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Se una notte a Parigi, una tedesca e un italiano

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Cosa può fare un giovane disoccupato e ipocondriaco con la passione per la letteratura francese, se non emigrare a Parigi? Federico ha trent'anni, viene da un paesello dell'Abruzzo e dopo la laurea alla Cattolica di Milano si barcamena tra uno stage non retribuito e l'altro. Così, un po' per fuggire alla precarietà, un po' per realizzare il suo sogno di studente Erasmus, decide di fare il salto e, come nelle più belle favole, trova subito un vero posto di lavoro e persino l'amore. Lei si chiama Julia: ha gli occhi di ghiaccio e i capelli lunghi biondissimi. È praticamente perfetta, se non fosse che è tedesca e soprattutto... il suo capo! Allo scoccare del primo bacio, arriva anche la lettera di licenziamento - oltralpe il conflitto di interessi è preso più sul serio che da noi. Ma si tratta pur sempre di una storia d'amore e Julia invita Federico a vivere a casa sua. I mesi passano e, mentre sul fronte lavorativo tutto tace, l'orologio biologico della compagna in carriera comincia a farsi sentire. Da mantenuto a mammo il passo è breve e con la nascita di un bimbo italo-franco-tedesco, figlio dell'Europa unita, Federico dovrà fare i conti con le sue nuove responsabilità di padre e la sua innata attitudine alla fuga. Liberarsi dagli stereotipi basterà per non capitolare? La voce fresca e divertente di una generazione in bilico tra la nostalgia di un passato che non esiste più e le audaci sfide di un futuro incerto. La storia vera di un italiano all'estero, moderno e multiculturale ma con l'ansia da prestazione.

324 pages, Hardcover

Published March 11, 2020

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About the author

Federico Iarlori

2 books1 follower
Federico Iarlori (Ortona, 1983) dopo la laurea all’Università Cattolica di Milano si è trasferito a Parigi, dove vive e lavora da più di dieci anni. È attualmente giornalista, traduttore e producer freelance, ma conta di smettere al più presto. Papà di due bimbi italo-franco-tedeschi, ha fondato il blog "Il Mammo" per raccontare la sua storia di casalingo disperato a Parigi. È stato co-protagonista della serie web di successo Ritals.

