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Vani Sarca #5
Un caso speciale per la ghostwriter
Per Vani le parole sono importanti. Nel modo in cui una persona le sceglie o le usa, Vani sa leggere abitudini, indole, manie. E sa imitarlo. Infatti Vani è una ghostwriter: riempie le pagine bianche di scrittori di ogni genere con storie, articoli, saggi che sembrino scaturiti dalla loro penna. Una capacità innata che le ha permesso di affermarsi nel mondo dell’editoria, non senza un debito di gratitudine nei confronti dell’uomo che, per primo, ha intuito la sua bravura: Enrico Fuschi, il suo capo. Non sempre i rapporti tra i due sono stati idilliaci, ma ora Vani, anche se non vorrebbe ammetterlo, è preoccupata per lui. Da quando si è lasciato sfuggire un progetto importantissimo non si è più fatto vivo: non risponde al telefono, non si presenta agli appuntamenti, nessuno sa dove sia. Enrico è sparito. Vani sa che può chiedere l’aiuto di una sola persona: il commissario Berganza. Dopo tante indagini condotte fianco a fianco, Vani deve ammettere di sentirsi sempre più legata all’uomo che l’ha scelta come collaboratrice della polizia per il suo intuito infallibile. Insieme si mettono sulle tracce di Enrico. Tracce che li porteranno fino a Londra, tra le pagine senza tempo di Lewis Carroll e Arthur Conan Doyle. Passo dopo passo, i due scoprono che Enrico nasconde segreti che mai avrebbero immaginato e, soprattutto, che ha bisogno del loro aiuto. E non solo lui. Vani ha di fronte a sé un ultimo caso da risolvere e fra le mani, dalle unghie rigorosamente smaltate di viola, le vite di tutte le persone cui ha imparato a volere bene.
Alice Basso ha creato un personaggio fantastico. Una protagonista originale che i suoi lettori chiamano per nome come un'amica. Una protagonista che vive in mezzo ai libri, da cui ha imparato quasi tutto quello che sa. Intorno a lei, altri personaggi indimenticabili cui affezionarsi romanzo dopo romanzo. Un universo in cui calarsi per ricordarsi che il piacere della lettura è questo: una storia che incanta e uno stile impeccabile.
411 pages, Kindle Edition
First published May 2, 2019
19 people are currently reading
445 people want to read
About the author
Alice Basso
30 books554 followersAlice Basso è nata nel 1979 a Milano e ora vive in un ridente borgo medievale fuori Torino.
Lavora in una casa editrice.
Nel tempo libero finge di avere ancora vent'anni e canta in una band di rock acustico per cui scrive anche i testi delle canzoni. Suona il sassofono, ama disegnare, cucina male, guida ancora peggio e di sport nemmeno a parlarne.
Lavora in una casa editrice.
Nel tempo libero finge di avere ancora vent'anni e canta in una band di rock acustico per cui scrive anche i testi delle canzoni. Suona il sassofono, ama disegnare, cucina male, guida ancora peggio e di sport nemmeno a parlarne.
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Community Reviews
Displaying 1 - 30 of 229 reviews
May 2, 2019
Forse in alcuni punti prevedibile, ma una chiusura col botto.
Ciao, Vani. È stato bello conoscerti.
Ciao, Vani. È stato bello conoscerti.
May 17, 2019
Un libro forse non perfetto, senza un vero e proprio "caso" da far seguire al commissario e alla sua consulente e senza un vero lavoro da ghostwriter per Vani.
Ma l'assenza di questi che sono stati per quattro libri il motore della storia viene sopperita alla grande dall'atmosfera di fine di un ciclo che si respira per tutto il libro, fin dalle primissime pagine:
"Perché la verità è che ogni storia, anche la più modesta come la più avventurosa, la più divertente come la più intensa, la più realistica come la più folle, è destinata a farsi poltiglia, e concime, e terra. Le storie, bisogna prepararsi a salutarle."
E questo sentimento di più o meno vaga oppressione, di doversi aggrappare con le unghie e con i denti alle pagine del libro per trattenerlo, per evitare che finisca e si porta la Vani con sé, non ci abbandona mai.
Non ci abbandona quando scopriamo che è passato qualche giorno dal finale de "La scrittrice del mistero" e tutti stanno cercando il personaggio sparito alla fine del libro;
non ci abbandona quando seguiamo Vani e Berganza (e il resto del cast di comprimari) che gli danno la caccia;
non ci abbandona quando scopriamo il suo passato, né quando scopriamo cosa sia successo nel presente.
E non ci abbandona mentre le certezze di Vani cominciano a vacillare, i suoi capisaldi crollano uno a uno e lei si ritrova davanti a uno tsunami. E davanti a uno tsunami, ti fai sommergere oppure cavalchi l'onda, e cambi.
E a cambiare alla fine di questo libro non sarà solo Vani.
Il libro porta a termine la sua storia, certo, chiudendo un percorso che l'ha vista maturare, evolvere, cambiare.
Ma lo stesso si può dire di Enrico, di Riccardo, di Lara, di Morgana... tutti loro chiudono la serie profondamente mutati, maturati rispetto a quando li abbiamo incontrati.
