog...

Siamo giunti all'epilogo finale di questa fantastica trilogia distopica. Fnalmente ogni tassello di questo complicatissimo puzzle, è stato messo al posto giusto e Chiara Panzuti ancora una volta, ha confermato di essere una giovane scrittrice di talento. Ma facciamo prima un piccolo passo indietro, ricordate cosa era accaduto nei precedenti libri? Faith, Jared, Scott e Christabel, quattro sconosciuti, diventati poi una famiglia, si sono improvvisamente ritrovati invisibili. Superato il panico e lo sconcerto iniziale e appresa la notizia che i loro cari, a causa della somministrazione di un siero, non si ricordano più di loro, partano alla ricerca di risposte e di indizi che un individuo, chiamato uomo nero, sembra lasciare in ogni parte del mondo.

Inizia così per il quartetto ma anche per altre due squadre spietate pronte a tutto, gli Alfa (Abigail, Ephraim, Barrett e Sebastian) e i Beta (Raymond, Linette, Sachi e Denis), un'estenuante lotta per la sopravvivenza.
Dopo una serie di avvenimenti poi, Faith finisce nelle mani degli Alfa ma proprio grazie a loro, viene a conoscenza di dettagli importanti e sconosciuti sulla loro condizione, tra cui l'esistenza dell' NH1 il siero che li ha resi invisibili e che, a quanto pare, è stato inniettato a tutti i ragazzi, per testarne le capacità.

Così come era accaduto col siero, tornare indietro non era la soluzione, perché nella vita non esiste indietro. Si può solo andare avanti e diventare chi siamo.


Non tutti però sembrano reagire bene al siero, in alcuni infatti causa debolezza in altri invece aggressività. Ognuno però nel suo piccolo, cercherà di dare manforte all'altro e se negli altri volumi vigeva il "Mors tua vita mea", qui li ritroveremo uniti e complici nel perseguire un unico scopo, tornare a "vivere".



Rispetto ai primi due libri quindi si intravede subito una crescita esponenziale di tutti i personaggi e anche quelli insignificanti o antipatici, in questo ultimo capitolo, diventeranno fondamentali.
Il concetto di invisibilità ormai è quasi superato si è infatti visibili soprattutto con la testa, testa che li porterà ad agire, a trovare soluzioni, in qualche caso anche dolorose. Sarete così improvvisamente catapultati in un romanzo d'azione, degno di qualsiasi film di spionaggio in cui, Chiara Panzuti, ci sorprenderà con ingeniosi colpi di scena.

Non sempre il modo in cui cerchi di ottenerlo è il modo giusto per averlo. E, a volte, devi arrenderti all’idea di cambiare se vuoi arrivare alla meta». Infilò un piede tra le mie gambe e con un colpetto mi costrinse ad aprile. Significato: cambia posizione. «Sii sciolta. Impara dall’errore. Prova altre dieci, cento, mille volte. I proiettili non mancano». Mi assestò una gomitata nella schiena per farmela raddrizzare; poi con le dita mi sollevò il mento e testò la resistenza delle mie braccia colpendole più volte. «Impara chi devi essere, cosa devi pensare e come devi agire per centrare il bersaglio».

Come per i primi due romanzi, anche qui ho avuto difficoltà a staccare gli occhi dalle pagine, la storia piace, trascina, coinvolge e non si può fare a meno di divorarla in un'unica volta se poi, vengono aggiunti anche filoni amorosi inaspettati... eccolo lì che il gioco è fatto!
Continuo a ribadire quindi che questa trilogia è il giusto compresso per accontentare ogni tipo di lettore... azione, suspence, fantascienza e romanticisimo, sono gli ingredienti principale di Absence.

«Noi ci siamo conosciuti proprio quando la nostra identità è venuta meno, e ci siamo ricostruiti l’uno sul corpo dell’altra per venirne fuori. Non possiamo pretendere di baciarci, fare l’amore, tenerci per mano, se entrambi siamo totalmente persi. Non possiamo pretendere di amarci senza prima sapere chi siamo, cosa ci definisce, quali valori ci muovono, indipendentemente da chi ci vede e chi no. È per questo che siamo arenati, perché noi stiamo pretendendo. Jared, è vero che non ci conosciamo».

