Sea-Watch-Kapitänin Carola Rackete traf die mutige Entscheidung, sich über das Verbot des italienischen Innenministeriums hinwegzusetzen und mit der Sea Watch 3 und 40 aus dem Mittelmeer geretteten Geflüchteten an Bord den Hafen von Lampedusa anzusteuern: So wurde die Kapitänin über Nacht weltweit bekannt - und zum Vorbild all jener, die nicht länger zusehen wollen, wie die Rettung von Menschenleben systematisch verhindert wird. In ihrem Buch erzählt sie, warum sie sich so bedingungslos für Menschlichkeit, globale Gerechtigkeit und Naturschutz einsetzt. Denn dass Menschen aus ihrer Heimat fliehen, hängt unmittelbar mit der Klimakrise und der zunehmenden globalen Ungerechtigkeit zusammen. Wir müssen dringend handeln, denn es geht um nichts weniger als die gemeinsame Zukunft auf unserem Planeten. "Wir sind an einem Wendepunkt der Menschheitsgeschichte: die Ökosysteme werden zerstört, das Klimasystem bricht zusammen. Schützen wir in einer solchen Welt nicht die Rechte anderer Menschen, gefährden wir auch unsre eigenen." Carola Rackete - Carola Rackete ist durch ihren Mut und ihr entschlossenes Eintreten für ihre Werte das Vorbild für eine ganze Generation - Das Buch ist ein mitreißender Aufruf zum Eintreten für globale Gerechtigkeit und Umweltschutz, um den Zusammenbruch der menschlichen Zivilisation zu verhindern - Carola Rackete spendet die Erlöse aus diesem Buch an den Verein borderline-europe - Menschenrechte ohne Grenzen e.V., die sich für die Rechte Geflüchteter einsetzt. Mit ihrer Arbeit wendet sich die Organisation außerdem gegen die generelle Kriminalisierung von Menschen, die Geflüchteten helfen.
Autorentext
Carola Rackete (*1988) studierte Nautik in Elsfleth und Naturschutzmanagement im englischen Ormskirk. Seit 2016 arbeitet sie freiwillig auf den Schiffen und Flugzeugen der zivilen Seenotrettung im zentralen Mittelmeer. Sie ist Teil der Bewegung Extinction Rebellion, die vor dem Zusammenbruch der Ökosysteme und des Erdklimas warnt.
Carola Rackete ist eine deutsche Kapitänin. Sie absolvierte ein Studium der Nautik an der Jade Hochschule in Elsfleth mit dem Abschluss Bachelor. Rackete spricht mehrere Fremdsprachen. Vor und während des Studiums arbeitete sie als nautische Offizierin unter anderem zwei Jahre auf den Forschungsschiffen Polarstern des Bremerhavener Alfred-Wegener-Instituts (AWI) und Meteor, deren Betreiberin die Universität Hamburg ist. Anschließend fuhr sie als nautische Offizierin auf Kreuzfahrtschiffen sowie auf Schiffen von Greenpeace und des British Antarctic Surveys. Von 2015 bis 2018 absolvierte sie ein Studium des Naturschutzmanagements (Conservation Management) an der Edge Hill University im englischen Ormskirk, das sie mit dem Master abschloss.
Un libro necessario. Carola Rackete, che per la cronaca ricordo ha soli 29 anni e ha salvato 40 persone sfidando autorità che le avrebbero lasciate in mare, è diventata un simbolo suo malgrado. Simbolo di quell'umanità che sembra andata persa, tra un commento razzista e un puntare il dito contro l'altro per non prendersi la responsabilità di come vanno le cose, e forse anche dei nostri stessi fallimenti come cittadini e lavoratori. Avrebbe potuto dedicare un intero libro alla vicenda SeaWatch, chiamandolo con un titolo più 'read-bait', invece ha scelto il low profile serio e informato che la caratterizza, parlando sì della sua esperienza in mare, ma di come il cambiamento climatico sia corresponsabile di tutto ciò che ha vissuto e della pesante ondata di migrazioni. No, non vuole convincervi di nulla e no, non sta dicendo che l'Italia deve accogliere tutti, anzi: considera fondamentale una collaborazione Europea per creare dei corridoi umanitari e fare tutti uno sforzo collettivo come Paesi per far fronte all'emergenza. Nota di grande, grande merito: tutti i proventi del libro vanno all'associazione Borderline Europe. Che. Gran. Donna.