E se c'è un po' di prevedibilità, se il finale è un po' troppo "happy ending", beh, va benissimo così.
Va bene così perché si dovevano chiudere tutte le storie, e si sono chiuse. Con coerenza, senza sadismo, e con un occhio rivolto verso l'avvenuta maturazione dei personaggi.
Alla fine Vani, che quattro libri fa era asociale, chiusa in sé stessa, arrabbiata col mondo, scopre che il suo talento può essere usato a fin di bene, scopre di avere persone alle quali tiene, scopre che voler bene a qualcuno impica che ci si possa far male, e decide di volersi mettere in gioco, di voler aiutare le persone a cui tiene.
In più, romanzi per ragazzi dei tempi che furono come fossero coriandoli.
Vani Sarca ci mancherà tantissimo, e con lei tutta la sua "famiglia".
Con la speranza che il prossimo libro di Alice Basso abbia bene o male qualcosa a che fare con la nostra ghostwriter preferita...
"Le cose cambiano.
Le storie finiscono.
Altre storie iniziano.
E ci vuole coraggio per affrontare tutto questo. Questo grande romanzo d'avventura che è la vita. Che lo vogliamo o meno.
Ma è bellissimo.
Ma l'assenza di questi che sono stati per quattro libri il motore della storia viene sopperita alla grande dall'atmosfera di fine di un ciclo che si respira per tutto il libro, fin dalle primissime pagine:
"Perché la verità è che ogni storia, anche la più modesta come la più avventurosa, la più divertente come la più intensa, la più realistica come la più folle, è destinata a farsi poltiglia, e concime, e terra. Le storie, bisogna prepararsi a salutarle."
E questo sentimento di più o meno vaga oppressione, di doversi aggrappare con le unghie e con i denti alle pagine del libro per trattenerlo, per evitare che finisca e si porta la Vani con sé, non ci abbandona mai.
Non ci abbandona quando scopriamo che è passato qualche giorno dal finale de "La scrittrice del mistero" e tutti stanno cercando il personaggio sparito alla fine del libro;
non ci abbandona quando seguiamo Vani e Berganza (e il resto del cast di comprimari) che gli danno la caccia;
non ci abbandona quando scopriamo il suo passato, né quando scopriamo cosa sia successo nel presente.
E non ci abbandona mentre le certezze di Vani cominciano a vacillare, i suoi capisaldi crollano uno a uno e lei si ritrova davanti a uno tsunami. E davanti a uno tsunami, ti fai sommergere oppure cavalchi l'onda, e cambi.
E a cambiare alla fine di questo libro non sarà solo Vani.
Il libro porta a termine la sua storia, certo, chiudendo un percorso che l'ha vista maturare, evolvere, cambiare.
Ma lo stesso si può dire di Enrico, di Riccardo, di Lara, di Morgana... tutti loro chiudono la serie profondamente mutati, maturati rispetto a quando li abbiamo incontrati.
E se c'è un po' di prevedibilità, se il finale è un po' troppo "happy ending", beh, va benissimo così.
Va bene così perché si dovevano chiudere tutte le storie, e si sono chiuse. Con coerenza, senza sadismo, e con un occhio rivolto verso l'avvenuta maturazione dei personaggi.
Alla fine Vani, che quattro libri fa era asociale, chiusa in sé stessa, arrabbiata col mondo, scopre che il suo talento può essere usato a fin di bene, scopre di avere persone alle quali tiene, scopre che voler bene a qualcuno impica che ci si possa far male, e decide di volersi mettere in gioco, di voler aiutare le persone a cui tiene.
In più, romanzi per ragazzi dei tempi che furono come fossero coriandoli.
Vani Sarca ci mancherà tantissimo, e con lei tutta la sua "famiglia".
Con la speranza che il prossimo libro di Alice Basso abbia bene o male qualcosa a che fare con la nostra ghostwriter preferita...
"Le cose cambiano.
Le storie finiscono.
Altre storie iniziano.
E ci vuole coraggio per affrontare tutto questo. Questo grande romanzo d'avventura che è la vita. Che lo vogliamo o meno.
Ma è bellissimo.
May 6, 2019
“Un caso speciale per la ghostwriter” di Alice Basso (Garzanti) è il quinto e ultimo (sì, se sentite rumori strani sono i miei singhiozzi) libro della serie con Vani Sarca. In passato sul blog ho già scritto – più e più volte – che ho amato la serie, i personaggi, lo stile di questa meravigliosa autrice e vi ho invitato ha rimediare qualora foste ancora all’oscuro.
Volete una recensione anche di quest’ultimo libro? Vi offro la versione breve: STUPENDO. Ma stupendo nel senso che meglio di così non poteva essere, stupendo nel senso che comunque, se non conoscete Vani Sarca, sempre da “L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome” dovete iniziare, per poi proseguire con “Scrivere è un mestiere pericoloso“, “Non ditelo allo scrittore“, “La scrittrice del mistero” e chiudere con “Un caso speciale per la ghostwriter“. E con tanti fazzoletti.
Sul blog troverete qualcosa di diverso dal solito, il mio grazie a un'autrice che mi ha donato moltissimo. Vi lascio il link: https://www.silenziostoleggendo.com/2...
