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Tallinnas teavad kõik, et Kopli vanade barakkide kant on kui eikellegimaa, narkoärikate, kodutute ja kurjamite kuningriik. See on elamiseks kole koht, aga suremiseks veelgi koledam. See tüdruk kinnitaks seda, kui ta saaks rääkida. Aga tüdruk ei räägi ‒ ta on surnud. Tema laip leiti õues vedelevalt diivanilt öösel sadanud lume alt. Komissar Kurismaale meeldib lumi väga, aga mitte siis, kui see katab kõik jäljed ja niidiotsad. Talle meeldib lumi, mis krudiseb suuskade all, mitte lumi, mille all lebab noore naise surnukeha.

Samal ajal kui lumi Eestimaa külmas talves aina langeb, alustab Kurismaa ajaga võidu jahti kurjategijale, sest võib olla veel teisigi tüdrukuid, kelle elu on ohus. Kuid paistab, et ikka jääb midagi märkamata, sest alati, kui ta tõele liiga lähedale jõuab, kaovad otsad vette. Ja siis Marko mõistab − lumi ei ole selles juhtumis tema vaenlane, vaid hoopis liitlane.

Salapärase Arno Saare nime taga peitub tuntud itaalia kirjanik Alessandro Perissinotto, kes on öelnud: "Üks osa minust soovis väga veel mõne kriminulli kirjutada. Selle osa nimi on Arno Saar."

264 pages, Paperback

First published August 29, 2017

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About the author

Alessandro Perissinotto

45 books56 followers
Known Pseudonyms:
Arno Saar

Alessandro Perissinotto nasce a Torino nel 1964. Pratica vari mestieri e, intanto, si laurea in Lettere nel 1992 con un tesi in semiotica. Inizia quindi un’intensa attività di ricerca, occupandosi di semiologia della fiaba, di multimedialità e di didattica della letteratura. È docente nell'Università di Torino. Tra i suoi saggi ritroviamo Il testo multimediale (Utet-Libreria), Gli attrezzi del narratore (Rizzoli), e, con G.P. Caprettini, il Dizionario della fiaba (Meltemi, Premio C. Nigra per il folclore).
Alla narrativa approda nel 1997 con il romanzo poliziesco L’anno che uccisero Rosetta (Sellerio), storia di un’indagine condotta negli anni ’60 in un remoto paese delle alpi piemontesi, al quale fa seguito, nel 2000, La canzone di Colombano (Sellerio - Premio Fedeli), un "noir" ambientato tra Val di Susa e Delfinato all’inizio del Cinquecento. Il suo ultimo romanzo, Treno 8017 (Sellerio 2003), è ancora una storia con delitto che prende le mosse da un fatto vero, la morte di oltre cinquecento persone in un incidente ferroviario del 1944, un incidente poco noto e mai chiarito. Nel 2004 pubblica per Rizzoli Al mio giudice (Premio Grinzane Cavour 2005 per la Narrativa Italiana, Premio via Po 2005, Premio Chianti 2005-2006), un noir epistolare che porta alla luce le criminali spericolatezze della finanza on-line. Del 2006 è Una piccola storia ignobile (Rizzoli - Premio Camaiore), un'indagine nella banalità del male condotta da una psicologa, Anna Pavesi che usa la sua conoscenza dell'animo umano come altri detective usano i mezzi della polizia scientifica. E Anna Pavesi torna anche in L'ultima notte bianca, ambientato nella Torino olimpica, tra la gente esclusa dalla grande festa. Nel 2008 la riflessione sul poliziesco si sviluppa anche in forma saggistica con La società dell’indagine (Bompiani), mentre la sua produzione narrativa si arricchisce con il terzo volume della saga di Anna Pavesi: L’orchestra del Titanic (Rizzoli). Conclusa la trilogia dedicata ad Anna Pavesi, decide di andare oltre il poliziesco per giungere a un romanzo che, pur conservando i ritmi del noir, si svincoli dagli schematismi dell’indagine, un romanzo di sempllice e dolorosa denuncia. Nasce così Per vendetta, una storia d'amore e di follia, ambientato in un'Argentina che non ha ancora sanato le ferite lasciate aperte dalla dittatura.
I suoi romanzi sono stati tradotti in numerosi paesi europei e in Giappone.

Collabora inoltre con il quotidiano La Stampa, per il quale scrive articoli e racconti che appaiono sul supplementoTorinoSette.

