Tre secondi. Questo è il tempo che dedico ogni giorno ad ammirare il ragazzo di cui sono innamorata senza farmi notare.Zero secondi. Il tempo che Patrick ha dedicato a me ogni giorno negli ultimi anni, da quando è tornato a Columbus per frequentare il liceo.Quanto vorrei che le cose cambiassero ma, ogni volta che mi avvicino a lui, rimango sempre scottata e umiliata.Non capisco perché ce l’abbia così tanto con me, tanto da non perdere mai l’occasione di farmi sentire sbagliata.Eppure, non riesco a smettere di pensare a lui, finché non arriva Sawyer, il ragazzo più asociale e scontroso della scuola. Non ho mai avuto a che fare con lui, anche se spesso i suoi occhi sono puntati su di me. Tra noi c’è sempre stata una certa distanza di sicurezza ma appena questa viene infranta, ecco che arriva Patrick.Non so come sia successo, ma sento di essere finita in mezzo a due fuochi e ora non so più da che parte stare.So solo che entrambi mi nascondono qualcosa. Un segreto che potrebbe porre fine a quella diatriba oppure scatenare una vera e propria guerra tra il Bene e il Male. ***Romanzo autoconclusivo*** questo romanzo è la rielaborazione della bozza pubblicata precedentemente con il titolo “Il bacio dell’angelo perduto”.
RECENSITO DA QUEEN PER IL BLOG DI "LIBRI E SOGNALIBRI" Ebbene sì Dreamers, ancora fantasy per me! Ma quando arriva il colpo di fulmine solo guardando la cover, come si fa a tirarsi indietro? La bellezza di questo romanzo sta nell’essere semplice e complesso allo stesso tempo: semplice, perché i fatti sono lineari e chiari, comprensibili, non nascosti da incredibili artefatti o mascherati da magie potentissime, sono lì, sotto gli occhi del lettore, che però li apprende mentre accadono senza alcun suggerimento o supposizione; complesso, perché la trama semplice non è, è ricca di eventi luminosi e oscuri, di cambiamenti, di consapevolezze e di redenzione.
Tutto questo è Piume nere di Melissa Castello & Victory Storm.
La storia gira intorno a Faith che è da sempre innamorata di Patrick che da sempre la odia. Chiaro no? Non riuscite anche voi a vedere l’attrazione nascosta tra i due piccioncini? Non sentite odore di romanticismo nell’aria? No, certo, perché Patrick è categorico, spietato, ostile, odia Faith nel profondo e reclama vendetta. Non la vorrà mai, non rischierà di baciarla nemmeno per sbaglio, né è sicuro lui, anche perché quando lei si avvicina sente le scariche elettriche sulla pelle. Di repulsione…? Forse.
«Potresti uccidermi in questo momento», compresi…. «Sì.» «Perché non lo fai?» «Sono venuto qui per questo ma… Non ci riesco», sussurrò angosciato dopo un lungo momento di silenzio. «Perché?» «Non riesco a odiarti come vorrei.»
Il grande pregio di questo ragazzo è la sua grande debolezza di non saper resistere alla tentazione. La tentazione di avvicinarsi di più a Faith, di entrarle nel cuore per poi distruggerla. Riuscire a farlo, beh, quella è tutt’altra storia. Perché Faith lo ama, Faith è purezza, dolcezza, ingenuità. La tipica diciottenne alle prese col primo amore, con gli occhi foderati (dall’amore sì, ma non solo da quello), con la speranza nel cuore e la certezza che l’amore è la soluzione per tutto. Ma lo è davvero?
"Mi aveva supplicato di aiutarla. Proprio me. Avrei ucciso per lei in quel momento e questo mi spaventava e mi consumava. Io la odiavo. Dovevo ucciderla."
Di certo l’elemento che ho apprezzato di più, è la scelta del finale della storia. Vi aspettereste un “… e vissero felici e contenti…” ma le autrici compiono una scelta migliore, che dà piena soddisfazione alla storia rendendola reale, credibile, non la solita favoletta che si racconta ai bambini. Qui non c’è un principe che salva la principessa dal drago, c’è una principessa che il drago lo guarda negli occhi e si oppone al proprio destino, una guerriera che va contro ogni logica per fare la cosa giusta, che è disposta a sacrificare se stessa per il suo amato.
«Una volta mi hai chiesto cosa sceglierei tra te e l’immortalità», mi ricordò Faith, avvicinandosi a me ancora di più, fino a sfiorarmi con il suo corpo. «Se mi ami almeno la metà di quanto io amo te, sceglierò sempre te, Patrick.»
