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Der Zauber eines Sommers: Roman

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Wilde Landschaft, wunderschöne Küsten und ein folgenreiches Wiedersehen ...

Sommer, das ist die Zeit der Freiheit und des schwerelosen Glücks. Nicht so für Giulia und Lorenzo, denn die beiden müssen zwei lange Monate in Maratea verbringen, der Heimat ihrer Mutter, zu der sie keinerlei Bezug haben. Doch selbst sie bleiben nicht unberührt vom Zauber des Südens und der traumschönen Landschaft, wo wilde Lakritze wuchert und das tiefe Purpur des Oleanders leuchtet. Aber auch hier, mitten im Paradies, warten dunkle Erinnerungen, die von einer Liebe erzählen, die vor vielen Jahren drei Schwestern entzweit hat ...

289 pages, Kindle Edition

Published April 15, 2019

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About the author

Francesca Barra

19 books7 followers

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3 (3%)
Displaying 1 - 20 of 20 reviews
Profile Image for Giada- Se ne dicon di parole.
425 reviews31 followers
August 21, 2017
"Questo romanzo è un ruggito che fin dalle prime pagine straripa di italianità- nel significato migliore che questa denominazione geografica ha da offrire-, dove a farla da padroni sono un’ambientazione atipica quanto mozzafiato e uno stile autentico ma altamente evocativo."
Profile Image for La Biblioteca di Eliza.
590 reviews89 followers
May 24, 2017
http://labibliotecadieliza.blogspot.c...

L'estate è alle porte e sicuramente ci sarà un fiorir di libri con questa ambientazione, libri da portare sotto l'ombrellone, che prenderanno un po' di acqua o che nasconderanno tra le proprie pagine granelli di sabbia. Quando però ho visto che questo libro usciva ad aprile mi sono chiesta: come, di già? Ma si sa, prima di giudicare meglio leggere. E in effetti in queste 200 pagine giuste giuste ho trovato si il profumo dell'estate, ma anche il fascino di una terra, il ricordo di una famiglia e l'amore per la stessa famiglia in versione allargata.
Un passo alla volta. Questo è prima di tutto il racconto di due generazioni. All'inizio incontriamo ancora bimbe tre sorelle che abitano a Borgo Felice, pittoresco paese della Basilicata, arroccato e a poca distanza da uno dei più bei mari del mondo (fatemi essere un tantinello campanilistica sulle bellezze italiane!), Ida, Beatrice e Rossella. Crescono felici e serene all'interno di una famiglia che le ama e che non fa mancare loro niente, una famiglia unita, un po' vecchio stampo. E qui, nel loro paesino di poche anime, dove naturalmente tutti sanno tutto di tutti, in cui le notizie volano, in cui non si chiude mai la porta di casa, passano gli anni, estate dopo estate. Mi spiace per chi è un po' più giovane , ma voi, miei cari giovincelli, le estati vere, quelle che io stessa ho trascorso, ve le sognate. Quelle estati in cui, per capirci, ci si metteva fuori casa col tavolino da giardino a fare il mercatino! Si proprio il mercatino, con mamma che ogni tanto si affacciava e buttava un occhio fuori dalla finestra per essere sicura che non ti avessero rapito (o la speranza che ciò avvenisse...). Imprenditori inside, figli del boom targato anni '80, si raccattava la qualunque in casa (sorpresine del Mulino Bianco, quelle con la scatoletta eh, i vecchi numeri di Topolino, cerchietti, molletine, ecc) e li si vendeva con grande sfoggio di eloquenza. Perché poi qualcuno li dovesse acquistare non si è ben capito. Erano estati magari tutte uguali, passate tra un tuffo al mare e una fetta di cocomero, in cui dopo pranzo non volava una mosca, si andava a riposare e l'unico rumore che si sentiva, anche sulla chiassosa riviera romagnola, era il frinire di grilli e cicale, ma le si aspettava con ansia, pronti a ritrovare gli amici che chissà come mai in inverno sparivano. Questa è l'atmosfera che ho ritrovato nella prima parte di questo romanzo, magari un po' nostalgica ma tanto familiare e calda.
Conosciamo così le protagoniste del romanzo, sorelle che appaiono affiatate ma che sono anche molto diverse tra di loro. E proprio questa diversità le porterà ad allontanarsi. Beatrice in particolare è da sempre quella che si sente più stretta nel piccolo Borgo in cui abitano e che sogna la grande città, Bari ad esempio o magari la lontana e mitica Milano. Beatrice cerca il riscatto, ma soprattutto vuole differenziarsi dalle sue sorelle che vede troppo perfette e anche un po' noiose. Ma in questo suo voler spiccare il volo Beatrice determinerà anche una forte cesura con la famiglia.
Poi però un salto lo facciamo anche noi, andiamo qualche anno avanti e incontriamo i figli di Beatrice, Lorenzo e Giulia, costretti a passare l'estate proprio nel paesino da cui la madre fuggì anni prima, in compagnia dei nonni e delle zie. La cosa non va loro giù, vuoi per i classici pregiudizi sul Sud, vuoi per il fatto che non conoscono quasi per niente questi "lontani" parenti, ma paradossalmente proprio a loro toccherà rimettere a posto dei rapporti incrinati anni prima.

