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Saga della Sposa #4

La sorte della sposa

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Russia, 1883
La Tempesta infine si placa e, contando i danni, si inizia a tornare in porto. Ma non tutto ciò che si trova è come lo si ricordava: alcuni legami ne sono usciti rinsaldati, altri spezzati per sempre. Si finisce, volenti o nolenti, di fronte a uno specchio, costretti a chiedersi se davvero non ci sia una differenza, tra chi si è veramente e chi si vorrebbe o dovrebbe essere.
In una Finlandia sottomessa all’Impero russo iniziano le insofferenze e le insurrezioni; in Russia ci si tormenta sul fatto che la reputazione valga più della realtà; nella lontana Wellington il confine fra il vero e il falso è più sottile che mai; a Stoccolma una famiglia che si era allargata, si stringe nuovamente sul suo nucleo originario.
Le inquietudini della fine del secolo, come una corrente sotterranea, serpeggiano nella società intera e ci portano, in dissolvenza, alle soglie del ventesimo secolo.
La Sorte della Sposa è il quarto e ultimo volume della Saga della Sposa, una serie di romanzi epistolari a narrazione corale che accompagnano i numerosi personaggi, nella loro evoluzione personale e familiare, per tutta la seconda metà del XIX secolo, fra i fasti dell’Impero Russo, la notte artica di Svezia, le danze sfrenate della Puszta, passando per la perfida Albione, fino al selvaggio West. E anche molto più lontano.

422 pages, Kindle Edition

Published October 31, 2019

11 people want to read

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Amalia Frontali

19 books35 followers

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Community Reviews

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Displaying 1 - 10 of 10 reviews
Profile Image for Georgiana 1792.
2,403 reviews161 followers
April 28, 2021
Capitolo conclusivo de La saga della sposa, presenta molti nuovi personaggi, che andranno a intersecarsi nelle vite di quelli già conosciuti, mentre alcuni protagonisti dei precedenti episodi cederanno il posto ai loro figli, perché la vita continua e, come dicono Amalia e Amaryllis nei ringraziamenti finali,
L’idea che volevamo rendere era quella di un mondo che gira e non si esaurisce nella chiusura dei nodi di trama già noti, che vive e continua a vivere oltre l’ultima pagina; in questo senso la fine è solo una dissolvenza.
Tuttavia avrei voluto conoscere un po' meglio la piccola Marfa e i suoi amici invisibili (perché non sono immaginari, ma probabilmente defunti). Ecco, lei e la sua amicizia per Timur - per cui ho fatto un tifo sfegatato quando era in ballo la sua adozione - sono ciò che mi dispiace di aver dovuto abbandonare con la parola fine di questo romanzo, quelli che mi lasciano un po' la sensazione di incompiuto.
Una dissolvenza, un commiato che equivale quasi a scivolare dolcemente fuori dalle vite di questi personaggi che ci hanno tenuto compagnia per quattro volumi e che adesso continuano la loro vita senza di noi, mentre noi ci allontaniamo per cominciare a frequentare nuovi amici, ripensando a loro con affetto ogniqualvolta che una partita a scacchi, un incontro di scherma o un brano di Tchaikovsky, o altro, ci ce li riporteranno alla mente, e magari ritornando a far loro visita con una rilettura...
Profile Image for Elena Marmiroli.
858 reviews19 followers
April 24, 2021
3,25

Per quanto abbia apprezzato questo volume, esso mi ha convinto meno dei precedenti. Ciò è dovuto principalmente al fatto che, a differenza dei precedenti, esso si è focalizzato principalmente su dei personaggi che mi interessavano meno, tralasciando quelli che preferivo, ma ciò è un po' il rischio di qualsiasi romanzo corale.

Questi motivi non mi avrebbero però impedito di dare all'opera un giudizio più favorevole, se non fosse stato sul finale, che non solo conclude quest'opera, ma la saga intera, e che è stato capace di deludermi su entrambi i fronti, soprattutto non rispondendo alle mie domande riguardo alla coppia più interessante dell'intero volume e su come finisce il loro arco narrativo.