Quello che non mi è piaciuto è l’epilogo, in cui le due autrici aggiungono qualcosa al racconto che secondo me vanifica il lavoro fatto. E ne sono molto dispiaciuta. Perché la scelta del finale era perfetta, giustissima, non avevo bisogno di sapere niente di più. A parte questo, il libro scorre meravigliosamente, i continui colpi di scena non lasciano il tempo al lettore per delle pause perché viene trascinato in un vortice di emozioni che lo spinge a continuare la lettura. La trama, come ho detto, è ricca e non banale e non si percepisce affatto che le autrici sono due perché lo stile è fluido e omogeneo. E regala tante emozioni. Tante. Emozioni. Così tante che per una volta mi dispiace che sia un libro autoconclusivo e non ci sia un proseguo!
La trama è la più banale che possa essere scritta sugli angeli, personaggi piatti e demenziali (specialmente la madre della protagonista).
Avete presente le fan fiction su Wattpad? Ecco, stiamo a quel livello di scrittura.
Dubito che sia passato un editor a correggere, perché ha così tanti errori grammaticali che mi stavo mettendo le mani nei capelli.
La protagonista ha il terribile nome Faith (sempre come nelle fan fiction), ma potrebbe benissimo chiamarsi Destiny o Hope, perché non ha nessuna caratteristica particolare, a parte l’essere specialissima ai fini della trama.
Il world building le autrici non sanno manco cosa sia, tant’è che non ricordo nemmeno dove abbiano ambientato la storia, ma penso negli Stati Uniti.
Ora, abbiamo una scena in cui viene detto che Patrick ha maledetto Faith perché a 10 anni lei non l’ha voluto baciare... OH MA TUTTO APPOSTO? A 10 ANNI PENSATE A GIOCARE ALLA PLAY, PIUTTOSTO, NON A BACIARVI!
Comunque, se ci fosse l’opzione di dare -5 stelline le darei tutte.
La vicinanza di colui che bramavo da una vita mi distraeva completamente e, quando lo vidi chinarsi su di me, annullando le distanze fra noi, la mia mente si svuotò completamente.
Mi sentii calamitata come un magnete e inconsapevolmente mi ritrovai ad ondeggiare verso di lui, finché non sentii le sue labbra contro le mie.
Un bacio.
Era tutto quello che desideravo.
Lasciai che la sua bocca mi assaggiasse e mi schiudesse a lui.”
Quando siamo davanti a una storia che sappiamo prenderci all’amo, allora siamo certi di essere davanti a personaggi che sono capaci di catalizzare l’attenzione dalla prima all’ultima parola.
Questo mi è accaduto con Piume Nere, ho letto questa storia, in un paio d’ore, divorandola, Faith e Patrick hanno scombussolato il mio cuore con la forza e il desiderio del loro voler essere insieme nonostante i vari segreti che li vogliono tenere distanti.
Piume Nere è la continua lotta tra il Bene e il Male, è il rancore, l’odio, la vendetta che alberga nei cuori più duri e cattivi, ma è anche amore, dolcezza, voglia di esserci, sempre, per l’altro.
Un romanzo che amerete e leggerete con gioia e che vi rimarrà nel cuore perché ricco di sentimenti veri, forti, pur scontrandosi di continuo tra ciò che è bene e ciò che è male.
Uno stile, quello delle due autrici, dove la dolcezza, la gentilezza, la verità sfiora ogni lettera che unita all’altra compone le varie parole che vanno ad aprirsi in tante scene e scene che catturano l’attenzione di chi legge, addentrandosi in quegli stessi luoghi, dove il tutto si svolge.
Una lettura che non va persa, perché ricca di significato e perché il Male può sempre essere vinto dal Bene.
Faith è innamorata del suo amico Patrick, che per un arco di tempo non è riuscita a vederlo. Ora sono ambedue all’ultimo anno delle superiori, ambedue sono cambiati, ma c’è elettricità. Patrick, cosa nasconde? E Faith riuscirà a scoprirlo?
CITAZIONE Devi dimenticarlo, Faith, o continuerai a soffrire.
Dolore, vendetta si percepisce dalle parole di Patrick, nel libro scritto dalle autrici Melissa e Victory. Scoprire cosa nasconde, come potrà superarlo, toccherà al lettore, a fianco di Faith, che sente quell’attrazione fisica e conoscitiva, che nutre sempre di più nonostante l’allontanamento.
CITAZIONE «Il punto non è questo»
La tenacia e la perseveranza, nonostante il chiaro messaggio che viene detto, porta sempre dolore ma anche un nuovo cambiamento e attuarlo risulta difficile se non quasi impossibile, nonostante il cuore non smetta di battere per quella persona. Vendetta e perdono, vanno di pari passo, però quando serve la prima, ci si muove e la seconda può essere più ardua da attuare.
