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Gioia #1

Und doch fallen wir glücklich

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Gioia ist siebzehn und in der Schule eine Außenseiterin. Obwohl ihr Name »Freude« bedeutet, wird sie von allen in ihrer Klasse nur »Trauerkloß« genannt. Sie gilt als »seltsam«, weil sie sich nichts aus Partys und Klamotten macht und ihre Jeans nur deswegen Risse aufweisen, weil sie wirklich alt sind. Stattdessen schreibt sie sich Gedichtzeilen von Rilke auf den Arm, hört Pink Floyd und hat eine heimliche Leidenschaft, die sie glücklich macht: Sie sammelt unübersetzbare Wörter aus allen Sprachen. Der Einzige, der Gioia versteht, ist der alte Philosophielehrer Dr. Bove, dem sie Fragen stellt, wenn die anderen sich auf dem Schulhof zusammenrotten. Eines Abends, als der Streit ihrer Eltern zu explodieren droht und sie der unerträglichen Atmosphäre zu Hause entflieht, trifft sie in einer verlassenen Bar einen geheimnisvollen Jungen, der dort mitten in der Nacht allein Darts spielt. Er nennt sich »Lo« und ist achtzehn Jahre alt. Und zum ersten Mal hat Gioia das Gefühl, verstanden zu werden. Lo wird zum Mittelpunkt ihres Lebens, das plötzlich einen Sinn hat. In die freundschaftlichen Begegnungen der beiden jungen Menschen schleicht sich bald die Liebe ein. Doch der Zauber währt nicht lange. Eines Tages ist Lo verschwunden – und mit ihm ein Geheimnis, von dem Gioia nichts wusste. Bei dem Versuch, Lo zu finden, erkennt sie, dass auch das Wort »Liebe« viele Bedeutungen haben kann ...

320 pages, Hardcover

First published April 18, 2017

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About the author

Enrico Galiano

20 books324 followers
Enrico Galiano è nato a Pordenone nel 1977. Insegnante in una scuola di periferia, ha creato la webserie Cose da prof, che ha superato i venti milioni di visualizzazioni su Facebook. Ha dato il via al movimento dei #poeteppisti, flashmob di studenti che imbrattano le città di poesie. Nel 2015 è stato inserito nella lista dei 100 migliori insegnanti d’Italia dal sito Masterprof.it. Il segreto di un buon insegnante per lui è: «Non ti ascoltano, se tu per primo non li ascolti». Ogni tanto prende la sua bicicletta e se ne va in giro per il mondo con uno zaino, una penna e tanta voglia di stupore.

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5 stars
3,687 (39%)
4 stars
3,356 (35%)
3 stars
1,673 (17%)
2 stars
485 (5%)
1 star
124 (1%)
Displaying 1 - 30 of 821 reviews
Profile Image for Megi Bulla.
Author 2 books8,679 followers
June 28, 2022
Un romance che non è solo un romance.
Un libro che parla ai ragazzi dei ragazzi.

Ho apprezzato la scrittura passionale: piacevole e mai noiosa. Il messaggio che vuole mandare arriva forte e chiaro ed è evidente che l'intenzione di questo libro è quella di arrivare ai giovani, di farli sentire meno soli e di rendere comune sentimenti che in adolescenza sembrano appartenere a noi e basta.
Il finale non è quello del classico romance e a un certo punto mi sono veramente chiesta dove volesse andare a parare.

Purtroppo l'originalità si ferma qui.
Probabilmente sono troppo fuori target, ma a me i personaggi così stereotipati hanno creato disagio. La protagonista è la sfigata che non sa di essere bella, l'alternativa che ascolta musica rock e che è cresciuta troppo in fretta, troppo matura per la sua età.
La cattiva è la bellissima della classe che segue la moda e decide di indirizzare tutte le sue energie nel rendere impossibile la vita della protagonista.

Il rapporto con il professore che dedica OGNI ricreazione alla protagonista così che lei possa confidarsi è davvero poco credibile, ma qui è possibile che io sia influenzata dal fatto che i miei docenti non lo avrebbero mai fatto.

É scorretto dargli 2 stelle solo perché io sono fuori target? Non lo so. Vedete voi come prendere questa recensione.
Profile Image for Vesper Lux.
50 reviews
November 16, 2020
Sapete qual è il problema di questo romanzo e di tante recensioni qui sotto?
Questo:
la ragazzina seduta in un banco senza amici, quella incompresa e diversa dagli altri, che non importa cosa stesse succedendo era sempre fuori luogo.
Il problema è che tutti, tutti, me compresa, si sono sentiti diversi, incompresi, quella strana...e ciascuno finisce per usare questa diversità per chiudersi in una bolla di superiorità e scaricare le colpe sugli altri: non mi vogliono, non mi capiscono, sono banali, sono superficiali, io non sono come loro, sono diversa, sono migliore...
Solo che questa diversità è inesistente. Nel momento in cui guardi davvero suddetti "altri" ti rendi conto che si sentono esattamente come te: diverso, incompreso, non capito, non apprezzato.
E, secondo, che nessuno è obbligato a esserti amico, frequentarti, a trovarti simpatica o piacevole. Devono trattarti con civile cortesia, ma nulla più.
E il paradosso è che ognuno applica questa cosa a sé, vantandosene: pochi ma buoni, sono selettiva, meme alla "mi stanno tutti sul ...", ma nel momento in cui sei tu quella non apprezzata, lo si prende come un'affronto personale: come osa, come si permette, stronzo...
Rifletteteci.
Non siete speciali né diversi, solo persone egocentriche.
Profile Image for Giuls.
1,796 reviews138 followers
April 25, 2018
4 stelline, sì, ma devo dire che trovo difficile riuscire a dare un voto a questo libro. Per cui figuratevi riuscire a scrivere qualcosa di sensato…