Non è stato facile riassumervi la storia del libro di Francesca Barra, e infatti ho forse scritto più del dovuto. Eppure vi posso assicurare che ho toccato la punta dell'iceberg. Nonostante le appena 200 pagine la storia che racchiude racconta moltissimo, ci presenta tanti personaggi e soprattutto dà tanti spunti di riflessione: le differenze generazionali, il confronto Nord e Sud mai scevro di pregiudizi, l'importanza della famiglia, l'adolescenza, la crescita, il mondo di chi è costretto sulla sedia a rotelle, l'indecisione, la vita di paese... e potrei andare avanti ancora per molto. Insomma in un libro che si presenta in qualche modo leggero ho avuto la fortuna di trovare invece un vero e proprio mondo e anche tanto realismo. Quella dei Timpone è una famiglia qualunque, normale, e si ritrova a vivere eventi, dolori e gioie del quotidiano. Niente voli pindarici, niente cose sopra le righe, quelle che l'autrice ci propone sono vite vere, concrete, di chi ha tirato su una famiglia con il sudore della fronte ma anche di chi commette tanti errori.

Quello che salta all'occhio è l'amore per la Basilicata, anzi oserei dire che questo libro è una vera e proprio dichiarazione d'amore per questa terra troppo spesso dimenticata ma che invece è ricca di sapori e suggestioni. L'autrice non si limita a portarla in scena, ad usarla come ambientazione, ne fa personaggio che difende dal pregiudizio e sfoggia nelle sue bellezze, e sottolinea come nella sua semplicità, forse un po' selvaggia, c'è il brutto e c'è il bello, un pacchetto unico che ne fa un luogo in cui è ancora bello meravigliarsi e stupirsi, un luogo in protagonisti di questa storia imparano a ritrovarsi e a riunirsi, a perdonarsi e a voltar pagina.
Profile Image for Masteatro.
605 reviews88 followers
June 16, 2024
4,5 estrellas
Un libro bonito y agradable que nos hace viajar a la región italiana de Basilicata a uno de esos pueblecitos enclavados entre montañas para conocer la historia de una familia. De tres hermanas y sus hijos adolescentes.

No se cuenta nada nuevo pero al mismo tiempo se cuenta la vida misma. Me ha gustado que los distintos puntos de vista de la historia no se alternasen como se tiene por costumbre útlimamente sino que se sucedieran unos a otros.

Ha sido un placer conocer a esta familia.

Nota : 9
Profile Image for Lesefieber22.
143 reviews
September 14, 2023
Drei Schwestern, die unterschiedlicher nicht sein könnten und doch so viel gemeinsam haben

Die drei Schwestern Ida, Beatrice und Rossella wachsen in einem kleinen Dorf in der Basilikata auf. Doch alle drei verfolgen komplett unterschiedliche Träume und Ziele, worüber sich die Familie entzweit. Jahre später treffen sie sich wieder, geprägt von ihren Schicksalsschlägen und geplatzten Träumen. Im Kreis der Familie, bemerken sie jedoch rasch, dass sie noch immer ein starkes Band miteinander verbindet...

