Nonostante il brutale conflitto in corso, il Rojava curdo-siriano sta consapevolmente sperimentando forme di democrazia diretta in grado di proporre a un Medio Oriente martoriato un modelLo di società antagonista sia ai regimi dittatoriali alla Assad sia ai regimi teocratici alla ISIS. Rifacendosi al confederalismo democratico elaborato dal leader curdo Abdullah Òcalan, detenuto in un carcere turco dal 1999, la popolazione del Rojava ha iniziato ad autogovernarsi attraverso una rete di assemblee e consigli in cui vengono decisi aspetti cruciali della vita sociale come l'autodifesa militare e l'amministrazione della giustizia. Questa visione non-statale dell'organizzazione sociale, fortemente influenzata dal municipalismo libertario di Murray Bookchin, si rivela rivoluzionaria anche per il contributo fondamentale delle donne, che partendo dalla critica della disparità uomo/donna sono arrivate a identificare nello Stato il principio organizzatore da abbattere. Si viene così a delineare una democrazia senza Stato del tutto sperimentale che può diventare un modello sociale esportabile in tutto il mondo.
Se vi è piaciuto Kobane Calling di Zerocalcare e volete approfondire la questione del Rojava, questo libro è perfetto! Autori vari parlano del confederalismo democratico, del Movimento delle Donne Curde e delle tante esperienze di questa realtà. Ci sono interviste ai/alle combattenti dove parlano delle loro idee... Davvero un sacco di informazioni interessanti!
Ho imparato molte cose che non sapevo leggendo questa raccolta di saggi, ed è stato molto bello parlarne col gruppo di lettura "Not(a) margine". Mi ha riempito di emozione, così come mi era successo ascoltando le parole di Eddi Marcucci.
Formalmente, ho trovato un po' poco pratico il fatto che i saggi raccolti fossero semplicemente "messi insieme", senza un lavoro di editing, addirittura senza nemmeno datarli. Per esempio, alcuni concetti vengono ripetuti più volte, in altri casi non era chiaro come collocare nel tempo gli eventi descritti. Nonostante questo difetto di cura editoriale, però, il libro riesce comunque ad offrire una panoramica su un pezzo della nostra storia contemporanea e del nostro presente che è importante, che riempie di gioia, e che ha il potenziale di metterci molto in discussione.
What's going on in Middle East, these days? Who is fighting with whom and why? What are the Kurds trying to do there? Is their fight different than their fathers? Who are those people and women mostly named "Freedom fighters" fighting againist Essad regime, Turkey and ISIS? What is the most scary thing can happen to a IS member? This book gives a comprehensive idea about what are the key factors and elements in one of the most controversial geological areas in the world. Enjoy!
Supportiamo la rivoluzione curda che è rivoluzione nel suo senso più alto. Difficile da realizzare - ci stanno provando - è palpabile a tuttə quellə che son stati in Rojava. Nel frattempo di una guerra ha dell'incredibile. Una speranza! Questa raccolta di testimonianze e interviste è chiara per comprendere quali siano le idee e le azioni di questo esperimento d'organizzazione sociale in atto - non perfetto, non conchiuso e dunque soggetto a revisioni e tentativi. Le combattenti e i combattenti sono consapevoli che non si può cambiare uno stato di cose millenario da un giorno all'altro, ma sono convinti che l'unico modo per farlo è combattere la forma Stato-Nazione che è espressione del capitalismo, ma soprattutto del patriarcato.
I wish there were more content on this topic; the world would benefit from it. Every chapter is very different from each other, providing multiple points of view; you will like some and not others. I appreciated the "decentralised" approach to describing the revolution. I feel now a bit more hopeful that, silently, we are trying to build a better world.