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Teresa degli oracoli

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Teresa custodisce da sempre un segreto di cui è ormai l’unica depositaria. È vecchia, ostinata, e quando intuisce che la sua mente e la sua memoria si sono fatte labili, decide di non mettere a repentaglio ciò che ha tenuto nascosto per una vita intera. Così una sera si sdraia nel letto e non si alza più: per dieci anni, “zitta e immobile, fissava quello che gli altri chiamavano vuoto e che lei aveva imparato a interpretare”. La sua famiglia però, ostinata, porta il letto al centro del salotto e dell’esuberante vita della casa, che è tutta al femminile: oltre a Teresa, ci sono le figlie, Irene e Flora, la cugina Rusì, la badante peruviana Pilar e Nina, la nipote. È lei a raccontare la loro storia, che inizia nel momento in cui la nonna si sta spegnendo e le cinque donne le si stringono intorno per vegliarla. Prima di andarsene, Teresa regala loro quattro oracoli – uno portato dal vento (come quello che indicò a Ulisse la via del ritorno), uno scritto sulla sua pelle (come la tradizione tramanda sia avvenuto a Epimenide), uno fatto di nebbia e di poesia (come al cospetto della Pizia di Delfi), uno che diventa fulmine (secondo la tradizione della Sibilla Eritrea)... Sono oracoli che sciolgono il nodo che blocca le loro esistenze, liberandole dalle paure, dal senso di colpa, dal passato, dall’incapacità di affacciarsi sul proprio futuro. E, liberando le loro esistenze, Teresa libera finalmente se stessa. Soltanto un’antropologa come Arianna Cecconi, che studia i sogni notturni e le pratiche rituali, poteva raccontare questa storia di cose invisibili e oracoli casalinghi, con la sua scrittura e il suo immaginario al contempo realistici e magici.

208 pages, Paperback

First published January 9, 2020

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Arianna Cecconi

7 books6 followers

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229 (35%)
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223 (34%)
2 stars
82 (12%)
1 star
12 (1%)
Displaying 1 - 30 of 78 reviews
Profile Image for Una vita da sfogliare.
153 reviews8 followers
January 26, 2020
Sogni, oracoli, profezie. Questi gli ingredienti di una storia familiare del tutto particolare, incentrata sulla figura ieratica di un’anziana donna, Teresa, giunta ormai al tramonto di una vita che, nei suoi ultimi istanti, sta per regalare alle donne che amorevolmente l’assistono, le chiavi per aprire nuove esistenze. Attraverso le sue ultime parole, testardamente attese, potranno essere cancellate le ombre del passato delle figlie, Irene e Flora, della cugina Rusì, della nipote Nina e della badante Pilar. Un ambiente tutto al femminile il cui focolare diventa il letto silenzioso di Teresa, divenuto col tempo, una sorta di santuario, «un albero di Natale fuori stagione», ornato con i più disparati oggetti di devozione, dalla conchiglia dell’Amazzonia alla statuina di Padre Pio, dalla boccettina di un liquido verdastro all’immaginetta di Santa Lucia e «pezzettini di corteccia, semi rossi e neri, l’immagine di san Martino, un calzino di bimbo, la foto delle stigmate, ampolle d’acqua di luoghi santi, Gesù crocefisso ai piedi del letto che sfiorava un piccolo lama di stoffa». Un racconto che, se nella prima parte ha suscitato sentimenti profondi, intrisi d’ironia e commozione, nella seconda parte, le sensazioni sono state ben altre. La lettura è diventata noiosa, monotona, senza alcuna dinamica tipica di segreti che tardano a rivelarsi. I silenzi della storia, sono diventati i silenzi del mio interesse. Peccato. Una trama di fondo che ha evidenziato la professionalità dell’autrice (Arianna Cecconi, antropologa ed esperta di “cose invisibili”), che prometteva dolcezza, suspence, un pizzico di intrigo, è partita bene diventando poi statica.

