Historia de una ballena blanca

by Luis Sepúlveda

De una concha que un niño recoge en una playa chilena, al sur, muy al sur del mundo, una voz se eleva, cargada de recuerdos y sabiduría. Es la voz de la ballena blanca, el animal mítico que durante décadas ha custodiado las aguas que separan la costa de una isla sagrada para las personas nativas de ese lugar, la Gente del Mar. El cachalote, la criatura más grande de todo el océano, ha conocido la inmensa soledad y la enorme profundidad del abismo, y ha dedicado su vida a cumplir fielmente la tarea que le confió otro cachalote anciano: una tarea misteriosa y crucial, el resultado de un pacto que ha atado a las ballenas y la Gente del Mar. Para honrarlo, la gran ballena blanca tenía que proteger esa parte del mar de otros hombres, los extraños que con sus barcos vienen a llevárselo todo, sin respeto alguno por el entorno natural. Fueron ellos, los balleneros, quienes contaron la historia de la temida ballena blanca hasta ahora, pero ha llegado el momento de que ella hable por sí misma y deje que su antigua voz nos llegue como el lenguaje del mar.

Genres: Fiction, Audiobook, Short Stories, Fantasy, Childrens, Spanish Literature, Animals

96 pages, Paperback

First published May 1, 2019

About the author

(Ovalle, Chile, 1949 – Oviedo, España, 2020) Luis Sepúlveda was a Chilean writer, film director, journalist and political activist. Exiled during the Pinochet regime, most of his work was written in Germany and Spain, where he lived until his death.

Author of more than thirty books, translated into more than fifty languages, highlighting An Old Man Who Read Love Stories (Tusquets Ed., 2019) and The Story of a Seagull and the Cat Who Taught Him to Fly (Tusquets Ed., 1996). Among his numerous awards are the Gabriela Mistral Poetry Award (Chile), the Primavera Novel Award (Spain) and the Chiara Award for Literary Career (Italy). Knight of the Order of Arts and Letters of France, and doctor honoris causa by the universities of Toulon (France) and Urbino (Italy).

In a direct, quick-to-read language, full of anecdotes, his books denounce the ecological disaster affecting the world and criticize selfish human behavior, but they also show and exalt the most wonderful manifestations of nature.

Reviews

[Sophia T · Rating 5 out of 5]

Αρχικά θα ήθελα να δηλώσω μεγάλη θαυμάστρια του Λουίς Σεπούλδεβα, έχοντας διαβάσει αρκετά από τα βιβλία του χωρίς πάντα να καλύπτει τις απαιτήσεις μου. Σε αυτό το βιβλίο του όμως έχει δώσει τον καλύτερο του εαυτό γιατί περιγράφει την πραγματικότητα χωρίς συγκάληψη. Είναι η ιστορία μια φάλαινας που μας μιλάει για τις σχέσεις της με τις άλλες φάλαινες και τους ανθρώπους (δεν θέλω να πω άλλα γιατί φοβάμαι μην μαρτυρήσω περισσότερα).
Από τις πρώτες σελίδες του ένιωσα την ιδία συγκίνηση όπως στο ¨Η ιστορία ενός γάτου που έμαθε σ΄ένα γλάρο να πετάει¨. Απλά υπέροχο! Νομίζω ότι τα βιβλία που γράφει για παιδιά αλλά και για μας τους μεγάλους του πηγαίνουν πάρα πολυ.
Σου παραθέτω πιο κάτω και την άποψη μου για το βιβλίο ¨Η ιστορία ενός γάτου που έμαθε σ΄ένα γλάρο που πετάει¨ μιας και το ανέφερα: https://www.goodreads.com/review/show...

[Laura V. لاورا · Rating 4 out of 5]

La voce del mare

Forse Sepúlveda non riuscirà a scrivere un'altra favola altrettanto bella dopo “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” che, a suo tempo, tanto avevo amato, ma questa, a mio parere, è una splendida prova che molto le si avvicina.
Si rimane incantati a seguire il racconto della grande balena del color della luna, protagonista del nuovo libro del famoso scrittore cileno, che trascina il lettore nelle sempre misteriose profondità marine. Un tuffo tra le onde dell'oceano e dei mari più freddi, in un mondo di solitudine e silenzio dove, tra le creature che lo popolano, il meno adatto a stare non è altri che l'uomo.

“Così sono passate le ere, il tempo circolare segnato dal freddo e dal caldo portati dai venti e dalle correnti. Gli uomini impegnati a seguire il loro incerto destino e le balene a solcare la loro dimora salmastra dall'inizio alla fine della vita.”

