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L'Odissea: raccontata da Penelope, Circe, Calipso e le altre

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L’Odissea non è la storia del viaggio di un uomo: è la storia d’amore di molte donne.
C’è Calipso, che, avvinta dalle sue stesse reti di seduzione, si innamora di Ulisse ma deve lasciarlo andare. C’è Euriclea, la nutrice che lo ha cresciuto, e ci sono le Sirene, ciecamente decise a distruggerlo. C’è Nausicaa, seduttrice immatura ma potente, che non osa nemmeno toccarlo. C’è Circe dominatrice, che disprezza i maschi finché non ne incontra uno diverso da tutti gli altri. E naturalmente c’è lei, Penelope, la sposa che non si limita ad attendere il marito, ma gli è pari in astuzia e in caparbietà.
In questo libro, sono loro a cantare le peregrinazioni dell’eroe inquieto, ciascuna protagonista di una tappa della grande avventura, ribaltando la prospettiva unica del maschile nella polifonia del femminile: che conquista, risolve, combatte. Alle loro voci fa da controcanto quella di Atena, dea ex machina, che sprona sia Telemaco sia Ulisse a fare ciò che devono: la voce della grande donna dietro ogni grande uomo.
In un curioso e riuscito alternarsi di punti di vista, torna in vita e vibra di nuovi significati un classico immortale, in una narrazione che vola alta sulla varietà e sulla verità dei sentimenti umani.

224 pages, Paperback

First published February 6, 2020

89 people are currently reading
2254 people want to read

About the author

Marilù Oliva

32 books43 followers
Marilù Oliva, nata a Bologna, dove vive, è insegnante e scrittrice.
Laureata in lettere moderne con una tesi sulle civiltà precolombiane e specializzata SSIS per l’insegnamento di lettere e di latino, prima di approdare come docente alle scuole superiori ha lavorato per diverse redazioni ed è stata direttrice artistica di una rivista di musica e cultura latinoamericana.
Ha scritto saggi di storia contemporanea e di critica letteraria.
La sua attività di scrittura è però principalmente legata alla narrativa: oltre a racconti per il web e per antologie cartacee e oltre a una sostenuta attività di critica (fa parte delle redazioni di Carmilla, Thriller Magazine, Sugarpulp e Bibliomanie), ha scritto tre romanzi: Repetita (Perdisa, 2009), Tu la pagaràs!(Elliot, 2010) e Fuego (Elliot, 2011). Negli ultimi due compare la scanzonata protagonista Elisa Guerra, soprannominata La Guerrera, forte delle sue imperfezioni, grande salsera ma anche lottatrice di capoeira, appassionata di criminologia e spalla di un ispettore impeccabile, Gabriele Basilica. La Guerrera è una protagonista dannata, po’ vanitosa e un po’ maschiaccio, rabbiosa verso un mondo ostico, sempre alle prese con problematiche concrete, quali la precarietà del lavoro e le manchevolezze umane. Sullo sfondo dei suoi romanzi prevale un’ambientazione bolognese.
I romanzi di Marilù Oliva hanno ottenuto diversi riconoscimenti di critica e non solo. Repetita, ha vinto il Premio Azzeccagarbugli al Romanzo Poliziesco 2009, sezione Opere Prime Raffaele Crovi, e si è classificato secondo al Premio Camaiore Letteratura Gialla 2009. Inoltre è arrivato secondo al Bloody Mary Award per i migliori thriller pubblicati nel 2009.
¡Tú la pagarás! è arrivato tra i cinque finalisti al prestigioso Premio Scerbanenco 2010 all’interno del Courmayeur Noir in festival. Inoltre è arrivato terzo al Bloody Mary Award per i migliori thriller pubblicati nel 2010.
Entrambe le opere si sono classificate, rispettivamente nel 2009 e nel 2010, nella decina dei libri più significativi del sito Sugarpulp, portavoce dell’omonimo movimento letterario.

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1 star
112 (5%)
Displaying 1 - 30 of 260 reviews
Profile Image for Ella.
576 reviews30 followers
March 18, 2020
Non è un brutto libro, anzi la scrittura è scorrevolissima e si legge che è un piacere... MA
Il titolo è completamente diverso dal contenuto! Questa NON è l'Odissea raccontata dalle sue protagoniste, è ODISSEO raccontato dalle sue donne, che si struggono completamente per avere un uomo il cui cuore appartiene a una sola donna: Penelope.
È un esperimento carino ma lo struggimento amoroso diventa un po' ripetitivo e avrei voluto più che altro sentire i loro pensieri in merito alla guerra, agli dei, non solo la loro opinione su quanto sia bono Odisseo.
Profile Image for Rowizyx.
384 reviews153 followers
July 13, 2020
Devo dire che io sono molto esigente con i reteller, devono aggiungere qualcosa alla storia originale, un'interpretazione, una rivisitazione...