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1 star
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Displaying 1 - 13 of 13 reviews
Profile Image for Antonella Imperiali.
1,271 reviews145 followers
August 22, 2018
Kopli è un quartiere alla periferia di Tallinn, un desolato agglomerato di baraccamenti abbandonati e marcescenti, a volte occupati da tossici e skinhead.
La neve è caduta, cade e cadrà ancora e il corpo nudo della ragazza adagiato su un divano abbandonato forma un cumulo sinuoso da cui sporge una mano illividita, la cui posizione rilassata non permette ai fiocchi di posarvisi.
Difficile rilevare qualcosa in quel deserto di bianco...
Ma la neve, sotto la neve, conserva sempre qualche traccia e può rivelare inaspettate sorprese.

Inizia così questo romanzo.

Meglio del primo (Il treno per Tallinn), soprattutto perché i contenuti politici sono meno presenti (e pressanti) e non appesantiscono la storia. Ci sono invece molti lati umani e in questi riconosco la scrittura di Perissinotto che è, come al solito, liscia e accattivante.
La storia è buona, un giallo classico; anche i personaggi - protagonisti o meno - sono ben delineati e si muovono bene all'interno del romanzo, anche se di alcuni si perdono le tracce. Il commissario Kurismaa mi piace; mi piace soprattutto perché ha un carattere sfaccettato, è intuitivo e gentile, ma sa anche essere duro e determinato, e anche un po' insolente e irriverente quando occorre. Mi fa compassione quando ha le crisi, quando la sua narcolessia lo mette fuori uso, rendendolo incapace di agire. Questa è la sua paura, la sua croce.

Però... Manca qualcosa, manca quel "quid" che fa scattare la partecipazione che trascina, l'empatia piena; forse il clima di quella Regione lo richiede, con tutta quella neve... che ha nascosto in parte la quarta stella.

📖 GdL parola del mese (apr. 2018): NEVE

🌍 Europa Tour con un libro sotto il braccio: 🇪🇪 Estonia 🇪🇪
Profile Image for Cloudbuster.
301 reviews18 followers
May 1, 2018
Un'ambientazione originale nella imbiancata Tallinn post-sovietica ed una sfilza di oscuri nomi estoni non sono sufficienti a rendere interessante un romanzo in cui tutto è scontato sin dalla prima pagina.
Profile Image for Daria.
175 reviews42 followers
March 30, 2019

L'Accademia Marittima che compare all'apertura del romanzo

Alessandro Perissinotto esce allo scoperto e si rivela dietro lo pseudonimo di Arno Saar nel secondo giallo della serie del commissario Marko Kurismaa. Al di fuori della serie estone, non ho letto altri libri di questo scrittore, ma spinta dalla curiosità credo che affronterò a breve qualche sua opera, possibilmente scegliendola non tra i polizieschi.

Si poteva essere delusi da un esito prevedibile? A rigor di logica no, perché se è prevedibile non ci illudiamo che accada qualcosa di diverso e se non ci illudiamo non siamo delusi. Ma, in realtà, si disse, pensare a una delusione prevedibile non era così assurdo, aveva a che vedere con la nostra passione per i miracoli: vincere alla lotteria è estremamente improbabile, eppure, ogni volta che il biglietto estratto non è il nostro, rimaniamo delusi.


La scrittura di Perissinotto mi ha catturata più in queste esplorazioni del linguaggio (e la semiotica pare essere proprio il campo di ricerca che ha portato questo scrittore e professore italiano in Estonia), che non nella narrazione dell’indagine stessa, la quale si è rivelata appunto un po’ una prevedibile delusione.



L’autore sembra fare fatica a uscire da certe categorie mentali che riducono i personaggi a bianchi e neri, poco più che macchiette. La figura del protagonista è l’unica ad emergere un po’ per complessità. Se da un lato Perissinotto/Saar conosce indubbiamente la toponomastica del paese in cui colloca la storia, ha studiato con attenzione strade, incroci, edifici, persino lo schema dei mezzi pubblici, a mio avviso si muove molto più goffamente sul tessuto sociale di un paese complesso, cadendo con troppa facilità nello stereotipo.



Do tutto sommato tre stelline, in modo del tutto sogettivo, a un romanzo che si svolge nel quartiere preferito della città che chiamo casa da tanto, e che ho trovato descritta così accuratamente.


Le case abbandonate sulle Kopli Liinid fotografate a febbraio 2017

*Tutte le foto sono mie*
Profile Image for valentina.
119 reviews1 follower
March 21, 2023
Non ho potuto cogliere i riferimenti estoni, ma in generale è un libro gradevole.
168 reviews5 followers
February 1, 2020
Komissar Kurismaa teine juhtum Arno Saare kastmes. Paraku on ühte raamatusse kuhjatud mitu erinevat stoorit, mängu toodud juudi vanamees, Klooga surmalaager, Valgevene eskorttüdrukud ja kohalikud kiimas keskealised onkud. Lõpuks lugesin kolmveerand-diagonaalis. Selle raamatu ilusaimad hetked (mis kinnistavad hinnanguks kolm tähte) on seotud Marko ja tema kolleegi ning armsama suhte arenguga. On viiekümnestel meestel veel püssirohtu! Padruneid muidugi ka!:)
Üks kiun ikka ka - edasistes Tallinna-lugudes võiks Arno kaardimõõtu täpsemalt võtta - ega Kaubamajast Kristiine keskuseni on isegi linnulennult mitte kilomeeter, aga vähemalt topelt maad minna.
Profile Image for LauraT.
1,386 reviews94 followers
January 31, 2023
Buon freddo!