Das Buch liest sich angenehm und leicht. Die Unterteilung in Kapitel, in welchen man jeweils die Sicht einer der Schwestern einnimmt, hat mir gut gefallen. Teilweise hätte ich gerne noch etwas mehr zu den unterschiedlichen Erlebnissen erfahren. Im Gesamten gelang es der Autorin aber, ein umfassendes Bild der Familie zu zeichnen. Die Erzählweise ist unaufgeregt, wirkt aber keineswegs langweilig. Im Gegenteil, die unterschiedlichen Erzählperspektiven sorgen für interessante Wendungen und die Protagonisten wachsen einem ans Herz.

Ein gemütlicher Sommerroman, kombiniert mit der Familiengeschichte von drei Schwestern.
Profile Image for Sonia Donelli.
2,513 reviews115 followers
June 28, 2017
http://www.esmeraldaviaggielibri.it/l...

Recensione di Francesca – Scrittrice, giornalista, conduttrice televisiva e radiofonica, Francesca Barra torna a parlare della sua terra, la Basilicata, con il romanzo L’estate più bella della nostra vita che fa parte della collana Narratori moderni, edito Garzanti.

Questa è la storia di tre sorelle cresciute in un piccolo paese della Lucania, un trio inseparabile, felici e molto unite da bambine, quanto distanti e diverse da adulte.

Rossella la più piccola delle tre, è sempre stata la sorella pacata e giudiziosa, pronta ad aiutare il prossimo pur di renderlo felice, nonostante a pagarne il prezzo sia sempre la sua felicità.

Ida è la maggiore, quella responsabile, l’unica che è riuscita a realizzare le aspettative della “brava ragazza di paese”. Si è sposata, ha avuto due figli e ha sopportato una suocera invadente, ma quando una tragedia colpisce uno dei suoi figli, le sue certezze iniziano a vacillare e quello che sembrava avere fondamenta forti, verrà messo in dubbio.

Infine c’è Beatrice, la più bella, quella con più grilli per la testa. L’indipendenza e la voglia di evadere da quel piccolo paese del Sud è tanta da risultare quasi egoista agli occhi della sua famiglia. Si trasferisce a Milano per seguire Salvatore, il ragazzo che per tutti sarebbe dovuto diventare il fidanzato di sua sorella Rossella.

Beatrice e Salvatore eviteranno di far ritorno in Basilicata, fino a quando un’estate i loro due figli adolescenti e annoiati, saranno costretti ad andare a trovare i nonni a Borgo Felice.

Sarà un’estate di tormento e di rinascita, di rivelazione e ricongiungimenti, di amore e pace. Il romanzo racconta la storia delle protagoniste e della tipica vita di un piccolo borgo di paese. Non mancheranno le vicine pettegole tipiche dei paesi dell’entroterra meridionale, chiuse in casa tutto il giorno, ma sempre in allerta dietro le tende pronte a spiare la vita del vicinato.

Un bacio rubato che simboleggia una promessa, la nonna vestita di nero che passa i pomeriggi a guardare telenovele, sono scene che mi hanno fatto sorridere e ricordare il mio paese collinare dell’entroterra siciliana. Si pensa che lasciare la terra di origine serva per crescere meglio, ma la nostalgia si presenta costante e tutto quello che un tempo sembrava andarti stretto, prende un nuovo significato. Del resto in quei luoghi ci sono ancora i legami familiari, i ricordi migliori, i profumi d’infanzia e i sapori di sempre. Non si dimentica facilmente ciò che portiamo nel cuore, quel senso di appartenenza innato, quella che chiamerai sempre “casa”.

Francesca Barra mi ha coinvolto ed emozionato con la semplicità della sua penna, con la quale ha saputo descrivere una Lucania da scoprire, con il calore della sua gente, immersa in un’atmosfera dall’amore genuino e dai valori veri che solo una famiglia può donare.