Ma le donne di questa Odissea non aggiungono nulla... che dimensione femminile si approfondisce? L'unica parte interessante può essere quella di Atena. Continuano tutte a esistere, a ruotare intorno a Odisseo, e il sipario cala quando lui se ne va, le abbandona, e si lagna pure perché "lo hanno trattenuto". Quella che più mi ha fatto alterare è Nausicaa, sinceramente. Un capitoletto da groupie dove addirittura è già pronta a "essere la madre dei suoi figli" ma in silenzio, nella quieta rassegnazione della donna respinta senza neanche provarci. Ma..?! E inevitabilmente, Nausicaa scompare quando Odisseo riparte.

Non so, o io ho studiato più approfonditamente del normale l'epica a scuola – e non credo – o questo libro è un'occasione mancata.
Profile Image for Ludovica.
34 reviews34 followers
March 26, 2021
Letto in due giorni... devo dire che non mi è dispiaciuto leggerlo sicuramente mi aspettavo molto di più ma tutto sommato è stato carino...
Profile Image for Meshua Arcieri.
586 reviews19 followers
April 26, 2021
Sono un’amante della mitologia, quindi appena scopro un libro che tratta questo argomento in chiave moderna mi viene voglia di leggerlo.

Questo libro già dal titolo si propone un grande obiettivo: quello di raccontare l’Odissea attraverso la voce delle donne. A mio parere però l’autrice non è riuscita a pieno nel suo intento. È vero che a parlare sono le donne: dee e umane che hanno preso parte alla storia di Odisseo. Quello che raccontano però non è nulla di nuovo: ci viene raccontato il viaggio di Odisseo in modo molto ridotto, soffermandosi sul loro rapporto con il grande eroe. Quello che ne viene fuori alla fine è una grande lode a questo uomo che ha viaggiato per anni affrontando pericoli e peripezie per poter tornare dall’amata Penelope.

A me lo stile dell’autrice non è dispiaciuto: lo ha adattato alla storia narrata, risulta quasi poetico quello che leggiamo. Non ho avuto difficoltà nella lettura e le pagine sono scivolate via una dopo l’altra. La storia non ha nulla di originale: probabilmente a causa del fatto che io abbia già letto Circe della Miller, che alla fine ci ha raccontato la storia dal punto di vista della Maga, così come la Oliva si era prefissata di fare con le donne. Non ho trovato nulla di nuovo nelle pagine scritte dall’autrice, come se avessi letto di nuovo l’Odissea. Non ho trovato la voce delle donne preponderante o portatrice di messaggi intrinseci. È inevitabile il confronto tra Circe e questo libro... e tra le due autrici chi ne esce ‘perdente’ purtroppo è la Oliva.