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1 star
6 (10%)
Displaying 1 - 15 of 15 reviews
Profile Image for Anastasia Bartashuk.
107 reviews9 followers
September 2, 2022
Leggendo quasi sempre libri impegnativi come romanzi storici o saggi, ho voluto tanto leggere questo libro per avere dei momenti di leggerezza e un sorriso. Peccato che di sorrisi non me ne ha fatti fare nemmeno uno. Forse un po' all'inizio ma dopo una ventina di pagine è diventato stancante e fastidioso.
Mi chiedo come un Editore importante come Giunti abbia pubblicato un libro del genere. Ma l'hanno letto prima di stamparlo e metterlo in vendita?
Ma andiamo con ordine. Il nostro protagonista è un uomo dotato forse di una sola caratteristica: l'ironia (appartenente alla categoria ridicola). È un uomo che sembra soffrire della sindrome di Peter Pan o è semplicemente pigro e pensa solo a bere, mangiare e fare ses*o (oltre a lamentarsi della mancanza di lavoro). Ma non giudico tanto il suo modo d'essere (ognuno è fatto a modo suo) ma quanto racconta: i capitoli narrano cose a caso senza uno scopo e nemmeno un senso logico.
Il protagonista cerca invano di descrivere usanze e costumi tedeschi e francesi cadendo in una a dir poco (come detto già precedentemente) ridicola ironia ripetendo modelli e stereotipi visti e sentiti.
Ma la cosa peggiore è l'infinito narrare del modo in cui gli italiani vengono visti all'estero. Si descrive l'italiano medio visto già ai programmi come Made in Sud o film italiani che escono ogni anno a Natale. Ma il peggio è che se la ride e quasi quasi se ne vanta.
Citando gli altri personaggi, la compagna è colei che gli paga l'affitto (frase ripetuta almeno 10 volte) e del figlio non viene mai detto il nome.
Ho letto in un'altra recensione che una bella conclusione sarebbe stata mandarlo a lavorare 12 ore al giorno. Infatti così avrebbe condiviso l'affitto e non avrebbe tempo di ironizzare sugli stranieri, parlare di quante volte e dove va in bagno (descritto nei dettagli nel libro) o da quanto tempo non fa ses*o.
Noioso, ripetitivo, agghiacciante, disagiato.
Profile Image for Fabio Ruotolo.
54 reviews4 followers
September 10, 2020
Parte bene, poi si perde negli stereotipi. Anche la trama si perde ed alcuni capitoli sembrano dei riempitivi. Libro comunque scorrevole.
Profile Image for Celestina.
67 reviews
July 5, 2020
Un po’ di temo fa sono entrata in libreria chiedendo suggerimenti su qualcosa di leggero e piacevole da leggere.. ecco quanto proposto dalla commessa.
La lettura parte piacevole, con molti sorrisi e alcune parti in cui mi ritrovo (nata e cresciuta in Germania che sta con un autoctono della Lombardia in provincia di Milano - non Parigi)... verso metà libro però cambio un po’ la lettura, inizio ad annoiarmi sia perché continuano gli stereotipi (italiani, tedeschi, francesi) sia perché ho la sensazione che lo scrittore non viene a patto con le sue scelte e pertanto le rovescia sui lettori.
Le verità sacrosante su cosa si vive durante il primo anno di vita dopo la nascita di un figlio non bastano per rendere la lettura convincente... inoltre, mi sembra che perde il filo del racconto e ogni capitolo alla fine è un episodio che serve per riempire pagine più che seguire un obiettivo specifico.
Lettura comunque scorrevole.
Profile Image for Barbara .
110 reviews7 followers
May 31, 2020
Federico è un ragazzo che, dopo essersi laureato a Milano, anziché tornare in Abruzzo - la sua terra d'origine - decide di realizzare il sogno di una vita a Parigi. E magari perché no, anche quello di sposare una bella francese.
La vita da italiano in Francia non è semplice: il caffè fa schifo, il cibo è per lo più immangiabile e i francesi sono molto diversi dagli italiani per quanto riguarda i rapporti umani (e sono d'accordo con l'autore su tutte e tre le cose).
Federico riesce a trovare un lavoro ed è qua che conoscerà Julia, una bellissima donna tedesca, con la quale inizierà una relazione. Relazione che lo porterà al licenziamento in quanto Julia è il suo capo e amore e lavoro non sono conciliabili.
I due andranno a vivere assieme e sarà Julia a "mantenere" Federico, anche dopo l'arrivo di un figlio. Per forza di cose Federico diventerà un mammo in piena regola.

Il libro è molto ironico e divertente. Non sempre ho apprezzato la quantità pazzesca di stereotipi che contiene (soprattutto sulle differenze culturali), semplicemente perché non amo che si faccia di tutta l'erba un fascio. Molti sono buttati lì come battuta, alcuni verranno poi smentiti... però un po' mi hanno ugualmente infastidita.
Ho invece molto apprezzato il ruolo di mammo e casalingo di Federico, che a tutti gli effetti si occupa della casa e del figlio mentre la moglie lavora. Ed è una cosa da non dare per scontato, assolutamente. Questo perché la parità dei ruoli spesso lo è solo di facciata ed il carico mentale che riguarda la casa ricade sempre e comunque sulle spalle della donna. Invece i due trovano un equilibrio in questa situazione. Julia vi è più abituata culturalmente, un po' meno Federico (e si confronta con le difficoltà tipiche di una casalingo/mammo, che fin troppo spesso vengono sottovalutate e date per scontato)

Ci sono tante cose in questo libro: ricordi, amicizie, amori, famiglia, difficoltà, mancanze, sogni, paure... e la mia bella Parigi ♥️🌍
La scrittura è fluida, divertente ed intelligente.
Federico è un ragazzo come tanti, potrebbe essere chiunque di noi. Raccontare questo suo spaccato di vita, prima come italiano all'estero, poi come padre di un bimbo francoitalotedesco rende la trama curiosa e diversa dal solito.
Profile Image for Lidia.
14 reviews
September 6, 2023
Ho conosciuto Federico ai tempi di Ritals, la webserie su YouTube a cui ha partecipato dove veniva raccontata in chiave irriverente, sarcastica e a volte tragicomica la vita degli italiani all’estero; in particolare, nel suo caso, in Francia.

Federico mi ha dato l’impressione di voler conservare la stessa ironia. A mio avviso, però, senza successo. È spesso scaduto in battute pessime, un po’ scontate. Era un’ironia già vista, una brutta copia di Ritals.

