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La Chioma di Berenice

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Il Cairo, 1817
Forte della migliore educazione britannica, a diciott’anni Sarah Bane si sentirebbe pronta per soddisfare la legittima aspirazione di ogni brava ragazza: convolare a nozze con un gentiluomo di forma e di sostanza, passabilmente innamorato e rigorosamente inglese.
Si trova invece imbarcata per l’Egitto, dove lo zio diplomatico le ha combinato un matrimonio di convenienza con un avventuriero italiano, carente di ascendenza, fortune e delle più elementari nozioni di buona creanza. Per quanto male assortita sia l’unione, ribellarsi per Miss Bane è inconcepibile.
Così, con le peggiori premesse, per la fresca sposa del carismatico Giovanni Belzoni, circense di successo, esploratore dilettante, ingegnere amatoriale e aspirante archeologo, inizia una straordinaria e rocambolesca luna di miele lungo il Nilo…

437 pages, Kindle Edition

Published September 29, 2019

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Amalia Frontali

19 books35 followers

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5 stars
47 (39%)
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46 (38%)
3 stars
19 (15%)
2 stars
5 (4%)
1 star
2 (1%)
Displaying 1 - 30 of 39 reviews
Profile Image for Amarilli 73 .
2,727 reviews91 followers
December 14, 2019
Questo è il primo romanzo che leggo di Amalia Frontali e l'ho scelto soprattutto perchè, da brava padovana, attraverso quasi ogni giorno via Belzoni, mi sono interessata spesso ai misteri di questo personaggio e sono in attesa di andare alla mostra inaugurata giusto qualche settimana fa (la mostra è L'EGITTO DI BELZONI - UN GIGANTE ALL'OMBRA DELLE PIRAMIDI https://www.legittodibelzoni.it/).
Quindi quando ho visto un post che annunziava un libro (un romance!) dedicato a Gianbatta ho sentito una specie di campanella risuonarmi dentro.
Un libro che mi chiamava e che voleva assolutamente essere letto.

Detto questo, posso dire che ci ho messo giorni a preparare una recensione razionale.
Non tanto perchè non sapevo cosa scrivere, ma in quanto avevo troppo da scrivere, troppe immagini in mente, troppe emozioni da condividere, nonchè una sfilza infinita di citazioni.
Grazie, e-reader, che mi hai permesso di evidenziare, annotare e poter ripercorrere ogni frase, perchè credo che lo farò spesso.

Belzoni recuperò all’improvviso tutta la sua statura e la sua energia, in due larghe falcate raggiunse il divano e sollevò il mento di Sarah con due dita, un gesto deciso, irruento, ma gentile: «Vedrai che ti sposo» disse, fissandola negli occhi. Erano proprio azzurri, quelli di Belzoni. Una stupefacente, luminosa tonalità in bilico fra un lago di montagna e un mattino di maggio.

Da dove cominciamo?
Prima di tutto, va detto che questo non è un romanzo storico in senso stretto, ma è piuttosto un historical romance, dove la componente romantica è predominante. E tuttavia la ricostruzione dell'epoca è minuziosa, accurata, ma soprattutto viva: se in certi romanzi avete l'impressione di perdervi in lunghe parti didascaliche e un po' pedanti, in questo libro vi ritroverete invece immerse in atmosfere inglesi e poi egiziane che pulsano di figure a tutto tondo: non paesaggi, ma quadri viventi, non sagome sullo sfondo, ma città afose, villaggi di beduini, oasi e cumuli di sabbia che entrano di prepotenza nella trama.

Su tutto dominava il fiume. Largo, maestoso, come un nastro di raso verdazzurro sull’abito di una debuttante.
Era dominatore, il Nilo, e demiurgo, anche, perché era ovvio che le due strisce di canneti, papiri, palmizi che seguivano le anse del fiume ricamandole di verde e oro, fossero un’emanazione diretta della linfa, dell’anima del fiume.
E più oltre, dove lo sguardo si spingeva nell’aria satura di profumi di palude e gracidare di rane, solo terra gialla e spaccata a perdita d’occhio, profili di colline brulle in linee spezzate, un deserto di pietre e sabbia implacabile e immoto.


E che trama.
Non era facile selezionare fatti in un'esistenza lunga e ricchissima di avvenimenti: Belzoni è stato ingegnere idraulico, girovago e artista circense, inventore di macchine idrauliche, l'uomo più forte della Patagonia, archeologo-Indiana Jones e storico, amante appassionato del mondo antico e uomo del suo tempo, virile, orgoglioso, ambizioso, intrepido.
Un uomo e mille vite in una sola esistenza.

Come piaceva agli italiani questa faccenda del vero amore!
Pareva che non potessero far senza, che dovesse soverchiare ogni altra buona ragione per sposarsi e che fosse doveroso trovarlo anche dove non ve n’era l’ombra. Pareva che credessero vere quelle storie di amanti tragici, create per la musica e il palcoscenico, che penosamente ponevano fine alla loro vita pur di non sopravvivere all’amato, talvolta senza neppure la lucidità accertarsi che fosse realmente trapassato.
Sarah si sentiva certa che Shakespeare non intendesse essere preso alla lettera; era ben poco inglese e alquanto sciocco mischiare il teatro con la vita vera.


Il colpo di genio di Amalia Frontali è quello di aver scelto un punto di vista particolare, la moglie Sarah Bane, una giovane britannica di cui si sa poco, se non che lo sposò giovanissima, lo amò, lo capiì e lo seguì ovunque, anche nei contesti più selvaggi e pericolosi, divenendo poi la custode e la protettice della sua memoria.
Perchè Belzoni fu un precursore dei suoi tempi, ma anche sfortunato: non ebbe grandi appoggi politici, non ebbe mecenati e musei finanziatori. In buona sostanza, dovette sempre autofinanziarsi, riuscendo comunque a scoprire, da solo e a proprio rischio e percolo, incredibili meraviglie perdute.

È un istinto umano potente quello di cercare conferme più che smentite ai desideri e dare alle ombre le forme esatte delle più intime brame. Così Miss Mangles sorrise, come chi intravede i teneri colori dell’aurora e ancora non sa quanto sia crudele la luce.

Sarah, nel romanzo, viene costretta all'unione, quasi data a Gianbatta come compenso, inizia gradualmente ad apprezzare e amare quest'uomo altissimo, corpulento, con questa barbona e queste frasi dialettali improvvise e feroci. Ma di Giambatta la colpiscono gli occhi, azzurri, tersi, sinceri. Lei gli crede e gli rimarrà fedele sempre, anche se la loro unione non porterà figli e la loro attività non porterà ricchezza, successo e fama.
Un amore magnifico e azardòso.

L’aria mutò. In pochi istanti, senza preavviso, senza che ci si potesse preparare. Ciò che era azzurro s’inverdì e poi si tinse di tutti i toni della luce. Le acque divennero oro liquido con scie brillanti che seguivano le feluche e di fronte a lei, dal nulla, emersero i profili maestosi delle colonne. Immense, candide, con tracce brillanti di forme e colori d’un’eleganza che nessun decoratore francese poteva mai aver sognato. Fronde che si piegavano sotto un vento immaginario, uccelli, loti, serpenti, leoni, sciacalli, gatti, figure umane a profusione, con profili statuari e rigide pose solenni; migliaia e migliaia di figure minuscole in infinite teorie che ricoprivano ogni pollice di spazio, squisite nel gusto, perfette nei dettagli quanto nell’insieme.

La cosa che mi ha sempre rattristato di Belzoni è il suo essere finito in ombra, spesso dimenticato, morto lontano, senza una tomba conosciuta, quindi da solo alla fine.
Avrebbe meritato gli onori, un riscatto. Spero che anche questo romanzo possa aiutare a coglierne qualche sfumatura in più, a farvi incuriosire sul personaggio.
Ma, a prescindere da questo, il romanzo è bellissimo di suo. Calibrato, lineare, elegante.
Anche le scene d'amore sono tratteggiate come pennellate su un quadro.

Da leggere. Un prodotto italiano self ma pressoché perfetto.
PS. Chiedo scusa per il corredo di citazioni, ma mi dispiaceva non inserire almeno alcune tra le più belle.

