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Eredità di carne

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La vita di Michele Ciot sta cadendo a pezzi. Ha perso il lavoro, l'amore, e combatte da mesi contro una brutta forma di bronchite cronica. Vive in un paesino isolato tra le montagne del Piemonte, dove si ammazza di alcool e solitudine. Il ritorno di un vecchio amico gli offre una possibilità di riscatto. Un lavoretto illegale, un furto nell'ex manicomio Pracatinat, intorno al quale circola la sinistra leggenda di Famenera, la strega cannibale. Ciot, da ragazzo, ha visto qualcosa di strano in quel posto; e adesso deve riaffrontare una volta per tutte le ombre del passato..

283 pages, Paperback

Published October 1, 2019

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About the author

Luigi Musolino

37 books130 followers
Luigi Musolino nasce nel 1982 in provincia di Torino, dove risiede e lavora. Specializzato in folclore italiano, è autore di varie raccolte di racconti nel campo del weird, dell'horror e del gotico rurale (Bialere, Oscure Regioni 1 & 2, Uironda).
Nel 2019 ha visto la luce il suo primo romanzo, Eredità di Carne, per la Acheron Books, e nel 2020 la novella Pupille per i tipi di Zona42. Ha tradotto in italiano opere di Brian Keene, Lisa Mannetti, Michael Laimo e gli scritti autobiografici di H. P. Lovecraft.
Il suo ultimo libro è "Un buio diverso - Voci dai Necromilieus", pubblicato da Edizioni Hypnos e illustrato da David Chance Fragale.
Nel 2022 ha esordito negli Stati Uniti con la raccolta "A different darkness and other abominations", edito da Valancourt Books, finalista ai World Fantasy Awards.



Bibliografia
Bialere - Storie da Idrasca, (2012, autoprodotto)
Oscure Regioni Volume 1, (2014, Wild Boar Edizioni)
Oscure Regioni Volume 2, (2015, Wild Boar Edizioni)
Nelle Crepe, (2017, Miskatonic Press/Vincent Books)
Uironda, (2018, Kipple Officina Libraria)
Eredità di Carne, (2019, Acheron Books)
Pupille, (2021, Zona 42)
Un buio diverso, (2022, Edizioni Hypnos)

Traduttore
Rivelazioni in nero di Carl Jacobi, (Dagon Press)
Ritratti al chiaro di luna di Carl Jacobi (Dagon Press)
I Vermi Conquistatori di Brian Keene, (Edizioni XII e Urania Mondadori)
Torture Sottili di Lisa Mannetti, (Kipple Officina Libraria)
Parola di Lovecraft, tutti gli scritti autobiografici del maestro della letteratura fantastica (Società Editrice La Torre)


Pagina FB:
https://www.facebook.com/luigimusolin...

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1 (<1%)
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Profile Image for ☆LaurA☆.
506 reviews149 followers
October 9, 2025
https://g.co/kgs/8J2PXy

"Quando il baratro te lo porti dentro è come se fossi già caduto"

Luigi mi puoi sposare?
Questa è una dichiarazione d'amore!!!!

Ogni parola che scrive ti penetra nelle viscere, ti instilla ansia, angoscia, terrore e fame, fame nera....quella fame che non puoi saziare, che ti divora dall'interno, ti consuma, ti brucia.

Michele è un uomo distrutto, rovinato, non ha più nulla da perdere quando decide di aiutare Oliviero, un vecchio amico che come lui ha buttato all'aria la sua vita con la droga, l'alcol e le puttane....
Un lavoretto da niente si dicevano e invece.....
Sembra tutto prevedibile, l'epilogo della storia, dove andrà a parare, ma no...
Musolino ti fa chidere gli occhi, 10 giri su te stesso e via, nel buio di un ex-sanatorio sperduto sui monti.

L’incubo è reale.
Non puoi abbandonare quei due poveri stronzi al loro destino.
Non puoi vedere Elisa consumarsi per un amore finito che poi finito non è....

"Famenera brucia e mastica a vuoto. Famenera è la voracità degli uomini, l’appetito insaziabile dei loro cuori.
Incarna il dolore della Val Chisone, di tutte le guerre, i soprusi e i patimenti che hanno straziato quel territorio dalla notte dei tempi."


No davvero, io non posso andare avanti, non voglio rovinare il gusto al bbq di questa storia.
Dovete leggere PER FORZA qualsiasi cosa di Luigi, fatevi questo regalo, vi supplico, mi metto in ginocchio e vi prego di far conoscere questo Scrittore ai più...giuro che non me ne viene in tasca nulla a dirvi queste cose  quindi......

E voi, abitanti del Piemonte e in particolar modo di Torino, lo sapete che abitate in un Paese dove le storie dei vostri nonni, quelle che vi raccontavano da bambini per spaventarvi sono tutte vere? 
Io avrei paura a girare per le strade appena cala la sera.
Profile Image for Carmine R..
630 reviews93 followers
December 11, 2019
Gli orrori del passato

"Perché ogni cosa è collegata. Perché ci sono cose che non muoiono mai e non vogliono morire, il male e i peccati commessi riecheggiano nel presente e nel futuro come cerchi d'acqua in uno stagno, ed è impensabile non credere che ogni singola azione, ogni singolo movimento della materia e della polpa che ci definisce non si ripercuota nel tempo, influenzandolo incessantemente."

