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Ossi di seppia

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"Ossi di seppia" è un grande classico, una tappa esistenziale nel cammino della poesia europea del Novecento, un'opera in cui la tensione ininterrotta del pensiero si esprime nella sintesi di uscite folgoranti, ma anche nell'articolarsi per immagini della meditazione lirica. Il libro si propone come strumento non solo di lettura ma anche di approfondimento e studio degli "Ossi di seppia". Il testo, corredato da un cappello introduttivo e da un commento a cura di Pietro Cataldi e Floriana d'Amely, è infatti accompagnato dall'importante saggio di uno dei nostri maggiori critici, Pier Vincenzo Mengaldo da un profilo biografico dell'autore, da una bibliografia sull'opera e da un intervento di un poeta e critico come Sergio Solmi.

142 pages, Paperback

First published January 1, 1925

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2618 people want to read

About the author

Eugenio Montale

233 books195 followers
Eugenio Montale was born on October 12, 1896 in Genoa, Italy. He was the youngest son of Domenico Montale and Giuseppina (Ricci) Montale. They were brought up in a business atmosphere, as their father was a trader in chemicals. Ill health cut short his formal education and he was therefore a self-taught man free from conditioning except that of his own will and person. He spent his summers at the family villa in a village. This small village was near the Ligurian Riviera, an area which has had a profound influence on his poetry and other works. Originally Montale aspired to be an opera singer and trained under the famous baritone Ernesto Sivori. Surprisingly he changed his profession and went on to become a poet who can be considered the greatest of the twentieth century’s Italian poets and one who won the prestigious Nobel Prize in Literature in 1975 "for his distinctive poetry which, with great artistic sensitivity, has interpreted human values under the sign of an outlook on life with no illusions."

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50 (2%)
1 star
27 (1%)
Displaying 1 - 30 of 126 reviews
Profile Image for Evi *.
395 reviews307 followers
June 15, 2020
23 ottobre 2016

E’ stato un percorso lungo quasi due mesi, perché Montale non regala nulla, un viaggio in salita, arduo, impervio, faticoso, fatto di inciampi, pause, soste forzate, note rimandi e ritorni sui propri passi due tre strofe indietro, due o tre liriche fa, e ancora non ho colto tutto, né ma riuscirò a cogliere ciò che sta sotto la superficie dei suoi versi, perché il percorso è come una muraglia che ha in cima anche aguzzi cocci di bottiglia.

Ossi di seppia, è una raccolta di liriche, un libro equoreo che ha un aroma salino che sa di acqua e di mare.
Gli ossi di seppia sono i miseri resti che rimangono dopo che la seppia si è sciolta al sole e che la risacca abbandona sulla battigia, sono ossi inzuppati del mare di Liguria, delle sue bufere che lo fanno ribollire in superficie, ossi arsi da un sole, cui la vegetazione mediterranea fatta di agavi, ulivi, canneti offre rara ombra di tregua, una solarità che acceca ma non come pienezza di vita bensì nel suo senso contrario, luce che non allegra mai, che non dà gioia di vivere, un mare che risucchia l’io del poeta e che poi lo espelle lo rigetta confinandolo a terra lasciandolo prostrato e privo di risposte.

Eugenio Montale è al contempo poeta e filosofo esistenzialista, nei suoi versi facoltà poetica e filosofica colloquiano e si scambiano ruoli, celate nelle sue metafore canta la difficoltà del suo e del nostro vivere, e ancora prima la difficoltà di essere, nemmeno una natura così ospitale come quella mediterranea riesce a sedare il suo travaglio interiore.

