Giulia ha sedici anni, pochi grilli per la testa e un'amica del cuore, Alice, con cui trascorre tutte le sue giornate tra la scuola e il tempo libero. Finché un giorno Alice muore sotto i suoi occhi e il mondo di Giulia va in pezzi. Una sera incontra Mattia: diciotto anni, capelli ribelli, un ragazzo dolce e semplice che nelle ore libere dal liceo lavora in un allevamento di farfalle, la sua passione. Anche lui ha subito una perdita, sua madre è morta pochi mesi prima e sta ancora cercando di ricostruire la sua vita attorno a quell'assenza. Giulia e Mattia si cercano, si innamorano, si perdono, fino al momento in cui capiscono che insieme possono essere più forti. Ma con il passare dei mesi, Giulia si rende conto che la realtà intorno a sé nasconde delle ombre. Alice aveva dei segreti e lei, forse a causa del trauma della perdita, li aveva dimenticati. Un passo alla volta, Giulia deve trovare il coraggio di affrontare il dolore, le cose non dette e quelle che ha dimenticato, arrivando a scoprire quanto può essere forte l'amore, in tutte le sue forme.
Giulia ha 16 anni ed è una ragazza senza grilli per la testa, lei è molto affezionata alla sua migliore amica Alice, le due sono inseparabili fin quando non le separa qualcosa di terribile, tutto accade sotto gli occhi di Giulia che da quel giorno non è più la stessa. Giulia mesi dopo incontra Mattia un diciottenne allevatore di farfalle, anche lui ha perso qualcuno di molto importante per lui ma Mattia ha la forza per spingere Giulia a reagire...
«Grazie Mattia perché rendi possibile l’impossibile.» Ora la sua voce sembra arrivare da ogni direzione. «Perché sei il mio migliore amico, l’amore che tutti vorrebbero, il ragazzo dei sogni in carne ed ossa. Perché mi hai guarita o almeno ci stai provando. Perché hai inventato l’incredibilità solo per me.» È lei a venire da me e a baciarmi a labbra chiuse davanti a tutti. «Grazie» mormora sulla mia bocca.
Quando dico che ci sono libri e libri mi riferisco proprio a questo, un young adult tutt’altro che frivolo, un libro meraviglioso che ti sprona ad andare avanti che scoprire cosa si cela dietro ad Alice e a Giulia con il resto dei personaggi. Il finale credo sia giusto così ma forse lo avrei preferito diverso. Per me ⭐️⭐️⭐️⭐️
Lucky - per RFS . “La farfalla si aggira speranzosa nello spazio ristretto in cui è confinata, sbatte le ali dapprima senza convinzione, poi con speranza. È questo il momento, secondo molti, in cui accende la memoria.”
Questa volta voglio cominciare la mia recensione in modo diverso, esprimendo da subito le sensazioni che questo libro mi ha trasmesso. Devo dire che spesso scelgo i romanzi da leggere in base alla copertina e a quello che mi suscita guardandola. Anche questa volta ho deciso di lasciarmi incuriosire proprio dalla cover, mi ha impressionata subito grazie ai suoi colori e al titolo che in qualche modo mi ha attirata come una calamita. Ero un po’ scettica all’inizio perchè i personaggi descritti sono semplici adolescenti. Pensavo quindi alla solita storiella invece, una riga dopo l’altra, si capisce subito ciò che si cela dietro alla giovane età dei protagonisti. Le loro sofferenze, la perdita di una persona importante e la scoperta dei diversi modi di affrontare il lutto… In tutto questo mi sono immedesimata molto, anche io a sedici anni ho subito una perdita importante e, leggendo questo libro, mi sono ritrovata a pieno in quei sentimenti.
Giulia è la protagonista di questa bellissima e triste storia, che a soli sedici anni perde improvvisamente Alice, la sua migliore amica. Da lì inizia per lei un periodo buio, dove i ricordi riaffiorano nella sua mente giorno dopo giorno. Giulia non riesce più a vivere come prima: per lei, dopo quella notte, niente ha più senso e così si rivolge ad Angela per alcune sedute di psicoterapia, quest’ultima è sicuramente una figura molto importante per lei, non solo da un punto di vista lavorativo, ma anche e soprattutto umano; in effetti è stato il personaggio che ho apprezzato di più. Poi c’è Mattia, diciotto anni, un’altra figura importante che, come Giulia, da pochi mesi ha subito una perdita devastante: la mamma ,infatti, è deceduta in circostanze tragiche e da quel giorno il suo unico rifugio è il lavoro, ovvero allevare farfalle.
Mattia e Giulia si incontrano a una festa, ma lei all’inizio si sente non all’altezza di questo bellissimo ragazzo, fino a quando lui non farà di tutto per lei. Il loro rapporto cresce piano piano, insieme si sentono invincibili, in grado di superare la sofferenza in cui annegano. Riusciranno, nonostante la loro giovane età, ad affrontarla insieme?
“C’è sempre una fine per le cose, che sia quella che avevamo progettato o una totalmente diversa. Perché quando le cose capitano, noi non possiamo farci proprio niente.”
Un libro molto coinvolgente, pieno di sentimenti profondi; l’autrice è davvero brava nel descrivere accuratamente quello che provano i personaggi grazie anche al pov alternato. Il finale lascia un po’ in sospeso, come se la scrittrice volesse, in futuro, dare un seguito a questa bellissima storia. È decisamente un romanzo molto profondo, che consiglio di leggere a tutti, giovani, adolescenti, genitori, zii… Mattia e Giulia sono l’esempio perfetto di come, nonostante i momenti bui e le perdite, arrivi sempre quella piccola speranza di rivedere la luce.
