Jump to ratings and reviews
Rate this book

La Trilogia #3

Интервю със себе си. Апокалипсис

Rate this book
През целия си живот Ориана Фалачи винаги е търсела истината и справедливостта. Борила се е с цензурата на източни и западни диктатури по същия начин, по който по-късно започва да се бори с политическата коректност и лицемерието, завладели Европа. Била е преследвана, забранявана и за малко да бъде убита. Сблъсквала се е с машината kа фашизма, с жестокостта на войната, с фанатизма на хунвейбините, с куршумите на военни хунти. Летяла е над горящите петролни кладенци на Саддам и е спорила лице в лице с Кадафи, Арафат и Хомейни.

Но никога не се отказва от борбата. Думите ѝ може да звучат крайно, да предизвикват полемики и скандали. Но дори и несъгласните с нея остават омагьосани от езика ѝ, от нейното майсторство и силата, с която защитава това, в което вярва.

В „Интервю със себе си. Апокалипсис“ Ориана Фалачи отговаря на собствените си въпроси и в рамките на този монолог успява да припомни както някои от най-вълнуващите моменти от своя живот и кариера, така и да подчертае плашещите тенденции, пред които западната цивилизация се изправя.

188 pages, Paperback

First published August 1, 2004

50 people are currently reading
608 people want to read

About the author

Oriana Fallaci

57 books1,565 followers
Oriana Fallaci was born in Florence, Italy. During World War II, she joined the resistance despite her youth, in the democratic armed group "Giustizia e Libertà". Her father Edoardo Fallaci, a cabinet maker in Florence, was a political activist struggling to put an end to the dictatorship of Italian fascist leader Benito Mussolini. It was during this period that Fallaci was first exposed to the atrocities of war.

Fallaci began her journalistic career in her teens, becoming a special correspondent for the Italian paper Il mattino dell'Italia centrale in 1946. Since 1967 she worked as a war correspondent, in Vietnam, for the Indo-Pakistani War, in the Middle East and in South America. For many years, Fallaci was a special correspondent for the political magazine L'Europeo and wrote for a number of leading newspapers and Epoca magazine. During the 1968 Tlatelolco massacre prior to the 1968 Summer Olympics, Fallaci was shot three times, dragged down stairs by her hair, and left for dead by Mexican forces. According to The New Yorker, her former support of the student activists "devolved into a dislike of Mexicans":

The demonstrations by immigrants in the United States these past few months "disgust" her, especially when protesters displayed the Mexican flag. "I don't love the Mexicans," Fallaci said, invoking her nasty treatment at the hands of Mexican police in 1968. "If you hold a gun and say, 'Choose who is worse between the Muslims and the Mexicans,' I have a moment of hesitation. Then I choose the Muslims, because they have broken my balls."

In the late 1970s, she had an affair with the subject of one of her interviews, Alexandros Panagoulis, who had been a solitary figure in the Greek resistance against the 1967 dictatorship, having been captured, heavily tortured and imprisoned for his (unsuccessful) assassination attempt against dictator and ex-Colonel Georgios Papadopoulos. Panagoulis died in 1976, under controversial circumstances, in a road accident. Fallaci maintained that Panagoulis was assassinated by remnants of the Greek military junta and her book Un Uomo (A Man) was inspired by the life of Panagoulis.

During her 1972 interview with Henry Kissinger, Kissinger agreed that the Vietnam War was a "useless war" and compared himself to "the cowboy who leads the wagon train by riding ahead alone on his horse".Kissinger later wrote that it was "the single most disastrous conversation I have ever had with any member of the press."

She has written several novels uncomfortably close to raw reality which have been bestsellers in Italy and widely translated. Fallaci, a fully emancipated and successful woman in the man's world of international political and battlefront journalism, has antagonized many feminists by her outright individualism, her championship of motherhood, and her idolization of heroic manhood. In journalism, her critics have felt that she has outraged the conventions of interviewing and reporting. As a novelist, she shatters the invisible diaphragm of literariness, and is accused of betraying, or simply failing literature.

Fallaci has twice received the St. Vincent Prize for journalism, as well as the Bancarella Prize (1971) for Nothing, and So Be It; Viareggio Prize (1979), for Un uomo: Romanzo; and Prix Antibes, 1993, for Inshallah. She received a D.Litt. from Columbia College (Chicago). She has lectured at the University of Chicago, Yale University, Harvard University, and Columbia University. Fallaci’s writings have been translated into 21 languages including English, Spanish, French, Dutch, German, Greek, Swedish, Polish, Croatian and Slovenian.

Fallaci was a life-long heavy smoker. She died on September 15, 2006 in her native Florence from breast cancer.

Ratings & Reviews

What do you think?
Rate this book

Friends & Following

Create a free account to discover what your friends think of this book!