Hab das Buch von meinem kleinen Cousin zu Weihnachten bekommen, nachdem er in den Bücherladen gegangen ist und gesagt hat: "Meine Cousine mag Bücher, Frauen und die Umwelt." Allein für die Beschreibung schon 5 Sterne.
Er hat auch gut gewählt, das Buch ist sehr eingängig geschrieben und bringt einen auf jeden Fall zum Nachdenken – und vor allem auch dazu, etwas tun zu wollen. Ich fand's sehr gelungen, wie sie ihre persönlichen Erfahrungen mit Seenotrettung und insbesondere der Situation auf der Sea-Watch 3 mit der Klimakrise verbindet. Das Buch beinhaltet klare Informationen, aber ist nie trocken, sondern bleibt immer spannend und leicht verständlich. Sie schafft es auch richtig gut, einerseits klar zu machen, dass es einen Systemwandel braucht und dass die Situation wirklich dringend ist, und andererseits aufzuzeigen, dass die Zukunft nicht einfach nur schlecht sein muss, sondern dass sie mit einem gelungenen Systemwandel sogar sehr gut sein könnte. Sollte eigentlich Pflichtlektüre sein, ist aber auf jeden Fall sehr empfehlenswert, egal was man sonst so liest.
E' tempo di agire, non possiamo più aspettare. E se davvero fossimo l'ultima generazione in grado di cambiare il mondo? Siamo davvero così sazi di quello che siamo per stare a guardare annientare il nostro pianeta senza provare a cambiare le cose? Questo libro non è solo la testimonianza di chi a visto con i propri occhi il degrado ambientale, la crisi climatica e naturale e cosa provoca; ma è uno sprono a noi, alla nostra generazione a cambiare le regole. La soluzione può essere davvero l'abolizione del pil? Può essere la non decrescita economica? Sicuramente si. Vogliamo davvero continuare a vedere il futuro sotto l'aspetto economico? Utilizzare le risorse per l'arricchimento di pochi a discapito di tanti? Le tante fonti citate ci permettono di ampliare il nostro modo di pensare, ci permettono maggiori informazioni per poter arrivare alla nostra pura conclusione. Forse non tutto è perduto, forse davvero basta poco per cambiare. Forse solo esistendo un grande governo (quello della terra) potremmo davvero essere tutti uguali. Il cambiamento climatico, non solo è la causa delle migrazioni (quelle che ci fanno tanto paura), ma è la distruzione anche dell'Umanità. Siamo davvero fortunati a far parte dei grandi, dei potenti. Siamo fortunati ad essere nel posto giusto. Siamo noi a sfruttare la maggior parte delle risorse, per i nostri consumi e per i nostri guadagni. Siamo succubi di un consumismo, dipendenti dall'acquisto e dalla voglia di ricchezza. Ma abbiamo davvero bisogno di consumare così tante risorse? Abbiamo davvero bisogno di arricchirci alle spalle dei più deboli? Tanti di noi odiano questa donna, per un gesto, per un dovere, ma se avesse davvero ragione? Se persone come lei, come Greta e i tanti attivisti per l'ecologia avessero ragione? Vogliamo davvero la nostra distruzione? Forse semplicemente possiamo cambiare le cose. Possiamo ribellarci ai governi economici e puntare ad una vita eco-sostenibile. Tocca a noi adesso, non possiamo più stare a guardare arricchirsi i paesi, produrre e consumare. Siamo noi gli ultimi e dobbiamo davvero fare qualcosa per cambiare le nostre abitudini. Dobbiamo unirci, ribellarci, cambiare. Dobbiamo essere presenti e farci sentire, associando alle proteste non violente, progetti per il cambiamento. Un libro che non solo racconta il punto di vista dell'autrice, ma mette a disposizione progetti e pensieri che sicuramente potrebbero far riflettere tante persone sul cosa stiamo causando al nostro pianeta. Non solo possiamo pensare davvero a cambiare le cose, ma possiamo farlo. Possiamo unirci a movimenti esistenti, possiamo protestare, possiamo boicottare il consumismo. Possiamo chiedere e pretendere un cambiamento radicale. Non