Amo lo stile di Chiara, è fluido, semplice e diretto, la storia e i personaggi poi sono cresciuti con i volumi, regalando ai suoi lettori, una sorpresa dietro l'altra.
Domanda: "Riusciremo finalmente a veder cadere la matita dai capelli di Christabel Per scoprirlo non vi resta che leggere questo fantastico ultimo volume.
Profile Image for Emanuela.
762 reviews39 followers
November 6, 2020
Ritroviamo le squadre alfa, beta e gamma alle prese con la missione più difficile della loro vita che li ha resi invisibili cancellandoli dalla memoria dei loro cari e quindi dal mondo.
In questo ultimo capitolo della trilogia, in cui viene finalmente svelato tutto, Faith, che non viene più creduta dai compagni di squadra, in particolare da Jared, su cui gli effetti collaterali dell’NH1 stanno diventando più forti, decide di tornare dagli alfa, per riuscire a trovare una via di salvezza per tutti.
Qui però scoprirà che anche i nuovi compagni di squadra in realtà sono solo delle vittime, come tutti gli altri, di un personaggio privo di scrupoli e accecato dalla propria sete di controllo e di vendetta, rivalutando diverse figure .

Ecco chiudo questo libro straziata nel profondo, ancora piangendo, con un forte senso di ineluttabilità e sconforto.
Perché perché Chiara hai dovuto farci questo??😫
A parte alcune scelte dell’autrice decisamente strazianti però questo ultimo libro della serie, cosa che di solito costituisce già di per sè un rischio, lo ho trovato il migliore dei tre, ricco e complesso come non erano gli altri e con il solito stile scorrevole e piacevole che la caratterizzano.
I personaggi che ritroviamo sono fondamentalmente gli stessi, a parte qualche coreano che non gioca un ruolo importante tranne Yoon che in quel poco che fa si fa odiare con tutte le forze, ma ognuno si arricchisce di una miriade di aspetti e sfaccettature che prima non aveva, rendendoli di una complessità unica e accattivante.
Faith, che non mi era mai stata tanto simpatica ma nel secondo stavo arrivando ad odiare, in questo riesce ad acquistare qualche punto, smettendola di fare la povera tormentata ma decidendo finalmente da che parte stare, anche se mantiene quella sua aura di non ho bisogno di nessuno mi basto da sola, che continua ad infastidire, soprattutto in chiusura.
Jared invece, che prima mi piaceva, qui perde tutto il suo fascino, andando a prendere il posto della signorina protagonista, e sì certo sarà il siero ma fatto sta che poggia su un’identità non definita e che lo porta dopo un po’ a diventare petulante coi suoi attacchi senza fondamento ed i suoi tentativi autodistruttivi.
Questo porta invece a propendere verso Ephraim che qui viene visto in una luce totalmente nuova, e il fatto che veniamo a conoscenza della storia, sua e della sorella Abigail, aiuta tanto, rendendoli molto più umani e con le loro fragilità che li hanno esposti ad un pericolo molto più grande di quel che avrebbero pensato ma contro cui ormai si trovano a lottare, anche a rischio di perdite notevoli.
Devo dire però che i due che mi hanno fatto piangere tanto qui sono in particolare Scott, che è stato per me il migliore fin dall’inizio con la sua voglia di sdrammatizzare e l’ironia e l’ottimismo che lo hanno sempre accompagnato, e Davon, sì avete capito bene proprio l’Uomo nero, che qui svela degli aspetti che non avremmo mai potuto neanche lontanamente immaginare, rendendo impossibile non empatizzare con lui.

Diversamente dai precedenti in cui c’era più spazio per riflessioni, il ritmo qui è incalzante, con azioni continue e continue sorprese, e anche con qualche scontro armato.