Proprio il rapporto uomo-grandi cetacei è al centro di questa narrazione in cui il genere umano, tanto per cambiare, non fa certo una gran bella figura con la sua insaziabile avidità che arriva a depredare e distruggere persino i luoghi più remoti e meno accessibili del pianeta.
Con una prosa coinvolgente e affascinante, Sepúlveda dà voce alla grande balena la cui storia finora era stata raccontata soltanto da coloro che le avevano dato la caccia creando lo spaventoso mito del mostro marino Mocha Dick (dal nome di una piccola isola nell'Oceano Pacifico) che nel lontano 1820, nelle acque australi del Cile, distrusse con una forza spaventosa la robusta baleniera Essex> del cui equipaggio sopravvissero ben pochi uomini; fu grazie alla testimonianza di quei superstiti che Herman Melville poté scrivere il suo celebre romanzo “Moby Dick”. Al tempo stesso, un modo per dar voce anche al mare, questa nostra preziosissima risorsa che, oggi come ieri, meriterebbe più rispetto.

[Gabriel · Rating 5 out of 5]

De todas las Historias de Luis Sepúlveda, esta es mi favorita y por lejos. Es muy realista, cruda y dolorosa. Te llega al corazón de una manera tan bonita y triste, que duele. 5/5 Totalmente perfecto. Vale la pena letra por letra.

[Yiannis · Rating 4 out of 5]

Ωραίο βιβλιαράκι αλλά μικρό, βρε παιδί μου, με υπέροχο εξώφυλλο.

[Ana · Rating 4 out of 5]

Uma história sobre a pureza dos animais em contraste com a ganância do Homem. Bela e trágica em proporções iguais.

[Anna [Floanne] · Rating 4 out of 5]

In questa favola ambientata nelle profondità del mare, Sepulveda ci racconta il mito di Mocha Dick, la grande e temibile balena colore della luna (divenuta poi celebre grazie alla penna di Melville) e del suo terribile e devastante incontro con l’uomo. È la balena stessa che ci narra il giorno in cui le prime baleniere solcarono i gelidi mari a caccia degli enormi cetacei e del loro prezioso grasso. Fin a quel momento le balene di quella parte del mondo avevano vissuto in armonia con la tribù cilena dei lafkenche, che le rispettava come creature mitologiche e le venerava nel culto dei morti. Ma l’arrivo da terre lontane di uomini stranieri, spinti da insaziabile avidità, ancora una volta, ruppe gli equilibri della natura. Una storia molto triste ma ugualmente bella, da leggere a qualsiasi età.
Mi manca moltissimo questo scrittore!

[James · Rating 4 out of 5]

The story of the “white whale” but told from the whale’s perspective, where the whalers are first a curiosity, then an annoyance, then a terrible threat. Short but effective, with some lovely illustrations.

[marta · Rating 5 out of 5]

niesamowity klimat i niesamowita historia z nieoczywistym narratorem. ciezka, mroczna, ale jak przy tym zachwycajaca. czytalam z sercem bijacym mocniej niz zwykle

[Ian D · Rating 3 out of 5]

Μια νέα ανάγνωση του Moby-Dick, από τη μεριά της φάλαινας αυτή τη φορά.
Η γνώριμη πένα του Sepúlveda, γεμάτη κατανόηση και σεβασμό, και υποβρύχια - αυτή τη φορά - ευαισθησία.

[Nessie [Canti delle Balene] · Rating 5 out of 5]

Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa è la geniale rielaborazione della storia di Moby Dick di Melville dal punto di vista della balena. Questa storia è un vero è proprio classico della letteratura e su di essa sono state fatte diverse trasposizioni cinematografiche, ma vi siete mai interrogati sul perchè della violenza dell’enorme cetaceo, talmente distruttiva da fargli attribuire il nome di mostro? Siamo proprio sicuri che fosse proprio la balena il vero mostro?

“Allora i ramponieri della Essex, che stavano issando a bordo una balena femmina appena arpionata, videro increduli un gigantesco capodoglio albino, quasi bianco, lungo oltre venti metri, che si scagliava contro la murata della nave.
La violenza del capodoglio bianco era impressionante e dopo un paio di assalti la Essex cominciò ad affondare nelle acque del Pacifico, di fronte all’Isola Mocha. I membri dell’equipaggio lanciarono in acqua tutte le scialuppe che avevano, ma la furia del capodoglio bianco non concesse tregua e le distrusse una dopo l’altra, inseguendo le imbarcazioni e riducendole in mille pezzi a forza di colpi. Era un atto di vendetta che i marinai, disperati, non riuscivano a capire.”

storia di una balena bianca raccontata da lei stessa_imm1.pngL’intero romanzo di Sepúlveda gira intorno a questo concetto, senza schierarsi apertamente, ma limitandosi a dar voce al temibile Moby Dick. E così vediamo contrapporsi fin dall’inizio due mondi: da un lato quello naturale del mare e degli animali, dove tutto avviene perchè così deve essere, ogni cosa è semplice e non c’è bisogno di una spiegazione, tutto è giusto e armonico; dall’altra quello degli uomini, che sfidano continuamente le leggi della natura, lasciando perplessità nella balena, che non ne comprende il comportamento.

