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Aracoeli.

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Aracoeli—Elsa Morante’s final novel—is the story of an aging man's attempt to recover the past and get his life on track in the process. The Aracoeli of the title is the narrator's deceased mother, who grew up in a small Spanish town before marrying an upper-class Italian navy ensign. The idyllic years she spends with her only son—Manuel, the narrator of the novel—are shattered when she contracts an incurable disease (probably syphilis) and becomes a nymphomaniac.

Now, at the age of 43, Manuel, an unattractive, self-loathing, recovering drug addict who works a dead-end job at a small publishing house, decides to travel to her hometown in Spain in order to look for her. Filled with dreams and remembrances the novel creates a Sebaldian landscape of memory out of this painful journey, painting a portrait that is both touching and bleak.

Paperback

First published January 1, 1982

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1546 people want to read

About the author

Elsa Morante

50 books653 followers
Elsa Morante began writing short stories which appeared in various publications and periodicals, including periodicals for children, in the 1930s. Her first book was a collection of some of the stories, Il Gioco Segreto, published in 1941. It was followed in 1942 by a children's book, La Bellissime avventure di Caterì dalla Trecciolina (rewritten in 1959 as Le straordinarie avventure di Caterina).
She married the novelist Alberto Moravia in 1941, and through him she met many of the leading Italian thinkers and writers of the day as Pier Paolo Pasolini, Dario Bellezza, Sandro Penna, Attilio Bertolucci, Umberto Saba and many others.

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Community Reviews

5 stars
256 (32%)
4 stars
288 (36%)
3 stars
183 (22%)
2 stars
58 (7%)
1 star
14 (1%)
Displaying 1 - 30 of 94 reviews
Profile Image for Bruno.
255 reviews144 followers
April 30, 2015
Ma voi ci pensate che potreste morire domani senza aver letto tutte le opere della Morante? Io, sì.

Straziante, morboso e con una prosa densissima. Esattamente tutto quello che cerco nella letteratura. Splendido!!
Profile Image for roberto.
70 reviews24 followers
March 30, 2021
Probabilmente uno dei libri più tristi che abbia mai letto. Impregnato di una malinconia totale, che si insinua in ogni virgola e non dà scampo, non permette in alcun modo alla luce di entrare e sbirciare.
È la storia del viaggio di Manuel nella terra natia della madre, ma è soprattutto un viaggio compiuto, a ritroso, nei ricordi, un viaggio che ha il disperato obiettivo di rivivere e così comprendere i comportamenti morbosi e poi crudeli di una madre amata, odiata, e mai dimenticata.
Inizia col sintagma "mia madre", e termina con la parola "morte", il che è una cornice molto esplicativa.
Profile Image for Gianluca.
Author 1 book53 followers
November 21, 2016
"Ma certi individui sono più inclini a piangere d'amore, che di morte". Ricorderò per molto tempo queste parole di Manuele, la cui voce accompagna ininterrotta questo romanzo durissimo (in senso buono), struggente, a tratti tremendo, meraviglioso come tutte le cose malinconiche. Scrittura divina, ma questo si sapeva.
Profile Image for Aloke.
209 reviews58 followers
December 8, 2015
I've incurred enough in library fines to buy this book, that's how long it's took me to finish. And sadly I didn't even really like it. I think this probably means I'm hopelessly in love with Elsa Morante or more likely I just have an unhealthy obsession. That's fitting of course for a book about a son's somewhat unhealthy obsession for his mother. In his defense he was probably going to be unhealthy anyways (I fall in the nature trumps nurture camp).

If I was being uncharitable I'd call this the world's worst travelogue: a disturbed middle aged man who is uncomfortable traveling and prefers not to see things too clearly embarks on a trek to an arid and isolated Spanish village in search of his dead mother but spends most of the time talking about his unhappy childhood in Rome!

More charitably it's a coming of age story distorted by a mother's mental illness. Although this one is for the Morante completists it definitely has moments which match the brilliance of her other books available in English (Arturo's Island and History).

