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Drei Frauen
Drei Frauen, ein Haus und viele Träume dann bringt ein Mann die labile Ordnung ins Wanken.Gesuina, Maria und Lori Großmutter, Mutter und Tochter sind im gemeinsamen Haushalt aneinandergebunden. Die über Sechzigjährige ist voller Begehren und Lebenslust. Maria hingegen, die tragende Säule der Familie, lebt in ihrer Welt der Literatur und der Briefe an den fernen Geliebten. Einzig Lori, die Gymnasiastin, lehnt sich mit wirren und trotzigen Aktionen gegen die beiden Frauen und deren Liebessehnsucht auf und will ihre Freiheit behaupten. Bis ein Mann das Gefüge des Zusammenlebens zum Einsturz bringt und die Frauen zwingt, ihre Bande neu zu definieren.
182 pages, Hardcover
Published February 19, 2019
15 people are currently reading
257 people want to read
About the author
Dacia Maraini
248 books260 followersDacia Maraini is an Italian writer. She is the daughter of Sicilian Princess Topazia Alliata di Salaparuta, an artist and art dealer, and of Fosco Maraini, a Florentine ethnologist and mountaineer of mixed Ticinese, English and Polish background who wrote in particular on Tibet and Japan. Maraini's work focuses on women’s issues, and she has written numerous plays and novels.
Alberto Moravia was her partner from 1962 until 1983.
Alberto Moravia was her partner from 1962 until 1983.
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Community Reviews
Displaying 1 - 30 of 52 reviews
December 2, 2017
Dacia Maraini: 81 anni (dico: 81!!!). E scrive con la freschezza di una ragazzina! Moderna, frizzante, spigliata!
Ma attenzione! sotto questa scorza di modernità, in queste pagine, c'è molto di più che frivolezza e allegria.
"Tre generazioni di femmine che si sopportano per necessità."
Gesuina, la nonna, innamorata dell'amore, che affida i propri pensieri ad un registratore; Maria, la figlia, innamorata del suo compagno al quale scrive interminabili lettere; Lori, la nipote, che all'amore non ci crede e che riporta i propri momenti in un diario che tanto segreto non è.
Tre caratteri diversi, tre personalità distinte, forse tutt'e tre discutibili; ognuna di loro ha, in fondo, la propria vita: amabile, simpaticissima e un po' birichina la nonna, va avanti facendo le iniezioni e si intende di sederi; più seriosa, più introversa forse, e attenta al proprio lavoro di traduttrice e con la testa sempre tra i libri, la figlia; insolente, indolente e scontrosa, quanto lo può essere una ragazza di diciassette anni, la nipote (quante volte - da madre - le avrei dato una scrollata e non solo...).
Finché un giorno arriva un uomo e un fatto, conseguenza di uno sciocco e sconsiderato atto di sfida (o almeno io l'ho percepito tale), sconvolge e cambia totalmente la vita delle tre donne, un fatto che irrompe e rompe l'armonia della casa. Tre donne, un uomo, una tragedia.
Ma la vita, oltre che di sacrificio, si nutre d'amore e di speranza, e si sa: la speranza è dura a morire, specialmente quando comincia ad essere alimentata da un piccolo, flebile raggio di luce.
Tre voci narranti che danno un buon ritmo al romanzo. Tre diversi modi di guardare e di proporsi alla vita. Gran bella scrittura, quella della Maraini, semplice, ma che arriva diretta, forte.
Che altro?
Ah, sì... Quasi quattro stelle piene.
Ma attenzione! sotto questa scorza di modernità, in queste pagine, c'è molto di più che frivolezza e allegria.
"Tre generazioni di femmine che si sopportano per necessità."
Gesuina, la nonna, innamorata dell'amore, che affida i propri pensieri ad un registratore; Maria, la figlia, innamorata del suo compagno al quale scrive interminabili lettere; Lori, la nipote, che all'amore non ci crede e che riporta i propri momenti in un diario che tanto segreto non è.
Tre caratteri diversi, tre personalità distinte, forse tutt'e tre discutibili; ognuna di loro ha, in fondo, la propria vita: amabile, simpaticissima e un po' birichina la nonna, va avanti facendo le iniezioni e si intende di sederi; più seriosa, più introversa forse, e attenta al proprio lavoro di traduttrice e con la testa sempre tra i libri, la figlia; insolente, indolente e scontrosa, quanto lo può essere una ragazza di diciassette anni, la nipote (quante volte - da madre - le avrei dato una scrollata e non solo...).
Finché un giorno arriva un uomo e un fatto, conseguenza di uno sciocco e sconsiderato atto di sfida (o almeno io l'ho percepito tale), sconvolge e cambia totalmente la vita delle tre donne, un fatto che irrompe e rompe l'armonia della casa. Tre donne, un uomo, una tragedia.
Ma la vita, oltre che di sacrificio, si nutre d'amore e di speranza, e si sa: la speranza è dura a morire, specialmente quando comincia ad essere alimentata da un piccolo, flebile raggio di luce.
Tre voci narranti che danno un buon ritmo al romanzo. Tre diversi modi di guardare e di proporsi alla vita. Gran bella scrittura, quella della Maraini, semplice, ma che arriva diretta, forte.
Che altro?
Ah, sì... Quasi quattro stelle piene.
December 17, 2023
TRE GENERAZIONI A CONFRONTO
Questo romanzo di Dacia Maraini è un’esplorazione della vita di tre donne appartenenti a generazioni diverse, unite dal legame familiare e da una casa condivisa. L’opera si snoda attraverso le prospettive di una figlia adolescente, della madre e della nonna quasi sessantenne, mettendo in luce le loro esperienze, aspirazioni e dinamiche relazionali.
Una delle peculiarità del romanzo è l'assenza della figura maschile. Meglio, i maschi sono presenti come forze distruttive, come agenti del caos. Sono figure che, con le loro azioni e comportamenti, influenzano profondamente la vita delle protagoniste, spesso portando disordine, conflitto e turbamento.
Il libro offre uno sguardo intimo e sensibile sulle vite di queste tre donne, esplorando temi come l'amore, l'indipendenza, la maternità e la complessità delle dinamiche familiari.
Attraverso una prosa che in alcuni punti ho trovato un po’ artificiosa, TRE DONNE riesce comunque a garantire una descrizione coinvolgente delle relazioni familiari e delle esperienze femminili. Soprattutto, tematizza l’amore. Nonostante si presenti come un sentimento insoddisfacente, il suo impatto sulle vite delle protagoniste è fondamentale: le delusioni amorose portano a una maggiore consapevolezza e comprensione di sé stesse e delle altre, creando una rete di empatia e solidarietà reciproca.
Questo romanzo di Dacia Maraini è un’esplorazione della vita di tre donne appartenenti a generazioni diverse, unite dal legame familiare e da una casa condivisa. L’opera si snoda attraverso le prospettive di una figlia adolescente, della madre e della nonna quasi sessantenne, mettendo in luce le loro esperienze, aspirazioni e dinamiche relazionali.