#teresadeglioracoli #ariannacecconi #feltrinellieditore #cosafainellavitaleggo #letture #relaxdomenicale #letturedomenicali #ilovereading #photobooks
Profile Image for Giorgio.
17 reviews3 followers
February 4, 2020
"Teresa degli oracoli" aka "promesse infrante!
Romanzo intelligente e ben scritto, una storia interessante condita con elementi antropologici (oracoli, credenze popolari, sogni e premonizioni) a cui va ad intrecciarsi il grande segreto di Teresa.
Tutto bellissimo, poi?
Si legge con piacere - complici una scrittura semplice e scorrevole, periodi non eccessivamente articolati e prosa piuttosto snella - ma si aspetta continuamente un crescendo, un fuoco che esploda dirompente dalla scintilla della storia, un fuoco che non arriva mai purtroppo.
Ed è un peccato perchè i presupposti c'erano tutti, personaggi discreti e credibili, emotivamente coinvolti e coinvolgenti, concetti e spunti narrativi splendenti, curiosità e credenze popolari meravigliose che sono, secondo me, il vero punto di forza della narrazione.
3 stelle su 5, con dispiacere.
Profile Image for sinepudore.
319 reviews10 followers
April 27, 2022
Le foto non sono solo sensibili alla luce. Sono sensibili perché sentono le cose e le capiscono.Ci sono foto che vogliono stare una accanto all'altra e foto che continuano a cadere per il malessere di una vicinanza imposta; ci sono foto sfocate per l'emozione, foto che si consumano di dolore; foto di famiglia in cui alcuni volti sbiadiscono e alla fine scompaiono. Si trasformano come le realtà che rappresentano. Non imitano la realtà, ne sono parte. A volte la anticipano.
#quote
1 review
January 17, 2021
Mi sono imposta di finire questo libro prima di confermare ciò che pensavo già dal secondo capitolo: questo libro ha un titolo troppo altisonante per il contenuto che porta. Sarebbe stato più consono "Al capezzale di nonna Teresa" o qualcosa di simile, perché in fin dei conti è di questo che si parla: non c'è una vera e propria trama che si sviluppa, bensì appunto i racconti di Teresa, delle sue parenti e di chi si prende cura di lei, storie di vita vissuta che si intersecano. Il primo capitolo è molto accattivante, accenna alla magia e al mondo onirico, ma l'atmosfera di mistero si trasforma presto in frustrazione e successivamente tedio. I riferimenti antropologico-culturali sono interessanti ma spesso vengono solamente accennati, le stesse vicende dei personaggi sono frammentate e incomplete, mi rendo conto che è fatto volutamente, ma ritengo che abbiano danneggiato l'esperienza di lettura, la sensazione è quella di non riuscire ad affezionarsi ai personaggi perché proprio sul più bello si passa ad una nuova scena invece di approfondire, e le pagine successive non danno tutte le risposte. A volte non si capiva nemmeno più quale fosse il personaggio narrante, questo sovrapporsi di storie femminili che da intreccio diventava quasi un garbuglio mi ha fatto quasi interrompere la lettura. D'altra parte, ho apprezzato moltissimo il riferimento quasi esclusivo al mondo femminile (gli uomini hanno un ruolo puramente marginale) e il modo delicato ma deciso di trattare tematiche dolorose quale il tentato stupro e l'aborto. Anche il tema della guerra e del maschilismo vengono sfiorati in punta dei piedi: quando racconta la gioventù di Teresa, l'autrice descrive le usanze e le credenze di quel tempo, ma senza dare un giudizio diretto. Leggendo quelle pagine, sembra quasi di poter assistere ad uno scorcio della bassa padana degli anni '30 e '40. Ecco perché sono dispiaciuta di dare solo 3 stelle.
Profile Image for Gertrud.
179 reviews7 followers
August 12, 2021
Quanto mi sta piacendo questo libro! Mi ricorda tanto le autrici sudamericane come la Serrano o la Allende primo stile.
Finita la lettura conservo la buona impressione che mi aveva fatto. Molto, molto carino.
Profile Image for Milleeuna_pagina.
204 reviews4 followers
January 14, 2020
Arianna Cecconi: Teresa degli Oracoli
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Un libro potente ,che cattura fin dalle prime righe. Una famiglia di donne descritte in maniera sublime ,una famiglia che termina in A perché è femmina. In questo libro si respira un'atmosfera magica, si trattano argomenti importanti quali la morte,le paure ,le debolezze ma soprattutto la vita e le sue complessità.Una lettura che emoziona ,un inno alle radici ed ai legami familiari.La scrittura dell’autrice entra dritta nel cuore del lettore, rendendolo empatico, presente accanto a quel letto nel salotto della casa del fico.
Romanzo da leggere, regalare e consigliare a tutti ❤️
Profile Image for Teresa bee book a lula.
173 reviews144 followers
Read
February 9, 2022
3.5 ⭐ - Un libro breve ma intenso, che mi ha ricordato la letteratura sudamericana e i personaggi femminili di Isabel Allende e Marcela Serrano. Un romanzo corale tutto al femminile, perché la Famiglia è femmina, visto che finisce per A. Una scrittura davvero incisiva e molto evocativa (l'autrice, tra l'altro, è antropologa). Sarebbero state 4 stelle se non avessi avuto una sensazione di incompiutezza molto forte sul finale, come se avessi atteso una rivelazione per tutto il libro che poi non è mai arrivata. Ciononostante Teresa, Pilar, Irene, Flora, Rusì e Nina mi resteranno del cuore.
Profile Image for Anna D'Alesio.
6 reviews
August 31, 2023
Un romanzo particolare, una storia bella, una vita normale ma.... Il segreto. Ci viene proposto dall'inizio questo mistero che avvolge la protagonista, che la rende speciale perché ha trascorso sempre giorni in cui 'tanto domani sarà uguale ad oggi'. La narrazione scorre piacevolmente e ci fa entrare nel mondo di sei donne, ciascuna delle quali ha una caratteristica speciale. Teresa che osserva il tempo passare, Nina che fa scegliere al caso, Rusì che segue i precetti del cristianesimo, Irene che ascolta i sogni, Flora che cerca nei libri, Pilar che lascia andare le cose per il loro verso. Queste donne si coalizzano quando Teresa comincia ad essere in difficoltà ed ecco che le vengono in aiuto con le loro 'molliche di realtà' per curare la memoria della donna che si sta sbriciolando. Questi accostamenti sono stupendi perché ci rammentano che la mente si sgretola, perde i pezzi come il pane che si riduce in briciole però entrambi sono contenitori di vita: spirituale l'una, materiale l'altro. Mentre Teresa entra nella vita con le parole maleducate, che non è mai riuscita a dire, tornano anche le cantilene e le filastrocche per compensare le prime con il sapore dell'innocenza. Nina racconta Teresa e ci spiega che, in lingua balinese, nipote e nonna vivono dentro lo stessa parola: quando una muore l'altra vive ma perde un pezzo.
Profile Image for Gresi e i suoi Sogni d'inchiostro .
698 reviews14 followers
February 8, 2020
Metà della vita la trascorriamo sognando e se ti dimentichi i sogni è come avere mezzo corpo, mezzo naso, mezza bocca..