Ma poi da quando il salotto di una casa si poteva definire un mondo?
Chi l’aveva deciso? Come aveva potuto convincere tanti a crederlo?
Come s’era convinta lei stessa? Come si poteva pensare di comprimere in un luogo così angusto un concetto tanto immenso? Il mondo di Giovanni era il Mondo.
Il mondo vero, in cui si traversavano mari, si risalivano fiumi; si facevano affari e si rischiava. Si urlava se serviva, si rideva, si correvano di quei pericoli che poi a scamparli pareva d’essere più vivi. Si conoscevano per diretta esperienza mille cose, anche quelle sgradevoli, anche quelle orribili, ed erano il prezzo di tutte le altre, quelle magnifiche, quelle meravigliose.
E si baciavano le donne in un modo che forse gli uomini costretti nel mondo minuscolo d’un salotto non sapevano, come non sapevano il resto.
Profile Image for Georgiana 1792.
2,403 reviews161 followers
January 11, 2021
Un romanzo storico che definire Historical Romance sarebbe riduttivo, che parla di due personaggi realmente esistiti, Giovan Battista Belzoni e sua moglie, Sarah Bane, una donna non comune, che lo accompagnò spesso e volentieri nelle sue spedizioni alla ricerca di tesori dell'Antico Egitto.
Giovan Battista, padovano e figlio di un barbiere, ebbe una vita movimentata: era alto oltre 2 metri e si esibiva nell'Astley's Amphitheatre di Londra come uomo forzuto, sollevando in contemporanea dodici uomini, e riuscì - grazie alle sue nozioni di ingegneria - in imprese in cui molti avevano fallito, nel tentativo di depredare le tombe degli antichi faraoni delle loro ricchezze. Spesso altri si attribuirono le sue scoperte e, alla sua morte, Sarah dovette lottare non poco per farne riconoscere la paternità. Questa è una forma romanzata della loro storia d'amore, con alcune licenze che Amalia Frontali si è concessa per dare alla storia un'atmosfera romantica (non che la loro storia non lo fosse, anzi, magari lo fu ancora di più), pur senza esagerare con la fiction, e sempre consapevole di quale fosse la verità, che poi rivela al lettore nell'interessantissima Nota Storica. Lo stile è scorrevolissimo e piacevole... non vedevo l'ora di avere un po' di tempo per proseguire la lettura.
Non so come fossero in realtà le figure di Giambatta e di Sarah, ma confesso di aver provato una grandissima tenerezza per loro, che pure dovevano essere due persone dure, forti, coraggiosissime. Sarah, presentata come una delicata fanciulla inglese, è in realtà azardosa, come la definisce suo marito; una donna audace, che quando si tratta di difendere se stessa o le persone che ama non guarda tanto per il sottile l'etichetta e ciò che è consono a una gentildonna e ciò che non lo è.
Profile Image for Dana Loo.
767 reviews6 followers
October 9, 2019
Amalia Frontali ormai è una certezza e una bella realtà e lo dimostrano la passione, la cura, la competenza, la ricerca dietro questo straordinario e originale romanzo storico ambientato in un sontuoso Egitto che l'autrice descrive con grande maestria e sensibilità, accurato dal punto di vista archeologico, magico per come incornicia l'insolita vicenda sentimentale dei due protagonisti, con crudezza e verismo per le vicissitudini avventurose e rocambolesche che li coinvolgono facendo sentire il lettore veramente parte di un mondo che da sempre evoca mistero, malia e fascinazione. Eccezionale anche la sua abilità nel fondere realtà storica e finzione senza creare nessunissimo attrito tanto che il tutto appare verosimile e perfettamente credibile. La scrittura è forbita, i dialoghi stimolanti e brillanti, i personaggi caratterizzati in maniera meravigliosa, anche dal punto di vista introspettivo. Il formidabile Belzoni su tutti, personaggio mitico realmente esistito, come tanti altri all'interno del romanzo, prorompente per la sua vitalità, rude e sboccato, l'antitesi dell'eroe romantico per eccellenza, ma un uomo fondamentalmente integro, con degli ideali e una filosofia di vita che a poco a poco coinvolgeranno anche cerebralmente la giovane e attonita Sarah che, suo malgrado, si ritroverà coinvolta anima e corpo in un'avventura inimmaginabile che la porterà a compiere un percorso di rinascita, di crescita emotiva e sentimentale, mille miglia lontana dai precetti del ton e di una società pietra di paragone che, alla fine, ormai libera da lacci e lacciuoli, le si rivelerà in tutta la sua inconsistenza e distanza...
Non so quanto e fino a che punto le lettrici di romance storici "classici" riusciranno ad apprezzarlo ma leggere la Chioma di Berenice è come fare un salto di qualità da una storiella con luoghi comuni e personaggi stereotipati a qualcosa di eccitante e insolito che sicuramente coinvolge e arricchisce chi ama e osa sconfinare dai salotti londinesi e dalle sale da ballo, dalle noiose e ammuffite regole del ton e approdare in luoghi selvaggi e incontaminati, in una terra culla di una civiltà grandiosa, ricca di storia e dal fascino eterno...
Profile Image for Babette Brown.
1,113 reviews29 followers
July 8, 2020
Bellissimo. La chioma di Berenice è un romanzo che rivela un protagonista assoluto dell’egittologia: Giovanni Battista Belzoni. I suoi metodi sono considerati oggi deprecabili, così come la metodica spoliazione dei tesori archeologici egiziani, ma non possiamo rimanere indifferenti di fronte a un personaggio così affascinante. Di fianco a lui, una giovinetta inglese che saprà liberarsi dalle pastoie di un’educazione asfittica per diventare una meravigliosa compagna di vita e di avventure.
Profile Image for Silvia Devitofrancesco.
Author 22 books132 followers
October 13, 2020
Recensione presente nel blog www.ragazzainrosso.wordpress.com
Il Cairo, 1817. Sarah Bane, come tutte le ragazze del suo tempo, si prepara a diventare una brava moglie. Lo sposo che è stato scelto per lei è Giovanni Belzani, circense ed esploratore amante dell’antico Egitto. La giovane si troverà così a essere protagonista, assieme al consorte, di un’avventura lungo il Nilo ricca di vicissitudini e scoperte interessanti.

“Il destino non poteva essere contrastato, era uno spreco di energie e un vuoto esercizio di narcisismo, senza scopo.”

Il romanzo unisce alla veridicità dei fatti storici l’invenzione tipica della narrativa. Questi due elementi “convivono pacificamente” poiché l’autrice riesce a trovare un giusto compromesso tra le due parti sì romanzando ma fornendo, allo stesso tempo, un ottimo approfondimento storico su personaggi sconosciuti a molti.

I protagonisti del romanzo ricalcano gli aspetti caratteriali dei personaggi storici.

Giovanni Belzani, uomo carismatico e sicuramente di successo, per certi versi potrebbe apparire un po’ burbero. Mosso dalla smania di conoscenza unita alla testardaggine e a una forte determinazione, non esita a perseguire i suoi obiettivi talora a scapito dell’umanità.

Sarah subisce un’importante evoluzione nel corso della narrazione. Da ragazzina ingenua e impaurita si trasforma in una donna forte che sa quello che vuole e come ottenerlo.

Lo stile dell’autrice è semplice e scorrevole. La prosa appare curata, infatti numerose sono le note che forniscono chiarimenti sull’aspetto strettamente storico. Il coinvolgimento da parte del lettore è piuttosto ampio. A mio parere, solo in alcuni momenti, nei quali il ritmo narrativo appare un po’ più lento, si prova una sensazione di estraneità.

Un racconto di viaggio che si legge con piacere. Una lettura diversa e originale che unisce al diletto una lezione di storia dell’archeologia di una civiltà che da sempre affascina l’uomo.
Profile Image for Romanticamente Fantasy.
7,976 reviews235 followers
May 6, 2020
Emanuela - per RFS
.
Care Fenici, voglio raccontarvi del mio primo incontro con questa bravissima autrice italiana: l’ho conosciuta su Wattpad nel romance storico che sta pubblicando a quattro mani con Rebecca Quasi e mi ha incuriosita a tal punto che ho scelto uno dei suoi romanzi più conosciuti. È ambientato in un’epoca fantastica e ricca di avventura, l’Egitto del 1817. I protagonisti di questa storia sono realmente esistiti e con un po’ di invenzione, esotismo d’annata e tanto romanticismo Amalia Frontali costruisce una storia bellissima e avvincente, in cui il lettore rimane affascinato e avviluppato in modo indicibile.

Siamo in un momento di grande impulso, alla ricerca di rovine in mezzo al deserto; lontani però dalla moderna archeologia, gli avventurieri che partirono alla volta delle sabbie d’Egitto erano affascinati maggiormente dall’oro e dai reperti meravigliosida vendere e riportare in patria per guadagni fantasmagorici che dallo studio dell’antica civiltà.

La protagonista femminile è Sarah Bane, giovane donna di buona famiglia, educata come si conviene, trascorre il suo tempo con la cugina Rose, tra un tè e un punto di ricamo, una passeggiata in giardino e una festa danzante; la ragazza, sebbene conosca alla perfezione il suo ruolo, possiede un carattere forte e un desiderio di indipendenza ardente è sopito in lei; si illude di amare un giovane uomo della buona società, Lord Cedric, tanto da esporsi al pubblico scherno pur di salutarlo prima di partire verso il destino che lo zio, console al Cairo, ha predisposto per lei.

Ottenuto un pugno di mosche e la disapprovazione del Ton, Sarah si imbarca verso un destino sconosciuto in compagnia della madre, e senza possibilità di sottrarsi al matrimonio imposto con un uomo incontrato una volta sola, in patria.

