Il giallista Carlo Lucarelli e il criminologo della Polizia italiana Massimo Picozzi tracciano l'anatomia del serial killer, questa minacciosa e angosciante incarnazione di omicida criminale. Partendo dalla narrazione di dodici casi, i due autori riconoscono alcune tipologie di assassini seriali e offrono un catalogo agghiacciante di casi che hanno messo in difficoltà le polizie di tutto il mondo.
Carlo Lucarelli was born at Parma, the son of a physician. He was interested in literature and theatre when he was young, and studied Literature and History. Nowadays he lives in Mordano near Bologna.
Already in his years of study, during his research for his thesis subject he got in touch with the material for his first two books, which take place during the time of fascism and the years immediately after the war. In Italy he became well known quite soon because of these two books, and it was only a matter of time before he quit his academic activities and turned to his career as an author and all other sorts of activities, such as writing plays, film scenarios, radio-plays and, moreover, singing in a Post-Punk-Band called "Progetto K".
He is a frequently invited moderator on an Italian television programme about crime (Blu notte misteri d'Italia). As a journalist he works for several newspapers and magazines, such as il manifesto, Il Messaggero and L'Europeo. He has written more than twenty novels, including Almost Blue, (City Lights, 2001) and numerous short stories. Together with Marcello Fois and Loriano Macchiavelli he founded "Gruppo 13", a collective of crime-writers in the region Emilia-Romagna.
Interessante e agghiacciante viaggio tra le storie di serial killer di tutto il mondo, dei metodi investigativi e dei progressi fatti in materia nel corso degli anni. Con lo stile inconfondibile di Lucarelli, che scrive esattamente nel modo in cui narrava i delitti nel mitico Blu notte, programma cult degli anni 90 che ho sempre seguito con interesse.
Saggio molto interessante sulla figura del serial killer. Tanti approfondimenti molto interessanti su un argomento ampio e che mi interessa molto. Soddisfatto al 100%! Leggerò sicuramente altro di Lucarelli e Picozzi.
3 stelle e mezzo A volte succede che un particolare argomento mi attiri come una fiamma con le falene. La mia fiamma sono i serial killer, che riescono a incuriosirmi, affascinanti e terrorizzati in egual misura. Primo libro che leggo sull'argomento, mi sono lasciata conquistare da questo libro perché mi intrigava un sacco. Non sono rimasta delusa. Lo stile, scorrevolissimo, si contrappone ad un linguaggio più tecnico, scientifico e penale. È stata una lettura veramente interessante ed agghiacciante, accurata e specifica in alcuni punti e narrativa in altri. Finito il libro, avrei voluto altri libri altrettanto lunghi e dettagliati. Ho apprezzato particolarmente i riferimenti ai serial killer italiani, spesso poco conosciuti e surclassati dai mostri stranieri… mi hanno fatto venire i brividi. Bella lettura, averi voluto più pagine!
Serial Killer Storie di ossessione omicida è un saggio a tutti gli effetti. Gli autori sono Carlo Lucarelli, scrittore di noir, e Massimo Picozzi, psichiatra e criminologo.
I due iniziano tutti i capitoli, ad eccezione dell’ultimo, parlando di due serial killer. Si inizia con Vincenzo Verzeni, che ha vissuto nella seconda metà del 1800, quindi ci si sofferma anche su Cesare Lombroso, uno dei pionieri degli studi sulla criminalità, e fondatore dell’antropologia criminale, che ha studiato a fondo il caso Verzeni, studiando ovviamente la conformazione del cranio dell’uomo.
Nello stesso capitolo si parla di Fritz Haarman, che ha iniziato la sua attività di serial killer subito dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, in Germania. Vi basti sapere che i vicini di Fritz non si sono mai ritrovati senza carne in quel periodo di povertà.
C’è poi un capitolo sui serial killer donna come Milena Quaglini, che ha ucciso il marito, sembra per legittima difesa, ma poi saltano fuori altri morti e mica tutti possono essere rimasti uccisi per legittima difesa, no? Anche se così vorrebbe far pensare la Quaglini. Tra le donne c’è anche la storia di Aileen Wuornos, che già all’età di sei anni si brucia il volto mentre cerca di appiccare incendi usando una bomboletta di gas per accendini. Mi sa che io a sei anni manco sapevo come funzionava un accendino.