One strange thing is that Morante's heroines always seem like victims of circumstance. They're all childlike. Morante herself, from what I've read, was the polar opposite. Is it cautionary: "Ladies, don't fall into this trap!" Or maybe she's simply being factual: "You won't escape this trap!"
Profile Image for La lettrice controcorrente.
592 reviews247 followers
October 8, 2022
Aracoeli è l'ultimo romanzo di Elsa Morante (Einaudi editore) ma questo non sarà l'ultimo titolo che leggerò con le compagne di viaggio de L'isola di Morante.

Sono contenta di aver seguito l'ordine cronologico e di aver conosciuto Elsa così, di essere cresciuta e cambiata con lei. Aracoeli è diverso da tutti gli altri romanzi scritti da Morante e ormai lo sappiamo, la sua capacità di trasformarsi non ci stupisce più ma ci affascina. 

Mi sono avvicinata ad Aracoeli con un pizzico di timore, avevo paura che le atmosfere cupe e alcuni passaggi oscuri rendessero la lettura difficile, pesante. E invece Elsa ha creato una storia di dolore, amore, ossessione e mi ha intrappolato nella sua rete con facilità. 
RECENSIONE COMPLETA: www.lalettricecontrocorrrente.it
Profile Image for Pitichi.
608 reviews27 followers
December 11, 2022
Elsa Morante è un'autrice di cui sto leggendo tutto, e ogni volta che penso di aver letto il suo capolavoro, arriva un libro migliore del precedente, che mi fa ricredere. Aracoeli è vecchio come me, pubblicato nel 1982, quando avevo appena sei mesi, eppure è attualissimo, moderno e pieno di verità, per quanto il protagonista (mio quasi coetaneo), il 43enne Manuele Muñoz Muñoz, riferisca che la sua storia, come tutte le storie, è immaginaria.
Un romanzo d'amore tardivo, la scoperta che l'amore, sempre negato a questo brutto, miope, sgraziato ed effemminato ometto senza spessore, in realtà era palpitante, tangibile, vicino. Un viaggio postumo in Andalusia, per ripercorrere la propria esistenza e analizzarne gli episodi salienti, per riappacificarsi, se possibile, con il fantasma della propria madre, Aracoeli.
Tra l'altro i quattro romanzi morantiani sono come una rivisitazione degli stessi temi, da diverse angolazioni, come in una evoluzione dei sentimenti. Tutti troppo belli per non essere definiti dei capolavori.
Profile Image for Simona.
974 reviews228 followers
Read
December 5, 2018
"Questa non fu, come l'altra, foriera di pianto; ma certi individui sono più inclini a piangere d'amore, che di morte".

Potrebbe essere riassunto con un viaggio questo ultimo romanzo di Elsa Morante pubblicato nel 1982 che si concentra sul rapporto tra madri e figli. Il viaggio di un uomo, un figlio verso se stesso, ma anche verso Aracoeli, appunto, un luogo in Spagna dimenticato da Dio e dai geografi, la terra natìa della madre defunta.
Noi lettori viaggiamo con lui nella sua storia, nel rapporto turbolento e difficile con se stesso. Manuel, il figlio, è un uomo disilluso dalla vita e da se stesso, che fa fatica ad accettare la sua natura, il suo modo di vivere. Per lui, il viaggio nella terra della madre è l'occasione per riappacificarsi, per ritrovarsi e cercare di mettere insieme i pezzi della sua vita.
Un percorso che lo porta, non solo nelle viscere della terra materna, ma anche dentro se stesso fino all'indissolubile fine.
Profile Image for Sara.
162 reviews3 followers
December 7, 2022
Come si fa a non amare alla follia, ma follia pura Elsa Morante? Con questi suoi personaggi super scomodi e fastidiosi eppure così intimamente umani. Il realismo magico di Morante è qualcosa su cui non si può che piangere. Disegna una bellezza di figure da favola, nella Storia che conosciamo.