In Egitto Sarah andrà incontro al suo futuro e a un matrimonio con il gigantesco e carismatico Giovanni Belzoni, un avventuriero che, dopo la sua carriera in un circo, si sta dedicando all’archeologia e agli scavi; tutto quello che Sarah si era aspettata dal matrimonio e da un marito verranno completamente stravolti. La sua unione con quest’uomo strano e così lontano dalla sua idea di gentiluomo si trasformerà in un’avventura meravigliosa.

Sarah si trasformerà in una farfalla bella e intrepida, in una donna ardente capace di trascorrere ore di viaggio tra le braccia del marito in sella a un dromedario, o giornate in uno scavo archeologico in mezzo a cumuli di sabbia e sotto il sole impietoso.

Da ragazzetta ignorante e supponente, Sarah si trasformerà in un’appassionata avventuriera, un’aspirante archeologa perspicace e soprattutto una donna innamorata e orgogliosamente accanto in tutto e per tutto al marito, apprezzandone le doti e ammirandone la vivace intelligenza.

Nel loro viaggio lungo il Nilo e alla ricerca della città perduta di Berenice, sulle sponde del Mar Rosso la coppia vivrà avventure continue e appassionanti notti sotto le stelle.

Sia Giovanni Belzoni che la moglie sono personaggi realmente esistiti, a loro dobbiamo numerose scoperte come la tomba di Seti I detta Tomba Belzoni e il ritrovamento dell’accesso alla tomba di Chefren in cui lasciò la famosa firma. Sebbene non fosse un archeologo nel senso moderno del termine, a lui si deve la nascita di un modo nuovo di fare archeologia.

Il romanzo La Chioma di Berenice, pur non aggiungendo nulla alla storia già scritta, ha senz’altro il merito di restituire vivacità a un mondo e a un’epoca scomparsa, raccontando con grande passione la storia d’amore di due personaggi affascinanti.

Mi ha incantato.

" La fiaccola piccola era spenta; la grande, appoggiata alle ginocchia di Osiride, accendeva di sfumature rosso cupo il disco sul suo capo. Fra loro, si vedevano appena e solo perché erano vicinissimi. La luce arrivava flebile e soffusa, tracciando solo i contorni delle cose e non il loro contenuto. Loro stessi erano perimetri di luce intermittente, nelle cui ombre si dovevano indovinare l’un l’altra. «Di più» disse, alzandole il viso, con la voce deformata dall’emozione. «Di più, Sarah. Vivremo più intensamente di così. Attimo per attimo, con un ritmo crescente, vertiginoso, frenetico. Voglio che mi ami. Che mi ami di più. La misura è un palliativo per chi manca di passione. E tu sei la passione.» Poi la sollevò da terra, come non avesse peso e la mise a sedere sulla pietra squadrata al centro della stanza, una sorta di altare disadorno. La strinse contro il suo corpo. E la baciò."
Profile Image for Laura Costantini.
Author 48 books96 followers
December 14, 2019
C'è un parallelo tra l'archeologia eroica e quasi mitica dell'epoca regency e il vagolare del lettore nel mare magno della produzione self. E questo parallelo mi conduce esattamente dove mi trovo: ho scoperto una gemma. Per puro caso. Una cover su un gruppo, io che non compro mai un libro per la copertina. Un'occhiata alla trama. La curiosità. Ho preso l'ebook e l'ho lasciato lì, in mezzo a mille altri. Non amo il romance, chi mi conosce lo sa. Lo uso, alle volte, come lettura leggera e disimpegnata tra un romanzo e l'altro. Ma questo non è un romance. È una biografia romanzata. È un romanzo storico. È un romanzo d'avventura. È un viaggio emozionante. È qualcosa di totalmente inatteso, scritto in modo superbo. L'autrice ha saputo fondere in modo meraviglioso e indistinguibile fantasia e storia, romanticismo e avventura. Di più, ha fatto un lavoro di scavo nella psicologia di una giovane donna di un'epoca lontana, costretta a rinnegare la propria personalità in nome di un appiattimento alla conformità, spacciato per etichetta, per educazione, per contegno. E ci ha mostrato il risveglio di Sarah, pagina dopo pagina, mentre Giovanni Battista, il suo grosso, esuberante, dolcissimo marito riusciva a estrarla da se stessa non diversamente da come avrebbe fatto con un prezioso e delicato reperto dell'antico Egitto. Un libro bellissimo, una lettura preziosa. Straconsingliato.
Profile Image for Ludovica Ponzo.
273 reviews7 followers
June 5, 2020
⭐️⭐️⭐️⭐️1/2


https://lalettricesullenuvole.blogspo...

Amalia Frontali, conosciuta attraverso Rebecca Quasi, a sua volta conosciuta attraverso Bianca Marconero. Scrivo “attraverso“ e non grazie, perché è proprio così che la letteratura si insinua nelle nostre vite: attraverso i consigli degli altri. Attraverso le infinite chiacchiere su un mondo parallelo, che è di quelli che affidano la loro vita alle pagine di un libro.

Mi piacciono i regency, ma senza essere così legata ad un periodo storico, mi piacciono in generale i romanzi rosa ambientati due secoli fa. Quali aspettative quindi su questo? Uno dei miei regency a tirarmi su il morale, a farmi sorridere, restando sul leggero, uno di quei libri che termini in qualche ora, ma di cui dopo qualche giorno fatichi a ricordare i nomi dei protagonisti.

La chioma di Berenice non è assolutamente ciò che mi aspettassi. È molto, molto di più. È un romanzo storico, vero, in cui i protagonisti, anche se rivisitati e stravolti, come dice la stessa scrittrice negli Approfondimenti storici finali, sono esistiti davvero. La bravura di Amalia Frontali, l’immensa bravura, è essere riuscita ad insinuare il seme della curiosità nel lettore, farlo appassionare alle scoperte archeologiche dei due protagonisti. Ed ultimo, ma non ultimo, incentrare l’attenzione su un matrimonio, perché questo è il motore che fa partire tutto, ma poi spostarla sul fulcro vero dell’intima narrazione: l’amore.

È un amore vero, è un amore grande quello tra Sarah Bane e Giovanni Belzoni. Eppure nel Vecchio Continente non potevano esserci un’inglese, compita e dedita alle consuetudini come Sarah ed un italiano, lontano anni luce dalle buone maniere, come Giovanni, più diversi. Eppure loro, con un matrimonio combinato a farli incontrare, grazie al carattere deciso e volitivo di Giovanni, risultano essere proprio una coppia moderna. In cui non contino le rendite, i possedimenti, gli abiti ed i gioielli (se non uno speciale scarabeo), ma i desideri, i sogni, la vera scoperta di se stessi.

«Non riuscivo a vederlo nel suo complesso perché non lo guardavo.
Vedevo quello che non era,
per il semplice fatto che non ero capace di immaginare di più.
Di guardare oltre.
Nessuno, prima di te, mi aveva insegnato ad aspirare alla diversità.»

Sarah sarà anche il personaggio che cambierà di più, nel modo di pensare, di parlare, di guardarsi e studiare il mondo intorno a lei. Cambierà la sua prospettiva, tanto da rivoluzionare anche se stessa, i principii, su cui aveva fondato la sua vita, cambierà il modo di amare il suo corpo, di convivere con la propria passione. Sarah sarà anche tutto questo, ma quello che, pur rimanendo fedele a se stesso, con il suo caratteraccio, con le sue perentorie idee, che lo porteranno a fare del pericolo il suo unico scopo di vita, sarà il personaggio per cui è impossibile non perdere la testa: il rozzo e saccente Giovanni. L’ho amato dalla prima all’ultima riga: il suo inconfondibile cipiglio, il suo silenzioso sentimento, il desiderio, diventato necessità, di rendere sua moglie una donna vera, di restituirle il suo istinto. Giovanni ama Sarah in modo totale, è disposto a fare qualsiasi cosa, qualsiasi cosa, pur di proteggerla, anche rinunziare a lei.

Lo spazio fisico (intenso capitolo chiamato Cadenza) in cui Amalia Frontali permette a Giovanni di parlare liberamente con il suo cuore, ad alta voce, è la parte più lirica dell’intero romanzo. È il fazzoletto di terra su cui Giovanni pianta il suo sentimento per Sarah.

È profondità.
È eternità.
È delicatezza.
È patimento.
È amore.

La parte sentimentale del libro, seppur descritta con minuzie di attenzione e cura, è sicuramente quella che emerge di meno. Ciò che sovrasta tutto il resto è la perfetta architettura del viaggio alla ricerca di reperti archeologici, della visione di più società messe se non a confronto, sicuramente analizzate benissimo. Amalia Frontali ha curato fino all’esasperata bellezza un apparato perfetto, tra Londra ed Egitto, continui richiami all’Italia, divertenti battute (condivisibili e condivise) sui francesi.