L’intento iniziale era una buona idea ma a mio parere non è riuscita a svilupparlo nel modo giusto. Comunque l’ho trovata una lettura piacevole, grazie anche al fatto che l’Odissea di per sé è una storia appassionante.
Profile Image for Eva Gavilli.
554 reviews143 followers
December 27, 2025
Che delusione...mi aspettavo un libro che rivalutasse la presenza femminile nell'opera di Omero, che mettesse in luce forza, determinazione, coraggio di personaggi quali Penelope, Calipso, Circe, Nausicaa...invece non è altro che il mero racconto dell'Odissea con voci narranti femminili (e maschili, spesso e volentieri a raccontare è Odisseo stesso e le donne non fanno altro che ascoltare). Ne esce un affresco di donne deboli, sottomesse, che stanno al loro posto e obbediscono (a Odisseo, agli dei, a padri e figli), e del tutto prive di personalità. Calipso non è altro che la donna debole che ha bisogno d un uomo nel suo letto altrimenti si sente una nullità, Circe è la maga che trasforma uomini in maiali un pò per divertimento e un pò per difesa, Nausicaa è la ragazzina ridicolmente infatuata di un adulto che non la gurda neppure per sbaglio, Penelope la donna in attesa che in venti anni non ha fatto niente per liberarsi della presenza ingombrante dei Proci, se non procrastinare le nozze con un qualcuno di loro, obbedendo remissiva ad un figlio senza spina dorsale. L'unico vero protagonista di tutto questo è Odisseo, che – nonostante vada farneticando da anni di voler tornare a casa dall'amata moglie, senza la quale sembra non poter sopravvirere – in realtà trova ogni scusa possibile per fermarsi per mesi, o anni, ovunque trovi una donna pronta a sottomersi e farsi portare a letto. Vogliamo spendere un pensiero per i suoi compagni di viaggio...inetti, inutili, piagnoni, stupidi e destinati al macello... Il tutto immerso in uno stile di scrittura finto-aulico, pesante, pedante e ridondante...ma quante volte avrò letto "dalle bianche braccia" o "egioco" o "molteplice"?!? Bocciato, non supera la singola stella.
***
What a disappointment! I was expecting a book that would re-evaluate the female presence in Homer's work, which would highlight the strength, determination, courage of characters such as Penelope, Calypso, Circe, Nausicaa ... instead, it is nothing more than the mere Odyssey's story with female narrative voices (and male, often and willingly Odysseus himself is speaking, and the women do nothing but listen). The result is a fresco of weak, submissive women who stay in their place and obey (to Odysseus, to the Gods, to their fathers and to their sons), and completely devoid of personality. Calypso is none but the weak woman who needs a man in her bed otherwise she feels like nothing, Circe is the sorceress who turns men into pigs a little for fun and a little for defense, Nausicaa is only a girl ridiculously infatuated of a adult man who does not even look at her by mistake, Penelope is the expectant woman who in twenty years has done nothing to get rid of the cumbersome presence of the Proci, if not to postpone the wedding with one of them, submissively obeying a son without a backbone. The only real protagonist of all this is Odisseo, who - despite having been raving for years about wanting to go home to his beloved wife, without whom he seems unable to survive - actually finds every possible excuse to stop for months or years, wherever he can find a woman ready to submit and be taken to bed. We want to spend a thought for his travel companions?...Aband of inept, useless, whiners, stupid and destined for slaughter ... All of that, immersed in a fake-courtly, heavy, pedantic and redundant style of writing ... but how many times will I have to read "with white arms" or "egioco" or "multiple"?!? Failed, does not exceed the single star.
Profile Image for Camilla Schipani.
31 reviews1 follower
May 2, 2020
Devo ammetterlo: sono un po’ delusa da questo libro perché dal titolo avevo grandi aspettative, che, purtroppo, non sono state realizzate. Mi aspettavo che le donne sarebbero davvero diventate le protagoniste di questa storia, invece non hanno nemmeno un minimo di spessore o rilevanza. Ovviamente sapevo che il vero protagonista della storia sarebbe rimasto Odisseo, ma in questo libro mi aspettavo che le donne riuscissero ad acquisire del valore e che esprimessero le loro sensazioni, mentre nulla di tutto questo accade. Tutto sommato il libro è scritto molto bene e ciò ne favorisce una lettura scorrevole, che però, ai miei occhi, non riesce a renderlo più interessante
Profile Image for Emanuela.
762 reviews39 followers
March 27, 2021
Mi sono avvicinata a questo libro con grandi aspettative, un po’ per il tema innovativo e provocativo, un po’ per averne letto commenti entusiastici. Purtroppo ne sono rimasta fortemente delusa.

Innanzitutto devo smentire la lunga nota esplicativa dell’autrice alla fine del libro: sì certo avrà fatto un gran lavoro di documentazione e i riferimenti all’originale omerico saranno accurati tranne nelle poche eccezioni indicate, ma questo non è L’Odissea raccontata dalle donne e il titolo per primo trae fortemente in inganno. O meglio lo diventa solo alla fine a mio parere, nelle parti relative alla schiava Euriclea e di Penelope.
Per il resto si tratta di un qualcosa di molto diverso dall’Odissea perché si tratta di racconti di alcune delle donne protagoniste del capolavoro classico, che però fanno una smielata e pietosa dichiarazione del loro amore per Odisseo, cosa che però non è possibile riscontrare nell’opera originale.

Altro punto critico: purtroppo io non ho riscontrato l’intento espresso dalla Oliva di rappresentare “alcuni paradigmi di donna, da quella più asservita a quella più emancipata”. E questo soprattutto perché, se da un lato le dee risultano praticamente da sempre fortemente emancipate in tutte le opere maggiori e minori che ne parlano, dall’altro quelle che sono identificabili come comune mortali, vengono fuori anche qui come fortemente sottomesse agli uomini, quindi niente di nuovo, ma nello specifico questa tematica mi risulta che nel libro venga trattata solo di striscio e quasi per caso, tranne nel singolo caso di Circe, anche se pure lì sembra un tantino forzato e anacronistico.

