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E poi basta: Manifesto di una donna nera italiana

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Dopo una vita trascorsa a rispondere alle domande e alle curiosità altrui, sulle sue origini, sulla sua pelle, sulle sue opinioni, Espérance Hakuzwimana Ripanti si serve della scrittura come strumento per riappropriarsi del suo spazio ed esporsi, rivelarsi - a modo suo, nei suoi termini, alle sue condizioni. «"E poi basta" è il racconto di come sono uscita dalla mia stanza rendendo reale tutto quello che ho trovato nei libri e negli anni. Una chiamata dell'eroe a cui ho risposto a modo mio, senza mai dimenticare la mia storia, cominciata in Ruanda, e i limiti trovati per le strade d'Italia. Il racconto di me, che avrei solo voluto leggere, e di un'estate che invece mi ha cambiato la vita.» Ma è anche il racconto dei compagni di viaggio, delle esperienze che più l'hanno segnata, dei protagonisti che hanno condiviso il fronte con lei. Un saggio, una biografia, una ballata, un manifesto: la storia della sua lotta contro i pregiudizi, e infine la ricerca di soluzioni, tra il buio e la luce del sole.

240 pages, Paperback

First published October 31, 2019

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Espérance Hakuzwimana Ripanti

4 books78 followers

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4 stars
254 (34%)
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2 stars
91 (12%)
1 star
16 (2%)
Displaying 1 - 30 of 94 reviews
Profile Image for Ruppe.
505 reviews46 followers
March 10, 2020
L’autrice fa l’errore da dilettante di pensare che una scrittura emotiva e farcita di metafore, elenchi, ellissi sia più toccante di un netto resoconto dei fatti.

Il risultato è purtroppo più simile a un diario giovanile sentimentale che a un testo di denuncia sociale ben scritto e argomentato.
Pieno di riferimenti non spiegati a episodi personali, che lasciano con un senso di incomprensione e sbigottimento.

Caotico, frammentario, ripetitivo; si riduce a tratti a una sequela sfinente di frasi da Tumblr, motti moraleggianti ed espressioni a effetto che mi ricordano gli stati whatsapp ripresi dai social network.

Ottime intenzioni, contenuto potenzialmente interessante ma stile pesantissimo e inefficace.
Profile Image for Luanajuris.
29 reviews
April 30, 2020
Questo libro non è esattamente quello che ci si potrebbe attendere leggendo la parola "manifesto". Non è l'esegesi didattica di una corrente politica, è il racconto di un vissuto personale che l'autrice decide di scrivere prima di tutto per se stessa. Poi, sceglie di regalarlo a noi.
L'ermetismo delle frasi e delle esperienze riportate, che potrebbe rendere a tratti poco godibile la lettura, è il mezzo che Espérance Hakuzwimana Ripanti sceglie per parlare di sé, della vita, dei pensieri, delle emozioni e del "male trasparente" che ha scottato la sua esistenza di donna nera cresciuta in Italia. Noi vediamo solo la punta dell'iceberg perché è esattamente quello che lei decide di lasciar trapelare e rivelarci.
Questo libro è anche un grido di guerra, un appello alla battaglia e un urlo di liberazione per dire appunto "basta", la situazione non è più tollerabile. Non sono ammissibili i morti in mare, gli insulti gratuiti e le vite umane spezzate dal razzismo latente con cui l'Italia non ha mai fatto i conti e che, nel nuovo clima politico, è stato irresponsabilmente sdoganato.
In fin dei conti, ho trovato questa lettura preziosa: mi ha donato un punto di vista non comune, permesso di constatare il mio privilegio, sferrato dolorosi pugni nello stomaco e regalato idee su cui riflettere in futuro. Paragonerei questo libro ad un sassolino lanciato in uno stagno, le acque che ha smosso sono il punto da cui partire. Ne consiglio la lettura.
Profile Image for Simone.
26 reviews
May 12, 2020
Beh, le esperienze raccontate e il messaggio di fondo sono ovviamente la forza di questo libro. Però sinceramente lo stile è pesantissimo. I passaggi lucidi e chiari sono due, tre? Tutto il resto è una scrittura che a parer mio è davvero troppo emotiva e non del tutto adatta a trasmettere quello che dovrebbe essere il "manifesto di una donna nera italiana". Il libro rimane valido anche se non incontra il mio gusto, ovviamente.
Profile Image for dely.
492 reviews278 followers
March 12, 2021
Non è soltanto un libro utile o importante. È soprattutto un libro necessario. L'autrice ci parla di cosa significhi avere la pelle nera e vivere in Italia. Non è un libro per i razzisti, sperando che aprano gli occhi (e il cuore e la mente). Questi scemi sono e scemi rimangono. Secondo me questo è un libro che dovrebbe essere letto soprattutto da chi dice di essere antirazzista perché non ci possiamo nemmeno immaginare quanto le nostre domande (fatte magari in buona fede) possano risultare offensive o invadenti e ferire. Ma non ci sono soltanto le domande inopportune: ci sono anche gli sguardi e le battute scherzose, che però non hanno nulla di divertente per chi le subisce. Il libro di Espérance ci offre uno sguardo sulla vita di molti neri italiani: le loro difficoltà nella vita quotidiana, le loro paure, ma anche le speranze e le lotte.

