È possibile, oggi, non rinunciare al femminismo ma nemmeno alla femminilità?
Ci sono molte cose che le ragazze contemporanee non vogliono più essere: non le spose sottomesse degli anni Cinquanta, tutte casa, cucina e marito, ma nemmeno le femministe arrabbiate degli anni Settanta, con i loro falò di reggiseni e l’odio per i maschi. Ci sono molte altre cose che le ragazze contemporanee sono già, invece: donne in carriera, politiche impegnate, esseri umani indipendenti nella gestione del proprio corpo e della propria vita sentimentale e sessuale. Eppure quelle ragazze continuano a essere anche figlie, fidanzate, madri, spose. Come non rimanere, allora, prigioniere dell’uno o dell’altro modello?, si chiedono Giulia Cuter e Giulia Perona. Come ripensare al femminismo, quello storico e con la F maiuscola che un po’ spaventa per la sua complessità e un po’ respinge per la sua fermezza, alla luce dei cambiamenti intercorsi fra quegli anni e questi? Qual era il punto di partenza, e quanta strada siamo riuscite a fare grazie a quella rivoluzione?
Come testo base sul femminismo ho preferito il Manuale per ragazze rivoluzionarie di Giulia Blasi, questo è più un elenco di dati e fonti, sicuramente preciso ma poco interessante e poco stimolante.
In realtà, penso che sia uno dei migliori saggi femministi che io abbia letto tra quelli della categoria "per iniziare", cioè quelli molto semplici, che parlano delle basi, senza approfondire, ma dando un'infarinatura dei temi femministi "caldi" in questo periodo storico. Mi hanno fatto piacere gli aneddoti personali e anche la varietà di argomenti. Però io non ne posso più di leggere questo genere di saggi femministi (e questo è un problema mio eh) così piatti e binari, e in cui non imparo nulla.
Che cos'è il Femminismo oggi? Le ragazze stanno bene non solo risponde a questa domanda, ma lo fa anche in modo molto chiaro ed efficace. Nonostante si tratti di un saggio, le autrici riescono a mescolare bene ingredienti diversi (aneddoti ed esperienze di vita vissuta, dati e statistiche, eventi storici) che raccontano bene la posizione della donna nella società di oggi. Tutto questo permette di apprezzare i passi in avanti che sono stati già fatti e che devono molto al Femminismo degli anni '70, ma mostra anche come ci sia ancora molta strada da fare. Il Femminismo oggi assume quindi (inevitabilmente) forme diverse, senza dimenticare il percorso già fatto.
Rispetto ad altri libri del genere ho apprezzato la presenza di dati e nozioni precise, che penso possano dare concretezza al pensiero femminista. Tuttavia l’ho trovato l’ennesimo libro introduttivo sul tema, con la pretesa di presentare un gran numero di concetti che, di conseguenza, risultano poco approfonditi. Non è un libro imperdibile per chi si è già approcciato al tema attraverso altri libri o attraverso le attiviste che divulgano sui social.
Sono contenta di averlo letto. Ho imparato tante cose nuove. Soprattutto parole nuove. Parole che descrivono come mi sento e mi fanno sentire meno sola. Come charge mentale ovvero la fatica di quello sforzo invisibile che una mamma deve fare per fare funzionare una famiglia.
Linguaggio semplice ma non troppo, fornisce un' infarinatura generale dei temi trattati citando molte fonti che permettono a chi vuole di studiare più a fondo ciò che da cui è stato colpito
Sono passati gli anni, dalla conquista del diritto di voto in Italia, ma le donne continuando ad essere viste con un occhio diverso. E per questo hanno ancora voglia e bisogno di puntare i piedi e di alzare la voce.
Grandi passi sono stati fatti, certo; ma mancano ancora tanti particolari che, nell’insieme, rendono le persone uguali, con gli stessi diritti e gli stessi doveri, indipendentemente dal colore della pelle, dal sesso, dalle idee, dal luogo ove sono nate.