Salve lettori! Oggi vi parlo di un nuovo romanzo young adult tutto italiano: “La memoria delle farfalle” di Annamaria Piscopo, edito da Rizzoli. La prima cosa ad attirare la mia attenzione è stata sicuramente la copertina, così colorata e così perfetta per rappresentare la storia che troviamo all'interno del libro. Una storia che si è rivelata molto diversa da quella che credevo quando ho iniziato a leggere. Una storia che parla d'amore, ma che è anche molto, molto di più. La prima protagonista di cui facciamo conoscenza è Giulia, una ragazza di sedici anni che assiste alla morte di Alice, la sua migliore amica, avvenuta proprio davanti ai suoi occhi. Sei mesi dopo, Giulia è ancora alle prese con un dolore talmente grande che le impedisce di entrare in contatto con gli altri, come se vivesse in un mondo a parte, un universo tutto suo, un mondo in cui Alice esiste ancora. Giulia, infatti, continua a sognarla, a vederla e a sentirla, come se fosse ancora qui. Come se avesse lasciato qualcosa in sospeso. L’altro protagonista di questa storia è Mattia, un ragazzo di diciotto anni che ha perso la madre sei mesi prima a causa di un tumore al seno. Da quando la madre è morta nulla sembra avere più senso e le uniche due cose che lo fanno stare bene sono gli amici e l’allevamento di farfalle in cui lavora, dove si dedica alla sua passione più grande. Giulia e Mattia si incontrano una sera in un locale, è un incontro breve ma intenso che si scolpisce nei loro cuori, fino a quando il destino non li rimette di nuovo sulla stessa strada, l’uno di fronte all’altra. Sembra l’inizio di una storia d’amore adolescenziale come tante altre, quelle dolci e romantiche che tutti vorrebbero vivere, ma la realtà si dimostra subito ben diversa. Per aiutare la figlia a superare questo momento di difficoltà, i genitori di Giulia decidono di portarla da Angela, una psicoterapeuta che prenderà molto a cuore la sua storia. Angela non è solo la psicoterapeuta a cui si rivolge Giulia, ma diventa presto un’amica, una guida e una confidente. Grazie ad Angela, la storia tra Giulia e Mattia si intreccia ancora di più, diventando più forte e profonda di quanto loro stessi si aspettassero. Perché Giulia deve lottare con qualcosa di ancora più spaventoso del dolore e del lutto, qualcosa che fa parte di lei e che la porta a dubitare di se stessa. “La memoria delle farfalle” è un romanzo delicato ma profondo, coinvolgente e inaspettato. Nulla in questa storia è scontato o lasciato al caso. La narrazione è incalzante e coinvolgente, le pagine volano una dietro l’altra senza avere cognizione del tempo che passa. Più si entra nel vivo della storia più subentra un alone di mistero, di sofferenza nascosta, che come una nebbia si dipana a poco a poco, fino a quando non si scopre tutta la verità. Da una parte abbiamo Giulia, una ragazza insicura che ha sempre vissuto all’ombra della sua migliore amica, certa di non essere alla sua altezza. Alice ai suoi occhi era perfetta e continua a esserlo anche da morta. Questo la porta, nella parte iniziale del libro, a voler vivere per lei come se fosse lei. Ed è proprio così che incontra Mattia la prima volta. Giulia sta scoprendo chi è veramente soltanto adesso che l'amica non c’è più. Dall'altra parte c’è Mattia, un ragazzo ferito dalla vita ma che, nonostante il dolore che si porta dentro, non ha perso del tutto la fiducia nei confronti del prossimo e della vita, infatti non esita a battersi per difendere gli amici, continua a coltivare con impegno e dedizione la sua passione per il mondo delle farfalle e quando conosce Giulia dimostra tutta la dolcezza, la lealtà e l’amore di cui è capace. La loro sarebbe una storia d’amore perfetta se solo la realtà non fosse così complicata e così dolorosa. Giulia, infatti, come se non fosse già abbastanza difficile superare un lutto così grave e importante, si ritrova ad avere a che fare con dei vuoti di memoria che le impediscono di ricordare alcuni dettagli importanti che riguardano Alice e quello che è successo tra loro poco prima che morisse. I ricordi man mano cominciano a tornare, portando alla luce una verità sconvolgente. È un romanzo che parla della magia e dell’intensità del primo amore, dell’amicizia, di quanto è fragile e preziosa la memoria, dell’importanza di coltivare i propri sogni e conoscere se stessi, di quanto sia doloroso e necessario affrontare e accettare la perdita di chi amiamo. È una storia che scava a fondo nella mente e nel cuore dei personaggi, che sono caratterizzati così bene da sembrare reali, da sentirli vicini. È un romanzo che, nonostante tutto il dolore che racchiude fra le sue pagine, dona tanta speranza, ci mostra che esiste sempre la luce in fondo al tunnel, e che è possibile raggiungerla anche quando tutto sembra nero intorno a noi. “Quando perdiamo qualcuno, qualcuno che è fondamentale per noi, rischiamo di perdere la ragione. Ma c’è sempre qualcun altro a cui pensare, qualcun altro da amare, qualcun altro che ti sprona. Siamo fortunati, perché non siamo soli.” Eppure non mi sarebbe dispiaciuto leggere qualche pagina in più, scoprire qualche altro dettaglio sulla vita di Angela e sulla storia tra Giulia e Mattia. Alcune cose all’inizio non mi avevano convinta, ma una volta che tutta la verità esce allo scoperto tutto diventa un po’ più chiaro e sensato. Quando sono arrivata alle pagine finali quasi non volevo crederci, perché volevo saperne di più. A questo punto non mi resta che sperare che l’autrice scriva un seguito, i presupposti ci sono e credo che, proprio come me, ci saranno molti altri lettori curiosi di sapere come si evolveranno le cose per tutti i personaggi coinvolti, anche quelli secondari a cui ci si affeziona facilmente.