Poi ci sono quelli che sembrano sani, almeno in apparenza, come Andrea Matteucci o Edmund Kemper. Il primo afferma che quando uccide prova il piacere di aver fatto pulizia di una persona indegna. Il secondo capisce che la vera uccisione che gli interessa è quella della madre, che decide di decapitare perché così la testa può essere usata come bersaglio per le freccette. Sanissimi.
E poi ovviamente non possono mancare quelli che sembrano completamente folli come Gaspare Zinnanti o Ed Gein. Al primo è stata diagnosticata una forma di schizofrenia acuta caratterizzata dalla presenza di deliri bizzarri e confusi di vario contenuto che lo convincono di essere stato investito per volontà divina del compito di uccidere le vittime per la loro salvezza. Amen. Anche Ed verrà diagnosticato come schizofrenico, verrà considerato non in grado di intendere e di volere, verrà rinchiuso nel reparto psichiatrico dove si dimostrerà un paziente modello.
E infine ci sono le storie di due serial killer che hanno coinvolto diversi Stati come Roberto Succo e Jack Unterweger. Roberto Succo ha iniziato con un duplice omicidio a Mestre, catturato ma anche fuggito da un ospedale psichiatrico di Reggio Emilia, Roberto verrà poi identificato a Parigi, riuscirà a scappare, verrà catturato nei pressi di Conegliano, a Treviso, e si scoprirà che il suo piano era spostarsi verso la Sicilia e da lì andare in Nord Africa. Quando in questura gli viene chiesto la professione, Roberto risponderà: “Sono un killer, ammazzo la gente”. Se solo fosse una professione legalizzata. (Scusate, oggi mi sento particolarmente in forma).
E fa invece lo scrittore Jack Unterweger, che nei primi anni Novanta è una star nei caffè letterari austriaci. Il libro che ha scritto, il primo da lui pubblicato, era un’autobiografia che parlava di quando era in galera per aver ucciso una prostituta. Peccato che ad un certo punto comincino a saltar fuori altri corpi, di altre prostitute, uccise in giro per il mondo sempre nello stesso modo, lo stesso utilizzato da Jack nel suo primo omicidio.
In Serial Killer Storie di ossessione omicida Lucarelli e Picozzi non espongono solo le storie di alcuni serial killer perché, come vi dicevo all’inizio, il libro può essere considerato un saggio a tutto tondo. I due autori parlano infatti anche della nascita di un serial killer e della storia, in breve, dell’omicidio seriale; parlano delle donne serial killer e del crimine violento; parlano del DSM ovvero il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (che probabilmente tutte le persone che frequentano l’Università di Psicologia desiderano avere, io almeno ero – e sono – tra queste), ma affrontano anche la classificazione dell’FBI e del CCM ovvero il Crime Classification Manual; affrontano la tematica dell’infermità mentale e l’imputabilità nel nostro codice penale così come la diagnosi dello psichiatra; le origini della professione del profiler e la vittimologia.
La bibliografia usata dai due autori per scrivere il libro è impressionante e non vi nego che mi sono segnata una quarantina di titoli che desidero leggere per approfondire un tema che sicuramente, come sapete, mi appassiona.
Se a questo libro non do il massimo dei voti è solo per lo stile di narrazione che a volte non mi ha fatto impazzire, ma a livello di contenuto Serial Killer è davvero un gran bel libro. Se come me siete affascinati dal tema è sicuramente un volume che dovete leggere.
Panoramica della storia dei serial killer in generale, delle indagini che hanno portato al loro arresto contemporaneamente allo sviluppo delle branche investigative che se ne occupano negli Stati Uniti e in Europa. Molto più inquietante dei thriller e dei telefilm perché queste storie sono vere.