Sicuramente a un livello di lettura più profondo questo terzo libro si caratterizza su un continuum, che segna l’ingresso nell’età adulta, dove si comprende che esistono diverse sfumature nelle cose e che non è tutto solo bianco o solo nero, ma anche un’evoluzione nell’identità in cui si arriva ad una sensazione di completezza e non si ha più bisogno di lottare con chiunque per affermare chi si è, perché si è capaci di esistere anche al di fuori del contesto ed anche al di là di ciò che pensano gli altri, con sufficiente sicurezza.
Però non ho ben compreso, e non mi trovo molto d’accordo, con l’aspetto di non aver bisogno di altri, di nessun altro, che l’autrice vi aggiunge. Perché se la scelta di Faith sia nei confronti dei compagni che della famiglia, rappresenta l’ingresso nell’età adulta, allora io non lo sono ancora diventata, visto che continuo ad avere persone di cui ho bisogno e che, se scomparissero dalla mia vita, lascerebbero un vuoto devastante e indicibili sofferenze. Il che non vuol dire che io sarei meno completa.
Profile Image for Ornella Calcagnile.
Author 22 books126 followers
May 30, 2019
Recensione completa su Peccati di Penna

Con La memoria che resta di Chiara Panzuti è arrivata la fine di Absence, serie che mi ha suscitato diverse emozioni.

Confermo l'originalità dell'opera e l'abilità dell'autrice nello scrivere e descrivere gli eventi, non cadendo mai in passaggi difficili da assimilare. La narrazione è in prima persona e si alterano i punti di vista, elemento che dona dinamismo al testo.

La storia, di romanzo in romanzo, ci mostra la crescita e il cambiamento dei personaggi, palesando sempre più forza e dramma nei contenuti. ...continua
Testo fornito dall'editore.
Blog | FB | Twitter | IG 1| IG 2 | Tumblr | Pinterest
Profile Image for Strega Del Crepuscolo.
406 reviews19 followers
May 13, 2019
5 tazzine meno qualche piccola cosa

-recensione del blog Le Tazzine di Yoko-

Absence-la memoria che resta è un viaggio affascinate alla ricerca di un’identità perduta dove, per sopravvivere, è necessario trovare la forza di andare avanti, di ricostruirsi, di cambiare, di accettare le proprie debolezze per diventare più forti.
Faith è tornata dai suoi amici per aiutarli, per portare a termine con loro l’impresa iniziata nel primo volume ma, dopo il tempo trascorso con gli alfa, qualcosa sembra essere cambiato per sempre. Faith si sente impotente, qualsiasi cosa faccia sembra solo far infuriare Jared che, ormai, pare provare solo sospetto e risentimento per lei. Del vecchio Jared, il ragazzo conosciuto tanti mesi prima, ormai non rimane più nulla e sembra deciso a scaricare su Faith tutta la sua rabbia e un risentimento ingiustificato. Il rapporto tra i due ragazzi, che sembrava tanto forte nei volumi precedenti, ci viene rivelato per quello che è: Faith e Jared si sono conosciuti quando avevano già smarrito la loro identità e come si può amare davvero qualcuno quando si è così persi? La verità è che nessuno di loro può tornare ad essere quello di un tempo, sono cambiate troppe cose, troppo è andato perso e, per quanto faccia paura, l’unica soluzione è ricostruire le loro identità da zero. Ricominciare tutto da capo, scoprire chi si è davvero, nel profondo, è una cosa che terrorizza. Faith è pronta ad andare avanti ma i suoi compagni non lo sono.
Faith è una ragazza incredibilmente forte e coraggiosa e non perché sia pronta a lottare con tutte le sue forze ma perché non teme il cambiamento e le perdite che esso comporta. Così quando si rende conto che la sua presenza sta distruggendo Jared, decide di allontanarsi, unendosi agli Alpha.

Trovate il resto della recensione qui: http://www.letazzinediyoko.it/blog-to...
Profile Image for Monica Sorrenti.
811 reviews17 followers
May 26, 2019
Buon pomeriggio a tutti,
sono qui per parlarvi del capitolo conclusivo della serie Absence di Chiara Panzuti, pubblicato da Fazi editore per la collana LainYa. Il file per la lettura ci è stato fornito dalla casa editrice.
La trilogia comprende: Il gioco dei quattro, L’altro volto del cielo e La memoria che resta. (Per le recensioni cliccate sui titoli).

70°28’26’’N 68°35’10’’W Clyde River.