CITAZIONE Dentro di me, provavo rabbia, disagio e tristezza.
Rabbia, disagio e tristezza Faith ha queste debolezze, ma trae anche la sua forza. E’ molto coraggiosa, a fianco di sua madre che è una donna in gamba e si aiutano a vicenda. Per Patrick posso dirlo da subito è arrogante, presuntuoso, si crede tosto è come una nube nera pronta a scatenarsi.
CITAZIONE Nessuno ha spiegato a Simon che esistono i colori quando ha deciso di arredare questa casa
La vita è piena di colori, che sia bianco o nero il nostro animo e vestiario, ogni scelta può trasformarsi come ognuno di noi.
Piume Nere è un fantasy Young Adult, eppure nonostante io sia fuori età l'ho apprezzato ugualmente. La scrittura delle due autrici è scorrevole, semplice e giovanile, perfetta per il target a cui è rivolto il libro. Lo stile ironico mi ha divertita molto, per quanto in generale sia un romanzo dolce e romantico. La trama non è originale ed è piuttosto semplice, eppure l'eterna lotta tra Bene e Male convince sempre! Adoro i fantasy incentrati su figure angeliche e qui lo scontro tra Angeli bianchi e Angeli oscuri riesce a tenere incollati alle pagine. Mi è piaciuta molto la visione diversa dell'angelo, che non è la classica figura celestiale perfetta e radiosa, ma un carattere a volte crudele, severo, passionale e rigido. La storia d'amore tra Faith e Patrick è il fulcro del romanzo e trascina il lettore fino alla fine con leggerezza e curiosità. Non ho gradito l'epilogo, che secondo me è stato di troppo; il finale era già perfetto e non volevo sapere altro. Alla fine un buon romanzo : veloce, leggero, attraente e passionale al punto giusto! Per gli eterni romantici e gli amanti del paranormale.
La trama è passabile. Diciamo che gran parte del libro riguarda la protagonista che muore dietro a un ragazzo che la tratta male. Si evolve molto velocemente la faccenda del soprannaturale, di cui nella prima parte non si accenna minimamente. Mi ha ricordato un po' la serie di Fallen di Lauren Kate, ma la versione più facilitata. Lato positivo: è un unico libro, non fa parte di una serie e il finale non rimane aperto. La cosa che mi ha più di tutto dato fastidio: aurea al posto di aura. Un errore davvero inaccettabile, soprattutto visto quante volte viene ripetuta questa parola. Giusto per chiarire: aurea è un aggettivo e significa "d'oro" ed è diversa dall'aura delle persone. Una volta potevo capire, magari era un errore di battitura, ma è scritto proprio così ogni volta. Diciamo che ho finito il libro solo per vedere come andava a finire, non perchè mi sia piaciuto.
“La vicinanza di colui che bramavo da una vita mi distraeva completamente e, quando lo vidi chinarsi su di me, annullando le distanze fra noi, la mia mente si svuotò completamente. Mi sentii calamitata come un magnete e inconsapevolmente mi ritrovai ad ondeggiare verso di lui, finché non sentii le sue labbra contro le mie. Un bacio. Era tutto quello che desideravo. Lasciai che la sua bocca mi assaggiasse e mi schiudesse a lui.” Quando siamo davanti a una storia che sappiamo prenderci all’amo, allora siamo certi di essere davanti a personaggi che sono capaci di catalizzare l’attenzione dalla prima all’ultima parola. Questo mi è accaduto con Piume Nere, ho letto questa storia, in un paio d’ore, divorandola, Faith e Patrick hanno scombussolato il mio cuore con la forza e il desiderio del loro voler essere insieme nonostante i vari segreti che li vogliono tenere distanti. Piume Nere è la continua lotta tra il Bene e il Male, è il rancore, l’odio, la vendetta che alberga nei cuori più duri e cattivi, ma è anche amore, dolcezza, voglia di esserci, sempre, per l’altro. Un romanzo che amerete e leggerete con gioia e che vi rimarrà nel cuore perché ricco di sentimenti veri, forti, pur scontrandosi di continuo tra ciò che è bene e ciò che è male. Uno stile, quello delle due autrici, dove la dolcezza, la gentilezza, la verità sfiora ogni lettera che unita all’altra compone le varie parole che vanno ad aprirsi in tante scene e scene che catturano l’attenzione di chi legge, addentrandosi in quegli stessi luoghi, dove il tutto si svolge. Una lettura che non va persa, perché ricca di significato e perché il Male può sempre essere vinto dal Bene. «Cosa sei disposta a sacrificare per me.» Buona lettura, alla prossima