Nel romanzo i riferimenti agli anni 80’ e 90’ sono molti, così mentre ero alla ricerca del brano musicale da abbinare a questa meravigliosa storia, mi sono imbattuta in un post dell’autrice dove pubblicava Vattene Amore di Mietta e Amedeo Minghi. Vi lascio così tra le note di questa dolce melodia che vi porterà indietro nel tempo, invitandovi con il cuore a leggere L’estate più bella della nostra vita.
Profile Image for Una Lettrice Selvaggia.
301 reviews6 followers
December 8, 2017
RECENSIONE DI “ L’ESTATE PIÚ BELLA DELLA NOSTRA VITA” DI FRANCESCA BARRA
Può un’estate cambiare delle vite? Può una stagione fatta di sole, mare, risate riuscire a cambiare delle esistenze; a sanare delle ferite; a porre fine a silenzi durati decenni. Sì, si può se è l’amore a tenere unite le famiglie; se la voglia di volersi bene è più forte del singolo egoismo; sì ci si ci può voler bene pur essendo così diversi e lontani.
“L’estate più bella della nostra vita” di Francesca Barra, edito da Garzanti, è un romanzo che volevo leggere da tanto. Mi aveva colpito la copertina, innanzitutto, che mi ha fatto pensare allo stare insieme, a farsi forza l’un con l’altro. Ma chissà perché ho aspettato tanto prima di comprarlo…ma poi leggerlo è stato un attimo, perché è una di quelle storie che fanno bene all’anima; una storia pulita, fatta di cose belle, di sentimenti veri, di Famiglia con la F maiuscola; di amore, affetto, protezione.
Beatrice, Ida e Rossella sono le sorelle Timpone, ragazze giovani nella Basilicata di pochi anni fa ma che sembrano millenni. Conducono una vita semplice nella casa al civico 8 di Borgo Felice. I genitori fanno tanti sacrifici, forse poche tenerezze ma le amano di un amore sincero e forte, le proteggono, gli insegnano i valori veri della vita, le rendono forti e consapevoli. Sono belle le sorelle Timpone, belle e diverse. Ida, la più grande, è già una donna di casa: aiuta nelle faccende domestiche, cucina, si prende cura delle sorelle più piccole. Rossella è quella più altruista, la più semplice. Innamorata di Salvatore saprà rinunciare al suo grande amore, forse per paura, forse per timidezza. E poi c’è Beatrice, la pecora nera della famiglia. Beatrice alla quale va stretto il paesello; che sogna, un giorno, di fuggire via, di andare al nord, di vivere una vita più interessante, più sfavillante. Lei che si sente così diversa, forse migliore delle sue sorelle, si lascerà trasportare e trasformare dalle sue false ambizioni sempre alla ricerca di una felicità che poi, solo alla fine, si rivelerà forse molto più vicina di quanto avesse mai pensato.
Il romanzo di Francesca Barra è un piccolo capolavoro. Un libro bello, scritto così bene che ti rende facile immergerti nel mare di Maratea che conosco e che vi dico è davvero meraviglioso; un romanzo che fa leva su sentimenti puliti, sinceri, veri; quelli che a volte bistrattiamo, diamo per scontati, che forse ci danno anche fastidio ma che rappresentano sempre e comunque una certezza, un punto di forza, un luogo al quale tornare. È una storia breve ma intensissima, una storia bella che riesce, anche in poche pagine, a raccontarci un mondo meraviglioso, a descriverci la forza della famiglia, degli affetti veri e disinteressati che troppo spesso dimentichiamo.
Leggetelo questo romanzo che è una vera chicca, una storia preziosa, scritta benissimo.



Profile Image for Dalì.
86 reviews
August 18, 2017
Recensione completa qui: https://conilibriinparadiso.wordpress...

