Egeria la pellegrina, Baudonivia la biografa, Dhuoda la madre, Rosvita la poetessa, Trotula il medico, Eloisa l'intellettuale, Ildegarda la profetessa, Caterina la otto ritratti biografici e letterari tanto più avvincenti in quanto rappresentativi ciascuno di un diverso itinerario umano e sociale. Mai come in questo volume è stato messo in luce così chiara il molteplice, enigmatico, affascinante volto della donna medievale.
Antologia di vitae feminarum ad opera di noti medievisti italiani apparso in Laterza un anno prima (1989) del grande successo del La Storia delle donne in Occidente di Duby - Perrot: tutte valide, talune persino esaustive, ad eccezione di Caterina di Siena il cui capitoletto è decentrato rispetto al personaggio, da per scontate molte cose, é nettamente segnato dal confessionalismo dell'autore, sembra messo insieme di fretta e soffre la forma breve rispetto alle altre donne proposte, tutte altomedievali, di cui sappiamo molto meno.
A volerci trovare un difetto di sostanza è la scelta di personalità - cinque su sette - relative alla sfera religiosa, che illustrano bene il limite della medievistica italica d'antan, poco interessata alle donne in contesti di potere e in discorsi alternativi, magari pericolosamente intersecanti la sfera della gender history; insomma, si sente l'assenza di un capo militare Matilde di Canossa, di una regina Brunilde, di un imperatore Irene l'Ateniese, di un'eretica Margurite Porete o di una protofemminista Christine de Pizan.
Una prospettiva abbastanza approfondita su otto donne del Medioevo che permettono di acquisire una visione anche piuttosto diversa di quel periodo storico ricco di credenze e leggende semplicistiche che non rendono giustizia al genio e all'intraprendenza di certe sue protagoniste. Il libro si fa leggere benissimo, scorre magnificamente e sembra di leggere "storie" di narrativa, quando invece l'aspetto elettrizzante e interessantissimo è che sono tratte direttamente dalla storia e le sue fonti inestimabili. Consigliatissimo!
L'argomento è interessante, ma i capitoli sono scritti in maniera troppo accademica - ad eccezione di quello di Ildegarda di Bingen, l'unico scritto da una studiosa -.
Spero di trovare libri sullo stesso argomento più accessibili, dal momento che il Medioevo non è stato poi un periodo storico così retrogrado come è stato raccontato
Uno sguardo femminile, a volte "delicato", altre volte "potente", sul Medioevo; lettura interessante, volume curato da grandi nomi della disciplina: uno dei primi, grandi "step" per la rivalutazione femminile, anche nella storia.