Non trascorse poi molto tempo. E’ impossibile dire esattamente quanto. Quando un romanzo, la sua copertina, la sua trama mi affascinano, non trascorre molto tempo purchè possa immergermi. Il resoconto di uno di questi riguarda una recentissima pubblicazione e la mia esperienza al riguardo è meno entusiasmante di quanto l’autrice avrebbe gradito. Ma pur di non dire troppo, dato che questa storia è tutta basata su fatti o eventi realmente accaduti, l’autrice sentì come fosse in dovere di non varcare i confini del dimostrabile, resistendo strenuamente alle insidie dell’invenzione. Anche i ricordi, che tutto sommato sono i veri e propri protagonisti di queste pagine, non tralasciano niente di speciale. Non posso affermare con certezza che il romanzo non mi è piaciuto, o che mi ha deluso, eppure fu questo fattore che smarrì completamente la mia anima.

In prevalenza rimasi a guardare. Una volta che avevo compreso dove mi trovassi, non era poi così disagevole, ed ebbi il vantaggio di sentirmi a mio agio. Ospitale, dispensatrice di predisposizioni d’animo e quant’altro, che mi permise di osservare tutti gli andirivieni di una casa qualunque. Un continuo viavai di donne pronte e calorose, disponibili e comprensive, e alla fine capì che non sarebbe stato necessario lasciare l’edificio. Teresa era colei che aspettava di essere ascoltata. Così fragile, immersa oramai nell’oblio di farmaci e sedativi, rintanata in un involucro spesso e indistruttibile di segreti e misteri mai risolti.

A mano a mano che la storia prendeva vita, o, per meglio dire, a mano a mano che io mi raccapezzavo di ciò che stavano osservando i miei occhi, la voce giovane ma gracchiante di una delle nipoti più giovani fu capace di destare la mia attenzione, anche se per poco. In primo luogo, c’era la questione dei misteri irrisolti. Dovendo garantire un certo rivelamento, delle indagini accurate purchè ci dassero delle spiegazioni, ero restia ad abbandonare il posto anche se per poco tempo. Mi tormentava il pensiero che se avessi saltato qualche pagina, non avessi vissuto qualche ricordo potesse succedere qualcosa. Da qualche parte, pensai, le probabilità che le condizioni di una povera vecchietta addormentata dai farmaci e recisa malamente dalla vita potesse migliorare erano alquanto insufficienti, ma c’erano tutti questi segreti da svelare che proseguii di buon passo. Ciò però non comparò lo slancio affettivo, che seppur doveva essere effettivamente elevato non risolvettero il problema del nostro legame. Il legame che avrebbe potuto realizzarsi sarebbe potuto essere il pallido riflesso di un coinvolgimento completo al passo successivo. Quello della morte. La morte in sé dispensa sempre qualche effetto. Lega o avvicina maggiormente coloro che erano distanti, lontani; la Cecconi rimanda questo momento mediante lo scioglimento di leggende, segreti diffusi come oracoli, decisamente presenti nel romanzo. Esercitando su chi legge un controllo rigoroso e costante, pian pianino ribalterà la situazione. La sua ambizione era quella di comprendere i veri motivi che indussero Teresa a nascondersi da tutto e da tutti, bloccando così qualunque mezzo di condivisione. Non nel migliore dei modi possibili, ma con la speranza che ci avrebbe avvicinato alla sua anima, che nelle attuali circostanze non nutrivo esagerate ambizioni. Pertanto ho vagheggiato con l’intento di aspirare a qualcosa che non ho avuto. Non intendo constatare questa storia, ricca di ricordi e pensieri un po languidi, ma libera di pensare a ciò che avrebbe avuto più significato per me. Per il momento, poiché non vi ho trovato ancora una risposta adatta, il dilemma rimase e rimarrà in cima ai miei pensieri. E ciò coincise con la mia valutazione, che dopo le prime cinquanta pagine regredì nettamente.