Questo è uno di quei libri che a fine lettura mi fanno dire Bellissimo, sì, ma…

I temi trattati dal romanzo sono meravigliosi: in questo libro si parla di amore, ma soprattutto del cercare di vivere la vita pienamente e, soprattutto, fregandosene del giudizio altrui. Tutto ciò rende il libro molto emozionante, della serie che una pagina si ride e quella dopo devi cercare un fazzolettino a causa delle troppe lacrime.
Ho adorato tutti i personaggi, in particolar modo il professor Bove e le sue grandissimi perle di saggezza. E ancor di più mi è piaciuta Gioia, più che altro perché leggendo i suoi pensieri mi sembrava di aver a che fare con una vecchia amica: la me del passato, la ragazzina seduta in un banco senza amici, quella incompresa e diversa dagli altri, che non importa cosa stesse succedendo era sempre fuori luogo. Almeno io non avevo la stessa situazione disastrata a casa. Però non avevo nemmeno un mio Lo, e per questo devo proprio invidiarla, perché Lo è il ragazzo che qualunque adolescente del genere vorrebbe avere, bello e misterioso, ma soprattutto in grado di capirti sin dalla prima volta.

Come dicevo, però, questo libro contiene alcuni ma. Il fatto è che spesso l’ho trovato molto irrealistico, anzi, più surreale. Finto. E questa sua finzione mi ha fatto un po’ storcere il naso e non mi ha lasciato entrare completamente nel romanzo. E sì, per chi ha letto il romanzo sto parlando di ciò che succede nella seconda metà, per gli altri evito gli spoiler (e poi vi dico: leggetelo)

Nel complesso, però, un bellissimo libro, di quelli in grado di entrarti nell’anima.
Profile Image for Sonia Donelli.
2,513 reviews115 followers
June 27, 2021
http://www.esmeraldaviaggielibri.it/e...

Recensione di Francesca – Eppure cadiamo felici, romanzo d’esordio del professore di lettere Enrico Galiano, pubblicato da Garzanti Libri nella collana Narratori Moderni.

Gioia Spada, diciassette anni, è soprannominata dai suoi compagni Maiunagioia perché vive nella solitudine della sua mente, con le cuffie sempre alle orecchie e i Pink Floyd a palla. Evita qualsiasi contatto con i suoi coetanei, del resto lei ha un’amica immaginaria di nome Tonia e schietta com’è, le basta e avanza.

Gioia scrive ogni giorno sul suo braccio una frase del poeta tedesco Rilke, “Wenn ein Glücklichesfällt” ovvero “quando la felicità è qualcosa che cade”. Quelle quattro parole esprimono ciò che lei riesce a vedere in cose che altri ignorano, ma che sono importanti, perché possono rendere felice qualcuno.

Ha la passione per la fotografia e l’originalità dei suoi scatti sta nel fotografare la gente di spalle, dove secondo Gioia si riescono a vedere le emozioni del momento, diversamente dalla posa frontale nella quale viene a mancare la naturalezza.

Al mondo esistono parole il cui significato per esprimerlo in italiano, bisognerebbe usarne una decina, invece in quella lingua ne basta solo una, come ad esempio MAMIHLAPINATAPAI, che è una parola del lessico yamana, una popolazione autoctona della Terra del Fuoco e significa: “ guardarsi e avere voglia di baciarsi ma senza che nessuno abbia il coraggio di fare la prima mossa”. Atra passione di Gioia è trascrive nel suo taccuino tutte quelle parole straniere dalla lettura impronunciabile e dal significato complesso, passione che personalmente ho trovato illuminante e divertente.

Una sera, per sfuggire ai litigi tra i suoi genitori, Gioia scappa e corre, corre finché arriva in un posto isolato che nemmeno conosce. Vede un bar chiuso, entra per rifugiarsi dal freddo e riprendere fiato ed è lì che incontra Lorenzo, o meglio, Lò, così si fa chiamare.

Lò ha diciotto anni, gli piace giocare a freccette e solo se non è osservato riesce a far centro. Lò si porta dietro sempre un barattolo di sassi. Cosa mai possono rappresentare quei sassi per lui? Da quella sera i due si daranno appuntamento fisso, conoscendosi, scoprendosi sotto la luce della luna e mai sotto quella del sole. Vi chiederete, che sarà mai, è la storia di un’adolescente, una storia come tante e invece no! Il romanzo ha la capacità di farti entrare nella psiche di una vera diciassettenne con problemi più o meno gravi. E’ scritto in terza persona, ma sono solo i pensieri di Gioia a essere descritti.

Si riesce a conoscere il carattere della protagonista, le sue insicurezze e le sue poche certezze. A diciassette anni, nel pieno dell’adolescenza, in cui Gioia non ha amici, non eccelle nello studio e ha due genitori che probabilmente non si sarebbe mai scelta. Lei è una ragazza reale, con i problemi, i piaceri e le speranze della sua età. Tutti dovrebbero leggere di Gioia Spada, soprattutto i genitori, che vivono dei ricordi della loro adolescenza, pensando di comprendere i propri figli solo perchè ci sono passati prima. Ma non è sempre così, perché si dimentica chi si era a diciassette anni e cosa si pensava. Da genitori si cerca di dare il buon esempio, almeno ci si prova e, di certo non si assecondano i colpi di testa di un figlio, ma può succedere che un giorno lui perde le staffe e compie la stupidaggine, segnando così la sua esistenza. Il genitore dinanzi allo sbaglio del figlio prende provvedimenti, senza chiedersi magari, cosa l’ha spinto a farlo? Perché? Il dialogo tra genitori e figli dovrebbe essere alla base di tutto, ma fondamentale deve essere l’ascolto, perché sentirli li sentiamo ogni giorno ma prestare attenzione a quello che pensano quante volte lo facciamo?