Se cercate una storia che vi trascini in un vortice di emozioni, che vi sorprenda e che vi tocchi il cuore, vi consiglio di leggere questo romanzo che, proprio per il modo in cui affronta le varie tematiche, si dimostra adatto a tutti, dai più giovani agli adulti.
Deludente. Mi aspettavo grandi con questo libro ma così non è stato. Grandi aspettative riponevo vista anche la tematica che c’è all’interno che mi sta molto a cuore. Non mi è piaciuto lo stile dell’autrice, non mi è arrivato, non l’ho sentito. Tutte le emozioni dei personaggi completa apatia. Peccato, prometteva bene.
Non tutti i mali vengono per nuocere. Lo sanno Giulia e Mattia che dalle loro perdite hanno scoperto il loro primo amore; lo sanno Claudio e Francesco che dalle discriminazione subita hanno trovato il coraggio di fare coming out e lo sanno Sam e Angela che si sono ritrovati più forti di prima, dopo una lunga crisi.
Ma di cosa parla "La memoria delle farfalle"? Si tratta di un viaggio intenso attraverso il dolore lacerante della morte, che crudele ti lascia impotente e svuotato. In fondo cosa possiamo fare dinanzi alla perdita di una persona cara? Come possiamo superare il dolore? E se la dimenticassimo?
"Quando perdiamo qualcuno, qualcuno che è fondamentale per noi, rischiamo di perdere la ragione. Ma c’è sempre qualcun altro a cui pensare, qualcun altro da amare, qualcun altro che ti sprona. Siamo fortunati, perché non siamo soli."
Giulia e Mattia cercano proprio le risposte a queste domande. Il percorso non è semplice. Bisogna trovare qualcuno in grado di vedere oltre le ferite, di comprendere a fondo le nostre paure, la nostra mente. Così, entra in gioco Angela che fungerà da loro guida, anzi, direi quasi da angelo custode.
Questo romanzo, delicato proprio come un battito di ali di farfalle, vi coinvolgerà fino in fondo. È uno di quei libri adatti ai giovani che si ritrovano ad affrontare le prime volte, ma anche e soprattutto agli adulti. Permetterà loro di immergersi e meglio comprendere il mondo degli adolescenti. Inoltre, credo sia anche una lettura perfetta per il mese del pride: Francesco vi conquisterà con le sue fragilità e allo stesso tempo con la sua saggezza.
Giulia ha sedici anni, e tutta la sua vita ruota attorno ad Alice, la sua migliore amica. Il mondo di Giulia però di punto in bianco crolla nel momento in cui Alice perde la vita, all’improvviso.
Mattia ha diciotto anni, e tutta la sua vita ruota attorno alle farfalle, la sua più grande passione. Il mondo di Mattia è crollato mesi prima di quello di Giulia, nel momento in cui la madre muore a causa di una malattia.
I due si incontrano e sono decisi a non lasciarsi, e a non dimenticarsi.
La memoria infatti è una tematica centrale nel libro di Annamaria Piscopo. Tutto risulterà chiaro, soprattutto per Giulia, negli ultimi due capitoli del libro, quindi non vi posso svelare troppo a riguardo.
Quello che salta all’occhio nella storia narrata ne La memoria delle farfalle è il dolore causato da una perdita. E in questo libro di perdite ce ne sono un bel po’ e forse su questo punto di vista si esagera. Quante probabilità ci sono che una ragazza che ha perso la sua migliore amica, si innamori di un ragazzo che ha perso la madre, ed entrambi vanno da una psicologa che ha perso sia il fratello che il padre?
Anche la coincidenza dell’andare dalla stessa psicologa forse è troppo.
Un altro aspetto che non mi ha convinto del tutto è stato il rapporto che Angela, la psicologa appunto, instaura con i due ragazzi, diventando più amica che terapeuta. Dare il proprio numero di cellulare e farsi chiamare a qualsiasi ora? Invitare il proprio paziente a casa? Andare con loro in un’altra città? Non so quanto di tutto questo sia etico e quanto sia credibile.
A parte questi piccoli dettagli la storia non è male. È sicuramente una storia semplice, chiaramente pensata per un pubblico giovane e infatti La memoria delle farfalle lo possiamo catalogare nel genere young adult.
L’amicizia non è particolarmente approfondita visto che Alice muore subito, nelle prime pagine del libro. Ci dobbiamo basare sul sentimento che Giulia prova per la sua amica, e sul dolore che ogni giorno la ragazza porta con sé.
La storia d’amore tra Giulia e Mattia forse è un po’ affrettata, soprattutto in alcuni passaggi, ma da un lato credo ci possa stare. In adolescenza siamo portati ad affrontare tutto di petto, a lasciarci travolgere dai sentimenti, a credere fermamente che il ragazzo o la ragazza che abbiamo di fronte sia quello giusto, e a volte è davvero così.