Uno dei più grandi limiti che accuso al genere horror - in ambito cinematografico, a voler essere precisi - è l'essere diventato piuttosto innocuo: le entità fanno capolino tra un corridoio e l'altro, senza quasi mai esercitare il ruolo di predatori che compete loro; la fotografia, altro tasto dolente, sfoggia una patinatura così accentuata da eliminare completamente tutta la sporcizia e il sudiciume che un contesto corrotto dovrebbe trasudare (Texas Chain Saw Massacre docet); i drammi privati delle vittime, invece, diventano semplici orpelli narrativi da relegare in secondo piano per il prossimo spavento a buon mercato.
Vien da sé che un'opera come il primo romanzo di Musolino - autore che conoscevo di nomea, suggeritomi a più riprese da persone amanti della letteratura di genere nostrana - si propone come un qualcosa, almeno per me, assolutamente inedito per il panorama letterario.
Non colpisce l'originalità della storia, invero piuttosto classica e fortemente ancorata all'archetipo della struttura infestata (Necromilieu il termine esatto); l'aspetto realmente disturbante è l'approccio disincantato, tremendamente realistico, adottato per tratteggiare le esistenze coinvolte nel dramma narrato: uno stuolo di vinti che, tra un espediente temporaneo e l'ennesima procrastinazione, cerca di strappare un altro giorno in attesa del domani.
La componente folcloristica, rispetto al meraviglioso Gli uomini della neve inserito nella raccolta di racconti di Alessio del Debbio (L'ora del diavolo), capace di delineare il mito come riscatto collettivo, è più affine a figure come la Borda, entità del folclore romagnolo riportata in auge da Eraldo Baldini all'interno del suo celeberrimo Gotico rurale.
I miti e le leggende, vuoi per ignoranza o superficialità sottovalutata, generano mostri nel vero senso della parola; e la paura irrazionale che ne scaturisce richiede sempre un capro espiatorio per poter essere esorcizzata.
Profile Image for Gianfranco Mancini.
2,338 reviews1,070 followers
November 2, 2023


Cartolina Val Chisone - Pracatinat: Sanatorio Agnelli In Costruzione (1929)

Nei boschi c’è una macchia,
Soffia, morde e tutto graffia,
Nera come il ner carbone
Ha più denti di un leone!

Tanta fame, fame nera
Mangia da mattina a sera
S’è spolpata i suoi bambini
Cosce, stinchi e ossicini!

Giù in cantina danza e salta
Lei è matta matta matta,
Se la incroci fai attenzione
O ti pappa in un boccone!

Famenera, Famenera,
strega, masca, fattucchiera,
Famenera, Famenera,
il tuo incubo
si avvera!

(Filastrocca della Val Chisone)


Michele Ciot ha perso lavoro e amore, combatte da mesi contro una brutta forma di bronchite cronica, e nel frattempo pensa a come trovare i soldi per pagare bollette arretrate e far riparare il tetto di casa, prossimo ormai al crollo sotto il peso delle pesanti nevicate che imbiancano la valle.

Poi chiude la finestra, prende la doppietta dalla rastrelliera nello sgabuzzino ed esce di casa, zoppicando verso la stalla.
Quando s'infila la canna in bocca prega che non ci sia un aldilà, nessun residuo di coscienza.
Prega non ci sia quell'essere alto e gibbuto che lo insegue ogni notte, schioccando le fauci in un eterno appetito.


Michele vive a Roure, un paesino isolato sperduto tra le montagne del Piemonte, in compagnia del suo affezionato gatto Caio, dove si ammazza di alcool, sigarette, e solitudine, quando il ritorno provvidenziale di Oliviero Cardon, balordo cocainomane e truffaldino vecchio socio d’affari gli offre una inaspettata possibilità di riscatto.

Sono giovani. Non sanno ancora che tutti i loro desideri verranno infranti.
Poi sono dentro, nel salone d'ingresso del sanatorio.
Due scaloni di marmo s'inerpicano nel ventre dell'edificio fino al nono piano, sorvegliati da una balaustra di ferro battuto; al centro della tromba delle scale luccica un ascensore, uno di quei vecchi modelli delimitati da una struttura a rete metallica.


Il furto della collezione del dottor Bonifetto, riccone locale con la fissa per i mobili d’antiquariato, pezzo forte di una esposizione mai tenutasi nell'ex sanatorio Pracatinat a causa del fallimento subito dal consorzio ospedaliero, un posto abbandonato ed inquietante intorno al quale circola la sinistra leggenda di Famenera la masca, la strega cannibale il cui fantasma si dice ancora infesti i meandri del sanatorio abbandonato.

Alcune gocce di sangue colano sullo schermo dello smartphone ricoprendo di una pellicola purpurea I'SMS.

'Okay, ci sto. L'ultimo lavoro dei Re del Tarlo.'

Oliviero abbandona la nuca sul poggiatesta ed esala un lungo rantolante sospiro. Una nota positiva in una giornata da dimenticare, l'ennesima. Sghignazza con le gengive lorde di sangue.


Un gioco da ragazzi per Michele e Oliviero, i redivivi Re del Tarlo, se non fosse che Ciot, da ragazzo, ha avuto una a dir brutta esperienza in quel posto che lo ha segnato per sempre, ed ora si troverà ad affrontare le ombre del passato, ombre che lo attendono affamate tra i corridoi bui del Pracatinat.

In quel viso c'è qualcosa di errato
Nota che in alcuni punti le guance sono cascanti e piene di vesciche, come se fossero state bollite, e che l'andatura della bimba è sofferta, le giunture delle gambe mal collocate, insettoidi. Il suo profilo è contornato da una nebbia azzurrina ed è a quel punto che Alberto formula un pensiero semplice, infantile e terribile.
È un fantasma.