possiamo semplicemente scaricare il nostro consumismo sulle spalle dei deboli. Non possiamo arricchire pochi potenti sfruttando gli ultimi. Non possiamo più continuare a dire: sono dalla parte giusta del mondo, essere egoisti e dire semplicemente non sono problemi mia. Il problema è di tutti noi, è nostro. La colpa è di noi tutti. Non solo una denuncia di ciò che è sbagliato in questa società moderna, ma un manifesto di unione verso il cambiamento E se vi ricordate solo di lei perché la reputate una "delinquente", leggendo questo libro potreste anche cambiare idea. Potreste conoscere le motivazioni e la personalità di una donna che non vuole più continuare a vedere il nostro pianeta morire. Perciò leggetelo, informatevi, consultate le fonti e pensate a cosa siamo diventati. Pensate a cosa arriveremo, immaginate il futuro. Non basta sfruttare risorse ecologiche, non basta una riqualificazione delle aziende. Il problema più grande è senza dubbio il nostro comportamento. Vogliamo davvero questo? Vogliamo davvero distruggere tutto? Solo noi stessi possiamo cambiare il mondo, solo noi possiamo dare voce e portare in una parte del pianeta sovra sviluppato il cambiamento. Insieme possiamo farlo, possiamo cambiare e risanare ciò che abbiamo distrutto. Possiamo farlo.
Eccomi spiazzato: acquisto il libro immaginando un resoconto degli eventi dell’estate 2019 che ci hanno fatto conoscere Carola Rackete, suo malgrado diventata simbolo-banderuola rigirata nel bene o nel male dai sostenitori e dai contrari alla linea dura anti-immigrazione e pro-confini che abbiamo visto affermarsi negli ultimi anni.
E invece l’autrice frega tutti andando a spiegare, raccontare, riassumere senza fronzoli ma efficacemente i meccanismi soprattutto ambientali (e spesso poi sociali) che portano - e porteranno sempre più nel prossimo futuro - a relazionarci coi meccanismi migratori.
Si tratta cioè di un libro sull’ambiente, sul cambiamento climatico, sulle relazioni dell’uomo con gli ecosistemi, sulla giustizia sociale e le distorsioni del sistema neoliberista. Della filosofia della crescita e del consumo.
L’equivoco entra perfettamente in relazione con il modo in cui è stata strumentalizzata nel bene e nel male la sua figura negli scorsi mesi: non si tratta di una attivista per i diritti degli immigrati o di una pasionaria delle cause sociali ma di un’attivista e studiosa ambientale, che incentra le sue osservazioni in questa area.
È un racconto-riassunto, non trovo concetti nuovi che non si possano leggere estesamente in opere più approfondite sia sul tema dell’immigrazione che su quello ambientale. Al tempo stesso è questa la sua grande efficacia: riassume e sincretizza per un grande pubblico temi fondamentali senza che questo debba leggere cinque o sei libri più approfonditi sui singoli argomenti. Insomma una bella sintesi, un libro che regalerei ai quattro venti per prepararsi al futuro che sta arrivando.
Stilisticamente un bel l’approccio pulito, impegnato, senza sentimentalismi. Soffre di qualche ripetizione.
Carolas book is a good, necessary call to action. She writes inspiringly about her experience rescuing refugees fleeing to Europe, fully aware of the power dynamics and injustices at play in that context, including Europe’s colonial legacy, its current racist migration policies, and lack of action to tackle the climate crisis. However, I think the book is more suitable for a middle class European public, as most of Carola’s references are still too eurocentric, be it when she gives bad examples of how Germany is negligently dealing with biodiversity conservation in favor of building more autobahns, or good examples, like when she names a few white dominated European climate groups when mentioning activist collectives to inspire action.
