Mara. Una donna del Novecento

by Ritanna Armeni

Mara è nata nel 1920 e ha 13 anni quando comincia questa storia. Vive vicino a largo di Torre Argentina. Il papà è bottegaio, la mamma casalinga. Ha un'amica del cuore, Nadia, fascista convinta, che la porta a sentire il Duce a piazza Venezia. Le piace leggere e da grande vorrebbe fare la scrittrice o la giornalista. Tanti sogni e tante speranze la attraversano: studiare letteratura latina, diventare bella e indipendente come l'elegante zia Luisa, coi suoi cappellini e il passo deciso e veloce. Il futuro le sembra a portata di mano, sicuro sotto il ritratto del Duce che campeggia nel suo salotto tra le due poltrone. Questo è quello che pensa Mara, e come lei molti altri italiani che accorrono sotto il Suo balcone in piazza Venezia. Fino a che il dubbio comincia a lavorare, a disegnare piccole crepe, ad aprire ferite. Tra il pubblico e il privato la Storia compone tragedie che riscrivono i destini individuali e collettivi, senza eccezioni. Quello che resta è obbedire ai propri desideri: nelle tempeste tengono a galla, e nei cieli azzurri sanno disegnare le strade del domani.

304 pages, Paperback

Published February 13, 2020

About the author

Journalist and author who worked as editorial director for Noi Donne magazine, then for Il Manifesto and in the editorial team of L'Unita and Rinascita. She was an anchor to a show on La7 television channel called "Otto e Mezzo," along with Giuliano Ferrara.

In 1998, she became spokeswoman for the former secretary of the Italian hard-line communist party and later president of the House of Deputies, Fausto Bertinotti.

Reviews

[Stefano · Rating 4 out of 5]

Veramente un bel libro!

Mi ha attratto a comprarlo e poi a leggerlo una recensione che mi ha incuriosito.

Il libro è davvero notevole grazie anche all'alternanza del racconto narrato in prima voce da Mara con le riflessioni più storiche dell'autrice che forniscono un bell'orizzonte del femminismo e dell'atteggiamento delle donne nei confronti del fascismo, della Guerra e dell'immediato dopoguerra (il libro termina con il plebisctito del 1946, prima volta del voto femminile in Italia). Tutto il libro è al femminile, e se uomini compaiono, essi sono narrati solo attraverso gli occhi delle donne. E per me, uomo, questa esperienza è stata profonda e intensa.

Un libro da leggere e da gustare.
Uno di quei libri che, terminata l'ultima pagina, fanno sgorgare dal cuore un senso di gratitudine. Un grazie per chi ti ha donato questa esperienza.

[Agnes · Rating 2 out of 5]

Purtroppo avevo aspettative troppo alte, dopo
Di questo amore non si deve sapere,
e dopo
Una donna può tutto.
Lo abbandono a 3/4 …non ce la faccio.
Mi dispiace, ma mi sembra di rubare tempo ad altri libri che mi piacciono di più.
Ps.
28-4-25
Voglio assolutamente rileggerlo.

[Martina Oliva · Rating 4 out of 5]

Quella narrata da Ritanna Armeni è la storia spesso dimenticata delle donne italiane che hanno vissuto in prima persona gli anni del Fascismo. La protagonista è Mara che, all'inizio di questa storia, di anni ne ha solo 13. Mara è una comune ragazza italiana, cresciuta in una tipica famiglia degli anni '20, perennemente sotto l'occhio attento del ritratto del duce appeso alla parete del salotto. Insieme alla sua amica Nadia, fascista fin nel midollo, è solita riunirsi sotto al balcone di piazza Venezia per ascoltare le parole del suo "mito". Ma presto arriva la guerra, un conflitto terribile che porta via non solo vite innocenti ma anche i sogni e le speranze per il futuro di milioni di ragazzi e ragazze. Il duce è costretto ad abbandonare la sua maschera e a mostrarsi per quello che realmente è ed è così che il dubbio inizia ad insinuarsi anche nella mente di Mara e la cieca fiducia in lui inizia a vacillare.

