I “buonisti” sono quelli che oggi, armati di umanità, cercano di farsi spazio nella società sgomitando tra razzismo, egoismo, fascismo e un sacco di altri “ismi” fatti di chiusura e intolleranza. “Buonista” è ciò che ci si sente dire per aver difeso una persona fragile. I “buonisti” sono quelli che, ogni giorno, provano ad alzare lo sguardo dalla punta delle proprie scarpe, mettendosi sempre e comunque nei panni degli ultimi. In questo libro, l’attivista Iacopo Melio, fondatore della Onlus #Vorreiprendereiltreno, racconta le sue tragicomiche esperienze con diversi tipi di hater, gli odiatori del web, diversi e simili allo stesso tempo. Buonisti è una raccolta di aneddoti surreali che vi faranno ridere e riflettere allo stesso tempo.
Nato nel 1992 in provincia di Firenze. Lavoro come attivista, editorialista e scrittore: mi occupo di diritti umani, sociali e civili, di libertà e parità, di autodeterminazione e marginalità. Femminista, progressista, ambientalista e antispecista. Credo nell’antifascismo e sogno la Palestina libera.
Una collezione, ordinata e commentata, dell'odio che si riversa sui social. Per attirarlo addosso a sé, come è successo a Iacopo Melio, non occorre fare molto: dire come la si pensa su alcuni temi caldi (l'immigrazione ovviamente va per la maggiore, ma anche parlare di disabilità fa incavolare un bel po' di gente).
Certo occorre farlo nei posti giusti. Sulla propria bacheca vale solo se siamo letti da tante persone - com'è il caso di Melio - va bene. Sennò occorre andare sulle bacheche di personaggi molto in vista (tipo ministri).
Perché se diciamo cose sensate solo sul nostro diario, a cui accedono solo i nostri amici, quelli della 'bolla' (si dice così, no?), ci potrebbe sembrare che facebook e compagnia siano posti frequentati solo da gente meravigliosa.
Iacopo all'interno dell'opera ti guida e ti fa riflettere,anche con un pizzico d'ironia (che non guasta mai) dal punto di vista personale,del mondo degli haters. Cose che ho trovato originali: scrivere un glossario,di termini che poi va a collocare nei capitoli e le top ten degli haters. Continua fare salti altissimi,come questo libro
This entire review has been hidden because of spoilers.
"Ai ragazzi: i più giovani, i più fragili, i più insicuri, chiedo di non abbassare mai lo sguardo, di restare sempre forti delle proprie idee. Per ogni volta che la vita o qualche vigliacco vi farà cadere a terra con uno sgambetto, ci saranno almeno dieci, cento, mille mani pronte a tendersi verso di voi per aiutarvi a rimettervi in piedi. Non siete soli. Non siamo soli. E nessuno lo sarà mai."
Raffigura molto quello che rappresenta l'attualità .Scrive e racconta quello che si nasconde dietro gli hater da tastiera ,i famosi odiatori ,quei leoni nascosti da uno schermo che incontrati vis a vis diventano impauriti agnellini ..Parla di politica ,disabilità e pari opportunità ,la realtà attuale su chi attacca una mente pensante .
Copertina fighissima. Argomento interessante ma l'avrei sviluppato diversamente anziché fare una raccolta di tweet-insulti degli haters. Insomma, a parte i tweet un buon libro. Non posso dare più di 3 stelline.
Il libro raccoglie e riporta paro paro molti insulti ricevuto dal Melio sui social media. L’argomento è interessante ed è importante che se ne parli anche se forse avrei preferito meno copia-incolla di commenti e più sociologia. Ottimo l’ultimo capitolo che riporta le statistiche più importanti sul tema dell’immigrazione. Pessima, invece, la parte riguardante il commento ricevuto da una animalista: gli viene fatto notare come il panino salsiccia e stracchino - pubblicato su qualche social dal Melio - sia anch’esso il prodotto di violenze e atrocità e gli si chiede come possa non sensibilizzare con gli animali sfruttati (commento tra l’altro privo di insulti o errori grammaticali ma anzi aperto alla discussione). La sua risposta, invece di tendere “sempre dalla parte degli ultimi” (come lui si è definito) ha lo stile proprio dei “cattivisti”: prima tira in ballo l’autodeterminazione (!), le galline dietro casa e le magliette biologiche per concludere con un: “il toast salsiccia e stracchino gl’è parecchio ma parecchio bono”. Peccato.
Ottimo esempio del reale, ti lascia il dubbio su cosa fare ( se qualcosa è possibile fare) con soggetti del genere che paiono essere maggioranza e condizionano la vita di tutti, con la politica che li stuzzica e li cavalca
⭐⭐⭐⭐ e mezzo Un libro pieno d'odio da spezzarti le ossa, ma anche pieno di speranza, voglia di lottare e informazione per continuare a migliorarsi attraverso la ricerca e la cultura.