Anche questa volta è la Basilicata a fornire il palcoscenico ai personaggi di Francesca Barra: è a Borgo Felice che vive la famiglia Timpone, ed è qui che Rossella, Beatrice e Ida, le tre sorelle, attendono l’estate più bella della loro vita. Con loro c’è Anna, la loro mamma, schiena china sulla macchina per cucire; e c’è Sasi, un fratello acquisito, uno di famiglia, il migliore amico di Rossella. Eppure sarà Beatrice a partire per il nord con Sasi, a mettere in disordine le loro vite senza, apparentemente, nessun rimpianto. E poi passano gli anni e Beatrice decide di mandare Lollo e Giulia a Borgo Felice per le vacanze: loro che lo hanno visto solo una volta, di ritorno dalle vacanze in Puglia, che non sanno niente di Nicola e Miriam, i loro cugini, e che con l’arroganza di due adolescenti superficiali si preparano ad un’estate di prigionia.
Il primo aspetto che mi ha cullata creando subito l’atmosfera che cercavo è stato lo stile. (Ri)Abituarmi in poche pagine all’andamento semplice ma molto evocativo della penna di Francesca Barra è stato come sentire di nuovo un odore conosciuto dopo tanto tempo. Sin da subito inquadra i personaggi, gli ambienti, dà loro un’identità che poi però elabora anche fino a stravolgerla nel corso della narrazione.
E così Beatrice è stata sin da subito quella estranea, quella che non si sentiva al suo posto a tal punto da far perdere valore alla parola casa (se non addirittura alla parola famiglia) e un po’ riesci ad aspettartelo quello che sta per fare, perché ti sembra che ti sia stata presentata talmente bene, da un’amica in comune. Allo stesso modo, Ida è sin dall’inizio destinata a prendere il posto della madre, se non proprio nel lavoro, quantomeno nel ruolo: già me la immaginavo muoversi dentro quattro mura come se fossero tutto l’universo. Rossella invece credo di non averla capita appieno, o meglio l’ho fatto ma in maniera intuitiva, non saprei raccontarvela. È delle tre sorelle quella che mi affascina di più, ma al tempo stesso la più inafferrabile, perché introflessa e riflessiva, e ho il sospetto che lo sia anche per gli altri personaggi.
Mi è piaciuta l’idea di contrapporre due epoche diverse, vicende nuove che però si presentano comunque come la continuazione delle precedenti, una sorta di risoluzione in cui ogni cosa trova il proprio posto, perché la famiglia resta famiglia anche passando da una generazione all’altra.
Profile Image for Paola.
120 reviews4 followers
September 16, 2017
Un romanzo semplice e ben scritto, piacevolmente positivo, quello che ci regala Francesca Barra. Ma anche e soprattutto un inno alla sua adorata Basilicata, una terra che sa di "liquirizia selvatica..incastrata tra la salsedine di due mari. Fra i calanchi che sembrano disegnati con il gesso". E quale stagione se non l'estate per assaporarla al meglio in tutta la sua libertà? Protagoniste tre sorelle, Ida Beatrice e Rossella, che nella prima parte del libro vediamo bambine, immerse in giochi e attività tipiche dell'infanzia e che, con una punta di nostalgia, ci riportano alla nostra di infanzia, quando d'estate l'unica preoccupazione era come far passare il tempo, quando ancora non esistevano cellulari o videogiochi portatili e la strada era una sorta di seconda casa. La voce narrante cambia di volta in volta a seconda della sorella di cui l'autrice ci vuole parlare. Un espediente efficace per delineare al meglio i personaggi: non solo ciò che pensano, ma anche come li vedono gli altri. Cosa fondamentale per capirne appieno la personalità e le scelte fatte nel corso della vita. Tre sorelle diverse tra loro, molto unite nell'infanzia ma che, crescendo, a causa di incomprensioni, si allontaneranno sempre più. I chiarimenti arriveranno nella seconda parte del libro che vede protagonista la generazione successiva. I figli adolescenti di Beatrice, trasferitasi nel mentre a Milano, vengono spediti in Basilicata dai nonni materni quasi sconosciuti. Dalla vita frenetica e tecnologica del nord all'eccessiva tranquillità del sud dove il tempo sembra essersi fermato a vent'anni fa. Eppure è proprio in questo posto lontano dalla civiltà, così come la conoscono Giulia e Lorenzo, che i due ragazzi matureranno riscoprendo le cose semplici della vita, i veri valori, le loro radici. E sarà grazie a loro che i cugini, messi a dura prova dal destino, ritroveranno la gioia di vivere e i vecchi dissapori dei genitori saranno finalmente superati. Affetti perduti e ritrovati per un'estate difficile da dimenticare.
Profile Image for Francesca .
175 reviews
April 20, 2020
Recensione completa qui https://tiserveunlibro.blogspot.com/2...