Community Reviews

5 stars
241 (22%)
4 stars
389 (36%)
3 stars
306 (28%)
2 stars
95 (8%)
1 star
46 (4%)
Displaying 1 - 30 of 68 reviews
Profile Image for stefano.
188 reviews160 followers
November 14, 2019
Se c'è una cosa che io apprezzo sopra ogni altra, questa è la megalomania. La signora Oriana Fallaci ha scritto un libro che si intitola Oriana Fallaci intervista Oriana Fallaci. Caso mai non l'aveste capito, questo libro parla di Oriana Fallaci. Argomento interessantissimo, più per lei che per noi. Ma anche per noi, un po'. Io, megalomane quasi quanto Oriana, cito sempre una frase di Dino Risi su Nanni Moretti, che diceva pressappoco così: levati e fammi vedere il film. Ecco, anche Oriana si sarebbe dovuta levare e farci vedere il libro, o meglio le idee che esponeva. Su queste, come su un miliardo di altre cose, io sono in parte d'accordo, in parte no, in parte mi sembrano emerite stupidaggini, in parte mi paiono lampi di genio.

Però ho da fare un appunto enorme, enormissimo, grande come una casa. La Fallaci si diceva liberale. Ora, tra i miei confusi ricordi, alla base del liberalismo c'è l'individuo. E a me l'individualismo mi piace un sacco, tanto da apprezzare persino la Thatcher che dice: la società non esiste. Esistono gli individui, gli uomini e le donne, ed esistono le famiglie. Ecco, come può una persona che si dice liberale fare ragionamenti generalizzanti, inclusivi, del tipo: i musulmani fanno... i musulmani pensano... oppure la sinistra dice... la destra sostiene... gli intellettuali credono... Tali ragionamenti sono totalmente lesivi dell'individuo. E quindi del liberalismo. I musulmani non esistono. Esiste Yussef che taglia le gole, Mohamed che va ogni venerdì in moschea e Mustafà che beve birra al parco sotto casa. Io non riesco a farmi un'idea dei musulmani, mentre ho un parere decisissimo su Yussef, Mohamed e Mustafà. Insomma, a me tutte le generalizzazioni fanno schifo e non riesco a dare troppo credito a chi ragiona in questa maniera. Mi sembra solo un modo troppo semplice di procedere, una scorciatoia per non attardarsi troppo a pensare. Signora mia, i neri hanno la musica nel sangue, gli zingari rubano e i genovesi sono taccagni.

Detto ciò, la Fallaci scriveva benissimo e ogni pagina fa venire voglia di andare avanti. Io intanto, in accordo a Dino Risi, mi levo e vi faccio leggere il commento.
Profile Image for Jessica.
307 reviews102 followers
October 6, 2015
L'ultimo libro della trilogia.
Forse il più bello dei tre. Oriana sapeva il fatto suo. Senza peli sulla lingua prova a raccontarci come stavano le cose, prova a farci riflettere, a uscire dal guscio, prova ad attirare la nostra attenzione. Si può benissimo non concordare con ciò che dice, libera scelta, ma penso che non bisognerebbe privarsi di queste letture per partito preso.
Io non penso che fosse diventata matta alla fine. Anzi. Per me era più lucida che mai.
Profile Image for omi.
54 reviews46 followers
March 20, 2025
[zero stelle]
quando il degrado si diffonde e le società evolute e democratiche(caratterizzazione che di per sé é stata smentita da antropologi come levi strauss) cominciano a crollare, allora é necessario trovare un appiglio che possa giustificare tutto questo.
la fallaci sicuramente l’ha trovato e l’ha esposto in questo libro.
quest’esperienza di lettura mi ha trasmesso tanti pensieri molto contrastanti tra di loro e una cosa che mi è capitata frequentemente era che ad ogni minima idea in cui mi ritrovavo, c’erano 369 argomentazioni che mi lasciavano senza parole e in totale disaccordo.
lascio sotto le citazioni che per me sono da evidenziare per avere idee generali sul pensiero di questo personaggio.

(parlando del sindaco di firenze)”che coi figli di Allah devoto a bin laden, coi cinesi padroni di prato, coi somali e i nigeriani che infestano il centro storico imponendo banchi abusivi, coi rumeni e gli albanesi da cui le case della campagna toscane vengono regolarmente saccheggiate coi furti notturni, si comporta come le marchese e le contesse e le baronesse che nel 1938 facevano le reverenze a hitler. ‘mein führer, mein führer’. “

”ovunque vi sia antiamericanismo v'è antioccidentalismo. ovunque vi sia antioccidentalismo, v'è filoislamismo. e ovunque vi sia filoislamismo v'è antisemitismo.”

”io sono persuaso che il destino della francia sia finito. lo sono perché, come diceva françois mitterrand, si sentono a casa loro in casa mia. e perché tale situazione è irreversibile. nel 2050 i francesi originari non saranno che la metà. e tutti vecchi. l'altra metà si comporrà di maghrebini, africani, asiatici, insomma di persone venute dall'inesauribile serbatoio che ha nome terzo mondo. ma tutta l'europa, tutta, marcia verso la propria morte.”

“io mi chiedo come reagiranno, gli italiani, quando il mostro li colpirà a casa loro. quando li attaccherà mentre sono con la famiglia o lavorano in un grattacielo, viaggiano su un treno, ascoltano la messa. perché prima o poi accadrà anche a noi quello che è successo a new york, a madrid, in tante altre parti del mondo, quello che succede di continuo in israele e in iraq dove ti ammazzano perfino in chiesa. e non sarà certo predicando l'accoglienza, accettando chiunque sbarchi a lampedusa, dandogli l'asilo politico e il voto, blaterando di pacifismo e pluriculturalismo, chiamando ‘resistenti’ i macellai che se la caveranno.”