Volete una recensione anche di quest’ultimo libro? Vi offro la versione breve: STUPENDO. Ma stupendo nel senso che meglio di così non poteva essere, stupendo nel senso che comunque, se non conoscete Vani Sarca, sempre da “L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome” dovete iniziare, per poi proseguire con “Scrivere è un mestiere pericoloso“, “Non ditelo allo scrittore“, “La scrittrice del mistero” e chiudere con “Un caso speciale per la ghostwriter“. E con tanti fazzoletti.
Sul blog troverete qualcosa di diverso dal solito, il mio grazie a un'autrice che mi ha donato moltissimo. Vi lascio il link: https://www.silenziostoleggendo.com/2...
July 26, 2019
No no, non mi sono sbagliata, gl hoproprio dato 4 stellette, come ai libri migliori. Aspettavo da un po' di leggere la fine di questa saga, mi piace proprio tanto la signorina Basso, e appena il Kobo me l'ha messo al prezzo di un paio di caffè me lo sono bevuto in pochi giorni.
Non mi piacciono i gialli, ma mi piacciono le storie raccontate bene, i bei personaggi a cui affezionarsi, i page turner fatti con ironia e, non solo, mi è pure scappata qualche risata di gusto.
Perfetto per le giornate caldissime, da leggere in spiaggia o a casa con il condizionatore acceso per passare il tempo in modo piacevole. Avessi comparto il cartaceo sarebbe pieno dei cerchi lasciati dagli innumerevoli bicchieri di birrette bevute in sua compagnia. Mi sono divertita, avercene.
Non aspettatevi Phil Roth, e sono certa che la signorina (e basta con sta signorina che è poco più giovane di me) Basso sa bene non esserlo, ma aspettatevi una brava scrittrice che si è inventata una mini saga intelligente sul mondo dell'editoria mischiato a un pizzico di noir, che scrive bene, che è divertente e ironica e che non sbaglia un colpo. Mi mancherà Vani Sarca.
Grazie per avermi fatta divertire.
Non mi piacciono i gialli, ma mi piacciono le storie raccontate bene, i bei personaggi a cui affezionarsi, i page turner fatti con ironia e, non solo, mi è pure scappata qualche risata di gusto.
Perfetto per le giornate caldissime, da leggere in spiaggia o a casa con il condizionatore acceso per passare il tempo in modo piacevole. Avessi comparto il cartaceo sarebbe pieno dei cerchi lasciati dagli innumerevoli bicchieri di birrette bevute in sua compagnia. Mi sono divertita, avercene.
Non aspettatevi Phil Roth, e sono certa che la signorina (e basta con sta signorina che è poco più giovane di me) Basso sa bene non esserlo, ma aspettatevi una brava scrittrice che si è inventata una mini saga intelligente sul mondo dell'editoria mischiato a un pizzico di noir, che scrive bene, che è divertente e ironica e che non sbaglia un colpo. Mi mancherà Vani Sarca.
Grazie per avermi fatta divertire.
May 5, 2019
Scrive talmente bene che sono felice di farmi cariare i denti da lei.
Geniale.
Geniale.
May 5, 2019
Bellissimo, mi sono divertita e innamorata ancora di più di tutta “la famiglia di Vani “ un vero peccato doverli lasciare andare. Ora però potrei rileggere il primo, perché se è vero quello che dice Vani, lo leggerei con una nuova consapevolezza e fare tesoro di cose che la prima volta non ho assorbito.
...”mi faccia capire Sarca”...
...”mi faccia capire Sarca”...
June 27, 2019
Cosa fa un lettore quando sa che quello che ha tra le mani è l’ultimo volume di una serie amata alla follia?
Domanda insidiosa, perchè ogni lettore fa la scelta che più le o gli aggrada, personalmente ho centellinato ogni pagina, ogni capitolo, ogni momento per rendere l’addio a Vani Sarca il meno doloroso possibile.
Ma non è servito perchè nonostante sia felice per la scelta fatta da Alice Basso, so già che Vani mi mancherà tantissimo.
Il caso speciale di cui accenna il titolo, è ovviamente la scomparsa di Enrico Fuschi, che nelle ultime pagine de La Scrittrice del mistero, ci aveva lasciati sbalorditi e in stile fumetto con tanti interrogativi che ci saltellavano sul capo.
Devo dire che non è stato per nulla facile scoprire dove fosse finito quel testone, perchè Enrico sembrava completamente sparito dalla circolazione e nemmeno un tuffo nel suo passato giovanile, con tanto di flash back alla sua microscopica fase ribelle, ci darà una mano nella sua infruttuosa ricerca.
Sapete vero che più di questo non vi svelerò? Ho deciso di restare muta per quanto riguarda la storia in se a favore delle emozioni che ho provato nel leggere questo romanzo.
E le emozioni percepite sono state moltissime, credetemi. C’è stata la gioia nel ritornare nella vita non solo di Vani, ma anche di Berganza, Riccardo, Morgana e tutti quei fantastici personaggi nati dalla penna della Basso. C’è stata la curiosità nello scoprire cosa fosse accaduto ad Enrico, c’è stata la consapevolezza nel capire quanto tutti loro, a partire proprio dalla protagonista, abbiano avuto un’evoluzione incredibile ad ogni nuova avventura, fino ad arrivare a questo epilogo finale.