Ma torniamo a parlare di Lò. Lui è il colpo di scena che a un certo punto darà la svolta al romanzo. Ci sarà il mistero, il dubbio che si instillerà nella mente del lettore. La storia d’amore fra Gioia e Lò verrà messa in discussione da un alone di ambiguità e sospetto che vi terrà attaccati alle pagine come se non ci fosse un domani. E’ vero che nei romanzi si descrive il bacio con l’effetto di milioni di parole, invece lo scrittore dedica un’intera riflessione al post primo bacio, sottolineando le emozioni, le palpitazioni e l’immagine indelebile di quel momento, che si ripete in loop nella mente della protagonista. Arrivata alla fine, ho letto i ringraziamenti e anche l’intervista a Enrico Galiano. Il professore Bove, un personaggio che mi ha incuriosito molto, cerca sempre di dare la risposta giusta con un pizzico di filosofia e nonostante l’età avanzata ascolta i suoi studenti, sempre, lasciando trasparire nel suo mestiere una forma di vocazione. Nell’intervista lo scrittore afferma che per descrivere la didattica del professore Bove si è ispirato a se stesso e tra tutte le lezioni di quest’ultimo, quella che mi è rimasta più impressa è stata la giornata dei pasticcini in classe. Egli sostiene che nel modo di mangiare un pasticcino si rivelano le scelte che uno fa nella vita. Personalmente avrei avuto difficoltà a scegliere il pasticcino e non nel mangiarlo, fossi stata io al posto di Boccia o Casali (compagni di classe di Gioia), avrei chiesto al Prof. di dividere almeno due di quei pasticcini sul vassoio, perché la scelta per me sarebbe stata alquanto ardua, considerando la golosità del mio palato e, una volta tagliata la metà, l’avrei mangiata in un unico boccone, così da assaporarne sia la pasta che la crema in un’esplosione di sapore, che solo un dolce può dare. Chissà se mi avrebbe mandato a posto con un bel tre e a bocca asciutta, oppure mi avrebbe concesso la scelta e dato la giusta spiegazione?

“Eppure cadiamo felici” è un romanzo nel quale si assiste alle scelte di una diciassettenne che dimostra di essere più matura dell’età che ha e con cui, grazie alla penna di Enrico Galiano, sono riuscita a entrare in empatia a tal punto da portarmi a tratti a immedesimarmi in Lei.

Evidente è l’amore che lo scrittore ha verso i Pink Floyd e non vi nego che a ogni titolo di canzone citato, da appassionata di musica quale sono, mi allontanavo dalla lettura per ascoltarne il pezzo.

Immaginabile a questo punto la scelta dell’associazione della canzone col romanzo, che ricade ovviamente, sul gruppo musicale rock britannico, anche se la colonna sonora per Gioia e Lò, l’hanno scelta loro ed è “Pings on the wine”, sarà per il significato del testo e per la musica eclettica, ma loro sono lì, racchiusi tra le note del testo.

Comunque sia anch’io ho avuto il mio “CosaLo”. Vi chiederete, ma cosa significa “CosaLo”?

Se volete scoprirlo e capirne il significato, nella speranza di non aver rivelato troppo, non vi rimane che leggere questo bellissimo romanzo.
Profile Image for La Biblioteca di Eliza.
590 reviews89 followers
October 23, 2017
Occhio lettori, che oggi la prendo alla larga. Avvisati eh. Inizio questa recensione dalla biografia dell'autore. Io le leggo sempre perchè mi piace sapere con chi ho a che fare, guardarli in faccia, anche se solo via foto, e dargli un po' di responsabilità nel rendermi felice o farmi arrabbiare (ora non fatevi venire le paturnie, cari scrittori). Quindi, afferro il libro di Galiano e, prima di mettere via la sovracopertina che se no si sciupa, leggo qualche informazione su di lui e mi colpisce questa frase: "Ogni tanto prende la sua bicicletta e se ne va in giro per l'Europa con uno zaino, una penna e tanta voglia di stupore". Mi ha colpito questa voglia di stupirsi, di conoscere e di rimanere incantato davanti a qualcosa di nuovo. Vi starete domandano cosa c'entra tutto questo con il romanzo... Primo: vi avevo avvertito che l'avrei presa alla larga, quindi zitti e muti. Secondo: non è un bellissimo punto di partenza prima di una lettura? A me pare proprio di si!

Vi dico che ad inizio lettura ero un po' perplessa. Gioia... a me i nomi così identificativi fanno sempre un po' ansia. Gioia, Letizia, Serena... a cosa pensa un genitore quando da questi nomi? E se poi tua figlia si rivela essere parente di Satana o, passatemi il termine, una stronza colossale? Che un genitore lo sa quando sua figlia è così, pochi cavoli. Gioia, dicevo, nome meno appropriato forse non c'è visto la vita che questa ragazza ha finora vissuto. Diciassette anni fatti di genitori separati, alcolizzati, menefreghisti e violenti. Una nonna costretta poco più che un vegetale a letto, un gatto fantasma che appare quando gli gira, una vita sociale prossima allo zero visto che la sua migliore amica è immaginaria e che a scuola è soprannominata Maiunagioia. Gioia Spada ha tutte le carte in tavola per essere la ragazza più emarginata della città. Ma a lei frega il giusto, abituata com'è a cavarsela da sola e a bastare a se stessa. Poi una sera il botto (non letterale). Gioia incontra Lo, un ragazzo... un ragazzo vero che le interessa e a cui lei sembra interessare. Lo però è strano e in Gioia sorge il dubbio: Lo è reale?