Il secondo problema era, che sebbene la delicatezza e la dolcezza del tema trattato, non lo considero quel buio e lungo anfratto in cui mi persi, e una volta tornata in superficie rinacqui. Piuttosto una favola moderna, che esalta gli antichi miti greci, altamente introspettiva, che non ha trasceso su niente, ma il cui messaggio è celato in un unico contesto: cosa succede quando bisogna affrontare la morte?

Non credo sia la persona più adatta per vegliare tutto il tempo su qualc0sa che ha una sua anima ma distorta, e che tuttavia mi costrinse a compiere delle confessioni

Si parla di oracoli, di segreti, dello spirito intrinseco dell’individuo, dell’affetto inesauribile dei nonni, il continuo pellegrinaggio di donne che conferiscono una certa importanza simbolica e non metaforica che oscilla continuamente fra l’irreale e il possibile. Tanti stimoli, ma pochi effetti. Alcuni aspetti confiscati in virtù di timide espressioni di affetto. Perciò scrivo tutto questo. Custodendo la storia di questa fragile vecchietta come viaggio introspettivo, rimandata in un angolo piccolo e tranquillo della sua casa. Con l’aggiunta di rispettive routine quotidiane in tediosi e inteneriti dettagli, che esprimono giornate sempre uguali.

Il romanzo d’esordio di questa giovane autrice tronca i rapporti fra me e lei non tanto perché il romanzo non mi è piaciuto quanto perché non mi ha trasmesso proprio niente. Il mio giudizio infatti è relativa alla delicatezza del tema trattato, alla condizione di solitudine e incomprensione di cui è attanagliata la protagonista e …. Nient’altro! Poiché non mi ha scossa nel profondo. Non ha rovesciato né messo a posto nulla a dispetto di prima, se non messo in risalto l’idea che dinanzi alla morte l’uomo è vulnerabile.
Profile Image for Sarah.
35 reviews
April 3, 2021
Famiglia è femmina perché finisce con A. Le cinque donne di questa famiglia vengono richiamate alla storica casa di famiglia per vegliare Teresa, la matrona che sta per andarsene. Ognuna torna con il proprio bagaglio e il proprio peso, tutte creeranno una storia incredibile che ha come punto d’incontro la piccola Teresa. Un letto messo al centro del salotto e un’appassionante telenovela da guardare tutte insieme.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Steno Acardis.
14 reviews
June 6, 2023
Mi dispiace dare un voto così basso, ma questo è il primo libro in tutta la mia vita che non mi ha lasciato nulla, o meglio: il tempo speso è stato per la maggior parte perso e non sono riuscito ad immergermi nella narrazione.
L'incipit non è malvagio, sembra una versione al femminile di "100 anni di solitudine", ho trovato quasi un parallelismo con il personaggio di Ursula in Teresa.
Purtroppo, superate le prime 20 pagine, la noia diventa il personaggio centrale della storia.
Le sottotrame sono quasi tutte banali e raccontate in un modo molto blando e poco curato, si poteva porre l'accento su determinate cose rendendole più poetiche, evitando magari inutili dispersioni su altre fasi della trama che veramente meritano poco.

Sono arrivato alla fine con sofferenza, tedio e questo libro ha quasi ammazzato la mia voglia di leggere.
Il protagonista di solito è il veicolo della storia, quanto più riesci ad empatizzare, tanto più il racconto è fluido e piacevole, ma il personaggio di Nina è blando, pedante e mostra la femminilità in una maniera morbosa.

In ultima analisi mi sorprende che questo libro faccia parte della collana economica di Feltrinelli, ho letto libri che meriterebbero più spazio rispetto a questo, romanzi che forse neanche la madre dello scrittore ha mai terminato di leggere, ma che almeno mostrano guizzi creativi degni di una storia.