In più non mi ricordo Ulisse/Odisseo descritto come così bello e affascinante e nè me lo ricordo così sciupafemmine come emerge da questi racconti, perché non sono solo le donne che narrano ad innamorarsene ma lui agisce eccome!!!
Inoltre, ma questa è una mia opinione, ho sempre avuto poca simpatia per questo protagonista che, insieme ai suoi compagni, sfida tutti gli dei e le profezie pur essendone a conoscenza, sprezzante del pericolo, e poi dopo si lamenta delle conseguenze.

Inoltre mi ha infastidito che nei capitoli non venissero distinte chiaramente le battute dei narratori da quelle di Odisseo e degli altri, se non per le virgolette, e questo inizialmente mi ha creato non pochi problemi nella lettura.

Su tutto però mi è piaciuto particolarmente il momento di confronto tra Odisseo e i suoi vecchi compagni e avversari Agamennone, Achille, Patroclo, Antiloco, Aiace e la madre Anticlea che arrivano dall’Erebo.
Questo e i capitoli finali mi hanno fatto un po’ ripensare al libro Le paludi di Hesperia, di Manfredi, che però è mille volte meglio, ricco di avventura e di personaggi vivi.

Mi piace inoltre la narrazione di Odisseo che viene fatta in nota, non tanto come dicevo per la corrispondenza con la figura omerica, quanto per il fatto che si possa allargare agli eroi in generale: “La grande contemporaneità è anche quella dell’eroe che sa reinventarsi, nascondersi e poi comparire in nome di ingiustizia che prima di tutto è umana. Lui che non perde mai la speranza, lui che sa quanto possa rivelarsi prezioso un piccolo gesto di solidarietà, lui che può improvvisarsi marinaio, timoniere, sovrano, agricoltore, mendicante e carpentiere, ci insegna che l’umiltà è il primo passo verso la civiltà. Cade e si rialza ogni volta con grande dignità, inganna ma per prudenza o necessità (mai per il puro esercizio dell’imbroglio), naufraga e sopravvive ai flutti del mare, così come noi resistiamo in quelli del quotidiano, lottiamo, amiamo, ci perdiamo ma ritroviamo sempre qualcosa. In questo senso, in Odisseo, ciascuna deciderà cosa trovare: l’icona indelebile di un supereroe o addirittura un frammento, magari invincibile, di se stesso.”
Allo stesso modo i parallelismi ravvisati tra Odissea e attualità, tra il protagonista e il migrante che rischia la vita in mare, tra l’ira di Poseidone, ottusamente vendicativo, e l’indifferenza dell’individualismo che ci circonda, tra Calipso e gli amanti, tra Nausicaa e quanti sognano amori impossibili, tra Penelope e quanti vedono un’arma nell’uso della diplomazia.


“La bellezza è un sogno pericoloso, di cui non può usufruire chi la incarna. La bellezza non appartiene a chi ne è portatrice, ma agli altri. E non si può toccare, nemmeno quando è di un’evidenza lancinante: ecco perché chi la possiede è destinato a fuggire o a essere inseguito.”

“...in fondo è così facile condannare, ma chi ha sbagliato è già punito dalla storia in cui è imprigionato.”

“...penso che ogni donna possiede cento modi per essere felice o, al contrario, infelice. In quest’ultimo caso, ha tre possibilità: può mostrare al mondo la sua infelicità, può condividerla con pochi intimi o scegliere di non svelarla a nessuno.”

“È l’unico modo che ho per impedire che siano loro a sopraffarmi. Se non usassi le arti magiche, loro ne approfitterebbero, come di fatto accade in ogni contrada, da oriente a occidente, nei luoghi deserti, nell’entroterra fertile, nelle città montane o in quelle bagnate dal mare: la donna, nel nostro tempo antico, serve solo per procreare o dedicarsi alla famiglia o accondiscendere al piacere dei maschi. Per me, che non accetto questi ruoli, l’unico modo per sfuggire a queste prigionie è catturare chiunque mi si avvicini e renderlo innocuo.”

“I maschi danno ordini alle donne, questo è comandato dalle regole non scritte degli avi. Devono mostrarsi forti e indicarci la strada, anche quando sanno benissimo che siamo noi la loro stella polare.”