Non so essere giusta con questo libro, perché come tutti i libri migliori che ho letto ho fatto fatica a iniziarlo e poi finirlo è stata come una coltellata. Vorrei che tutte le parole di questo romanzo mi entrassero nelle vene per sempre.

Aracoeli è una bellissima Eritto andalusa, ma è anche la Vergine che sale le scale del tempio, è la madre salivosa di baci, la donna sfigurata, deformata, resa acorporea e al tempo stesso pluscorporea dalle sue gravidanze. È il simbolo della nostra modernità di uomini da poco senza futuro, è la madre che abbiamo amato, odiato e che ci ha rovinato la vita, ma senza la quale non avremmo vissuto.
Profile Image for Jessica.
22 reviews2 followers
January 9, 2021
La scrittura magistrale della Morante dà vita ad uno splendido capolavoro nonché storia di desolazione e abbandono, di struggimento e distruzione per un amore che viene strappato inesorabilmente ad ognuno dei protagonisti. Molto lento, specie all'inizio, ma densissimo, quasi opprimente: mi ha trascinata pagina dopo pagina all'interno di un vortice furioso di rievocazioni e ricordi del protagonista, della sua infanzia, di cui è Aracoeli la regina indiscussa dell'Eden tipicamente infantile del figlio. Si tratta di una storia di memorie, dolore, infinita nostalgia e mancanza, risentimento, amore perduto odiato e compianto - non solo da Manuele come si potrebbe pensare. Mi ha toccata nel profondo.
Profile Image for Riccardo.
54 reviews
January 25, 2023
straziante, uno dei libri più intimi che io abbia mai letto.
Profile Image for Roberto.
55 reviews1 follower
October 6, 2017
Tremendamente pesante. Sin'ora uno dei libri più noiosi e fra i meno interessanti che io abbia mai letto. Lo stile c'è, è innegabile, il dizionario accanto deve per forza esserci anche quello per determinati termini desueti. La grammatica e la prosa sono molto complesse, anche facenti parte di una scuola ormai passata.
Leggere un libro scritto in italiano di un'autrice italiana non è certamente come leggere un libro classico tradotto, MA mi chiedo: è necessario sprofondare in un ritmo tanto lento e dettagliato per fare un affresco del genere? Certamente no. Questione di stile, evidentemente. Per cui, se da un punto tecnico valuto bene questo libro, da un punto soggettivo, esteticamente e non, mi ha lasciato indifferente; annoiato, aggiungerei.

- In primis, l'impianto e la scansione temporale, divisa appena in paragrafi e non in capitoli. Questo è già bastevole per far impazzire qualsivoglia lettore. Non ci sono punti fermi concreti, di facile individuazione. A livello simbolico, se ne potrebbe evincere una fluidità di argomento, una specie di impossibilità nel dividere questa materia squisitamente memoriale e per cui soffusa fra passato e presente in un unicum fluente. Dal punto di vista pratico, però, ha solo il potere di complicare inutilmente una materia già complicata.

- Secondo: i personaggi. Per quanto ben caratterizzati che siano, ho continuato a provare una tetra, aprioristicamente inopinabile indifferenza nei confronti di ciascuno dei personaggi narrati, in particolar modo per Emanuele e per Aracoeli stessa. Nonostante la loro complessità psicologica sia importante, ben cesellata, il trattare di due poveretti senza assolutamente alcuna qualità di alcuna natura se non una violenta mediocrità (dei grigi tizi random qualunque, detto in altre parole), certamente val bene un capitolo. Ma non un dannatissimo libro intero senza che ci sia un minimo di sottile ironia. Il tono è invece mantenuto mortalmente serio. E per tanto, no, non è stato possibile provare né empatia né simpatia (ma neppure antipatia, se proprio un sentimento doveva uscir fuori) nei loro confronti. Per il mio palato letterario questo è criminoso.

