Lo sbiancamento dell’anima è il racconto di 55 anni e altrettanti episodi della vita di Rocco Tanica, musicista e autore milanese.
Inizia nel 1985, nello Stato della California. Torna a Milano negli anni ’70. Passa più volte per la Scandinavia, una volta per Cervia, il Costa Rica e altri luoghi. Attraversa decenni e ricordi con l’andamento di una colonna sonora George Martin, Roberto Vecchioni, i Police, Massimo Ranieri, Christoph Willibald Gluck e gli Elio e le Storie Tese, formazione che per trentacinque anni ha dato asilo al giovane evaso dal Conservatorio Giuseppe Verdi.
Gli ingredienti del racconto sono i improvvisazioni jazz nel Far West, tele-giornali dedicati alle donne nude, concorsi di bellezza, un funerale atipico, incontri memorabili su set televisivi o nella bassa trevigiana.
Fanno da intermezzo ai capitoli dodici storie inventate di sana pianta. le corse clandestine, il Mossad, una velata critica a Dio, una commedia in un atto e altri.
È lettura consigliata a chi già conosce Rocco Tanica, per avere conferma o smentita di quella cosa che si dice in giro. È altresì consigliata a chi non lo conosce e non dà importanza a quella cosa, perché comunque è un libro con dei contenuti. F.M.
Rocco Tanica è un musicista e imprenditore monegasco di origini italiane. Con gli Elio e le Storie Tese ha partecipato al concorso ’83, l’anno per te organizzato da Radio Poster e pubblicato il singolo Italia sì Italia no, mangiamo la pizza (1996). Nel 2018 ha partecipato alle serie televisive La compagnia del cigno di Ivan Cotroneo e La dottoressa Giò 3 con Barbara d’Urso per la regia di Antonello Grimaldi, nell’ambito della quale arresta Christopher Lambert.
Adoro Rocco Tanica dal profondo dell'anima. Penso che sia un grandissimo musicista e uno dei piu` grandi autori comici che l'Italia ha espresso negli ultimi 30 anni.
Ciononostante questo libro non mi ha entusiasmato. Rocco dispiega il suo stile che lavora per associazioni allucinate, e attinge al suo passato (o almeno a qualcosa che potrebbe assomigliare a un passato, forse persino il suo) ma la piacevolezza dello scritto e` altalenante. Forse Rocco si esprime al meglio in lavori piu` brevi di un libro, alla lunga la lettura stanca.
Ti amo, ti amo sì ti amo ti amo sopra la mano ti amo sei il mio amore sei meglio del dottore ti amo sulla spiaggia ti amo la tua faccia io amo il tuo bel viso io amo il tuo candore sei meglio del dottore tu sei il mio amore io son il tuo amore tu sei il mio amore tu sei meglio del dottore ti amo sopra il ramo ti amo sotto il ramo ti amo al lato del ramo ti amo dietro il ramo basta che ci sia un ramo e io ti amerò sempre e io dico Ti amo!
Parlare di autobiografia sarebbe riduttivo così come è riduttivo associare un artista come Roccotanica solamente alla sua carriera con gli Elii. In questo volume, pieno zeppo di citazioni e di aneddoti, sotto ad una spessa cortina di umorismo e autoironia (non sarebbe potuto essere altrimenti) non si può non notare una vaga eco nostalgica che porta il lettore a riflettere. Vi pare poco?
Questo libro è l’autobiografia più originale, dissacrante, malinconica e demenziale che io abbia mai letto. Forse la cosa era prevedibile, considerando che l’autore, Rocco Tanica, al secolo Sergio Conforti, è un personaggio originale, dissacrante, malinconico e demenziale. Noto ai più come storico tastierista degli Elio e le Storie Tese, i suoi talenti spaziano dalla musica alla comicità, fino alla scrittura.
Non sono nemmeno sicura se si possa parlare di questo libro come di un’autobiografia. Forse potremmo dire che è la biografia di Sergio Conforti scritta da Rocco Tanica, o meglio sono storie della vita di Conforti raccontate senza reali pretese biografiche, visto che una biografia in genere narra tutta la vita di un personaggio, in particolare i suoi momenti chiave. Tanica invece ci racconta storie di una vita che sembrano racconti surreali, intervallate da surreali racconti di invenzione, che fanno sì che ti domandi dove sia il confine tra la realtà e la fantasia dell’autore, sempre che te ne importi qualcosa, visto che il libro è godibilissimo così com’è.
Non c’è un vero e proprio ordine cronologico, non ci sono episodi rilevanti come l’incontro con Stefano Belisari aka Elio, tanto di quello potete leggere anche su Wikipedia. Ci sono le storie di quando ha chiesto a Vecchioni di incontrarlo, di quando è stato in tour con i Righeira, ma anche delle difficoltà avute a scuola nei rapporti con gli altri, della colonia da bambino, di un viaggio negli USA e tante altre. Tra le righe, ci sono le storie che ti fanno capire come sono nate canzoni iconiche del gruppo di rock demenziale con cui Tanica ha suonato quasi quarant’anni: da Cara ti amo a Parco Sempione, passando per l’imprescindibile Tapparella.
Un consiglio: non leggete questo libro se non sapete nulla del personaggio in questione. Non ci capireste granché. Leggetelo se volete conoscere meglio un personaggio che già ammirate e che volete approfondire. In questo caso vi divertirete tanto e vi commuoverete anche un pochino.
Apprezzo e apprezzerà sempre Il Tanica degli Elii e l'uomo di spettacolo/comedian arguto ma il libro ha momenti di noia assoluti. Le note sparse sono un ulteriore impedimento alla lettura.
Rocco Tanica è un personaggio unico nella sua ironia e genialità. È una delle anime, spesso trascinatrice, del Complessino (Elio e le teorie tese) e live dà (anzi dava, visto il suo ritiro dagli spettacoli dal vivo) il "meglio del suo meglio". Confesso che alcuni passaggi di questo libro li ho letti con la sua voce, stando sempre all'erta nel cogliere il particolare esilarante e spesso nascosto tra le parole. Nel complesso, però, il Rocco Tanica scritto non ha lo stesso piglio di quello ascoltato o visto. Il libro è un'accozzaglia di racconti e aneddoti farciti all'inverosimile di riferimenti che non sempre coinvolgono il lettore, a volte lo disorientano, altre addirittura lo annoiano. Il risultato è un sei e mezzo. Lettura consigliata a chi apprezza il nonsense e lo stile del signor Sergio Conforti in arte Rocco Tanica, tastierista, tra l'altro, degli EelST.