Gli aspetti che mi sono piaciuti riguardano sicuramente le piccole parentesi inerenti il mondo delle farfalle, e anche gli scorci di Roma. Non sapevo per esempio dell’esistenza di una piramide nella nostra capitale (la piramide Cestia) e tantomeno ero a conoscenza del cimitero acattolico. Sono andata a cercare delle immagini su internet e wow. Sono rimasta senza fiato. Di sicuro, quando prima o poi andrò a visitare Roma, una tappa in questo luogo la voglio fare.
E poi ho trovato interessante l’aspetto inerente i ricordi, più che il disturbo di Giulia in sé. L’aver paura di dimenticare i ricordi a cui più teniamo, aver paura di dimenticare i volti delle persone che fanno parte della nostra vita, e i sentimenti che proviamo per le persone che amiamo. Credo sia una paura comune e quindi questo argomento sicuramente porta il lettore a pensarci ancora di più.
Insomma, La memoria delle farfalle di Annamaria Piscopo è un romanzo un po’ acerbo, ma considerando che è il libro d’esordio dell’autrice, ci può stare. E poi ci aggiungerei che ci sono libri young adult sicuramente peggiori, che spesso cadono nel trash e che trasmettono messaggi sbagliati ai ragazzi, La memoria delle farfalle fortunatamente non rientra in questo gruppo.
Prima di ogni cosa, ad attirarmi alla lettura è stata la copertina che trovo assolutamente meravigliosa. Rende l'idea perfettamente di ciò che sono andata poi a leggere in seguito: una confusione in testa in un momento di gioia e colori per l'età della giovinezza. Quella pressione mentale e fisica che si abbatte in momenti difficili e ci fa venire voglia di evadere con la testa fra le nuvole e lo stomaco pieno di farfalle.
La memoria delle farfalle è uno Young adult che ci immerge nelle vite di Giulia e Mattia. Due ragazzi che hanno un passato che si trascinano dietro, sulle spalle e nella testa che si perde nei ricordi. Giulia ha perso Alice, davanti ai suoi occhi, la sua migliore amica, e Mattia invece sua madre. Condividono un profondo dolore capace di avvicinarli e di farli sentire a casa quando sono in compagnia l'uno dell'altra.
Annamaria Piscopo è una penna italiana nuova da aggiungere ai talenti nostrani. È stata capace di raccontare momenti difficili e carichi di sofferenza con una delicatezza commovente facendomi entrare nella storia e nei suoi personaggi. Mi è piaciuto anche come siano stati aggiunti tutti i particolari delle farfalle che oltre ad avermi fatto apprendere tantissime cose che ignoravo, mi hanno anche trascinata nel romanzo emozionandomi e facendomi sorridere. Si intuisce da questi piccoli dettagli quanto Annamaria abbia studiato e abbia dedicato del tempo a far quadrare la stesura del romanzo in maniera quasi maniacale, senza far mancare nulla e calibrando tutto alla perfezione. Come pezzi di un puzzle ogni cosa ritorna al suo posto insegnando tantissime cose sulle persone, sulle reazioni, sui pensieri, anche sulla rabbia che c'è e si deve affrontare dopo un lutto. Un libro che consiglio di leggere a qualsiasi età, fin da giovanissimi, perché riesce a raccontare tantissime emozioni e a farci guardare le cose in una diversa prospettiva.
Intrecci, attrazione, amicizia, fedeltà sono tutti ingredienti che troviamo ne "La memoria delle farfalle", capaci di mantenere la mia attenzione su temi importanti senza cadere nel banale. La trama e le storie dei due protagonisti sono tessute a dovere e non ho mai perso interesse durante la lettura.
Una storia per cuori sensibili. Se la leggi attentamente e in silenzio riesci persino a sentire quella sottile melodia scatenata dall'armonia del battito d'ali delle farfalle.
La memoria delle farfalle" è un libro che parla dell’amicizia, dell’amore, di problemi… del dolore. E della morte.
Nonostante le amare emozioni e i sentimenti luttuosi che evoca, non si ha la sensazione che la morte o il dolore siano qualcosa di infausto, da temere e da gettare via come risvolti infetti di una vita crudele. Vi è piuttosto uno spirito di accettazione e di crescita che infonde calma e speranza al lettore.
Mattia e Giulia sono due giovani ragazzi, ognuno con il proprio bagaglio di dissidi interiori. Nel libro si avverte il loro spirito di gioventù, la spensieratezza - in tanti piccoli gesti - della loro adolescenza, ma anche una consapevolezza più grande dei loro anni.
Il romanzo vi trasporterà nella loro dimensione e in quella di Angela, una donna che rivestirà un ruolo cruciale nelle vite di entrambi. I loro destini, nell’arco della vicenda, si fonderanno e, in una storia intrisa di suspance e di mistero, il lettore riuscirà a comprendere quanto profondamente siano legati.
Giulia ha perso la sua migliore amica e insieme a lei ha perso qualcos’altro, qualcosa di cui è inconsapevole, ma che spinta da una forza interiore comincerà a cercare ancor prima di rendersi conto di farlo.
La sua forza e quella di Mattia sono un esempio di grande coraggio e di come la paura non possa essere un alibi per esimersi dal vivere ogni giorno al massimo di sé stessi...