È un libro che lascia tanto di sé al lettore. È un libro che mi ha fatto scoprire un’autrice di straordinario talento. È un libro che permette di tornare a vivere un passato non lontanissimo, ma abbastanza archeologico. È un libro che parla dell’amore come solo andrebbe vissuto. È un libro dietro cui c’è un’accurata ed importante ricerca storiografica. È un libro che va letto. Ed anche riletto.
Profile Image for Giuls.
1,795 reviews137 followers
May 31, 2020
Per quanto sia sempre stata un’appassionata di Storia, soprattutto egizia, sono anche sempre stata una pessima con i nomi, per cui di Belzoni proprio non mi ricordavo l’esistenza.

Devo dire che sono rimasta davvero piacevolmente stupita da questo romanzo, che ho trovato molto al di sopra delle aspettative.
La storia è stata infatti in grado di catturarmi sin da subito e ho trovato davvero difficile poi staccarmi dal romanzo.
E questo soprattutto grazie al fatto che, nonostante sia molto romanzato, la storia si basa sulla Storia, su eventi accaduti realmente, rendendo il tutto davvero molto romanzato.
Sin dalla prima pagina, poi, si è visto quante ricerche e quanti sforzi ha fatto l’autrice per scrivere questo romanzo. Leggendo, infatti, ci si ritrova completamente catapultati nell’Egitto di inizio Ottocento, in un ambiente che, oltre che bellissimo, sembra davvero magico. Questa ricostruzione minuziosa si è vista non solo nelle descrizioni, ma anche in tutte le note presenti, che ho trovato allo stesso tempo un punto di forza e uno di debolezza del romanzo. Un punto di forza proprio grazie a tutte le cose che mi hanno permesso di scoprire, mentre sono state una debolezza più che altro per il numero, forse un po’ esagerato.

Per quel che riguarda i protagonisti, Giovanni Belzoni mi è piaciuto tantissimo, sin dalla primissima pagina. Nonostante all’apparenza sembri un uomo rude e sgraziato, in realtà sin da subito mostra di essere una persona molto dolce, pronto a tutto per il bene di sua moglie.
Sarah, invece, inizialmente non sono proprio riuscita a sopportarla, ogni volta che apriva bocca mi veniva voglia di strangolarla. Andando avanti, però, è pian piano cambiata, in modo molto lento e decisamente credibile, diventando alla fine una donna completamente diversa e molto più avventuriera, ma allo stesso tempo rimanendo lei stessa.

Nel complesso un libro che è stato davvero in grado di catturarmi e che mi è piaciuto molto, motivo per cui lo consiglio vivamente!
Profile Image for Laura.
875 reviews78 followers
June 14, 2021
Veramente un'ottima scoperta. Non conoscevo la storia di Giovanni Belzoni e di sua moglie Sarah Bane ma Amalia Frontali mi ha fatto venire voglia di saperne di più. Una storia interessante, avventurosa e romantica che personalmente non ho mai trovato pesante. Amalia Frontali non ci fa mancare nulla raccontandoci in versione romanzata la vita di due esploratori come i coniugi Belzoni ancora poco conosciuti. Poi ho apprezzato particolarmente la crescita di Sarah e il racconto delle condizioni di vita delle donne dell'epoca. Sicuramente leggerò altri romanzi di quest'autrice.
Profile Image for Alessia.
442 reviews21 followers
April 21, 2020
La cosa che mi ha colpito di più di questo romanzo è sicuramente lo stile di scrittura della Frontali, estremamente colto e davvero squisito da leggere. Il libro mi è stato consigliato da Amazon e devo dire che non mi ha deluso. Una lettura molto interessante, coinvolgente e che mi ha incuriosito tremendamente. Non conoscevo la figura di Belzoni, né la storia con sua moglie, e devo dire di essermi informata su di loro appena finito il libro. Un'ottima prova di scrittura e anche molto utile per imparare qualcosa in più sull'epoca, grazie alle esaustive note a piè di pagina.
Profile Image for Sissi Drake.
Author 5 books10 followers
March 18, 2020
Davvero un bellissimo romanzo dove la scoperta archeologica si mescola alla storia romantica dei due protagonisti. Mi è piaciuto davvero molto lo stile dell'autrice perché è riuscita a equilibrare le descrizione delle ambientazioni e del periodo storico con la trama, senza mai correre il rischio di annoiare con l'eccesso di dettagli (sono una di quelle che si stanca in fretta di lunghe e minuziose descrizioni di mobili, abiti, dimore e paesaggi). I due protagonisti sono persone complesse e complicate: a volte fanno arrabbiare, a volte sorridere, a volte innamorare. Complimenti davvero all'autrice.
Profile Image for Laura Travaglini.
94 reviews
March 19, 2022
Amalia, se stai leggendo questa review, sono quel procione pazzo di Laura. Al prossimo aperitivo mi dici 1) dove lo trovo uno come Belzoni 2) quando ce ne andiamo in Egitto per un viaggio senza biglietto di ritorno 3) come si fa a scrivere così bene, non della vita, ma dell’immortalità pur essendo solo uomini? Ho il bellissimo dubbio che la scrittura sia la chiave per conoscere tutte le vite, anche le vite oltre, anche l’infinito, pur avendone vissuta appena una.
Grazie.
Profile Image for Rita Terlizzi.
441 reviews11 followers
March 30, 2020
"La Chioma di Berenice" di Amalia Frontali

Independently published, 2019
435 pagine

Il Cairo, 1817.
Forte della migliore educazione britannica, a diciott’anni Sarah Bane si sentirebbe pronta per soddisfare la legittima aspirazione di ogni brava ragazza: convolare a nozze con un gentiluomo di forma e di sostanza, passabilmente innamorato e rigorosamente inglese. Si trova invece imbarcata per l’Egitto, dove lo zio diplomatico le ha combinato un matrimonio di convenienza con un avventuriero italiano, carente di ascendenza, fortune e delle più elementari nozioni di buona creanza. Per quanto male assortita sia l’unione, ribellarsi per Miss Bane è inconcepibile. Così, con le peggiori premesse, per la fresca sposa del carismatico Giovanni Belzoni, circense di successo, esploratore dilettante, ingegnere amatoriale e aspirante archeologo, inizia una straordinaria e rocambolesca luna di miele lungo il Nilo….

⭐⭐⭐⭐⭐♥️♥️♥️♥️♥️

Dopo una cavalcata nella gelida e selvaggia steppa leggendo "Il prezzo della Sposa", ho deciso di fare un salto nel caldo e magico Egitto con "La Chioma di Berenice" 😍
Ho scoperto che adoro lo stile di Amalia Frontali e così, come sempre, quando mi piace un autore, comincio a leggere tutte le sue opere 😃 👍🏻
E grazie a questo libro ho scoperto l'affascinante figura di Giovanni Battista Belzoni, che non conoscevo, nato a Padova il 5 Novembre del 1778 è stato un esploratore, ingegnere e pioniere dell'archeologia italiana, considerato una delle figure di primo piano dell'egittologia mondiale, fino al punto di ispirare il grande George Lucas per la creazione del personaggio di Indiana Jones, interpretato dall’attore Harrison Ford!!! 😀❣️
Grazie Amalia 🙏🏻😊

Un personaggio con un grande spirito di avventura ed una grande passione: i viaggi!!!
- Dal libro:
"Dio ci ha messi su questo mondo, da migliaia di anni. L'ha creato grandicello. E l’ha riempito di gente. Vorrà almeno che gli diamo un'occhiata, non ti pare?"

Amalia mi ha letteralmente portato in Egitto, dai paesaggi meravigliosi, il Nilo, le oasi, tra 1000 avventure e scoperte archeologiche, le Piramidi... e mi ha fatto scattare una curiosità... mhhh, mentre leggevo facevo ricerche su Google per vedere i templi, le tombe e le zone nominate... ecc. Voglia di partire immediatamente!!!!!
Tra realtà e fantasia il libro è bellissimo, l'ho letteralmente divorato in pochissimo tempo 👍🏻😀

I personaggi di Giovanni e Sarah sono fantastici... lui circense di successo, esploratore dilettante, ingegnere amatoriale e aspirante archeologo... lei a diciotto anni è il perfetto esempio del risultato di una lunga e costosa educazione britannica!!
La prima volta che Sarah incontra Giambatta è quando ci si "scontra" per puro caso lungo una strada di Lambeth, Quartiere centrale di Londra... e poi.... eccola al Cairo dove lo zio Henry, diplomatico e suo tutore legale, ha combinato per lei un matrimonio di convenienza con il suo socio in affari: Giovanni Battista Belzoni!!! 😱
Il "selvaggio" Giambatta 😂😂😂
E così inizia l'appassionante viaggio dei coniugi Belzoni lungo il Nilo.... quanto mi mancano ♥️😍

Cos'altro dire... solo... Amalia complimenti!!! 🔝
Consigliatissimo 👍🏻

⭐⭐⭐⭐⭐
Profile Image for Sabrina Di Stefano.
147 reviews4 followers
December 30, 2021
All’età di diciotto anni Sarah Bane è pronta per prendere marito e sogna un matrimonio felice con un gentiluomo inglese. Lo zio diplomatico però le combina un matrimonio di convenienza con l’avventuriero italiano Giovanni Belzoni, un aspirante archeologo dai modi burberi e molto lontano dal bon ton inglese.
Sarah si ritrova così imbarcata per l’Egitto, a trascorrere una luna di miele piuttosto insolita, in compagnia di un uomo che detesta e di cui disgusta i modi e gli atteggiamenti. Peccato che altri non sia che il suo novello sposo.