Ida, Rossella e Beatrice sono tre sorelle nate e cresciute in un piccolo paese della Basilicata, un luogo da cui Ida e Rossella non vogliono e non riescono a separarsi, contrariamente a Beatrice che ha sempre mantenuto le distanze dalla sua famiglia, dai suoi compaesani, dalle sue origini, convinta di meritare di più.
La loro infanzia e adolescenza viene narrata a voci alternate da tutte e tre, permettendoci di cogliere i loro punti di vista e le loro emozioni più nascoste. Nella seconda parte invece il testimone passa ai ragazzi; i figli di Ida e quelli di Beatrice, il loro ritrovarsi, conoscersi e imparare ad amarsi sullo sfondo di quei luoghi che hanno visto crescere le loro madri.

"L'estate più bella della nostra vita" è un romanzo che parla di legami famigliari spesso complicati, di amori nati da ragazzi, di vite che cambiano irrimediabilmente e troppo presto, di luoghi che ti entrano dentro per restarci per sempre.

Personalmente, ho trovato la prima parte molto promettente ed interessante; i punti di vista delle tre sorelle, le loro personalissime sensazioni, i loro sogni, fanno sperare in una sviluppo della storia migliore di quanto poi si riveli nella seconda parte in cui i protagonisti diventano degli adolescenti dei giorni nostri e la narrazione diventa piuttosto banale e piatta, perde l'intensità con cui era partita.
Quello che resta invariato dall'inizio alla fine è invece l'amore dell'autrice per i luoghi in cui lei stessa è nata, che traspare da ogni descrizione e trasporta il lettore in quei paesini arroccati, su quelle spiagge incontaminate, ne fa sentire gli odori, percepire le atmosfere.
"L' estate più bella della nostra vita" è un romanzo intriso di positività, di speranza, di buone intenzioni, una lettura piacevole soprattutto in questo periodo in cui avremmo tutti bisogno di una vera e calda estate.
207 reviews16 followers
August 30, 2017
Visto il titolo mi aspettavo un libro da "sotto l'ombrellone" e invece è molto di più. È un libro scritto molto bene, che si legge tutto d'un fiato, con una trama molto interessante che si sviluppa in lungo arco di tempo.
Parla si dell'estate ma sopratutto racconta le piccole cose che ci fanno amare così tanto l'estate, anche quelle fuori dal mondo. Perché non si può non notare come la scrittrice ami la Basilicata, o più in generale il meridione con le sue usanze, i suoi sapori e i suoi colori.
Bella la prima parte in cui le tre sorelle, protagoniste principali del libro, parlano in prima persona. È stata una scelta ottima per capirle e conoscerle meglio. Mi sembra abbastanza ovvio chi sia la mia preferita...Ida. Perché so che a fare le scelte che sembrano le più scontate bisogna essere ancora più coraggiosi del normale.
Molto bella la seconda parte che in maniera originale districa la storia e scioglie i troppi anni di rancore e silenzio anche se avrei preferito che il racconto continuasse in prima persona.
Bravissima la scrittrice a raccontare e descrivere la quotidianità familiare con i suoi piccoli gesti, quella che io tanto amo e che mi fa sentire veramente a casa.
Ma la cosa per cui ho apprezzato così tanto il libro è come vengono descritti i difficili rapporti con i genitori, con i figli e tra sorelle. E sopratutto che tutte le famiglie sono uguali e dappertutto ci sono gli stessi rancori. Sembra che non si faccia mai la cosa giusta nonostante gli sforzi. Ma la famiglia è la cosa più preziosa che abbiamo ed è quello che ci rende immortali.
Profile Image for Roberta Longo.
Author 24 books26 followers
May 18, 2017