- Terzo: l'impianto temporale, ma questa volta dal punto di vista dell'intreccio e della fabula, talmente tanto intricati da far apparire le paglie d'un cestino di vimini solo cordicella sfusa, perché proprio in virtù e a causa della divisione del testo, i salti cronologici non sono sufficientemente evidenziati. Nuovamente, a livello simbolico se ne può evincere la continuità fra passato e presente. A livello pratico invece non va bene. Non a me.

- Quarto: la trama. Non succede nulla di particolare, muore giusto qualcuno, così, a caso direi. Il morire non è messo in evidenza con significativa partecipazione, suspense o altro. I vari eventi scorrono con lucido e freddo distacco quali possono essere le antiche memorie di un uomo di mezza età (e quale il romanzo intero difatti sarebbe). Ancora, simbolicamente la valenza è importante, la scelta stilistica azzeccata, ma il vedersi sfilare gli eventi pagina dopo pagina dopo pagina senza sbalzi o particolari imprevisti sortisce quel senso di noia di cui sopra. Par di leggere una pappa densa e cremosa ma appetibile solo a piccole cucchiaiate, pezzetto per pezzetto, diluendolo nel tempo a causa della sua consistenza tanto quanto fondamentale insipidità.

- Quinto, ma questo è personalissimo: la sintassi e la grammatica. Come detto sopra, e a buona ragione, è collocabile nei prodotti dei romanzieri della vecchia scuola italiana; ormai, a oggi (giugno 2017) è prossimo alla quarantina d’anni, ultimo frutto pure di una scrittrice ormai matura ma facente parte di un sistema educativo proveniente dai primi del novecento. Leggere per cui questo libro senza il filtro che normalmente si riscontrerebbe in qualsivoglia testo di qualsivoglia epoca di qualsivoglia lingua tradotta nella propria è diverso e potenzialmente più complicato. In più, leggendo, non smettevo di pensare che molte espressioni fossero ormai desuete, più consone all'acritico bel parlare delle vecchie maestre d’elementari che al linguaggio corrente. Non solo: ho sempre come avvertito l’artificiosità del testo, la sua ricerca d’affettazione quasi, e per cui una non spontaneità sin troppo palese. Questo ha rappresentato un ostacolo ulteriore all'approdo all'ultima pagina.

In conclusione: il libro è tecnicamente alto, quasi rasente la perfezione. Però, e di questo mi si perdonerà la schietta soggettività, ‘ndo vai se a sostanza nun ce l’hai? Peccato perché avevo una grande curiosità di leggere la Morante, nutrita da una buona dose di aspettative. Probabilmente non ho azzeccato l’opera giusta. Ce ne vorrà di tempo, comunque, prima che mi dedichi a qualcos’altro di suo.
Profile Image for booksummoner.
180 reviews2 followers
September 10, 2025
"Ogni creatura, sulla terra, si offre. Patetica, ingenua, si offre: «sono nato! eccomi qua, con questa faccia, questo corpo e questo odore. Vi piaccio? mi volete?»"

"...tutti i viventi si propongono, come gente di marciapiede, a un segno altrui di amore."

"Ma tu, mamita, aiutami. Come fanno le gatte coi loro piccoli nati male, tu rimangiami. Accogli la mia deformità nella tua voragine pietosa."

"Bisogna dire che esisteva una parentela stretta fra tutte le cose: tutte apparentate dalla luce. Era un segno universale grandissimo, ma delicato."