A causa di ciò, non riesco con tutta sincerità a valutare l'opera in modo più favorevole.
Profile Image for Yukino.
1,120 reviews
April 28, 2021
SERIE SAGA DELLA SPOSA vol. 4

Lettura di gruppo E&L

E così siamo giunti all'ultimo volume di questa serie che mi è entrata nel cuore.
Grazie ad Amalia e a Amaryllis per averla pensata e scritta.
Ho avuto un pò di difficoltà all'inizio con i nomi e le parentele, ma ne è valsa la pena, perchè poi di volume in volume non ne ho avuto quasi più bisogno. Mi ha davvero emozionato e tenuto incollata alle pagine.
Qui si conclundono le vicende lasciate in sospeso nel volume precedente, per poi passare brevemente alle generazioni future. Belli tutti gli intrecci tra i vari persaggi e le varie storie.
Mi sono talmente affezionata a loro che mi mancheranno.
Mi sono divertita parecchio con la piccola Amelia e anche se mi è piaciuto, mi è dispiaciuto che alla fine non ci sia stato un approfondimento su Mi aspettavo qualche evento che chiudesse il cerchio e riavvicinasse i protagonisti. O qualcosa di simile. Invece tutto scorre tranquillo. Gli anni passano e i nipoti crescono e combinano guai XD.
Per questo le quattro le stelle.

Ad ogni modo sono contenta di averla letta. Questa serie è stata una bella scoperta. Scritta bene, accurata nei dettagli, interessante ed emozionante, e mi ha fatto amare il genere epistolare che di solito trovo noioso. Mi dispiace molto che sia finita. Mi mancherà.

Soprattutto sono contenta di aver conosciuto queste due autrici, delle quali ho recuperato altre loro pubblicazioni che prevedo di leggere presto.

Serie consigliata. Se amate il romanzo storico, ma quello fatto bene, e il genere rosa, non potete perderla.
Profile Image for Lostintime.
550 reviews17 followers
November 29, 2020
E sono arrivata alla fine di questa splendida saga.
C’è voluto un po’ per districarmi tra nomi, patronimici, soprannomi, vezzeggiativi e genealogie familiari, all’inizio si può essere tentati di cedere ma sarebbe un errore perché perseverando ci si apre ad un mondo completo e circolare dove le gamme dei sentimenti si provano tutte.
Leggetelo.
40 reviews
April 29, 2021
Probabilmente non ero pronta a lasciarli andare, e avrei continuato a leggere le lettere per altre 1000 pagine.
La storia tra Klara e Edvard è una degna conclusione, Jacob di Salmis è riuscito a trovare una erede alla Contea (e non vedo l'ora di conoscerlo da giovane per capire cosa ci ha visto Amelia, ma sicuramente con lei era diverso), ma la storia che mi è piaciuta di più è tra Sergej Verenič e Vera.
Mi mancano già.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Roby_Hood_.
277 reviews16 followers
February 10, 2020
Quarto e ultimo volume della saga della sposa. Più che la classica recensione vorrei questa volta provare a commentare a mano a mano che procedo con la lettura, tanto chi è già arrivato a questo punto è in grado perfettamente di capire e di sapere dove mi trovo con la lettura.