Ho letto in diverse recensioni che lo stile dell'autrice è poco scorrevole, pesante e che sembra più uno sfogo giovanile piuttosto che un libro di denuncia sociale. A me lo stile dell'autrice è piaciuto molto e l'ho trovato scorrevole e coinvolgente. Tramite un'accurata scelta di parole e punteggiatura, l'autrice dà un determinato ritmo alla narrazione per trascinare (e far immedesimare) il lettore. Sì, è uno sfogo da parte dell'autrice, ma io l'ho considerato uno sfogo maturo, ragionato e coraggioso.
Profile Image for Elena Liotta.
35 reviews6 followers
December 8, 2019
Non è un manifesto, ma è Esperance. Chi l'ha già letta/ascoltata su instagram ne ritrova lo stile e la linfa vitale in queste pagine, che raccontano pochi fatti, ma tanto del suo mondo interno e del suo sguardo sulla realtà. È un libro dominato dall'"io", perché l'autrice rifiuta sempre (anche nelle interviste) di parlare per qualcosa di più, ma è un "io" che racconta anche esperienze comuni a tante altre voci troppo spesso silenziate. Ha uno stile guidato dalle emozioni e ricco di metafore, ma il momento in cui apre davvero dei mondi è quando parla delle persone cui vuole bene, perché si percepisce tutto l'affetto. Sul finale, il "noi" rientra da una porta di servizio - o almeno ci prova - e lo fa con tutta la sua bellezza.
Profile Image for Mari.
108 reviews6 followers
November 11, 2019
Un libro necessario.
Espérance racconta la sua storia, l’amore, i pregiudizi, la rabbia e lo stupore, fondendo allo stesso tempo la saggistica alla biografia, alla poesia e alla prosa. E lo fa con una crudezza talmente delicata che ancora non riesco a spiegarmi completamente.