La protagonista è la giovane inglese Sarah Bane, di buona famiglia e orfana di padre, che trascorre le sue giornate in compagnia della cugina Rose.
Nonostante il suo carattere forte e impertinente molte volte, non può sottrarsi e rifiutarsi a quello che le viene imposto dallo zio diplomatico nonché suo tutore ed è così costretta a partire per l’Egitto per sposare un avventuriero italiano appassionato di archeologia di nome Giovanni, i cui modi le sono a dir poco intollerabili.
Giovanni Belzoni dal canto suo è tutt’altro che un gentleman, è carismatico, un po’ selvaggio e un po’ un elefante in un negozio di cristalli agli occhi di Sarah, ma è un uomo con le idee ben chiare, coraggioso e che sa quello che vuole.
Se inizialmente Sarah rimane sconvolta da ciò che questo matrimonio le riserva, con il passare del tempo si ricrede. È infatti il personaggio che subisce più di tutti un’evoluzione, trasformandosi da signorina schizzinosa, altezzosa ma anche ingenua, in una donna determinata e consapevole della propria vita.
I due protagonisti ovvero i coniugi Belzoni sono realmente esistiti e Amalia ha creato un romanzo su di loro davvero incredibile, romanzando quelli che sono stati i loro viaggi alla ricerca di scavi e tesori perduti di questa meravigliosa terra che da sempre sogno di visitare.
L’ambientazione è infatti magnifica, un viaggio tra le rovine antiche di un paese come l’Egitto che da sempre chiama fascino e meraviglia, maestosità e sontuosità, nonché un bellissimo periodo di storia che tutti abbiamo studiato e amato soprattutto alle elementari.
Nonostante ci siano tutte le basi per un bellissimo romanzo, purtroppo io non sono riuscita ad apprezzarlo come quasi sicuramente meritava. Innanzitutto non sono riuscita ad entrare in sintonia con i personaggi: Sarah fin da subito mi è stata antipatica, con quella sua aria da supponente e saccente, non è stata in grado di trasmettermi emozioni. Giovanni invece tutto sommato mi ha strappato qualche risata con il suo maldestro interesse per la giovane sposa e il desiderio di compiacerla in tutti i modi, ma nel complesso la loro storia e l’intera trama non hanno suscitato in me lo stesso interesse come era accaduto invece in “Il prezzo della sposa” e in “La gemma di Ceylon”.
Amalia dimostra ancora un volta di avere una profonda conoscenza della storia e nonostante la trama particolare e le sue grandi capacità di costruire un romanzo su fatti realmente accaduti, a malincuore purtroppo devo dire che il libro non mi ha coinvolto e anzi ho davvero faticato a terminarlo.

⭐⭐,5/5
Profile Image for Irene.
146 reviews36 followers
October 6, 2019
Se almeno metà della storia dei coniugi Belzoni è piegata ai bisogni di un romanzo, la ricostruzione storica dell'educazione delle giovani donne inglesi è ottima e infatti non si può fare a meno di detestare quel complesso sistema di cappi e lacciuoli cui Sarah Bane è imprigionata, prima di disfarsene anche e soprattutto grazie al marito. Le immagini dell'Egitto sono vivide anche se forse troppo modellate sul gusto esotico, la prosa è evocativa e lirica, peccato per quell'affatto usato esattamente al contrario del suo reale significato.
Profile Image for Floriana Amoruso.
1,343 reviews11 followers
January 27, 2021
https://labibliotecadellibraio.blogsp...
A inizio anno 2020, più e più volte mi sono imbattuta in questo ebook, dalla copertina molto bella ma non conoscevo la trama, finché proprio con lo scoppio della pandemia e una serie di offerte ho approfittato e l'ho acquistato, ma come spesso accade, non l'ho mai aperto, neppur per vedere di cosa si trattasse. Sono andata come siamo soliti affermare a fiducia, mi sono fidata delle tante amiche blogger che ne parlavano e finalmente quando nella rubrica ho dovuto scegliere, ho scelto La chioma di Berenice di Amalia Frontali.
Primo ebook che leggo di quest'autrice e devo dire che il tentativo è andato più che bene.

"Vedrai che ti sposo" disse, fissandola negli occhi.

Avete sospirato quando avete letto questa frase?
Beh io non proprio, però una dichiarazione fatta così lascia a intendere molte sorprese.
Sarah Bane è una diciottenne che vive a Londra, ospitata con la madre dal fratello di quest'ultima, è molto affezionata a sua cugina e con lei divide sogni e desideri.
Certo non si aspetta che dopo uno scontro frontale con uno sconosciuto con occhi azzurri fantastici le venga chiesto di convolare a nozze, e seppur a distanza di tempo è quello che succede, solo che non è lei a scegliere ma suo zio, che la costringe a raggiungerlo in Egitto per sposarsi con uno sconosciuto, che poi si rivelerà essere lo sconosciuto energumeno, alto 7 piedi ma con occhi fantastici, il cui nome è Giovanni Belzoni, l'uomo con cui si era scontrata tempo prima a Londra.
Sarah non sa cosa aspettarsi da questo matrimonio, cresciuta nella bambagia, all'insaputa di cosa sia l'amore e di cosa si celi dietro, è costretta a seguire suo marito e la nuova vita, una vita che non si prospetta essere serena, comoda ma rocambolesca, con sorprese che non le piaceranno per nulla...
La chioma di Berenice è un romance historical, Sarah è una ragazzina in molte cose, e forse per la prima volta mi trovo a concordare in pieno con la caratterizzazione che l'autrice ne fa, una ragazza del suo tempo, una ragazza che non conosce nulla oltre il palmo della sua mano che non sa cosa si nasconda dietro le persone che la circondano, è capricciosa, troppo legata al benessere e all'educazione che ha ricevuto a Londra e soprattutto non si ribella quasi mai e troppo piagnona. Scrivo quasi mai perché naturalmente nel corso della lettura Sarah cambia, cresce e si rende conto che la vita di Londra era solo una parte, la vera vita è quella che sta vivendo con suo marito, sta diventando donna.
Giovanni è un personaggio che ho amato molto, entrambi sono ai due poli, completamente diversi per cultura, educazione, crescita personale ma anche fisica, anche qui l'autrice ha "azzeccato" in pieno la caratterizzazione del personaggio, dalla vita piena di avventure a fronte di una scelta che lascerebbe perplessi anche i più scettici, e infatti, ho apprezzato molto la parte in cui, la Frontali ci fa conoscere i veri pensieri di Giovanni, delle sue paure e dei suoi sentimenti quelli che lo hanno convinto a buttarsi a capofitto in una storia così particolare.
In questo romanzo attraversiamo le acque del Nilo, visitiamo fantastici posti, leggiamo e direi quasi ascoltiamo dalla voce (un po' di immagianazione) di Giovanni le descrizioni di paesaggi infiniti e meravigliosi, mi sarebbe bastato chiudere gli occhi per vedere cosa lui stesse raccontanto alla giovane moglie sempre così suscettibile.
Non mancano naturalmente sorprese, battaglie e combattimentti, dove il Belzoni si mostra sempre pronto a difendere la sua donna, uomo alfa in tutto e per tutto.

Non essere contro di lei, dentro di lei mi fa bruciare non il corpo, ma l'anima e il corpo poi arde, ma è solo una brace pallida di quell'altro fuoco.

La chioma di Berenice non è solo un romance, ma è anche romanzo di avventura, perché sono tante le peripezie che la giovane Sarah deve affrontare, non l'ho amata molto nel suo viaggio iniziale, proprio per la sua incapacità ad affrontare le novità, in primis, suo marito. Quando scrivo che la Frontali fa un'ottima caratterizzazione del personaggio femminile lo scrivo per cognizione di causa, leggendo molti romance historical, le donne il più delle volte vengono descritte come eroine, fuori dal loro tempo, per modo di fare, per modo di comportarsi, è vero che sono comunque dei bellissimi romanzi, ma in questo credo che l'autrice ci abbia presentato una ragazza che è il tempo che vive, è contemporanea per il suo modo di essere e di comportarsi proprio secondo i canoni delle decenza che le sono stati inculcati sin dalla nascita.