Non possiamo ridurre la figura di Carola Rackete alla Capitana protagonista della vicenda Sea Watch 3. Nel suo libro edito da Garzanti scopriamo una Rackete inedita che ci illumina sul quadro del disastro climatico e ci fa riflettere su ciò che siamo chiamati a cambiare per il nostro futuro. Leggi la recensione completa: https://matchandthecity.it/il-mondo-c...
It’s the second time that I am reading this book and I would recommend it to everyone. I read it in German and in English and unfortunately there are some writing mistakes in the translated version which makes the quality less good. However, 5/5 stars for the content ! I love how she gets straight to the point about our environmental catastrophe and our role in it especially as citizens of Europe. She opened my eyes on a lot of things ranging from migration to neo-colonial conservation effort.
Rackete erklärt anschaulich die Zusammenhänge von Klimakrise, Massengrab Mittelmeer, Rassismus, erstarkendem Islamismus und Faschismus u. a.
Sie zeigt Strategien und Lösungen für zivilgesellschaftliche Bewegungen auf und verdeutlicht, warum wir die letzte Generation sind, die das Ausmaß der Klimakatastrophe noch abmildern kann.
Und das alles in einem recht kurzen Buch und nicht unnötig kompliziert geschrieben.
Wäre ich nicht bereits in der Klimabewegung aktiv, würde ich es nach dieser Lektüre werden.
“Oft heißt es, man müsse vor Ort für Bedingungen sorgen, die verhindern, dass Menschen fliehen, oder Einfluss auf ihre Fluchtrouten nehmen, aber darin zeigt sich, dass das Problem nicht verstanden wurde. Es lässt sich in den Herkunftsländern und auf den Fluchtrouten allein nicht lösen, da es dort nicht entstanden ist.“
Mi aspettavo un saggio sulla migrazione, un racconto dei salvataggi nel Mediterraneo. E invece ho trovato molto di più. Un'analisi lucida e brillante sulla nostra società, sulle nostre abitudini, sulla catastrofe climatica. Carola Rackete individua nei cambiamenti climatici la causa principale delle migrazioni internazionali. Espone le problematiche dei nostri giorni con precisione e ci esorta ad agire per salvare l'ecosistema del pianeta Terra. Grazie Carola!
Lesen, wirken lassen, umsetzen! Tolles Buch, das auf die Situation kurz vor und nach der Verhaftung 2019 aufbaut, und anhand der einzelnen Schritte einen tiefen Einblick gibt in Seenotrettung, Klimakatastrophe und die zerstörerischen Systeme. Aber auch darin, wie diese verändert werden können und müssen und welche Ansatzpunkte es gibt. Das Buch öffnet die Augen, rüttelt auf und gibt Handlungsoptionen und Hoffnung an die Hand. Absolute Empfehlung, auch in der erweiterten Taschenbuchausgabe!!
Eine geschriebene Brandrede, die zum dringenden Handeln bei der Klimakatastrophe auffordert - geschrieben von der Kapitänin bekannt aus Funk und Fernsehen. Ich teile nicht allen Facetten Ihre Aussagen. So tun sich Klimaaktivisten aus meiner Sicht keinen Gefallen damit, dass sie Klimawandel und Fluchtursachen in Verbindung bringen - ohne dass es hierzu eine wirkliche Faktenlage gibt. Dennoch ist das Buch sehr lesenswert und sollte in den Kernaussagen nachdenklich stimmen.
Lançado em 2020, este livro é um chamado à ação urgente contra o colapso dos nossos ecossistemas. É um convite à última geração capaz de agir efetivamente para libertar o nosso futuro em um planeta onde não haja exploração - da terra, dos animais, das pessoas. Não por acaso, quem apresenta o livro ao público brasileiro é a jornalista Eliane Brum - uma recomendação do livro por si só. A jornalista do El País esteve à bordo do navio Artic Sunrise, do Greenpeace, navegado por Carola em janeiro de 2020, e foi nas águas geladas da Antártida que leu a versão espanhola do livro - trazida para o Brasil em tradução pela editora Arquipélago.