Tutta l’ironia, la verve e il talento dell’autrice hanno raggiunto il culmine in questo romanzo, che oltre ad essere scritto con la solita bravura ha il dono di farti rivivere anche le avventure passate.
Ho trovato molto istruttivo leggere di Enrico, perchè in questo modo molte delle mie passate curiosità sono state soddisfatte, mi è piaciuto molto l’evolversi della storia tra Berganza e Vani, che credo sia tra le più belle che io abbia letto finora, e ho adotrato il modo in cui la vita va avanti, non fermandosi mai proprio come capita nella realtà di ogni giorno.
Alice Basso, ci ha regalato una serie meravigliosa che come dicevo trova la sua perfetta conclusione in questo quinto capitolo, che fa scappare una lacrimuccia malandrina ma che ci regala davvero tanto.
Noi siamo qui che ti aspettiamo Alice, perchè sono certa ci regalerai altre storie, altri personaggi e altri luoghi da amare.
Domanda insidiosa, perchè ogni lettore fa la scelta che più le o gli aggrada, personalmente ho centellinato ogni pagina, ogni capitolo, ogni momento per rendere l’addio a Vani Sarca il meno doloroso possibile.
Ma non è servito perchè nonostante sia felice per la scelta fatta da Alice Basso, so già che Vani mi mancherà tantissimo.
Il caso speciale di cui accenna il titolo, è ovviamente la scomparsa di Enrico Fuschi, che nelle ultime pagine de La Scrittrice del mistero, ci aveva lasciati sbalorditi e in stile fumetto con tanti interrogativi che ci saltellavano sul capo.
Devo dire che non è stato per nulla facile scoprire dove fosse finito quel testone, perchè Enrico sembrava completamente sparito dalla circolazione e nemmeno un tuffo nel suo passato giovanile, con tanto di flash back alla sua microscopica fase ribelle, ci darà una mano nella sua infruttuosa ricerca.
Sapete vero che più di questo non vi svelerò? Ho deciso di restare muta per quanto riguarda la storia in se a favore delle emozioni che ho provato nel leggere questo romanzo.
E le emozioni percepite sono state moltissime, credetemi. C’è stata la gioia nel ritornare nella vita non solo di Vani, ma anche di Berganza, Riccardo, Morgana e tutti quei fantastici personaggi nati dalla penna della Basso. C’è stata la curiosità nello scoprire cosa fosse accaduto ad Enrico, c’è stata la consapevolezza nel capire quanto tutti loro, a partire proprio dalla protagonista, abbiano avuto un’evoluzione incredibile ad ogni nuova avventura, fino ad arrivare a questo epilogo finale.
Tutta l’ironia, la verve e il talento dell’autrice hanno raggiunto il culmine in questo romanzo, che oltre ad essere scritto con la solita bravura ha il dono di farti rivivere anche le avventure passate.
Ho trovato molto istruttivo leggere di Enrico, perchè in questo modo molte delle mie passate curiosità sono state soddisfatte, mi è piaciuto molto l’evolversi della storia tra Berganza e Vani, che credo sia tra le più belle che io abbia letto finora, e ho adotrato il modo in cui la vita va avanti, non fermandosi mai proprio come capita nella realtà di ogni giorno.
Alice Basso, ci ha regalato una serie meravigliosa che come dicevo trova la sua perfetta conclusione in questo quinto capitolo, che fa scappare una lacrimuccia malandrina ma che ci regala davvero tanto.
Noi siamo qui che ti aspettiamo Alice, perchè sono certa ci regalerai altre storie, altri personaggi e altri luoghi da amare.
September 2, 2019
Forse mi sono soffermata su questa parabola discendente e non sono riuscita a godermi il resto, forse quelle che all'inizio dovevano essere caratteristiche distintive che rendevano la protagonista unica e speciale si sono un po' trasformate in negativo, e a lungo andare negli ultimi libri la cosa l'ho avvertita un po' pesantemente.
December 2, 2020
Cara Vani Sarca (anzi togliamo il Cara, lo so che non ami i convenevoli) mi mancherai e già mi manchi.
January 8, 2022
Le cose cambiano.
Le storie finiscono.
Altre storie iniziano.
E ci vuole coraggio per affrontare tutto questo. Questo grande romanzo d’avventura che è la vita. Che lo vogliamo o meno.
Ma è bellissimo.
Bellissimo...
Ciao Vani, grazie!
4°G20: Piemonte
🔠 Alphabet Autori: B
✍️ A.B.
Le storie finiscono.
Altre storie iniziano.
E ci vuole coraggio per affrontare tutto questo. Questo grande romanzo d’avventura che è la vita. Che lo vogliamo o meno.
Ma è bellissimo.
Bellissimo...
Ciao Vani, grazie!
4°G20: Piemonte
🔠 Alphabet Autori: B
✍️ A.B.
May 10, 2019
E adesso si ricomincia da L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome, anzi, no, da Nascita di una ghostwriter, con un occhio particolare verso il prossimo libro di Alice Basso. Chissà che non sia legato a Vani in qualche modo...