Un magari non troppo originale Shining piemontese, ma che guadagna parecchi punti grazie ai suoi protagonisti spezzati, magistralmente delineati in una narrazione avvincente ed agghiacciante che si alterna tra passato e presente, dove un male atavico che ha le radici nel folklore popolare e nell’animo umano consuma ogni cosa senza via di scampo.

"Certo che ce l'ho." Il CD passa dalla custodia al lettore e le note di Somebody Got Murdered dei Clash riempiono l'abitacolo.
Da ragazzi era il loro pezzo preferito: una canzone su una serata d'eccessi finita male, su scelte sbagliate e alcol e morte.
I Re del Tarlo, sovrani del niente, si mettono in viaggio per la loro ultima missione cantando a squarciagola con Strummer.


Perché Famenera non è solo Tilda Clapiè, presunta fattucchiera tradita dai suoi superstiziosi compaesani e tornata in cerca di vendetta dopo essere andata incontro ad una fine atroce insieme ai suoi figli, ma è anche il bisogno inarrestabile che obbliga il lettore a consumare questo libro dalla prima all’ultima pagina, nonostante quei ripetuti e dolorosi pugni allo stomaco che gli vengono sferrati in un quasi insopportabile e crescente delirio grandguignolesco di sangue e orrore il cui finale inaspettato si è rivelato essere una deliziosa e insanguinata ciliegina sulla torta.

Inclina il collo di lato, il movimento che fanno i cani quando non capiscono l'ordine impartito dal padrone.
Non c'è naso, solo ustioni, carne riarsa e risentimento.
E odio.
L'odio è palpabile nell'aria, un'emanazione furiosa che avvolge il vallone del Pracatinat, un disprezzo antico, venefico, inestinguibile.
La sete di vendetta si è fatta eredità di carne, demone, languore.


E a quanti non perdonano all’autore una certa scena, che farà capolino a lungo nei miei incubi insieme a tante altre presenti in questo romanzo, un suo epilogo differente avrebbe decisamente cozzato con quella che è l’essenza del racconto.

"Famenera, Famenera, mangia da mattina a sera,
Famenera, Famenera, il tuo incubo si avvera!"


È in quei lunghi minuti di follia e paranoia, mentre canta e pensa alla Strega Cannibale e la sfida, in un accesso di delirio che paradossalmente gli permette di non perdere del tutto il senno, che inizia a prendere seriamente in considerazione I'indicibile.


Perché l’inferno della Val Chisone non risparmia niente e nessuno, e la sua Eredità di Carne è destinata a durare in eterno.

Un libro estremo e disturbante, macabro ed indimenticabile, che ho imperdonabilmente comprato e trascurato qualche anno fa, e che avrei decisamente voluto e dovuto leggere prima.

Cinque stelle affamate.
Profile Image for Lucia Patrizi.
Author 7 books28 followers
December 2, 2019
Ho finito di leggere Eredità di Carne venerdì notte e, logicamente, ho avuto serie difficoltà ad addormentarmi.
Ma è difficile spiegarla, questa difficoltà; Il primo romanzo di Musolino comincia come un folk horror dai tratti gotici e poi si trasforma, per gradi, in un ferocissimo survival, con un twist che, davvero, non vedi arrivare in tempo e quando Musolino te lo fa cadere addosso con la pesantezza di un macigno, ci metti un po' a realizzare cosa sia accaduto e dove si stia dirigendo la storia.
Perché tutto ciò che accade nella prima parte sembra puntare in una direzione ben precisa, anche prevedibile, se vogliamo, e invece Musolino ti frega e, dopo averti spaventato per metà libro con degli strumenti classici ed efficacissimi del romanzo gotico (mi ha ricordato Machen e Blackwood), proprio quando senti di essere al sicuro, in territori che, tutto sommato, conosci, ti tira la mazzata definitiva. E la paura, chiamiamola così, controllata e controllabile della prima parte del romanzo fa posto all'angoscia. Quella non la controlli.
C'è solo una cosa che non posso perdonare a Musolino, ma questo non inficia affatto il mio giudizio finale: è un romanzo straordinario, un horror puro e, se non avete paura di stare anche fisicamente male durante alcuni passaggi, non potete lasciarvelo sfuggire.
Profile Image for Andrea.
160 reviews95 followers
February 27, 2023
Ogni volta che inizio un Acheron books so che mi troverò davanti un libro che mi piacerà ma questo... questo ha superato ogni mia aspettativa! Horror puro, brividi come quelli causati da Salem's lot e Pet Sematary, personaggi distrutti che cercano di affrontare i loro demoni che mi ha ricordato Vergnani (sarebbe bello vedere Michele incontrare Claudio e Vergy XD ), leggende italiane che si sposano perfettamente alla storia fino a renderle reali. Un libro che ho adorato pur chiudendomi in casa a doppia mandata (e probabilmente proprio per quello)!
PS. Non vedrò più allo stesso modo il sanatorio del paese della casa di montagna :( XD
4 reviews2 followers
October 30, 2019
Debutto sulla lunga distanza per uno dei più talentuosi autori italiani di genere.
Finora Musolino si era cimentato, con risultati strabilianti, esclusivamente con la forma del racconto, quindi ero curioso di vedere se avesse avuto la capacità di "reggere" un romanzo.
Ebbene la risposta è stata ottima, forse anche oltre le mie stesse aspettative.
Un romanzo che sa tenere incollato il lettore fino alla fine, perché una volta che lo si inizia si fa davvero fatica a interromperlo.
Horror genuino, una scrittura che fa male tanto è affilata e che tocca livelli di tensione altissimi.
Unica nota negativa, ma non imputabile all'autore, la copertina; decisamente poco centrata e poco rappresentativa.
Profile Image for Alessandro Balestra.
Author 37 books43 followers
November 9, 2021
Insieme a Danilo Arona e Paolo Prevedoni, Luigi Musolino è punto di riferimento del gotico piemontese e uno dei più dotati scrittori horror italiani. “Eredità di carne” non parla solo di una strega che infesta la val Chisone, nei pressi di Torino, ma racconta anche la spaventosa corruzione fisica e psicologica dei protagonisti… una vera discesa agli inferi. “Eredità di carne” è un grande romanzo horror che consiglio di leggere.
Profile Image for Sara Cardelli.
127 reviews6 followers
April 19, 2021
《Nei boschi c'è una macchia,
Soffia, morde e tutto graffia,
Nera come il ner carbone
Ha più denti di un leone!