«Mi piace la mia tristezza» comincio. «È una tristezza buona, una di quelle che non fanno male alla pelle e non fanno venire le rughe. È un’abitudine, come il jeans preferito, il film del cuore. Mi piace e quando smetto di essere triste mi sento a disagio, come se la felicità non mi stesse bene addosso.»
Per continuare a leggere la recensione vieni sul blog (meetyourbook.blogspot)
La memoria delle farfalle di Annamaria Piscopo, sin da subito mi ha colpita per la sua cover e di conseguenza non potevo non leggerlo. La storia di Giulia, Alice e Mattia sa trasmetterti molta sofferenza,ed è proprio tramite questa emozione che riuscirete a vivere appieno i protagonisti di questo romanzo. Ad un certo punto mi è venuta voglia di entrare all’interno del libro e di abbracciare tutti. Giulia non sa cosa vuol dire essere felice, ha dentro di sé un dolore che potrebbe annientarla da un momento all’altro. È un po’ come se sentisse di non meritare di essere felice. Invece Mattia è un ragazzo alla ricerca di giustizia ed per i suoi amici è disposto a tutto pur di difenderli e proteggerli. La memoria delle farfalle è un libro scorrevole, ben costruito e coinvolgente. Annamaria Piscopo, attraverso questo libro, fa capire al lettore che c’è speranza per tutti, la speranza di trovare la loro serenità. Spero di poter leggere, in futuro, altri libri di questa autrice.
La memoria delle farfalle di Annamaria Piscopo, romanzo young adult in uscita oggi, 3 marzo, grazie a Rizzoli.
Uno dei motivi per cui apprezzo la casa editrice Rizzoli è che mi permette di conoscere nuove validissime voci del panorama italiano. La memoria delle farfalle mi ha attratto subito per la copertina che con una sola immagine rappresenta perfettamente la sensazione di nebulosità che domina la vita della protagonista. Già perché Giulia ha ben poche certezze da quando Alice è morta davanti ai propri occhi e tutte le sue certezze vacillano, come se la realtà fosse ben distante dai ricordi che riaffiorano nella sua mente giorno dopo giorno.
Alice che si volta a salutarmi, la faccia serena un attimo prima e poi che si deforma subito dopo. Come se avesse visto qualcosa di tremendo. Il mio nome che si spegne sulle sue labbra. I miei piedi immobili. La sua mano non ce la fa ad arrivare al petto, stramazza al suolo. Grido, ma non mi muovo. E quando arrivo da lei urlandole di alzarsi, piangendo e soffocando nelle lacrime, ha già chiuso gli occhi.
Alice agli occhi di Giulia era assolutamente perfetta, la migliore amica che potesse trovare al mondo, è lei a sentirsi costantemente fuori posto, sbagliata, come se la mancanza di Alice al suo fianco la rendesse difettosa. Giulia fatica ad andare avanti con la propria vita, fatica a trovare la gioia di un tempo, frequenta anche una psicoterapeuta per riuscire ad uscire da questa situazione così difficile. La psicoterapeuta, Angela, diventa una figura molto importante per Giulia, la aiuterà non solo come medico curante, ma le starà accanto come una sorella maggiore, guidandola e spronandola ad accogliere il passato che man mano riaffiora nella sua mente.
Ma questa non è solo la storia di Giulia, Mattia è l’altro protagonista, anche lui ha subito pochi mesi prima un lutto devastante. La sua amata madre è venuta a mancare, colei che era il collante della sua famiglia, la donna che lo spronava a essere se stesso e a non accantonare i suoi sogni. Mattia ha una passione incredibile per le farfalle, grazie a un amico della madre ha cominciato a lavorare a stretto contatto con loro, ne conosce tutti i particolari e spera di potersi dedicare a loro anche in futuro.
Una sera a una festa i cammini di Giulia e Mattia si incrociano, lei è devastata, ha bevuto troppo e lui si trova a soccorrerla. «Gli ho detto che mi chiamo…» prendo un respiro «Alice. Mi chiamo Alice, così gli ho detto.» «Perché l’hai fatto?» Sembra preoccupata. «Volevo essere lei, lì con lui. La ragazza che lui avrebbe voluto. Volevo essere simpatica, spigliata come era lei.» Giulia non si è mai sentita all’altezza della perfezione di Alice e adesso che lei non c’è più il ricordo le sembra ancor più inavvicinabile, ma Mattia vede in Giulia tutto ciò che lei non riesce a scorgere, non riesce a levarsela dalla testa e spera di poterla rivedere presto.
Il destino li fa rincontrare e Mattia non ha nessuna intenzione di lasciarsi scappare questa ragazza che riesce a smuovergli qualcosa dentro che nemmeno lui sa spiegarsi. Giulia prova lo stesso per lui, ma non riesce a essere sincera comunicandogli il suo vero nome. Tutto ciò che si raccontano è vero, insieme si sentono più forti, in grado di affrontare tutti i loro tormenti e di mettere da parte la tristezza che alberga nelle loro anime. I giorni passano e niente può restare sepolto a lungo…saranno abbastanza forti da affrontare tutto insieme o la loro giovane età li separerà?