P.S.:
P.S.:
June 3, 2019
Diversi aspetti mi fanno ululare di approvazione: i romanzi d'infanzia - che per infanzia non sono - citati e inseriti nella storia, i personaggi che ho imparato ad amare, tutti precisi e rilevati, l'umorismo adorabile. E qualcosa che avevo già notato nei libri di Alice Basso, cioè il sistema di meccanismi perfetti che si incastrano perfettamente, e che hanno al centro le relazioni umane prima ancora che i fatti. Troppo bello. E poi non sono molti al momento i romanzi che leggo tutti di un fiato.
January 7, 2021
Addio Vani, è stato bello conoscerti! ❤️
September 4, 2020
Va bene, d'accordo.
Forse questo romanzo - l'ultimo della serie - potrei definirlo "inferiore" rispetto agli altri. Un po' perché non abbiamo una vera indagine (a parte la scomparsa di Enrico, che però ritroviamo abbastanza presto), un po' perché, anche dal punto di vista lavorativo, Vani non ha un vero e proprio libro da scrivere- quindi niente incontri col vero autore e compagnia. E un po' anche perché, sarò sincera, alcune scelte narrative io le avevo immaginate.
Però, a me questo romanzo è piaciuto lo stesso.
Mi è piaciuto scoprire qualcosa in più di Enrico (che, nonostante sia sempre stato un pezzo di merda a me non è mai dispiaciuto veramente - al contrario di Elettra, del nuovo editore e di Riccardo nei primi volumi) e la comparsa (e ricomparsa) di personaggi, come Antonia e Olga, nonché il fatto che l'autrice non si sia mai dimenticata di Morgana e Lara, le cui storie appassionano come quella della protagonista.
Certo, il finale è molto poco da Vani - o almeno, della Vani che abbiamo conosciuto negli altri romanzi - ma, come dice giustamente anche lei, alla fine si cambia, si evolve e quindi è giusto che questo accada anche a lei. Che poi, non è che sia diventata improvvisamente una fan del rosa e abbia accantonato il sarcasmo, eh. Perciò, alla fine, può sembrare anche un happy ending un po' esagerato, ma secondo me male non sta.
Che dire? Vani mi mancherà. E mi mancherà il commissario e i suoi "Mi faccia capire, Sarca" e che, nonostante parli poco, riesce a far sentire la propria presenza costante al fianco di Vani. Devo ancora leggere i due racconti, ma non sarà la stessa cosa. Mi piacerebbe tanto sapere che ne sarà di Morgana, come andrà la sua storia con Ema, se tra Lara e Riccardo le cose procederanno o se davvero lei un giorno lo lascerà, e se il nuovo progetto di Vani andrà in porto. Ma so che non accadrà. Perché, per quanto si possa aver amato una storia e i suoi personaggi, anche le cose più belle, prima o poi finiscono. Anche se qualche altro raccontino, magari con qualche dettaglio sul futuro, a me, non dispiacerebbe per niente.
Forse questo romanzo - l'ultimo della serie - potrei definirlo "inferiore" rispetto agli altri. Un po' perché non abbiamo una vera indagine (a parte la scomparsa di Enrico, che però ritroviamo abbastanza presto), un po' perché, anche dal punto di vista lavorativo, Vani non ha un vero e proprio libro da scrivere- quindi niente incontri col vero autore e compagnia. E un po' anche perché, sarò sincera, alcune scelte narrative io le avevo immaginate.
Però, a me questo romanzo è piaciuto lo stesso.
Mi è piaciuto scoprire qualcosa in più di Enrico (che, nonostante sia sempre stato un pezzo di merda a me non è mai dispiaciuto veramente - al contrario di Elettra, del nuovo editore e di Riccardo nei primi volumi) e la comparsa (e ricomparsa) di personaggi, come Antonia e Olga, nonché il fatto che l'autrice non si sia mai dimenticata di Morgana e Lara, le cui storie appassionano come quella della protagonista.
Certo, il finale è molto poco da Vani - o almeno, della Vani che abbiamo conosciuto negli altri romanzi - ma, come dice giustamente anche lei, alla fine si cambia, si evolve e quindi è giusto che questo accada anche a lei. Che poi, non è che sia diventata improvvisamente una fan del rosa e abbia accantonato il sarcasmo, eh. Perciò, alla fine, può sembrare anche un happy ending un po' esagerato, ma secondo me male non sta.
Che dire? Vani mi mancherà. E mi mancherà il commissario e i suoi "Mi faccia capire, Sarca" e che, nonostante parli poco, riesce a far sentire la propria presenza costante al fianco di Vani. Devo ancora leggere i due racconti, ma non sarà la stessa cosa. Mi piacerebbe tanto sapere che ne sarà di Morgana, come andrà la sua storia con Ema, se tra Lara e Riccardo le cose procederanno o se davvero lei un giorno lo lascerà, e se il nuovo progetto di Vani andrà in porto. Ma so che non accadrà. Perché, per quanto si possa aver amato una storia e i suoi personaggi, anche le cose più belle, prima o poi finiscono. Anche se qualche altro raccontino, magari con qualche dettaglio sul futuro, a me, non dispiacerebbe per niente.
