Un piglio rapido e pratico, una battuta sempre pronta, frequenti errori e scherzi del caso, e molta tenacia: queste sono le componenti dei casi dell'ispettrice Petra Delicado e del suo vice Fermín Garzón, suo alter ego e complemento insostituibile. Questo caso parte da una serie di lugubri reperti che arrivano per posta, frutto di orrende mutilazioni. L'impresa di una mente turbata, di un sanguinario maniaco, che lancia i suoi messaggi dall'inferno della psicosi. Ma è solo l'apparenza. Un passo dietro l'altro Petra e Garzón si inoltrano nell'imbuto di un mondo più complesso e inquietante. Che lancia i suoi messaggi dall'inferno della storia.
Alicia Giménez Bartlett was born in Almansa, Spain, in 1951 and has lived in Barcelona since 1975. After the enormous success of her first novels, she decided to leave her work as a teacher of Spanish literature, to dedicate herself full-time to writing. In 1997, she was awarded the Feminino Lumen prize for the best female writer in Spain. She subsequently launched her Petra Delicado series, quickly making her into one of Spain’s most popular and loved crime writers.
Como siempre, creo que una minivaloración personal va a aportar más a quien lea esta reseña para saber si es un potencial lector de este libro o no.
No he tenido muy claro si ponerle tres o cuatro estrellas. Me explico. Este es el tercer libro de la saga de Petra Delicado que leo (en orden) y argumentalmente me parece el más flojito. Incluso algunos capítulos me han sobrado un poquito.
Pero de nuevo la autora ha vuelto a ofrecerme exactamente lo que yo buscaba: una manera de escribir con un sarcasmo, ironía, desparpajo, que conecta tanto conmigo!!! Creo que Woody Allen podría copiarle alguna de sus frases. Y en este momento el libro me ha ido muy bien como entretenimiento.
Además, además... se ambienta en Barcelona, y en épocas pasadas que conozco bien. Un plus.
A partir de esta minireseña, valora tú, lector, si este libro es para ti.
3,5 stelle Non il mio preferito della serie su Petra Delicado, ma non per il caso che risulta anche essere interessante, ma perché tirato un po' per le lunghe. L'ispettrice dopo aver partecipato a un'intervista televisiva inizia a ricevere macabri pacchetti con all'interno parti anatomiche, nella fattispecie peni, conservati in formalina. L'indagine che prende caratteri surreali la porterà fino in Russia sulle tracce di una setta. Diciamo che a metà libro si intuisce la soluzione, però la Giménez ci gira troppo intorno. Rimane sempre una piacevolissima lettura, ma rispetto ai precedenti un tantino meno incalzante.
Tercer caso de la inspectora Petra Delicado y su compañero, - y ya amigo - Fermín Garzón. Siguiendo el estilo y la tónica de las novelas anteriores, donde, además del relato meramente policial , de tipo procedimental, se suman referencias a la vida personal de los protagonistas y a su interacción, así como un pantallazo no exento de ironía y crítica sobre la sociedad barcelonesa; nos encontramos con una trama muy bien construida, que comienza cuando la inspectora recibe un paquete que contiene un pene amputado. Mensajeros de la oscuridad, entonces , es otra muy buena opción de lectura, que, desde ya, recomendamos, en espera de leer la próxima historia protagonizada por esta dupla de investigadores.
Dopo un'apparizione televisiva, Petra Delicado viene bersagliata da qualcuno che le manda dei misteriosi pacchetti con parti anatomiche prettamente maschili immerse in formalina, rimosse a persone forse vive o forse morte, come una sorta di SOS. Le indagini, coadiuvate dal vice ispettore Fermín Garzón, coinvolgono anche due agenti che vengono incaricati di sorvegliare l'ispettrice, che forse è in pericolo. Le indagini porteranno Petra addirittura in Russia, dove segue le orme di un sospettato e scopre qualcosa che riguarda la macabra evirazione... Il tutto condito con l'ironia di Petra e di Fermín che, malgrado il tema raccapricciante, mi hanno fatta spesso morire dalle risate.
Terzo capitolo della saga gialla di Petra e Fermin, sempre godibile ma in un certo qual modo meno brillante e soprattutto meno originale. I personaggi principali risultano ancora simpatici ma rischiano sempre piu' spesso lo stereotipo, soprattutto Petra. Il vero punto dolente e' la trama, decisamente 'telefonata' che corre su binari saldamente incardinati.
Una storia improbabile (almeno in apparenza dato che nelle note finali sembra ispirata ad un fatto realmente accaduto) è quella che si scatena dopo una apparizione in TV dell’ispettore Petra Delicado: a sorpresa un ignoto “ammiratore” le invia ripetutamente dei pacchetti che contengono… qualcosa di insospettabile.