Carola Rackete, alemã, nascida em 1988 na cidade de Preetz, teve sua imagem reproduzida mundialmente em junho de 2019 após resgatar refugiados de um bote no mar mediterrâneo e adentrar o porto de Lampedusa sem autorização, no comando do Sea Watch 3. Rackete desobedeceu as ordens do governo italiano após uma espera de 16 dias enquanto cerca de 40 refugiados da Líbia ficava a cada dia em piores condições. Provocadora e convidativa, a ativista dedica seu livro "às vítimas da obediência civil".
A mensagem da autora é clara: precisamos buscar uma mudança radical para que a vida no nosso planeta não se torne mais hostil e inviável - o que, segundo as previsões científicas, deve acontecer ainda neste século caso nada mude (agora). A obra é dividida em cinco capítulos:
1. Chega de falsas esperanças 2. Um mandamento humanitário 3. A última geração? 4. Questionar o sistema 5. Vamos começar a agir
Cada parte alterna a o desenrolar da narrativa dos 16 dias desde o resgate com informações científicas e reflexões sobre o a crise de refugiados, o colapso climático, o consumo desenfreado e a economia baseada do crescimento constante. A leitura é fluida, informativa e capaz de nos tocar quanto à necessidade de não sermos passivos frente às mudanças, afinal, deixar de agir também é uma escolha.
"Numa boa democracia, o poder parte do povo, mas para isso o povo precisa se envolver. A democracia precisa ser viva para que funcione" .
"Vivemos em uma época em que a ordem está errada e é destrutiva. Essa ordem precisa ser perturbada".
Carolas Erzaehlung der Geschehnisse im Sommer auf der Sea-Watch 3 fungieren als Ausgangspunkt, um ueber die Klimakrise, Wandel und das System, in dem wir leben, zu berichten. Carola Rackete bietet eine fundierte und informierte und zugleich verstaendliche Darlegung warum wir einen Systemwandel brauchen, wie Migration und Klimawandel zusammenhaengen und was wir gegen den Kollaps des Planeten tun koennen. Schon die Widmung hat mich in den Bann des Buches gezogen. Rackete hat es geschafft, ein Buch zu schreiben, das den Zeitgeist einfaengt. Die Themen sind so brisant und ihre Schilderung bringt es auf den Punkt. Wir muessen handeln. Und zwar jetzt.
Il tema è certamente molto interessante. Tuttavia ho trovato il libro in più punti alquanto ripetitivo. Inoltre leggendo alcuni passaggi ho avuto la netta sensazione di ritrovare frasi prese dal libro "la nostra casa è in fiamme" degli Ernman-Thunberg (pubblicazione originale 2018).
Ripongo il libro nella sua "copertina avvolgente". Insomma, avete capito, quella roba che fa da contorno alla copertina rigida dei libri. L'avevo levata perché non volevo rovinarla. Perché questo è un libro che mi è stato regalato e perché ormai l'evento di sfogliare delle pagine vere, senza pigiare sul Kindle, è un evento così più unico che raro che ci tengo a tenerli bene, i libri.
Mi sono preso una pausa dalle letture, complice la misantropia dei viaggi in treno in modalità "carro di bestiame" che poco ti fan prendere bene all'idea di tirar fuori qualcosa da leggere facendo a gomitate, e un atavico mal di testa dal quale con mio grande disappunto non è nata nessuna dea Atena. Però ad ogni ritorno a casa vedevo gli occhi di Carola Rackete, su quella copertina, che mi fissavano in placida attesa. Loro lo sapevano, io lo sapevo, lo sapevamo entrambi: era solo questione di tempo prima che prendessi in mano la situazione e mi calassi in una lettura dall'odore di attualità.
Spoiler number one: il libro mi è piaciuto. Parecchio. Anzi penso di forzare fin un po' la mano a volerne scrivere così, di getto, a poche ore dalla sua ultima pagina sfogliata. Pochi minuti dalla famosa "copertina avvolgente" riposizionata a dovere in maniera tecnico-tattica. Mi frullano nella testa diversi concetti e diverse considerazioni che immagino ci metteranno un po' a sedimentare.