Una lettura travolgente, da cui non non ho potuto (non ho voluto?) separarmi fino alla fine.
5/5
Profile Image for Marco.
157 reviews62 followers
November 17, 2019
Ho tantissime cose da dire su questo libro e ciò che mi ha raccontato, ma coi miei tempi, quando vorrò e con chi vorrò io.
Nel frattempo posso solo consigliarne la lettura, perché Espérance ci ricorda che restare uniti, restare umani e ascoltare gli altri è fondamentale, è doveroso ed è bellissimo.
Profile Image for Alessia.
67 reviews9 followers
May 12, 2021
Non mi viene semplice recensire questo libro.
Partirò col dire che stilisticamente è profondamente imperfetto. L'autrice prova a seguire una narrazione in stile "flusso di coscienza" che - a tratti - anziché fornirci una rappresentazione viva dei suoi pensieri, finisce con il confondere il lettore circa il senso del discorso intrapreso. Del resto, si tratta di una tecnica secondo me troppo complessa da applicare a un libro di questo tipo, che sta a metà tra il diario e la saggistica e il cui compito, si suppone, sia quello di trasmettere un messaggio diretto; è sicuramente una tecnica troppo complessa anche per un'autrice esordiente che, per il suo primo romanzo, avrebbe potuto adottare una tecnica narrativa più lineare, "semplice", ma non per questo banale. Perché questo libro di certo non tratta temi banali o semplici. Mi stupisce che la casa editrice non sia intervenuta in tal senso, perché davvero se devo trovare il lato negativo di questo libro, di sicuro lo vado a ricercare in come è scritto.
C'è poi il contenuto, e quello mi ha commossa dalla prima all'ultima pagina. Commossa e ferita perché, laddove pensavo di essere una persona di ampie vedute, mi sono accorta di quanto spesso io stessa commetta sbagli enormi; ferita e umiliata, perché laddove pensavo di essere una persona molto informata mi sono resa conto di conoscere solo la punta dell'iceberg di un fenomeno che è di gran lunga peggiore di quanto pensassi; umiliata e sconsolata, perché ogni volta che sembra di intravedere la luce di un cambiamento, Espérance ti fa notare che la strada da fare è ancora così lunga che probabilmente la nostra generazione non riuscirà mai a vederne la fine.
E poi mi ha scossa. Ha preso le mie idee e le ha ribaltate, ha annullato le mie convinzioni, e mi ha fatto capire che senza i fatti le parole possono essere belle sì, ma non bastano. È stato insieme un pugno nello stomaco e una rinascita mentale.
Per questo l'imperfezione di questo libro mi fa incazzare così tanto: perché fa mille giri di parole per dirti qualcosa che bisogna invece affermare con chiarezza. E perché nei giri di parole le persone spesso si perdono, si distraggono, dimenticano il senso di ciò che stavano leggendo, o più semplicemente abbandonano. E non ci si può permettere defezioni.
Perciò ho scelto di dargli tre stelle: perché seppur imperfetto, anzi nonostante la sua profonda imperfezione, è riuscito a farmi sentire responsabile verso una realtà che non posso (e non voglio) ignorare. Spero riesca a far lo stesso anche con altri; ce n'è un gran bisogno.
24 reviews5 followers
February 23, 2021
Questo libro parla di rabbia. Rabbia di essere discriminata, di essere presa in giro, di non essere compresa. Ecco, il problema si presenta quando la rabbia rende il libro offuscato come la nostra mente durante i cosiddetti "5 minuti" o in uno di quei litigi (sapete quali). Questa nebbia che copre il libro impedisce di vederne il messaggio più profondo che io, forse ignorante o insensibile, non ho colto. Esperance Hakuzwimana Ripanti però ha talento e confido che i suoi prossimi lavori mi convincano di più. 2 stelle sulla fiducia.
Profile Image for Chiara Fedele.
12 reviews1 follower
March 7, 2021
Leggere “E poi basta” è stato per me come leggere il diario di una persona che ha provato e prova tanta rabbia, che ha accumulato tanto rancore. Si percepisce tutta l’intensità di un trauma infantile antico eppure così attuale, la presenza di un bambino interiore che si difende con le unghie e con i denti. Gli episodi che vengono narrati dall’autrice, spesso in maniera frammentaria, mi hanno spezzato il cuore e fatto provare profonda vergogna per come si possa ferire una persona con gesti e parole anche apparentemente innocui, ma in realtà potenzialmente pregni di un razzismo subdolo (oltre a quello palese) e, ahimè, ancora profondamente radicato nella società in cui viviamo.