Le indagini affannose la condurranno persino in Russia, sempre accompagnata dal vice Fermin, alla ricerca della soluzione del mistero.
Contraddittoria, sfacciata, ironica, ribelle…, Petra è ormai diventata per me una icona femminile che… mi intriga sempre di più, con la sua testardaggine e ben celata emotività!
Il collega Fermin è la sua spalla ed, a volte, il suo punching ball per alleviare la tensione!
Continuerò a leggere la serie cronologicamente per seguire la loro evoluzione. ;-)
P.S. Mi ha fatto ridere il nome del consulente della polizia russa, padre Belinskij, che, per i genovesi, ha un nome molto affine ad un particolare anatomico ben presente nel romanzo! Sarà una coincidenza o sono io malpensante?
Nonostante la coppia Petra-Fermín sia sempre scintillante, questo terzo episodio della serie mi è piaciuto meno dei precedenti. Ho trovato la trama inutilmente complicata. Sì, lo so, alla fine del libro una breve nota avvisa che gli argomenti sviluppati provengono dalla realtà, per quanto possa sembrare inverosimile. Eppure, visto che non mi è dato sapere quanto ci sia di reale e quanto di immaginario, non posso fare a meno di pensare che la storia sia troppo arzigogolata, con una soluzione del mistero poco credibile.
Proseguo, comunque, la serie perché i due protagonisti sono davvero deliziosi!
Lettura piuttosto scorrevole ed estremamente godibile, ottima caratterizzazione dei personaggi che risultano molto umani e molto vicini ad ognuno di noi.
Se los juro que estoy a nada de comprar la saga completa. Adoro a Petra Delicado y a Fermín, son hermosos como pareja (y nótese que espero que durante toda la saga espero que nunca pasen esa línea de solo amigos). Son un combo asombroso y aunque a ratos las historias se me antojan un tanto simplistas, lo cierto es que la química entre estos dos inspectores resulta suficiente para mi.
Finalizada. Edición audiolibro. Tercera entrega de la inspectora Delicado y el subinspector Fermín. No sé cómo explicar de qué trata esta novela sin hacer un spoiler. Creo que solamente diré que tendremos penes, muchos. Ya sabéis que siempre valoraré alto esta saga. Los protagonistas me han ganado. Nota 4/5. FIN.
Es el primer libro que leo de la autora y el primer libro de la inspectora Petra Delicado. Petra y su compañero Fermín son unos personajes muy peculiares con los que te puedes echar unas buenas risas mientras desentrañan unos asesinatos, rodeados de penes. El humor de Petra Delicado me encanta. Muy, muy entretenido.
Come puoi vedere, vivo in un’orgia perpetua di cazzi tagliati, sangue versato, anime dannate…… e condisco il tutto con qualche grammo di depravazione.
Questa volta Petra e Garzòn sono alle prese con un caso macabro e complicato. La bella ispettrice riceve piccoli pacchetti dono contenenti i peni tagliati di ragazzi adepti della setta russa degli skopzi. Sarà un’indagine lunga e complicata che condurrà i due simpatici poliziotti fino a Mosca, per cercare di dipanare la matassa. Le battute a dir poco esilaranti non mancano, soprattutto da parte di Garzòn, che sfodera anche simpatiche canzoncine sugli attributi maschili. Questi due personaggi mi piacciono sempre di più, mi piace la loro complicità, il loro battibeccare ma senza che ciò comprometta il rapporto di fiducia e di stima reciproca. Forse qualche paginetta si poteva evitare, ma nel complesso un ottimo noir.
Sinceramente per ora è quello che mi ha convinto meno. La trama anche se ispirata a fatti reali (almeno così dice la noticina finale) mi è sembrata Inverosimile, da un certo punto in poi anche prevedibile. Mancano dei passaggi investigativi fondamentali (tipo, come il responsabile ha circuito e traviato tutta una serie di studenti di famiglia bene convincendoli a unirsi alla setta)...
I siparietti di Petra e Fermin sono sempre divertenti, però la storia mi è parsa davvero assurda.
PS spero che per la serie cambino il nome dell'esperto Belinskji, perché con l'ambientazione a Genova un nome così in in caso di belini mozzati fa particolarmente ridere.
Una vez más acompañar a esta curiosa pareja de inspectores, Petra y Fermín, me ha hecho pasar un buen rato. Alicia Bartlett logra esa mezcla de intriga y humor negro, y su forma de contar es contundente y muy humana. Me gusta bastante, aunque he de dosificar sus novelas, porque las investigaciones policiales si no me cargan un poco.