“bush cioè al presidente della più grande democrazia del mondo, del paese che nella seconda guerra mondiale salvò l'intero occidente sicché senza i suoi 299.000 morti oggi marceremmo tutti a passo d'oca. non avremmo la libertà.”

“cara amica, al di là dell'occidente esiste un'unica democrazia ed è la democrazia che governa israele.”

alla fine se qualcuno dovesse chiedermi se consiglio o meno sto libro direi di si per il semplice fatto che attraverso letture del genere si affronta un pensiero particolare e si può capire se si concorda o se si é completamente contro (come nel mio caso).
Profile Image for arcobaleno.
649 reviews163 followers
July 18, 2012
Un tarlo dentro la Storia
Così si sente Oriana Fallaci: un tarlo nella Storia della sua epoca (pag.11).
Una donna che ha fatto del giornalismo la vera essenza della vita, senza ipocrisie e falsi moralismi, ma con coraggio e sincerità; che riesce a recuperare con determinazione le sue forze per combattere l’ultima battaglia non tanto contro il cancro del corpo, quanto contro quello dell’anima. Un cancro ben più tragico, ben più irrimediabile […]nutrito dall’ignoranza, dall’indifferenza, dall’inerzia di chi non ragiona o ha paura. Il cancro dell’Occidente, dell’Europa, e in particolare dell’Italia. Un cancro che continua a tormentarla e a farla soffrire, un cancro che lei aggredisce con l’arma delle sue parole oneste e con la lucidità della sua mente.
Ma... la verità spesso può infastidire.
Profile Image for Donatella.
35 reviews7 followers
October 20, 2015
Io adoro Oriana Fallaci, è una delle mie scrittrici preferite di sempre, ma con tutta l'ammirazione che ho e continuo ad avere per lei, quest'ultimo libro l'ho trovato veramente poco interessante e in contrasto con tutto il suo operato e pensiero del prima 11settembre. Difende strenuamente un'identità cristiana che non ha mai avuto dato che si è sempre definita un'atea senza categoria (vedesi Un Uomo) e si accanisce contro la religione islamica come se fosse l'unico male originale del nostro mondo. È governata unicamente dalla rabbia che l'ha travolta, giustamente, il giorno dell'attentato alle torri ma fare una distinzione delle persone per i credi religiosi (senza guardare al terribile ed atroce passato causato dalla chiesa cattolica e attuale dell'ebraismo), e quindi fare di tutta l'erba un fascio penso sia sempre sbagliato.
Profile Image for stregachilegge.
178 reviews64 followers
September 28, 2021
Oriana non si fa scrupoli, forse perché ormai anziana e di fronte alla morte o forse semplicemente perché è la Fallaci.
Ammiro molto questo personaggio per la sua schiettezza, mi piacciono le persone vere; quelle che se devono dire un pensiero che va contro corrente lo fanno perché non importa che venga accettato o meno.

Questo libro è pieno di riferimenti a personaggi pubblici di un passato che non è il mio, per cui per alcuni non riesco ad apprendere a pieno ciò che intendesse bacchettare.

Penso però che sia molto attuale il nocciolo di questa lettura: l'islam. Soprattutto ora (settembre 2021) che assistiamo al ritorno dei talebani in Afghanistan; siamo spettatori del ritorno della sottomissione e dell'oppressione eppure come dice Oriana: "La democrazia non si può regalare come una scatoletta di cioccolata".

Mi ha fatto molto riflettere perché l'Italia è divisa in due: da una parte dilaga il razzismo e dall'altra, per paura di essere additati come razzisti, ci si ritrova ad essere più permissivi possibile. Tanto permissivi da dimenticare la nostra cultura in nome di barbarie opprimenti che ci piace definire "scelte". Quest'ultimo è ciò che denuncia la Fallaci, portando anche un senso di patriottismo che purtroppo gli italiani di oggi non hanno più.
Profile Image for Sara Cellerini.
121 reviews8 followers
February 14, 2022
La Fallaci aveva idee che potevano essere condivise come no. Idee forti e precise, che non lasciano spazio ad equivoci. È indubbia la sua preparazione sui temi e la sua spiccata intelligenza e intraprendenza. Una Donna con la D maiuscola che mi rende fiera di appartenere alla categoria.
Profile Image for Planetka.
137 reviews6 followers
June 17, 2023
Poraził mnie styl wypowiedzi, retoryka. Czułam się tak, jakbym naoglądała się kanału sportowego na YouTube, a przecież sięgnęłam po książkę prawicowej intelektualistki. Nie ma to jak stara dobra szkoła, według której na początku trzeba zagrać na emocjach (30stron wymieniania imion i nazwisk ludzi zmarłych w tragicznych okolicznościach), potem należy zbudować klimat (wrogi), dalej można już wskazać wroga (islam), rzucić kilkoma informacjami, które zabrzmią jak fakty i zbudują wizerunek eksperta (jak na przykład informacja o tym, że Arafat szkolił Rotte Arme Fraktion. Oczywiście przypisów brak, wyjaśnienia brak, kontekstu brak). Wszystko po to, by na koniec ujawnić ten właściwy opiniotwórczy komunikat, z którym ma zostać odbiorca (w tym przypadku: cały ruch lewicowy (LGBT, ekolodzy, aktywiści, feministki, lewicowe europejskie partie polityczne) tak na prawdę mają w dupie te swoje ideały i po prostu czekają na to by wziąć udział w "naziislamistycznej miedzynarodówce", bo po prostu są na usługach Bin Ladena i dały się omotać islamskiej rewolucji kulturowej, której celem jest zniszczenie wartości chrześcijańskich). Właśnie streściłam wam całą książkę. Nie dziękujcie.
Profile Image for Nikki.
45 reviews44 followers
February 12, 2017
"L'abitudine genera rassegnazione. La rassegnazione genera apatia. L'apatia genera inerzia. L'inerzia genera indifferenza, e oltre a impedire il giudizio morale l'indifferenza soffoca l'istinto di autodifesa cioè l'istinto che induce a battersi."