Dai tempi di Caino l'uomo sopprime il proprio simile. Per uno scopo specifico, per rabbia o per motivi apparentemente incomprensibili. Se poi in quest'ultimo caso le modalita' di uccisione sono ripetute e particolarmente efferate, ecco nascere la figura dell'omicida seriale, del male incarnato, della variabile sfuggita ad ogni controllo costituito della societa'. Come tutti i "mostri" attira e respinge allo stesso tempo, un misto di fascino e orrore. Per quanto questo libro sia documentato e didascalico, rimane l'impressione che in realta' si sappia poco o punto sul perche' alcune persone deviano totalmente, si avviano su un percorso di morte e distruzione estrema. Che la carica di bestiale violenza sia in tutti noi pronta a esplodere trovata la giusta miccia? Forse no, ma le classiche frasi dette dai vicini delle "persone per bene", scoperte come assassine spietate, fanno dubitare un po'.
Non una schiera di crime story ma di più. Oserei dire quasi un saggio. Quasi! I racconti si susseguono in base al sapiente uso di pillole di criminologia. Scopriamo così chi è il killer seriale e quali sono le tecniche criminologiche più utili ad identificarlo.
E' il sesto libro sui serial killer che leggo. Gli autori sono italiani e giustamente trovo più informazioni sulla situazione italiana rispetto agli altri libri, scritti da perlopiù soggetti che vivono negli USA, il paese che sforna la maggior parte dei serial killer e su cui esiste molta più documentazione. Il libro in se l'ho trovato molto completo (addirittura c'è una bibliografia di 3-4 pagine alla fine del libro) nonostante sia abbastanza breve, addirittura è scritto in caratteri abbastanza grossi. Se non avessi letto anche altri libri sull'argomento gli avrei dato 4 stelle, ma gliene do "solo" 3, perchè c'erano cose che - per forza di cose - già sapevo avendole lette altrove. Però per esempio sapevo del database centralizzato in USA, ma non sapevo di quello canadese (poi adottato da molti altri paesi), ma sopratutto non sapevo ce ne fosse uno anche italiano, che a quanto pare è anche migliore degli altri due! Lo raccomando a tutti gli appassionati e curiosi.
Colpito e al contempo leggermente deluso. Non è um romanzo ma nemmeno un trattato approfondito. È narrato bene, cpn molte parti romanzate intervallate da dettagli e analisi accurate. Tutto molto preciso (almeno per i fatto che conoscevo) e in alcuni casi istruttivo, ma mi ha lasciato un piccolo senso di insoddisfazione, come se gli mancasse qualcosa.
Un eccellente saggio sulla fenomenologia dei serial killers. La parte narrativa è lasciata a Lucarelli che, sebbene non al suo livello di romanziere, sa raccontare bene anche questo tipo di storie. Quella clinica è di competenza di Picozzi, che si sente che sa quel che dice, ma lo narra da esperto del suo campo, non da narratore. Rimane che il testo è di facile e piacevole lettura, per niente pesante nonostante l'argomento. E scorre molto bene, quasi fosse un romanzo. Sarà che l'argomento affascina... ma è così.
Chi sono i serial killer e perché la nostra immaginazione è così colpita da queste terribili figure? Perché ci fanno paura, certo. Ma anche, e soprattutto, perché sono la personificazione di quanto c'è ancora di irrazionale, di ferino, di primordiale in noi e nella nostra vita apparentemente logica e ordinata. "Serial killer" è un'esplorazione della psicologia di questi mostri efferati, ma è anche un'indagine su tutti gli strumenti di cui oggi dispongono detective e magistrati per mettersi sulle tracce di questi omicidi ossessivi, sempre in bilico tra normalità e follia.
Un libro affascinante, come il carisma che avvolge i serial killer. Le loro storie mi tengono in pugno, la loro aura mi incuriosisce e terrorizza al tempo stesso. Benché sia difficile per le persone immaginare che cosa possa passare per la mente di qualcuno tanto da spingerlo ad agire in quel modo, questo libro ne spiega accuratamente la storia, i risvolti psicologici e sociali. Traccia un quadro molto preciso e dettagliato e analizza accuratamente i loro vissuti.
Scritto da Carlo Lucarelli e Massimo Picozzi, questo mini saggio ha il pregio di raccontare il modus operandi di diversi serial killer a partire dai casi stessi che li hanno resi famosi. Da Leonarda Cianciulli a Edmund Kemper, questo testo non ha altre pretese oltre alla volontà di raccontare chi erano queste persone e come sono arrivate a compiere i crimini di cui si sono resi colpevoli. Recuperò a breve gli altri due testi scritti a quattro mani dagli autori.