Tanta fame, fame nera
Mangia da mattina a sera
S'è spolpata i suoi bambini
Cosce, stinchi ed ossicini!

Giù in cantina danza e salta
Lei è matta matta matta,
Se la incroci fai attenzione
O ti pappa in un boccone!

Famenera, Famenera,
Strega, masca, fattucchiera,
Famenera, Famenera,
Il tuo incubo si avvera! 》
.
Michele Ciot è solo l'ombra dell'uomo che era: alcolizzato, depesso, paranoico, malato. Non sa più che fare della sua misera vita. Finché un vecchio amico gli offre un'occasione per riscattarsi... ma ci sono ombre in agguato, macchie nei boschi irte di denti. E hanno fame, un'insaziabile fame nera
.
Horror autoconclusivo ispirato alle leggende piemontesi. Una deteriorante discesa nelle profondità di un mistero e negli abissi dell'animo umano
.
La prosa dell'autore è molto efficacie e adatta alla storia: semplice e tagliente, sa impressionare al momento giusto e focalizza l'attenzione sui dettagli più angoscianti, restituendo immagini da brivido. In certi punti, l'autore ha scelto di utilizzare PdV esterni, che si allontanano dai personaggi (con uno stile un po' cinematografico, come se si guardasse un film). In narrativa lo trovo poco efficacie: la scarsa focalizzazione lede l'immersione che invece, quando presente, è risultata essere molto coinvolgente. Mi permetto di consigliare all'autore di selezionare un PdV (o più PdV) completamente focalizzato: permetterebbe al lettore di vivere ogni sensazione dei protagonisti sulla propria pelle, risultando più efficacie... e anche più angosciante 😈
.
La storia mi ha affascinato in ogni suo elemento, inoltre mi ha permesso di conoscere luoghi e leggende d'Italia che non conoscevo. Il nostro paese ha un gran potenziale e autori come Luigi Mussolino sanno sfruttarlo al meglio 😁
Profile Image for Andrea Butini.
Author 6 books101 followers
November 21, 2020
La penna di Luigi Musolino è fluida, a tratti evocativa. Va dritto al sodo, senza orpelli o frasi complicate e inutilmente auliche come piace fare a parecchi altri scrittori italiani.
Così ci piace. Soprattutto nell'ambito fantastico.
La storia potrebbe risultare semplice e già vista, ma nasconde chicche, svolte e rivelazioni che lasciano soddisfatti. Lo svolgimento, poi, è ben architettato. Anche qui, complimenti davvero a Luigi, perché per un attimo ho temuto che la storia stagnasse, e invece mi ha stupito, virando verso una direzione che traspariva ma che non mi ero aspettato prima di ritrovarmici.
Come ci ha virato, però?
Forse questo è l'unico punto che non mi è piaciuto. Ci sono un paio di forzature che mi hanno fatto storcere il naso lì per lì. Anche se a posteriori assumono un senso e si comprende il perché di quelle scelte, riuscendo così a lasciarle in secondo piano, non posso fare a meno di ricordare il momento in cui, leggendole, ho detto "no, dai" (Cercando di evitare spoiler dico solo: corteccia albero, cavi, gru in Puglia).
Insomma, secondo me quelle tre cosine si potevano fare meglio.
MA! Ma non è di certo quello che rovina la lettura!
Infatti per il resto è un libro scorrevolissimo, tiene alta la tensione e ci lascia un senso di soddisfazione orrorifica degno dei migliori autori anglosassoni. E sticazzi dell'estero, vogliamo più italiani!
I personaggi mi sono piaciuti molto, ben caratterizzati, ognuno con i suoi bisogni e problemi inerenti al tema del libro: la fame.
Consigliato gente, consigliato!
Profile Image for Alessandro.
120 reviews9 followers
November 4, 2019
Forse non proprio il massimo dell'originalità, ma l'atmosfera horror, tra gelo e sangue, si fa ben sentire.
Direi più un 3.5, rimane un'interessante lettura dopotutto.
Profile Image for Alice Pascuzzi.
49 reviews14 followers
December 15, 2024
«Non c'è nulla, se non una paura famelica e paranoide che trangugia ogni altra emozione. Il divorante terrore dell’annullamento.»

La fame come non l’avete mai vissuta. Una fame viscerale che non cerca solo cibo: vuole vendetta, sofferenza, controllo... Vuole amore. Diventa padrona dei personaggi, alimentando i loro trãumi e nutrendosene; gli fa credere che sia possibile riempire quel dannato vuoto, ma la voragine che hanno dentro non fa altro che espandersi; sgranocchia lentamente i rimasugli della loro già esigua speranza.
E, tutto ciò, lo fa con un’angosciante senso di sicurezza e protezione, come una madre che imprigiona ma culla i propri figli, illudendoli che, poi, possano essere finalmente liberi.

