Il Giappone è il paese degli opposti: tradizione e modernità, spiritualismo e tecnologia convivono fianco a fianco dando origine a una speciale alchimia. Il fascino che il Paese del Sol Levante esercita sui visitatori è quello di un luogo privo di una specifica collocazione, situato in un tempo e in uno spazio quasi magici, slegati da tutto il resto del mondo. Gli scenari del Giappone sono come livelli di un videogioco: gli enormi schermi e i vestiti gotici delle ragazze; le torri futuristiche e i bar con karaoke; i boschetti di bamboo e le cime ghiacciate; ma anche i parchi e l'architettura shintoista, omaggio agli spiriti millenari che governano gli elementi. Esplorare il Giappone significa scoprire i mille volti di un Paese che conserva gelosamente le sue molteplici anime, senza tradirne nessuna. E sarà divertente imparare a conoscerle una per una.
Come audio libro é stato perfetto, perché anche se dovevo interrompermi di tanto in tanto non c'era una trama da seguire, anche se ammetto che alcune storie mi hanno lasciata piuttosto basita e mi hanno portato a chiedermi piú volte se avessi capito bene o se mi fosse persa "qualcosa per strada". Lo considero comunque un libro destinato agli amanti del genere, perché non é affatto superficiale, anzi, il livello di approfondimento potrebbe anche renderlo noioso ai piú.
...titoli dei capitoli e del libro, tutti, molto ...orecchiabili (?!). ...contenuto ....so boring
========== Nel 1975 venne pubblicato un libro che conteneva una lista completa di tutte le aree del paese che si potevano definire buraku e permetteva di incrociare i dati anagrafici di una persona per verificare se fosse o meno di origine burakumin. Il libro andò a ruba, prima di essere vietato, soprattutto tra i manager che volevano evitare di assumere dipendenti di origine dubbia. E ovviamente tra i genitori preoccupati che un loro figlio o figlia potesse sposare un burakumin. ==========
Non era quello che mi aspettavo. Troppi particolari storici con nomi, date e racconti rendevano ogni capitolo molto pesante. Non avevo l'esigenza di tutto questo nozionismo e mi aspettavo una concentrazione maggiore sulle curiosità rispetto alla storia o leggende. Ho dovuto saltare quasi tutti i capitoli leggendo solo qualcosa qua e là.
Lettura a tratti interessante a tratti confusionaria e nozionistica. I titoli di ogni capitolo attirano il lettore, che poi però il più delle volte si ritrova in una spiegazione confusa che si sposta avanti e indietro nel tempo, che da tante informazioni a volte anche superflue per il tema trattato. Sicuramente offre spunti di approfondimento, ma non più di quello.
“Forse non tutti sanno che in Giappone” è un libro scritto da Antonio Moscatello, giornalista per Askanews, che ha abitato in Giappone, grande conoscitore di quest’ultimo, nonché laureato a L’Orientale di Napoli.
Il libro è una sorta di saggio, per nulla pesante, composto da una serie di capitoli (ben 40) ognuno con un argomento diverso. Spazia dalla storia alla religione, dalle tradizioni alla cultura giapponese e lo fa non solo attraverso curiosità, ma anche raccontando aneddoti e storie.
Ciò che troverete qui, non sono le solite informazioni che si leggono in giro, ma tante curiosità e approfondimenti interessanti, alcuni dei quali vi sconvolgeranno. Vi lascio di seguito i titoli di alcuni capitoli:
…Tokyo si chiamava Edo, ed era la capitale dei samurai
…le prime banconote giapponesi furono disegnate da un italiano
…in Giappone anche i cani diventano lottatori di sumo
…in Giappone ci sono le mummie e lo sono diventate da vive
…la mafia giapponese prende il nome da un gioco di carte
Il libro è rivolto ad un pubblico che ha iniziato da poco ad approcciarsi al Giappone, a chi ha una conoscenza superficiale di questo paese tanto bello, quanto contorto. Ma non solo, l’opera risulta molto interessante a chi ha fatto del Paese del Sol Levante la propria materia di ricerca e di studio, con qualche argomento meno appassionante, perché già studiato abbondantemente.
Ne consiglio vivamente la lettura, anche se i tanti nomi di figure storiche e letterarie potrebbero disorientare, vi invito a leggerlo per approfondire tanti aspetti del Giappone sconosciuti ai più.
Ero indecisa se dare due o tre stelle. Alla fine ho optato per due stelle perché, nonostante abbia trovato questo libro ricco di curiosità interessanti e informazioni utili per farsi una cultura più approfondita sul Giappone, la lettura è stata davvero pesante e per molti tratti poco coinvolgente. Tralasciando l'enorme sfilza di date, intrecci, nomi (che non sarebbero un problema se gestiti meglio all'interno dello scritto), in diverse occasioni ho notato anche una lieve nota sarcastica nel definire alcune persone o eventi che mi ha alquanto infastidita, un po' come una presa in giro. Quando si scrive un libro legato alle curiosità o approfondimenti su determinati temi, bisogna spiegare le cose in maniera oggettiva e imparziale. Dopotutto chi legge il libro in questione lo fa per arricchirsi a livello culturale, non per sentirsi preso in giro.
A dispetto del titolo che lo farebbe sembrare una raccolta di aneddoti superficiali, in realtà il libro si addentra senza annoiare nella storia e nella cultura nipponica in piccoli capitoli leggibili anche singolarmente a seconda della curiosità del singolo. Certo non è un trattato che "spiega il Giappone" (è possibile un libro del genere?) però mi sembra un ottimo compagno di viaggio per chi visita l'arcipelago
Ascoltato in audiolibro, con un tono perfettamente fluido anche sui nomi più ostici, il libro è pieno di curiosità e aneddoti storici. Ecco, forse è troppo sbilanciato su questi ultimi, e sono pochi quelli contemporanei. È stato però utile per riavvicinarsi al mondo giapponese, in preparazione alle letture con il GDL #PaginedaYamato.
3,5 stelle arrotondate, via. Forse un po' troppo "storico" per i miei gusti (soprattutto perché seguire e ricordarsi tutti i nomi è arduo), ho preferito infatti i capitoli sulla cultura e le tradizioni. Comunque un ascolto interessante e di compagnia.
Bella idea, facile da leggere, ma si perde troppo in dettagli e nomi difficili da ricordare (e di conseguenza il suo contenuto). Cosa mi è rimasto impresso è la ricchezza e creatività della mitologia giapponese.
Molto interessante, ma a tratti anche molto straniante, per chi come me era completamente digiuno di storia e cultura giapponese. Meriterebbe una rilettura.