Ritanna è veramente brava a descrivere i meccanismi mentali che hanno portato un'intera popolazione ad aderire alle folli idee di un dittatore. Come la storia ci ha insegnato, Mussolini era un abile adulatore e incantatore di folle che sapeva il fatto suo e, soprattutto, sapeva bene su quali tasti spingere per fare presa. Questo libro è una chiara testimonianza del lavaggio mentale operato sulle giovani donne che vedevano nel fascismo una speranza di libertà.

Attraverso trafiletti di vere e proprie nozioni storiche alternati ai capitoli romanzati, Ritanna ci conduce nelle profondità delle menti dei suoi personaggi e ci aiuta a vagliarne i meccanismi. L'autrice accompagna il lettore in un viaggio emozionale tutto al femminile che parte dall'entusiasmo e dall'esaltazione per arrivare poi alla disillusione e infine alla consapevolezza.

Il suo scopo non è giudicare e condannare. Il suo obiettivo è quello di aiutare a comprendere come sia stato possibile elevare a tale posizione un dittatore; il suo obiettivo è quello di istruire alla storia affinché certi eventi non si ripetano mai più.

Ci si scorda sempre della forza e della determinazione che le donne hanno avuto durante la guerra, costrette ad abbandonare i loro abiti di mogli e madri per prendere il posto degli uomini nella società. Si sono rimboccate le maniche e hanno dimostrato di essere degne di considerazione e rispetto, un rispetto che ancora una volta si sono viste negare con la fine della guerra quando sono state nuovamente rilegate ai loro ruoli casalinghi. Le donne non avranno imbracciato fucili ma hanno preso in mano le redini di una società in declino e si sono preoccupate di sorreggerla sulle proprie spalle. Nessun merito, nessuna medaglia. Solo l'oblio.
Ritanna rende finalmente giustizia alle donne dimenticate del fascismo, raccontando la loro storia.

[Benedetta · Rating 5 out of 5]

“Quindi voterò Repubblica. E questa volta osserverò con attenzione e criticherò quello che non va. In democrazia, mi hanno detto, c’è libertà d’espressione. La userò.”
Mara, la storia di una donna fascista. Ne parlavo ieri con la sister. Le ho risposto: Ha colpito molto anche me.
Ha un senso questo libro, perché le persone che all’inizio (e per un ventennio) hanno sostenuto Mussolini erano italiani e italiane comuni.
Ti fa capire quanto sia importante il dibattimento e la discussione, quanto necessario lo spirito critico verso il potere… che sia di destra, di sinistra, totalitario.
Consigliato ✊🏻

[La Libridinosa · Rating 4 out of 5]

Non sempre i romanzi storici sono infarciti di date e nozioni. Anzi, per esperienza, posso dirvi che spesso sono il modo migliore per scoprire lati sconosciuti del nostro passato.
Nel caso di “Mara”, il romanzo che @biblio_eliza e la Bacci di @duelettrici hanno scelto per me all’interno del #bookswiffer di ottobre, avremo modo di vivere gli anni del fascismo attraverso gli occhi di una giovane ragazza che in Mussolini vedeva, come molti suoi coetanei, un padre benevolo, un uomo attento al benessere della patria e del popolo.

E anche quando il Duce compirà dei passi falsi, Mara e Nadia, la sua amica del cuore, fervente fascista sino alla fine, faticheranno a ricredersi, perché quando ci viene insegnato che una persona buona e che vuole il nostro bene, non è sempre semplice ammettere che quella persona stia commettendo degli errori.

Mara è un romanzo fatto di donne e raccontato da una donna, che si concentra su un’epoca a noi vicina e sulle sue atrocità, raccontando, anche attraverso le parole dell’autrice, quella che la concezione di essere femminile negli anni del fascismo.