Gli argomenti trattati dalle studiose sono molteplici e diversi, ed hanno in gran parte a che vedere con la quotidianità e con i piccoli meccanismi che rafforzano o manifestano l’asimmetria tra donne e uomini. Questioni che all’apparenza sembrano non avere nulla a che vedere tra di loro, o che sembrano distanti dalle battaglie storiche dei movimenti per i diritti, ma che invece si incastrano alla perfezione e mostrano in maniera fresca e incisiva le battaglie grandi e piccole del femminismo contemporaneo.
Penso che le citazioni agli studi, alle ricerche, l'uso delle percentuali siano il punto di forza di questo libro. È importante dare al lettore gli strumenti per informarsi da solo. Per quanto i temi non siano approfonditi ( ne uscirebbe un mattone ), penso sia davvero un ottimo libro da cui iniziare, avere un sunto di vari argomenti e stimolare alla riflessione.
Sicuramente interessante, lettura leggera e scorrevole che pone interrogativi e spunti. Ho particolarmente apprezzato che la legittimazione di tutte le posizioni e non sono di quelle che più vanno per la maggiore in questo periodo di tempo.
Parto subito dal presupposto che questo è un libro che dovrebbero leggere tutti, indistintamente: uomini e donne, adulti e ragazzi, ricchi e poveri, insegnanti e alunni. Tutti. Non tanto per quello che dice - anche se di cose ne dice parecchie, credetemi - ma soprattutto perchè da infiniti spunti di ragionamento, di scambio di opinioni, di crescita personale e di accettazione. Perchè siamo nel 2020, e non ci possono (non ci devono) più essere differenze tra uomini e donne - tra persone.
Giulia e Giulia sono bravissime ad affrontare, con leggerezza, una moltitudine di argomenti, dai più "classici" a quelli più complessi. Si va quindi dal discutere sulla disparità di trattamento economico al lavoro tra uomini e donne agli stereotipi usati per le pubblicità degli assorbenti da usare durante i giorni in cui si hanno le mestruazioni, dal tabù tutt'ora in voga che una donna non può fare sesso solo per piacere - ma deve avere sempre il secondo fine del sentimento - al fatto che un uomo può decidere di non volere figli ma una donna no, perchè sarà sempre guardata come una menomata.
Leggetelo, anche se non siete donne. Leggetelo, anche se non avete parenti donne, amiche donne, figlie donne. Leggetelo, che così forse ci può essere la speranza di un futuro migliore.
Un compendio leggero ma davvero interessante, declinato sia nella prospettiva scientifica, fatta di dati, rapporti, sondaggi, statistiche, leggi, sia in quella personale e soggettiva, fatta di aneddoti e confessioni. L’effetto finale è quello di una chiacchierata tra amiche. In particolare, nel capitolo dedicato alla politica ho trovato alcune informazioni sulla vita politica delle donne in Italia di cui (e mi vergogno ad ammetterlo 😅) non ero a conoscenza.
Le due Giulia del podcast "senzarossetto", in un'unica Giulia fittizia, accompagnano per mano il lettore in un percorso sulla parità di genere. Un buon punto di partenza per letture a tema femminismo
2 stelle e mezzo. Forse questo libro non merita una votazione così bassa, perché dopotutto quasi tutti i capitoli sono interessanti e le pagine scorrono bene; tuttavia, la parte sulla maternità mi ha fatta inorridire. Intendiamoci, non sono contraria all'aborto a priori, perché ciascuno ha il diritto di scegliere ciò che ritiene sia meglio per la propria vita, ma ritengo che la questione sia qui eccessivamente banalizzata. Difendere a spada tratta questa pratica senza proporre altri punti di vista o, peggio ancora, senza contemplare la possibilità di invitare alla prevenzione dà l'idea che l'argomento sia da prendere con leggerezza, che non serva nemmeno pensarci su. Mi dispiace, ma non posso concordare con una visione della vita in cui non si parla di responsabilità personale.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Un libro che si legge in un soffio, nonostante ciò che riporta richieda molte riflessioni, molti approfondimenti. Se pensiate sia l'ennesimo saggio femminista con luoghi comuni e molto datato vi sbagliate. É un libro molto attuale, racconta dei problemi che noi donne dobbiamo affrontare e combattere ogni giorno, delle conquiste più recenti e di quelle che ancora sono da conquistare. Mi ha colpito anche la scrittura, fresca, scorrevole, anche se mi aspettavo qualche capitolo in più ma chissà che in futuro non arriverà. Grazie ragazze per il vostro podcast e grazie per avermi fatta sentire meno sola.