Tempo buttato come monete in un pozzo senz'acqua
Profile Image for libellumartinae.
150 reviews12 followers
September 17, 2021
La mia passione per le saghe familiari con una narrativa ‘al femminile’ mi ha impedito di ignorare questo libro, soprattutto siccome faceva parte di un’utilissima promo.
Ma con precedenti come ‘L’amica geniale’ di Elena Ferrante, questo libro non poteva che rivelarsi una grandissima delusione, soprattutto dal punto di vista stilistico.
Un libro che definirei ‘carino’, in quanto penso che sia la parola migliore per descriverlo, con un’interessante e ricercata vicenda, unita a tantissime nozioni antropologiche decisamente notevoli.
Però il vero problema di questo libro – almeno a mio parere – è il fatto che queste nozioni sembrano profondamente scollegate al testo, in quanto non seguono uno schema che viene ripetuto, ma invece sembrano semplicemente lasciate lì per mostrare la conoscenza del suo autore.
Inoltre, l’intero sistema narrative risulta profondamente caotico, siccome iniziamo il libro convinti che questa sia la storia attraverso gli occhi di Nina, la protagonista, solo per passare da una a una alle voci delle varie donne ‘della casa del figo’, e perciò passando a una narrazione corale, che viene interrotta dal costante ritornare a Nina e alle sue nozioni.
Questa formula non mi ha convinto pienamente, più che altro perché al posto di creare suspence nel lettore, nel mio caso ha creato semplicemente una discreta noia in questo continuo ‘andare avanti e indietro’ tra diversi punti di vista, soprattutto siccome la tecnica stilistica non sembra in grado di sostenere un tale sistema.
Ammetto che però una delle poche cose costanti e ben pianificate è il ritmico ritornare della questione del ‘senso di colpa’, in una ripetizione ciclica che ha qualcosa di epico al suo interno (e intendo ‘epico’ come attenente al genere dell’epica e a tutti i suoi meccanismi memonici) e che penso che abbia centrato nel mirino ciò che l’autrice ha cercato di fare non riuscendo.
Un bel libro sull’antropologia, ma abbastanza deludente dal punto di vista stilistico e tecnico.
Profile Image for Gaia_Mic.
59 reviews2 followers
July 23, 2021
Teresa degli oracoli è una storia di donne e di segreti. Segreti che, come ci rivela il romanzo stesso, non sono speciali tanto per la loro unicità, quanto piuttosto per l'influenza che possono esercitare sulla vita sia di coloro che li conoscono che di coloro che ne sono all'oscuro. Questo romanzo è un inno alla vita e alla gioia di vivere, alla felicità che non ha età (perché si può essere felici ed entusiasti sia da adolescenti che a ottant'anni), ai misteri dell'esistenza e a tutte quelle leggende con cui l'uomo ha da sempre riempito gli spazi vuoti del tessuto cosmico. È un libro che parla d'amore. Di un amore al femminile: amore familiare e affettuoso, ma anche amore romantico e fisico. Per quanto riguarda quest'ultimo, il modo in cui viene ritratto l'amore femminile è forse una delle caratteristiche più particolari di questo libro. Il corpo della donna e la sua capacità di provare eccitazione e piacere viene ritratto con incredibile realismo e genuinità, ma senza quella patina di "oggettificazione" che spesso accompagna una "liberazione sessuale" che è in realtà solo feticismo. Il corpo della donna ha un che di ancestrale, nella visione di Arianna Cecconi, è una tela su cui si dipingono oracoli scritti in un linguaggio incomprensibile, ma questo suo misticismo va ben al di là del banale e trito e ritrito "il corpo della donna è un tempio della vita". Il corpo della donna ha una sua dimensione mistica, certo, ma è pur sempre un corpo umano, in grado di provare piacere e dolore, di crescere e invecchiare, di aprirsi al mondo e lasciar entrare e uscire l'anima.
Profile Image for Nayan.
Author 1 book10 followers
January 19, 2022
La morte della nonna che non muore è il pretesto per raccontare una famiglia tutta declinata al femminile, con la promessa di un'ironia che non viene mantenuta, così come non viene mantenuta la promessa più importante, portare il lettore a scoprire i segreti di Teresa e di tutte le donne di questa casa. Perché i segreti di cui si vagheggia non ci sono, tutto è telefonato e scontato, non serve nemmeno saper leggere tra le righe per scoprirli. La storia si arrotola su se stessa senza avanzare mai. Praticamente non succede niente. Che ci potrebbe pure stare se ci fosse il piacere di leggere, ma la lentezza assassina e la logorrea stilistica con cui ci vengono propinati sogni, ricordi, consuetudini e rimpianti tolgono pure questo, di piacere.
2 reviews1 follower
May 26, 2021
Nonostante il libro sia scritto bene, la sensazione che la storia fosse sempre sul punto di incominciare mi ha accompagnata durante tutta la lettura. Nel corso delle ultime 50 pagine i personaggi, che restano abbozzati fino alla fine, riescono a trovare delle risoluzioni che trovo forzate e mal sviluppate.
Peccato!
Profile Image for Ludovica Napoleoni.
22 reviews1 follower
September 21, 2023
“In quechua si dice che il passato è davanti perché lo puoi vedere. È il futuro che sta dietro, nascosto dietro le spalle”.