Cómo digo siempre en sus libros: es un respiro leer una policiaca escrita y protagonizada por una mujer. También como las anteriores se deja leer y es más o menos entretenida. Aunque creo que de las que leí hasta ahora es de las que menos me gustó. Por el tema me tendría que haber gustado más, pero la manera en que avanzaba la trama no me terminaba de cuajar. (Cómo tengo un pack de libros suyos pues seguiré intentándolo, a ver si alguno me parece más redondo)
La trama de este libro me parece mucho más floja que el otro que leí de la misma inspectora (el primero de la serie), pero solo por los personajes de Petra y Fermín merece la pena, adoro a estos dos personajes y la relación que tienen entre sí.
This was my third in the series Petra Delicado (after having read a short story in an anthology which led me to this series) , and by far the best to date. I've gotten used to AGB's long inner monologues and appreciate them ever more. She really is an incredibly skilled writer, and sends me to the dictionary often. As crime stories go, this was quite an unusual one. I won't give away any details, but let's just say that this book is very engaging, also incredibly funny at times, and occasionally exciting, though that is not in the foreground. Petra's relationship to her partner, Fermín, has become more and more interesting, and both of their characters have developed. Fermín is a unique character. Petra is incredibly neurotic and incredibly intelligent, and the clever way AGM brings this out, with everything written through Petra's point of view, is quite impressive. I've still got another half dozen or so to go in this series, so I'll be back to it soon. One more word: if you understand Spanish well but are not particularly versed in Continental Cussing and Swearing, then this book will be quite "educational" as well. A terrific read. I'd say AGB is one of the best crime story writers I've read in any language.
La verdad es que me declaro incondicional de Petra, así que no puedo decir que sea objetivo en mis opiniones, pero al fin y al cabo no son mas que eso, no? Excelente, entretenido, divertido, con diálogos entre Petra y su compañero que son una delicia. Es decir, sigue en la línea de los dos anteriores. Quizás en este se exagera un poco... Moscú? Mamma mía!!
(3,5/5) In questo terzo episodio della saga Delicad-Garzon la Bartlett decide di fare le cose in grande; sette religiose, macabre mutilazioni, trasferta in Russia. I meccanismi sono ormai oliati; la narrazione è fluida e scorrevole. Storia di gran lunga superiore a quella precedente. Senz'altro esagerata, quasi da film, ma costruita bene. ritmo e tensione dalla prima all'ultima pagina. bene così. si continua
Petra y Fermin hacen una pareja de policías estupenda, diría que hasta perfecta. En este caso resuelven el crimen de los miembros cortados: una secta se dedica a castrar a chicos jóvenes y mandar los miembros amputados a Petra. Los personajes son gracioso, pero también profundos y están muy bien construidos.
Su richiesta del commissario Coronas, la recalcitrante Petra Delicado, ispettore di polizia nella città di Barcellona, è costretta ad apparire in tv per una intervista che mostri il volto umano del corpo di polizia. Nei giorni successivi all'intervista cominciano ad arrivare in commissariato tutta una serie di messaggi indirizzati proprio a Petra, la quale, stupefatta dal potere dei media, si appresta a leggerli con pazienza infinita. Tra i vari messaggi, spicca un pacchettino di piccole dimensioni senza mittente, il cui contenuto lascia Petra e il suo vice Fermin senza parole: si tratta di un pene evirato chirurgicamente. E non sarà l'unico ad arrivare... Inizia un'indagine per capire cosa stia succedendo, ma, nonostante i piccoli indizi trovati in ogni pacchetto, le indagini rimangono bloccate per lungo tempo: non ci sono cadaveri, non ci sono denunce di nessun genere. Ma poi gli eventi cominciano a succedersi uno dopo l'altro: un cadavere mutilato, uno strano ragazzo con il casco che sembra indirizzare gli investigatori, un suicidio, un cliente russo di una cava di pietre. Petra, seguendo solo un nesso sottile tra gli eventi, inizia a mettere insieme i pezzi, giungendo persino ad indagare in Russia. Quando ormai è tutto chiaro, ci sarà ancora da affannarsi per far parlare testimoni reticenti e salvare un collega.... Questo terzo episodio della serie dedicata a Petra Delicado l'ho trovato migliore dei due precedenti. L'indagine è complessa, ci sono nodi da slegare fino all'ultimo e il ritmo è buono. Ottimo invece, così come nei precedenti, il rapporto tra Petra e Fermin, caratterizzato da battibecchi continui, rivendicazioni femministe, desiderio di protezione, risate, momenti di complicità e un'amicizia sempre più sincera!