E' un romanzo dai tanti spunti che si muove sul filo sottile che divide realtà da immaginazione, normalità da allucinazione.
Si vede sin dalle primissime righe che Galiano insegna (anzi, scopro dalla biografia - visto che è utile! - che è stato inserito nella lista dei 100 migliori insegnanti d'Italia nel 2015). Conosce il mondo della scuola, i suoi meccanismi e i suoi automatismi, ma soprattutto conosce loro, gli adolescenti, lo splendore di questa età fatta di energie e sete di conoscenza, ma anche il lato esattamente opposto, il bullismo più o meno latente e consapevole, l'arroganza e la viltà che spesso manifesta. Galiano lo conosce a mena dito questo mondo e afferra a piene mani situazioni, episodi e forse anche personaggi.
Un romanzo quindi che ha nel suo cuore l'adolescenza ma che non la banalizza, anzi. Ci propone adolescenti tipici, un po' quelli che ci si aspetta di incontrare (il ragazzo famoso e seguito, la ragazza belloccia e, aripassatemi il termine, stronza) ma anche qualcosa di diverso, di particolare. Si, ci presenta Gioia, una diciassettenne assolutamente atipica, a cui non interessa essere accettata, che non va alle feste manco sotto tortura, che preferisce la musica dei Pink Floyd, che colleziona parole intraducibili, che scatta foto alle persone di spalle. Gioia è un mistero nel mistero, una di quelle poche ragazzine che mi piacerebbe conoscere per capire cosa le gira per la testa, perchè sono sicura mi farebbe vedere il mondo con occhi diversi. Gioia non è solo la protagonista di questo bel romanzo, è il romanzo, un piccolo mondo da scoprire che si ritrova ad affrontare per la prima volta in vita sua qualcosa di semplicemente complicato: l'Amore. Lo. Un articolo determinativo che diventa presto il punto focale della sua esistenza. Ma può una come Gioia avere un primo amore semplice? Mi spiace ma no. E qui Galiano tira fuori ancora una volta la pratica di insegnante e la bravura di scrittore e realizza un quadro psicologico complicato e a volte snervante nella sua bellezza. Inserisce l'ambivalenza, la confusione tra ciò che è reale e ciò che crediamo lo sia, ci fa a che un po' scervellare per capire a chi credere, dove sta la soluzione di questo nodo gordiano intricato e delicato al contempo.
Se non lo avete fatto correte a leggere questo splendido romanzo, ma vi dirò di più: regalatelo. Regalatelo a genitori e ragazzi, date loro modo di aprire una finestra finora chiusa sull'adolescenza, mostrate a loro gioie e dolori di questa età, fategli fare la conoscenza di Gioia e fategli provare il gezelligheid... cosa vuol dire? Eh miei cari, leggete il libro e lo scoprirete!
Profile Image for Nayan.
Author 1 book10 followers
July 25, 2019
Romanzo inconsistente, adatto a un pubblico adolescente e forse anche più giovane. Galiano vuole parlare ai giovani con il linguaggio dei giovani, ma non ci riesce. Ho trovato inverosimili e forzati molti dialoghi. Evidentemente il prof è abituato a ragazzi che parlano come attori di una sit-com anni 90. Proprio no. Due stelline perché sono riuscita ad arrivare alla fine, altrimenti ne avrei data una.
Profile Image for Ro.
49 reviews23 followers
July 19, 2021
Sono molto combattuta nel voto e nella recensione.
Punti di forza: sicuramente la scorrevolezza, cento pagine neanche ti accorgi di averle lette, praticamente ho finito il libro in due nottate e un po'. Il professor Bove, che mi ha dato anche spunti per attività in classe. Il fatto che si parli di salute mentale. La scelta che fa Gioia alla fine.
Però.
Però è troppo. È poco verosimile l'accentramento di sfighe intorno a Gioia, Tonia e lei che le parla ad alta voce, i dialoghi, tutta la situazione di Lo, e poi tutti i "guardacaso" che sarebbero spoiler e quindi li evito. Ci si passa anche sopra ma per un momento rompono la sospensione di incredulità, perché è il nostro mondo, è Pordenone, ed è troppo troppo. Che poi a me Pordenone fa ridere perché ce l'ho abbastanza vicino a casa, ci ho fatto gli esami per il concorso insegnanti, ed è una delle città più "stabili" che possa pensare, dà senso di calma, e immaginare tutto questo a Pordenone niente, mi fa ridere.
E poi ci fosse una volta che vengono usati preservativi e no, questo, specie da un insegnante, mi fa attorcigliare lo stomaco. Alla fine le 3 stelline sono per questo (sarebbe 3.5).

SPOILER


La fine bella, ma avrei preferito che non ci fosse alcun "miracolo", alcun ritorno, e che lei capisse che a volte è bello anche saper voltare pagina, è che di questo si tratta: le pagine si voltano, non si strappano, e non ci sarà mai un momento in cui smetterà davvero di farti sorridere quel qualcosa, ma si va avanti. È questo, diventare grandi: accettare quello che succede e andare avanti, anche mentalmente, pur senza tradirne il ricordo. A volte fa ancora male che ti sembra che ti si strappi il cuore dal petto, ma le cose succedono. E vanno accettate. Avrei preferito questo. Conosco tante persone incapaci di accettare che le cose cambiano e vivere nel passato, sarebbe stato bello vedere il messaggio che no, viviamo adesso, con la situazione che c'è adesso, con la realtà di adesso.
Profile Image for Federica.
16 reviews4 followers
January 6, 2021
Il libro è un po' adolescenziale, ma il mistero che si presenta durante lo svolgimento della storia sul dubbio che la protagonista si sia inventata tutta la sua storia d'amore o meno mi è piaciuta molto e lo scrittore è stato molto bravo. Ho apprezzato molto il personaggio del professore che aiuta la protagonista Gioia nei momenti difficili in cui si nota che Enrico Galiano ha voluto ritagliarsi uno spazio nel suo libro. Alla fine la storia si è pure trasformata in un giallo che ti tiene sulle spine fino al finale d'effetto: bellissimo.
Profile Image for Irene.
991 reviews
July 3, 2022
Zou er een bijzonder woord bestaan voor het moeilijk onder woorden kunnen brengen hoe mooi een boek was? Ik hoop het, want dan zou iedereen in één keer weten wat ik bedoel.
Ik weet het niet, maar ik ga een poging wagen om uit te leggen waarom iedereen dit knap staaltje werk zou moeten lezen. Misschien dat ik straks een kensho moment heb waarop ik plotseling helder zie waarom dit boek zo mooi is en goed in elkaar zit.