La memoria delle farfalle è un libro molto coinvolgente e ben costruito in cui apprendi le cose con le giuste tempistiche, senza fretta e le tessere del puzzle si incastrano alla perfezione. C’è molta sofferenza nelle pagine sgorgate dalla penna di Annamaria Piscopo, quella sofferenza che ti fa avvicinare ai protagonisti in punta di piedi con la voglia di stringerli in un abbraccio fortissimo per cercare di consolarli e di fargli sentire che tu ci sei, sei lì con loro che vivi tutto con trasporto. Giulia e Mattia sono due persone speciali che attraversano questo mondo non senza difficoltà. Mattia vorrebbe che ci fosse giustizia, si batte per gli altri anteponendoli a se stesso, per un amico si getterebbe in pasto ai leoni senza paura delle conseguenze. Giulia porta dentro sé un dolore che può arrivare ad annientarla, la felicità è una sensazione che non si sente bene addosso, come se non meritasse di essere felice. Mattia e Giulia insieme donano speranza, fanno pensare al lettore che per chiunque, anche l’anima più persa che cammina su questa terra, esista la possibilità di trovare serenità. Spero con tutto il cuore che Annamaria Piscopo scriverà un seguito perché la storia di Giulia e Mattia ha ancora molto da dare e io sarò qui pronta a soffrire e a gioire con loro.
(Recensione a cura del blog @miky.books su Instagram)
Giulia e Mattia sono i due protagonisti di questa storia, due adolescenti con tante cose in comune ma con modi diversi di realizzarli. Giulia è una ragazzina di sedici anni che si gode la sua vita con la sua migliore amica Alice, fin quando un giorno quest’ultima, a causa di un problema al cuore, le muore di fronte. Questo porta Giulia a chiudersi in se stessa e a non voler parlare con nessuno trattenendo tutta la riabbia dentro di sè. Una sera esce di nascosto di casa ed è proprio così che incontra Mattia, un ragazzo di diciotto anni che da qualche mese ha perso la madre a causa del cancro. Mattia è molto diverso dagli altri e adora rifugiarsi tra le sue farfalle, l’unica cosa in grado di calmare la sua rabbia. I due ragazzi non possono fare a meno di incuriosirsi a vicenda, si conoscono e infine si innamorano superando insieme i loro dispiaceri della vita.
Giulia è una ragazzina quando la vita la mette a dura prova, portandole via davanti agli occhi proprio la sua migliore amica. Per questo si chiude in se stessa, smettendo di parlare. E’ facile relazionarsi in lei, affezionarsi provando il suo stesso dolore e standole accanto come lettore. Sicuramente è lei il personaggio più interessante del romanzo dato dalla sua incredibile forza di volontà e voglia di vivere.
Mattia invece diventa la luce in fondo al tunnel di Giulia, cercando di aiutarla in tutti i modi. Mattia soffre per la mancanza della madre e ora sembra doversi prendere cura anche del padre, spesso troppo ubriaco. Mattia sembra proprio un angelo sceso in terra il cui scopo è prendersi cura dei suoi cari. Mi è piaciuto questo personaggio perchè è estremamente positivo, non il solito bad boy ma un ragazzo buono e sicuramente da ammirare in tutto e per tutto.
La scrittrice, attraverso i due protagonisti, ci parla di cose importanti come affrontare la perdita di una persona cara, la forza dell’amore e dell’amicizia. Vediamo infatti diverse reazioni alla perdita di una persona cara. Mattia, pur dispiaciuto, continua la sua vita rifugiandosi nelle sue amiche farfalle; mentre suo padre invece si rifugia nell’alcol cercando di dimenticare tutto il dolore. Ben diversa è la reazione di Giulia che si chiude in se stessa, smettendo di parlare perchè non può continuare a vivere senza l’amica. Così, per venirne fuori, si rivolge ad una terapeuta.
L’autrice ci parla anche del primo amore, di cosa significa innamorarsi così intensamente di una persona, tanto da voler stare sempre con essa e da voler il suo bene prima di tutto il resto.
“La memoria delle farfalle” mi ha attirato fin da subito con la meravigliosa copertina e appena letto la trama mi son decisa subito a leggerlo e son contenta che non mi abbia deluso per niente. È una lettura per niente banale, anzi è una storia che parla di temi davvero molto importanti che toccano tutti noi prima o poi. È una bellissima storia d’amore fino a diventare anche uno splendido romanzo di formazione e di crescita, che accompagna il lettore nel difficile viaggio della vita dei due giovani personaggi. Annamaria Piscopo attraverso i punti di vista dei due personaggi e con uno stile fluido e diretto, ci racconta una storia che non è perfetta come tutti noi ci aspettiamo, ma che è estremamente realista e che ci fa riflettere. Non mi aspettavo che questa storia mi sarebbe piaciuta così tanto da arrivare addirittura ai miei libri preferiti!
Spero con tutto il cuore che Annamaria Piscopo scriverà un seguito perché i due protagonisti hanno ancora molto da dare e io non vedo l’ora di piangere e gioire assieme a loro! Ringrazio ancora di cuore la gentilissima Annamaria per avermi dato la possibilità di leggere il suo romanzo!
