Perché fu la caparra per un appartamento a cambiare la storia dei Queen? Per quale motivo Dio è stato inserito fra i crediti di una canzone di Brian May? Perché i Queen devono ringraziare due registi, Groucho Marx e Billy Wilder? Com’è che Mariangela Melato è comparsa in una canzone dei Queen? E perché piaceva a Mercury? Perché l’inno dei tifosi del Liverpool spinse i Queen a modificare l’approccio con i propri fan? Perché Freddie si era soprannominato “Melina”? Quale musicista italiano ha suonato un assolo in un singolo dei Queen dei primi anni ’80? Perché fu il ciclista olandese Joop Zoetemelk a ispirare la canzone Bicycle Race? Perché l’impianto audio di una discoteca di Monaco convinse i Queen a indirizzarsi verso la disco music? Qual è la stretta connessione tra il giovane Freddie Mercury e i Cesaroni?
Un ottimo lavoro di catalogazione e analisi della produzione dei Queen, che ha il pregio non indifferente di lasciarsi leggere molto bene e non indulgere nell'agiografia. In questo campo per me la pietra miliare è il libro di McDonald sulle canzoni dei Beatles e De Ponti riesce a stare decisamente in partita. Anche se, verso la fine, inizia a trasparire un po' di fatica rispetto alla passione che anima le pagine dedicate ai dischi degli anni Settanta. Ma del resto questo riflette anche il fatto che la musica dei Queen diventa un po' meno interessante, con meno guizzi (salvo eccezioni). Comunque, per i lettori italiani è un ottimo libro (in inglese, il Complete Works di Georg Purvis è molto più completo perché copre anche il disco con Paul Rodgers e i dischi solisti)
Lode e Gloria a questo mattone (quasi 600 pagine in versione ebook) che mi ha emozionato tantissimo, e che la me stessa tredicenne avrebbe adorato alla follia. Leggendolo ho ripassato l'ascolto di tutta la discografia dei Queen ed è stato un vero toccasana, senza contare il piacere nel gustare gli aneddoti più disparati, seguire il metodo compositivo di una delle più grandi rock band al mondo (senza contare che i Queen sono i miei idoli da ragazzina).
Davvero una bellissima lettura, mai noiosa, toccante sul finale.
Ok, forse ho esagerato con le stelle, diciamo che ho arrotondato per eccesso! Ma perché no, considerando che è un libro che ho letto con un piacere immenso, che mi ha portato a scoprire e riscoprire una band di cui oggettivamente non sapevo di sapere poco, ad ascoltare canzoni stupende (dalla prima all'ultima in ordine cronologico), a rivivere momenti emozionanti (nascita di capolavori, perfomance live da urlo), a curiosare tra leggenda e verità, a piangere (letteralmente) sugli ultimi due album immedesimandomi nel dolore dei protagonisti.
Un libro a metà strada tra biografia, manuale di musica e tributo spassionato.
Lo consiglio ai fan (nuovi e vecchi) e agli appassionati di musica in genere.
Ottimo libro, davvero. C'è qualche errore ortografico qua e là, ma non intralciano la godibilità della lettura. Va nel dettaglio e regala chicche e invoglia all'ascolto degli album- cosa che l'autore consiglia. Alcune cose le sapevo già avendo visto documentari e letto pagine pagine sul web, ma nonostante ciò è stato davvero illuminante, soprattutto per quanto riguarda i primi album della band su cui si trova troppo poco in giro. Di sicuro lo terrò come punto di riferimento.
Un libro incredibilmente esauriente che racconta ogni singola composizione ed uscita discografica fatta dalla Regina, attraverso le parole dei singoli protagonisti. Un lavoro decisamente certosino e che cerca anche di raccontare le evoluzioni nel rapporto personale, fatto di litigi, incomprensioni e tanta incredibile musica, tra i 4 musicisti dei Queen. Per il sottoscritto, questo libro è stato anche un modo per affrontare l'ascolto dei dischi post-Jazz, che, eccetto i brani del Greatest Hits II, ascoltati da ragazzino, non conoscevo affatto. L'unico appunto che posso fare al libro è quello di essere scritto troppo da fan, senza muovere mai critiche anche ad alcune tracce francamente non eccelse.
Rivivere la storia di una delle più grandi rock band di tutti i tempi canzone dopo canzone è possibile, grazie a questo libro il cui titolo dice già tutto: una sorta di enciclopedia ricca di aneddoti e curiosità che i fan della Regina non possono assolutamente perdersi, soprattutto quelli che, come me, per motivi anagrafici non hanno avuto la possibilità di viverla all’apice del suo successo.