Come è naturale che sia, ai soliti personaggi che abbiamo imparato ad amare (o odiare), se ne aggiungono qui altri di secondari, con il compito di far procedere la vicenda verso una naturale evoluzione sia dei protagonisti che delle nuove idee a livello sociale. Prima fra tutte la lotta delle suffragiste per una parità di diritti della donna (che non riguarda solo il diritto di voto, ma anche il poter convivere con un uomo senza necessariamente doversi sposare, essere madre senza obbligatoriamente avere un marito, vivere con il proprio bambino come ragazza madre senza finire in una casa di correzione con il bimbo strappato dalle braccia per affidarlo a chissà chi, studiare all’università, essere indipendente). In questi inizi di cammino verso l’emancipazione femminile ritrovo coinvolta più di quanto dovrebbe, se vuole rimanere nell’ombra della nuova identità, la mia antipatica Effie che assaggerà anche cosa vuol dire prigione per la sua azione considerata eversiva, più da altre donne, che la invidiano per la sua ricchezza, eleganza e cultura, che dagli uomini sensibili tuttavia al suo fascino. Purtroppo per Effie la società neozelandese in cui si è rifugiata con il marito Marcus per vivere una nuova vita d’amore, non è così aperta alle novità sociali, ma se possibile ancora più chiusa e retrograda della sua madrepatria, dove almeno essere una principessa aveva i suoi vantaggi e privilegi. Marcus diventa il giustiziere di Wellington (non una gran fatica visto il “lavoro” che faceva prima): bravo! ma non per questo mi diventerai simpatico, sappilo.
Immaginavo che prima o poi Sandberg e consorte sentissero il richiamo della patria e del “ton”, però continuano ad entrare in scena nuovi personaggi che con i loro carteggi spostano continuamente l’attenzione da un possibile filo conduttore e devo ammettere che ciò un po’ mi sta disorientando ma soprattutto mi sta stancando, perché mi ritrovo continuamente a pensare a chi essi siano e al loro possibile coinvolgimento con i nostri molteplici protagonisti...non vorrei iniziare a sbuffare per la noia...comunque proseguo con la lettura, ormai sono a metà libro…
Ok, la miriade di personaggi secondari ora hanno un senso e un legame con i principali, però presi così tanto alla larga nella trama non è che mi sia piaciuto molto...di sicuro questo romanzo più dei precedenti poco si presta ad una lettura distratta o troppo spensierata...
L’ultimo quarto di libro finalmente è dedicato principalmente alla sistemazione sentimentale dell’ultimo protagonista appartenente alle nostre tre famiglie, e cioè Edvard, che grazie alle cure di un’infermiera professionista a seguito di un sanguinoso duello, mette la testa a posto, guarisce se stesso e fa pace con la famiglia d’origine…bella questa parte, mi sta davvero piacendo.
Bene, sono giunta alla fine, con un’ultima epistola della terza generazione che annuncia matrimoni e fidanzamenti in vista…le bambine sono ormai cresciute e il ciclo della vita si ripete. Un unico rammarico, forse, non aver saputo più nulla della piccola Marfa e della madre Ann; degli antipatici Marcus ed Effie, alias M. e Mme Lambèrt fortunatamente (per me) non se n’è più saputo nulla...
Che dire in conclusione? Bellissima saga, originale, scritta benissimo, coinvolgente, dettagliata in tutti gli aspetti storici e geografici, insomma in vero piacere per gli occhi e per l’intelletto (ho rispolverato cose vecchie ma ne ho imparate anche di nuove!). In po’ faticosa per me ma solo perché è la prima volta in assoluto che leggo una saga e per giunta tutta di seguito: consigliatissima!
Profile Image for Dana Loo.
767 reviews6 followers
November 14, 2019
La sorte della Sposa conclude in bellezza questa indimenticabile saga, un capitolo significativo collocato in un periodo storico davvero pieno di avvenimenti e sommovimenti che investiranno la società civile e coinvolgeranno tanti personaggi vecchi e nuovi le cui storie sapranno amalgamarsi creando situazioni davvero sorprendenti. Ho apprezzato molto questa commistione, questi intrecci di vite lontanissime, mani che si tendono, cuori che palpitano, dolori antichi e nuovi...Asti e Niko, Vera e Sergej, la vicenda che coinvolgerà Anne e Ivan e la piccola Marfa, una bimba sicuramente "speciale", la loro incapacità di comprendere quell'esserino straordinario che atterrisce e confonde. Mi sarebbe piaciuta qualche lettera in più su questa vicenda che richiama anche argomenti di approccio psicanalitico in linea con il periodo storico in pieno fermento in campo medico. C'è aria di modernità, di voglia di fare, di osare, di esserci. Sono soprattutto le donne le protagoniste di questo meraviglioso volume, donne mature che hanno ancora molto da dire, donne giovani, giovanissime che si mettono in gioco, che amano, che soffrono, che rischiano, che aspirano ad una propria indipendenza, ad un ruolo attivo in una società, in un'epoca in piena evoluzione senza però rinunciare all'amore. Emozionante il carteggio e le ultime lettere tra Edvard a Klara, una vicenda la sua che non si era mai completamente svelata, una figura maschile che ti sorprende, che si svelerà poco a poco...La sua storia che conoscevamo solo superficialmente tocca corde profonde. Mai un duello finito nel peggiore dei modi si rivelerà così salvifico per un personaggio totalmente votato all'autodistruzione, all'autopunizione; il suo rendersi sgradito una reazione, un disperato bisogno di aiuto perché smarrito, incapace di risolvere il suo caos interiore, la sua un'esacerbata necessità di attirare l'attenzione di un padre che esigeva senza comprendere. Una situazione di stallo la loro, tante aspettative frustrate, eppure bastava poco: guardarsi negli occhi e scoprirsi uguali, con le stesse paure, le stesse fragilità, entrambi vittime delle stesse ingiustizie, di un sistema, di una società che punisce, che emargina, che riconosce soltanto i propri simili e non chi deraglia dai tranquilli binari delle convenzioni.
Sarà un percorso drammatico il suo, ma di crescita interiore, di consapevolezza, di presa di coscienza e tutto questo grazie ad una donna!! Estremamente commovente il suo discorso sulla bellezza che non è mera esteriorità ma purezza, candore, perfezione dell'anima non toccata ancora da nessuna bruttura e lui di brutture ne aveva viste tante nel serraglio di Topkapi, nascosto come un topolino in un vecchio comò, ma sempre con quella necessità, quell'urgenza di cogliere anche un solo barlume di bellezza incontaminata. E paradossalmente il piccolo Edjar seppe dimostrarsi più maturo del giovane e bellissimo Edvard, quando nel silenzio della notte, con sorprendente, saggia innocenza, accoglieva il dolore e il pianto della madre trattenendo il suo...
Ma si ride anche tanto in questo episodio: i deliqui ad hoc di Henrietta, le letterine della piccola "Amalia di Salmis" aspirante Contessa, un piccolo uragano di appena pochi anni che sconvolgerà la monotona, triste e austera vita di nonno Jacob bisognoso più che mai di una nuova ragione vita, di un qualcosa che tornasse a colmargli il cuore e lo tirasse fuori dalla sua amara misantropia.
L'epilogo lascia qualche rimpianto perché si vorrebbe sapere di più, colmare il salto temporale di quei 15 anni trascorsi non invano ma che ci lasciano a bocca asciutta. Chiaramente parlo da lettrice frustrata ma plaudo come sempre alla bravura e alla sensibilità delle autrici sperando che non sia la fine...
Profile Image for Chiara Ropolo.
1,476 reviews25 followers
February 24, 2023
https://lalettricesullenuvole.blogspo...