Una delle peculiarità del romanzo è l'assenza della figura maschile. Meglio, i maschi sono presenti come forze distruttive, come agenti del caos. Sono figure che, con le loro azioni e comportamenti, influenzano profondamente la vita delle protagoniste, spesso portando disordine, conflitto e turbamento.
Il libro offre uno sguardo intimo e sensibile sulle vite di queste tre donne, esplorando temi come l'amore, l'indipendenza, la maternità e la complessità delle dinamiche familiari.
Attraverso una prosa che in alcuni punti ho trovato un po’ artificiosa, TRE DONNE riesce comunque a garantire una descrizione coinvolgente delle relazioni familiari e delle esperienze femminili. Soprattutto, tematizza l’amore. Nonostante si presenti come un sentimento insoddisfacente, il suo impatto sulle vite delle protagoniste è fondamentale: le delusioni amorose portano a una maggiore consapevolezza e comprensione di sé stesse e delle altre, creando una rete di empatia e solidarietà reciproca.
March 24, 2018
Ho comprato questo libro perché Dacia Maraini è una che sa scrivere. Fiducia incondizionata. Tutto contento inizio a leggere e mi rendo conto che la storia è veramente brutta. Forse, è brutta per il modo in cui è stata raccontata, forse per lo stile scelto. Non lo so, ma ecco le principali motivazioni per cui dico che è brutta:
- Spesso non si capisce chi parla. Aver raccontato la storia tramite tre "diari" è un'idea interessante, ma non c'è nulla nello stile che contraddistingue l'una dall'altra. Per il modo di scrivere / parlare sembra sempre lo stesso personaggio;
- La maggior parte delle volte, i punti di vista sono sempre gli stessi. Invece, soprattutto in una famiglia, a volte le situazioni vengono viste e percepite in modo diverso. A Gesuina può far piacere che Maria è una stacanovista convinta, mentre sua figlia può vederla solo come una madre distratta. Per la maggior parte del libro, ho avuto la sensazione di un'univocità di giudizi e pensieri. Sensazione mia, forse, ma tant'è!
- Soprattutto nella prima parte, ci sono concetti ripetuti tante volte. Anche perché commentando tutte e tre gli stessi avvenimenti, diventa quasi ovvio ripetere gli stessi concetti.
- A volte ho trovato i discorsi tra loro o i diari raccontati con un linguaggio poco realistico e incisivi.
- Il racconto è un romanzo camuffato da diario. Nei tre diari (chiamo così anche le lettere di Maria) si passa spesso ai dialoghi camuffati da racconto. Ma difficilmente, nella realtà, mi succede di sentire un discorso del tipo "mi ha chiesto Ciao, come stai? e io gli ho risposto Oh, bello, sto bene, e tu? e lui allora mi ha detto Sto bene anche io, almeno confrontando il mio stato attuale con la bellezza dell'universo, ma anche con la bruttezza dell'oblìo".
- La storia l'ho trovata poco avvincente/convincente. Un po' lenta, un po' scontata e forse anche un po' banale. Le idee sui personaggi erano carine, la storia mi sarebbe piaciuta sviluppata diversamente e con meno buonismo. Forse avrei gradito liti, urla e botte in stile Muccino che avrebbero reso la storia un po' più convincente. O forse, il racconto da un solo punto di vista (magari quello della nonna, che è comunque il personaggio centrale) avrebbe reso il libro meno pesante.
Ci sono anche dei fattori positivi:
- La Maraini è e rimane la Dea della Letteratura Italiana. Scrive bene, c'è poco da dire. La padronanza della lingua, le scelte stilistiche - grammaticali, la punteggiatura, rendono la lettura sempre agevole.
- La lettura mi è risultata piacevole anche se la storia non mi è piaciuta. Questa è una contraddizione che non sono riuscito a capire bene. L'ho letto velocemente e volentieri. Forse proprio per il motivo sopra: quando la Dea della Letteratura Italiana scrive, c'è poco da fare, riesce a farsi leggere sempre.
Non c'è neanche lontanamente paragone con La lunga vita di Marianna Ucrìa. Non è un libro che rileggerei o che consiglierei. Sarebbe stato meglio spendere quei 18 euro per qualche altro libro (magari sempre della Maraini).
- Spesso non si capisce chi parla. Aver raccontato la storia tramite tre "diari" è un'idea interessante, ma non c'è nulla nello stile che contraddistingue l'una dall'altra. Per il modo di scrivere / parlare sembra sempre lo stesso personaggio;
- La maggior parte delle volte, i punti di vista sono sempre gli stessi. Invece, soprattutto in una famiglia, a volte le situazioni vengono viste e percepite in modo diverso. A Gesuina può far piacere che Maria è una stacanovista convinta, mentre sua figlia può vederla solo come una madre distratta. Per la maggior parte del libro, ho avuto la sensazione di un'univocità di giudizi e pensieri. Sensazione mia, forse, ma tant'è!
- Soprattutto nella prima parte, ci sono concetti ripetuti tante volte. Anche perché commentando tutte e tre gli stessi avvenimenti, diventa quasi ovvio ripetere gli stessi concetti.
- A volte ho trovato i discorsi tra loro o i diari raccontati con un linguaggio poco realistico e incisivi.
- Il racconto è un romanzo camuffato da diario. Nei tre diari (chiamo così anche le lettere di Maria) si passa spesso ai dialoghi camuffati da racconto. Ma difficilmente, nella realtà, mi succede di sentire un discorso del tipo "mi ha chiesto Ciao, come stai? e io gli ho risposto Oh, bello, sto bene, e tu? e lui allora mi ha detto Sto bene anche io, almeno confrontando il mio stato attuale con la bellezza dell'universo, ma anche con la bruttezza dell'oblìo".
- La storia l'ho trovata poco avvincente/convincente. Un po' lenta, un po' scontata e forse anche un po' banale. Le idee sui personaggi erano carine, la storia mi sarebbe piaciuta sviluppata diversamente e con meno buonismo. Forse avrei gradito liti, urla e botte in stile Muccino che avrebbero reso la storia un po' più convincente. O forse, il racconto da un solo punto di vista (magari quello della nonna, che è comunque il personaggio centrale) avrebbe reso il libro meno pesante.
Ci sono anche dei fattori positivi:
- La Maraini è e rimane la Dea della Letteratura Italiana. Scrive bene, c'è poco da dire. La padronanza della lingua, le scelte stilistiche - grammaticali, la punteggiatura, rendono la lettura sempre agevole.
- La lettura mi è risultata piacevole anche se la storia non mi è piaciuta. Questa è una contraddizione che non sono riuscito a capire bene. L'ho letto velocemente e volentieri. Forse proprio per il motivo sopra: quando la Dea della Letteratura Italiana scrive, c'è poco da fare, riesce a farsi leggere sempre.
Non c'è neanche lontanamente paragone con La lunga vita di Marianna Ucrìa. Non è un libro che rileggerei o che consiglierei. Sarebbe stato meglio spendere quei 18 euro per qualche altro libro (magari sempre della Maraini).