“Alla regina scendono silenziose le lacrime. La gente non ha idea di quanto pianto una donna possa mietere. Io lo so, io la capisco: le ho asciugato il volto troppe volte. Non è soltanto l’attesa che l’ha logorata. L‘ umiliazione ripetuta dei prepotenti, cui non poteva sottrarsi, la fragilità del suo ruolo, ritagliato da secoli di tradizioni. La nostalgia del tempo sgranato per sempre in giorni fuggiti. L’incertezza del domani. Il pozzo della solitudine. L’impossibilità di fidarsi di qualcuno.”
Profile Image for Muffinsandbooks.
1,724 reviews1,335 followers
June 27, 2022
Je ne m’attendais pas du tout à ça. On ne fait que suivre le périple d’Ulysse depuis une suite de regards vaguement féminins... c’est juste une énième réécriture de l’Odyssée, mais on est loin de l’aspect féministe que j’avais cru voir dans le titre et dans le résumé.
Profile Image for Gabril.
1,043 reviews256 followers
November 14, 2021
Un bel ripasso dell’Odissea arricchita dal punto di vista delle donne.
Piacevole rivisitazione che non tradisce in alcun modo l’originale.


(audioletto)
Profile Image for Georgiana 1792.
2,403 reviews161 followers
August 20, 2020
Non mi aspettavo molto da quesro retelling dell'Odissea da parte delle donne coprotagoniste, perché avevo letto delle recensioni negative. In realtà si tratta di un retelling molto fedele all'originale omerico in cui le donne non aggiungono nulla di loro, né riscattano il loro comportamento come accade in altri romanzi dello stesso genere, perché Marilù Oliva non vuole alterare il testo di Omero, e anzi, sebbene il libro sia in prosa, cerca di mantenere un ritmo simile a quello del poema epico e a tradurre fedelmente anche i termini più controversi.
Ulisse rimane dunque il protagonista indiscusso e le donne solo delle tappe lungo il suo viaggio.
Profile Image for Cettina.
23 reviews48 followers
July 6, 2022
Carino, un buon espediente per fare un sintetico e veloce ripasso dell'Odissea. Neanche a dirlo, la protagonista femminile che più ha destato la mia curiosità è Circe, ho giusto appunto il libro di Madeline Miller che mi aspetta in libreria ✌️.
Profile Image for Ilaria_ws.
973 reviews76 followers
January 5, 2021
"In fondo è così facile condannare, ma chi ha sbagliato è già punito dalla storia in cui è imprigionato."

Più che una versione dell'Odissea raccontata dalle donne, ho trovato semplicemente questo racconto la storia delle avventure di Odisseo, narrata però da voci femminili. Non è una vera e propria rivisitazione, e devo dire che le voci delle donne dell'Odissea si fanno sentire poco.
C'è tanto, tantissimo Odisseo, onnipresente in ogni pensiero e parola, ma poca della personalità delle donne che narrano. Si, Penelope e la sua pazienza, Calipso e i suoi rimpianti, Circe e i suoi sortilegi, ognuna di loro racconta la storia dal suo punto di vista, ma per quanto mi riguarda questo punto di vista è troppo vicino, troppo simile a quello di Odisseo che resta il vero e unico protagonista.
Le protagoniste, o almeno quelle che sarebbero dovute essere le protagoniste di questo racconto, in realtà restano completamente sullo sfondo, a tratti invisibili. Delle semplici comparse che fanno da supporto al vero protagonista della storia.
D'altro canto ho trovato molto interessanti invece gli intermezzi di Atena, ma credo che sia davvero troppo poco per rendere questo racconto così indispensabile.
Ben scritto sicuramente, poteva essere davvero interessante ma gli spunti non sono stati sfruttati al meglio. Non è una delle migliori riletture dei classici greci che abbia letto.
Profile Image for Ioannis  Martinakos .
43 reviews
June 1, 2023
"Κανείς δεν ξέρει να επιστρέφει όπως ο Οδυσσέας".

Για μένα, που λατρεύω την Οδύσσεια, ήταν ακόμη μια υπέροχη εμπειρία...

Πόσο μάλλον να την βιώνω μέσα από το πρίσμα των γυναικών που από κοντά έζησαν, φίλεψαν, ερωτεύτηκαν, συμπορεύτηκαν, περίμεναν.

Όλες τους πρωταγωνίστριες, με μαέστρο αυτόν, που "το όνομά του σημαίνει μισητός", "πέφτει και ξανασηκώνεται", "ναυαγεί και επιζεί", "εξαπατά, αλλά από σύνεση ή ανάγκη μα ποτέ για την ίδια την εξαπάτηση".