Il capitolo conclusivo è quello delle rivelazioni, tutte le domande ottengono una risposta e non sempre questa è quella che ci saremmo aspettati. A questo punto della storia le tre squadre arrivano ammaccate, provate nel corpo e nell'anima, il momento è importante: la resa dei conti.[...]

https://opinionilibrose.blogspot.com/...
Profile Image for Gabriella.
43 reviews10 followers
May 16, 2019
Questo libro si merita 5 stelle, questa trilogia si merita 5 stelle.

Mi è piaciuto tutto di questo libro, il cambiamento di carattere dei personaggi, le amicizie che sono venute a crearsi, una storia mai banale e tanto tanto altro.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Arianna Bonati.
Author 5 books54 followers
January 20, 2022
Una saga da leggete. La migliore in assoluto nel suo genere. È stato un viaggio meraviglioso, ricco di azioni, imprevedibile e anche doloroso. Il messaggio che la storia voleva trasmettere mi è arrivato forte e chiaro, rimarrà inciso nel mio cuore a vita, probabilmente. Non abbiamo bisogno che qualcuno ci veda per esistere, possiamo sentirci completi, ricercare la nostra identità anche senza conferme esterne.
Profile Image for Fabiana.
197 reviews5 followers
December 11, 2023
ADORO!
IL primo libro l'ho comprato ormai cinque anni fa, appena uscì, per caso, perché l'avevo scoperto, la trama sembrava avvincente e perché avevo il 18app, quindi niente da perdere!
L'ho letto solo cinque anni dopo averlo comprato e mi piacque subito tantissimo.
Il secondo libro della trilogia l'ho trovato meno bello, forse più da collante, ma il terzo ha recuperato assolutamente, il migliore dei tre!

è stato veramente emozionante e mi ha tenuto costantemente sul libro a leggere per i troppi colpi di scena, sorprese, e azione. La trilogia ha acquistato molto spessore, rivelando tutti i misteri e complicando sempre più la trama.
è molto bello anche il senso metaforico che l'autrice vuole esprimere, cioè che niente è veramente invisibile e c'è grande bisogno di ascoltare, prestare attenzione ed essere forti per se stessi.

Trilogia troppo sconosciuta e sottovalutata, la consiglio a tutti, amerei vederne i film!
Profile Image for Martie J..
Author 2 books8 followers
June 27, 2019
Siamo finalmente giunti all’epilogo: dirlo ad alta voce fa male, scriverlo anche peggio. Per quanto riguarda l’uscita di quest’ultimo volume, se non si era capito, ero decisamente divisa a metà: una parte di me era ansiosa di scoprire cosa sarebbe successo; un’altra parte, invece, era terrorizzata all’idea di concludere questa saga, di girare l’ultima pagina del libro e ritrovarsi ad affogare in un mare di lacrime e tristezza.
Tutti e tre i libri hanno saputo suscitarmi curiosità, hanno saputo attrarmi e intrigarmi al punto giusto, ogni volume è stato in grado di attirare l’attenzione e, a mio avviso, è il punto cardine di questa saga. Ho sempre trovato la trama originale e accattivante. Non ho mai pensato: “Ah, questo pezzo è proprio noioso… questa parte poteva evitarsela…”. Il mio interesse verso Absence non ha mai subito alternanze di alcun tipo ed è per questo motivo che ho sempre dato cinque stelle: ogni romanzo, in sé e nell’insieme, le meritava.
Sono stati i colpi di scena meno attesi a stupirmi e confondermi, e quest’ultimo libro ne è praticamente pieno (io ovviamente non mi aspettavo niente di meno, visto che si trattava della conclusione). Faith, la nostra protagonista, ha subito una vera e propria metamorfosi, un cambiamento talmente radicale che è impossibile affermare il contrario. Incarna l’eroina che nessuno si aspettava e già nel secondo libro aveva avuto modo di dimostrare le sue qualità. Ne “La memoria che resta” Faith non ha più paura perché ha finalmente accettato le conseguenze che il siero NH1 ha comportato. Inciampa, cade, si fa male, ma ogni volta che si rialza in piedi è più forte di prima, e l’unica cosa che la spaventa è non riuscire ad aiutare la sua famiglia: Jared, Scott e Christabel.
E poi c’è Ephraim. Lo amavo già dal primo libro, nel secondo la mia adorazione nei suoi confronti è stata confermata e in quest’ultimo… non ho parole. È il miglior personaggio creato dalla penna di Chiara Panzuti , seguito di pari passo soltanto da Scott: leale, forte, ottimista. Il vero amico con la A maiuscola.
In questo capitolo finale si ribaltano tutti i ruoli, tutte le alleanze. Finalmente si comprendono le dinamiche che hanno portato “l’Illusionista” a creare il siero; si scopre la storia degli Alfa, di personaggi come Davon – “l’uomo in nero” – e si scopre il velo che nascondeva ogni mistero. Chi sono davvero i buoni? Chi sono davvero i cattivi?
Mi è piaciuto l’inizio, ho adorato lo svolgimento della trama e ho amato il finale. Questo libro, anzi, questa saga non mi ha mai delusa e sapevo che non lo avrebbe fatto nemmeno alla fine.
L’autrice ha dimostrato un’abilità straordinaria nel saper gestire tutti questi personaggi, ognuno dei quali – a modo suo – ha avuto un ruolo di protagonista nella storia. Il suo stile è sempre impeccabile, fluido e discorsivo, ed è questa la seconda punta di diamante che mi ha fatto apprezzare così tanto la saga.
Profile Image for Chiara Ropolo.
1,476 reviews25 followers
March 4, 2020
https://lalettricesullenuvole.blogspo...