Ringrazio l’autrice Annamaria Piscopo e Rizzoli per avermi dato la possibilità di leggere questo libro. La memoria delle farfalle è una storia intensa e sorprendente, non è solo una storia d’amore ma anche è soprattutto una storia di fiducia, verso gli altri e verso se stessi, una storia d’amicizia e di sofferenza. Questo libro mi ha tenuta incollata alle pagine, ho iniziato il libro nel pomeriggio e il mattino seguente lo avevo già terminato, la scrittura è fluida, intrigante e sa incuriosirti, per tutto il libro senti che ti stai avvicinando ad una verità ma che questa ancora ti sfugga e non vedi l’ora di arrivare alla fine per scoprirla. Sono tanti i temi affrontati dell’autrice, temi a volte scomodi ma che sono trattati sono estrema delicatezza. I protagonisti principali sono Giulia e Mattia, due adolescenti che all’apparenza non hanno nulla in comune ma che si riconoscono in mezzo ad un milione di altre persone, forse proprio perché legati dalla sofferenza. Ho vissuto questo libro come un viaggio, che non è stato per nulla semplice, perché passa attraverso il dolore, quello di Giulia e Mattia, un dolore impossibile da superare e con cui è difficile convivere, ma è stato decisamente un viaggio intenso e ricco di emozioni. Ho trovato poetica la presenza delle farfalle, la descrizione che viene narrata all’interno del libro è ben integrata nella storia, ti permette di comprendere molte cose senza avere la pretesa di fare alcuna lezione scientifica; Alle farfalle ho attributo un duplice significato, da un lato hanno simboleggiato il percorso di rinascita, verso una nuova libertà affrontato soprattutto da Giulia, che ho considerato il personaggio chiave di questa storia, perché della Giulia che conosciamo nelle prime pagine non c’è più traccia alla fine, Giulia è cambiata lo ha fatto non solo con le sue forze ma anche grazie all’amore di Mattia e alla guida di Angela, la terapeuta a cui Giulia si avvicina per cercare di alleviare un po' il dolore che la soffoca. Ma le farfalle sono state anche il modo di esprimersi di Mattia, perché attraverso esse entriamo nel suo mondo, nella sua dolcezza, le farfalle sono il suo rifugio, il modo di stare ancora accanto a sua mamma. Il personaggio di Angela credo sia uno dei più importanti della storia, perché traghetta entrambi i ragazzi in un percorso non facile, con un ruolo spesso scomodo, ma che sarà fondamentale per chiudere il cerchio. Lo stile narrativo è scorrevole e ti cattura, sa farti emozionare e sa tenerti sulle spine nella giusta maniera, spero che possa esserci un seguito, perché credo che ci sia ancora molto da raccontare di Giulia e Mattia.
Giulia ha sedicianni e tutta una vita davanti, eppure quando la sua migliore amica Alice muore, si sente andare in pezzi e per superare il dolore è costretta a vedere una psicologa, Angela. I mesi passano e la mancanza di Alice è sempre più implacabile finchè nella vita di Giulia non arriva Mattia, un ragazzo di diciotto anni, semplice, dolce e con la passione per le farfalle e la biologia. Anche Mattia ha dovuto affrontare uno dei dolori più grandi, la perdita della madre, ma grazie al suo migliore amico Francesco e all'allevamento di farfalle per cui lavora, Mattia è riuscito a trovare uno stimolo per andare avanti.
Quasi scontatamente i due si avvicinano e Giulia, grazie all'amore di Mattia e all'aiuto di Angela, inizia giorno per giorno a ricordare tutto ciò che dalla morte di Alice, aveva dimenticato. Ma a volte è così importante ricordare? Ben presto infatti Giulia si rende conto che non sapere, fino adesso, l'ha aiutata a contenere il dolore, dolore che, fortunatamente solo grazie all'amore in tutte le sue forme, riuscirà a guarirla.
Grazie, Mattia, perchè rendi possibile l'impossibile. Perchè sei il mio migliore amico, l'amore che tutti vorrebbero, il ragazzo dei sogni in carne e ossa. Perchè mi hai guarita o almeno ci stai provando. Perchè hai inventato l'incredibilità solo per me.
La memoria delle farfalle è un libro molto particolare, commovente, emozionante e dolce in cui la vita di Giulia, si intreccia con quella di Mattia e Angela. Questa infatti è la storia, sì di Giulia, ma anche di Mattia e Angela. Ognuno alle prese con i propri dolori e le proprie perdite. Tutti e tre infatti hanno perso qualcuno di importante e tutti e tre, a loro modo, stanno cercando di ricostruire la propria vita attorno a quell'assenza.
Sinceramente tutto mi aspettavo dalla lettura di questo libro, tranne che ritrovarmi davanti ad una storia così meravigliosa e straordinaria. Questi tre personaggi così fragili ma allo stesso tempo così determinati, mi sono entrati nel cuore, regalandomi emozioni su emozioni. Lo stile di Annamaria Piscopo è semplice ma poetico e grazie alla scelta narrativa del POV, ho avuto la possibilità di entrare in sintonia con tutti e tre i personaggi.
Perchè leggere La memoria delle farfalle? Perchè in giorni così strani e tristi abbiamo bisogno di un libro che doni speranza e la gioia di vivere.
La memoria delle farfalle è un libro con una cover magnifica che parla di giovani ragazzi e anche leggendone la trama quest’idea di libro adatto ad un pubblico giovane non cambia… MA devo smentirmi perché invece la lettura è molto più profonda di quello che sembra a prima vista.
Una storia toccante e drammatica dall’inizio alla fine. Una fine che non tarda ad arrivare perché l’autrice, seppur al suo esordio, scrive in modo fluente e scorrevole, quasi troppo veloce, e si sa che i giovani corrono e quindi i due protagonisti principali stanno al passo pure loro.