May 18, 2018
Tre donne. Tre storie diverse, Tre caratteri diversi sono questi i punti cardine di questo romanzo della Maraini. Tre modi diversi di affrontare la vita e soprattutto l’amore perché è proprio questo il fulcro di questo suo lavoro.
Le tre donne di cui si parla sono Gesualina, la nonna, Maria, la figlia e Lori, la nipote. Le tre donne hanno modi di comunicare diversi: Gesualina si affida a un registratore, Maria a delle lettere che scrive con la penna stilografica e Lori a un diario che tiene nascosto. Sono donne molto diverse, molto particolari, ognuna con una sua storia che ci viene presentata attraverso le parole che usano per comunicare, fin quando nella loro vita non incombe una figura che metterà in discussione tutto.
Con questo romanzo, Dacia Maraini, con la sua scrittura, sempre molto delicata e attenta, ci guida alla scoperta dei sentimenti, dell’amore, del desiderio e della passione, vissuto in modo diverso da ognuna delle protagoniste. In alcuni punti si fa fatica a capire chi scrive e non è sempre tutto così chiaro.
Non è sicuramente il suo romanzo migliore, ma è un altro modo per scoprire l’amore, conoscerlo, a qualsiasi età, proprio come ci insegna nonna Gesualina, il personaggio più simpatico, pieno di vita e di spirito.
Le tre donne di cui si parla sono Gesualina, la nonna, Maria, la figlia e Lori, la nipote. Le tre donne hanno modi di comunicare diversi: Gesualina si affida a un registratore, Maria a delle lettere che scrive con la penna stilografica e Lori a un diario che tiene nascosto. Sono donne molto diverse, molto particolari, ognuna con una sua storia che ci viene presentata attraverso le parole che usano per comunicare, fin quando nella loro vita non incombe una figura che metterà in discussione tutto.
Con questo romanzo, Dacia Maraini, con la sua scrittura, sempre molto delicata e attenta, ci guida alla scoperta dei sentimenti, dell’amore, del desiderio e della passione, vissuto in modo diverso da ognuna delle protagoniste. In alcuni punti si fa fatica a capire chi scrive e non è sempre tutto così chiaro.
Non è sicuramente il suo romanzo migliore, ma è un altro modo per scoprire l’amore, conoscerlo, a qualsiasi età, proprio come ci insegna nonna Gesualina, il personaggio più simpatico, pieno di vita e di spirito.
November 4, 2018
Mi dispiace tanto fare un cattivo commento ad un libro di Dacia Maraini, l'ho tanto amata come scrittrice in passato e l'apprezzo molto come donna. Ma questo libro non è all'altezza neppure della più squallida esordiente senza arte né parte (e mi perdonino gli esorienti, che spesso forniscono ottime prove).
La trama non ha né capo né coda, le tre personagge della storia - che dovrebbero, forse, rappresentare la tipicità di tre età della vita - non sanno rappresentare nemmeno se stesse! Lori, una diciassettenne viziata e piuttosto superficiale, non ha un pensiero che sia uno degno di nota; Maria, sua madre quarantenne, vive un amore a distanza poco verosimile e sostanzialmente vacuo; Gesuina (ma che nome è?) è una nonna di scarsa consistenza, semiinnamorata di un panettiere a cui piace baciarla. Lori resta incinta, Maria finisce in coma, Gesuina diventa provetta infermiera grazie ad un corso online (alla faccia di tutti i ragazzi che si dannano a fare test di ammissione e tre anni di duro studio)! Sono stata tentata di mollarlo tantissime volte ma fino all'ultima riga ho voluto dare una chance a questo romanzetto da tre soldi: purtoppo è rimasto tale e io ho perso del tempo. Sono piuttosto arrabbiata, meno male che ho acquistato l'ebook per 3 euro in offerta.
La trama non ha né capo né coda, le tre personagge della storia - che dovrebbero, forse, rappresentare la tipicità di tre età della vita - non sanno rappresentare nemmeno se stesse! Lori, una diciassettenne viziata e piuttosto superficiale, non ha un pensiero che sia uno degno di nota; Maria, sua madre quarantenne, vive un amore a distanza poco verosimile e sostanzialmente vacuo; Gesuina (ma che nome è?) è una nonna di scarsa consistenza, semiinnamorata di un panettiere a cui piace baciarla. Lori resta incinta, Maria finisce in coma, Gesuina diventa provetta infermiera grazie ad un corso online (alla faccia di tutti i ragazzi che si dannano a fare test di ammissione e tre anni di duro studio)! Sono stata tentata di mollarlo tantissime volte ma fino all'ultima riga ho voluto dare una chance a questo romanzetto da tre soldi: purtoppo è rimasto tale e io ho perso del tempo. Sono piuttosto arrabbiata, meno male che ho acquistato l'ebook per 3 euro in offerta.
November 5, 2020
So 3-4 Sterne würde ich geben. Eine kurze Geschichte, in der man drei Frauen aus drei Generationen einer Familie begleitet. Am Anfang fand ich den Schreibstil etwas schwierig, weil es eben die Gedankengänge der drei Protagonistinnen sind, aber der Schreibstil ist z.t. poetisch. Da gab es manche Passagen, die mir richtig gut gefallen haben. Auch die Geschichte der drei Frauen finde ich gut, jedoch fehlt mir etwas. Es ist irgendwie etwas einseitig und man schaut wenig über den Tellerrand hinaus, da man nahezu nur in dem Haus mit den drei Frauen ist
November 2, 2021
2/11/21: dnf 15%
February 2, 2022
Una scrittura bellissima e giovane e l’autrice in questione aveva 80/81 quando l’ha pubblicato Già così ha vinto tutto.
Davvero un bellissimo libro
8,5/10
Davvero un bellissimo libro
8,5/10
February 22, 2023
Mi trovo in difficoltà a recensire questo libro perché da una parte ho trovato una bella scrittura in quanto l'autrice sa indubbiamente scrivere, ma dall'altra ho trovato una trama un po' scialba e personaggi un po' piatti, soprattutto ho percepito un divario netto a circa metà libro, che mi ha restituito l'idea di una chiusura frettolosa e forse un po' forzata. Peccato, perché l'idea di partenza mi aveva parecchio incuriosita, infatti il romanzo è strutturato come se fosse un flusso di coscienza, e a mo' di diario corale nel quale si intervallano le esperienze e le impressioni di tre generazioni di donne diverse che il lettore identifica sulla base del registro linguistico utilizzato e al dispositivo in cui ciascuna di loro affida i propri pensieri.
July 16, 2025
CHE IMBARAZZO
Primo dei libri cartacei regalatimi dal mio ragazzo per fronteggiare la noia e le lunghe attese durante i viaggi: "Tre donne" l'ho cominciato alla stazione dei bus di Lampugnano, e l'ho finito sull'aereo di ritorno da Parigi.
Beh, che dirvi, spero proprio che gli altri non siano così! A parte il fatto che lo stile della Maraini non mi è piaciuto affatto, questa storia ha davvero una trama insulsa, deprimente e per giunta inconcludente. Imbarazzante.