Questo folk horror affronta fragili tematiche che vengono incarnate dalla Famenera, la Strega Cånnibåle protagonista delle antiche leggende dei boschi piemontesi.

“Famenera, Famenera, strega, masca, fattucchiera. Famenera, Famenera, il tuo incubo si avvera!”
Profile Image for Maico Morellini.
Author 52 books184 followers
July 6, 2020
Ci sono autori che dimostrano una particolare affinità con lo strumento narrativo del racconto breve, altri che necessitano di qualche cartella in più per sviluppare la loro visione e altri ancora che danno il meglio se devono misurarsi con la complessa e solida struttura del romanzo. E poi ci sono gli autori che raccontano storie, storie profonde, storie che prescindono delle classificazioni, dalle lunghezze, dai formati: Luigi Musolino è uno di questi e lo dimostra con Eredità di Carne.

Non è facile inquadrare con coordinate canoniche un’opera viscerale come Eredità di Carne. Non è facile perché se qualcuno cerca di avvicinarsi al testo impugnando lo strumento pigro e spuntato delle “classificazioni a tutti i costi” rischia di farsi male e di perdersi nella ricerca di qualcosa che non ha senso cercare. Eredità di Carne è, come deve essere e come sa essere, una storia. Una storia oscura, fatta di sofferenza, di predestinazione, di entità perdenti e perdute che setacciano il loro presente alla ricerca di qualcosa che dia un senso alle loro vite.

Intrappolato nella vischiosa convinzione di meritare l’infelicità c’è Michele Giot, un ragazzo di montagna a cui la vita ha servito una brutta mano d’apertura. Un ragazzo che vive nella casa di famiglia, legame e catena con un passato che allunga le sue ombre nere anche nel presente, un ragazzo che cerca il riscatto tra le mura inquiete dell’ex manicomio Pracatinat.
Intrappolata tra la necessità di proteggere sé stessa e l’amore c’è Elisa, l’ex ragazza di Michele. Un’esistenza scandita da fragilità che per la società contemporanea diventano debolezze e la voglia di costruire qualcosa di buono insieme a Michele. Che l’ha capita, che la faceva sentire importante, che completava con le inquietudini di un ragazzo solitario e troppo vicino all’alcol le incertezze di una ragazza a cui la vita non ha mai dato più di quanto ha preteso.
Intrappolato dai debiti, da errori che non poteva commettere, da una vita da cui avuto qui di quanto abbia mai dato c’è Oliviero. Ex amico e socio di Michele, è lui che trasforma il manicomio Pracatinat da luogo oscuro a opportunità. Tra le mura del Pracatinat c’è un piccolo tesoro che aspetta solo di essere raccolto e Oliviero ha bisogno di Michele per una sola notte. Una notte in cui saldare debiti e crediti con la vita.
E per ultima, intrappolata in una leggenda che diventa maledizione e che lei stessa contribuisce ad alimentare, c’è FameNera. La Strega Cannibile. L’anima oscura del Pracatinat e dei boschi che circondano l’ex manicomio.

Musolino orchestra l’intreccio di queste anime infelici trascinando il lettore nel suo mondo già dalle prime righe del romanzo. Bastano poche battute e la percezione di non essere in un racconto, di non essere in un romanzo, ma di essere proprio dove vuole l’autore è chiara e inconfondibile. È una storia di perdenti, quella di Musolino. Una storia macchiata da quei colori sporchi in cui tutti siamo inciampati almeno una volta nella vita. Quei colori che poi ci sono rimasti addosso, che non siamo mai riusciti del tutto a togliere, che sono lì a sussurrare di un mondo fatto di sliding doors sbagliate. Non opportunità, ma sconfitte.
C’è una provincia cinica che si sazia di sé stessa, delle sue sconfitte ma che riesce comunque a mostrare una sua dignità. Nella caduta. Nel sangue. In quello che può essere perché DEVE essere, ci sono moti di orgoglio scanditi dalla perdita e dalla rassegnazione. C’è una terra ferita da errori del passato, ci sono luoghi (i Necromilieu di apertura) che pagano questi errori e che cibandosi del male e della follia diventano peggio di tutto il dolore che hanno ospitato. Come catalizzatori. Come reazioni chimiche bilanciate dalla sofferenza, dal ricordo sbagliato, dalla fame.

Eredità di Carne è una storia. È una storia dalla quale è difficile staccarsi perché al suo interno c’è molto di ciò che abbiamo paura. E la Strega Cannibale, alla fine, è il mostro meno spaventoso di tutti perché i mostri peggiori sono dentro di noi.
Profile Image for Vittorio Alberici.
84 reviews1 follower
July 30, 2024
4,5 ⭐

Ottimo Folk Horror. Musolino una garanzia. Credo che si parli ancora troppo poco di questo autore.
Profile Image for Monica De giudici.
302 reviews16 followers
May 30, 2024
"Mangeremo presto io e te. Perché ogni cosa è collegata. Perché ci sono cose che non muoiono mai e non vogliono morire, il male e i peccati commessi rieccheggiano nel presente e nel futuro come cerchi d'acqua in uno stagno, ed è impensabile non credere che ogni singola azione, ogni singolo movimento della materia e della polpa che ci definisce non si ripercuota nel tempo, influenzandolo incessantemente."

Stavo facendo qualche ricerchina perché queste storie mi incuriosiscono: son basate su qualcosa, ma cosa? Fatti reali? Leggende locali?

Ho trovato le Masche "anime di morto", streghe piemontesi, particolarmente crudeli, pare. (Famenera, Famenera, strega, masca, fattucchiera, Famenera, Famenera il tuo incubo si avvera!)

