Quante volte ci capita di sentirci spenti, giù di tono, incapaci di esprimere la luce che sentiamo brillare in noi? Diamo la colpa alla mancanza di sonno, allo stress o alla giornata sbagliata, ma non siamo consapevoli che la ragione è un'altra: i colori. Come le tempere sulla tavolozza di un grande pittore, anche la nostra pelle ha bisogno degli abbinamenti giusti per risplendere. Ma come fare a orientarsi? Come capire quali sono i colori giusti per noi? Il segreto c'è, si chiama armocromia ed è il metodo scientifico ideato da Rossella Migliaccio, possiamo identificare la nostra palette di colori personale, conoscere le sfumature che ci valorizzano e imparare a far risaltare il nostro fascino e la nostra unicità. Impareremo a conoscere i colori che ci sono amici e a declinarli per scegliere abiti, accessori, make-up, arredamento... Ma non è solo una questione di immagine: riscoprire i colori ci spinge a domandarci quando e perché abbiamo smesso di usarli, a rivedere la nostra storia e, talvolta, a iniziarne una nuova. Conoscere il linguaggio segreto dei colori può cambiarci la vita, rendendoci più sicuri, più belli e, di conseguenza, più felici.
2.5/5 Diciamo che seguendo Rossella Migliaccio su Instagram tante cose risultano essere già sentite. Non ci sono esempi diversi da quelli che si trovano nelle storie in evidenza, né di vip di una determinata stagione né riguardo a concetti teorici. E il fatto che non ci siano immagini a colori è decisamente un problema: è un libro che fa del colore il suo argomento centrale, com'è possibile che non ci sia una sola indicazione esplicita su come distinguere le varie sfumature? Non so, non credo sia una lettura illuminante, tanto vale rimanere su Instagram e guardare le storie dell'autrice, almeno lì i colori ci sono.
Libro interessante ma, nonostante sia un libro che parla di colori, non ci sono immagini che ti facciano capire gli esempi che l’autrice fa, soprattutto quando parla delle stagioni e dei colori da indossare
Un'utile introduzione ai principi dell'armocromia, con interessanti spunti culturali sulla teoria e sulla storia del colore. Questo libro spinge ad approfondire con altre letture, ma manca di una parte illustrata con esempi che lo renderebbero più chiaro.
Molto interessante come teoria e sicuramente utile se scoperta affiancati da un professionista. Avendo solo il libro un'idea ce la si può fare, ma è difficile mettere in pratica ciò che ti spiega e i consigli per capire come usare la propria palette. Sempre che uno sia riuscito a capire effettivamente quale sia. È un libro molto nozionistico e per questo a tratti anche noioso: molto spesso si devono ripetere le stesse informazioni, ad esempio. Sarebbe la tipologia di libro che necessita di molte foto a colori e con un'alta qualità di stampa per fornire degli esempi concreti e validi; l'autrice ci prova a segnalare sempre attori, attrici, personaggi famosi, ma diventa macchinoso andare ogni volta a cercare su Google. Un progetto molto carino, purtroppo non ben realizzato.
Il meglio di questo libro è che mi ha fatto venire voglia di leggere "La teoria dei colori" di Goethe. Per il resto troppe ripetizioni di concetti già affrontati ben più di una volta nel corso del libro. Per quanto io sia interessata al tema del colore, a questo testo ho preferito di gran lunga quello più didattico e vicino ad arte ed architettura di Josef Albers (che comunque a Scarlett je da 'na pista) letto nel lontanissimo 2020. Ad ogni modo grazie dei consigli, prendo nota, ma temo continuerò a vestirmi di nero perché Oscar Wilde, quello vero, non quello delle citazioni sui social, ha drasticamente influenzato la mia vita.
Direi uno spreco di tempo: aggiunge poco a quello che dell'armocromia si può leggere su un qualunque sito on line. Gran parte del libro non fa altro che ripetere concetti notori (e li ripete pure spesso, in più capitoli) e non ci sono notizie più approfondite o più utili. Certo, se non sapete niente sull'argomento, la lettura di questo libro può aprirvi gli occhi e farvi notare cose cui prima non facevate caso o farvi capire perchè alcuni capi che avetge nell'armadio non li mettete più perchè non vi ci vedete bene, ma se già avete letto quanto reperibile on line, potete anche bypassare questa lettura. *** I would say it's been a waste of time: this essay adds little to what you can read about the color scheme on any online site. Much of the book does nothing but repeat well-known concepts (and even repeats them often, in several chapters) and there is no more in-depth or more useful information. Of course, if you don't know anything about the subject, reading this book can open your eyes and make you notice things you didn't notice before or make you understand why you dont' use anymore some dresses you have in your closet, finding them not suitable for you. However, if you have already read what is available online, you can also bypass this reading.