Primo dei libri cartacei regalatimi dal mio ragazzo per fronteggiare la noia e le lunghe attese durante i viaggi: "Tre donne" l'ho cominciato alla stazione dei bus di Lampugnano, e l'ho finito sull'aereo di ritorno da Parigi.
Beh, che dirvi, spero proprio che gli altri non siano così! A parte il fatto che lo stile della Maraini non mi è piaciuto affatto, questa storia ha davvero una trama insulsa, deprimente e per giunta inconcludente. Imbarazzante.
December 11, 2017
“Tre donne” è un romanzo intenso, ricco di metafore e similitudini. La scrittrice usa le parole come pennelli per dipingere i ritratti di tre donne. Pagina dopo pagina si compone non solo una descrizione fisica delle protagoniste ma s’impone, all’attenzione del lettore, il profilo psicologico di Gesuina, Maria e Lori. Esprimono l’amore in tre diverse stagioni della vita, affrontano l’esistenza in modo diverso, usano linguaggi diversi. Maria ha un linguaggio ordinato come la sua vita. Gesuina parla in modo semplice e usa spesso citazioni tratte soprattutto da Mirandolina che ha recitato a teatro. Lori usa un linguaggio duro espressione della sua rabbia. Il loro precario equilibrio è racchiuso nel sottotitolo: storia d’amore e disamore. La dolce culla dell’amore cede il posto alle bugie e agli inganni. Il cuore, prima ossessionato dall’amore, si ritrova colmo d’umiliazioni. Il disamore conquista la ribalta in un capovolgimento della realtà. Tutto cambia, gli amici diventano nemici, le certezze svaniscono e il disamore cristallizza i sentimenti. Tuttavia la nostalgia inizia un lungo viaggio dal profondo dell’anima. Pian piano avanza, riscopre emozioni, perdona, ritrasforma le bugie in baci. L’amore ha mille sfumature e in una famiglia di sole donne ancor di più. Solo il tempo potrà guarire le ferite del cuore,la speranza si presenterà con un lieve sorriso. Giustina, Maria e Lori dovranno far pulizie per eliminare i residui tossici di sentimenti infranti. Sicuramente il “per sempre” non appartiene a questa storia di donne apparentemente fragili che ritroveranno la forza e la complicità per guardare al futuro.
Recensione completa sul blog Penna D'oro http://pennadoro.blogspot.it/2017/12/...
Recensione completa sul blog Penna D'oro http://pennadoro.blogspot.it/2017/12/...
June 8, 2025
Questo libro è un’assoluta perdita di tempo. Non è intrigante la trama, non ha un messaggio né bello né brutto, non è lungo né un raccontino autoconclusivo, non è umoristico, non è essenzialmente nulla. Mi ha infastidito il costante patriarcato tra le pagine, l’accusa all’adolescente di aver fatto una cosa brutta senza incolpare l’uomo che ha ingravidato una minorenne, la giocosità con cui si racconta l’ossessività dell’uomo che scriveva messaggi a Gesuina, la finta libertà della nonna. Per carità, siamo ben oltre tutto ciò.
April 27, 2022
all’inizo ero un pó indecisa… non è il mio genere e quindi pensavo di abbandonare l’impresa. Poi peró non ho mollato e sono andata avanti e piano piano Dacia Maraini mi ha fatto amare queste tre donne e la loro vita così intricata. Grazie Dacia per avermi fatto amare personaggi che appartengono a mondi concreti, diversi da quelli fantastici che esploro di solito. Se siete indecisi anche voi leggetelo, fino in fondo!!
April 24, 2024
Raramente ho letto un libro che mi abbia fatto mettere così tanto in discussione i miei limiti morali e le mie prospettive femministe.
Il modo unico della Maraini di raccontare le storie e gli imprevedibili colpi di scena mi hanno appassionata a questo libro, tanto che l'ho finito in pochi giorni.
L'ho poi fatto leggere a diverse mie amiche, in modo che potessero discutere non solo della storia, ma anche dei valori morali citati.
Il modo unico della Maraini di raccontare le storie e gli imprevedibili colpi di scena mi hanno appassionata a questo libro, tanto che l'ho finito in pochi giorni.
L'ho poi fatto leggere a diverse mie amiche, in modo che potessero discutere non solo della storia, ma anche dei valori morali citati.
May 18, 2020
Con scrittura leggera e spensierata ci fa conoscere il mondo di tre donne provenienti da tre diverse generazioni unite dal sangue e da relazioni complicate.
Consigliatissimo!
Consigliatissimo!
April 4, 2018
tiserveunlibro.blogspot.it
"Gli affetti famigliari sono complicati e covano delle implicazioni sconosciute. Ci si ama follemente ma anche ci si detesta. Si trovano insopportabili i gesti, le azioni, le scelte di chi ci vive accanto, ma nello stesso tempo si pensa con terrore a quando questa intimità terminerà."
"Com'è importante staccare da tutto quello che è quotidiano e noto e stranoto, dalle case che ci stanno strette per andare in visita in città sconosciute, fra volti mai visti, cercando di adattarsi a usi diversi."
Dacia Maraini è un'autrice a cui sono particolarmente affezionata avendola scoperta molti anni fa, quando ero molto giovane. Un suo romanzo è sempre una garanzia, una scrittura impeccabile e dei personaggi, soprattutto femminili, che non si dimenticano facilmente.
L'ultima sua opera però, "Tre donne", edito da Rizzoli che ringrazio per avermi permesso di recensirlo appena uscito nelle librerie, non mi ha convinta del tutto.
Ci sono appunto tre donne, di età differenti; Gesuina la nonna sessantenne fin troppo eccentrica, mamma Maria, intellettuale, sempre immersa nelle sue traduzioni e nel suo mondo romanzato, e Lory la figlia adolescente e arrabbiata con il mondo.
La narrazione è a tre voci che non potrebbero essere più diverse; tre donne della stessa famiglia, che vivono nella stessa casa, e alternano amore e odio nei confronti una dell'altra.
Gesuina vive di "affettuose simpatie" con ragazzi molto più giovani di lei, Lory ha una storia poco impegnativa con un suo coetaneo, mentre Maria è innamorata persa di François, il bel francese con cui ha da anni una relazione a distanza, e che a volte si palesa a casa loro e la porta a fare viaggi per lei straordinari.
Come dicevo, questo romanzo non mi ha convinta perchè non mi ha appassionata più di tanto, e soprattutto nessuna delle protagoniste mi ha colpita particolarmente. Ognuna di loro tende ad infastidire il lettore; Gesuina per la sua esagerata voglia di essere ancora giovane ed intraprendente, per la sua malcelata leggerezza. Lory per il suo egoismo di adolescente un pò troppo superficiale, Maria per la sua eccessiva ingenuità e bontà d'animo che la fanno apparire in tutto e per tutto una vittima. Le prime due vivono in sostanza sulle spalle della povera Maria, che tira avanti la carretta da sola; in quella casa si vive grazie alle sue traduzioni e grazie al fatto che lei fa tutto per tutti. Le sue lettere a François sono di una tenerezza sconcertante, di un'ingenuità indifendibile anche per chi ama le storie d'amore.