#lamiafascetta Un romanzo da far leggere nelle scuole

La recensione completa su La Libridinosa

[Elena Anceschi · Rating 4 out of 5]

Sto per iniziare il quinto anno di Liceo Classico e negli anni sono stata obbligata a svolgere letture di classici e di libri contemporanei di un certo spessore; spesso ció mi è pesato, non trovando stimoli in questi libri. Ma con “Mara - una donna del Novecento” è stato diverso. Ho trovato personaggi miei coetanei in cui potevo immedesimarmi e ho osservato una prospettiva della guerra che raramente viene mostrata. I film e i libri sul Fascismo e sul Nazismo spesso offrono una visuale su come la guerra stava distruggendo la vita e la dignità degli uomini al fronte e degli ebrei, obbligati a immani sofferenze e fatiche. Non mi era mai capitato di guardare alla guerra dalla prospettiva di una adolescente che credeva nel regime e aveva fiducia nel Duce; una adolescente che si è trovata costretta ad abbandonare le sue passioni e i suoi sogni per provvedere alla famiglia. Mara ha sacrificato tutto soffocando il dolore delle sue scelte per non farlo ricadere sugli altri; è stata costretta a crescere in fretta e a sviluppare nel tempo una visione disillusa della realtà. Oltre alla protagonista, ció che più mi ha colpito di questo racconto è l’importanza che è stata data alla voce delle donne del Novecento: gli uomini in tempo di guerra avrebbero fatto di tutto pur di evitare la morte, ma le donne avrebbero preferito morire pur di evitare lo stupro o violenze altrettanto disonorevoli. Questo libro mi ha sbattuto in faccia la cruda verità: le donne non dovevano solo preoccuparsi di sopravvivere ma anche di mantenere intatto il loro onore, che era perennemente messo a rischio sia dai tedeschi, sia dagli angloamericani, sia dai partigiani. Le donne hanno combattuto due guerre contemporaneamente.

[Scheggia · Rating 4 out of 5]

4.5 per Mara una donna del novecento

È un libro diviso in tre parti: inizia nel 1933 e finisce nel 1946 a ridosso delle prime elezioni che permettono anche alle donne di votare, scegliendo tra monarchia e repubblica.
La storia di Mara è abbastanza semplice, eppure dal suo racconto in prima persona, si può davvero comprendere tanto della donna negli anni del fascismo.

Mara non è una donna della resistenza, non è una comunista o un’ebrea, ma è una ragazza e poi donna fascista, cresciuta in una classica famiglia degli anni venti, con il padre lavoratore, la madre impegnata nel lavoro domestico, di assistenza e cura alla famiglia e con il ritratto del duce in bella mostra in salotto.

Ci racconta del sabato fascista, dell’emozione nel vedere l’uomo che ammira affacciarsi dal balcone di Piazza Venezia, ma sopra ogni cosa, ci racconta delle sue aspirazioni, della voglia di studiare e scrivere racconti.
Nelle parole di Mara si percepisce anche il cambiamento: la vita di tutti i giorni, lo sforzo per non soffrire troppo la fame, il suo ruolo di capo famiglia e quello a lavoro, dove viene malvista e sottovalutata; ci racconta la guerra, quella che lei legge sulle pagine dei giornali non proprio sinceri e il distacco che avviene, un po’ alla volta, da quel fascismo da lei idealizzato e dalla figura rappresentata dal duce, visto agli inizi come un padre.

Due elementi in particolare mi hanno fatto apprezzare questo romanzo.
Prima di tutto mi è piaciuta tantissimo Nadia e quello che simboleggia.