Lo stile adottato dall’autrice, però, non incontra il mio gusto personale e questo è il motivo principale per il quale ho dato al libro due stelle. Caratterizzato da periodi molto contorti o molto brevi, lunghi elenchi e aggettivi saturi di significati figurati raramente comprensibili, ho trovato lo stile troppo ermetico e più affine a un diario personale che a un libro che si definisce un manifesto. Non c’è nulla di “manifesto”, ma è il lettore a dover estrapolare informazioni e azzardare conclusioni per deduzione. Il contenuto è lì ed è forte, ma ritengo che avrebbe giovato di una scrittura più lineare per giungere intatto al lettore e invitarlo a partecipare al cambiamento piuttosto che marginalizzarlo.

Curiosa di leggere le prossime uscite dell’autrice.
Profile Image for Chiara  (wander_book_lust).
224 reviews4 followers
March 1, 2021
Mi aspettavo un libro totalmente diverso, e la sensazione che più mi è rimasta addosso mentre lo leggevo, e anche adesso che l’ho finito, è sicuramente il disagio.
Da un opera, infatti, che riporta la parola MANIFESTO nel titolo ero abbastanza certa di trovare delle considerazioni generali che, ovviamente, prendessero spunto da aneddoti di vita reale.
Ho trovato esattamente l’opposto: l’autrice, giovanissima, ha cercato di calare un malessere generalizzato, che la accompagna da sempre, nella sua quotidianità di donna, italiana e nera.
Ne viene fuori una narrazione, a mio avviso, allucinata e confusionaria, un flusso di coscienza a tratti ripetitivo e monocorde che, purtroppo, disperde e annacqua le interessantissime riflessioni di cui cerca di farsi si fa portavoce e bandiera. Non viene concesso, a mio avviso, al lettore la possibilità di mettere veramente a fuoco le tematiche trattate: poiché non è nella stessa condizione della scrittrice, non potrà mai capire cosa si prova, pertanto è relegato a un punto di osservazione parziale e decentrato, come se vedesse una partita di calcio da una tribuna laterale, col vetro appannato di fronte.
Non era meglio, mi e vi chiedo, volare un po’ più basso, lasciare da parte questa aura da poeta-vate, per concentrarsi di più su questo interessantissimo e sempre troppo poco conosciuto tema del razzismo perbenista e malcelato?
Non mi porto poco da questo libro, penso che mi abbia davvero insegnato a vedere le cose sotto un altro punto di vista o, almeno, a provarci. Tengo per me la nuova consapevolezza che non basta avere delle ottime intenzioni per poter dire o fare qualunque cosa, che tutti abbiamo delle vite difficili ma che ognuno ha il diritto alla sua infelicità.
Tuttavia, mi lascia il rammarico di quello che poteva effettivamente essere, questo Manifesto, se l’approccio di chi l’ha scritto, e di chi successivamente l’ha editato, fosse stato diverso.
Profile Image for Reb tra le pagine.
102 reviews5 followers
April 15, 2021
Cosa significa essere neri in Italia? È a questa domanda che l'autrice cerca di rispondere, e a tutte le domande "innocenti" che possono però ferire la sensibilità altrui.

L'introduzione dell'autrice alla sua opera è fondamentale, perché spiega esattamente quale sia la forma che "E poi basta" assume, ovvero quella di un diario in cui sono raccolte anche le note sparse su Internet dall'autrice nel corso degli anni.

Essendo composto da una scrittura diaristica, spesso i capitoli risultano inconcludenti, astrusi e poco chiari, ma assumono senso se li si considera alla stessa stregua di un flusso di coscienza che mette in luce i pensieri più intimi e i sentimenti dell'autrice.