E poi ho trovato Pracatinat, luogo particolarmente in voga per le gite scolastiche locali... e che ospitava effettivamente un sanatorio di montagna per malati di tubercolosi. Non so se effettivamente i nazisti abbiano avuto a che farci, come si racconta nel libro, ma anche solo l'ambientazione così popolare per i piemontesi dá un bel tocco in più al romanzo, lo rende più reale.

Per non parlare troppo di trama e togliere tutto il gusto a chi lo vorrà leggere, posso solo dire che:
- ci sono cose cattive e affamate che si aggirano nei boschi,
- un ex sanatorio abbandonato in mezzo al nulla e alla neve che fa molto "Shining"
- c'è Michele Ciot che, per tirarsi fuori dai guai (ahahah), decide di andare proprio lì a piazzare il furto del secolo. Non proprio un'idea geniale? Quelle idee del cazzo che vengono di solito ai protagonisti dei film horror? SI. Ma d'altronde quando hai perso il lavoro, l'amore e la salute... non ti restano poi molte preoccupazioni, né grosse alternative.

"Eredità di carne" vive di ritmi serrati, tensione, colpi di scena, rumorini inquietanti, filastrocche angoscianti e tanta tanta carne al fuoco. Anzi! Ma quale fuoco? Carne cruda e sanguinolenta!

E poi Musolino scava nelle paure più reali, umane. Il buio, la claustrofobia, la morte e tutto ciò che uno è disposto a fare per sfuggirle, gli orrori che accadono nella vita di tutti e che ti perseguitano.

Un bel romanzo, ora son curiosa di leggere qualche racconto, pur non essendo fan delle storie brevi, quest'uomo mi dà fiducia!
Profile Image for Lenny V..
48 reviews2 followers
January 10, 2023
In questo romanzo Musolino esplora diversi lati dell’orrore, attingendo dal folklore, dal soprannaturale fino ad arrivare allo psicologico. La paura del protagonista non deriva solo dall’esterno, dalle minacce, dagli eventi passati e presenti che lo affliggono, ma anche dall’interno, dalla sua condizione mentale. La paura di rimanere solo, dell��abbandono, di non riuscire a superare le proprie dipendenze e di rimediare ai propri errori, l’incapacità di reagire lo affliggono tanto quanto i terribili eventi che lo vedono protagonista. In Eredità Di Carne non ci sono momenti di quiete, non ci sono pause, il senso di terrore e di oppressione sono presenti in qualsiasi momento, tendendo il lettore sulle spine fino all’ultima pagina.
Se vi piace la roba tosta il mio consiglio è di leggerlo. Oltre a dell’ottimo horror troverete quella conoscenza e quella passione per le storie e il folklore del nostro paese che hanno veramente tanto da dare alla narrativa.
Profile Image for Martina Comba.
1 review
November 4, 2022
Tanta fame, fame nera.

Eredità di carne si divora: scorrevole e avvincente, mi ha tenuta incollata alle pagine fino alla fine. E’ un romanzo straordinario, geniale, spaventoso.
Luigi Musolino, una scoperta. Con uno stile impeccabile, intreccia in modo superbamente elegante una trama elaborata e coinvolgente, che non ti lascia scampo.
Imperdibili, dello stesso autore, anche Uironda e Oscure Regioni volumi 1 e 2.
Profile Image for We All.
183 reviews2 followers
February 9, 2022
Quando un libro horror in certe parti fa' provare un brivido, ha raggiunto lo scopo. Si forse la storia può dare un po' l'idea del "già visto" ( ricordando un po' Shining, un po' Blair Witch Project), ma se ben scritto, ed è ben scritto, e se le pagine scorrono veloci, non vedo quale sia il problema di ricordare certe suggestioni...in più è permeato del territorio italiano e ciò te lo fa sentire più vicino di un qualsiasi romanzo tradotto e quindi ambientato altrove. Per me un gran bel libro.
Profile Image for Clinamen.
33 reviews
April 11, 2025
Il libro mi è piaciuto parecchio fino a 2/3, le ultime pagine e il finale mi hanno portato a dare quattro stelle anziché cinque.

Le atmosfere e le descrizioni sono davvero evocative, il modo in cui Musolino riesce a trasmettere la disperazione e la sporcizia che trasuda da alcune scene o dai personaggi stessi è piuttosto singolare (con accezione positiva), ma diciamo che una determinata scelta di trama mi ha lasciato perplesso, inoltre c'è una parte del libro che si trascina davvero troppo a lungo senza aggiungere nulla di sostanziale se non alla fine del segmento.

Ho letto anche alcuni suoi racconti e sono notevoli, però mi piacerebbe rileggere Musolino nelle vesti di romanziere.
Profile Image for Luca Pelorosso.
398 reviews2 followers
May 4, 2023
Di Luigi Musolino avevo già letto i due volumi Oscure Regioni, raccolte di racconti ambientati nelle regioni italiane. Anche nel formato romanzo l'autore si rivela un ottimo autore horror. Mi è sempre capitato di leggere autori che danno il meglio o nella forma di racconto o nella forma di romanzo. Musolino invece l'ho aprrezzato in entrambi i formato. Ho apprezzato molto i flashback: concisi ma aiutano a chiarire la psicologia del personaggio.
Profile Image for Debora Parisi.
Author 29 books32 followers
April 5, 2023
Devo dire che la storia di famenera mi ha ricordato un pò la masca Micillina del paese di Pocapaglia: una donna resa capro espiatorio perché straniera e per il suo aspetto .

L'autore ci fa entrare poco a pico in una Val Chisone quasi soffocante e misteriosa, un luogo dove antiche leggende paiono sopravvivere.