Dopotutto, conoscendo l'autrice e la sua arguzia, penso che la Maraini abbia voluto di proposito scatenare queste sensazioni di fastidio nel lettore, abbia volutamente tratteggiato dei personaggi femminili non necessariamente positivi o interessanti, riuscendo ancora una volta a scoprire le fragilità di non una ma ben tre donne, e toccando corde delicate che spiazzano il lettore.
La delicata saggezza dell'autrice, che si ritrova in tante piccole perle sparse qua e là nel romanzo, vale ancora una volta la lettura di un suo romanzo, sperando non smetta mai di scriverne.
"Gli affetti famigliari sono complicati e covano delle implicazioni sconosciute. Ci si ama follemente ma anche ci si detesta. Si trovano insopportabili i gesti, le azioni, le scelte di chi ci vive accanto, ma nello stesso tempo si pensa con terrore a quando questa intimità terminerà."
"Com'è importante staccare da tutto quello che è quotidiano e noto e stranoto, dalle case che ci stanno strette per andare in visita in città sconosciute, fra volti mai visti, cercando di adattarsi a usi diversi."
Dacia Maraini è un'autrice a cui sono particolarmente affezionata avendola scoperta molti anni fa, quando ero molto giovane. Un suo romanzo è sempre una garanzia, una scrittura impeccabile e dei personaggi, soprattutto femminili, che non si dimenticano facilmente.
L'ultima sua opera però, "Tre donne", edito da Rizzoli che ringrazio per avermi permesso di recensirlo appena uscito nelle librerie, non mi ha convinta del tutto.
Ci sono appunto tre donne, di età differenti; Gesuina la nonna sessantenne fin troppo eccentrica, mamma Maria, intellettuale, sempre immersa nelle sue traduzioni e nel suo mondo romanzato, e Lory la figlia adolescente e arrabbiata con il mondo.
La narrazione è a tre voci che non potrebbero essere più diverse; tre donne della stessa famiglia, che vivono nella stessa casa, e alternano amore e odio nei confronti una dell'altra.
Gesuina vive di "affettuose simpatie" con ragazzi molto più giovani di lei, Lory ha una storia poco impegnativa con un suo coetaneo, mentre Maria è innamorata persa di François, il bel francese con cui ha da anni una relazione a distanza, e che a volte si palesa a casa loro e la porta a fare viaggi per lei straordinari.
Come dicevo, questo romanzo non mi ha convinta perchè non mi ha appassionata più di tanto, e soprattutto nessuna delle protagoniste mi ha colpita particolarmente. Ognuna di loro tende ad infastidire il lettore; Gesuina per la sua esagerata voglia di essere ancora giovane ed intraprendente, per la sua malcelata leggerezza. Lory per il suo egoismo di adolescente un pò troppo superficiale, Maria per la sua eccessiva ingenuità e bontà d'animo che la fanno apparire in tutto e per tutto una vittima. Le prime due vivono in sostanza sulle spalle della povera Maria, che tira avanti la carretta da sola; in quella casa si vive grazie alle sue traduzioni e grazie al fatto che lei fa tutto per tutti. Le sue lettere a François sono di una tenerezza sconcertante, di un'ingenuità indifendibile anche per chi ama le storie d'amore.
Dopotutto, conoscendo l'autrice e la sua arguzia, penso che la Maraini abbia voluto di proposito scatenare queste sensazioni di fastidio nel lettore, abbia volutamente tratteggiato dei personaggi femminili non necessariamente positivi o interessanti, riuscendo ancora una volta a scoprire le fragilità di non una ma ben tre donne, e toccando corde delicate che spiazzano il lettore.
La delicata saggezza dell'autrice, che si ritrova in tante piccole perle sparse qua e là nel romanzo, vale ancora una volta la lettura di un suo romanzo, sperando non smetta mai di scriverne.
August 30, 2021
3,5 stelline
Sono abbastanza indecisa, questo primo approccio con la Maraini mi ha lasciata perplessa.
Non so cosa mi aspettassi veramente ma non di trovarmi davanti a tre personaggi così strani: tre generazioni a confronto, ma così eccentriche da sembrare assurde. Però ad un certo momento la situazione cambia e devo dire che in alcuni momenti ho apprezzato il carattere di ognuna.
Una famiglia tutta al femminile: dalla più grande, Gesuina, la nonna sessant'enne che si comporta come una ragazzina, con i suoi amori su internet, whatsapp che ama e critica la figlia Maria, quarant'enne, rimasta vedova molto presto, traduttrice per lavoro, amante dei libri e della scrittura, che invia ancora lettere scritte a mano al suo amore francese, che ama viaggiare e che disdegna la tecnologia se non per lavorare. Ed infine Lori, figlia di Maria, diciassettenne complicata che, come la nonna, critica e ama, le altre due e che rimane incinta del "fidanzato" della madre, senza volerlo....
Tra alti e bassi, tra pensieri assurdi e altri molto profondi, le loro vite vanno avanti, raccontandole al lettore sotto forma di diario, lettere e il diario vocale di Gesuina.
Tutto scorre relativamente tranquillo fino a quando Lori è ormai costretta ad affrontare la madre e dirle del bambino.
In effetti qui Gesuina esprime concetti profondi per convincere la nipote. Da questo punto mi sono sentita più attratta dal libro, anche se prima non è poi tanto male....
Va bene, mi sa che sono più indecisa di Lori!!!
Torniamo alla trama: quando Maria legge la lettera di Lori dove le spiega tutto il suo gesto è estremo. Cerca di togliersi la vita e, nonostante l'aiuto tempestivo, entra in coma.
Da qui in poi è Gesuina a farsi carico di tutto e mentre Lori, diventa sempre più antipatica nonostante la gravidanza, la nonna sembra crescere e rimangiarsi tutti i pensieri "negativi" che ha sulla figlia, si riprende il suo ruolo di madre, quello che per anni era stato invertito.
E quando tutto sembra ormai rimanere stabile, con Maria ricoverata in casa, il nipotino nato da poco, due cose avvengono. Lori, con la nascita del bambino, sembra rinascere, rifiorire, cambia modo di fare e infine, con la perseveranza di Gesuina nel curare Maria, ecco il suo risveglio, grazie al suo amato Flaubert e al libro che avevo da poco finito di tradurre.
Se dovessi fare una lista per ordine di simpatia, direi che Maria, così pacata, amante dei viaggi, dal modo di fare schivo, sarebbe al primo posto, seguita da Gesuina che comunque, in diverse occasioni, strappa un sorriso per i suoi modi di fare esuberanti (del resto era un'attrice di teatro). Per ultima Lori. Sarà la classica ragazza della sua età, ma in alcuni momenti è odiosa, anche se alla fine si riscatta col suo cambiamento.
Sicuramente ho voglia di leggere altro di questa autrice e penso anche che se tra qualche tempo provassi a rileggere questo, potrei cambiare anche opinione.