Mi chiedo se Sonya, nell’aldilà, ne gioisca: se è contenta lei, sarà contenta anche mia moglie, perché di sicuro si sono incontrate.»
«Come fa a esserne certo?»
«Io ho amato mia moglie per tutta la vita e ho voluto bene a Sonya per un attimo soltanto, dopo che lei era già morta, ma questo non fa differenza: le ho amate entrambe e ora sono unite dal mio amore. Questo per me è l’aldilà, un luogo dove le persone sono legate dai rapporti d’amore che hanno stabilito in vita.»
«Anche se non si sono mai conosciute?»
«Proprio così. Nel paradiso che immagino, esiste una sorta di proprietà transitiva dell’amore
Profile Image for Benedetta Ammannati.
264 reviews3 followers
July 26, 2024
Bel giallo diverso dai soliti di Perissinotto che comunque amo molto. Si svolge in un'innevata Tallin post sovietica. Una storia intricata di escort, sesso e persone apparentemente perbene che non si fanno alcun problema ad uccidere altri esseri umani considerati di serie B, le prostitute insomma. Un giallo che al di là della storia ti fa riflettere sul tipo di persona che sei o che vorresti essere.
141 reviews3 followers
November 30, 2017
un poco meno coinvolgente del primo, e poi non mi piace quando personaggi che sembrano funzionali alla storia vengono improvvisamente abbandonati.
Profile Image for Kin.
2,325 reviews27 followers
August 24, 2021
Buono. Non particolarmente originale ma la location è fiabesca e la vicenda ben articolata.
Profile Image for Pavel Babtšenko.
16 reviews
February 20, 2024
Достаточно банальный детектив, если бы не одна деталь. За псевдонимом Арно Саар скрывается итальянский писатель Алехандро Периссимото (или как-то так). Эта забавная деталь не всплыла бы, если бы я не начал вертеть в руках книгу и изучать технические данные, в которых стояло неприметное «с итальянского на эстонский переведено…», потому что, читая эту книгу, заподозрить в ней перевод с какого-то языка просто невозможно.



Книга мало того, что очень детально и правдоподобно описывает Таллин (за исключением каких-то пары моментов, которые подметили местные жители, касающиеся скорости передвижения и расположения улиц), так еще и предельно метко и точно передан эстонский быт и менталитет местного населения. Местами это выражено немного гротескно, как некоторые привычки детектива (лютая ненависть ко всему советскому, при этом сильная связь с этим советским прошлом, выражающаяся, например, в его привязанности к русскому автопрому), но в целом книга совершенно правдоподобна.



Начинается все так же, как обычно начинается в других детективах — находят труп. Обнаженный труп молодой женщины в районе Копли, возле каких-то заброшенных зданий. Труп обнаруживает пожилой мужчина, выгуливающий собаку. Фигура мужчины постоянно маячит на виду следователей и постоянно рядом с расследуемым дело, что как бы намекает на некоторую его причастность к делу, но… но нет, дед оказывается не при делах.



История закручивается достаточно интересно: есть тут и служебный роман, есть дети-мажоры богатых и влиятельных родителей, есть случайные бедолаги, попадающие под подозрения (и заодно и под раздачу), есть тут и приезжие проститутки, которые и становятся жертвами. Следствие пару раз заходит в тупик и только внезапные случайности и интуиция Марко Курисмаа вывдят следствие на нужную дрожку.



Детектив тяготеет к некоторой киношности, где у нас есть крутые такие следователи, которые ставят следствие делом своей жизни и прям только этим и живут. Местами Курисмаа ведет себя достаточно круто для реального полицейского и больше походит на такого крутого американского голливудского копа. Так что на реализм сюжет не претендует.



Мастерство автора здесь выражается не столько �� самой истории, а в передачи каких-то деталей психологического характера: нарисовать эстонскую жизнь не являясь ее частью это очень интересный прием. Как бы получается такой отстраненный взгляд со стороны, совершенно непредвзятый.



В целом в книге нет ничего особо выдающегося, за что ее можно было бы хвалить или ругать, рекомендовать прочитать или, наоборот, стараться держаться ее подальше. Совершенно стандартный проходной детектив, коих миллионы, если бы не авторство и место действия.
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