Spoiler number two: se pensate sia un libro incentrato tutto sull'affaire Sea Watch e sui perché e percome della rava e della fava, ho una brutta notizia per voi. Il libro parla decisamente di altro, perché Carola Rackete ha decisamente altro di cui parlare. Non che ciò che ha fatto per le persone portate in salvo da lei e il suo equipaggio non sia importante, ma fin dalle prime pagine si capisce che quell'evento non è altro che una diretta conseguenza di tutta una serie di valori, considerazioni, e prospettive che una donna come lei è arrivata prima ad interiorizzare e poi a mettere in pratica nella vita di ogni giorno.
Dalle sporadiche interviste che avevo avuto modo di vedere in giro per l'universo esteso degli Stati Uniti dei Media, mi ero fatto di lei un'idea di una persona con un background veramente solido dietro le sue spalle, per quel principio universale secondo il quale tutti quanti, magari, dovremmo evitare di fermarci alle solite considerazioni da contest "gara di chi sputa più lungo".
Nel libro Carola ci racconta come il timone della Sea Watch sia solo uno dei tanti atti di una vita dedicata a costruire una coscienza di sé e di ciò che l'han circondata e la circondano. Scoperte che dal piano personale si collocano quasi nell'immediato in un contesto più ampio e macroscopico, corroborato da una lucida ed interessante analisi del sistema-mondo in un abbraccio tout-court che va dall'economia alle politiche sociali alle prospettive di crescita e all'ecosostenibilità.
Il tono con cui il libro mette davanti ai nostri occhi le sue ragioni non è quello di chi si erge su un piedistallo per impartire la sua lezioncina da maestrina, ma quello di chi ha toccato con mano, visto e realizzato cose che sente di dover condividere, perché crede in una precisa causa e perché crede fermamente che questa causa vada portata avanti e abbia dei proseliti. Proprio per questo Carola e le sue considerazioni certamente indicano una via, ma più che altro smuovono la coscienza, ti fanno pensare che alla fine di queste cento-qualcosa pagine la sensazione strana che ti rimane sullo stomaco decisamente non può essere la peperonata del giorno prima.
È un libro asciutto, diretto, che non fa sconti sui concetti che vuole esprimere e che vuole che tu prenda una posizione.
Piccola postilla finale: dopo la lettura la mia stima per l'umanità e il valore di Carola Rackete non restano immutati ma, anzi, fanno uno passo in avanti verso il livello "persone che nella loro semplice grandezza mai ostentata, ti fanno sentire piccolo". Una ragazza che abbia vissuto le esperienze che ha vissuto lei, visto le situazioni che ha avuto modo di vedere, non si meriterebbe mai di finire su un banco degli imputati solo per aver salvato delle vite umane. Non si meriterebbe mai venir giudicata da personaggi del teatro degli orrori della politica nostrana.
Non si meriterebbe mai venir attaccata da persone che sanno semplicemente coltivare odio e frustrazione, davanti ad una persona che è semplicemente pronta a rimboccarsi le maniche affinché tutto possa cambiare per un bene comune.
Cuando alguien es capaz de actuar en cosuecuencia con su valores y su forma de entender el mundo, se convierte en un ejemplo. Esto es así porque, aunque parecen dos pasos consecutivos del mismo camino, la distancia entre los valores y su puesta en marcha, en la gran mayoría, resulta insalvable.
Cuando Carola Rackete decidió desobedecer a las autoridades, poniendo en peligro su libertad, y llevar a puerto seguro a los migrantes que estaban a bordo de su barco de salvamento, estaba siendo heroica, pero ante todo estaba siendo consecuente con su valores. Unos valores que le impiden mirar hacia otro lado ante el sufrimiento de los demás.
Es una pena que el libro de alguien ejemplar, lleno de verdad, cargado de razones y de energía de cambio, resulte tan disperso. Se echa de menos una edición del texto que hubiera permitido estructurar el ensayo de una manera más clara y atractiva.
Más allá de esta crítica formal, el diagnóstico que hace Rackete es muy lúcido. Los migrantes que tratan de cruzar el Mediterráneo son otra muestra de las consecuencias que traen consigo el agotamiento del sistema capitalista. Un sistema cuya única preocupación es seguir creciendo, se lleve a quien se lleve por delante y eso no excluye a los ecosistemas.