[LauraT · Rating 4 out of 5]

Molto bello e interessante; per casualità l'ho letto a circa un anno da Pane nero. Donne e vita quotidiana nella Seconda guerra mondiale, a cui si rifà - e che cita anche in maniera diretta.
La storia delle donne in Italia, sotto il fascismo ma anche oltre, almeno nelle intenzioni. E guarda alle donne a prescindere da come la pensino, da come abbiano visttuto il ventennio. Coraggiosa; coraggiose
Non conoscevo questa scrittrice - di nome, ma non avevo mai letto niente di suo.Assolutamente da approfondire

C’è chi meglio degli altri realizza la sua vita.
È tutto in ordine dentro e attorno a lui.
Per ogni cosa ha metodi e risposte.
È lesto a indovinare il chi il come il dove
e a quale scopo.
Appone il timbro a verità assolute,
getta i fatti superflui nel tritadocumenti,
e le persone ignote
dentro appositi schedari.
Pensa quel tanto che serve,
non un attimo in più,
perché dietro quell’attimo sta in agguato il dubbio.
E quando è licenziato dalla vita,
lascia la postazione
dalla porta prescritta.
A volte un po’ lo invidio
– per fortuna mi passa.
Wisława Szymborska, C’è chi

"Per la prima volta accetto che Nadia sia morta. Dalla parte sbagliata, diranno quelli che sono andati dalla parte giusta. Tanti ci sono arrivati con un balzo rapido, molti per comodità e opportunismo, e ora sono pronti a condannare. Nadia ha sbagliato tutto ma non è stata mai opportunista"

[Vittoria · Rating 5 out of 5]

Mara, classe 1920, fervida sostenitrice del Duce e del partito fascista. Entusiasmo, esaltazione, dubbi, disillusione, delusione, amarezza e infine consapevolezza e presa di coscienza. Sono tanti i sentimenti che agiteranno la vita di Mara.
Ritanna Armeni si concentra sul ruolo delle donne durante il ventennio. Donne che, durante il fascismo, vengono finalmente prese in considerazione. La donna infatti diventa l’incubatrice di quello che il regime definisce “il nuovo italiano”. Madre, sposa, fidanzata, casalinga.. ecco come deve essere la donna del ventennio. Poi arriva la guerra e tutte quelle donne che solo pochi anni prima erano state esonerate dal lavoro diventano postine, bigliettaie, operaie, segretarie, dattilografe, spazzine.. prendono il posto degli uomini.
La corsa per la determinazione di sé stesse è lenta, ma inarrestabile.
E quando gli uomini torneranno dalla guerra, quelle eroine, appenderanno i loro abiti da lavoro e torneranno a essere madri, casalinghe, spose. Nessuno racconta di quanta forza abbiano avuto le donne durante la guerra. La Armeni restituisce alla memoria e alla storia quello che viene spesso omesso. Non ci sono parate per le donne che hanno combattuto, nessuna medaglia, è stata una guerra nell’ombra. Ma Dio solo sa cosa sono state in grado di fare.

[Red Kedi · Rating 5 out of 5]

I libri di narrativa contemporanea sono un mondo che frequento poco. La mia idea di lettura, è quella di staccare dal mondo e dal presente, con qualcosa che sappia emozionarmi. Leggo volentieri anche di storie reali, però a piccole dosi perchè di solito, sono storie che in qualche modo fanno male.
Non ero pronta a questo libro.
La storia parla della vita di una ragazza qualunque, durante il periodo del Duce.

Mara è una giovane fascista, che con la fermezza e l’adorazione dell’amica del cuore, vive parte della sua adolecenza nella convinzione che Benito Mussolini stia facendo del suo meglio per portare onore alla Patria. Ha dei sogni, delle aspirazioni che nel periodo in cui vive sono già viste come dei grilli non in linea con le regole, perchè le donne devono essere prima di tutto madri e mogli, servitrici del paese e ubbidienti verso il marito. Però dalla sua, ha la Zia Luisa, donna dal carattere forte e sempre presa con qualche ente di beneficienza per dare una mano al Duce, come può. Fascista e Femminista. Sarà lei a coltivare e spronare i sogni di Mara, senza però illuderla sul futuro. Bisogna fare quello che è giusto.