“Mi sembrò molto strano il comportamento degli uomini in questo loro incontro in mare. La minuscola sardina non attacca un’altra sardina, la lenta tartaruga non attacca un’altra tartaruga, il vorace pescecane non attacca un altro pescecane. A quanto pare gli uomini sono l’unica specie che attacca i propri simili, e non mi piacque questa cosa che imparai da loro.”

Il punto di vista della balena è ingenuo, ogni cosa per lei è fonte di apprendimento; e proprio questa sua purezza, viene usata come metro di paragone con quello che accade, con quello che l’uomo causa, portandoci a fare delle amare riflessioni, a vedere il suo operato infuso di una crudeltà del tutto ingiustificata. Tanto che alla fine, quando ci viene mostrato l’episodio raccontato dai balenieri, è questo il punto di vista che sembra il più assurdo, quasi inconcepibile.

Lo stile semplice, diretto, ma allo stesso tempo aulico del romanzo, diventa brutale, crudo alla comparsa degli umani, ad enfatizzare la volontà di Sepúlveda di sensibilizzare il lettore su questo tema: l’uomo nel racconto altera gli equilibri, porta distruzione, e non c’è nessuna attenuante all’avidità e alla sete di ricchezza dei balenieri. L’incapacità di comprensione della balena è totale e così anche quella del lettore.

“Non ci davano la caccia per cibarsi delle nostre carni, ma per l’olio dei nostri intestini, che ardeva illuminando le loro case. Non ci ammazzavano per paura della nostra specie; lo facevano perché gli uomini temono il buio e noi balene possediamo la luce che li libera dalle tenebre.”

La narrazione viene comunque anche addolcita da un pizzico di magia, legata alle tradizioni di un popolo nativo che venera il mare e i suoi abitanti, i cui usi, probabilmente considerati primitivi, vengono inevitabilmente messi a confronto con quelli della società moderna, lasciando al lettore il giudizio finale.

Commovente e dai temi molto attuali, Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa, si pone apparentemente come libro di narrativa per bambini, ma è molto lontano dall’essere una lettura scontata o infantile, spingendo alla riflessione sulle conseguenze dell’azione dell’uomo sulla natura, con un tono così diretto da entrarti dentro e non uscire più. Gli stessi disegni di Simona Mulazzani, anche se non legati direttamente all’autore del libro, sono perfettamente in sintonia con lo stile utilizzato: semplici, ma toccanti. Consigliato per tutte le età, può essere apprezzato appieno solo da un lettore maturo: una lettura veloce, di una trentina di minuti, che sicuramente non farà miracoli e non cambierà il vostro modo di pensare, ma che non vi lascerà indifferenti.

Recensione su: https://cantidellebalene.wordpress.co...

[Mery_B · Rating 3 out of 5]

3'5 🟌

Me pareció muy extraño el comportamiento de los hombres al encontrarse en el mar. La minúscula sardina no ataca a otra sardina, la lenta tortuga no ataca a otra tortuga, el voraz tiburón no ataca a otro tiburón. Al parecer, los hombres son la única especie que ataca a sus similares, y no me gustó lo que aprendí de ellos.

[Cristina Di Matteo · Rating 5 out of 5]

Una favola poetica che dà voce a una balena bianca, testimone millenaria del mare e delle ferite inflitte dall’uomo alla natura. Con uno stile semplice e lirico, Sepúlveda intreccia ecologia, memoria e speranza, ricordandoci quanto fragile e prezioso sia l’equilibrio tra l’uomo e il mare.

[Mehrshad Zarei · Rating 3 out of 5]

کتاب داستانی تخیلی دارد و از زبان نهنگی روایت می‌شود که بعدها
ملویل برای نوشتن موبی دیک ازش الهام گرفته.
ایده‌ی نویسنده جالب بود، بررسی روایت از نگاه هیولا (لویاتان)
اما پرداخت داستان کودکانه و بسیار ساده بود.