Questo libro conclude la trilogia che parla di un gruppo di ragazzi a cui hanno strappato l’identità, la vita, rendendoli invisibili al mondo. Avevo aspettative alle stelle perché i primi due mi avevano coinvolta molto e poi ho letto in giro pareri esclusivamente entusiasti riguardo il capitolo finale della trilogia.
Oltretutto ho avuto il piacere di conoscere l’autrice che è una personcina meravigliosa, quindi ero convintissima di trovarmi di fronte al finale perfetto, preparata anche a possibili morti (senza quelle per me non va mai bene, lo sapete). Mi dispiace tantissimo, ma questa conclusione non mi ha fatta esaltare, mi è piaciuta abbastanza, ma non mi ha soddisfatta in pieno. Provo a spiegarne il perché.
.
L’inizio, per me, è stato traumatico. È proprio partito male perché due dei personaggi principali, Faith e Jared, li ho presi in odio in una maniera fortissima.
Su Jared poi ho avuto momenti in cui avrei voluto scrivere a Chiara e chiederle perché farci questo. Se avete letto la saga di Shatter me avete conosciuto il personaggio di Adam. La Mafi lì inizialmente l’ha presentato come positivo, per poi stravolgerlo completamente e in maniera assurda facendolo diventare una lagna pazzesca, odioso a livelli stratosferici. Per me Jared è Adam, tanto che nella mia testa lo chiamavo JaredAdam. Non mi è piaciuto il modo in cui ha reso questo personaggio (che già per me non era il massimo nei primi due libri) facendolo diventare così negativo, così oppositivo, mantenendolo però tra i buoni. Sembra un controsenso ma leggendo il libro ho capito che l’autrice voleva giustificare alcune scelte di Faith e quindi mi ha stravolto JaredAdam, lasciando però un fondo di pena, per non far perdere interesse. A me ha fatto l’effetto opposto, l’ho odiato subito per poi fregarmene per tutto il resto della storia.
.
Faith non l’ho sopportata dall'inizio. Troppo piena di sé, troppo “decido io per tutti”… poi, capisco le esigenze di trama, ma la sua supponenza mi ha dato fastidio. Non l’ho trovata forte, solo determinata tipo mulo con i paraocchi, e tutte le sue pippe mentali mi hanno infastidita.
La lagna e la saputella, i miei punti deboli insomma.
Di contro ammetto che il personaggio di Faith ha un’evoluzione pazzesca, sia nell’intera serie che in questo libro. Non dico che alla fine mi sia stata simpatica, ma da metà in poi ho iniziato a non infastidirmi più, merito anche dell’influenza di Ephraim. Ecco, per lui rileggerei tutto da capo anche adesso, è il personaggio che più mi è piaciuto, ha una maturazione ma non viene stravolto.
... continua sul blog
Profile Image for Ludovica Ponzo.
273 reviews7 followers
March 4, 2020
https://lalettricesullenuvole.blogspo...