Queste parole riassumono il carattere e la determinazione di Oriana a battersi contro le ingiustizie e per la difesa della nostra incolumità.

In questo libro la Fallaci intervista sé stessa su argomenti politici, sociali, religiosi inserendo nei vari discorsi qualcosa di sé, episodi di vita e riflessioni personali.

In alcuni punti, se non si conoscono gli eventi che lei cita, racconta e commenta, si fa davvero fatica a star dietro alle sue riflessioni, tanto che sono stata tentata di chiudere il libro e gettare la spugna. 
Ma ho continuato. E in qualche modo sono arrivata all'ultima pagina.
(Non vi nascondo che qualche paragrafo qua e là l'ho saltato)
Comunque, è una bella lettura. Apre gli occhi su come va il mondo.

Inoltre adoro il suo modo di scrivere. È travolgente, come un fiume in piena che porta con sé tutto ciò che incontra sulla sua scia.
Di qualsiasi argomento parli, Islam o teorie politiche che siano, riesce a costringermi a continuare a girare pagina dopo pagina. Perché, in realtà, è come se non ci fosse mai un vero punto e a capo nelle sue riflessioni. 
La sua scrittura ha il dinamismo di un dialogo faccia a faccia. 

Ho apprezzato particolarmente le parti in cui parla della sua idea di libertà, della differenza tra l'Europa del 1938 e l'Eurabia di oggi, la lotta contro il suo Alieno personale (il cancro) e l'Alieno dell'Europa (il terrorismo islamico), Berlinguer e l'omosessualità e il tema della morte (definita "uno spreco").

Inoltre, ho apprezzato molto l'articolo, scritto per il Corriere della sera nel 2005, messo a fine libro che fa un po' da chiusa a tutta l'intervista.

Questo sarà uno di quei libri che tornerò a rileggere in futuro.

Chissà, sarebbe bello poterlo prendere in mano fra 10 o 20 anni potendo dire ad Oriana che le cose sono cambiate, la situazione mondiale è in equilibrio, cristiani e musulmani rispettosi e in pace fra di loro e i politici attenti alla salvaguardia della società e del popolo.
Oppure tornare a dirle, con amarezza, che le cose sono sempre uguali e che nulla è migliorato.

Purtroppo alcune cose da lei enfatizzate già più di 10 anni fa, e quasi "predette", si sono già avverate.