Terzo appuntamento con la coppia di investigatori creata dall’autrice spagnola Alicia Giménez Bartlett. Stavolta, Petra e Garzòn si trovano ad affrontare un caso macabro, che fin da subito appare molto, molto complicato. Dopo un’apparizione televisiva, l’ispettrice inizia a ricevere per posta dei pacchetti, contenenti giovani peni tagliati con precisione chirurgica. Apparentemente, sembra l’impresa di un maniaco turbato dalla poliziotta vista in tv, ma le indagini condurranno i due investigatori molto lontano, addirittura fino a Mosca, alla ricerca di tracce che affondano le proprie radici nella storia.
In questo terzo romanzo della serie, l’autrice corregge il tiro e dà maggiore spazio e corpo alla trama poliziesca, lasciando un po’ in ombra le derive filosofiche dei due protagonisti. E fa bene, perché il mistero si segue con piacere e la soluzione finale arriva, appunto, alla fine, senza essere scontata. Anzi, condita con un colpo di scena imprevisto che la rende ancora più godibile per il lettore. Forse, dopo aver dato tanta voce alle vicende private di Petra nel primo, Ritos de Muerte, e di Garzòn nel secondo, Día de Perros, era giusto lasciare i due a concentrarsi sulle indagini, senza farci però mancare le battute al fulmicotone e i commenti ironici che donano leggerezza al tutto. Interessante anche il riferimento alle vicende descritte nel libro, che l’autrice con una postilla ci dice siano “realmente accadute. Come sempre, la realtà supera la fantasia”. Dopo aver terminato la lettura, sono andata anch’io ad indagare. (attenzione, spoiler). Ho scoperto così che...
Dalla Russia senza clamore Il terzo episodio del più improbabile e incompetente ispettore della storia dei gialli, iberici e non, stavolta travalica i confini spagnoli per finire niente di meno che nella Russia post Perestroika. Dei 4 libri, questo è decisamente quello invecchiato peggio:leggere nel 2024 che bisogna andare nel paese d'origine dell'indagato per sapere la sua vera identità è ridicolo. Aspetta: in realtà neanche nel 1998 c'era la necessità di far viaggiare 2 poliziotti attraverso il continente per non sapere ciò che si poteva non conoscere anche restando a Barcellona. Il presunto Ivan è giunto legalmente in Spagna, bastava chiedere copia del documento alla dogana,a chiunque avesse controllato la sua foto in aeroporto e poi mandare un fax a Mosca per conoscerne l'identità. Certo, Petra non avrebbe avuto l'ennesima storia passionale ed effimera quanto la vita di una farfalla, completamente inutile a livello di trama, con l'unico scopo di convincere gli eventuali lettori che anche dopo i 40 le donne possono fare sesso libero da impegni. Parlando del caso, a quanto pare basato su fatti reali, incrocio le dita sperando che a capo delle indagini nella realtà ci sia stato qualcuno che non abbia basato tutto sulla fortuna come la Delicado. Perché di questo si tratta: non ha fatto gavetta, dopo aver esercitato come avvocato per anni, ha mollato i tribunali e in men che non si dica, è stata promossa a ispettore e dirige indagini su omicidi piuttosto efferati. L'unico con un pò di esperienza, Garzòn, cerca un minimo di limitare i danni,ma con scarsissimi risultati. Risolve i casi in maniera assurda, non c'è filo logico, niente.
Se non fosse per l'interazione tra Petra e Fermin, avrei buttato questo libro alle ortiche! Trama inutilmente complessa, storia inutilmente tirata per le lunghe, plot twist inutili, e tanta, tanta, tanta, TAAAAANTA retorica qualunquistico-filosofica che ammorba pesante! Questo è un libro che doveva essere lungo la metà, starsene ambientato a Madrid & dintorni invece di cercare l'atmosfera internazionale infilandoci un'antica setta russa così, a caso e senza senso -ma soprattutto, deviando la storia da ciò che poteva essere la macchinazione di un osceno serial killer verso un nonsoché per il quale la sola sensazione è lo sbadiglio. L'impressione? Per me, l'autrice, quando ha capito di essersi scritta in un angolo, s'è inventata lo scenario russo. Le premesse erano ben altre e si capisce che miravano ad altro. Poi, mai come prima, Petra sembra un'arrapata permanente che vorrebbe provarci col suo ex tenerone, e poi col bel russo che ce lo presenta come un modello dritto da "Harmony"... Insomma, un gran guazzabuglio che spero sia stato l'ultimo.