[Annetius · Rating 4 out of 5]

Ο άνθρωπος με την αλαζονεία του πηδάει συνεχώς το ποταμάκι.. Η ύβρις όμως φέρνει τη νέμεση και η τήση δε θ'αργήσει να'ρθει. Δεν το πάμε καλά.
Οι ιστορίες του Σεπούλβεδα έχουν πάντα μια ευαισθησία που θα με κρατάει σε κοντινή ακτίνα απ'τα γραπτά του.

[Davide Emanuele · Rating 3 out of 5]

Premetto che a Sepúlveda si vuole bene.
Come racconto in sé è ristretto in due accadimenti (mocha che parla con x; mocha che affonda y) che si ripetono due, tre volte.
Come opera per l'infanzia: non ha una morale vera e propria, non ha un lieto fine, non mi appare nemmeno particolarmente formativo.
2.5 + 0.5 per le illustrazioni (tanta roba).
Non so, non l'ho apprezzato oggi ma penso di poter affermare che non l'avrei apprezzato neppure ieri.

[Francisco Barrios · Rating 3 out of 5]

Esta «novela» brevísima —yo más la llamaría un cuento largo o una fábula inclusive, a despecho de lo que anuncia la portada— me produce sentimientos encontrados: por un lado, se trata de la prosa enternecedoramente humana de Sepúlveda, de frases sencillas, de un tono cálido y directo, parco en descripciones y con una narración casi sin diálogos; por el otro, se trata de una obra donde resulta difícil ver la intención del autor: ¿es un relato ecologista para concientizarnos sobre el cuidado de las ballenas?, ¿es una precuela de aquella genial novela de Melville, Moby-Dick?, o ¿se trata de un pretexto para contarnos un pedacito de la historia de los «lafkenche» o «gente de mar»? Mi sentimiento es que a este respecto, Sepúlveda quiso incorporar las respuestas a las tres preguntas anteriores en una obra de poco más de 80 páginas —narrada, huelga decirlo, por la propia ballena blanca— y queda a deber demasiado: sus respuestas parecen apresuradas, superficiales, sin demasiada relación entre ellas.

Claro, podrá alegarse que ahí reside la genial del autor que, de propósito, eligió una voz superficial, instintiva, y «cándida», como la de la ballena; pero este personaje, visto a través de los años que vivió, no sufre ningún desarrollo perceptible y, a pesar de sus encuentros con los balleneros y la gestación de un impulso asesino en su interior, se queda, como dijimos, por encima de los acontecimientos dramáticos y desgarradores que está narrando. Me resulta difícil creer en el personaje principal y, por ende, me cuesta aceptar la «genialidad» detrás de dicho punto de vista.

¿Pero quién soy yo para responder a estos alegatos?

[Haaveilla ♥️ · Rating 5 out of 5]

Una storia che ci aiuta a cambiare il nostro punto di vista, e che tenta di trasmetterci comprensione e rispetto per gli animali a discapito dell'avidità e della crudeltà.
Una lettura che ci invita a riflettere.

[Elisabetta · Rating 5 out of 5]

Bellissimo libro.
Riporta un po' le tematiche di alti suoi libri, ma in termini talmente dolci da essere adatto a qualsiasi età.
Mi immagino un bambino alle prese con questo libro.. sarà poi impossibile resistere alla tentazione di leggere Moby Dick!

[~Silv (ilpianetadeilibri) · Rating 3 out of 5]

3.5 ⭐

[Tiago Aires · Rating 5 out of 5]

"partilhou o que aprendeu e multiplicou-se no mar. As embarcações tornaram-se maiores, dominaram a arte de capturar o vento em superfícies leves a que chamaram velas, e não tardaram a descobrir o céu e as estrelas que lhes indicaram o rumo. Então atreveram-se a navegar na escuridão e deixaram de temer o horizonte." (p.20)

Uma concha dada por um (o último?) lafkenche (gente do mar) permite-nos ouvir a memória da baleia da cor da lua. Esta fala do seu mundo, do que aprendeu com os homens, com as outras baleias, sobre a sua grande missão - comprometida pelo surgimentos dos baleeiros. É quase uma espécie de "Moby Dick" de Melvin, contado na perspetiva da baleia, contra os interesses do Homem que querem explorar a natureza sem limites e sem ética em proveito próprio. Só que muito mais poética, mágica e melhor (para mim). O texto é bonito e as estratégias são interessantes, mas o livro brilha ainda mais pelo excelente trabalho gráfico baseado nas ilustrações de Paulo Galindro que, em preto, branco e vermelho (a algumas outras cores, em breves momentos), acompanham esta história de sonho, dever e humanidade. Um exemplo aqui: https://www.facebook.com/PauloGalindr...
Um grande trabalho, sem dúvida! Não é o melhor texto de Sepúlveda, o livro do gato e da gaivota continua a ser o meu favorito, mas está na linha destas "fábulas" que tem escrito e são sempre encantadoras.