---Continua su Red Kedi---
https://redkedi.it/2020/02/mara-una-d...

[Sunday · Rating 4 out of 5]

Questo libro è ambientato a Roma, negli anni della dittatura fascista in cui si crede fermamente nella Patria, nella famiglia, nella razza e nel Duce. I primi anni del fascismo sono anni in cui ciò che Mussolini annuncia dal balcone di piazza Venezia viene ascoltato come verità assoluta e in ogni casa è presente una sua foto incorniciata. Mara, la protagonista del libro, è poco più che una bambina e condivide la sua convinzione fascista con la sua amica Nadia. Tuttavia, le guerre per conquistare nuovi territori, l'allenza con la Germania e le leggi antisemite, portano Mara a dubitare della bontà estrema professata del fascismo in cui aveva da sempre creduto mentre la fede fascista della sua amica Nadia non viene minimamente scalfita.

Ho trovato molto interessante le parti in cui viene fatta l'analisi del ruolo della donna durante il fascismo, anni in cui alla donna viene data importanza nell'ambito famigliare come moglie e madre ma, si è ancora ben lontani dalla richiesta di riconoscere la parità con l'uomo in ambito salariale e sociale.

Una lettura di formazione e riflessione.

[Viola80 · Rating 5 out of 5]

In effetti molto bello. Mi ricordo bene tutti i racconti di mia nonna sulla guerra, sulle sue esperienze. Il libro ne racchiude molte di simili, anche se mia nonna era di bassissima estrazione sociale e qui la protagonista viene da una famiglia borghese tutto sommato benestante. Ho riguardato il famoso discorso 'vincere' e devo dire che si, la capacità di trascinare le folle e incantare c'era. Oggi arraffano e basta, sogni di gloria li hanno solo per loro stessi. Se non ci svegliamo noi come popolo non credo gli esiti saranno differenti. L'esperienza lockdown credo sia indicativa.

[Francesca Bello · Rating 4 out of 5]

Lettura che avevo programmato da tempo, ha soddisfatto le mie aspettative. La narrazione scorre bene: forse su alcuni punti è un po’ frettolosa (mi sarebbe piaciuto che alcuni aspetti sul rapporto di Mara con il fascismo venissero raccontati in modo meno sbrigativo), ma è per mio gusto personale. Si tratta di una scelta stilistica che alleggerisce la lettura: le brevità dei capitoli e gli intermezzi dedicati alla condizione femminile durante il fascismo sollecitano a proseguire nella lettura e a voler scoprire di più.

[Emanuela · Rating 3 out of 5]

Interessante l’idea e la voglia di analizzare il complicato ventennio fascista dal punto di vista di una giovane ragazza e poi donna.

Peccato per l’esecuzione senza nessun tipo di pathos e per la retorica del “anche i partigiani hanno fatto cose brutte” che in questo caso finge oggettività quando invece si insinua nelle righe una semplificazione troppo decontestualizzata di un periodo orrido, torbido e cruento in cui il prezzo più alto lo hanno pagato le donne impegnante nella lotta riguardante la propria Libertà ed Emancipazione.

[Violetta · Rating 4 out of 5]

Davvero una bellissima lettura, coinvolgente, interessante, che fa molto riflettere. Bello l'espediente due capitoli di narrazione alternatati all'analisi di dettagli dell'epoca di stampo più storico-giornalistico. Molto interessante il focus totale sulle donne, figure fondamentali ma sempre ancillari nella dialettica del Ventennio, e questo libro ce le restituisce protagoniste delle proprie vite e della Storia.