Ad ogni modo, spero che questo libro venga letto e riletto per molti anni avvenire.
Profile Image for Elisa.
8 reviews
March 11, 2021
La Fallaci è egocentrica, veramente egocentrica, e ha una stima di sé incommensurabile. Però fa bene ad averla. È stata una giornalista che ha avuto il coraggio (e la follia) di litigare con persone mille volte più potenti di lei che avrebbero potuto farla scomparire in un batter d'occhio. Quando scrive si capisce ogni singola emozione che le passa per la testa e spesso questo diventa pure abbastanza comico. Leggere questo libro è come prendere un tè con lei (cosa che concedeva a pochi) e ripercorrere tutti gli anni che vanno dal pieno della Seconda Guerra Mondiale fino al 2004, con l'11 Settembre come chiave di lettura dell'intera intervista. Le sue affermazioni sono estremamente anti islamiste e anti immigrazione, spesso in maniera molto pesante. Per questo, anche se dovrei essere oggettiva, le ho dato 3 stelle, e se si trovasse davanti a me comincerebbe a insultarmi in toscano dandomi della piccola pacifista frutto dell'"Eurabia" che mi ha cresciuta. Mi spiace Oriana, ma io degli immigrati non li lascerei in mare nemmeno a costo di avere un'Italia con più immigrati che italiani, anche se capisco le ragioni che ti spingono ad essere così severa.
P.s. Ci sono diverse pagine su Berlusconi che fanno morire dal ridere, soprattutto perché lei non sapeva che lui sarebbe rimasto in politica così tanto tempo!
Profile Image for Cecilia.
124 reviews1 follower
October 13, 2025
Ho letto svariate recensioni di questo libro: non sembra molto apprezzato a causa delle idee radicali di Oriana. Che cosa sarebbe Oriana Fallaci senza il suo carattere schietto, le sue esperienze sul campo di battaglia, le sue opinioni politiche? Concordo che è difficile condividere ognuna delle sue riflessioni (ad esempio in merito all’Unione Europea e all’ONU) ma ciò non toglie che, ancora una volta, Oriana si è dimostrata magistrale. Mi spiace non conoscere alcune delle vicende citate nel libro (avranno sicuramente avuto un forte impatto nella politica italiana). Oriana si scaglia contro il collaborazionismo e il nazifascismo che avanza nella società moderna.
Senza peli sulla lingua ci racconta della sua malattia, della sua idea della morte e delle sue convinzioni.
Non sono rimasta affatto delusa.
Come vorrei che fosse vissuta per vedere la società odierna… cosa ne penserebbe?
Profile Image for Beatriz Cuéllar.
18 reviews3 followers
June 15, 2021
Comparto algunas cosas, otras no las comparto en absoluto. Lo que es indudable es que era una mujer valiente, que vivió lo indecible y que se plantó en primera línea de la batalla sin pestañear.
Profile Image for Clarissa Fabiani.
11 reviews
August 25, 2023
Molto bello che da una semplice intervista ci sia nato un libro, nel quale si riescono bene a delineare varie sfaccettature del carattere della Fallaci. Breve ma ricco di sue riflessioni personali.
Profile Image for Ilaria Bersani.
45 reviews3 followers
August 19, 2025
Non è mai troppo tardi per scoprire che Oriana Fallaci era razzista.
Profile Image for Esther Onwuakpa.
2 reviews2 followers
September 18, 2016
Almeno per me questo libro è un NO! Forse è un'Oriana in punto di morte delirante, ma questo libro è il punto di vista di un'islamofoba, xenofoba e dalla mentalità chiusa a tratti. Chi non ha mai letto un libro di Fallaci è pregato di non toccare questo libro assolutamente, altrimenti ne nasce un'idea sbagliata della donna. Ma il libro mi ha schifato. Semplicemente 126 pagine di 'fare di tutta l'erba un fascio' e certi pensieri suoi non sono così da liberali (cosa che afferma di essere).
Gli unici motivi per cui ho dato 2 stelle sono:
1) perché si dice che le pagine 99 di un qualsiasi libro fa capire se vale la pena leggerlo, e sulla pagina 99 di questo libro, parla dell'ONU che non ha mai fatto niente se non sprecare miliardi, vivendo di rendite sulle parole pace e umanitarismo. Cosa di cui sono d'accordo.
2) il modo in cui il libro è fatto. È molto curioso e 'unico'. Un'autobiografia in cui lei stessa pone le domande come se fossero di un intervista e risponde a queste domande.
3) il suo modo molto pacato di affrontare o vedere la morte.
2 reviews
April 23, 2012
Polski tytuł "Wywiad z samą sobą" i "Apokalipsa"
Tak prawdziwe że aż bolesne przedstawianie zbrodni Islamu w XX i XXI wieku oraz rekacje Europy, nazywanej przez autorkę Eurabią.
Książka napisana przystępnym językiem i w takiej samej formie: wywiadu z samą sobą. Pozwala na przejrzyste poznanie poglądów autorki. Z pewnością godne przeczytania.
Profile Image for Anelia.
42 reviews17 followers
March 8, 2014
Ами, разочаровах се.. Главно защото в половината от книгата се говореше за политическите събития в Италия, а аз не съм особено добре запозната с тях и ми беше леко неразбираемо. И като цяло очаквах повече..
Profile Image for Meria.
86 reviews
December 7, 2010
Stile impeccabile, come sempre per la Fallaci. Ragionamenti un po' duri, come le era solito negli ultimi anni della sua vita: peccato, un poco di clemenza in più l'avrebbe resa davvero immortale.
Profile Image for Diletta Martino.
9 reviews
December 17, 2015
Incisiva fino al midollo, come sempre, senza alcun filtro tra carta e cervello, Oriana lotta e combatte per scuotere gli animi con la sua prosa carnale.
Profile Image for Vitani Days.
440 reviews12 followers
September 23, 2017
Questo libro è stato la proficua compagnia della serata di ieri.
Farne una recensione sarebbe complicato per tutta una serie di motivi, non ultimi la natura stessa del libro - un'auto-intervista -, la natura di Oriana Fallaci e la molteplicità dei temi affrontati.
Mi limiterò, quindi, a un commento molto breve.
Oriana Fallaci è stata una delle più grandi personalità intellettuali al mondo, di questo va preso atto.
Ce ne si accorge anche solo grazie alla scrittura tagliente, alla coerenza della donna e alla conoscenza delle cose che dimostra nel contestualizzare le risposte alle domande che si pone. E lo dimostra la lungimiranza di quanto ha scritto, anche solo in questo breve testo del 2004. Molte delle cose che ha scritto, a ben guardare, si sono avverate. E non mi riferisco - non soltanto, almeno - alla parte riguardante ciò che nel 2004 non si chiamava ancora ISIS.
Ora, la signora Fallaci incute un rispetto istintivo, è (volutamente?) provocatoria e ci va giù pesante. Il sentire la morte vicina la mette, ancor più, nella posizione di esprimere il suo pensiero senza filtri (posto il fatto che filtri una donna col suo carattere dubito ne abbia mai utilizzati). Proprio in virtù della provocatorietà di chi l'ha scritto, il libro induce a riflessioni non facili. Con le sue affermazioni si può essere d'accordo o meno - io stessa non concordo con alcune sue esposizioni - ma sicuramente la logica dietro ciò che scrive è ineccepibile. Così come incontestabili sono certi meccanismi che porta alla luce. Certo strumentalizzare certe sue affermazioni è facile, ancora più facile è non capirle. Facile dire "ce l'ha con l'Islam". Che ce l'abbia con l'Islam è innegabile, ma ciò che è interessante è capire quali siano i meccanismi che la portano a fare certe affermazioni. Non parla per luoghi comuni, la Fallaci, anche se ci mette molto della sua esperienza personale. Ti fa venire voglia di andare al fondo di quello che leggi, di ragionarci sopra. E spara a zero su tutti, soprattutto. Sui fondamentalismi in generale prima ancora che su quello islamico in particolare, su una certa Destra e su una certa finta Sinistra di cui abbiamo attualmente un bell'esempio alla Presidenza del Consiglio. Spara sui Nazisti e sui Comunisti, sull'ipocrisia di fondo che governa il mondo, sul denaro e sull'ignoranza, sulla natura degli italiani che "piove, governo ladro!"... eccetera. Tanti eccetera.
Di acredine in queste righe ce n'è tanta, forse troppa. Non si tratta mai, però, di un semplice sputare veleno. Insomma, la Fallaci non è la vecchietta biliosa che sputa sul balcone del vicino di casa che ha le piantine più verdi. Aveva una capacità di pensiero tale da evitarle una fine del genere. O, almeno, tale da mitigare almeno in parte gli effetti di una rabbia che già di per sé l'ha consumata probabilmente più del cancro. Su questo aspetto mi riservo in ogni caso di ritornare una volta che avrò letto altro della sua produzione precedente.
Ah, e comunque lei era un'antifascista vera. Una di quelle che la guerra l'hanno combattuta e si vede e si sente. Scrive di una Libertà che già conosce chi ha dimestichezza con certe letture partigiane. E son sicura che, checché ne dicesse la sua rabbia, non avrebbe amato per niente questa Europa piena di muri.
Profile Image for Ilaria_ws.
973 reviews76 followers
January 28, 2019
"Amo troppo la Vita, mi spiego? Sono troppo convinta che la Vita sia bella anche quando è brutta, che nascere sia il miracolo dei miracoli, vivere il regalo dei regali. Anche se si tratta d'un regalo molto difficile, molto faticoso. A volte, doloroso."