Non sto dicendo che non si possa ironizzare su tutto, si possono azzardare anche generalismi beceri sulle nazionalità, commenti maschilisti eccetera, ma bisogna saperlo fare bene. Federico mi è sembrato che non fosse in grado a gestire questo tipo di ironia.

Ed è un peccato, perché in realtà ho apprezzato molto la parte più umana del libro, in cui racconta senza mezzi termini e senza fronzoli la vita complicata di un neo trentenne alle prese con il lavoro, la casa, le relazioni e l’arrivo di un figlio.

Non mi sento di dare più di due stelle.
6 reviews
August 10, 2020
Carino, scritto in una maniera divertente e leggera. Certi passaggi mi risultavano un po' lenti, pero' comunque una bella lettura, soprattutto per quelli che capiscono com'e' vivere in un paese straniero e essere in una relazione internazionale e interculturale.
Profile Image for Fabio Palumbo.
6 reviews
July 16, 2024
The part I liked the most is the last 20 pages where it gets more into a reflection about life, parenting and getting old.
It’s an easy read, but maybe too many stereotypes.
I lived in Paris and I’m Italian too and I think some parts were too obvious.
But nice story!
Profile Image for Carla.
7 reviews
August 8, 2025
Un libro che apre gli occhi alla difficile realtà della vita da expat degli italiani all'estero, con comicità e leggerezza. Una storia raccontata in prima persona esaminando i pregi e difetti della vita fuori dal "Bel Paese".
Mi ci sono ritrovata molto!
Profile Image for Eleonora.
13 reviews
November 27, 2022
La sua comicita' e' particolarissima. Si riconosce un suo stile personale. Descrive al meglio qualunque situazione. Davvero bravo!
Profile Image for ALESSANDRA ESPOSITO.
126 reviews2 followers
May 24, 2025
Se volete un libro che vi farà ridere e sorridere, che esagererà con gli stereotipi fino a fare il giro ed essere reale, che racconterà una storia uguale a mille altre pur restando unica e personale, che vi farà amare Parigi se non la conoscete e ve la ricorderà con nostalgia se ci siete già stati. Nella sua semplicità questo libro, forse un po' troppo lungo, mi è piaciuto e mi ha fatto conoscere un autore colto e simpatico, felicemente espatriato, che parla al cuore di tutti.
Profile Image for Blu.
19 reviews5 followers
July 17, 2020
Mah. A tratti simpatico. Un poco pieno di stereotipi, anche se usati in modo ironico per raccontare in modo disincantato la vita da expat.
Profile Image for Claudia Tarquini.
22 reviews2 followers
February 15, 2025
Federico decide di andare a vivere a Parigi, abbandonando la precarietà di Milano. Il ragazzo è originario dell’Abruzzo, ma vive nella grande metropoli dove ha frequentato l’università Cattolica. Terminati gli studi, entra in quel circolo vizioso che è la ricerca di un impiego che ti possa dare la possibilità di vivere decentemente in una città come Milano. Peccato che non faccia altro che passare da uno stage non retribuito ad un altro. Decide quindi di provare a sbarcare il lunario, trasferendosi all’estero. La meta designata è Parigi, città che già conosce in quanto ci ha passato i suoi giorni da studente in Erasmus. Qui trova lavoro e anche l’amore. Peccato che Julia sia tedesca e non francese (cosa che Federico ha sempre sognato), ma soprattutto sia anche il suo capo (dettaglio da non sottovalutare). Così non appena i due cominciano a frequentarsi, lei gli fa trovare pronta una bella lettera di licenziamento. Federico si trasferisce nel minuscolo appartamento di Julia, finché un giorno scoprirà che la paternità è dietro l’angolo.
Il libro è abbastanza carino e la scrittura piuttosto scorrevole, peccato sia una concentrato di stereotipi (italiani, francesi e tedeschi) e di maschilismo. Diciamo che ci sono dei punti dove Federico lo avrei preso volentieri a pizze in faccia! Si salva l’ultima parte dove sembra diventare un pochino più maturo. Si concentra sul rapporto che può esserci tra due giovani che decidono di mettere al mondo un bambino e dei vari sacrifici da affrontare che però sembrano valerne la pena, ma soprattutto si concentra su quello che vorrebbe fosse il rapporto con suo figlio.
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