Paradisi tropicali, hotel di lusso e pittoreschi sentieri di campagna: nulla di più evocativo e rilassante, no? Sbagliato, perché quando la scenografica stradina costeggia un camposanto o ci si vede costretti a fare i conti con una casa dalla quale sembra impossibile uscire, allora trovare un attimo di relax diventa l'ultimo dei problemi. Se con una linea si collegassero tutti i luoghi nominati in questa "Piccola guida", oltre a macinare chilometri di grafite probabilmente si darebbe vita a un disegno dalle fattezze tremende e spaventose. Un tour letterario di luoghi nefasti, oscuri, sconvolgenti, spesso nascosti dietro facciate insospettabili o patine oniriche. Non importa che si tratti di antichi nidi di perfidia, tenuti in piedi dalle influenze malvagie delle entità che li abitano o di luoghi di passaggio che, impregnati di sofferenza e angustia, si fanno tramite di turbamenti e presagi: ciò che fa sì che un posto ci rimanga nel cuore (o ci perseguiti come un incubo - ma perché impelagarsi in sottigliezze?) è come esso ci ha fatto sentire. Contiene: La casa del giudice, Bram Stoker; La camera ammobiliata, O. Henry; Il paese blu, Marcel Schwob; C'era un uomo che viveva presso un cimitero, Montague Rhodes James; I prigionieri di Longjumeau, Léon Bloy; Sibilo, Gustav Meyrink; La casa vuota, Algernon Blackwood; L'addormentatrice, Guy de Maupassant; La stanza dell'incubo, Arthur Conan Doyle.
Irish-born Abraham Stoker, known as Bram, of Britain wrote the gothic horror novel Dracula (1897).
The feminist Charlotte Mathilda Blake Thornely Stoker at 15 Marino crescent, then as now called "the crescent," in Fairview, a coastal suburb of Dublin, Ireland, bore this third of seven children. The parents, members of church of Ireland, attended the parish church of Saint John the Baptist, located on Seafield road west in Clontarf with their baptized children.
Stoker, an invalid, started school at the age of seven years in 1854, when he made a complete and astounding recovery. Of this time, Stoker wrote, "I was naturally thoughtful, and the leisure of long illness gave opportunity for many thoughts which were fruitful according to their kind in later years."
After his recovery, he, a normal young man, even excelled as a university athlete at Trinity college, Dublin form 1864 to 1870 and graduated with honors in mathematics. He served as auditor of the college historical society and as president of the university philosophical society with his first paper on "Sensationalism in Fiction and Society."
In 1876, while employed as a civil servant in Dublin, Stoker wrote a non-fiction book (The Duties of Clerks of Petty Sessions in Ireland, published 1879) and theatre reviews for The Dublin Mail, a newspaper partly owned by fellow horror writer J. Sheridan Le Fanu. His interest in theatre led to a lifelong friendship with the English actor Henry Irving. He also wrote stories, and in 1872 "The Crystal Cup" was published by the London Society, followed by "The Chain of Destiny" in four parts in The Shamrock.
In 1878 Stoker married Florence Balcombe, a celebrated beauty whose former suitor was Oscar Wilde. The couple moved to London, where Stoker became business manager (at first as acting-manager) of Irving's Lyceum Theatre, a post he held for 27 years. The collaboration with Irving was very important for Stoker and through him he became involved in London's high society, where he met, among other notables, James McNeil Whistler, and Sir Arthur Conan Doyle. In the course of Irving's tours, Stoker got the chance to travel around the world.
The Stokers had one son, Irving Noel, who was born on December 31, 1879.
People cremated the body of Bram Stoker and placed his ashes placed in a display urn at Golders green crematorium. After death of Irving Noel Stoker in 1961, people added his ashes to that urn. Despite the original plan to keep ashes of his parents together, after death, people scattered ashes of Florence Stoker at the gardens of rest.
Ancora un gioiellino di ABEditore. Mi sono accorta di avere un debole per questi libriccini, piccoli tesori con riproduzioni di stampe antiche, capilettera vecchio stile….. li adoro.