Lo ammetto, ho iniziato questo libro perché mi piaceva la copertina, moltissimo!😅 I primi capitoli sono stati piuttosto difficili da digerire, scorrevano lenti, forse proprio a rispecchiare la monotonia in cui le tre sorelle protagoniste vivevano... sono stata anche tentata di abbandonare la lettura. Ho deciso di proseguire comunque, perché in ognuna di loro ho ritrovato alcune parti di me, non potevo abbandonarle così. E ho fatto bene perché Rossella, Ida e Beatrice la storia l'hanno movimentata alla fine, incasinando le loro vite, il loro legame e dividendosi si strade completamente diverse. Ros e Ida rimaste al paese, Beatrice scappando al nord, con quel uomo che amava tanto e che era stato il grande amore di sua sorella. Eccolo lì lo strappo, quella ferita che ha diviso una famiglia intera e che nessuno ha saputo ricucire. Ma poi la vita fa i suoi giri, ha i suoi piani e anni dopo è la nuova generazione a trovare un modo per riaprire il dialogo, per fare entrare aria nuova. E allora forse le ferite che sembravano incurabili iniziano a cicatrizzare, e quel rancore covato sotto pelle trova il modo per diventare perdono. Un romanzo famigliare, che sa di liquirizia e abbracci e che, su uno sfondo di una bellissima Basilicata, fa commuovere anche il cuore più duro.
3 reviews
May 5, 2025
Ich glaube es liegt an der deutschen Übersetzung, denn an manchen Stellen war der Schreibstil eigenartig und ich bin ständig gestolpert. An sich eine schöne Geschichte, die aber gerne etwas ausführlicher hätte sein sollen. Am Ende war ich etwas verwundert wie schnell und unkompliziert sich alles geregelt hat…
Aber die italienischen Werte und das Leben in einem kleinen Dorf werden sehr schön vermittelt. ❤️
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Rocco Carella.
Author 8 books6 followers
July 1, 2017
Una storia semplice che lascia in bocca un buon sapore. Se la prima parte può apparire poco interessante, la seconda mostra un crescendo emotivo, diventando sempre più commovente, il tutto supportato anche dalla scrittura che si fa più ricca ed intensa. Bellissimo il personaggio di Giulia, apparentemente frivola, in realtà profonda e dolcissima.
43 reviews
February 10, 2020
Mica male, libro piacevole e scorrevole, che nella sua semplicità affronta temi complessi che hanno a che fare con l'amore. La mia frase: "ora si vergogna di quel pensiero, cerca di scacciarlo con tutta la sua forza, ma i pensieri sono beffardi. Degni compagni del destino. Tutti dicono che sei tu l'artefice, e invece per tutta la vita ti senti una loro vittima". (p.118)
627 reviews35 followers
September 19, 2017
Questo libro passa da bambine di paese a ragazzini di città, accompagnando il lettore dentro le dinamiche di una famiglia comune, anche se un po' sopra le righe. In queste pagine si trova tutto: il fascino del paesino della Basilicata, l'amore per quella terra, le differenze tra nord e sud, la crescita e i cambiamenti, i dolori, le risate. Ma soprattutto si trovano le emozioni pulite che solo l'amore familiare riesce a darti. Perché questo libro alla fine è un libro di pancia. Nella prima parte rimaniamo ancorati ad un passato lontano, un po' arretrato, che si trasforma poi in un caos visto dagli occhi degli adolescenti di oggi, ma anche in una stupenda sorpresa per chi sta sempre attaccato al cellulare e scopre d'improvviso che esiste tutto un mondo oltre quello schermo.
La scrittura pulita, efficace, diretta fa sì che le emozioni si intensifichino durante tutto il racconto. Scava dentro, lasciandoti in bocca quel sapore dolce-amaro di chiarimenti che non hanno bisogno di parole.
Questo libro mi è piaciuto davvero molto e devo ammettere che mi aspettavo la classica storiella estiva frivola, invece è un romanzo molto più complicato e profondo di quanto sembri. Assolutamente da leggere.
Profile Image for Leggere in Silenzio.
366 reviews8 followers
May 2, 2017
Recensione completa su: http://leggereinsilenzio.blogspot.it/...