Tuttavia, quello che proprio non mi scende di questo libro è che venga presentato come un "Manifesto" che, a mio avviso, dovrebbe avere un carattere politico molto più esplicito e forte. L'ho trovato fuorviante e poco adatto al suo contenuto.
Profile Image for Pollapollina Books.
736 reviews68 followers
July 9, 2020
Un memoir / diario / testimonianza / racconto / saggio poetico, spontaneo e necessario, che ci spiega cose che sappiamo di dover sapere, ma che non potremo mai davvero nostro malgrado capire.
Profile Image for Once Upon A Book.
97 reviews5 followers
January 28, 2021
E poi basta è un libro molto interessante: sia perché ha uno stile particolarissimo e che non avevo mai trovato altrove prima d'ora, ma soprattutto perché presenta uno spaccato dell'Italia che in tanti non conoscono o peggio ancora vorrebbero che non esistesse, quello degli italiani di origine straniera e dei figli di immigrati che sono italiani in tutto tranne che nella cittadinanza.
L'autrice, Espérance Hakuzwimana Ripanti, è una donna intelligente, solare (se non la conoscete, recuperatevi la live del podcast Dalla smarginatura, in cui chiacchiera con Tiffany Vecchietti aka Miss Fiction books, sono adorabili insieme) e con tante cose da dire. E per fortuna, perché ha un modo di spiegare certi concetti e situazioni che apre la mente.
Nel libro ci sono lettere, poesie, aneddoti della sua vita belli e brutti, consigli e ammonimenti (bellissimo il capitolo "Anti-razzisti wannabe") che ci fanno riflettere e che io ho apprezzato tantissimo.
Non si nasce razzisti, ma, in una società che razzista lo è, non si può pensare di destrutturare il nostro modo di pensare in quattro e quattr'otto, senza dare ascolto a chi il razzismo lo conosce davvero. Ben vengano tutti gli spunti di riflessione di chi sa esprimersi così bene con le parole.
Davvero consigliato! Elisabetta :)

Ho letto anch’io questo saggio delicato e brutale allo stesso tempo, potente ed effimero, perché Espérance ti dice esattamente quanto decide lei di volerti dire, “e poi basta”, il resto del lavoro lo devi fare tu. E quanto ha ragione, quanto dobbiamo impegnarci di più, tutti. Ho apprezzato molto lo stile, oltre che alla mescolanza di diversi generi, ma anche proprio l’uso delle parole, delle metafore, mi hanno comunicato moltissimo anche in poche semplici frasi. In alcuni punti forse un po’ prolisso o ripetitivo, ma sempre profondo, sempre sul pezzo. Molto interessanti anche i suggerimenti di lettura alla fine, davvero apprezzati. Grazie Espérance! Allegra
Profile Image for Psicologorroico.
471 reviews45 followers
October 27, 2022
Espérance ci porta dentro il suo mondo fatto di pensieri, emozioni, vissuti, esperienze, ricordi e dediche, ma anche di poesie, lettere e recensioni. Questo libro è un po' di tutto, a metà tra il memoir e il saggio, pieno di spunti di riflessione, rabbia, gioia e tantissima forza. Un punto di vista interessante e necessario. Ho apprezzato in particolare il capitolo "Antirazzista wannabe: suggerimenti" e quello sui libri.

Leggere è stata la mia fuga, il mio riparo e la mia libertà.
I libri che ho letto sono stati i miei genitori, la mia educazione, i miei amici, il mio primo amore, la mia autostima, i miei confessori e tutto quello che ho sempre e solo sognato da quando ricordo, da quando leggo.
Leggere è tutto quello che ho e, ancora prima della scrittura, è l'unica cosa certa che voglio avere sempre, accanto, sul comodino, in fondo al letto, a casa di chi amo, sui mezzi, prima di partire e anche nello zaino, alle sei del mattino, col freddo che mi taglia la faccia, una canzone che so solo io nelle orecchie e poche cose certe.
Leggere è la mia cosa certa, è la mia porta aperta sul mondo, sugli altri e su tutto quello che non so"