Quarto e ultimo (purtroppo) libro di questa saga, epistolare storica corale. Dire che mi è piaciuto oltre ogni aspettativa è riduttivo, questa serie è stata una graditissima e amatissima scoperta. Quando ho finito l’ultima pagina ho subito pensato che avrei fatto passare un po’ di tempo e poi l’avrei riletta tutta, per capire meglio i particolari, per rivivere le emozioni fortissime che ho provato.

Questo quarto libro tira un po’ le somme di ciò che è successo ai personaggi nei libri precedenti, dandogli una sorta di conclusione ma facendo intervenire nuovi personaggi, tra cui i figli delle unioni precedenti.

Anche se sul momento ho imprecato un po’ contro le autrici, ho apprezzato il fatto che non tutti i filoni fossero finiti a rose e fiori, che qualche intoppo, qualche imprevisto, qualche disgrazia fosse accaduta e lo fosse pure ad alcuni trai personaggi principali, quelli più sentiti. La vita purtroppo non premia sempre chi si comporta meglio, ma è ingiusta e le cose non belle accadono. Ho apprezzato anche questa sfumatura, più realistica e meno “rosa”, molto in linea con la storia.

Il mio personaggio preferito rimane Marcus, che però in questo libro se la gioca con Edvard. Da come era presentato nel primo libro non avrei mai pensato che quest'ultimo potesse avere un simile spessore, ne ho adorato ogni tormento (vado matta per i personaggi inquieti).
Ho apprezzato anche molto il risvolto preso da Jacob, che tanto mi aveva colpito per la sua sofferenza nel primo libro e tanto lo avevo odiato successivamente. Il suo riscatto è stato delizioso.
... continua sul blog
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