Una storia di donne che non rinunciano mai ad essere presenti l’una per l’altra, di sogni che si infiltrano nelle fessure fra i silenzi, di segreti che debbono essere appesi nel corridoio dei propri ricordi, per ricomporre sé stessi ed intuire un futuro.
Profile Image for Ndrunella.
111 reviews4 followers
May 8, 2022
Pensavo peggio, lo ammetto.
Invece questa storia tutta al femminile, dove le donne della famiglia si raccolgono intorno alla matriarca, in cerca di risposte alle loro magiche vite...mi è piaciuta.
Ci sono allusioni, suggestioni, visioni. Onirico.
Profile Image for Andrea.
142 reviews10 followers
August 29, 2025
Vecchia, bianca nel volto e nei capelli come la collanina di perle che avevi sempre attorno al collo, a pancia in su nel letto in mezzo alla sala da pranzo. Mezza viva mezza morta, mezza nonna mezza spirito tu stessa, li vedevi camminare sospesi nell'aria, arrampicarsi sulle pareti, aggrovigliarsi al lampadario. Davanti a te il confine fra la vita e la morte si spostava col vento. Ma non dicevi nulla, omertosa, e noi di nulla ci accorgevamo. Osservavi con i tuoi occhi di ghiaccio il tempo passare e le nostre vite che avrebbero voluto cambiare e che invece non cambiavano mai. La casa del fico era il nostro carillon, giravamo su noi stesse, senza mai smettere ma restando ferme.
(Teresa degli oracoli - Fermati e ascolta, p.15)

Ambiziosa narrazione dai delicati equilibri, il cui epicentro è ciò che comunica il sonno decennale di un'anziana signora a coloro che le stanno attorno - rigorosamente donne, poiché gli uomini in questo spazio letterario sono relegati ai margini, spesso a macchie ormai sbiadite ma di cui se ne trovano ancora le tracce. Per sbrogliarne la matassa, occorre percorrere sentieri in cui sogni e premonizioni confondo spesso il cammino. Ma alla fine, purtroppo, con figure così sacrificate al netto delle intriganti premesse, si scopre che essersi abbeverarsi di questo simil realismo magico con influssi Inca non ne è proprio valsa la pena. Peccato.

Le foto non sono solo sensibili alla luce. Sono sensibili perché sentono le cose e le capiscono. Ci sono foto che vogliono stare una accanto all'altra e foto che continuano a cadere per il malessere di una vicinanza imposta; ci sono foto sfocate per l'emozione, foto che si consumano di dolore; foto di famiglia in cui alcuni volti sbiadiscono e alla fine scompaiono. Si trasformano come la realtà che rappresentano. Non imitano la realtà, ne sono parte. A volte la anticipano.
(Ibidem - La vita delle foto, p.174)
Profile Image for Fiori di Carta.
109 reviews12 followers
January 2, 2021
Teresa non parla più, ormai sono 10 anni che giace zitta e immobile nel grande letto al centro del salotto. Ad un certo punto la sua memoria ha iniziato a vacillare e lei, per paura di rivelare il segreto che si porta dietro da tutta la vita, ha smesso di parlare.
Intorno a lei ruotano le vite delle donne della sua famiglia, le figlie Irene e Flora, la cugina Rusí, la badante Pilar e la nipote Nina, le quali si ritrovano tutte riunite nella "casa del fico" per vegliare su Teresa.
Ognuna di loro ha un nodo che le blocca, che le rende incapaci di prendere le decisioni per andare avanti e lasciarsi andare al futuro. A sciogliere quei nodi sarà proprio Teresa, con gli occhi chiusi nel grande letto, divenuta ormai un oracolo. Senza parlare mai riuscirà a liberare la sua famiglia, famiglia che finisce con la A perché è femmina.
La casa del fico mi ha accolta, mi sono seduta anche io intorno al letto di nonna Teresa ad ascoltare le storie e le vite di queste donne, i loro riti e le loro strane abitudini. Scorrendo le pagine i ricordi della mia infanzia mi hanno travolta e si sono mischiati con quelli delle protagoniste, improvvisamente mi sono ritrovata a correre con le ginocchia sbucciate insieme a loro.
"Ci portiamo il passato addosso come le balene che nel grasso della pancia conservano le ossa di quando camminavano. Mentre nuotano, enormi balene, i pesci le guardano senza sospettare che quei grandi animali al loro fianco un tempo respiravano aria e camminavano sulla terra. Forse neanche le balene lo ricordano, ma lo sanno dentro. Lo sa il loro corpo e quel segreto lo custodiscono nella pancia, sedimentato nel grasso di quella nuova vita. Anche Teresa si portava addosso il suo segreto. E, se le balene non dormono mai e nuotano per tutta la vita, Teresa a un certo punto aveva scelto il letargo".
Profile Image for giulia.
5 reviews1 follower
November 10, 2022
Teresa sta per morire e le parenti le si radunano intorno. La sua non è una famiglia come le altre: è una famiglia composta da sole donne: due figlie, una sorella, una badante peruviana e la nipote di Teresa (la voce narrante della vicenda). Nella sua “Casa del fico”, Teresa è ormai immobile da ben dieci anni, ma le cinque donne non hanno dimenticato l’importanza che ha avuto nelle loro vite e continuano a non essere pronte a dirle addio. Mentre l’anima di Teresa vaga nei  luoghi da lei percorsi in passato per riprendersi tutti i suoi pezzi, anche le sue familiari ripercorreranno la loro storia: i loro ricordi, i loro segreti e anche i loro rimpianti per poi tornare anche loro intorno a quel letto ad affrontare l’inevitabile con una nuova consapevolezza.