Come non corcordare?
Profile Image for Booktearainyday.
163 reviews10 followers
December 5, 2021
Il suo problema sta nella parola manifesto, perché non vengono proposti dei modi di essere o comportarsi. È quasi più un diario personale, spesso quasi indecifrabile, tanto che ti arrendi all'idea di comprendere e ti lasci trasportare dalla marea. Da un punto di vista emotivo mi ha preso molto. Mi ha fatto arrabbiare, mi ha fatto vergognare e mi ha fatto capire che forse per troppe cose io sono bianca e non ci arriverò mai. Un vero peccato non riuscire a dare più di tre stelle. Ma spero che questo sia solo un esordio, perché qui c'è davvero un imponente talento per la scrittura.
Menzione d'onore per il capitolo "Permesso (ballata per ragazza nera).
Profile Image for Daniela Barisone.
Author 185 books160 followers
December 5, 2020
Ho fatto veramente fatica a leggere questo libro. Principalmente a superare lo scoglio delle 80 pagine.
C'era un diffuso senso di fastidio che provavo durante la lettura e non capivo cosa fosse. Poi ho realizzato: era il mio blocco mentale di fronte a determinati argomenti. Ovvero, tutto quello che credevo di sapere, così come la consapevolezza di alcuni miei atteggiamenti, sono stati messi sotto sopra dai contenuti di "E poi basta".
Ci ho rivisto parte dei discorsi del mio amico G., bresciano ma coreano di nascita, la consapevolezza nemmeno troppo silenziosa che in questo Paese c'è un enorme problema di default con tutto ciò che è percepito come diverso (a partire dagli originari stessi di questo paese, perché non avremmo una lotta nord vs sud altrimenti). Grazie a "E poi e basta" ho compreso anche il rigetto totale di G. nei confronti del suo paese di origine (anche se per l'autrice del libro non è questo il caso).
Mi sono ritrovata a chiedermi "ma anche io faccio così? come mi pongo nei confronti degli altri?"
Domande scomode, che però mi hanno aiutata a inquadrare la realtà di persone con percorsi di vita totalmente differenti dal mio.
Sul comparto tecnico e narrativo avrei qualcosa da ridire invece: Espérance è una autrice giovane e questo è il suo primo libro, in cui si nota il fatto che è un po' acerbo (non nei contenuti, ma nello stile). La scelta di utilizzare racconti (credo provenienti dal suo blog) come mezzo narrativo l'ho trovato... difficile. Difficile sia da leggere che da comprendere, infatti qualche volta ho dovuto rileggere dei pezzi perché non capivo cosa intendesse dire e spesso utilizza dei riferimenti molto fumosi. Riferimenti fumosi per volontà dell'autrice, perché è evidente che questi racconti sono scritti in principio per sé stessa, ma quando si scrive per gli altri (con un preciso scopo educativo per altro) bisogna essere molto chiari e non sopravvalutare mai chi può leggere.
Nel complesso è un libro che zoppica fino a metà, poi finalmente si mette in moto e permette di avere un quadro più ampio e chiaro di quale sia la vita di Espérance Hakuzwimana Ripanti, donna italiana e nera.
Profile Image for Brescia Si Legge.
470 reviews14 followers
October 26, 2020
Espérance Hakuzwimana Ripanti è una scrittrice, una giovane donna, una persona sensibile e preparata, una afrodiscendente. E’ cresciuta a Brescia tra Flero, un oratorio del centro, la città e la Coop di via Corsica (in cui è ambientato forse uno dei capitoli più intensi), prima di cercare fortuna altrove, a Torino, dove ha frequentato la scuola Holden e dove si sta consacrando come attivista e scrittrice.