« L'estate più bella della nostra vita è un romanzo che porta con sè la brezza indimenticata di un'estate lontana: quel momento fatto di istantanee appena sfocate, di ricordi indelebili, di sentimenti taciuti, di errori e ripensamenti con la salsedine che si attacca con prepotenza alla pelle e addosso l'odore pungente della gioventù. L'estate più bella della nostra vita racconta e descrive le conseguenze di ogni decisione presa dalle tre donne, creando attorno alla famiglia Timpone un'aura di parole non dette, di sentimenti taciuti, di lontani risentimenti e malcelati rancori che sono inevitabilmente condannati ad esplodere, prima o poi. Ma non solo... L'estate più bella della nostra vita mette a confronto due generazioni molto diverse che si ritrovano loro malgrado a dover condividere memorie e spazi in quel ritorno inaspettato alle origini che porterà ad un atteso confronto, ad una partita a lungo rimandata e che, finalmente, mostra apertamente tutte le carte in tavola senza macchinazioni, senza bugie, senza inutili giochi psicologici che hanno portato solo silenzi e dolorose incomprensioni... »
Profile Image for Romance and Fantasy for Cosmopolitan Girls.
3,070 reviews77 followers
May 16, 2017
Romance and Fantasy for Cosmopolitan Girls
Ciao Cosmo, sono pronta a parlarvi dell’ultimo libro che ho letto, “L’estate più bella della nostra vita” di Francesca Barra, edito Garzanti.

Mi è piaciuto molto il modo in cui la trama è stata strutturata. Il romanzo infatti è diviso in due parti. Nella prima parte troviamo i capitoli dedicati alle tre sorelle, narrati in prima persona, in ordine dalla più piccola alla più grande: Rossella, Beatrice e Ida. Ogni capitolo è raccontato dal punto di vista della protagonista e si parte da aneddoti sull’infanzia fino ad arrivare all’età adulta, quando qualcosa si è incrinato in modo irreversibile modificando il rapporto tra le tre.
Sono tre sorelle molto diverse tra loro: Rossella la buona, Beatrice l’eccentrica e Ida la materna. Ognuna racconta la storia da dove era stata interrotta in precedenza e la porta avanti, senza ripetizioni, dando una visione a 360 gradi della vita e delle esperienze diverse vissute e soprattutto di ciò che è accaduto dopo il punto di rottura.

“Il momento esatto in cui abbiamo smesso di essere felici, io non lo ricordo. Però so che il tempo in cui eravamo ancora felici appartiene alla nostra infanzia”.


La seconda parte invece è raccontata da un narratore esterno un po’ particolare, l’estate, quella del 2016, durante la quale gli adolescenti Giulia e Lorenzo si ritrovano a vivere una vacanza insolita in un luogo che non hanno mai visto: la Basilicata. Cresciuti al Nord, dovranno affrontare una realtà completamente diversa da quella a cui sono abituati, compresi i pregiudizi (attivi e passivi); saranno proprio loro a fare la differenza portando una ventata d’aria fresca in una famiglia logorata dal tempo e dai silenzi. Ed è a questo punto che le vicende prendono davvero vita.
Ho trovato questo romanzo molto coinvolgente e ben scritto, nonostante qualche scambio di battute in dialetto, ma facilmente intuibili. Geniale la costruzione della trama, intrigante e anche divertente la storia di questa famiglia composta da persone vere, con pregi e debolezze riscontrabili nelle persone comuni e questo è stato, a mio parere, il valore aggiunto di questa storia. Ognuno di noi può facilmente ritrovarsi in uno dei personaggi o ritrovare qualcuno che conosce nella realtà.

“… ma i pensieri sono beffardi. Degni compagni del destino. Tutti dicono che sei tu l’artefice, e invece per tutta la vita ti senti una loro vittima.”


Dalle descrizioni dei luoghi si evince l’amore dell’autrice per la sua terra, valore che ha trasmesso anche a quasi tutti i suoi personaggi. È un libro evocativo, capace di stimolare non solo la fantasia del lettore che immagina i luoghi descritti come se li avesse visti veramente, ma soprattutto è in grado di stimolare i sensi: olfatto, vista, gusto e udito. Una storia che scatena emozioni (positive e negative) e che ingloba totalmente il lettore. Mi ci vedevo là davanti al civico 8, seduta su una di quelle sedie ormai consumate dal tempo ad osservare le vicende di questa famiglia.
Consigliato!

Displaying 1 - 20 of 20 reviews

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