Gioia is anders dan haar klasgenoten. Geen make-up, wel rood haar en een gezicht met sproeten. Ze houdt van fotograferen en verzamelt onvertaalbare woorden uit andere talen.
Hoewel Gioia als anders wordt beschreven op de achterkant van het boek, voelde het voor mij helemaal niet zo heel anders. Op sommige momenten op school herkende ik me zelfs wel in Gioia. Een luftmensch, iemand die voortdurend dagdroomt, maar ook probeert ze niet te reageren op haar onaardige klasgenoten die haar Neverajoy noemen. Ze verzamelt woorden die niet te vertalen zijn, maar in haar hoofd heeft ze een vertaler, omdat veel mensen elkaar niet begrijpen.
“Het is namelijk zo dat je sommige dingen alleen kunt zeggen tegen mensen van wie je weet dat ze je begrijpen. Daarom praten we ook zo weinig over wat we echt belangrijk vinden.”

Gioia is alleen, maar gelukkig heeft ze Tonia, haar vriendin in haar hoofd. Nadat ze Lo ontmoet heeft, kruipt ze iets meer uit haar schulp en verandert ze. Die ontwikkeling voelde mooi, want na een moeilijkere of eenzamere periode lijkt ze een soort opluchting te voelen. Ondanks de nare thuissituatie met niet gemakkelijke ouders brengt Lo haar verlichting en durft ze zelfs mee te doen aan een fotowedstrijd op school. Gioia fotografeert namelijk alleen maar ruggen, omdat mensen van achteren altijd de waarheid spreken. Gezichten van mensen liegen altijd.

Het lijkt beter met haar te gaan tot het moment dat Lo ineens niet meer komt opdagen. Ze gaat op onderzoek uit, vastberaden dat hij ergens is. Als ze door een voorval bij een psycholoog terechtkomt, denkt de psycholoog dat het mentaal niet helemaal goed gaat met Gioia en licht haar ouders in. Aan de ene kant is begrijpelijk dat de psycholoog denkt dat het mentaal niet helemaal goed gaat, zeker als de situatie met Lo aan het licht komt. Aan de andere kant voelde dat gek, want je weet als lezer, net als Gioia, dat Lo bestaat. Daarnaast voelde Tonia ook heel echt aan. Je voelt de machteloosheid van Gioia door het papier heen als zij niet geloofd wordt.

Ik had het geluk Enrico Galiano te horen spreken in oktober op Yalfu in Utrecht. Zijn boek had ik toen nog niet gelezen, maar de manier waarop hij over zijn boek vertelde was mooi. We maakten een praatje en hij schreef iets leuks in mijn boek. Mijn voorgevoel zei me dat dit een bijzonder boek zou zijn. Enrico Galiano deed mij denken aan Benjamin Alire Saènz. Na het lezen zie ik nog steeds een gelijkenis. Beide schrijven een beetje poëtisch en filosofisch. Dat is hetgeen ik waardeer in deze boeken. Het is voor jongeren geschreven, maar kan een mooie opstap zijn naar volwassen boeken. Daarnaast is dit veel meer dan een liefdesverhaal of een schoolverhaal. Hoe naar situaties ook kunnen zijn, wie volhoudt en doorzet, ziet na een tijdje ook weer lichtpuntjes.

Hetgeen ik ook erg goed vond in dit boek is de manier waarop Gioia en klasgenoten als 17-jarigen zijn neergezet. Het voelde heel realistisch. Ik denk dat Galiano als docent goed weet hoe het er aan toe kan gaan op school. Ook een docent als meneer Bove van filosofie, zou op iedere school rond moeten lopen. Mooi hoe hij Gioia helpt, maar ook de lezer ondertussen aan het denken zet. Of eigenlijk doet Galiano dat..
Hoewel Gioia de bijzondere woordenlijst in haar hoofd heeft, vind ik dat Galiano een heel bijzonder boek heeft geschreven. De fijne en mooie manier waarop alles geschreven is, alle goed verwerkte thema’s, de voelbare sfeer, de bijzondere woorden die echt iets uitdrukken en hoe alles met elkaar verweven is. Galiano is een kunstenaar met woorden.

Het is een heel bijzonder boek en ik hoop dat ik dit prachtige verhaal niet tekort heb gedaan. Een bepaald bijzonder gevoel heb ik bij dit boek en dat is nauwelijks in woorden uit te drukken. Daar zou een bijzonder woord voor moeten zijn.
Profile Image for pinkcloudsbooks.
366 reviews379 followers
November 22, 2022
3.5⭐️

“Nonplussed” si dice quando hai così tante emozioni dentro di te che non sai neanche definirle.

“Fermweh” significa ‘provare nostalgia per posti in cui non sei mai stato’

“Luftmensch” è una persona che fa costantemente sogni a occhi aperti.

“Mamihlapinatapai” significa ‘guardarsi e aver voglia di baciarsi ma senza nessuno che abbia il coraggio di fare la prima mossa.’

“Anagapesis” significa invece ‘quando ti rendi conto che non ami più qualcuno che una volta amavi’

“Abhiman” è una parola che descrive la rabbia che proviamo quando a farci male è qualcuno che amiamo, eppure non riusciamo a fare a meno di amarlo.

Gioia è una giovanissima ragazza che ha la passione di collezionare parole intraducibili..e questa, purtroppo, è stata una delle pochissime cose che ho apprezzato di questa storia.