Giulia e Mattia si conoscono tra le righe del romanzo ed il dolore che li accomuna, seppur diverso tra loro, li farà avvicinare per scoprirsi reciprocamente. Angela è la terza protagonista principale che sembra a tutti gli effetti un angelo custode, una sorella maggiore affidabile per entrambi. Anche lei, come tutti noi, ha il suo passato con le sue ferite da curare e lenire. Con tre narrazioni in prima persona, la lettura acquista curiosità ed enfasi man mano che procede. È uno di quei libri che non sai quando la storia giunge al suo epilogo ma soprattutto come lo raggiunge.
E le farfalle? Le farfalle sono le regine di questa storia. Fermano il tempo. . .Calmano la rabbia...Affascinano e stupiscono anche l’adolescente più distratto e distante. Le farfalle in natura acquisiscono la loro memoria tutto ad un tratto, di colpo... e se succedesse anche a noi? Una storia di amicizia, del primo grande amore e sì, di perdite importanti che fanno mancare la terra sotto ai piedi ma che ci fanno essere ciò che siamo.
Uscito nei primissimi giorni di lockdown nel marzo2020 . forse come me ve lo siete fatti sfuggire... ...ora recuperatelo, perché vi emozionerà!
La scrittura è semplice ma non superficiale, empatica e mai pesante, sempre scorrevole. La storia si dipana sui diversi punti di vista dei protagonisti più uno aggiuntivo, che sembra fuori luogo ma in realtà, si scopre essere davvero la chiave.
Giulia e Mattia sono adolescenti che vivono in una Roma presente ma non opprimente, un luogo che li accompagna nel loro percorso di crescita senza mai sovrastarli. I ragazzi vivono in quartieri opposti, Giulia nel quartiere Parioli, Mattia alla Garbatella. S’incontrano nel mezzo e, al di là dalle differenze economico-sociali, è il lutto, unica analogia, a unirli davvero. I protagonisti sono reali, con pregi e difetti. Si fanno conoscere e amare man mano, senza forzature di sorta. Giulia e Mattia hanno amici alle prese anch’essi con i problemi tipici della crescita e solo tutti insieme troveranno il modo per arginarli. Il libro è quasi ciclico, per certi versi, in un percorso che sembra banale, ma è il contrario. I ricordi di Giulia, persi, cercati, ritrovati, sono essenziali nel romanzo per un parallelismo che appare evidente però solo al termine della lettura.
"La farfalla si aggira speranzosa nello spazio ristretto in cui è confinata, sbatte le ali dapprima senza convinzione, poi con speranza. È questo il momento, secondo molti, in cui si accende la sua memoria. Registra la presenza, le sue mani e i suoi occhi quando la lascia andare. E secondo molti esperti se ne ricorderà. La memoria delle farfalle è ancora oggi oggetto di studio."
Giulia è una farfalla che non sa di esserlo, Mattia il suo allevatore inconsapevole e l’amore li ha fatti incontrare. L’amore è in ogni forma (amicizia, famiglia, amore fisico) e nessuna sovrasta mai l’altra, tutto è in equilibrio naturale. È la memoria di Giulia però, come per le farfalle, a essere un mistero. L’autrice è stata bravissima anche nell’inserire un alone di mistero che si dipana per tutto il romanzo, un segreto magistralmente inserito sotto tra le righe, che mi ha tenuta incollata alle pagine fino alla fine, senza mai annoiarmi o svelarsi troppo presto. Mi ha stupito e colpito allo stesso tempo perché poteva essere banale eppure non lo è stato mai. Una costruzione perfetta dall’inizio alla fine. Il libro mi è piaciuto tantissimo, lo consiglio agli adolescenti, cui ovviamente è rivolto, ma si adatta anche a chi non lo è più, così da apprezzarne meglio l’implicito messaggio seminascosto tra le righe. Insomma, un esordio letterario senza pecche che sono felice di aver scoperto. Punteggio massimo!
Un racconto che racchiude una storia pesante da digerire, due adolescenti con problemi diversi l'uno dall'altro, lui ha perso la madre e si è rifugiato nelle farfalle, lei dopo aver perso l'amica non riesce ad andare avanti, una storia che ti lascia con il fiato sospeso e non sai fino alla fine che cosa succede, davvero un libro a dir poco eccellente non avrei mai immaginato che un libro dove il tema non è l'amore mi sarebbe piaciuto così tanto.
Circa due anni fa, cercando vari libri da leggere lo avevo notato ed avevo prenotato l'ebook online però finendo per non leggerlo proprio. Quest'anno mi sono determinata a leggerlo e così ho fatto, l'unica fatica che ho trovato è stata quella di leggerlo online, poiché i libri in Ebook/kindlee ecc. non mi ispirano e poi i miei occhi non gli ringraziano di sicuro, infatti preferisco i cartacei mille volte. All'inizio questo libro mi è apparso un po' ''normale'' ovvero la storia sembrava una qualsiasi e non posso dire che mi prendeva molto, ma una volta arrivata circa a metà, lì comincio a vedere che nella vita dei personaggi iniziano a succedere cose che catturano la mia curiosità. Non posso dire che questo libro mi ha fatta impazzire ma è pur sempre un libro carino che potrebbe essere anche utile per qualcuno che si trova nel blocco lettore <33 Buona lettura ed alla prossima recensione ;)
Questo libro merita di più, i temi trattati sono espressi benissimo e il cambio di punto di vista ti dà la possibilità di immedesimarti, i personaggi sono caratterizzati in modo realistico e non piatto. Il finale mi ha lasciata con l'amaro in bocca ma è stato giusto così.