May 7, 2019
Recensione italiana in arrivo
This was the last book in a series that enchanted me, and I was fearing it. Fearing it but, at the same time, waiting for it, like really waiting for it. I went to the book shop as soon as possible, and once at home I dug in and I have stopped reading only when the book was finished. I was hooked up from the first line and I enjoyed the ride all along.
Vani is great as ever, and I am really happy to see her at this point in her life . The only "negative" note, if we can say so, is that I would have loved to see more of the baby-cops around, because they are so cute and nice!
This was the last book in a series that enchanted me, and I was fearing it. Fearing it but, at the same time, waiting for it, like really waiting for it. I went to the book shop as soon as possible, and once at home I dug in and I have stopped reading only when the book was finished. I was hooked up from the first line and I enjoyed the ride all along.
Vani is great as ever, and I am really happy to see her at this point in her life . The only "negative" note, if we can say so, is that I would have loved to see more of the baby-cops around, because they are so cute and nice!
February 9, 2020
Coinvolgente, emozionante, divertente, appassionante, ironico, commovente e scritto benissimo.
Un libro che è un vero piacere leggere, come d'altronde tutti quelli della serie della meravigliosa ghostwriter Vani Sarca.
Veramente tanti complimenti ad Alice Basso per avere avuto l'idea e la capacità di farci godere di così tanto piacere con questi suoi libri!
Un libro che è un vero piacere leggere, come d'altronde tutti quelli della serie della meravigliosa ghostwriter Vani Sarca.
Veramente tanti complimenti ad Alice Basso per avere avuto l'idea e la capacità di farci godere di così tanto piacere con questi suoi libri!
March 15, 2020
Vani è sempre divertente ed è sempre un piacere leggere i suoi commenti e le sue tribolazioni sentimentali :)
Ci fosse stato il giallo avrei dato cinque stelle senza esitare.
Ci fosse stato il giallo avrei dato cinque stelle senza esitare.
June 7, 2019
Sono giorni che ho finito questo libro e cerco qualcosa da dire, ma ogni volta faccio un’incredibile fatica a scrivere qualche parola di senso compiuto e mi ritrovo a cancellare tutto.
Prima di iniziare questo romanzo, infatti, non ero pronta a dire addio a Vani Sarca e dopo aver chiuso il libro mi sono ritrovata completamente persa sapendo che non avrei più potuto mettermi lì ad attendere un altro anno per il volume successivo. E comunque anche ora che sono passati alcuni giorni continuo a non sentirmi davvero pronta a salutare Vani, che poi è il motivo per cui ho procrastinato talmente tanto con questa recensione.
Ma veniamo al libro. Che dire se non che è la perfezione?
Mi è piaciuto tantissimo, dalla prima all’ultima pagina, tant’è che ho provato a leggerlo con calma, così da farlo durare di più, ma questo proposito è durato si è no il primo paragrafo, poi mi sono ritrovata troppo assorta nella storia e quindi ho divorato il romanzo.
La storia ha un qualcosa di diverso dai romanzi precedenti: questa volta non abbiamo alcun’indagine di polizia da risolvere né alcun autore con strane pretese a cui scrivere un romanzo, ma semplicemente Enrico Fuschi, il capo di Vani, è scomparso, per cui la protagonista e la sua squadra, a partire dal commissario Berganza (tanto amore per lui), faranno di tutto per ritrovarlo.
Inoltre ho trovato questo romanzo più introspettivo dei precedenti, non tanto per quel che riguarda la protagonista, che comunque come sempre mi è piaciuta tantissimo, grazie alla sua schiettezza e al suo cinismo, ma soprattutto per quel che riguarda alcuni dei personaggi secondari, in primis proprio Fuschi, uomo che avevo sempre considerato molto poco, un capo spesso viscido e antipatico, ma che in questo romanzo ha mostrato di essere molto di più, mostrando alcuni aspetti che proprio non riuscivo ad immaginarmi nemmeno lontanamente.
Come sempre, poi, il romanzo è stato in grado di farmi provare una schiera di emozioni senza fine: mi sono ritrovata a piangere (ma quello soprattutto alla fine) e a ridere come una cretina nel bel mezzo della notte grazie alle continue battute di Vani e ai riferimenti a noi torinesi, sempre molto azzeccati.
Nel complesso un finale davvero perfetto per questa serie. Vani, Berganza e tutti gli altri personaggi mi mancheranno moltissimo.
Ora però non vedo l’ora di conoscere i nuovi personaggi che verranno fuori dalla mente e dalla penna di Alice Basso.
Prima di iniziare questo romanzo, infatti, non ero pronta a dire addio a Vani Sarca e dopo aver chiuso il libro mi sono ritrovata completamente persa sapendo che non avrei più potuto mettermi lì ad attendere un altro anno per il volume successivo. E comunque anche ora che sono passati alcuni giorni continuo a non sentirmi davvero pronta a salutare Vani, che poi è il motivo per cui ho procrastinato talmente tanto con questa recensione.
Ma veniamo al libro. Che dire se non che è la perfezione?
