Si bien la significacion literaria de Calimaco esta basada sobre sus Himnos o sobre poemas como El bano de Palas o El bucle de Berenice, es en los epigramas donde su poesia mantiene mayor vigencia y vitalidad. Se trata de un fresco de la vida humana, donde alternan el padre que ha perdido al hijo, el amigo que ha perdido al amigo, el naufrago sin sepultura, el cazador que ha dejado sus armas, la cortesana que abandona su oficio, la noble nodriza, el bebedor, el amante despechado, en fin, una vasta galeria de retratos de gentes sencillas, sin otra historia que la de sus modestas pero dramaticas vidas. He aqui el merito de estos textos que, al apartarse de lo libresco, de lo alejandrino, siguen atravesando los siglos y renovando el misterio de lo poetico.
Callimachus (310/305–240 BCE) (Greek: Καλλίμαχος, Kallimakhos) was a poet, critic, and scholar at the Library of Alexandria. He was a native of the Greek colony of Cyrene, Libya.
Ero curiosa di leggere questo libricino da quando ho letto La spia del mare di Virgina De Winter, dove ci sono un paio di queste poesie citate. Tra riferimenti sconosciuti a Dei egizi o greci e varie usanze dell'epoca, gran parte delle poesie mi sono incomprensibili, ma per fortuna ci sono le note alla fine del libro che le descrivono una per una. Ovviamente quelle citate dalla De Winter sono tra quelle che preferisco, ma ne ho trovate anche altre che non mi dispiacciono affatto, come la numero 50. Amore e morte: Metà della mia anima respira, l'altra metà è scomparsa, rapita da Eros o da Ade, non so bene. Si è persa dietro a un ragazzo? Eppure li avevo avvertiti più volte: 《Ragazzi, se scappa, non accoglietela》. Sarà a casa di - Ne sono certo: è là che s'aggira quella sciagurata, pazza d'amore. Come anche la 51, Il cacciatore e la 52, La colpa. Non avevo mai letto prima un libro di poesie, preferendo i romanzi, ma potrebbe non essere l'unico che leggerò, chissà.