Sono abbastanza indecisa, questo primo approccio con la Maraini mi ha lasciata perplessa.
Non so cosa mi aspettassi veramente ma non di trovarmi davanti a tre personaggi così strani: tre generazioni a confronto, ma così eccentriche da sembrare assurde. Però ad un certo momento la situazione cambia e devo dire che in alcuni momenti ho apprezzato il carattere di ognuna.
Una famiglia tutta al femminile: dalla più grande, Gesuina, la nonna sessant'enne che si comporta come una ragazzina, con i suoi amori su internet, whatsapp che ama e critica la figlia Maria, quarant'enne, rimasta vedova molto presto, traduttrice per lavoro, amante dei libri e della scrittura, che invia ancora lettere scritte a mano al suo amore francese, che ama viaggiare e che disdegna la tecnologia se non per lavorare. Ed infine Lori, figlia di Maria, diciassettenne complicata che, come la nonna, critica e ama, le altre due e che rimane incinta del "fidanzato" della madre, senza volerlo....
Tra alti e bassi, tra pensieri assurdi e altri molto profondi, le loro vite vanno avanti, raccontandole al lettore sotto forma di diario, lettere e il diario vocale di Gesuina.
Tutto scorre relativamente tranquillo fino a quando Lori è ormai costretta ad affrontare la madre e dirle del bambino.
In effetti qui Gesuina esprime concetti profondi per convincere la nipote. Da questo punto mi sono sentita più attratta dal libro, anche se prima non è poi tanto male....
Va bene, mi sa che sono più indecisa di Lori!!!
Torniamo alla trama: quando Maria legge la lettera di Lori dove le spiega tutto il suo gesto è estremo. Cerca di togliersi la vita e, nonostante l'aiuto tempestivo, entra in coma.
Da qui in poi è Gesuina a farsi carico di tutto e mentre Lori, diventa sempre più antipatica nonostante la gravidanza, la nonna sembra crescere e rimangiarsi tutti i pensieri "negativi" che ha sulla figlia, si riprende il suo ruolo di madre, quello che per anni era stato invertito.
E quando tutto sembra ormai rimanere stabile, con Maria ricoverata in casa, il nipotino nato da poco, due cose avvengono. Lori, con la nascita del bambino, sembra rinascere, rifiorire, cambia modo di fare e infine, con la perseveranza di Gesuina nel curare Maria, ecco il suo risveglio, grazie al suo amato Flaubert e al libro che avevo da poco finito di tradurre.
Se dovessi fare una lista per ordine di simpatia, direi che Maria, così pacata, amante dei viaggi, dal modo di fare schivo, sarebbe al primo posto, seguita da Gesuina che comunque, in diverse occasioni, strappa un sorriso per i suoi modi di fare esuberanti (del resto era un'attrice di teatro). Per ultima Lori. Sarà la classica ragazza della sua età, ma in alcuni momenti è odiosa, anche se alla fine si riscatta col suo cambiamento.
Sicuramente ho voglia di leggere altro di questa autrice e penso anche che se tra qualche tempo provassi a rileggere questo, potrei cambiare anche opinione.
August 19, 2020
In quanto questo libro è stato molto criticato, mi sento di spezzare una lancia a suo favore.
Certo, anche io avendo letto altri libri della Maraini, questo non si può di certo definire all’altezza dell’intramontabile “Marianna Ucrìa”, ma non è una lettura così terribile come molti dicono.
È vero, la scelta d’impostazione di scrittura è alquanto confusionaria, descrivendo i vari punti di vista delle tre protagoniste, anziché optare per una narrazione esterna (che da una parte non sarebbe stata poi così male), l’autrice ha scelto la narrazione interna delle tre donne(i pov, per farla breve), dove ogni spezzone è come se fosse scritto dalle dirette interessate, con la scusa di scrivere per lettera all’amato(Maria), oppure un diario segreto (Lori), o infine quella di registrare la propria voce su un registratorino portatile(Gesuina).
Questo, come già detto crea un po’ di confusione, non tanto per i vari pov, ma perché in ogni testo bisogna andare quasi ad indovinare chi scrive(questo non vale per Maria che scrive una lettera, e quindi è presente la propria firma alla fine), poiché all’inizio di ogni testo è presente solo la data di scrittura.
Secondo me proprio ciò è alla base del vero e unico problema del libro. Per il resto, lo trovo veramente piacevole e scorrevole. A differenza dell’ultimo libro della Maraini (Trio), che narra anch’esso di sole donne, questo racconta una solidarietà femminile differente, meno dolce, ma che si va a rinsaldare quando una delle tre rimane in coma, e spezza l’equilibrio famigliare, “obbligando” le altre due a crearne uno nuovo, dove entrambe, chi più chi meno, cambiano. A tratti sembra che le tre quasi si odino, quando in realtà, alla fine, sono le uniche e vere protagoniste, rimaste ancora insieme nonostante tutto, anche dopo tutto il via vai di uomini che le hanno abbandonate durante il corso del racconto. Loro sono il caposaldo del libro, la dimostrazione di una forza indescrivibile, nonostante tutte le cose che le dividono, avrebbero potuto andare ognuna per la propria strada, ma hanno scelto di stare insieme, creando un legame indissolubile.
Certo, anche io avendo letto altri libri della Maraini, questo non si può di certo definire all’altezza dell’intramontabile “Marianna Ucrìa”, ma non è una lettura così terribile come molti dicono.
È vero, la scelta d’impostazione di scrittura è alquanto confusionaria, descrivendo i vari punti di vista delle tre protagoniste, anziché optare per una narrazione esterna (che da una parte non sarebbe stata poi così male), l’autrice ha scelto la narrazione interna delle tre donne(i pov, per farla breve), dove ogni spezzone è come se fosse scritto dalle dirette interessate, con la scusa di scrivere per lettera all’amato(Maria), oppure un diario segreto (Lori), o infine quella di registrare la propria voce su un registratorino portatile(Gesuina).
Questo, come già detto crea un po’ di confusione, non tanto per i vari pov, ma perché in ogni testo bisogna andare quasi ad indovinare chi scrive(questo non vale per Maria che scrive una lettera, e quindi è presente la propria firma alla fine), poiché all’inizio di ogni testo è presente solo la data di scrittura.
Secondo me proprio ciò è alla base del vero e unico problema del libro. Per il resto, lo trovo veramente piacevole e scorrevole. A differenza dell’ultimo libro della Maraini (Trio), che narra anch’esso di sole donne, questo racconta una solidarietà femminile differente, meno dolce, ma che si va a rinsaldare quando una delle tre rimane in coma, e spezza l’equilibrio famigliare, “obbligando” le altre due a crearne uno nuovo, dove entrambe, chi più chi meno, cambiano. A tratti sembra che le tre quasi si odino, quando in realtà, alla fine, sono le uniche e vere protagoniste, rimaste ancora insieme nonostante tutto, anche dopo tutto il via vai di uomini che le hanno abbandonate durante il corso del racconto. Loro sono il caposaldo del libro, la dimostrazione di una forza indescrivibile, nonostante tutte le cose che le dividono, avrebbero potuto andare ognuna per la propria strada, ma hanno scelto di stare insieme, creando un legame indissolubile.