Mi aspettavo un libro diverso. C'è tanta teoria e molte nozioni che secondo me servono a poco a meno che tu non abbia fatto una consulenza specifica prima di leggerlo. Per dire, nonostante tutte le cose tecniche che vengono spiegate, ancora non sono completamente sicura della mia stagione, o del mio sottotono. E dubito di riuscire a capirlo leggendolo da qualche parte. Qualche buon spunto ma non abbastanza da giustificarne la lettura.
Tutto molto interessante ma io non ho ancora capito quale sia la mia stagione 😂 Probabilmente sono un inverno! Ma deep, bright, cool, assoluto? È troppo difficile!
“Pensateci un attimo: se vi trovate in Europa e dovete commissionare la produzione di un oggetto a una fabbrica in Asia, come fate a descrivere via telefono o email il colore che vorreste realizzare? Non sarebbe attendibile né una descrizione a parole, né tantomeno la resa sullo schermo di un computer.” Questo scrive l’autrice dopo oltre 200 pagine di descrizioni a parole dei colori, che costringono ad interrompere la lettura ogni pochi secondi per cercare lumi su internet... e quindi attraverso una lacunosa resa su uno schermo. Il tema è interessante, ma senza delle pagine a colori, con esempi e foto, purtroppo il libro risulta completamente inutile. Anche le palette stampate all’interno della copertina sono del tutto insufficienti, visto che mancano di didascalie che spieghino, ad esempio, quale dei 10 verdi proposti nella tabella da 60 colori sia un “verde foresta”. Poiché la lettura di questo libro impone in ogni caso di passare la maggior parte del tempo su internet e il senso stesso di leggere un libro viene meno, tanto vale informarsi sull’argomento direttamente su diversi blog molto ben fatti, molto più sintetici, corredati di esempi visivi e con l’extra di avere l’accortezza di ricordarsi anche di chi non è bianco.
Un’introduzione semplice e discorsiva all’armocromia e in generale al ruolo del colore nel mondo della moda ma non solo. Avendolo ascoltato, non posso certo lamentare la mancanza di illustrazioni. Mi ha fatto venir voglia di procurarmi una ruota dei colori prima di scegliere i cuscini del divano. Continuo a non sapere con certezza quale sia la “mia” stagione ma alla mia età la cosa mi interessa fino a un certo punto. Come molti altri titoli del genere non solo si avvale senza risparmio del vecchio detto “repetita iuvant” (cosa che in un audiolibro non dà nemmeno fastidio) ma sembra anche presumere che il lettore medio abbia conseguito a stento il diploma di terza media: immagino sia un effetto collaterale della semplificazione.
Comprato con enorme scetticismo è in realtà un libro quasi scientifico sulla moda, scritto in modo semplice ma ricco di spunti interessanti da approfondire.
Sicuramente un libro molto interessante e affascinante che dona nuova vita ai colori, permettendo alle persone di avvicinarsi a essi e non temerli. Purtroppo, è un libro che non dà nessun valore all'armocromia. Chi lo legge non ha un vero e proprio termine di paragone, dato dalla grande assenza delle immagini. Per cui, il libro non restituisce nulla di più di quello che possono dare delle storie fatte su Instagram; anzi, quest'ultime potrebbero essere anche più efficaci.
Questo romanzo mi ha aiutato parecchio, aprendomi e permettendomi di notare dettagli a cui prima non facevo caso. Molto scorrevole e ricco di aneddoti, vi farà vedere le cose sotto in altra prospettiva
Consiglio questo libro a tutti, veramente interessante, sono molto tentata di fare una seduta di armocromia per vedere che colori mi stanno meglio e rivoluzionare non solo il guardaroba a quanto pare, ma anche la mia vita.
Interessante ma piuttosto complicato. Nonostante cerchi di informarmi bene sull'argomento trovo trattazioni in contrasto tra loro. Credo che ci sia un fondo di verità ma che non sia tutto oro colato. Comunque come libro è fatto abbastanza bene e qualche idea me l'ha chiarita.