Mi è piaciuto tantissimo, dalla prima all’ultima pagina, tant’è che ho provato a leggerlo con calma, così da farlo durare di più, ma questo proposito è durato si è no il primo paragrafo, poi mi sono ritrovata troppo assorta nella storia e quindi ho divorato il romanzo.
La storia ha un qualcosa di diverso dai romanzi precedenti: questa volta non abbiamo alcun’indagine di polizia da risolvere né alcun autore con strane pretese a cui scrivere un romanzo, ma semplicemente Enrico Fuschi, il capo di Vani, è scomparso, per cui la protagonista e la sua squadra, a partire dal commissario Berganza (tanto amore per lui), faranno di tutto per ritrovarlo.
Inoltre ho trovato questo romanzo più introspettivo dei precedenti, non tanto per quel che riguarda la protagonista, che comunque come sempre mi è piaciuta tantissimo, grazie alla sua schiettezza e al suo cinismo, ma soprattutto per quel che riguarda alcuni dei personaggi secondari, in primis proprio Fuschi, uomo che avevo sempre considerato molto poco, un capo spesso viscido e antipatico, ma che in questo romanzo ha mostrato di essere molto di più, mostrando alcuni aspetti che proprio non riuscivo ad immaginarmi nemmeno lontanamente.
Come sempre, poi, il romanzo è stato in grado di farmi provare una schiera di emozioni senza fine: mi sono ritrovata a piangere (ma quello soprattutto alla fine) e a ridere come una cretina nel bel mezzo della notte grazie alle continue battute di Vani e ai riferimenti a noi torinesi, sempre molto azzeccati.
Nel complesso un finale davvero perfetto per questa serie. Vani, Berganza e tutti gli altri personaggi mi mancheranno moltissimo.
Ora però non vedo l’ora di conoscere i nuovi personaggi che verranno fuori dalla mente e dalla penna di Alice Basso.
May 8, 2019
Avevo i miei dubbi (che stupida, eh?) quando me lo sono sentita preannunciare come "il più avventuroso della serie", ma ero io che non avevo capito, perché invece non solo ha perfettamente senso, ma in effetti è l'unica definizione possibile di un libro e di una serie fuori da qualunque schema che non sia quello privilegiato, veramente puro, della letteratura come gioco.
E il finale (che poi è in realtà un inizio completamente nuovo) in stile La vita è meravigliosa (senza intaccare nulla del vanisarchese che amiamo, ovvio), ne vogliamo parlare?
Insomma, fa malissimo l'idea di non poter più partecipare della vita di Vani e del suo clan, ma del resto è sicuro ormai che lei fa parte della nostra.
E il finale (che poi è in realtà un inizio completamente nuovo) in stile La vita è meravigliosa (senza intaccare nulla del vanisarchese che amiamo, ovvio), ne vogliamo parlare?
Insomma, fa malissimo l'idea di non poter più partecipare della vita di Vani e del suo clan, ma del resto è sicuro ormai che lei fa parte della nostra.
July 5, 2019
Visto che era l'ultimo, me lo sono centellinato come si fa con un buon bicchiere e me lo sono goduta fino all'ultimo sorso.
E' la degna conclusione di un'ottima serie, un libro più corale dei precedenti e ci sta, come ci sta che Vani si sia sciolta un po' e qui sia un po' - parecchio - più sentimentale di come siamo abituati a leggerla.
Siamo sul ciglio del cambiamento, di tanti cambiamenti, ma dopo i grandi salti ogni cosa trova il suo posto.
Complimenti ad Alice per aver saputo chiudere in grande stile con un'ultima avventura avvincente, ironica, indimenticabile, che mi ha lasciato Vani e la sua stramba famiglia allargata nel cuore.
E' la degna conclusione di un'ottima serie, un libro più corale dei precedenti e ci sta, come ci sta che Vani si sia sciolta un po' e qui sia un po' - parecchio - più sentimentale di come siamo abituati a leggerla.
Siamo sul ciglio del cambiamento, di tanti cambiamenti, ma dopo i grandi salti ogni cosa trova il suo posto.
Complimenti ad Alice per aver saputo chiudere in grande stile con un'ultima avventura avvincente, ironica, indimenticabile, che mi ha lasciato Vani e la sua stramba famiglia allargata nel cuore.
May 28, 2019
Leggere quest'ultimo episodio è stato particolarmente emozionante oltre che piacevole come tutti gli altri della serie dell'adorabile ghostwriter.
Divertente, ironico, coinvolgente e persino commovente: l’ho apprezzato con il timore dell’incombente groppo alla gola… che è puntualmente comparso alla fine!
Divertente, ironico, coinvolgente e persino commovente: l’ho apprezzato con il timore dell’incombente groppo alla gola… che è puntualmente comparso alla fine!
August 27, 2021
Bellissima conclusione di questa serie e già so che mi mancheranno tutti
May 3, 2019
"È UNA MERDA/È BELLISSIMO"
Una recensione non basta ad esprimere compiutamente quello che ho provato con questa serie, su cui tra l'altro ho giàsproloquiato abbastanza versato fiumi di parole commentando i romanzi che precedono questo incredibile capitolo finale. Certo, ammetto di aver provato una punta di delusione di fronte alla prevedibilità del mistero, ma la conclusione l'ha ridotta completamente in macerie, e non solo per l'infinità di sorprese presenti nelle ultime trenta pagine. Tale insoddisfazione è stata piuttosto disintegrata dalla forza dell'affetto che ormai mi lega ai protagonisti, dei quali sarà difficile fare a meno. Entrare a far parte del loro insuperabile team è stato per me come tornare a casa: ho iniziato a leggere già col sorriso sulle labbra.