March 15, 2023
AKA
~ ARPIE ~
Dilaniato in 3 giorni (coincidenze?), il libro di questa autrice dalla scrittura travolgente racconta la storia di tre donne, tre familiari, tre generazioni, tre modi di esprimersi a confronto.
Lori: la figlia adolescente cinica, sfrontata, impulsiva, fragile a modo suo. Tiene un diario e scrive di getto, con tanto di errori grammaticali, la morte dei congiuntivi.
Maria: la madre sognatrice, romantica, instancabile traduttrice tanto colta quanto ingenua. Scrive lettere cariche d'amore, pitturando ricordi e desideri.
Gesuina: la nonna di 60 anni passionale, distaccata eppure invadente, che cerca rapporti superficiali con uomini rigorosamente più giovani. Incide i suoi pensieri su un registratore.
Tre donne molto diverse, unite da un legame di sangue e dall'arrivo di un uomo, che sconvolgerà per sempre le loro vite.
La Maraini rende attuale e avvincente la storia più vecchia del mondo, interrogandosi sul ruolo della Donna e sulle scelte che fa (o che altri fanno per lei), sui giudizi cui è sottoposta per la sua intera vita.
"Mi chiedo se noi donne abbiamo introiettato un senso delle convenienze, non dico sociali, ma più profonde, riguardanti il pudore e le consuetudini del sentimento, che gli uomini invece non hanno introiettato, abituati come sono ad appropriarsi dei corpi femminili a loro piacere. Corpi che quando si allontanano e mostrano ritrosia e indipendenza suscitano in loro rabbia, gelosia, volontà di possesso e dominio".
~ ARPIE ~
Dilaniato in 3 giorni (coincidenze?), il libro di questa autrice dalla scrittura travolgente racconta la storia di tre donne, tre familiari, tre generazioni, tre modi di esprimersi a confronto.
Lori: la figlia adolescente cinica, sfrontata, impulsiva, fragile a modo suo. Tiene un diario e scrive di getto, con tanto di errori grammaticali, la morte dei congiuntivi.
Maria: la madre sognatrice, romantica, instancabile traduttrice tanto colta quanto ingenua. Scrive lettere cariche d'amore, pitturando ricordi e desideri.
Gesuina: la nonna di 60 anni passionale, distaccata eppure invadente, che cerca rapporti superficiali con uomini rigorosamente più giovani. Incide i suoi pensieri su un registratore.
Tre donne molto diverse, unite da un legame di sangue e dall'arrivo di un uomo, che sconvolgerà per sempre le loro vite.
La Maraini rende attuale e avvincente la storia più vecchia del mondo, interrogandosi sul ruolo della Donna e sulle scelte che fa (o che altri fanno per lei), sui giudizi cui è sottoposta per la sua intera vita.
"Mi chiedo se noi donne abbiamo introiettato un senso delle convenienze, non dico sociali, ma più profonde, riguardanti il pudore e le consuetudini del sentimento, che gli uomini invece non hanno introiettato, abituati come sono ad appropriarsi dei corpi femminili a loro piacere. Corpi che quando si allontanano e mostrano ritrosia e indipendenza suscitano in loro rabbia, gelosia, volontà di possesso e dominio".
July 2, 2022
“Si trovano insopportabili i gesti, le azioni, le scelte di chi ci vive accanto, ma nello stesso tempo si pensa con terrore a quando questa intimità terminerà”
Questa volta parliamo di un romanzo introspettivo, una raccolta di pensieri che nasce dai racconti intimi di tre donne, una nonna una madre e una figlia costrette per necessità a condividere gli spazi domestici.
Gesuina, Maria e Lori sono estremamente diverse tra loro.
Tra le poche cose che condividono c’è la necessità di liberare e tirare fuori il racconto soggettivo delle proprie giornate.
Lori lo fa scrivendo un diario che tiene ben nascosto nella sua stanza, Gesuina parlando in un piccolo registratorino portatile mentre Maria lo imprime scrivendo lunghe lettere al suo amore lontano.
Una convivenza noiosa, labile e precaria destinata a disintegrarsi quando, una presenza maschile, irrompe nelle loro vite.
Uno spaccato generazionale che mette in luce la diversità di pensiero, di ideale di libertà e di desiderio nelle diverse età della vita.
Ho letto pareri discordanti su questo libro.
Per me è stata una lettura diversa e interessante perché in qualche modo spinge a fare tante considerazioni importanti sui rapporti interpersonali che viviamo ogni giorno.
Voi avete letto questo libro?
Cosa ne pensate?
@daciamaraini @rizzolilibri
#tredonne #women #diary #together #grandmother #mother #daughter
Questa volta parliamo di un romanzo introspettivo, una raccolta di pensieri che nasce dai racconti intimi di tre donne, una nonna una madre e una figlia costrette per necessità a condividere gli spazi domestici.
Gesuina, Maria e Lori sono estremamente diverse tra loro.
Tra le poche cose che condividono c’è la necessità di liberare e tirare fuori il racconto soggettivo delle proprie giornate.
Lori lo fa scrivendo un diario che tiene ben nascosto nella sua stanza, Gesuina parlando in un piccolo registratorino portatile mentre Maria lo imprime scrivendo lunghe lettere al suo amore lontano.
Una convivenza noiosa, labile e precaria destinata a disintegrarsi quando, una presenza maschile, irrompe nelle loro vite.
Uno spaccato generazionale che mette in luce la diversità di pensiero, di ideale di libertà e di desiderio nelle diverse età della vita.
Ho letto pareri discordanti su questo libro.
Per me è stata una lettura diversa e interessante perché in qualche modo spinge a fare tante considerazioni importanti sui rapporti interpersonali che viviamo ogni giorno.
Voi avete letto questo libro?
Cosa ne pensate?
@daciamaraini @rizzolilibri
#tredonne #women #diary #together #grandmother #mother #daughter
March 9, 2025
Tre donne – nonna, figlia e nipote che si ritrovano a vivere nella stessa casa senza la presenza di un uomo. Si sopportano, si detestano, si confidano, si sostengono e si raccontano in una narrazione a tre voci, con tre sensibilità diverse. La nonna Gesuina ex attrice di teatro ora infermiera a domicilio “innamorata dell’amore” a sessant’anni, che scherza con il panettiere e chatta civettuola in rete e si confida in un registratorino, la figlia Maria che traduce Madame Bovary sottopagata e scrive lunghe lettere al fidanzato Francois e infine Lori, diciassettenne che tiene un diario nascosto, insofferente e ribelle, che fa l’amore con un compagno di scuola per passare il tempo. Un equilibrio precario e scoppiettante destinato a rompersi con l’arrivo di Francois per alcuni giorni: Lori si mette nei pasticci (il più classico…) e Maria non reggerà la notizia, spetterà alla nonna, dotata di un insospettabile spirito pratico, prendere in mano la situazione. Dacia Maraini, a ottant’anni scrive un romanzo molto al femminile, frizzante, arioso, che guarda al futuro, e senza tanti sentimentalismi melodrammatici, più sorrisi che lacrime; nonna e nipote non hanno peli sulla lingua mentre Maria è una sognatrice immersa tra i libri. Gli uomini non ci fanno una gran figura: ridicoli, impacciati, ossessionati, pronti a defilarsi, sottrarsi, rifuggire dalle responsabilità, non se ne salva uno. Non è tra i migliori della scrittrice ma rimane una piacevole lettura. Tre stelle.