Los refugiados climáticos son una realidad y su número va a ir en aumento. O conservamos la cordura a la hora de enfrentarnos a lo que viene o esto va a ser un 'todos contra todos' que no hará más que acelerar el descalabro.
Ahora más que nunca, conviene recordar que fue la cooperación entre individuos lo que hizo que nuestra especie prosperara y es lo único que la puede salvar ahora. Una sociedad es tan fuerte como lo sea el más débil de sus miembros. Es hora de poner este concepto encima de la mesa y que sea la brújula que guíe todas nuestras decisiones.
No parece que esto vaya a suceder a una escala global próximamente. La crisis climática y el agotamiento del sistema capitalista es cada vez más evidente, pero ¿cómo se detiene está rueda de producción y crecimiento desaforado? ¿Y cuál es la alternativa?
¿El New Green Deal? La nueva hoja de ruta de Europa, aunque supone un consuelo, no ofrece más que una solución hueca porque no actúa sobre las debilidades de la sociedad de consumo, y solo pretende sustituir la explotación de unos recursos por otros.
"Las estrategias que nos ofrece el crecimiento verde forman parte del sistema, del mismo sistema que desencadenó la crisis. Los productos sostenibles también utilizan recursos naturales y no nos hacen dudar sobre el sentido del consumo. La supuesta panacea del crecimiento verde no pone en cuestión el modelo de desarrollo económico adoptado hasta ahora. El crecimiento siempre va acompañado de la explotación de los recursos"."Estamos ante un problema estructural, mientras siga aumentando el consumo, seguirá aumentando la extracción de recursos naturales".
"No sé pueden afrontar las crisis con los mismos elementos que la han provocado: los medios del neoliberalismo"
Rackete vaticina que hasta que la catástrofe climática no afecte a los países ricos de una manera drástica, no habrá voluntad de cambio y se comenzarán a tomar decisiones estructurales.
Este libro está escrito antes de la pandemia de la Covid-19. Antes de que por primera vez en varias generaciones el mundo se viera sacudido por algo que no podía controlar. El coronavirus nos ha recordado lo frágiles que somos, pero lejos de sacar una lectura ecologista de lo sucedido para intentar prevenir el surgimiento de una nueva zoosmosis, todos nuestros esfuerzos están centrados en recuperar cuanto antes la vida que teníamos, dejando a un lado cualquier aprendizaje o posibilidad de cambio.
Es trágico.
Frente ante esta deriva, no queda otra opción que sumarse al activismo y predicar con el ejemplo. De actúar, como implora Rackete en el título de su manifiesto. Ese es mi propósito, ser un consumidor responsable, reducir el consumo de carne todo lo que pueda y sumarme al activismo, quizá desde el anticapitalismo. No tengo otra opción que andar ese camino porque no puedo hacer como si no supiera todo lo que sé.
Questo libro è rimasto per mesi nella mia libreria in attesa di essere letto, e la sua lettura è arrivata al momento giusto. Un testo scorrevole che trasmette messaggi importanti: alla narrazione dei fatti di Lampedusa - visti da una nuova prospettiva rispetto a quella filtrata e distorta dei media e del, all'epoca, successo propagandistico di Matteo Salvini - si accompagnano pagine dense di contenuti sulla crisi ecologica in atto, sulla necessità della cooperazione internazionale per il salvataggio di vite umane in mare e sulla disobbedienza civile. Il libro è anche ricco di spunti di approfondimento, tra saggi di natura scientifica e testi di tipo economico. Dicevo, un libro arrivato nel momento giusto perché è capace di dare la carica sia a chi non ha mai contemplato l'idea di attivarsi come cittadino o cittadina e a chi - come me - è già attivista da qualche anno e si trova, durante la pandemia da covid-19, a vedersi tagliati tutti i ponti per raggiungere la collettività per fare sensibilizzazione sulla crisi climatica, e dove l'unico modo rimasto è lo schermo di un computer o di un cellulare.