Ho trovato la narrazione lenta, piatta e a tratti parecchio noiosa. Il primo volume è quello che ho apprezzato di più tra i due, ma entrambi non sono riusciti a trasmettermi quasi nessun tipo di emozione. Devo dire però che sono curiosa di leggere altri libri di quest’autore. Devo solo decidere quale.
Profile Image for basiaprime.
217 reviews32 followers
February 9, 2020
Spoglądałam na tą okładkę, czytałam opis jakieś milion razy i zawsze myślałam "no, może być dobra, ale jakoś mnie nie przekonuje".

I o niej zapomniałam. Do zeszłego tygodnia, kiedy to trafiła, całkiem przypadkowo w moje ręce. I szczerze? Nawet nie wiedziałam, że tak bardzo jej potrzebowałam. Że to jest historia, której uparcie szukałam, nie wierząc, że istnieje.
4,5/5
Profile Image for Nicoletta Giordana.
220 reviews11 followers
January 6, 2021
Esiste una parola intraducibile in qualche lingua del mondo per dire "la nostalgia che ti lascia un bel libro appena hai finito di leggerlo"...?
Non ho mai letto nulla di Galiano, ma che bella scoperta! Una storia per adolescenti ma con dei personaggi, come il prof Bove, che entrano subito nel cuore. Leggerò tutto di lui!
Profile Image for Sarah Verhasselt.
258 reviews21 followers
December 22, 2023
Mooi mooi mooi. Een boek met onvertaalbare woorden, mensen die op hun rug gefotografeerd worden, een verzonken dorp, een stenenverzameling, filosofie, literatuur en twee onvergetelijke personages.
Profile Image for Ilaria Varese.
Author 10 books175 followers
July 26, 2020
Sono pochi pochi i libri che vi consiglio, perché non sono una bookblogger, perché leggo vergognosamente poco rispetto a quanto vorrei leggere davvero, e perché quando mi sento di proporvi una lettura deve valerne sul serio la spesa. Anzi, i libri più belli sono quelli che ti hanno restituito cento volte il prezzo di copertina, e continuano a dare. È come comprare un pezzo di vita in più, o rivivere quella parte che all'epoca non avevi capito di te stessa, del mondo che ti circondava.
"Eppure cadiamo felici" mi ha dato questo: una fetta di adolescenza che avevo volutamente rimosso, tutte quelle emozioni (brutte, diciamolo) incomprensibili che si erano ingarbugliate nello stomaco e che avevo mollato lì perché non ero stata capace di sbrogliare. E nessuno... NESSUNO che si era offerto di aiutarmi, o forse io non avevo ancora imparato a chiedere. Forse avevo paura. Non ricordo.
Questo romanzo non parla di me, ovviamente. Parla di te.
Ti spiega le cose senza spiegartele. Si ferma un po' prima della morale. Ti indica una strada da seguire, ecco. Un sentiero per ritornare sui tuoi passi e scorgere dettagli che al primo passaggio ti erano sfuggiti, così puoi capire meglio... qualcosa. Non lo so cosa. Per me è stato questo, per un altro lettore sarà quell'altro. E non c'è una parola per descriverlo, ce ne sono mille.
Mi sono innamorata, gente. Mi ha toccato il cuore un po' troppo in profondità.
E poi è una storia bellissima, accidenti! C'è anche la trama, le vicende di due adolescenti, che è semplice ma che non lo è.
Alla fine io ho chiuso il libro e sono rimasta a fissare il muro con una parola in testa: wow. Caspita, wow!
Vabbè. Wow.
Ve lo consiglio un sacco ❤️
Wow.
Profile Image for Muffinsandbooks.
1,724 reviews1,335 followers
June 9, 2021
Atypique, original, infiniment beau et touchant .. j’ai adoré !
Profile Image for a l e s s i a ꧂.
102 reviews27 followers
December 27, 2024
“Non è che quando ami ti ammali: quando ami guarisci. Sono gli altri, tutti quelli che non amano, loro sono i pazzi, loro sono quelli fuori di testa. Quelli che amano, quelli che amano davvero, loro sono i sani, gli unici sani in un mondo di pazzi.”

☆ 3/5 | Ci sono parole che non si possono spiegare. Parole intraducibili, che racchiudono tutto il significato all'interno delle sillabe. Parole che non possono essere sostituite, che riescono a descrivere un intero stato d'animo, un'intera sensazione solamente pronunciandole. E Gioia questo lo sa, tanto da avere un suo vocabolario a parte con tutte le parole, di tutte le lingue, con cui riesce a spiegare tutto ciò che vive, tutto ciò che sente. Ed è quando incontra Lo al BaRa con le sue freccette e il suo barattolo pieno di sassi e la sua indole scorbutica e le sue felpe scure che ogni parola trovata, ricercata e immagazzinata riesce ad esprimere le nuove emozioni che Gioia riesce a provare. Lei, spinta in un angolo della vita perchè definita diversa dagli altri, che lotta in una famiglia disordinata, che vive con un'amica immaginaria, che delle fotografie ne fa della sua più tangibile espressione del proprio mondo, riesce a provare i brividi dell'amore, le emozioni inaspettate che si provano affogando nello sguardo e nei sorrisi della persona amata.
Ma non tutto si riesce a spiegare a parole perchè alcuni segreti sono troppo articolati per esprimerli con una sola parola. E non sempre trovare la luce nel buio da soli risulta semplice. Lo e Gioia lo proveranno sulla propria pelle.