"Forse, questa fu una valle di fanghi diluviali pietrificati, su cui le mostruose creature dei primordi, sepolte negli uragani, lasciarono le loro maschere mortuarie?"
Profile Image for Ross Dorianycc.
113 reviews4 followers
January 27, 2024
"Certi individui sono più inclini a piangere d'amore, che di morte."
Morante immensa.
Un lungo e malinconico, sofferto, viaggio nella vita e nella morte, nella sofferenza abissale di un amore perso troppo presto.
Di tanti amori persi.
Profile Image for Amy Appiani.
103 reviews11 followers
October 4, 2020
Mi ci sono voluti mesi per leggere questo libro, perché mi ero arenata sulle prime cento pagine, provando un'antipatia istintiva mista a pietà per Manuele, la voce narrante. Ripreso pochi giorni fa, ho letto le duecento e passa pagine restanti in un fulmine: superato l'episodio dei partigiani e del collegio, la trama procede speditamente e Manuele, arrivato vicino a El Almendral, decide finalmente di raccontare la storia della perdita della madre Aracoeli. Dal punto in cui la madre rimane incinta fino al finale, il libro si eleva a emblema di una tristezza e un dolore indicibili. Ho riletto intere frasi, alcune delle quali mi hanno mossa a commozione, e credo che si noti che questo, di Morante, fu l'ultimo romanzo, scritto in un momento di forte sofferenza; eppure l'amore per la parola, per il racconto, che ne emana è indubbio. Avrei dato 4,5 stelle, ma per la superba qualità formale della scrittura, seppur a volte eccessivamente arzigogolata, dó 5.

La cosa più sorprendente è scoprire che, in realtà, "Aracoeli" è un romanzo sulla paternità, più che il contrario. Un romanzo di genitorialitá, amore e morte (che infatti è l'ultima parola che lo chiude).
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Frabe.
1,196 reviews56 followers
August 16, 2017
Manuele Penati, quarantatreenne, rievoca la sua infanzia, negli anni '30, e specialmente il rapporto di amore e odio con la madre, la spagnola Aracoeli. Ora Manuele è un uomo solo, dai pensieri contorti, con una pessima immagine di sé: quella d'un "traballante cartoccetto di errori e di vergogne (tutti di genere femminella)". Il suo viaggio in Spagna, nei luoghi dell'infanzia materna, potrà forse essergli utile per ritrovare lei, l'Aracoeli originaria, e anche se stesso.
L'ultimo romanzo di Elsa Morante, grandioso, è godibile con qualche fatica: un viaggio anch'esso, con certi passi da valicare, fino alla meta appagante.
Profile Image for Chiara Basile.
237 reviews140 followers
June 29, 2024
Ma certi individui sono più inclini a piangere d'amore, che di morte
Profile Image for Marco Vaglica.
23 reviews
September 27, 2023
«Non piansi affatto alla notizia: nemmeno una lagrima. Però sull’istante fui morso da quella stessa, identica sensazione già provata: come di un pungiglione di vespa grossissima, che dal collo mi penetrasse fino in fondo alla gola. Io non intesi, allora, il richiamo del doppio segnale; mentre oggi mi chiedo se quella nuova, piccola belva sanguinaria, perfetta gemella dell’altra, non fosse per caso una sua messaggera postuma, inviata a suggerirmi, col suo pungiglione, il motivo innominato di quel mio pianto. Questa non fu, come l’altra, foriera di pianto; ma certi individui sono più inclini a piangere d’amore, che di morte».
Profile Image for Michael.
853 reviews636 followers
October 22, 2018
When an Italian booktuber (Bruno) offers some recommendations for great Italian authors to check out, I am going to pay attention. In his video, he recommended Alberto Moravia and Elsa Morante, who were married for twenty years. Comparing Elsa Morante to Elena Ferrante peaked my interest and the recommendation given was her last novel Aracoeli. A melancholic novel about an aging man attempting to recover his past and get his life on track. Stuck in a dead-end job for a small publishing house, 43 year old Manuel travels to the home town of his mother Aracoeli, to try and understand her.

People that have a deep understanding of psychology would get more from Aracoeli than I did but what struck me is his obsession with his mother. I do believe that Manuel is a very unreliable narrator so all his thoughts and feelings have to be considered before discovering the truth. His self-loathing I could handle but I was often frustrated with his short-sightedness. It was difficult to like this character because I found myself constantly trying to analyse him, never sure if I was understanding who he truly was.