Da un punto di vista linguistico Montale è debitore di Dante, Leopardi, Pascoli, D’Annunzio i suoi modelli linguistici, ma attinge anche a piene mani dai dialettismi liguri.
E’ un poeta che offre un plurilinguismo ricchissimo, scorrendo le sue rime si ha l’impressione di imparare quasi un’altra lingua.
Il suo rigore lessicale arriva poi ad essere maniacale, a volte cade in un tecnicismo esasperato: si percepisce tra le strofe che quella parola messa lì nel bel mezzo di un endecasillabo o di una quartina non è collocata per ventura ma è frutto di una scelta precisa, ragionata a lungo dopo uno scarto di altre dieci parole troppo generiche e vaghe, e solo quella parola diventa non fungibile, l’unica efficace a indicare con chiarità un’idea, un sentire, a illuminare e musicare un paesaggio, a descrivere una specie vegetale della flora o un animale della fauna.

E precipitano a cascata nuovi lemmi gli aggottare (togliere l’acqua da una imbarcazione), il meriggiare pallido e assorto il balbo parlare, quel parlare che è quasi un balbettio, il falotico mutarsi della mia vita per bizzarro, pazzo, quel cielo bioccoso (nuvoloso) il colore falbo (giallo), lo strinato bruciacchiato, il suolo che s’abbevera, vocaboli che attingono dalla infinita ricchezza di un dizionario poetico che riesce ad ampliarsi all’inverosimile e che il poeta compone in una architettura complessa di strofe di metrica e di significati, quando accade di riuscire ad abbracciare nella sua interezza il tempio delle sue parole allora senti veramente di avere elevato alla enne quell’afflato metafisico che sta sopito o urgente dentro ognuno.

La più nota degli Ossi:

SPESSO IL MALE DI VIVERE
Spesso il male di vivere ho incontrato
era il rivo strozzato che gorgoglia
era l'incartocciarsi della foglia
riarsa, era il cavallo stramazzato.

Bene non seppi, fuori del prodigio
che schiude la divina Indifferenza:
era la statua nella sonnolenza
del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato

********************************
Sempre sul male di vivere:

AGAVE SULLO SCOGLIO
O rabido ventare di scirocco
che l'arsiccio terreno gialloverde
bruci;
e su nel cielo pieno
di smorte luci
trapassa qualche biocco
di nuvola, e si perde.
Ore perplesse, brividi
d'una vita che fugge
come acqua tra le dita;
inafferrati eventi,
luci-ombre, commovimenti
delle cose malferme della terra;
oh alide ali dell'aria
ora son io
l'agave che s'abbarbica al crepaccio
dello scoglio
e sfugge al mare da le braccia d'alghe
che spalanca ampie gole e abbranca rocce;
e nel fermento
d'ogni essenza, coi miei racchiusi bocci
che non sanno più esplodere oggi sento
la mia immobilità come un tormento

*********************************************

Sul destino del poeta e dell’arte di fare poesia:

NOI NON SAPPIAMO QUALE SORTIREMO
Noi non sappiamo quale sortiremo
domani, oscuro o lieto;
forse il nostro cammino
a non tòcche radure ci addurrà
dove mormori eterna l’acqua di giovinezza;
o sarà forse un discendere
fino al vallo estremo,
nel buio, perso il ricordo del mattino.
Ancora terre straniere
forse ci accoglieranno; smarriremo
la memoria del sole, dalla mente
ci cadrà il tintinnare delle rime.
Oh la favola onde s’esprime
la nostra vita, repente
si cangerà nella cupa storia che non si racconta!
Pur di una cosa ci affidi,
padre, e questa è: che un poco del tuo dono
sia passato per sempre nelle sillabe
che rechiamo con noi, api ronzanti.
Lontani andremo e serberemo un’eco
della tua voce, come si ricorda
del sole l’erba grigia
nelle corti scurite, tra le case.
E un giorno queste parole senza rumore
che teco educammo nutrite
di stanchezze e di silenzi,
parranno a un fraterno cuore
sapide di sale greco
Profile Image for Gauss74.
464 reviews93 followers
February 3, 2022
Questo poeta, questo libro, mi hanno folgorato sin dalla fanciullezza. Montale è uno dei miracoli che ancora tengono in piedi lo scalcinato programma delle scuole superiori, è una di quelle poche pagine in grado di far sedere un adolescente qualche minuto a incidersi nella testa questi versi.
Ossi di Seppia riesce in poche righe a cantare il mondo rimasto vuoto dopo la morte di Dio, meglio di dieci libri di Nietzsche. (Ciò che NON siamo, ciò che NON vogliamo. L'anello che non tiene). Ed anche chi non è abituato a leggere poesie, Non chiederci la parola, Aria di vetro, Meriggiare pallido e assorto le dovrebbe tenere appese al muro.
Un piccolo, rabbioso appunto. Montale è contemporaneo a D' Annunzio (di poco posteriore, in realtà): il fatto che si tolga spazio all'ermetismo per insegnare nelle scuole l'opera di questo borioso pezzo di merda, a partire da "Il Piacere" ovvero la versione bell'epoque delle 50 sfumature di grigio lo reputo uno scandalo. Che D'Annunzio non sia stato ancora coperto di vergogna per quello che ha scritto e fatto, e successivamente consegnato all'oblio, è un segno del declino dei tempi.
Profile Image for Steven Godin.
2,782 reviews3,373 followers
April 5, 2020