La narrazione è molto scorrevole. Ho apprezzato molto il pizzico di magia inserito nella narrazione:  la zia che quando passa muove il vento, i riferimenti agli antichi miti greci e le credenze peruviane della badante Pilar, le quali riescono sempre a spiegare i vari avvenimenti. Mi è piaciuto molto leggere le parole di Pilar così come lei le avrebbe pronunciate perché faceva sentire “più vera”la narrazione senza mai stereotipare il suo personaggio.  Un’altra cosa che mi ha colpito molto è stato il modo con cui la scrittrice è riuscita a cucire insieme le varie storie collegandole con un piccolo elemento che esse avevano in comune senza disorientare il lettore. È un bellissimo libro che ti immerge nelle vite dei personaggi facendoti assistere alle loro storie e facendotele percepire come se fossero un po’ tue.
Profile Image for Anto_s1977.
796 reviews36 followers
July 15, 2020
Teresa è un'anziana signora, la matriarca della famiglia. Teresa è stata avvolta da una nebbia che, pian pianino, le ha cancellato tutti i ricordi e da anni adesso non parla più e rimane in un letto piazzato al centro della stanza, in modo che le altre donne della famiglia possano prendersi cura di lei.
E attorno a Teresa ruotano Rusì, la cugina ottantenne, le due figlie, Irene e Flora, la nipote, Nina, che è anche la voce narrante, e Pilar, la badante peruviana.
Teresa è ormai giunta alla fine della propria vita terrena e tutte le donne accorrono al capezzale perché ormai è questione di ore.
In realtà le ore "profetizzare" dal medico, si trasformano in 4 giorni interi perché non tutti i nodi sono stati ancora sciolti e non tutti i segreti sono stati riportati alla luce.
Ed è proprio attorno a quel corpo ormai rimpicciolito e raggrinzito che ciò accade. Solo adesso l'anima di Teresa può volar via libera, mentre il suo corpo terreno può riposare in pace sotto il maestoso albero di fico.
Un bel libro davvero! Una storia di famiglia condita con un pizzico di realismo magico e di credenze popolari che arrivano dal lontano Perù, che affascina, creando atmosfere misteriose e crea aspettative e curiosità nel lettore.
15 reviews4 followers
March 12, 2022
Un libro coinvolgente.
Una famiglia composta solo dalle donne (famiglia è una femmina, perché finisced con una A) si raduna attorno il letto della nonna Teresache sta per morire. Ogni donna porta dentro di se un segreto, un dolore, un senso di colpa. E' la vecchia donna morente che diventa depositrice di questi dolori e segreti perché ognuna viene da lei a parlarne. Teresa non si muove da ormai dieci anni, non parla, am è viva, è capace di ascoltare. Ed è una che non giudica. Anche lei ha dentro un segreto, un dolore e un senso di colpa. Non c'è una vera trama, perché è tutto composto dalla routine quotidiana di una famiglia che sta aspettando, con tanti flashback degli eventi più importanti nella vita delle sei donne protagoniste. Ognuna di loro fa un viaggio dentro se stessa, confronta i propri demoni e alla fine tutte trovano pace, una riconciliazione con se stesse.
Teresa degli oracoli non si chiama così perché sa dire il futuro, come gli oracoli del passato, ma la sua nipote Nina, la narratrice principale della storia, la paragona sempre con loro. Chi viene dall'oracolo non cerca la risposta, la porta già dentro se stesso, dice lei, l'oracolo solo aiuta a tirarlo fuori.
Profile Image for Elsa.
4 reviews
May 16, 2021
"Le cose hanno una memoria e un sapere tutto loro, diceva"
Teresa è una nonna che custodisce un segreto, quando si rende conto che la sua memoria se ne sta andando, a causa dell'Alzheimer, decide di custodirlo per sempre sdraiandosi sul letto e non alzandosi più. Le figlie Flora e Irene, la cugina Rusi, la nipote Nina e la badante Pilar non sono però disposte a rinunciare a lei, decidono così di spostare il letto nel centro del salotto, dove rimarrà per dieci anni. Anche se in questo stato Teresa riesce a regalare alle donne della sua famiglia quattro oracoli: uno fatto di nebbia e poesia, uno scritto sulla pelle, uno portato dal vento e uno che diventa fulmine. Con questi oracoli Teresa scioglierà il nodo che blocca le loro esistenze , liberandole dal senso di colpa, dal passato e dalla paura di affrontare il futuro e così facendo Teresa riuscirà finalmente a liberare anche se stessa.
Una storia dolce e nostalgica, prettamente al femminile "perché famiglia finisce con la A quindi è femmina
20 reviews
March 25, 2022