"Che ti amo.
Che non mi sento mnacciato da te.
Né sminuito.
L'effetto che mi fai è semmai tutto l'opposto: il delirio di onnipotenza che averti vicino mi provoca è un dannato problema.
Neppure tu sei al sicuro dall'esaltazione a cui sono impotente. E che mi tormenta"
Profile Image for Silvia Sim.
144 reviews21 followers
October 8, 2021
Questo romanzo dai presupposti allettanti purtroppo si è rivelato poco più che mediocre e con un’identità confusa. Dalla sinossi ci si aspetta una mirabolante ed esotica avventura archeologica e amorosa, invece ci si ritrova un lungo e arruffato resoconto delle vicende di una giovane inglese fuori posto. Va senz’altro riservato a lettori adulti per via di certi contenuti, oltre che della prolissità dei capitoli e della scrittura non lineare.

Partiamo proprio da questa. Le frasi sono lunghe e piene di incisi che minano alla scorrevolezza del testo. Nella prima parte, esso è piagato da un uso eccessivo e incompetente del corsivo (sul dialetto veneto non mi esprimo). Inoltre tutto il volume è costellato da note con approfondimenti storici e spiegazioni spesso non funzionali alla trama. Insomma, uno stile volutamente involuto che non aiuta a seguire la narrazione già di per sé non fluida.

L’inizio è parecchio ostico, probabilmente uno scoglio per i lettori meno navigati. A seguito di quelle che si avverano essere «le peggiori premesse», dopo 4 estenuanti capitoli si approda in Egitto, ma ce ne vogliono ancora altrettanti prima che i protagonisti inizino il loro viaggio. Si tratterà di un’esplorazione dei territori e dei sentimenti che, alla fine, porterà ad importanti scoperte e lascerà relativamente soddisfatti. Di certo la componente di avventura è scarsa come quantità e qualità, ma in compenso vengono portati alla luce alcuni temi importanti e attuali come l’autodeterminazione e il cambiamento, l’indipendenza (soprattutto femminile) e la sinergia amorosa, la caparbietà nel perseguire i propri obiettivi.
Un altro aspetto positivo è l’inconsueta ambientazione africana, molto suggestiva e purtroppo non sfruttata appieno (ne è esempio il segmento brevissimo dedicato alla città di Berenice, che ammiccava nel titolo).

Dallo spazio al tempo: le vicende NON sono aderenti alla Storia vera. Molto onestamente l’autrice lo dichiara subito, ma le «importanti difformità introdotte» sono eccessive e di talune si poteva fare a meno senza ripercussioni. Anzi, per me questo libro dimostra che manipolare la realtà a volte crea più danni rispetto a lavorare di pura fantasia: infatti, nonostante il racconto non abbia pretese biografiche, è inevitabile che – per via del suo stile realistico e molto emotivo – vada a installare un substrato conoscitivo, il quale tuttavia risulta distante dal piano storico. In poche parole: la storia genera misconcezioni.
Ho parlato di realismo: purtroppo anche qui c’è una dissonanza, e per la precisione è la Voce che stona. Questo espediente narrativo soprannaturale è tanto importuno in itinere quanto inutile in ultima analisi. L’autrice stessa ha ammesso che avrebbe potuto risolvere le faccende in modo più semplice e attendibile, quindi perché far intervenire un elemento irrealistico??

Già il narratore sembra uno spirito che aleggia sulla protagonista: si tratta di un onnisciente che però si focalizza faziosamente su Sarah salvo fare, in qualche scena, dei vertiginosi scatti di prospettiva implicita tra lei e il marito. La mente di Belzoni – così per lo più oscurata – per fortuna viene dischiusa in due capitoli (Intermezzo e Cadenza), molto apprezzabili per la profondità emotiva.

Con questa 3^ persona decisamente parziale, la narrazione si focalizza dunque su un unico personaggio. Peccato che per ¾ del libro la protagonista è ottusa e tediosa; inoltre il suo arco di caratterizzazione è talmente tirato che alla fine diventa spocchiosa nel verso opposto. La conoscenza degli altri personaggi resta su un piano superficiale, quindi non restano impressi né ci si affeziona loro. Ciò avviene anche perché la maggior parte dei personaggi secondari compaiono in massa all’improvviso dopo un buco di trama tanto anomalo che lì per lì l’ho creduto un’omissione di stampa.

In conclusione, a malincuore mi tocca definirla un’opera deludente, nel senso che aveva grandi potenzialità e le ha sciupate. Certamente va fatto un plauso all’autrice per l’idea originale e perché traspare la sua passione per il soggetto trattato, ma il livello qualitativo del prodotto finale nel suo complesso è appena sufficiente.
310 reviews4 followers
September 23, 2023
Ho adorato questo romanzo delicatamente profondo e anche divertente.
Di base c'è la storia vera che per quanto romanzata, alterata o arricchita rende la trama concreta, reale. Siamo all'inizio dell'Ottocento, in Egitto, quando esplode la corsa all'esplorazione, alla ricerca di tesori nascosti. Nelle vicende narrate trapela il fascino, lo stupore delle scoperte archeologiche, delle grandi conquiste nella conoscenza di una ricca e complessa civiltà. Sapere che è stato un italiano, Giovanni Battista Belzoni, il protagonista, a dare un decisivo contributo a queste scoperte è motivo di orgoglio.
Uno dei meriti dell'autrice, oltre al notevole e approfondito lavoro di ricostruzione storica e allo stile di scrittura elegante e chiaro, è stato quello di dare una profonda umanità e sensibilità a delle tracce biografiche.
Giovanni, italiano di estrazione popolana, circense e archeologo fai da te, emerge col suo carisma, la sua determinazione, la sua passione per l'essenza della vita. Ama conoscere, esplorare, perseguire i propri obiettivi.
Fisicamente dotato per altezza e forza, non c'è ostacolo che lo distolga dai sui obiettivi, siano essi professionali o sentimentali. L'amore che lo lega a Sarah, sposarla è uno dei suoi obiettivi, è smisurato e commovente. È un uomo che non conosce mezze misure in tutto ciò che fa.
Se Giovanni mi ha affascinato, Sarah mi ha entusiasmato. Il suo percorso di crescita, di scoperta della vera sé stessa va di pari passo con la presa di coscienza del profondo sentimento nei confronti del marito.
Si presenta all'inizio del romanzo come la classica debuttante inglese dell'epoca della reggenza, ingessata negli schemi, nelle formalità e nelle regole che semplificavano, inquadravano, definivano l’esistenza, senza zone grigie e ambiguità.>>
L'irruzione di Giovanni nella sua vita, prima in un incontro fortuito e poi quando è costretta a sposarlo per un matrimonio combinato, sconvolge non solo i progetti e l'esistenza di Sarah, ma la sua stessa essenza. Le certezze, i riferimenti che le davano sicurezza, che considerava dei parametri di giudizio assoluto, vengono pian piano stravolti e smantellati.  Si ritrova a vivere, seguendo le imprese di Giovanni, come una nomade, senza comodità, con lo stretto necessario per la sopravvivenza ma scoprendo che il mondo cristallizzato in cui è cresciuta e che non avrebbe voluto abbandonare era una realtà fittizia.
Il disprezzo per il marito, che reppresenta l'antitesi del perfetto gentiluomo inglese, e per la sua filosofia di vita si trasforma gradualmente in ammirazione, in condivisione degli stessi ideali e infine in profondo amore.
Ammettere di amare Giovanni è una prova di forza per Sara, è la rinnegazione definitiva del legame con la famiglia ed il passato.
Mi piace pensare che da perfetta debuttante inglese Sarah si trasforma in una verace moglie italiana.
La trama si arricchisce di personaggi, reali e di fantasia, che intrecciano le loro storie con quella dei protagonisti in una magica avventura.
Profile Image for Anita Giannasio Mirisola.
Author 5 books46 followers
May 20, 2022
Un bellissimo romanzo storico e d'avventura, prodotto da una penna che lascia trasparire tutta la passione dell'autrice e il suo animo antico e romantico; durante la lettura ho pensato di avere per le mani un classico, mi piace definire il suo stile e i suoi contenuti una perfetta commistione tra le opere di Austen e Kipling, o di D'Annunzio e Salgari. Si stenta a credere che si tratti di un'emergente che si autopubblica, ogni cosa è estremamente curata, dalla grafica al testo, dalla narrazione alle note. Persino le poche inesattezze storiche vengono spiegate nelle appendici, e ogni piccola licenza viene perdonata, in virtù del modo eccelso in cui è stata messa a frutto.
Un romanzo sensuale che trascina il lettore nelle esotiche e (all'epoca dei fatti narrati) inesplorate terre nord-africane, dove i coniugi Belzoni scoprirono le molte meraviglie dell'antichità.
I due protagonisti hanno un rapporto inizialmente assai conflittuale e basato sulla scarsa comunicazione, ed è bello leggere il lento e graduale processo che li porta ad aprirsi e lasciarsi conoscere l'un l'altra; la loro storia personale mi ha molto coinvolta, facendomi provare una vasta gamma di emozioni (solidarietà, simpatia, rabbia, esasperazione, delusione e gioia da fangirl), e francamente non capisco quelle recensioni che criticano il comportamento di Sarah; forse ci si è dimenticati che si tratta di una diciottenne e che ha passato l'adolescenza nella totale repressione dei propri desideri e sentimenti? Francamente, dubito che chicchessia si sarebbe comportato diversamente, al posto della protagonista, sballottata in qua e in là contro la sua volontà.
Certo, Giovanni è un personaggio con cui è più facile simpatizzare, per la sua estrazione sociale popolare e il suo atteggiamento comico, sprezzante delle regole e dell'etichetta. Lui è l'istinto, Sarah è il controllo, perciò la loro interazione non può che essere catastrofica... ma un piacere per gli occhi da leggere!
Per non dilungarmi troppo né indulgere in spoiler, mi limito a consigliare questo romanzo agli amanti delle storie di avventura con ambientazione ottocentesca, agli appassionati di viaggi (le descrizioni dei paesaggi sono magistrali e coinvolgenti, come vere e proprie fotografie) e un po' anche ai lettori di storie d'amore; sul finale l'elemento rosa è risultato eccessivo per il mio cuore arido, ma sicuramente non lo sarà per le persone con un velo di romanticismo in più (e vi assicuro che non ci vuole molto ad averlo).
Rinnovo i miei complimenti all'autrice, sono lieta di averla scoperta e so già che leggerò altro di lei in futuro.
Profile Image for Chiara Ropolo.
1,476 reviews25 followers
April 12, 2023
4.5* https://lalettricesullenuvole.blogspo...