“E poi basta. Manifesto di una donna nera italiana” è il suo libro di esordio: un libro intenso, che scava in profondità nella storia della piccola Espérance oggi diventata attivista e donna ventottenne. Costruito come un collage di riflessioni in retrospettiva, di lettere e di ricordi, “E poi basta” è un testo profondamente autobiografico in cui i frammenti di vita sono ordinati lungo un filo rosso che permette di affrontare alcuni dei temi più scottanti connessi alla condizione di afro-discendente (“i miei sentimenti hanno un valore”, “rappresentazione e narrazione”, “neri & italiani”, “donna e nera”).

La recensione completa la trovate qua
https://www.bresciasilegge.it/e-poi-b...
Profile Image for Claudia.
328 reviews115 followers
January 24, 2020
"Mi sono lasciata andare e sono diventata un fiume in piena.
E sono stati ricordi, domande, dubbi, dolori ovunque, pensieri e parole; come quelli di Battisti ma più forti, indelebili, miei.
In una stanza al secondo piano di un edificio illuminato al neon ho iniziato a spiegarmi e a spiegare.
Il senso di smarrimento di non sapere mai da dove iniziare e se mai sarei finita.
Parlare della mia adozione è sempre un continuo esporre ad altri la mia visione personale di un processo profondo e complesso, intimo e atroce."

All'inizio le parole mi sfuggivano, mi sfuggiva il loro senso e il significato manifesto, poi ho capito che non era necessario sapere tutto e subito, che anche se alcune frasi cadono senza colpire il bersaglio e se anche la scrittura mi risulta acerba a tratti, questo è un libro come non ne ho mai letti.
È il genere di libro che è perfetto nella sua imperfezione, che nasce perché l'autrice aveva bisogno di spiegarsi e di spiegare.
3 reviews
July 18, 2020
Bellissimo, interessante ed esplicativo. Ci fa capire tante cose. Mmi ha toccato profondamente il cuore
Profile Image for Roberta.
28 reviews2 followers
March 21, 2021
Non so bene come classificare il mio apprezzamento in stelline, ma visto che in generale lo consiglio, quattro stelle penso siano giuste. I capitoli di Carissimo amore per me erano evitabili, ma tutto il resto mi è piaciuto e mi ha toccato.
La scrittura è particolare, l'autrice fa spesso uso di similitudini e metafore e a volte la narrazione è quasi un flusso di coscienza.
Il libro tratta delle esperienze personali dell'autrice in quanto donna nera italiana. Sono esperienze di razzismo, sessismo, adozione, crescita, amicizia, successi che mi hanno suscitato rabbia, frustrazione e voglia di lottare.
Quindi grazie.
Profile Image for Gloria Rodigari.
49 reviews28 followers
January 6, 2020
"Una storia è una storia. Ognuno ha la sua, piena di chilometri e di rinunce, di chiavi perse e di porte spalancate. La mia è piena di fughe e zero ritorni. Ho scelto di scriverla così perché per ora mi sta bene addosso".
Questa è una storia che mostra l'unicità, perché le caselle non fanno bene a nessuno. È una storia che dimostra quanto l'ascolto sia difficile, faticoso, ma necessario. Io, grazie a questo libro, ho capito che mi accontento di incontrare, di andare incontro alle persone, senza la pretesa di capirle o di farne un simbolo di patria, di Paese, di lotta al razzismo.
Mi accontento di mettermi in ascolto, di dare voce e lasciare che le persone siano.
La maggior forma di blanda oppressione che ho provato in vita mia è stata sentirmi etichettare in famiglia, sentirmi messa in confronto con sorelle o parenti. Ecco, non oso immaginare cosa sia sentirsi etichettare costantemente, sentire un altro che parla per te e che ti erge a fenomeno di qualcosa.
Questo libro mi ha insegnato a lasciare essere e a mettermi in ascolto.
Profile Image for Laura.
119 reviews8 followers
August 22, 2020
"La mia storia è mia, ed è donna; come la parola, come la rivoluzione e la resistenza. E anche per questo mi piace da morire."