Un libro molto commovente! In una campagna del nord, alla casa del fico si ritrovano tutte le donne della famiglia al capezzale di Teresa. L’unico maschio che vive con loro è il gatto Remigio. Teresa da anni è immobile e silente nel suo letto trasportato nel mezzo del salotto per darle la possibilità di vivere ancora un po'. La badante di Teresa, Pilar, sudamericana, chiede cos’è il senso di colpa e ognuna delle donne da la sua risposta, racconta la sua storia e nel farlo ricorda, sogna, e poi racconta il sogno e lo vive perché il sogno porta messaggi e aiuta a comporre riti, svela segreti e cambia le idee. Così, mentre la vita scorre e le cose accadono alcuni ricordi rimasti nascosti acquattati fra gli oggetti e le persone si svegliano e sciolgono i nodi che impedivano o bloccavano il libero essere di ognuna e liberano anche Teresa. La narrazione mi è piaciuta particolarmente perché in alcuni punti sembra quasi Isabel Allende e in altri invece l'autrice riesce a fare percepire uno stato quasi onorico.
Profile Image for Lisamaria Bonora.
2 reviews1 follower
June 9, 2021
Un libro, semplice, che si rivolge al lettore in maniera aperta, senza troppi artefatti, ma può diventare anche chiuso a chi non sa aprirsi e spogliarsi del proprio ego.
Un libro che ha come protagoniste sei donne, tra cui proprio Teresa.
Tutte le altre donne della famiglia si riuniscono attorno a Teresa, ormai in bilico tra questa vita e l’altra, per aiutarla a ritrovare i suoi pezzi d’anima prima di abbandonare questo mondo caduco, corrotto e temporaneo.
E mente loro l’aiutano si vedono costrette a fare i conti con le loro realtà singole ma tutte intrecciate. Ognuno porta dentro di sé pesi e sofferenze, ma la stessa cura che dovranno dare a Teresa, la dovranno dare prima a loro stesse.
Un libro che parla di vita vera, a volte perfino cruda, ma solo quando inizi ad accettarti e a condividere i tuoi pesi, che puoi abbondare i macigni che non ti permettevano di volare.
Alla fine del libro da bachi di seta, tutte diventano farfalle. Sta a voi, però, a scoprire come.
Profile Image for Silvia.
70 reviews
October 16, 2020
Una storia famigliare e coinvolgente, ma non facile da seguire. Una storia che finisce per a perché é femmina (citando il libro). Un mondo femminile, dove gli uomini sono comparse:il marito, il fidanzato, l'amante, il parroco, il chierichetto ecc sono una cornice che fa risaltare il mondo quasi magico della famiglia di Teresa. D'altronde famiglia finisce per a perché è femmina.
La struttura letteraria non è chiara per questo non ho dato un voto pieno. Avrebbe potuto avere 5 stelline se i passaggi narrativi fossero stati più fluidi. Mi perdevo tra un personaggio e l'altro, le citazioni di storie di oracoli, i racconti della vita passata e presente.
Mi sono piaciute molto invece le strutture linguistiche ripetute (come quella che ho citato) che davano un ritmo alla storia.
Sono curiosa di leggere altre recensioni.
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Profile Image for amante_di_libri_e_meraviglia Ania.
43 reviews
April 25, 2020
Secondo libro per #libricaffecapre, un libro fantascientifico non per argomento ma per contesto di lettura. Uno di quelli che ricorderò non solo per la sua storia, perché ricorderò dove ho sfogliato le sue pagine e con quale stato d'animo. Ma lo ricorderò soprattutto per una storia fatta di donne che scoprono la propria libertà dai silenzi profetici della nonna Teresa, la cui memoria è come un colino e i cui occhi, chiusi all'esterno, sono aperti all'interno. Un libro in cui quando l'autrice descrive le percezioni, gli organi di senso sembrano animarsi. Un libro nel quale ho ritrovato tasselli dei mie percorsi e possibilità per altre scoperte.
Un libro, il primo di una pila...
40 reviews1 follower
May 18, 2021
Questo libro mi ha lasciato un po' di amaro, quella sensazione che si stia per arrivare a una grande rivelazione ma poi si sgonfia tutto nelle ultime pagine. Peccato perché i presupposti c'erano tutti: una ricerca tutta femminile a risolvere quello che è il senso di colpa di ciascuna, un tornare indietro nei ricordi e nei segreti di famiglia così potenti e forti che però, a mio avviso, non trovano il giusto spazio nell'epilogo. Bellissimo il ritorno continuo al senso di colpa secondo diversi punti di vista che fondamentalmente sta alla base del malessere di ciascuna e che ognuna a suo modo cerca di affrontare e risolvere per vivere serenamente il proprio "qui e ora".
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