Libro scritto a due mani da due illustri personaggi del crimine. Per chi seguiva Blu Notte di Lucarelli sicuramente nei suoi capitoli sentirà la sua voce e il suo modo inconfondibile di narrare gli avvenimenti. Un bel libro per chi è interessato all'argomento. Avrei fatto maggiori approfondimenti su casi italiani.
Saggio scritto bene, parecchio corposo ed esaustivo e tutt'altro che romanzato. Un'analisi precisa dei fatti che permette di capire alcune delle dinamiche predatorie di alcuni SK e a volte di avere anche uno spaccato della dinamica che ha portato all'arresto o del ritardo della cattura. Questo libro, insieme a mindhunter, delinea metodi, mezzi e dinamiche predatorie dei serial killer del passato
Interessante ma macabro allo stesso tempo...!!! Fa venire le paranoie...ti fa riflettere...resto scioccata ad allibita pensando che esistono persone che possano uccidere un altro essere umano senza alcun motivo...da leggere ma non di sera!!!!
Ottimo libro, che si divora in un giorno. Storie truci, quanto è vero che la realtà supera la fantasia. "Storia" dei serial killer, con un tentativo di spiegazione che affonda nella biologia, nella cultura, nella psichiatria. Da leggere.
Il libro che mi ha fatta appassionare ai serial killer, scorrevole e descritto molto bene. Lucarelli e Picozzi spiegano le tipologie di serial killer e per ognuna allegano una o due storie di "ossessione omicida".
Molto, molto interessante. Se vi incuriosisce la mente umana e volete sapere cosa porta le persone ad uccidere, come si risolvono i casi e come si riconoscono gli SI, dovete leggere questo libro.
Veramente bellissimo, storie di serial killer raccontate in modo molto fluido ma altrettanto dettagliato/intrigante. Mi dispiace averlo in kindle e non cartaceo.
"Serial Killer. Storie di ossessione omicida" di Carlo Lucarelli e Massimo Picozzi è un romanzo misto saggio che scava a fondo nella psiche dei più noti assassini seriali, unendo la penna affilata dello scrittore noir alla competenza scientifica dello psichiatra criminologo. Il libro non si limita a raccontare storie di sangue, ma costruisce un percorso analitico attraverso i meandri della mente criminale, alternando casi celebri a riflessioni sulla natura del male. Si parte da un confronto temporale che subito cattura: da un lato Vincenzo Verzeni, il "vampiro di Bergamo" ottocentesco studiato da Cesare Lombroso come archetipo del criminale per costituzione fisica; dall'altro Fritz Haarman, il macellaio di Hannover che, nel caos della Germania postbellica, trasformò esseri umani in merce di mercato nero. Due epoche distanti, stessa disumanità. Le donne non sono da meno, con figure come Milena Quaglini, che ammanta i suoi delitti di legittima difesa, e Aileen Wuornos, la cui vita segnata dalla violenza fin dall'infanzia la trasforma in una killer spietata. Ci sono poi i casi che sfidano ogni comprensione: assassini come Andrea Matteucci ed Edmund Kemper, che uccidono con una lucidità agghiacciante, elaborando filosofie personali sulla purezza o sul rapporto con la figura materna. All'estremo opposto, personaggi come Gaspare Zinnanti ed Ed Gein, le cui psicosi li portano a compiere gesti che sembrano usciti da un romanzo horror, pur mostrandosi poi perfetti pazienti una volta rinchiusi. Non mancano i killer globali: Roberto Succo, che si autodefinisce con spaventosa franchezza "un killer professionista", e Jack Unterweger, lo scrittore austriaco che usa la sua fama letteraria per nascondere nuovi omicidi. Ma il vero valore del libro sta nell'approccio scientifico: Lucarelli e Picozzi esaminano le teorie sulla nascita del comportamento omicida, le classificazioni psichiatriche e criminologiche, il ruolo del profiling e il dibattito sull'imputabilità. La bibliografia è un tesoro per chi vuole approfondire, con decine di riferimenti che spaziano dalla psicopatologia alla storia del crimine. Se c'è un aspetto che può lasciare perplessi è lo stile, a volte troppo tecnico quando si addentra nelle analisi diagnostiche, perdendo un po' della forza narrativa che caratterizza invece i capitoli dedicati ai singoli casi. Ma resta un'opera fondamentale per chi vuole capire, oltre al brivido del racconto horror, i meccanismi profondi che possono trasformare un essere umano in un mostro. Per chi è appassionato di criminologia, è una lettura che non delude, anche se forse avrebbe potuto essere più coinvolgente nella parte saggistica. Un libro che fa riflettere, più che semplicemente raccontare, e che per questo merita attenzione.