Aracoeli was an enigma as well, mainly because we are constantly inside Manuel’s had. I never felt like I was fully understanding this character, and when the novel talks about how she contracts an incurable disease (syphilis is implied) or how she was a nymphomaniac I spent more time wondering about her situation. She was a victim of her circumstances and the way women were treated. Reading Aracoeli felt more like sifting through all that is going on to find the truth, but that is part of its appeal.

If I am to compare Elena Ferrante to Elsa Morante, it would be in relation to the way both wrote about the treatment of women. Both wrote incredibly complex Neapolitan women trying to navigate their way through life. I think Ferrante is a much easier read but I might consider Morante a much more rewarding experience.

I do not begin to understand the complexity of Aracoeli and I know it will be many read throughs before I even scratch the surface. I love novels like this because they make you work for a much more rewarding experience. I may not understand Aracoeli now but I hope to in the future. There is so much despair and destruction in the book, but I find myself pondering it weeks after I finished it. I have to return to Aracoeli, it is the type of book that leaves you no other choice.

This review originally appeared on my blog; http://www.knowledgelost.org/book-rev...
Profile Image for Nicola De Riggi.
16 reviews2 followers
August 24, 2020
Ultimo romanzo di Elsa Morante. L'intero romanzo è carico di desolazione con l'ossessione della Morante di condividere un vissuto tragicamente segnato dalla guerra e dalla paura. La scrittura sovrabbondante e diversa, smisurata e impertinente, segna il definitivo abbandono di ogni illusione positiva sul mondo. E' un romanzo pieno di passioni e di ricerca, dunque, di fatti strani accompagnati dal gelo della morte, tra realtà e sogno, e le vicende scabrose e ambigue ivi contenute non sono viste con curiosità molesta, ma attraverso le innocenti fantasie di un ragazzino, mentre la narrazione s'incastra ammirevolmente con la turbolenza dei sentimenti del protagonista.

1 review
October 13, 2021
Lo sforzo è molto, ma non è andato vano. È la cosa più simile ad un flusso di coscienza che abbia mai letto, o forse lo classificherei tale, un progetto ambizioso di raccontarla la vita di un individuo che emotivamente rimane un bambino ferito, privato di qualcosa che lo deturpa nella vita adulta, non lo fa andare avanti.
Arrivare lentamente a fine ed empatizzare con tutti i personaggi, nessuno escluso. Vedere la fine del mondo negli occhi di un bambino e capire che è il semplice corso della storia del mondo, un altro obiettivo audace del libro.

La frase finale, un toccasana per tutti.
Profile Image for Maurizio Manco.
Author 7 books131 followers
October 8, 2017
"A volte – specie in certe solitudini estreme – nei vivi prende a battere una pulsione disperata, che li stimola a cercare i loro morti non solo nel tempo, ma nello spazio. C’è chi li insegue all’indietro nel passato e chi si protende al miraggio di raggiungerli in un futuro ultimo; e c’è chi, non sapendo più dove andare senza di loro, corre i luoghi, su una qualche loro pista possibile." (pp. 6, 7)

"Vivere significa: l’esperienza della separazione." (p. 18)
Profile Image for Chad Post.
251 reviews302 followers
Read
July 20, 2015
DISCLAIMER: I am the publisher of the book and thus spent approximately two years reading and editing and working on it. So take my review with a grain of salt, or the understanding that I am deeply invested in this text and know it quite well. Also, I would really appreciate it if you would purchase this book, since it would benefit Open Letter directly.
Profile Image for Antonella.
118 reviews18 followers
May 26, 2020
Denso fino all’inverosimile, poetico.
Vorrei che questa vita mi bastasse per poter dire quanto amo la scrittura di Elsa Morante.

Il finale mi ha spezzata in due.
Displaying 1 - 30 of 94 reviews

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