Non ho resistito neanche una manciata di minuti: finito il secondo ho subito DOVUTO iniziare il terzo! E mi è piaciuto, tantissimo, più di quanto potessi sperare o avessi pensato.
Innanzitutto, per la crescita dei personaggi, la loro evoluzione fisica, psicologica, comportamentale, che li ha portati a fare delle scelte azzardate, temerarie, impopolari, forse, ma necessarie. A crescere sono stati anche i loro rapporti, di amicizia, di collaborazione, di lealtà, di amore, di odio, di rancore.

Anche se tutti gli elementi dei tre gruppi sono in bilico, tra chi non sono più e chi vorrebbero ancora essere, tra il passato e il futuro, cercano tutti, chi più e chi meno, di salvarsi e salvare gli altri.

A differenza della Comandante, il mio approccio alla lettura è molto più ingenuo, nel senso che per me tutto è una sorpresa, difficilmente riesco a fare congetture, mai riesco a prevedere davvero cosa stia per succedere. Mai. Quindi in questo libro, in cui per me succedono davvero tantissime cose, in cui il Bene ed il Male continuano ad oscillare da una parte all’altra, in cui il ritmo è incalzante, in cui avvengono delle morti che non avrei voluto vivere, anche se so che in ogni fantasy che si rispetti si debba fare i conti con la morte, io ho sofferto. Ho sofferto tantissimo. Ma proprio che ad un certo punto non riuscivo a bloccare i singhiozzi. Quindi impatto emotivo ed emozionale su di me altissimo. Ed è forse ciò che mi ha entusiasmato di più.

Senza dubbio il mio personaggio preferito è Ephraim, perché lui è il punto perfetto ed intermedio tra dolcezza e sfrontataggine, tra equilibrio ed emotività, tra bene e male, tra scegliere e non poter scegliere. Faith, che nei precedenti volumi mi era piaciuta, qui si atteggia un po’ troppo a “super donna”, e questo nelle eroine femminili non lo amo molto. Anzi, proprio non mi va giù. Scott si conferma davvero il perno della bilancia, riesce o con un sorriso o con la voce alta, a mettere a tacere sovversivi, a quietare i fragili, a dare forza e coraggio ai deboli.

È in definitiva, il perfetto ultimo libro di una serie che mi ha emozionato, mi ha travolto, che sì forse avrebbe potuto riservare più “sorprese”, ma vi assicuro che quelle che ci sono a me sono bastate ed avanzate! È una serie che senza dubbio consiglio!
Profile Image for The Shelter Of Books.
16 reviews5 followers
July 9, 2019
Scrivere una recensione a caldo, con ancora il cuore che batte a mille, gli occhi che trattengono a stento le lacrime, una musica deprimente nelle orecchie e il respiro che va e viene faticosamente, è la conseguenza dell’effetto che questo conclusivo libro ha avuto su di me. Io sono senza parole, al momento la mia testa è come una televisione priva di segnale, nera con dei pallini grigi… sento che ho bisogno di riprendermi. Partiamo con calma. Attendevo questo libro da quando avevo terminato il secondo della trilogia l’anno scorso e per me questo anno di attesa è stato logorante. Finalmente ho potuto ributtarmi nella meravigliosa scrittura di Chiara e ritrovare tutti i miei amati personaggi. Quanto mi erano mancati e quanto mi mancheranno adesso!

A trilogia conclusa posso affermare con certezza che ciascun libro rappresenta un percorso di crescita differente dei protagonisti, in particolare di Faith, e una diversa sfera emotiva e personale dei personaggi. Parlando dei personaggi… la loro mutazione è affascinante. Persino quelli che meno mi avevano catturato inizialmente, in questo libro riescono a coinvolgermi completamente.

La scrittura di Chiara per me rimane una delle più belle di sempre. Le sue citazioni sono tanto poetiche e in grado di colpirti nell’anima che ogni pagina andrebbe sottolineata. Riesce a trasportarti, a inglobarti nell’identità e nell’interiorità dei personaggi con una tale facilità che si perde la cognizione dello spazio e del tempo. Non posso negare che il finale sia amaro… per quanto ci sia comunque un lieto fine, non si può ignorare il vuoto che si prova assieme ai personaggi per quello che accade. Sicuramente Chiara non ha deluso le mie altissime aspettative, in ogni libro è sempre riuscita a superarsi un po’ di più, e la conclusione è degna, è giusta, è la migliore possibile probabilmente… eppure ci sono cose che non riesco ad accettare, di cui non mi capacito, come se davvero fossi all’interno della storia e facessi parte di uno dei tre gruppi per l’esperimento.