Μια γυναικεία αφήγηση για έναν ήρωα που ζει μέσα σε όλους μας. Κατά βάθος προσπαθούμε όπως εκείνος.
Όλες και όλοι είμαστε Οδυσσέας.
Profile Image for Ρένα Λούνα.
Author 1 book186 followers
August 13, 2023
Θεές, μάγισσες, μυθικά πλάσματα και βασίλισσες, όλες γονατιστές μπροστά στον μεγάλο, πολυμήχανο Οδυσσέα.

Η Oliva γράφει στον επίλογο για την αγάπη της για την Οδύσσεια με τρόπο συγκινητικό. Πράγματι: Ξέρει τόσες λεπτομέρειες και φαίνεται πως τις γνωρίζει διεξοδικά μιας και δεν τις απαριθμεί απλά, αλλά τις κάνει μέρος του βιβλίου της.

Όμως, εσφαλμένα πίστεψα πως πρόκειται για αναδιήγηση του έπους από τη γυναικεία ματιά, ενώ πρόκειται για έναν μεγάλο αμήχανο έπαινο για τον Οδυσσέα μέσα από την εργαλειοποίηση των γυναικών ως θαυμάστριές του που τον συνοδεύουν όσο εκείνος μεγαλουργεί. Σαν η ύπαρξή τους να είναι επίπεδη και αναγκαία αποκλειστικά για να αναδειχθεί μέσα από τις σαθρές φιλοφρονήσεις τους. Έχετε υπόψη όταν κάποιος θέλει να σας πλασάρει έναν φίλο του και όλο στρέφει εκεί τη συζήτηση, λέγοντάς σας πόσο ψηλά μπορεί να πηδήξει και πόσο γρήγορα τρέχει;

Έτσι και αυτές οι ‘γυναικείες’ φωνές δεν πείθουν, ούτε στο να είναι ο εαυτός τους, ούτε στο πόσο ιδιαίτερος είναι ο Οδυσσέας. Έχουν όλες την ίδια παλέτα υπερβολικών συναισθημάτων. Ναι μεν παρουσιάζονται διαφορετικά, αλλά με έναν καρικατουρίστικο τρόπο, όπως θα εξηγούσαμε πράγματα σε ένα μικρό παιδί που δεν θέλουμε να τρέξει στον δρόμο ή να βάλει το πιρούνι στην πρίζα.

Η Καλυψώ (μια τρανή νύμφη απαράμιλλής ομορφιάς) τυλίγεται σαν χταπόδι γύρω από τη μέση του Οδυσσέα, ερωτευμένη και αφελής, σε σημείο ανησυχητικό. Εάν ήταν φίλη θα έπρεπε να της τα πεις σταράτα: Σύνελθε, δεν σε θέλει. Μονολογεί με τις ώρες, εξυμνώντας τον ναυαγό της, χωρίς να είναι σαφές τι το τόσο σημαντικό έχει-προσφέρει. Η μεγαλύτερη απογοήτευση ήταν η Κίρκη: παρουσιάζεται σαν μια ανισόρροπη μίσανδρη που παρά τα δυνατά της μάγια στην πραγματικότητα φοβάται πως εάν δεν μετατρέψει τους άντρες σε άγρια ζώα θα την υποτάξουν, όπως και κρίνει πως είναι η πορεία πραγμάτων. Οι Σειρήνες αναλώνονται στο ότι πρώτη φορά κάποιος τις ξεγελά. Η Ναυσικά με το που τον βλέπει, νιώθει ένα ερωτικό γαργάλισμα στις ωοθήκες της – όσο ο Οδυσσέας μιλάει για τα δεινά του εκείνη σκέφτεται πως θα ήθελε τα παιδιά του, υστερώντας και στη γλώσσα, δημιουργώντας αμηχανία όταν λογίζει τον εαυτό της μπροστά του ως «παιδούλα».
Profile Image for Clara (clarylovesbooks).
681 reviews88 followers
February 9, 2022
Si dovrebbe capire che non basta semplicemente raccontare il mito da un altro punto di vista per creare un buon retelling. Non aggiunge assolutamente nulla di nuovo alla storia originale. Inoltre, a giudicare dal titolo, ci si aspetterebbe una riscrittura in cui le figuri femminili abbiano un ruolo rivoluzionario nell'Odissea, ma qui sono solo strumenti che permettono ad Ulisse di raggiungere il suo scopo.
Profile Image for Lupurk.
1,103 reviews34 followers
June 15, 2023
Bella rilettura del grande classico. Mi riprometto sempre di leggere l'originale in versione integrale ma non ho ancora avuto il coraggio di affrontare l'impresa, ma questa riscrittura in chiave femminile rimane comunque piuttosto fedele all'originale, risultando attendibile e molto gradevole. Molto interessanti anche le note finali dell'autrice!
Profile Image for Irene.
200 reviews2 followers
December 18, 2020
Devo ammettere che sono un po' delusa. Come ho letto in altre recensioni questo libro non è l'Odissea raccontata dalle donne ma Odisseo raccontato dalle donne. E, a parte Circe e Atena, è un continuo flusso di pensieri di quanto sia figo Odisseo. Avrei preferito sapere molto di più del viaggio di Odisseo nel ritorno a casa dopo la guerra che è quello che effettivamente racconta l'Odissea ma in alcuni momenti non capivo molto a che punto della storia eravamo.
Sono molto esigente per quanto riguarda le letture che si ispirano alla mitologia greco-romana e direi che questo libro prende a pelo la sufficienza.
Profile Image for Emmô.
181 reviews34 followers
May 31, 2022
Très déçue par ce roman...