"para se apropriarem dessa luz apagada nos nossos corpos que eles sabem acender." (p.60)

[Marta · Rating 3 out of 5]

" A quanto pare gli uomini sono l'unica specie che attacca i propri simili, e non mi piacque questa cosa che imparai da loro."

Lettura veloce e semplice che fa riflettere.
Ci viene offerto il punto di vista della balena bianca: possiamo immedesimarci in lei mentre lotta per la sua e altrui sopravvivenza, mentre viene ferita e soffre. Per me è stato naturale empatizzare con il grande cetaceo e condannare il comportamento avido dell'uomo.

[Ana · Rating 5 out of 5]

Los tres libros que he leído de Luis Sepúlveda (Historia de una gaviota y del gato que le enseñó a volar, Un viejo que leía historias de amor y ésta) me han parecido pequeñas novelas para chicos y grandes que se leen en una sentada pero de un gran contenido en el que destaca su amor y respeto por la naturaleza.
Un autor muy recomendado.

[Jaantony · Rating 4 out of 5]

leggero eppure va a fondo

[RATA 🐀 · Rating 5 out of 5]

4.50 ★ — It’s so sad to see how humans demonise animals when they just try to defend themselves from being hunted. This book broke me into pieces and also caught my attention whenever they mentioned the lafkenches .

It was a really harsh but sadly also, a pretty real short book !

[Anna Baboura · Rating 4 out of 5]

Σαν τον γέρο που διάβαζε ιστορίες αγάπης, ένα επιπλέον οικολογικό παραμύθι από τον Σεπουλδεβα, με θέμα την θάλασσα αυτή την φορά. Τόσο απλή γλώσσα που όμως αγγίζει το συναίσθημα.

[Arianna Fallerini · Rating 3 out of 5]

Mi è piaciuta molto questa "favola" di Sepulveda (tra virgolette perchè ci sono comunque parti crude trattando l'argomento delle baleniere).

Tocca il cuore e mette in risalto tutta la cattiveria umana nei confronti di questi bellissimi animali marini.

Interessante il confronto tra lo stile di vita semplice e rispettoso delle tribu indigene e quello avido e opportunistico degli uomini moderni da cui la natura tutta cerca di fuggire.

Quella che dal punto di vista dell'uomo è una balena feroce contro cui combattere (Sepulveda fa chiari riferimenti a Moby Dick), in realtà è un guardiano che sta cercando di preservare e difendere gli equilibri marini che l'uomo sta distruggendo deliberatamente per i propri interessi.

Cosa siamo disposti a fare per il denaro e il progresso economico?

[Ilenia · Rating 5 out of 5]

È la prima favola di Sepúlveda che leggo e l'ho amata tantissimo.

Pur scrivendo per i bambini, Sepúlveda non attenua i toni decisi della sua prosa e ripropone i temi a lui più cari tra i quali il desiderio di armonia con la natura e di rispetto per il pianeta e per i suoi abitanti, le descrizioni precise e l'amore per "il Sud del mondo", la condanna della tirannia e della violenza in ogni sua forma, la volontà di dare voce a chi non può parlare, la celebrazione delle usanze e dei riti delle popolazioni indigene e lo scontro con la violenza e le ingiustizie coloniali.

Bellissimo 🌊🐳

[Maria Carmo · Rating 4 out of 5]

A touching, poetic story of the big white whale who accompanies and protects the people of the sea and their four whales...
A story that touches on today's destruction of our habitats and the issuressable sadness of the extinction of so many species...

Another amazing book by this Author.

Maria Carmo,

Lisbon, 19 May 2019

[Nicole Ercolini · Rating 4 out of 5]

A volte aiuta mettersi nei panni degli altri: un messaggio che può sembrare banale ma che appare quanto mai necessario al giorno d'oggi.
Una breve storia ma che ha molto da insegnare, e che ci mostra i retroscena di quella che sembra una storia già nota da un punto di vista inedito.

[Amaranta · Rating 3 out of 5]

Una favola sull’evoluzione della specie. L’uomo si evolve a discapito di altre specie che nel frattempo incattivisce e spopola, fino a trionfare fra sangue e lacrime.
Poteva andare meglio.
Il mio mondo è fatto di silenzio.