August 25, 2022
Un libro molto molto particolare… 3 donne di 3 generazioni differenti e le loro vite insieme raccontate con sapienza.
Una storia che scorre, un ritmo piacevole. Le 3 donne con caratteri e attitudini diverse affrontano la vita è soprattutto l’amore in modo imprevedibile. Ci si aspetterebbe una donna anziana (Gesuina, la nonna), posata e senza più interessi e invece ci troviamo a vedere raccontate le sue passioni per il panettiere e l’amore virtuale con Filippo; poi una ragazzina (Lori, la nipote) alla ricerca dell’amore grande, quello da batticuore che invece non crede nell’amore; e la donna di mezza età (Maria, la mamma) che dovrebbe faticare dopo un lutto a rimettersi in gioco che invece vive un amore passionale e intenso.
La storia della loro vita si intreccia e ha risvolti inaspettati.
Nel complesso ben scritto… forse un po’ estremizzato, ma piacevole. Avrei dato 3 stelle e mezzo ma non sono riuscita.
Una storia che scorre, un ritmo piacevole. Le 3 donne con caratteri e attitudini diverse affrontano la vita è soprattutto l’amore in modo imprevedibile. Ci si aspetterebbe una donna anziana (Gesuina, la nonna), posata e senza più interessi e invece ci troviamo a vedere raccontate le sue passioni per il panettiere e l’amore virtuale con Filippo; poi una ragazzina (Lori, la nipote) alla ricerca dell’amore grande, quello da batticuore che invece non crede nell’amore; e la donna di mezza età (Maria, la mamma) che dovrebbe faticare dopo un lutto a rimettersi in gioco che invece vive un amore passionale e intenso.
La storia della loro vita si intreccia e ha risvolti inaspettati.
Nel complesso ben scritto… forse un po’ estremizzato, ma piacevole. Avrei dato 3 stelle e mezzo ma non sono riuscita.
January 5, 2019
Storia bellissima e personaggi interessanti, forse sarebbero potuti essere caratterizzati in maniera più completa. Maria e sua madre Gesuina, sembrano a tratti quasi rispettivamente lo stereotipo della donna docile e sognatrice con il naso sempre tra i libri e della donna in età avanzata che ancora non rinuncia a sentirsi giovane perdendosi in amori frivoli.
Ho trovato tuttavia della prondità sotto la superficie della mera vicenda raccontata che emerge a tratti tra le onde di un romanzo più che piacevole e scorrevole (si legge in una giornata se si ha tempo a disposizione). La Maraini scrive divinamente, ma questo penso non ci sia bisogno di precisarlo!
Ho trovato tuttavia della prondità sotto la superficie della mera vicenda raccontata che emerge a tratti tra le onde di un romanzo più che piacevole e scorrevole (si legge in una giornata se si ha tempo a disposizione). La Maraini scrive divinamente, ma questo penso non ci sia bisogno di precisarlo!
May 10, 2019
Forse vale solo 3.5 stelle! Un romanzo è difficile da classificare. Una finestra, uno sguardo su la vita di tre donne, nonna, figlia e nipote. Tutte con approcci sull’amore diverso!! Fa riflettere a cosa è amore a vari epoche della vita: adolescenza, adulti e vecchi. La fine è ottimista e triste allo stesso tempo.
Interessante anche come Maraini ci comunica i pensieri ed emozioni delle tre donne: tramiti diari con stili differenti (registratore, diario segreto e lettere). Nel leggere bisogna indovinare chi parla!!
Interessante anche come Maraini ci comunica i pensieri ed emozioni delle tre donne: tramiti diari con stili differenti (registratore, diario segreto e lettere). Nel leggere bisogna indovinare chi parla!!
August 29, 2020
Leggo molte critiche riguardo questo libro, in particolare riguardo la modalità di scrittura strutturata in tre “diari” di tre persone diverse uniti insieme in un’unica narrazione. A me è piaciuto sinceramente, non ho avuto difficoltà a passare da un personaggio all’altro, non ho avuto problemi di comprensione (mai, non capisco chi afferma che “non si capisce chi parla”, a me è sembrato sempre palese..).
Primo libro letto della Maraini (!!), è sicuramente un ottimo punto di partenza.
Primo libro letto della Maraini (!!), è sicuramente un ottimo punto di partenza.
August 15, 2022
Particolare la forma di scrittura del libro: il lettore ricostruisce la trama della vicenda attraverso gli scritti personali delle 3 donne (diario, lettere, dettatura al registratore). Finale parzialmente sospeso, cosa che non apprezzo mai.
In questa precisa edizione manca totalmente la stampa di una pagina; trovo spesso errori di stampa nei libri che leggo, ma una correzione finale non si fa più?
In questa precisa edizione manca totalmente la stampa di una pagina; trovo spesso errori di stampa nei libri che leggo, ma una correzione finale non si fa più?
November 3, 2024
Molto interessante il racconto a tre voci delle protagoniste, tre generazioni di donne che vivono in un unico appartamento, mettendo in evidenza tre caratteri assai diversi.
Ci fanno capire i loro sentimenti attraverso i resoconti di diari, lettere e registrazioni che ognuna di loro tiene.
La figura che mi è più piaciuta è quella della nonna sessantenne innamorata dell'amore.
Le figure maschili sono modeste, la scrittura è bella.
Ci fanno capire i loro sentimenti attraverso i resoconti di diari, lettere e registrazioni che ognuna di loro tiene.
La figura che mi è più piaciuta è quella della nonna sessantenne innamorata dell'amore.
Le figure maschili sono modeste, la scrittura è bella.
February 22, 2021
Ich würde eine 3,5 vergeben, wenn ich könnte. Am spannendsten fand ich die unterschiedlichen Zugänge der drei Frauen (Großmutter, Mutter, Tochter) zur Aufzeichnung ihrer Gedanken und Wünsche. Die Großmutter spricht ihr Leben in ein Aufnahmegerät, die Mutter verfasst Briefe an ihren Liebhaber, die Tochter schreibt Tagebuch... Ansonsten fand ich die Geschichte etwas dünn...
August 24, 2021
Stimo da sempre la Maraini eppure non riesco a sentirla nelle mie corde. Niente di strano, fin qui. Solo che in questo caso, non si è trattato semplicemente di riconoscere che sono davanti a una grande autrice che però non mi attira. Ho trovato proprio poco interessante la storia in sé. Questo romanzo è come un soggetto che merita di essere maggiormente ampliato.
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