Oriana Fallaci intervista Oriana Fallaci è uno dei pochi libri che mi restavano da leggere di Oriana Fallaci. Questa breve intervista, scritta e pubblicata nel 2004, è una sorta di auto intervista che Oriana decide di scrivere per rivelare ai suoi lettori qualcosa di cui prima di quel momento non aveva mai parlato. Già malata e sfinita da quella lotta contro l'Alieno, così lei stessa definiva il cancro che la stava consumando, Oriana decide di svelare piccoli particolari, di raccontare qualcosa che non aveva mai scritto, di ribadire le sue posizioni su vari argomenti di cui già in passato aveva parlato.
Oriana si svela e parla della politica italiana, della politica mondiale, inveisce contro chi fa finta di non vedere e vive nell'omertà; ancora una volta torna a parlare dell'Islam, del problema del terrorismo e di molti altri argomenti. Ma Oriana stavolta si sofferma anche su sè stessa, sul suo passato di giovane rivoluzionaria, sulla sua vita, sull'Alieno che è stanca di combattere, sulla morte che sente vicina ma di cui non ha paura. In modo onesto e anche brusco Oriana ci racconta qualcosa in più di sè stessa regalando ai suoi lettori un altro indimenticabile scritto.
Ho decido di leggere questo volume, che rientra ovviamente nel mio progetto di leggere qualsiasi cosa la Fallaci abbia scritto, perchè mi incuriosiva moltissimo vedere come Oriana si sarebbe auto intervistata; se, come faceva con i potenti del mondo, si sarebbe fatta domande scomode. Ebbene, Oriana si intervista senza risparmiarsi. Nonostante la malattia stesse ormai prosciugando tutte le sue forse, trova la forza di scavare, stavolta nel suo animo, e di raccontarsi come solo lei sapeva fare.
Con stile elegante, spesso brusco, e profondamente ironico, Oriana inizia questa intervista che, come lei stessa ammette, diventerà senza volerlo un altro piccolo libro. Io amo lo stile della Fallaci, in realtà amo proprio il suo personaggio, quello che fu capace di fare, l'amore e la passione che metteva in tutto quello che faceva. La trovo un personaggio, ma sopratutto una donna, eccezionale. La sua vita, le sue opere, il suo lascito lo dimostrano chiaramente.
In questa breve auto intervista vengono toccati vari argomenti, argomenti di cui spesso aveva parlato. Si torna infatti a parlare di politica, di politici, di terrorismo, di Islam, di temi a lei cari e contro i quali ancora una volta si trova spesso a inveire e ad arrabbiarsi. Credo che l'aspetto più apprezzabile di questa intervista sia proprio l'estrema onestà, e quasi il candore, con cui Oriana si racconta non nascondendoci nulla.
La parte finale dell'intervista, quella in cui si parla della malattia e della morte, è sicuramente la più intima e toccante. Oriana non nasconde nulla della malattia, dell'Alieno che giorno dopo giorno la consuma e le impedisce di fare quello che vorrebbe. Si parla anche di morte e dice di non temerla, di non averne paura. Piuttosto la odia, in modo viscerale, perchè le toglierà la vita che ama così tanto, così profondamente, da celebrarla anche in questo scritto.
Un po' intervista e a tratti piccolo memoir di una vita straordinaria, questo libro ci regala un ritratto breve ma estremamente onesto e intimistico di una donna straordinaria.
Profile Image for Ines Cupo.
335 reviews7 followers
June 7, 2020
Di Oriana Fallaci si è detto tutto, è stato un personaggio controverso, amato o odiato mai passato inosservato.
Oriana una donna coraggiosa, cronista di guerra, non ho letto tutti i suoi libri, anche perché non sempre sono stata d’accordo con la sua visione di vita e del mondo, sicuramente l’ho ammirata malgrado tutto, la sua forza e la sua voglia di essere libera, ma non credo che lo sia stata veramente.
Essendo romana ho avuto la fortuna di vedere a teatro Monica Guerritore che l’ha omaggiata e raccontata la sua storia, la sua vita i suoi amori, il suo dolore fisico per l’alieno (il cancro che l’ha portata via) e la sua rabbia contro tutti, la destra, la sinistra ed anche per il popolo arabo che lei ha conosciuto bene, per lei l’Europa ormai era diventata Eurabia e parliamo del 2004.