Je m’attendais à une véritable voix donnée à ces femmes oubliées et/ou relayées au second plan dans la mythologie grecque. Je pensais en apprendre davantage sur elles mais en réalité on n’en apprend que très peu, surtout lorsqu’on a déjà lu « L’odyssée ». Mise à part la partie de Pénélope, j’ai trouvé les autres vraiment sans intérêt. Même les interludes narrées par Athena ne servent en réalité qu’à faire avancer le récit mais en évitant de le faire passer par un personnage masculin. Je pense qu’il y avait vraiment de quoi mieux faire ou peut-être que j’avais trop d’attentes pour ce livre.
Profile Image for Mad.
285 reviews24 followers
February 25, 2022
Mi ha fatto di nuovo innamorare dell'Odissea ❤️
Una bella modernizzazione, forse senza grandi innovazioni, ma non era quello lo scopo, quindi va bene.
Penelope 💔
Profile Image for Cristina.
866 reviews38 followers
February 1, 2021
Riscrittura, un minimo rimaneggiata, dell'Odissea, ma strettamente nei canoni, il che viene anche rimarcato nelle note finali da parte dell'autrice.

Speravo fosse un modo di dare voce alle donne del poema omerico, ma a parte forse Circe, che mi è piaciuta, le altre non sono che comparse la cui voce nulla aggiunge al racconto. Tutte perfettamente allineate al ruolo che avevano nell'Odissea. Calipso muore dietro all'eroe che passa le giornate a piangere la moglie lontana ma di notte cede alle lusinghe della dea e pure se ne lamenta, Nausicaa colpita da instalove per il molto più vecchio Odisseo ma rinuncia in anticipo a qualunque profferta amorosa, Circe almeno la prende come deve - finchè ci sei ti uso, ma togliti che sei un porco come tutti gli altri; le sirene avevano potenziale per piacermi ma durano tre minuti di lettura e a parte incavolarsi perchè Ulisse riesce a giocarle altro non fanno. Anzi pure ne cantano le lodi, alla fine. Restano la serva fedele e l'altrettanto fedele moglie che rispettano i ruoli e non ne escono in alcuna maniera.

Sarà anche l'Odissea raccontata dalle donne, ma solo di un uomo parlano, mai di loro. Peccato.
Profile Image for Camille Hallot.
226 reviews9 followers
May 2, 2023
L'aventure d'Ulysse racontée par les femmes qui l'ont rencontré, entouré et parfois aidé ou détesté. 🥰
Profile Image for Tousser.
167 reviews6 followers
July 22, 2025
Става, не е така разказана както при Стивън Фрай, но е хубаво написана - художествено с пряка реч и всичко останало
Profile Image for Allyn.
16 reviews
April 29, 2024
“Tocmai de aceea cerem oamenilor jertfe de sânge, animale sacrificate pe altarele noastre sacre: ca să avem, pe timpul foarte scurt cat durează ceremonia, uluitoare iluzie a efemerului.”
Profile Image for Massimiliano.
27 reviews
April 30, 2021
Il libro ripercorre o, meglio, ha l'ambizione di ripercorrere il poema di Omero da diversi punti di vista, quello dei personaggi comprimari, le donne di Odisseo, con Atena che lo accompagna quasi tutto il tempo.
Le intenzioni sono buone ma il risultato un po' meno, dato che le varie donne prendono corpo ma sempre, o quasi, in funzione di Odisseo. Rendendole quasi sempre vuote, nulle.
Colei che mi è piaciuta di più, forse ho visto meglio definita e ho sentito più viva è stata Euriclea, persino più di Penelope, sulla quale mi aspettavo molto di più.
Al libro riconosco il pregio di essere scritto per lo più in maniera leggera, avvicinando e incuriosendo ai temi della mitologia greca. Io stesso, ad esempio, complici insegnanti non all'altezza, scopro di non aver studiato 'bene' quando avrei dovuto e potuto.
Fastidiose le note finali, in cui l'autrice vuole spiegare il libro al lettore, un po' come se un artista ti venisse vicino mentre osservi un suo quadro e ti dicesse cosa devi vederci.
A parte che ognuno ha un proprio 'sentire', se me lo devi spiegare vuol dire che sai già che non sei stato capace di infonderlo nell'opera.
Profile Image for librialumedimatita.
63 reviews15 followers
May 7, 2020
Partivo un po’ prevenuta su questo libro, avevo tante aspettative dopo aver amato “Circe” e tante paure sul fatto che non potesse essere neanche minimamente paragonabile ed infatti è stato così. Libro piccolo, lettura scorrevole ma niente a che fare o a che vedere con le grandi figure descritte dalla mitologia. Metà del libro è incentrata sul dire quanto sia bello Ulisse e quanto le donne le vogliano avere nel loro letto senza dare un minimo di carattere a queste donne che dovevano essere le protagoniste di questa storia e che invece sembrano solo delle controfigure. Un riassunto dell’Odissea raccontato dalle donne in modo blando e superficiale.