È il primo libro che leggo di Enrico Galiano e devo dire che il suo stile è riuscito a catturare la mia attenzione molto facilmente. Una scrittura fresca, non complicata, divertente e riflessiva sotto molti aspetti. Lo e Gioia, due adolescenti alle prese con le loro paure, i loro pensieri, i loro sogni e debolezze che sgomitano in un mondo di adulti per cercare di trovare un posto in cui possano essere se stessi.
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September 26, 2023
Una volta, per lavoro, ho dovuto rispondere alla mail di una studentessa che esprimeva il suo sconcerto per le funzioni goniometriche "Non mi merito tutto questo dolore". È un po' quello che ho pensato io per le prime 150 pagine di questo romanzo: che cosa ho fatto di male per sottopormi a questo supplizio? Com'è possibile che il mio simpatico gruppo di lettura, che definiremo non giovane, abbia scelto un libro del genere, stucchevole ai limiti della melassa e senza una vera trama?

Se anche la seconda metà del romanzo si risolleva un po' (se no una stellina non gliela toglieva nessuno), mi è parso di essere spesso davanti a una brutta copia di "Come te nessuno mai" del giovanissimo Muccino (per gli estimatori: la scena del tetto è uguale) che già non definirei un capolavoro.
È vero che durante l'adolescenza tutto fa abbastanza schifo e nessuno ti capisce, ma la protagonista Gioia le ha tutte e pure di più.

Posso capire che il libro possa piacere ad alcune (più che alcuni credo) ma non fa proprio per me. Meno male che è finito.
Profile Image for Meshua Arcieri.
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March 21, 2018
Gioia è una ragazzina diversa dalle altre, non le interessano l'apparenza, le mode, le feste. A lei interessa essere se stessa e non cercare di essere qualcun altro, infatti colleziona delle parole che sono intraducibili. Lo fa perché ritiene che in questo modo non si possa ricorrere ad un traduttore, quindi a qualcosa che media quello che si è. A scuola viene presa in giro dai suoi compagni, che la chiamano 'Maiunagioia', solo perché non ride alle loro battute stupide e non sta al loro gioco. Ma una sera, mentre scappa da casa, incontra uno strano ragazzo in un bar che gioca a freccette. Questo ragazzo si chiama Lo, e tra i due nascerà un bellissimo rapporto.
Avevo aspettative molto alte riguardo questo romanzo, e sono state tutte rispettate! L'ho amato dalla prima all'ultima pagina, uno di quei libri per ragazzi che in realtà è molto di più. Ho amato profondamente Gioia perché mi sono riconosciuta un pochino in lei, il fatto di non voler essere come tutte le altre e avere qualcosa che ci distingue. L'ho amata perché è una ragazza coraggiosa; che ha problemi a casa, a scuola ma non si butta giù! In realtà Gioia ha bisogno di amore più di chiunque altro, e chi non la capisce non la merita. Avrei tanto voluto incontrare una persona come lei nella mia vita, e nel corso della lettura avrei tanto voluto essere al suo fianco e farle provare la vera amicizia. Ho apprezzato anche il personaggio di Lo, ma in alcuni momenti ammetto che avrei voluto prenderlo a schiaffi. Ad esempio quando fa soffrire Gioia, per cui ho sviluppato una sorta di protezione durante la lettura.
Un altro personaggio interessante è sicuramente il professore di filosofia, quello che tutti avremmo voluto almeno una volta nella vita. Non il solito barboso professore che fa lezione dall'inizio dell'ora alla fine, ma uno di quelli che ci spiega le cose a modo suo e fa lezioni alternative.
La scrittura di Galiano è molto scorrevole, mai noiosa. È riuscito anche a trovare un modo per rendere ancora più interessante la storia : in alcuni momenti ci chiediamo infatti se Lo sia reale oppure una fantasia di Gioia. Credo che il suo lavoro di professore sia stato molto d'aiuto nella stesura di questo romanzo, infatti riesce ad esprimere al meglio i pensieri e le azioni dei ragazzi di oggi. Inoltre egli è riuscito a trattare temi importanti in modo molto delicato, come ad esempio il bullismo - il disagio familiare - la malattia psichica.
Detto questo, leggetelo ASSOLUTAMENTE se non lo avete ancora fatto!!!
Profile Image for Lettrici tra le Stelle.
112 reviews29 followers
May 10, 2018
Perché i libri più belli sono sempre quelli che ti fanno piangere? Quelli che ti lasciano un vuoto dentro che sei sicura non potrà mai essere colmato da un altro libro? Quelli che neanche a farlo apposta, li leggi tutti d’un fiato, e poi arrivi alla fine e te ne penti perché dovevi assaporarteli di più? Quelli che rileggeresti milioni di volte? E quando arrivano pensi sempre che non potrai mai più leggere “un libro così”, ma puntualmente arriva sempre, quando meno te lo aspetti.
“Quei libri” sono questo libro.
🎈🌌📖🐞🍁🍓🍬
Recensione completa sul blog: https://www.facebook.com/photo.php?fb...
201 reviews2 followers
March 16, 2021
Ho divorato le pagine di questo libro ho adorato Gioia che è un po' l'incarnazione di un miliardo di sentimenti che si provano durante l'adolescenza, ammiro tantissimo l'autore perché dalle pagine di questo libro è chiaramente evidente che per lui fare l'insegnante non è un lavoro è la sua missione di vita. Mi è piaciuta la storia perché a tratti può sembrare "strana" ma poi giri l'angolo e ti sorprende e ti travolge. Ah dimenticavo il professor Bove "grande uomo!"
5 reviews1 follower
July 31, 2020
Convinta a leggere questo libro dalle ottime recensioni, l'ho trovato purtroppo nulla di più che una storiella per adolescenti, farcita di luoghi comuni e "colpi di scena" prevedibili.
Profile Image for brzeźnia.
50 reviews14 followers
July 18, 2021
w i e d z i a ł a m że to pokocham widzowie i guess what? kocham to. totalnie. absolutnie. niezaprzeczalnie.
Profile Image for b00k.wrld.
124 reviews14 followers
August 6, 2022
Matko jaka to była piękna historia! Naprawdę pokochałam tę książkę i jestem pewna, że będę myślami do niej wracać wiele razy
Profile Image for natan.
194 reviews41 followers
May 19, 2023
dziwna, ale jedyna w swoim rodzaju. przyjemna, ale wzruszająca. spokojna, ale też burzliwa. pełna smutku i samotności, ale dająca też dużo nadziei.
Profile Image for Elena.
1,067 reviews83 followers
January 30, 2021
I AM FLOORED!