Leggendo la sua auto-intervista ho provato tutta la gamma delle sensazioni, rabbia, raccapriccio, dolore e sgomento, ho ripensato alle parole di Terzani, di come le rimproverava di essere diventata razzista e che l’alieno le aveva ottenebrato il cervello, non lo so se il male le aveva procurato dei danni, certamente aveva una parola dura per tutti, sembrava che tutti erano sbagliati, certo i personaggi di cui parla non sono certo dei premi nobel ma forse qualcuno non era così negativo, inoltre lei non accettava nulla, si dichiarava liberista, vivere per la libertà, dopo quello che aveva vissuto fin da bambina era accettabile, ma mi è sembrato quasi che lei giudicasse tutti e tutto.
Un intervista, che comunque la pensiate è da leggere proprio perché malgrado le sue parole dure forse errate ma ci fanno conoscere come la pensava e ci fanno ricordare perché era così contraria agli sbarchi nelle nostre coste.
Profile Image for Giulio Ciacchini.
389 reviews14 followers
April 10, 2021
L'ho trovato più scorrevole de "La forza della ragione", ma ancora poco incisivo e ridondante.

Sicuramente la scelta d intervistare se stessa (scelta in linea con le idee dell'autrice riguardo il giornalismo occidentale) non aiuta a rendere avvincente il saggio e la dice lunga sulla stima che Oriana nutriva verso se stessa.
Non ci sono domande scomode o che possano aprire una discussione.

Lo stile è quello che contraddistingue la Fallaci: diretto, senza peli sulla lingua (come le piace dire pane al pane vino al vino), a volte dissacrante e volutamente provocatorio.
Le tesi che porta avanti nel libro sono le stesse dei precedenti libri e se possibile rincara anche la dose.

Si avventa su tutti: politici e politicanti, religiosi, benpensanti e buonisti.

Addirittura in più di una occasione se la prende con Wojtyla, reo secondo la Fallaci di essere troppo morbido nei confronti delle prevaricazione islamiche (chissà cosa direbbe oggi di Papa Francesco!).
A margine del libro attacca anche Zapatero, che fece passare la legge per i matrimonio tra omosessuali, e coglie lo spunto per affrontare i temi dell'adozione da parte di coppie omosessuali e del matrimonio in generale.

E' un libro in cui parla apertamente della sua sfera personale, dela sua lotta contro il tumore che la ucciderà.
Non si nasconde dietro luoghi comuni o frasi fatte anche se dimostra di avere un discreto ego quando affronta il tema della morte imminente.