[Eleonora · Rating 5 out of 5]

Che piacevole sorpresa! Letto tutto d’un fiato in una giornata di relax, questo libro mi ha piacevolmente accompagnata nello scoprire aspetti della storia del periodo fascista di cui raramente si parla, ovvero dell’esperienza delle donne e come hanno vissuto il fascismo e la guerra.
Prospettiva diversa e interessante, ho apprezzato anche gli interludi dell’autrice con riferimenti storici tra un capitolo e l’altro

[Giulio Zieppo · Rating 4 out of 5]

Bellissimo romanzo, scritto con un linguaggio spedito e senza tempo, che rievoca i tempi passati facendone trasparire la bellezza, ma soprattutto riflettendo sulle ragioni che hanno spinto gli italiani ad accettare il fascismo durante gli anni del Ventennio. Un libro che non lascia nessuno senza motivo di riflettere sulla propria eticità e che offre spunti culturali interessanti nei capitoli in cui interviene la stessa autrice con informazioni sul passato. Altro che C'è ancora domani ...

[Mara · Rating 3 out of 5]

3.5 ⭐
Credevo di trovare un accurato resoconto sul Ventennio, invece si tratta di una bella infarinatura generale. Consigliato a chi cerca una lettura di buona valenza storica, ma per nulla approfondita o pesante.
Ho trovato commovente la parte finale, quella sui partigiani, sull'arrivo degli americani e sulla fine dell'illusione fascista da parte della protagonista.
Da leggere.

[marty · Rating 3 out of 5]

Ascoltato tramite audiolibro, molto toccante seguire la crescita di Mara.

Ho apprezzato molto che nonostante tematiche complicate, il fascismo di Mussolini fino all'alleanza con Hitler e la fine del fascismo, si percepisce la crescita della protagonista e di tutti i famigliari.

Ho amato molto tutto.

Mi sono sentita parte della famiglia!

[Giulz · Rating 3 out of 5]

Molto interessanti i capitoli di approfondimento storico, ho davvero tanti spunti che ora vorrei approfondire.

La storia di Mara aiuta a capire il contesto sociale durante la guerra, credo fosse questo l'intento dell'autrice piuttosto che la trama in sé. Una lettura piacevole.

[Sabina · Rating 5 out of 5]

Un bel libro. Il personaggio che mia ha colpito di più è Nadia vista con gli occhi di Ritanna Armeni, una donna di sinistra. L’emancipazione femminile passa anche attraverso la solidarietà tra donne.

[Roberta Grugni · Rating 5 out of 5]

Un romanzo molto bello e interessante, scritto spendidamente. Un'analisi approfondita e con precisi riferimenti storici delle donne nell'epoca fascista: la loro vita quotidiana, come erano considerate, il loro desiderio di affermazione ostacolato dal regime totalitario. Consigliatissimo.

[Silvia · Rating 4 out of 5]

Bel libro, interessante vedere il punto di vista delle donne nel fascismo, durante la guerra e nel dopo guerra. Particolare l’alternarsi di capitoli di fatti storici , alla storia di Mara, sempre legati all’universo femminile

[ACP · Rating 5 out of 5]

Avvolgente. Una storia di donne, delle loro forze e debolezze (ma specialmente forze). Controverso, provocatorio. Ti fa entrare nella vita quotidiana della Roma degli anni venti, trenta, e della guerra. Bello, bello. Un libro da leggere subito!

[Tiziana · Rating 4 out of 5]

Molto bello, molto scorrevole la seconda parte, assai interessanti le puntualizzazione fatte dall'autrice

[Ana Miranda · Rating 4 out of 5]

*4,3

[Elena Carra · Rating 5 out of 5]

Superlativo

[Silvia · Rating 4 out of 5]

Libro ben scritto che alterna parti storiche al romanzo. Interessante vedere per la prima volta il punto di vista dell’ “l’altra parte”, da vincitori a vinti.

[Ezio · Rating 5 out of 5]

Ottimo spaccato degli anni travagliati e drammatici vissuti dalle italiane a causa della follia fascista

[Linda Bianchi · Rating 4 out of 5]

un libro che ricorda le donne della seconda guerra mondiale, presenti ma lasciate nell’ombra. Al loro coraggio e ai loro sacrifici.