Montale is, without question, on a par with Pablo Neruda.

This is simply one of the greatest books of poetry I've read.
Profile Image for Jonfaith.
2,145 reviews1,745 followers
June 25, 2025
the wind that is born and dies
in the hour that is slowly blackening
would also play you tonight
out of tune instrument,
heart.


Fitting that I read half of this sitting in the harsh sun. Someone on this site said the collection is midway between Romanticism and Naturalism. It is harsh, quite human and determined to persevere. I appreciated the under spoken use of the heroic when imagining the natural.

You see, in this silence in which all things
abandon themselves and seem close
to betraying their ultimate secret,
we sometimes expect
to find a fault in Nature,
the dead nub of the earth, the weak link,
the thread that untangled finally places us
within reach of a truth.


The above is from The Lemon Trees which I found rather powerful.
Profile Image for Tanabrus.
1,980 reviews191 followers
April 8, 2019
Montale, almeno in questa prima raccolta di poesie, non rientra tra i miei poeti preferiti.
Mi piacciono le poesie sullo stile del mal di vivere, ma non mi ritrovo molto nei suoi paesaggi e nei suoi ambienti, per quanto evocativi purtroppo mi dicono poco.
Profile Image for Antonio Fanelli.
1,030 reviews203 followers
November 11, 2021
Versi asciutti, splendidi, assolati.
Riletto dopo decenni dai tempi del liceo non ha perso capacità di affascinare, emozionare, sbalordire.
Profile Image for Stefano Cucinotta.
Author 4 books48 followers
January 9, 2024
Dopo tutto questo tempo?

Non ricordavo tutta la morte evocata dai muretti a secco delle perdute estati, o forse non avevo gli strumenti per leggerla.
Oggi li ho. Bello perdersi tra parole così cercate, anche se il mio Montale preferito è arrivato più tardi.
Profile Image for Tuqa.
178 reviews75 followers
July 21, 2022
لا أدري هل هو قصور من المترجم أم إن هذه القصائد تفتقر للجمال حتى في لغتها الأُم، إذ تمنيت أن أجد ولو قصيدة واحدة تنال إعجابي في هذا الكتاب..
Profile Image for Giada.
41 reviews
December 28, 2024
È stata per me una lettura lunghissima, ma ne è valsa veramente la pena.
Montale mi ha fatto compagnia nell'ultimo anno sempre attraverso brevi incontri. È rimasto fisso sul comodino, e, a mano mano, una poesia alla volta, mi ha riempito di sensazioni e io l'ho riempito di sottolineature.
Da leggere in riva al mare, prima di andare a letto o mentre fuori piove, basta che lo si legge ogni tanto.
Trovo molto difficile farne un bilancio, ma rimango a fine lettura con una strana percezione di nostalgia, e penso possa essere una giusta sintesi.
Profile Image for Alice🎀.
19 reviews2 followers
January 11, 2021
La più bella raccolta poetica nel panorama italiano.
C’è poco da dire: è uno dei libri da avere assolutamente nella propria libreria.
Profile Image for Tania tania.
95 reviews3 followers
Read
August 24, 2025
*Review to come* perché ho letto solo le poesie, visto che non avevo voglia di leggermi tutta la pappardella della spiegazione dei componimenti, quindi non posso dare un giudizio effettivo del libro. Peace and love my friends:)
Profile Image for Nouru-éddine.
1,452 reviews277 followers
November 13, 2021