Il libro è molto interessante e piano piano sto imparando sempre qualcosa in più riguardo all'argomento, anche grazie al profilo Instagram dell'autrice. Purtroppo in alcuni punti si danno alcune nozioni per scontate e ovviamente non vengono forniti tutti gli strumenti per effettuare un'analisi completa che altrimenti sostituirebbe quella che viene fatta di persona dai professionisti.
Un’introduzione al tempo stesso semplice e soddisfacente alla teoria dei colori applicata alla persona, “Armocromia” si rivela un libro utile e istruttivo, ricco di suggerimenti pratici. La sua natura estremamente divulgativa lo rende adatto anche a chi, come me, non ha nessun tipo di formazione in materia, ma è interessato a costruirsi delle basi.
Mi sono accostata a questo libro con molta curiosità dopo aver visto l'intervista dell'autrice sulla pagina Facebook "Decameron-una storia ci salverà" e l'ho divorato in pochi giorni! Complici una scrittura chiara e ben divisa per argomenti, nonché i molteplici esempi che vengono menzionati nelle pagine, questo saggio si dimostra all'altezza delle aspettative. È una lettura estremamente interessante anche per i non addetti ai lavori sul mondo dell'armocromia, sull'influenza che i colori hanno sulla nostra vita ed anche sull'importanza che ha il riconoscere i nostri colori amici per poi effettuare scelte mirate ed etiche negli acquisti.
Il contenuto è sicuramente appropriato e adatto alle persone che si stanno appena approcciando all'argomento. Non ho gradito il tono con cui è scritto il libro, ma è una preferenza personale, inoltro trovo alcune parti molto ripetitive, ci sono molto concetti che vengono ripetute con quasi le stesse parole in capitoli diversi, il che rende noiosa la lettura. Inoltre avrei preferito che l'autrice avesse inserito le immagini delle persone che utilizzava come riferimento nella spiegazione perchè mi è risultato difficoltoso riuscire a seguire le sue spiegazioni senza poterle osservare allo stesso tempo.
Una guida utile per chi ama l’armocromia, la disciplina che suggerisce i “colori amici” sulla base di carnagione, occhi e capelli. Seguo Rossella Migliaccio su Instagram, dove fa un lavoro di divulgazione egregio, quindi questo suo libro non ha aggiunto molto alle mie conoscenze in materia. È comunque un saggio completo, una buona base per iniziare. L’unica pecca, non sono l’unica ad averla notata, è la mancanza di riferimenti fotografici: e per un libro che parla di colori, effettivamente, non è una pecca da poco.
Il libro è molto ben scritto, ma a mio parere presenta un unico, enorme problema: non presente nemmeno una immagine. Un libro serio sui colori non può prescindere dall'avere al suo interno proprio i colori di cui si parla, per avere degli esempi veramente calzanti... è come un libro di geografia senza cartine....
Diversi lettori e lettrici di Goodreads hanno riferito di non trovarsi in accordo col metodo armocromatico presentato nel libro, perché hanno l'impressione di stare bene con tutti i colori. Beati loro. Nel mio caso è il contrario: mi sembra che nessuna palette sia davvero quella giusta. *sad music playing*
Premesso che coi colori ci lavoro anch'io, ho l'occhio allenato e i concetti teorici mi sono noti, nella pratica non mi trovo. Per esempio io penso di avere un sottotono della pelle freddo, eppure ho consacrato la mia esistenza al makeup mattone - se mi metto addosso un rossetto bordeaux o un blush freddo mi sento un clown, non scherzo. Per quanto riguarda l'abbigliamento, invece, le prove coi tessuti non mi suggeriscono grandi cose; ho l'impressione che ciò che mi si addice di più sia fondamentalmente dettato dalla personalità del colore e non dalla sua capacità fisica di illuminarmi il volto. In ognuna delle quattro palette ci sono alcuni colori in cui mi ritrovo e altri che ASSOLUTAMENTE NO (a parte la palette Inverno che, escludendo il nero, è oscena in ogni sua gradazione - ma ironia della sorte, secondo l'app Armocromia io sarei proprio una Inverno 👁️👄👁️). L'idea di avere una consulenza professionale, proprio solo per il gusto di capire, mi stuzzica molto, ma penso che lascerò questa frivolezza ad un altro momento della vita.
Per quanto riguarda il prodotto editoriale in sé, si tratta di un saggio dalla prosa scolastica, che non rende la lettura più interessante, anzi, "ci si passa sopra" nell'intento di arrivare al sodo; condivido inoltre il sentito comune, cioè che mancano contenuti fotografici laddove fornirebbero al libro un valore notevole.