Un libro senza identità. Si annuncia come un libro che mescola esperienze individuali a riflessioni globali, ma le esperienze — oltre che poco significative — sono limitatissime nella quantità e poco significative nella qualità. Gli argomenti, non esattamente trattati con approfondimento di alcun tipo, sono legati gli uni agli altri in modo labile, si passa dalla contraccezione alla violenza ostetrica; dal dating al tasso di fertilità, in un libro che si fa leggere, ma non aggiunge nulla a quello che, se non si vive proprio in un altro mondo, si sa già.
Per essere un saggio su temi che già conosco bene, mi ha molto coinvolta. Non ho mai seguito il podcast e ho apprezzato l'approccio delle autrici che mescola esperienza personale, vicende storiche, dati Istat e ricerche sociologiche. Mi aspettavo di più dal tema delle aspettative sociali sui corpi femminili, rimango convinta che sia troppo facile dire che una donna possa fare quello che vuole: e i condizionamenti sociali? E le pressioni per il make-up, la depilazione, la dieta, la chirurgia estetica dove le mettiamo? Per il resto, imparo diverse cose e ripasso con piacere quello che già so. Un buon testo di divulgazione per chi è interessato al femminismo.
Bello, necessario e scritto bene. Forse l'unica pecca è che le voci delle autrici non sono mai chiaramente identificabili, quindi non si sa mai quale delle due Giulia stia parlando delle sue esperienze. Va bene scrivere libri insieme, ma come si fa ad associare una voce a una delle due autrici individualmente? Comunque mi è piaciuto molto.
Lettura interessante su temi importanti del femminismo. Fornisce un sacco di spunti per future letture e proiezioni. Tra le cose che mi hanno colpito di più c'è la marcia delle partigiane e il tema della maternità.
Un'introduzione femminista sulla disparità di genere in vari ambiti. Se non si ha mai letto altro a riguardo ne vale la pena, altrimenti risulta un po' ridondante e semplice.
E’un libro che parla di femminismo, sviluppandone i temi centrali a partire dalle esperienze vissute dalle due autrici e intrecciandole con la storia del femminismo in Italia, ma non solo. Passando dalla prima volta in cabina elettorale, alla legge sull’aborto, al fenomeno del sessismo nella lingua italiana, il libro racconta delle battaglie vinte e di quelle ancora da combattere. Forse, non particolarmente “innovativo” rispetto ad altri testi sull’argomento, ma comunque scorrevole e molto piacevole da leggere.
Introduzione al femminismo informale, ancorata all'attualità e ben documentata. Ogni capitolo è su un tema: lavoro, politica, relazioni... Consigliato a chi vuole avvicinarsi a questo ambito! Particolarmente interessante il capitolo sulla maternità. Attenzione che chi è abituato a leggere su questi temi imparerà poco di nuovo.
Ci voleva! Bello ritrovare in italiano pensieri, riflessioni su traguardi raggiunti e sfide che non possiamo più rimandare, per noi e per le donne di domani.
Il libro fornisce buoni spunti di riflessione, che risultano però troppo appesantiti dalla eccessiva quantità di dati fornita a supporto; poche opinioni (purtroppo) e qualche strafalcione.