Romanzo storico e d’avventura, la Frontali ha romanzato la biografia di Giovanni Belzoni e sua moglie Sarah, regalandoci una storia fantastica, dove amore, avventura e contesto storico si fondono meravigliosamente.

La prima parola che mi viene in mente pensando a questo libro è scoperta, intesa sia come ritrovamento di luoghi e meraviglie nascoste, sia come scoperta di sé, accettazione che travalica le rigide regole sociali.
La Frontali, con il personaggio di Sarah, ha proprio voluto far questo, far capire che spesso il contesto sociale ci impone un atteggiamento, un pensiero unico, un modo di fare standardizzato, ma che ogni individuo ha il diritto di essere se stesso, di desiderare, di ambire ad altro che non sia ciò che gli altri hanno preconfezionato per noi. Inoltre essendo ambientato nel 1817, la questione femminile è determinante, affrontata tra l’altro in maniera sublime, tenendo conto del periodo storico e dell’educazione ricevuta.

Non ho subito apprezzato Sarah, proprio per questa sua chiusura mentale e questa voluta ignoranza, ma per lo stesso motivo l’ho adorata andando avanti con la lettura, con il suo ritrovato coraggio e determinazione.

Giovanni Belzoni è particolare, ma è impossibile non adorarlo, pur con tutti i suoi difetti, o forse proprio grazie a essi.

L’ambientazione è un punto fondamentale, forse persino più importante della storia d’amore. La Frontali si è presa tutto il tempo necessario a presentare i vari posti esplorati, le meraviglie naturali e dell’uomo, il fascino della scoperta. Il viaggio è insito nei protagonisti, la voglia di esplorare, di visitare, è ciò che li contraddistingue e le descrizioni sono state minuziose (per i miei gusti qualche volta persino troppo). I puristi del romanzo storico non potranno perciò non apprezzare il certosino lavoro di ricerca che si evince da ogni pagina. L’autrice si è presa qualche licenza, per esigenze di trama, ma sono spiegate e contestualizzate benissimo.
... continua sul blog
Profile Image for Katy Blacksmith.
Author 5 books5 followers
July 9, 2025
È il primo libro che leggo di Amalia Frontali. La sapevo legata al diciannovesimo secolo ed era davvero tanto che non affrontavo quel periodo in una lettura, anni che hanno cambiato il mio modo di approcciare quel periodo storico, per cui mi ci sono avvicinata senza particolari aspettative.
Sono molte le cose che ho apprezzato, forse le due principali sono i dialoghi e l'evoluzione dei personaggi principali.
I primi sono perle; sono stati in grado di catapultarmi davvero in quel periodo. Sono tornata ragazzina, a quando leggevo le peripezie degli archeologi dell'800 e mi hanno riportato alla mente immagini della prima visita al museo egizio di Torino, nel millennio scorso. Il museo come era una volta: teche polverose con cornici in legno tarlato, bigliettini scritti a mano con inchiostro seppia su carta ingiallita dal tempo che sembravano essere lì da quando erano stati acquisiti (e probabilmente per molti reperti era proprio così), non il museo ancora più meraviglioso di adesso. I dialoghi sono davvero evocativi per la scelta dei termini e dei punti di vista: si percepisce tutto quello che non è necessario raccontare dei personaggi.
E l'evoluzione rende perfettamente l'idea di quello che era il clima sociale del periodo.
Una ragazza "allevata" in un mondo fasullo, limitato, il cui unico posto per le donne è al pari di un accessorio… si trova catapultata senza appello in una situazione del tutto diversa. Se deve valutarla con i canoni del mondo in cui è stata cresciuta è un disastro, una tragedia. Ma potrebbe non essere l'unico metro con cui misurare gli eventi.
Esistono altri metri? Esistono altri modi di guardare il mondo? E il mondo è davvero quello che le avevano insegnato o magari è un po' più grande, un po' più vario? Forse anche più pericoloso.
Il gradimento delle letture lo misuro in base al fatto che mi facciano fare nottata.
Ho fatto nottata, quindi le stelle sono tutte meritate.
Profile Image for Valentina Tani.
46 reviews12 followers
April 6, 2021
È stato un percorso inizialmente impervio, questo.
Ho faticato tanto ad arrivare a metà libro, ma da lì in poi è stata tutta in discesa.
Ciò che da principio mi ha ostacolato enormemente è Sarah, la protagonista femminile, colei attraverso i cui occhi, seppure il romanzo sia narrato in terza persona, viviamo le avventure in Egitto sue e del marito Gianbatta.
È talmente ben caratterizzata da risultare perfetta nel ruolo di giovane donna inglese e altolocata dell'800, pertanto a mio parere insopportabile.
Ho provato più volte l'istinto di infiltrarmi fra le pagine e prendere a sonori schiaffoni la sua testolina bionda.
Piano piano però lei evolve e viene alla luce come il personaggio interessante che i cenni storici ci insegnano fosse.
Questa crescita dell'eroina va di pari passo con la maturazione del rapporto fra lei e il marito e qui non posso che fare uno scrosciante applauso ad Amalia!
Non è mai stata stucchevole nè precipitosa, si è presa il suo tempo per portare alla luce una bella storia sentimentale e personaggi che mi sono entrati nel cuore (Gianbatta in particolare).
Per una che non apprezza il romance, questo libro è stato davvero una bella scoperta.
Ho amato moltissimo la scrittura raffinata e mi sono appassionata tanto ai coniugi Belzoni e Nizzoli che penso proprio andrò a documentarmi meglio sulla realtà storica (sono costretta ad ammettere la mia ignoranza: senza Amalia, probabilmente non avrei mai saputo della loro esistenza).
Decisamente un bel viaggio, preparato fin nei minimi dettagli nonostante qualche refuso qua e là che però si può perdonare!
Profile Image for Tra Le Braccia Di Un Libro.
970 reviews42 followers
October 11, 2019
RECENSIONE DI LIDIA
VOTO: 5

Dopo il bellissimo “La gemma di Ceylon”, che mi ha fatto conoscere e amare quest’autrice, dalla penna meravigliosa e dalla profonda conoscenza della Storia, ho avuto il grande privilegio di leggere in anteprima il suo ultimo romanzo, che si ispira alla figura di Giovanni Battista Belzoni.
Avventuriero, circense, ingegnere dilettante e appassionato di archeologia, italiano, vissuto a cavallo tra due secoli, tra la fine del 1700 e l’inizio del 1800, Giovanni si accaparra un ruolo centrale ne La chioma di Berenice, che descrive vividamente la sua campagna di scavi e scoperte nell’Egitto e le sue vicissitudini amorose con la sposa inglese, Sarah.

La storia inizia tuttavia in Inghilterra, dove una giovanissima Sarah Bane, orfana di padre e sotto la tutela dello zio, console generale in Egitto, deve fare i conti con le regole stringenti di una società ingessata e la ricerca di un buon partito da sposare, unica prospettiva onorevole per una ragazza che si rispetti. Alle prese con i primi approcci con un corteggiatore gradito, Sarah viene colta di sorpresa da una lettera del suo tutore, che nel frattempo l’ha promessa sposa in Egitto a un suo non meglio identificato socio in affari, e la chiama a raggiungerlo in Africa, in compagnia della madre.