Un libro che ti guida nella criminologia, dalle sue origini fino alle recenti parti che si occupano di criminali seriali. Vengono trattati alcuni serial killer celebri, tra cui Ted Bundy, Jeffrey Dahmer, Ed Gein, Leonarda Cianciulli e tanti altri.
Mi sono immerso nella psicologia di vittime, carnefici, coloro che hanno dovuto indagare su crimini perversi e sanguinari; veder scindere le azioni malate compiute dai serial mi ha stretto lo stomaco: dai motivi fisici, biologici e psicologici fino agli agenti esterni che hanno influito: abusi di sostanze, abusi fisici da parte dei familiari, la mancanza di una figura (per la maggior parte dei casi di serial killer di genere maschile) paterna. Un insieme di fatalità che porta al traboccare della sanità psichica.
Un testo forte, ma affrontabile se con interesse verso la psicologia e la criminologia.
Tre stelle e mezza. È un saggio scritto a quattro mani e si vede, si riescono a distinguere chiaramente la parte di Lucarelli (è quasi come sentirlo parlare!) da quelle di Piccozzi. Ha un taglio da un lato giornalistico (quando parla, in estrema sintesi, delle "carriere" dei serial killer) e dall'altro della divulgazione scientifica. Tutti i casi presentati sono funzionali a spiegare le teorie scientifiche alla base dell'analisi forense e della profilazione dei killer. Da questo libro mi aspettavo più approfondimento, da un lato e dall'altro. Soddisfatta a metà.
Discretamente interessante. Si alternano narrazioni true crime in stile Lucarelli, piene dei suoi cliché sintattici che, se adatti alla televisione, in un testo di narrativa alla lunga diventano stopposi, e parti più "scientifiche", in cui Picozzi analizza i profili criminali e la psiche deviata delle varie tipologie di serial killer. Non ho le competenze per riconoscere quanto siano attendibili, in effetti, ma non mi hanno trasmesso chissà quali verità sconosciute e inaspettate. Il risultato è un discreto libro, senza infamia e senza lode.
Se devo essere sincero, lo stile di Carlo Lucarelli non mi piace granché. Anche quando scrive ha la tipica tendenza delle sue trasmissioni a cercare una suspence a tutti i costi. Se da un lato questo stile è a volte pesante, tuttavia lo caratterizza dall'essere una semplice narrazione di cacciatori di uomini. Una lettura che mi ha entusiasmato per certe storie. E' un libro che si lascia leggere.
Massimo Picozzi mi piace molto: il suo "Un oscuro bisogno di uccidere" lo ricordo tuttora! Idem per Carlo Lucarelli che, se pur non mi entusiasma, pure si fa leggere. Perchè allora questo libro mi sia risultato insopportabile mi sfugge...
In un periodo in cui sono molto interessato al lato oscuro della vita questo Libro sui Serial Killer molto interessante. La scrittura di Lucarelli mi piace e la divisione in tipologia di serial killer per portare gli esempi per spiegare la teoria è fatta bene!
Molto deludente. Non si è parlato dei più grandi serial Killer della storia come Ted Bundy o il Mostro di Firenze... senza considerare che più di metà libro parla solo delle tipologie di serial killer e dei profili che va a disegnare la polizia... particolarmente noiosa soprattutto l'ultima parte.
cinque stelle non sono abbastanza se siete curiosi come funziona la mente di un serial killer questo libro è però anzi è per voi anche se siete semplicemente appassionati ci criminologia o di cronaca nera