Che peccato
Profile Image for Ily.
521 reviews
November 11, 2020
L'Odissea è qui raccontata in chiave inedita ed originale perché a delineare la storia del grande Ulisse ci pensano le donne con le quali lui entra in contatto durante il suo viaggio faticoso verso Itaca. Ci sono Circe, Nausicaa ed Atena, solo per citarne alcune: nel racconto di ciascuna l'autrice rimanda al lettore l'immagine di un personaggio a tutto tondo di Odisseo.
Profile Image for Recensionidelloracolo.
Author 5 books46 followers
March 10, 2023
"Poi, dietro la nave dalla prora turchina Circe dai riccioli belli, dea tremenda con voce umana, ci inviò il vento propizio che gonfia la vela, valente compagno."

Sono rimasta altamente delusa da questo romanzo, se così possiamo definirlo.

Dalla trama mi aspettavo di vedere l'Odissea dalla parte delle donne protagoniste, ma nel senso di raccontare in maniera più approfondita le loro storie, di conoscere i loro punti di vista...Invece troviamo la mitologia epica presa e raccontata da loro, ma sempre descrivendo solo e solamente Odisseo e in parte Telemaco.
Di conseguenza le donne qui non sono altro che narratrici ma di una storia ormai già letta e riletta, senza alcun segno di originalità.

Ero infatti anche esaltata nel vedere i punti di vista di Atena che fino ad ora nessuno aveva mai descritto, e invece niente, anche lei viene usata come narratrice della storia di Odisseo e niente più.

Per non parlare del capitolo delle sirene. Le mitologiche creature, sempre rimaste abbastanza misteriose, rimangono anche in questo romanzo così!
Poteva esserci l'iniziativa dell'autrice di dare più spazio a loro, di raccontare le loro storie, e invece mi ritrovo solo tre pagine in cui si parla di come Odisseo riesce a sfuggire al loro canto...

Inoltre la storia di Odisseo non segue nemmeno un filo cronologico e logico, poiché si apre subito quando si trova prigioniero di Nausicaa, e la storia precedente a quella sua tappa viene narrata successivamente nel capitolo di Euriclea, proprio come nel testo originale, ma comunque in un modo che non aiuta chi vuole approcciarsi per la prima volta a questa storia.

Che dire, mi spiace, ma per me questo testo non è valido, nè se uno conosce già la storia poiché leggerebbe cose già dette, nè come prima lettura poiché sarebbe molto confusionaria. La cosa che però mi ha reso più amareggiata è l'inganno di aver detto che la storia riprendeva il punto di vista delle donne quando non è così.

Parte preferita? Se proprio devo sceglierla quella delle sirene, poiché era davvero una possibile novità...che però non è stata presa in considerazione.

Sconsigliato.
Profile Image for R.
354 reviews
July 29, 2024
O carte tare simpatică, cu o scriitură elegantă, pertinentă şi care păstrează caracterizarea personajelor originale. Se citeşte uşor şi e relaxantă. Conceptul nu e nou şi nu se întâmplă nimic spectaculos. Nu e o reinterpretare, ci pur şi simplu o repovestire a Odiseei lui Homer, dar din altă perspectivă.
Displaying 1 - 30 of 260 reviews

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