I personaggi sono ben descritti, ad iniziare da Elisa e Michele, entrambi colpevoli di non riuscire ad affrontare i propri demoni e migliorare la relazione. Elisa non capisce la depressione di Michele, male nato già dalla morte di suo padre Aldo, e compie una serie di comportamenti che portano Michele a chiudersi in sé stesso e rifugiarsi nell'alcool.
Oliviero è un furfante schiavo della droga, un Lucignolo per Michele, un essere la cui fine è così miserabile da farti provare compassione.

E poi c'è Famenera, essere terribile ma che pare, nel finale, mantenere alcuni dei sentimenti umani passati.

Musolino è riuscito a descrivere in maniera straordinaria il declino mentale dei personaggi dilaniati dalla fame, rendenendo la situazione terribile e verosimile.

Eredità di carne non è solo un folk horror , ma un tributo all'ambiente e l'anima della Val Chisone.
Profile Image for Eddie.
263 reviews2 followers
October 28, 2023
3,75 "Una sensazione orribile la rimesta dentro, nel basso ventre."
'se questa è incinta io sono veggente' (questo al 16% del libro)
mi sa che davvero mi devo giocare i numeri.

Libro inquietante, molto scorrevole e interessante, un terrore tra i ghiacci italiani ben fatto, dove il mostro è qualcosa di più rispetto a un demonio a caso. Famenera è l'immagine di tutta la rabbia e l'odio che l'uomo possa provare, di quel sentimento di vendetta che sfocia nella violenza bestiale.

Luigi secondo me è un autore da tenere sott'occhio, perché lo stile è già bello di suo, ma credo che nei personaggi femminili possa migliorare. E di molto. Insomma, una donna, dopo aver visto un evento super traumatico: «Quando la conducono via, sorreggendola da sotto le ascelle, si domanda scioccamente che ne sarà del suo ragù.»...fra. E la stessa donna nel libro non fa altro se non cucinare. Fra².

Personaggi femminili, alla fine dei conti, ne abbiamo solo due (perché per quanto Famenera sia interessante, è il mostro™ e la bambina fantasma è letteralmente solo la bambina fantasma): la donna cuoca e la donna disturbo alimentare. Basta. La scusa che ci sono pochi personaggi è valida, ma al tempo stesso nulla nella storia di Oliviero vietava il rendere il personaggio una donna. Lì almeno ci sarebbe stato un personaggio femminile un po' più approfondito, perché Oliviero sta pieno così di Mommy issues.

Il twist è stato interessante, ha spiegato alcune cose, ma al tempo stesso non troppo sorprendente. Fra il titolo si chiama "eredità" di sangue, è normale che ci sia l'eredità.

E adesso, passando agli spoiler, io vorrei solamente capire quant'è forte lo sperma di Michele. Il feto, che aveva meno di due mesi, è sopravvissuto senza problemi al disturbo alimentare della madre, a Elisa che fumava ed ad un incidente automobilistico. Complimenti al papà veramente.
Il fatto che poi nasca una bella bambina, già coi capelli, già gobba, e già coi denti che quando si avvicina al capezzolo di Elisa glielo morde io basta prendo la nascitura e la uso come palla da calcio. La mando in orbita.

Il fatto che il guardiano muoia così, a caso, brutalmente, è una gran bella casualità. Deus ex machina proprio, perché non è che capiti tutti i giorni che una gru dia una botta in testa alla gente. Però vabbè, almeno così abbiamo avuto la scena di Famenera che fa mangiare Michele (classica nonna che vede il nipotino sciupato). Il capitolo su Caio è stato un attacco alle spalle, ahia, però bello. Soprattutto il finale di Michele, perché la nonna ci tiene al suo nipotino, ovvio che lo abbraccia.

Lo consiglierei? Assolutamente. Un bel horror italiano, anche se i personaggi femminili non sono dei migliori, anche se questa "eredità" non si sente davvero, perché il padre di Michele non è davvero presente nel libro, noi lettori non possiamo leggere dei suoi sogni che lo portano a fare bum bum a inizio libro, anche se si parla del senso di vuoto che prova Michele dopo essere stato licenziato dalla cava, ma mai del lavoro alla cava, mai dei suoi colleghi. Però il libro è corto e scorrevole, e secondo me Musolino può fare cose davvero interessanti.
50 reviews
March 21, 2022
Il primo pensiero dopo la lettura del libro è stato questo: come faccia un autore dalla forza espressiva come Luigi Musolino a essere ancora poco conosciuto. So che il genere in Italia è ghettizzato, più di qualcuno lo ritiene spazzatura, eppure la prosa di Musolino a mio avviso meriterebbe maggiore attenzione e un pubblico più vasto. Ho acquistato il libro dopo avere letto l'estratto e ne sono stato subito conquistato. L'ambientazione montana, la scontrosità del protagonista Michele Ciot, il substrato di leggende e folclore locale a cui attinge l'autore con la figura della masca, la strega piemontese, qui rappresentata da Famenera. Retaggi e credenze del passato si mischiano con il presente, dando vita a situazioni spaventose, difficili da credere e tuttavia molto reali. Lo spunto parte da un colpo facile facile che viene proposto a Michele da un suo amico, un balordo cocainomane. Il lavoro è semplice, rubare mobili di valore da una struttura abbandonata ma qualcosa va storto. I due ladruncoli rimangono così bloccati nell'ex sanatorio Pracatinat, una struttura gigantesca persa tra le montagne. La suggestione potrebbe rimandare a Shining e all'Overlook Hotel, ricettacolo d'orrori ed empietà, ma si tratta solo di un collegamento momentaneo. La storia è tipicamente italica, legata al territorio piemontese, alle sue leggende e soprattutto ai suoi abitanti. La lettura avanza spedita, senza intoppi, fino al finale abbastanza a sorpresa(dico abbastanza perché il pre-finale ci prepara e ci accompagna alla conclusione del romanzo). Solo due piccoli appunti, non proprio critiche:

1-Gran parte del romanzo si svolge dentro l'istituto Pracatinat. La narrazione procede spedita, non annoia, ma per forza di cose a un certo punto le situazioni possono condurre il lettore verso un'idea di ripetizione. Mi sono chiesto se non sarebbe stato possibile snellire un pò il tutto, accorciare lo sviluppo temporale di un paio di giorni. Poi però ho smesso i panni del lettore e ho messo quelli dello scrittore dilettante quale sono e mi sono risposto che Musolino avrà studiato a fondo la struttura della sua storia, avrà sondato bene le implicazioni che certi fatti comportano, che la dilatazione temporale è voluta, correlata a necessità di coerenza narrativa e non lasciate al caso.

2-La prosa in taluni tratti mi è parsa troppo carica, un pelo ingombrante. È come se lo scrittore intervenisse e ci dicesse "oh, sono io che scrivo".

Comunque come detto sono inezie, puntigli che lasciano il tempo che trovano. La storia è bella e suggestiva, la scrittura di Musolino affascinante.
Il libro è super consigliato e Musolino è uno scrittore vero che sa il fatto suo.
1 review
November 23, 2019
Aspettavo trepidante la prima opera di Musolino sulla lunga distanza e l’attesa é stata pienamente ripagata. Eredità di carne é un bel romanzo horror ambientato nella provincia piemontese dove antiche leggende popolari prendono vita accompagnando il lettore in un incubo senza molte vie d’uscita.
Il mix esplosivo tra l’horror in stile King e il folklore delle valli torinesi vi terrà incollati fino all’ultima pagina.
Ho apprezzato soprattutto il realismo dei personaggi e il modo di scrivere dell’autore che riesce a far piombare il lettore nel grigiore e nella desolazione della provincia torinese.
Un gran bel romanzo horror nostrano.
Profile Image for Claudia Vannucci.
Author 2 books31 followers
August 15, 2020
Una bella scoperta, Luigi Musolino.
Una storia horror ben radicata nella provincia piemontese, con personaggi sfigatissimi ma credibili e una leggenda di folklore locale trucidissima.
Mi è piaciuta molto la doppia svolta nella trama (prima diventa survival, poi sprofonda nell'horror senza speranza), anche se la parte centrale - quella di sopravvivenza - alle lunghe cominciava a sembrarmi moscia.
Profile Image for Federico.
332 reviews19 followers
December 18, 2020
3.5 stelle, arrotondato a 3.
Avete presente quei film horror anni '80-'90? Quelli con Freddy Krueger, Jason Voorhees e compagnia? Ecco questo libro sembra un copione di uno di quei film, con tutti gli aspetti positivi e negativi del caso. Mi è piaciuta molto la storia di Famenera e la resa dei personaggi (uno messo peggio dell'altro). La trama è classicissima, niente di nuovo, ma fa il suo dovere.

Se state cercando un libro di puro intrattenimento è quello che fa per voi.
Profile Image for Max.
115 reviews2 followers
May 31, 2020
Eccezionale
Profile Image for Fabio R.  Crespi.
352 reviews4 followers
September 26, 2024
Luigi Musolino è uno dei cantori dell'oscuro Piemonte: con "Eredità di carne" (2019, Acheron Books) ci porta a Roure, paesello fuori dal tempo e dal mondo della Val Chisone, dalle parti dell'ex sanatorio Pracatinat, riciclato prima in colonia della Fiat e poi in una location per eventi, nel vallone omonimo. Un luogo sorto negli anni '20, con una storia nera legata all'occupazione nazista e all'omicidio di una valligiana, che il folklore ha trasformato in una strega locale, una masca chiamata Famenera perché la leggenda vuole che abbia divorato i propri figli.
Siamo in uno di quelli luoghi che lo studioso Enrico Bedolis (non cercate il suo testo, non lo troverete neanche in rete) ha definito "necromilieu", zone "dove l'impossibile diventa regola" e l'impossibile ha sempre una connotazione malevola.

Sull'orlo della rovina personale, Michele, che ha già esperienza di spiacevoli incontri ravvicinati nell'ex sanatorio, si accorda con Oliviero, ex amico di gioventù, sfaccendato e tossico, per rubare preziosi arredamenti momentaneamente in deposito presso la struttura in via di dismissione.
Vari flashback, a partire dal prologo, danno un'idea al lettore di quanto poco salubre sia l'idea di buttarsi in tale impresa: Michele, che è già stato sfiorato dall'orrore, ne è ben cosciente, ma disperazione e necessità sono un forte stimolo per "non cedere all'irrazionale" e buttarsi nella faccenda.

"Ci sono cose che non muoiono mai e non vogliono morire": sono gli orrori che si sono stratificati nel tempo e costituiscono l'essenza dell'ex-sanatorio. Trovarsi intrappolati dentro (perché la vicenda di Michele e Oliviero non poteva, naturalmente, filare liscia) significa tuffarsi nell'incubo e nella follia, insieme alla strega cannibale e ai soldati nazisti. E restarci per giorni. E avere fame.
Musolino non è da prendere alla leggera: ci vuole stomaco per arrivare in fondo alla sua storia e, alla fine, la fame non si placa.
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