A fare da sfondo ci sono i soliti episodi di violenza islamica, contro i diversi, le donne e in fondo semplicemente contro chi non la pensa come loro.
Profile Image for Thor88.
5 reviews18 followers
September 5, 2020
Autorja, edhe pse është një grua shumë inteligjente dhe e pajisur me një karakter tepër të fortë, në këtë libër vetëm sa ka demonstruar urrejtjen e saj ndaj Islamit dhe çdo gjëje që ka lidhje me Islamin. Si është e mundur që në çdo rrjesht ajo kritikon Islamin dhe Botën Arabe në përgjithësi, por kur vjen puna te shteti i Izraelit, aty ajo shikon një shtet demokratik shembullor, i vetmi në Lindjen e Mesme siç thotë ajo në libër. Fallaci është treguar padyshim e njëanshme nga fillimi deri në fund të librit. Në këtë vepër të sajën evidentohet se sa të ngatërruara dhe sa të paqarta i ka pasur ajo idetë e veta, sidomos kur ajo flet kundër projektit të cilin ajo e quan "Eurabia", por dështon të identifikojë promovuesit e këtij projekti që fshihen në prapaskenë. Është mëse e qartë që përplasja e qytetërimeve po vjen jo si pasojë natyrale siç mendojnë disa, e as për shkak të diferencave mes qytetërimit perëndimor dhe atij islamik, por si një projekt qëllimkeq i një dore të fshehtë që kërkon shkatërrimin e Evropës dhe të mbajë ndezur konfliktin me botën islame. Në këtë libër ka dhe gjëra pozitive, për shembull kur autorja pozicionohet kundër martesave të së njëjtës gjinie, kundër politikave ultra liberale që e kanë bastarduar Evropën, etj. Mirëpo njëanshmëria e saj dhe identifikimi i çdo gjëje të keqe me Islamin e bën këtë libër një libër joserioz dhe të pavlerë.
Profile Image for Maria Azpiroz.
390 reviews11 followers
January 22, 2024
Son textos escritos poco antes de su muerte, ante la certeza de que su fin estaba cerca luego de que le confirmaran que el cáncer que había padecido 11 años antes, había vuelto con fuerza y no era posible operarla. Destaco como siempre la enorme valentía de esta mujer. Era gigante teniendo en cuenta la época en la que hizo esas entrevistas absolutamente descomunales. En estos textos, expresa su pensamiento político y sus preocupaciones sociales, especialmente la penetración del Islam en Europa, el terrorismo islámico y la pasividad de occidente frente a un inminente apocalipsis cultural. Es increíblemente actual este texto y resuena a Houellebecq en varios puntos. Le reprocho a Oriana dos cosas; 1)su falta de sentido del humor aunque más no sea negro, irónico y como todo lo que dice, políticamente incorrecto. 2) También eché en falta algunas referencias personales, Oriana expresa claramente que la conducta de los líderes mundiales debe explicarse no solamente por el contexto histórico en el que se movieron sino también por razones psicológicas. A tal punto que de haber podido entrevistar a Bin Laden (le habría fascinado), le habría preguntado por la relación con su padre, por su infancia y adolescencia. En una entrevista que Oriana se hace aa sí misma, pienso que debió incluir también estos aspectos personales que nos darían muchas pistas de su enorme carácter.
Profile Image for Aurora Ronsisvalle.
15 reviews1 follower
February 1, 2022
In quest’intervista a se stessa, Oriana Fallaci si mette a nudo e tratta degli argomenti che più le stanno a cuore, e di quelle angosce che la tengono sveglia la notte. A partire dall’undici settembre, con il romanzo La Rabbia e L’Orgoglio, Oriana ci parla del terrorismo, della morte dell’Occidente e della perdita dei valori della società europea, e continua ancora in questo romanzo. Nonostante mi sia trovata in disaccordo su più punti proposti dall’autrice, trovo comunque che si tratti di un punto di vista valido e più che degno di essere ascoltato; infine, non ho trovato tutto sbagliato ciò che la Fallaci ha sostenuto in questo romanzo, a partire dal Politically Correct e dalla rappresentazione squallida ma veritiera di un’Europa che forse sta morendo e che forse davvero si sta lasciando inghiottire. In ogni caso, come in ogni romanzo della Fallaci, l’impatto su di me è stato straordinario, ‘smuovendo la mia coscienza’ nell’interesse verso l’attualità e la storia, alla ricerca di una mia verità, di una mia opinione ‘genuina’.
Profile Image for Domenico Francesco.
304 reviews31 followers
October 26, 2025
Ultima opera di Oriana Fallaci e auto-intervista/testamento/manifesto in cui arriva a patti col mondo, con la vita e soprattutto con la morte. L'ultima Fallaci è indubbiamente più interessante da un punto di vista psicologico e umano più che giornalistico o tantomeno politico. Affascinante nelle sue imperanti contraddizioni, dicesi liberale ma volgare nelle sue risibilmente goffe e ingenue generalizzazioni, sostanzialmente ne ha per tutti e nessuno viene risparmiato. Comprensibile però se la sua personalità contraddittoria viene contestualizzata nel periodo immediatamente successivo allo shock dell'11 settembre e l'acuirsi della sua malattia, verso cui lei stessa rifiutò qualunque cura. Difficile dare un voto a un libro che nasce e si vuole porre come imparziale sin dall'inizio, ma alla fine è anche questo che influisce sulla lettura in quanto inscindibile dall'opera stessa.
Displaying 1 - 30 of 68 reviews

Can't find what you're looking for?

Get help and learn more about the design.