Un libro importante che fa capire a noi bianchi che, per quanto vogliamo, non potremo mai capire realmente cosa significa essere neri in Italia. In questo caso nera e donna, un fardello in più da sopportare in una società come la nostra.
Ma va bene così, non possiamo pretendere di avere l'ultima parola su tutto: le storie dei neri e le loro battaglie facciamole raccontare a loro. Perché per quanto siamo informati sulla loro storia e la loro condizione oggi qui in Italia, per quanto siamo empatici e comprensivi, non potremo mai capire cosa significa vivere certe cose. E va bene così.

Credo che Ripanti volesse dirci anche questo tra le tante cose che ti lascia questo libro.
Profile Image for Phai___.
314 reviews7 followers
February 23, 2021
Ho fatto un po' fatica all'inizio, le prime 50 pagine, ma poi ingrana in un modo spettacolare e commuove tanto, ti rende partecipe di una vita ricca.
Ho adorato l'espediente delle lettere a carissimo amore, veramente una delle mie parti preferite da leggere. Adoro il genere epistolare
Profile Image for Wolfie.
92 reviews3 followers
February 26, 2021
Quando ho iniziato il libro ho trovato la vita della scrittrice molto interessante, andando avanti ho avuto l'impressione (la sensazione) che anche se giovane ha sicuramente vissuto una vita piena, ed ha ancora tanta vita davanti a sé.
Mi piace lo stile, il modo di raccontare le cose di cui parla non è leggero, ma non è neanche pesante.
Affronta tanti temi dolorosi e dovuti e purtroppo sempre attuali e lo fa in modo comprensibile, spiegando cosa prova anche quando pensa di non sapere come spiegarsi.
Il libro mi è piaciuto, leggerlo è stato piacevole, però... Fino a metà libro le sensazioni sulla lettura sono state tutte positive, ma da metà libro in poi mi sembrava solo di leggere la prima parte del libro ma scritto con frasi diverse. Dopo un po' gli argomenti sono diventati l'uno lo specchio dell'altro ed il tutto ha preso una nota ripetitiva che ha reso il resto della letture un po' noiosa, un po' come quando una amica ti racconta per la sesta volta la stessa storia.
Profile Image for Giulia.
7 reviews1 follower
December 23, 2021
Un diario personale, un racconto di vita, di pensieri, di esperienze, di rabbia, di confusione, di paura e di tutte le discriminazioni che una donna nera italiana ha vissuto e continua a vivere ogni giorno sulla propria pelle, apre gli occhi a tutto ciò che noi persone bianche perpetuiamo costantemente senza neanche rendercene conto.
Non ha una cronologia tra capitoli e ha uno stile un po' frammentario che non sempre riesce a coinvolgere chi legge, ma c'è il filo conduttore di un'identità molteplice a cavallo tra due mondi che può regalare un modello di identificazione per tutte le persone non caucasiche in Italia e a livello più ampio in Europa.
Per una persona bianca può essere utile sospendere il giudizio e semplicemente imparare dalle sue parole.
Profile Image for Marta.
140 reviews34 followers
May 23, 2023
Ciao Espérance,
Non ci conosciamo.
Grazie per aver messo su carta cose che a volte ignoro, che sono sepolte, che vengono spontanee (purtroppo).
Questo libro è una dichiarazione di guerra. Ancora oggi non è stata accolta ne capita.
Il razzismo in Italia esiste.
Fare finta di nulla non ti rende antirazzista, ti rende complice.

Grazie Espérance.
Davvero.
373 reviews
May 11, 2023
Sono uomo, bianco, italiano. E nonostante gli sforzi e la ricerca, ho capito solo ora, grazie a questo libro, di essere razzista.
Profile Image for Erica La Greca.
20 reviews1 follower
March 16, 2022
Quattro stelle per l’affetto. Una vuota, invece per spronare.
Espe è una donna, nera, italiana. È la scrittrice che a tutti noi serve leggere per schivare il male del razzismo.

Il mio cuore ringrazia.
Displaying 1 - 30 of 94 reviews

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