This book was such a surprise! I very rarely read YA that is MF and not MM, and even more rarely do I read anything by Italian authors.
And Jeszcze będziemy szczęśliwi is a YA MF romance that blew my mind away!

First things first, though. I didn't much like the 3rd person, present-tense POV, but that's rather my pet peeve than a real issue. I'd also love to get a bit more of a closure/epilogue at the end (it finishes with a strong-ish HFN, but still).

The book speaks about a 17yo girl who meets an 18yo boy and they, of course, fall in love ;)
And that would be one of the most common cliches if not for a fact that both Gioia and Lo have some big real-life issues to overcome.

I don't want to spoil too much, and I really hope this book gets translated into your languages (I've read it in Polish), so you can all enjoy this beautiful story.
The plot seems simple at first glance: an girl, Gioia, who loves untranslatable foreign words (as a linguist I loved this part!) and who's shunned by her classmates for being a 'weirdo' and a 'saddo' totally accidentally bumps into a boy, Lo, who play darts at night at an abandoned-looking bar and who later doesn't want to meet up with her in any public places during the day time...
And so their story begins!

Jeszcze będziemy szczęśliwi tackles difficult and important social issues under the guise of a simple teenage romance. We have deep emotional and mental problems here: (This spoiler tag contains mild spoilers as to the issues referred to in the book but they can also give away a bit of the plot so I prefered to tag it all - it's up to you whether you want to know a bit more about Gioia and Lo's problems)

I really liked that the setting was a 'normal', small-ish Italian town, with 'normal' middle- or even lower-class people. Most of the characters, Gioia included, weren't wealthy (some of them didn't even have mobile phones), the high school seemed an average place and not some high-class private school like on American TV. Some of the things mentioned in the book also seem common and mundane (like unpaid bills and clapped-out cars) which I liked a lot. I definitely didn't need another hunky, athletic, football playing hero and another sexy, pretty and shallow heroine. So the way the MCs are portrayed here is very refreshing.

Generally, I think it's a great book for teenagers as well as their parents. It's a great book for students as well as their teachers. And lastly, a great read for all aficionados of good, thought-provoking and eye-opening books!
Profile Image for hopeforbooks.
572 reviews207 followers
July 7, 2019
Gioia to wrażliwa nastolatka z niecodziennymi zainteresowaniami. Ma słownik pełen nieprzetłumaczalnych słów z różnych języków, robi zdjęcia osobom od tyłu, a jej najlepsza (i jedyna) przyjaciółka jest zmyślona. Pewnego dnia zaprzyjaźnia się z chłopakiem Lo, który wkrótce znika.

Od pierwszych stron czułam, że "Jeszcze będziemy szczęśliwi" będzie wyjątkową książką. Uwielbiam niecodziennych i wyjątkowych bohaterów, a tutaj mamy z takimi doczynienia. Ważną rolę odgrywa wątek pierwszej miłości, chorób psychicznych oraz problemów rodzinnych i ich wpływu na dzieci. Dawno nie zaznaczyłam tak wielu świetnych cytatów, a w tej książce jest ich pełno. Styl pisania Enrico Galiano bardzo przypadł mi do gustu, choć na początku musiałam się przyzwyczaić do trzecioosobowej narracji w czasie teraźniejszym.

Jeśli szukacie książki z wyjątkowymi bohaterami, to ta będzie idealna. Bardzo polecam! 💘

"Gioia Spada jest osobą, która każdemu powie, że nienawidzi ludzi, że najchętniej zamieszkałaby na bezludnej wyspie, ale ona sama wie, że tak naprawdę kocha ludzi, kocha tłum, obserwuje go, uczy się go, zawsze.
Ona nie nienawidzi ludzi, nienawidzi kłamstwa: zabawne, że ludzie i kłamstwa zazwyczaj są nierozłączni."
Profile Image for bookmajka.
109 reviews16 followers
April 2, 2020
Pokochałam tę historię od pierwszych stron. Główna bohaterka, Gioia, to osoba wytykana palcami, taka z której się śmieją, nazywają "smutasem". Ale ona już w pewnym sensie się z tym pogodziła, nie stara się wyjść oczekiwaniom innych na przeciw. Ma wspaniałą przyjaciółkę - Tonię. Co z tego, że sama ją sobie wymyśliła? To historia, w której bardzo dobrze zostały przedstawione pewne zaburzenia psychiczne. Takie, o których niekoniecznie słyszymy na codzień, takie z którymi jednak wiele osób musi się mierzyć. Autor ukazał je w bardzo dobry sposób - na spokojnie, delikatnie, nie wyolbrzymiając, ale i nie umniejszając przeżyć bohaterów. A to rzadko spotykane w książkach młodzieżowych. Psychika bohaterów jest częścią nich. Nie określa ich jako osób, nie jest ona punktem numer jeden. Ale jest ważna i w dużej mierze to na niej opiera się książka.

Jestem też pod wrażeniem samej fabuły! Moim zdaniem naprawdę świetnie skonstruowana, przemyślana. Jest inaczej. Jest oryginalnie.

Jedyne co mi przeszkadzało to styl. Albo może nawet nie styl, chodzi mi o fakt, że książka jest napisana w czasie teraźniejszym w trzeciej osobie. Dziwnie się to czyta - przynajmniej na początku. Ale to drugorzędna kwestia.

Warto poznać tę historię ❤️
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