Ein 160-seitiger Exkurs über die Gründe der Flüchtlingskrise, den Klimawandel, unsere Leistungsgesellschaft, die Profitgier multinationaler Unternehmen und die Ressourcenverschwendung einiger weniger auf dieser Welt. Unterstrichen durch viele Statistiken, Prognosen und Forschungsergebnisse macht Rackete hartnäckig auf die Probleme unserer Gesellschaft und unseren lieblosen Umgang mit der Natur aufmerksam. Man muss sie nicht sympathisch finden, aber die Botschaft, die sie zu vermitteln versucht, ist eine sehr wichtige: Wir müssen JETZT anfangen zu handeln. Wenn wir jetzt etwas tun, ist es noch nicht zu spät. Zu den Flüchtlingen selbst und der Seerettung hat sie gar nicht viel erzählt und man erfährt kaum, was dann mit ihnen geschieht.
Hier und da etwas zäh durch die vielen Fakten und Auflistungen ist dieses Buch dennoch sehr wichtig und informativ für alle, die sich sonst noch nicht so ausführlich mit den genannten Themen auseinandergesetzt haben. Ich kann es nur empfehlen!
"Een belangrijke reden voor migratie zijn veranderende klimatologische en ecologische omstandigheden. Volgens een rapport van het Internal Displacement Monitoring Centre (IDMC) vluchtten wereldwijd alleen al in de eerste helft van 2019 ongeveer zeven miljoen mensen binnen hun vaderland voor overstromingen, bijvoorbeeld in de Filipijnen, in Ethiopië, Bolivia en Iran of voor cyclonen zoals Fani, in de golf van de Bengalen of Idai die Oost-Afrika trof."
"Wie rechten heeft, mag zich gelukkig prijzen, maar heeft ook de plicht om mensen bij te staan die door ons systeem worden genegeerd."
Aggiungo una stella perché ammiro moltissimo Carola, la sfida che ha lanciato al governo italiano e ciò che ha fatto prima di quel momento, ma me l'aspettavo più coinvolgente. Interessante la ricostruzione della vicenda giudiziaria e umana legata alla Sea Watch, come pure la sua formazione di studente e attivista. Mi è piaciuta la forza con cui ha sostenuto l'allarme di un mondo in fiamme, su cui intervenire immediatamente, e il suo approccio radicale alle lotte, ma la scrittura mi ha annoiata molto e i contenuti si sino rivelati ridondanti. Peccato.
A good book that quietly and in an intelligent way talks about import tissues that need to be addressed and need to be considered by every one. What I appreciate about this book is the lack of the aggressive tones that so often are used in similar volumes while informing us of things that matter. I truly enjoy it and I now have even a higher esteem for Carola who clearly demonstrate with this book to have no need or no ambition to be in the spotlight for egotistical or selfish motives.
Ein wichtiges Buch, das in mancherlei Hinsicht mit Vorurteilen aufräumt. Carola Rackete ist eine Ausnahmepersönlichkeit und ich finde das, was sie getan hat und weiterhin tut großartig. Am besten hat mir gefallen, dass sie nicht nur das bestehende, logischerweise zum Scheitern verurteilte, wachstumsorientierte System kritisiert, sondern konstruktive alternative Konzepte bietet, die meiner Meinung nach absolut erstrebenswert sind.
Capitana del Sea Watch 3 salvó la vida de 40 personas gracia a la desobediencia civil. Una incitación a la acción contra el ecocidio, la ayuda a emigrantes climáticos y a nosotros mismos. “Es hora de actual” es un libro que me ha impactado por el compromiso y la cruda realidad expresada sin paños calientes de una persona valiente.
Le genre de livre à mettre entre toutes les mains pour faire comprendre aux non initiés l'importance de la justice migratoire et climatique et, pour les plus initiés (dont je fais partie), mettre en mots et en lien ces problématiques systémiques de la société. Dur et sans concession, rédigé par une femme exceptionnelle qui n'aime pas être mise sous les projecteurs.
Zeer goed boek met de benoeming van de werkelijke crisis. Geen vluchtelingencrisis maar een rechtvaardigheidscrisis. “De burgerlijke gehoorzaamheid is het probleem, niet de burgerlijke ongehoorzaamheid.”
Un bel libro, nonostante scritto in un’altra lingua è tradotto molto bene. Tuttavia però, non vengono poste soluzioni concrete ai problemi; forse perché è un semplice libro di appunti, scritto bene però.