Segoveso, un piccolo paese dell'Alta Brianza, noto soltanto per aver dato i natali al fondatore di un'azienda automobilistica oramai in declino. Tre amici si ritrovano in quel borgo, dopo lungo tempo, per risolvere un mistero appartenente alla loro adolescenza. Rocco Mancinelli, un ragazzino autistico scomparso nelle campagne di Segoveso nel 1998, si è rifatto vivo vent'anni più tardi, mandando un messaggio vocale a sua cugina Licia. Ma com'è possibile che la sua voce sia ancora quella di un bambino? E perché ha detto alla cugina di essere prigioniera del canale scolmatore situato nei campi attigui al sonnolento borgo brianzolo? Forse è giunto il momento di scoprire l'identità dell'unico sospetto intravisto sulla scena del delitto, nel '98: un inquietante sconosciuto vestito da astronauta.
Nuovo racconto lungo nell'universo dell'Italia Doppelganger, creato dall'autore come locazione di una parte delle sue opere a taglio weird-horror. Anche se il testo è scritto con la consueta abilità e la lettura è interessante, questo "episodio" non mi ha lasciato impressioni particolari risultando alla fine non pienamente soddisfacente, rispetto alle attese sempre alte che ho all'annuncio di un nuovo lavoro del nostro. Mi permetto di suggerire un piccolo ritorno alla narrativa con base supereroistica, di cui personalmente sento la mancanza.
Tre amici tornano nel paese in cui sono cresciuti dopo aver ricevuto un messaggio vocale con una richiesta di aiuto da parte di un ragazzo scomparso molti anni prima. Man mano che si avvicinano al luogo da cui proviene il messaggio, riemerge il loro passato e cresce la tensione. Un racconto breve che offre creature mostruose e mondi paralleli in un mix di weird, horror e fantascienza.