Infine, Vani. Dio, quanto mi mancherà! È uno dei personaggi più riusciti di cui abbia mai letto, che sia stato capace di farmi sentire capita, di farmi battere il cuore e sbellicare dalle risate. Come già detto più volte, in lei rivedo me stessa. E spero vivamente che anche l'epilogo della mia storia possa, un giorno, specchiarsi nel suo, portandomi alla consapevolezza che aprirsi ai sentimenti (e agli altri) non è così terribile come ho sempre creduto.
"È una merda. Tenerci agli altri, è una merda. E anche che gli altri tengano a te. Perché poi è così che si finisce. A farsi tutti del male, anche senza volere."
"E [...] per la prima volta sento tutto. Sento tutto. Ed è bellissimo. Le cose cambiano. Le storie finiscono. Altre storie iniziano. E ci vuole coraggio per affrontare tutto questo. Questo grande romanzo d'avventura che è la vita. Che lo vogliamo o meno. Ma è bellissimo."
Una recensione non basta ad esprimere compiutamente quello che ho provato con questa serie, su cui tra l'altro ho già
Infine, Vani. Dio, quanto mi mancherà! È uno dei personaggi più riusciti di cui abbia mai letto, che sia stato capace di farmi sentire capita, di farmi battere il cuore e sbellicare dalle risate. Come già detto più volte, in lei rivedo me stessa. E spero vivamente che anche l'epilogo della mia storia possa, un giorno, specchiarsi nel suo, portandomi alla consapevolezza che aprirsi ai sentimenti (e agli altri) non è così terribile come ho sempre creduto.
"È una merda. Tenerci agli altri, è una merda. E anche che gli altri tengano a te. Perché poi è così che si finisce. A farsi tutti del male, anche senza volere."
"E [...] per la prima volta sento tutto. Sento tutto. Ed è bellissimo. Le cose cambiano. Le storie finiscono. Altre storie iniziano. E ci vuole coraggio per affrontare tutto questo. Questo grande romanzo d'avventura che è la vita. Che lo vogliamo o meno. Ma è bellissimo."
September 23, 2019
Ho la lacrimuccia perché, se ho ben interpretato il finale, questo è l'ultimo libro della serie... Una serie che ho adorato! Come farò, ora, senza Vani e il resto della combriccola?
Bella storia, che mi sembra un romanzo nel romanzo, per così dire. Ma non mi meraviglio visti i precedenti. Sono così sopraffatta che non riesco a scrivere altro, almeno per il momento, forse perché ho appena girato l'ultima pagina...
Bella storia, che mi sembra un romanzo nel romanzo, per così dire. Ma non mi meraviglio visti i precedenti. Sono così sopraffatta che non riesco a scrivere altro, almeno per il momento, forse perché ho appena girato l'ultima pagina...
December 4, 2019
in alcuni casi ho trovato eccessiva e forzata la tendenza dell'autrice a ironizzare e far dell'umorismo su qualsiasi elemento della vicenda. ho trovato eterni alcuni tratti del libro che si sarebbero potuto chiudere in poche righe ma che, per ironizzarci in dieci modi doversi, son diventati lunghi quasi intere pagine. mi spiace perché la storia sarebbe stata carina ma ho fatto davvero fatica ad arrivare in fondo.
March 14, 2020
C'è una scomparsa e c'è un'investigazione: ma questa è una storia diversa dalle altre e in qualche modo chiude la "trasformazione" della protagonista che ha ormai un nutrito gruppo di amici... decisamente eterogeneo. Tra sorprese e viaggi "nella perfida Albione", Vani ci ricorda come tutto cambi... c'è un messaggio migliore di questo visti i tempi che viviamo?
Sempre con il "solito" stile leggero, scanzonato e dannatamente irresistibile!
PS gli ultimi 2 capitoli sono da 8 stelle almeno :)
Sempre con il "solito" stile leggero, scanzonato e dannatamente irresistibile!
PS gli ultimi 2 capitoli sono da 8 stelle almeno :)
May 3, 2019
"Un caso speciale per la ghostwriter" è la fine perfetta di una serie perfetta. Vani Sarca è un personaggio indispensabile del panorama letterario italiano! Alice Basso ha creato una serie che ogni lettore dovrebbe leggere!
La recensione completa qui: https://www.lalibridinosa.com/2019/05...
La recensione completa qui: https://www.lalibridinosa.com/2019/05...
May 24, 2019
E quindi con questo libro si concludono le avventure di Vani. Arrivederci Sarca, è stato un onore e un privilegio.
July 13, 2024
Addio, Vani! Mi mancherai 😘
July 26, 2019
Che bel finale! Mi sono proprio commossa, e mi dispiace sia finita
Displaying 1 - 30 of 229 reviews