Vi invito a leggere il mio pensiero completo sul blog perché questo libro, e questa serie in generale, ha significato e significa tanto per me. Perciò ne ho parlare attentamente nell’articolo. Peccato solo non poter dare più di cinque stelle.
Profile Image for Tutta colpa dei libri.
962 reviews43 followers
June 5, 2019
La storia ha inizio esattamente nel punto in cui l’avevamo lasciata, con Faith che è riuscita a tornare dalla sua squadra. Ovviamente, così com’è stato già anticipato nella recensione precedente, dopo essere stata rapita, la Faith che torna è cambiata, è molto più agguerrita e questo fa in modo che gli altri componenti della squadra ne siano spaventati. In particolar modo Jared e Christabel sembrano aver completamente perso tutta la fiducia che riponevano in lei; l’unico che sembra voler provare a comprendere la situazione è Scott, ma ciò non basta per ridurre il clima di spavento e di ansia che vivono. Quindi, per evitare uno stato di agitazione perenne che non farebbe altro che velocizzare il processo di logoramento mentale dovuto dal siero, Faith decide di seguire le istruzioni indicate sulla mappa che le ha dato Ephraim e raggiungere la squadra Alpha. Nonostante abbia preso questa decisione solo per la salvaguardia della sua “famiglia”, una volta arrivata tra i nuovi compagni di squadra, Faith inizierà a comprendere e rispettare il loro comportamento. 

Per la recensione completa seguiteci qui:

http://tuttacolpadeilibri.blogspot.co...
Profile Image for Leggere in Silenzio.
366 reviews8 followers
June 17, 2019
Recensione completa: https://www.leggereinsilenzio.com/201...

« Ci sono momenti in cui pretendo di stupirmi (e non c'è cosa più bella) e uno di questi mi ha sempre accompagnata durante la lettura di questa trilogia. È il piacere di scoprire, ancora una volta, come un fantasy young-adult (in apparenza abbastanza lontano dal mio target di riferimento) possa nascondere un messaggio diretto e potente, essenzialmente universale. Chiara Panzuti, infatti, sotto la forma di un gioco crudele e senza scrupoli capace di condurre l'uomo alla pazzia o al cocente desiderio di sopravvivenza, ci racconta come l'apparenza non possa in alcun modo identificare ciò che realmente siamo! Un'apparenza sicuramente tangibile, ma egualmente inconsistente perchè ovattata, camuffata, distorta da una società che non sa davvero guardare oltre (perchè in quello ci vuole coraggio) e che si rende colpevole di conseguenze che sono sotto i nostri occhi, ogni giorno. »
Profile Image for L..
270 reviews8 followers
March 8, 2020
RECENSIONE: https://bit.ly/2IynTv6
---
Leggere questa romanzo, con la consapevolezza che fosse l'ultimo della trilogia, è stato come vivere l'ultimo giorno di vacanza prima del rientro al lavoro. È stato come la classica domenica sera che precede il tanto tragico e detestato lunedì. Un misto di gioia e tristezza, in buona sostanza. Era bellissimo scoprire finalmente la verità sul siero NH1 e sulle sorti dei giovani protagonisti di questi libri, ma era al tempo stesso triste sapere che presto avrei dovuto salutare ognuno di loro.
Non ho intenzione di stare qui a raccontarvi dinamiche o farvi riassunti. Con questi libri non ha senso, sarebbe solo un inutile spreco di parole, Absence si commenta da solo non appena lo si prende tra le mani. L'unica cosa che posso dirvi è che gli ultimi capitoli mi hanno fatto commuovere e si dà il caso che io non pianga praticamente mai per un libro. Per cui grazie Chiara, sei speciale!
Displaying 1 - 30 of 42 reviews

Can't find what you're looking for?

Get help and learn more about the design.