È impossibile per Sarah ribellarsi a questa decisione, non da ultimo per motivi economici, ma non è troppo tardi per commettere un’ultima, ingenua impulsività in madrepatria, che le rovinerà definitivamente la reputazione e la convincerà che opporsi al suo destino è compito troppo gravoso per le sue deboli forze.

Quindi il matrimonio combinato si farà, Sarah e la madre lasciano l’Inghilterra e attraversano il Mediterraneo senza sapere cosa le attende, senza sospettare che il misterioso fidanzato, che è riuscito a ottenere a distanza la mano della ragazza, in realtà è un soggetto ben poco blasonato, che un paio di anni prima aveva incontrato Sarah a Londra, per caso, e se ne era invaghito al primo sguardo: il nostro Belzoni!

Giovanni dimostra, per le imprese straordinarie e per gli affari, doti non comuni di coraggio e astuzia, tuttavia si muove nella buona società del Cairo come un elefante in un negozio di cristalli: il suo maldestro entusiasmo per la giovane fidanzata e il desiderio di compiacerla sortiranno effetti tragicomici, ma in compenso riusciranno a far breccia nel nostro cuore di lettori e farcene innamorare perdutamente.

Sarah oscilla tra la disperazione e la rassegnazione; suo marito è imprudente, presuntuoso, ingombrante, senza la minima eleganza o riservatezza, eppure… viaggiare con lui sul Nilo, scoprire tesori nascosti, vestigia di una civiltà antichissima, lasciarsi sorprendere dalle bellezze del deserto e delle cateratte, sopravvivere a ogni sorta di rischio e avversità, cambieranno il suo animo e la sua personalità per sempre.
La trasformazione del personaggio di Sarah, il suo lento e inesorabile affezionarsi a quel marito bifolco e sprezzato, eppure coraggioso e schietto, e la sua emancipazione da una cultura ristretta e patriarcale, saranno graduali e inevitabili, favoriti da un contesto del tutto differente da quello in cui è stata educata e lontano dalla severa e limitata Inghilterra. Giovanni si strugge d’amore e di passione per lei, ma saprà aspettare, rispettarla, proteggerla, convincerla, portarla a sé (sedurla) con pazienza e determinazione.Non si pensi, tuttavia, a un romanzo sdolcinato, tutto zucchero e schermaglie tra innamorati capricciosi, destinati in ogni caso a un facile idillio. Troveremo invece avventura, suspense, tradimenti alle spalle degli sposi, intrighi politici e di interesse, fughe rocambolesche e pericoli in ogni dove.

Il tutto ci accompagnerà nel meraviglioso contesto dell’Egitto dell’epoca, che la scrittrice dimostra di conoscere a menadito, dal punto di vista artistico, etnografico, paesaggistico e archeologico. Chi ha avuto la fortuna di visitare questo paese non potrà che ritrovarsi con nostalgia nelle fantastiche descrizioni, chi invece non l’ha ancora fatto si riproporrà di rimediare al più presto.
I protagonisti sono affiancati da numerosi personaggi secondari, tutti descritti con cura e dettaglio, sfaccettati e caratterizzati alla perfezione, in modo da rimanere impressi per il loro peculiare modo di fare e di sentire. Ma Amalia Frontali popola il suo mondo anche con numerosissime comparse: indigeni, tribù nubiane, harem esotici, loschi malandrini e infidi ufficiali della vecchia Europa. È un affresco coloratissimo, sfaccettato con grande ricchezza e generosità, vivace e in tumulto, dove il caos delle cittadine si alterna con il silenzio possente delle notti stellate del deserto.

Giovanni e Sarah attraverseranno con mille peripezie un grande Paese, ma il loro viaggio sarà soprattutto interiore: come il fastoso scarabeo d’oro, regalo di fidanzamento di Giovanni, anche loro si perderanno e si ritroveranno molteplici volte, prima di suggellare il matrimonio con un sentimento e una passione profondi, capaci, come le loro amate rovine faraoniche, di resistere a ogni avversità e di sfidare senza paura l’ingiuria del tempo e degli uomini.
Il registro narrativo è raffinato e ci cala ancor più nel periodo storico, i dialoghi tra i personaggi sono vivaci, briosi, insaporiti di volta in volta da tutte le sfumature emotive che possiamo immaginare. La lettura scorre veloce, la trama tiene avvinto il lettore come in una fiaba orientale, dove a ogni capitolo ci si aspetta, non invano, una nuova avventura, lo svelarsi di un mistero. La maturazione emotiva di Sarah è il fil rouge che attraversa la storia dal primo capitolo all’ultimo, ma è Giovanni il vero trionfatore, l’eroe fuori dai canoni per il quale faremo il tifo, la personificazione della libertà, dell’ingegno, della perseveranza e della forza di volontà. Lasceremo i due sposi molto a malincuore, al culmine della loro parabola di felicità, ma sfido qualsiasi lettore, una volta chiuso il romanzo, a non volerne sapere di più su come, nella storia e nella realtà, i due continuarono a vivere la loro storia d’amore e di avventura.
http://tralebracciadiunlibro.blogspot...
Profile Image for Veronica.
476 reviews
April 20, 2021
Questo libro mi ha fatto venire voglia di vedere la mostra dedicata a Belzoni e di sapere di più su di lui e specialmente su sua moglie Sarah.
Mi ha conquistato dalle battute iniziali. La narrazione semplice e chiara con quella manciata di frasi in dialetto veneto mi ha conquistata. Ho riso di cuore in più di un'occasione specialmente nella parte iniziale del romanzo dove Sarah non è ancora innamorata di Belzoni, e ho amato la figura di quest'ultimo e apprezzato tantissimo l'evoluzione di Sarah. Che dire poi dello scenario magnifico descritto dall'autrice? Io ero lì, se chiudo gli occhi mi sembra più reale di questo schermo di pc che invece ho davanti. È un libro avventuroso con le sue risse, scoperte e esplorazioni che mi ha fatto davvero viaggiare a occhi aperti e benché la storia non ripercorra esattamente i reali fatti storici risulta autentica, reale. Non si può che ringraziare l'autrice allora e metterlo tra i preferiti.
Decisamente da leggere. Oh, un'ultima cosa rivolta a tutt* quelli che scrivono romanzi d'amore: prendete esempio da questa scrittrice che è riuscita a farmi apprezzare una storia romantica senza che diventassi scettica, nauseata e annoiata.
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955 reviews3 followers
December 10, 2024
Considero Amalia Frontali una delle migliori scrittrici di romanzo storico in italiano, e apprezzo il fatto che prenda spesso spunto da un personaggio realmente esistito per tesservi intorno una storia (d'amore) un po' vera un po' inventata; e, qui, la vita avventurosa del protagonista (un cercatore di tesori nell'Egitto dei primi decenni dell'ottocento) vale già di suo l'intero romanzo.
La scrittura è molto curata, anche se con un minimo di rigidità, che nei momenti strategici abbatte un po' il pathos: ma, di fronte a quel che si legge in giro, non mi sento proprio di avanzare critiche.
Come tutte le scrittrici moderne che parlano di donne antiche, anche AF non può fare a meno di lasciar trasparire il proprio biasimo per la condizione/educazione femminile del tempo: e ciò, anche se fatto con molta leggerezza, introduce nel racconto un elemento estraneo.
60 reviews1 follower
September 16, 2024
È un romanzo liberamente ispirato alla vita dei protagonisti (realmente esistiti).
Principalmente parla di come sboccia un improbabile amore, ma bellissimo e potentissimo, tra due persone in seguito ad un matrimonio combinato voluto dal protagonista.
Giovanni è un personaggio tenace, perseverante.
Sarah si rivela una scoperta incredibile.
Io poi ho scelto di leggerlo durante il mio viaggio in Egitto in cui il libro è ambientato (Giovanni so occupa di portare alla luce e spostare le rovine egiziane)...quindi è stato davvero suggestivo e un'ottima scelta per il viaggio.
Ve lo consiglio per una lettura romantica e leggera.
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6 reviews1 follower
April 17, 2020
Ho amato e divorato questo libro. Un continuo esplorare l'egitto che, grazie alla descrizione dell'autrice, mi sembrava quasi di viverlo in prima persona, di innamorarmi pagina dopo pagina di Belzoni e di soffrire il caldo dell'Africa. Un libro che mi ha fatto innamorare dell'Egitto, delle antiche roviche egizie e che mi ha fatto incuriosire e conoscere un italiano che mi era totalmente sconosciuto. Consiglio vivamente questa lettura a chiunque, un modo anche di apprezzare meglio i musei egiziani e la fatica e felicità ad ogni scoperta archeologica. Decisamente tra i miei libri preferiti!!!
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