Per quanto riguarda i singoli racconti, questo è il mio parere:
- la casa del giudice (di Bram Stoker) - ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️(5/5) - la camera ammobiliata- ⭐️⭐️⭐️ (3/5) - il paese blu ⭐️⭐️⭐️ (3/5) - c’era un uomo che viveva presso un cimitero -⭐️⭐️ (2/5) - i prigionieri di Longjiumeau- ⭐️⭐️⭐️ (3/5) - Sibilo ⭐️ (1/5) - la casa vuota- ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️(5/5) - L’addormentatrice (di Maupassant) - ⭐️⭐️⭐️⭐️ (4/5) - la stanza dell’incubo (Arthur Conan Doyle) - ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️ (5/5)
Lettura consigliata per perdersi in atmosfere cupe, inquietanti…alcuni racconti sono più belli di altri, nel complesso questo editore continua a stupirmi.
Primo libro del 2020, che inauguro con un voto di 3.5 su 5 ✨ Nonostante l’atmosfera natalizia, decido di lanciarmi in raccontini un po’ spooky. E faccio bene. Quando studio disperatamente, ho la testa altrove per svariati motivi, le storie brevi non mi deludono mai. “Piccola guida tascabile ai luoghi da non frequentare in letteratura” è un libriccino da non perdere se si amano le atmosfere un po’ cupe, le raccolte di racconti ... o semplicemente non si conosce bene la geografia. Insomma, un consiglio che mi sento di dare post lettura è: mai vivere vicino ai cimiteri.
Il mio racconto preferito rimane comunque il primo, “La casa del giudice” di Bram Stoker, ma sono sicuramente di parte. A lui spettano cinque stelline; gli altri racconti si meritano tutti tre stelline ciascuno, forse perché me li aspettavo più spaventosi di quello che poi si sono rivelati.
Il fascino del gotico riesce sempre a conquistarmi, soprattutto quando si rivela in grandi classici senza tempo. Gli autori che appaiono in questa raccolta della Abeditore sono illustri e meno illustri, ma hanno la capacità di tratteggiare in poche righe mondi inquietanti che si riversano tra le mura degli edifici che le ospitano. I luoghi di per sé sembrano sempre innocui, incapaci di generare terrore, ma se li si unisce a suggestioni o al sentore di paranormale finiscono per incunearsi nei meandri del subconscio e generare mostri crudeli e aberranti. Viaggiare nel mondo dell’horror e del fantastico è sempre un’esperienza che non si riesce a mantenere nascosta, perché provoca spasmi in tutta la popolazione. Sia che si tratti di sprovveduti studenti in cerca di tranquillità che vengono risucchiati in suggestioni pericolose, sia che si tratti di un paio di sprovveduti esploratori che non credono a nulla e finiscono per sperimentare una delle notti più spaventose della loro vita. Il volume è impreziosito da illustrazioni curatissime, che sottolineano la storia e ne inquadrano la situazione, da Parigi alla campagna, da Londra al paesino più sperduto, nessun luogo è sicuro, scappare è sempre una soluzione da tenere a mente.
ABEditore è una casa editrice che ha rubato il mio cuore. La loro specializzazione sono le raccolte di racconti come questa, dove vengono scoperti e riscoperti testi di autori più o meno conosciuti, con una veste grafica assolutamente riconoscibile e sempre attentamente curata. Questo libriccino che ho appena finito di leggere è una raccolta di racconti su luoghi che incutono timore, scatenano turbamenti o fanno parte di visioni dell'Incubo. Bram Stoker e Guy de Maupassant tra gli scrittori presenti. Nove racconti di diversa gradazione di spavento, con un paio decisamente sopraffini, consigliato non leggerli prima di andare a dormire se si è facilmente impressionabili! Ottima selezione e resa grafica perfetta per l'argomento, ci saranno sicuramente altre letture di questa casa editrice!
9 racconti brevi di autori vari famosi che narrano quanto possano essere pericolosi certi luoghi, soprattutto se infestati o se creati per indurti al suicidio
In alcune storie ho trovato forzato il luogo come fulcro centrale del racconto. Si capiva benissimo che il protagonista della vicenda era un personaggio o una emozione piuttosto che una ambientazione.
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Un viaggio breve ma intenso, capace di trasformare ogni casa abbandonata, ogni locanda isolata o ogni sentiero poco battuto in una porta aperta verso l’ignoto.