"أتذكر شراب الحب اللاذع الذي كنت
تناولينه للفتى الضال أيتها السواحل:
في الصباحات الصافية كانت تمتزج
مناظرالتلا�� والسماء، على رمل
ارتعاشة حيوات متعادلة
عالم محموم وكل شيء
كان يبدو فانيًا في ذاته
أوه… عندها نرتج
كما ترج عظام الحبّار الأمواج
نمحي شيئًا فشيئًا
نتحول
شجرة خشنة أوحجارة."


***

::انطباع عام::
=-=-=-=-
جعلني هذا الديوان اللطيف أشعر وكأنني أجلس على البحر، أشاهد الشمس والسماء والشطوط، وعظام الحبار والأصداف وهي تجرفها الأمواج للشط في خفة وانبساط. إنه ديوان يُقرأ لترى بعيون خبرتك، لكنني لم أشعر معه أنه يضيف لي جديدًا، بل هو لوحة جميلة رائقة تستمتع بها.

جاءت الترجمة قوية في مواضع، وضعيفة في مواضع أخرى. وكانت غير منسجمة مع خفة الصور التي يقدمها الشاعر في قصائده. مع انعدام تفسير أسماء الأعلام أو الدلالات التي يريد أن يخبرنا بها الشاعر، والتي لا محالة يجب أن يكون المترجم ملمًا بها، ويقدمها للقارئ بطريقة أسهل مما فعل. وخلاصة القول: ترجمة الشعر هي خيانة، وهي أجمل الخيانات.

***

::اقتباسات::
=-=-=-=
"لكن الوهم يتراجع ويعيدنا الزمن
إلى المدن الصاخبة حيث تظهر السماء الصافية
قطعة قطعة فقط، في أعلى عليين بين التموجات
المطر ينهك الأرض، بعد ذلك.
ويتراكم حزن الشتاء فوق البيوت
يصبح الضوء صنينًا، والروح كظيمة
عندما يبدو لنا، ذات يوم، من كنة
لم يُحكم إغلاقها أصفر أشجار الليمون
بين أشجار إحدى الساحات
وها هو ذا جليد القلب يذوب
وها هي ذي أبواق الوهج الذهبية
تُجري فينا أناشيدها."
---
"عالم قميء كان يمضي
وسط ضجيج صغار الحمير والنقالات
وثغاء خراف الورق المقوّى وفي لمعان
سيوف الورق وهي في غمدها.
مر الجنرالات
بقبعاتهم المقرّنة المصنوعة من الكرتون
ملوّحين برماح من النوغا.
ثم كانت الفرقة
وهي تحمل أعقاب الشموع والفوانيس."
---
"واحسرتاه. فالزمن
لا يشكّل حباته مرتين أبدًا بطريقة متساوية.
وهنا يكمن الخلاص: ولو كان الأمر خلاف ذلك
لأحرقت الطبيعة أسطورتنا في لمح البصر."
---
"وأثناء السير تحت الشمس الباهرة
نشعر، يا للأعجوبة،
بمدى الحياة ومعاناتها
في هذا السير على طول السور
الذي يحمل في أعلاه شظايا زجاجة."
---
"في قعر البئر تُصدر البكرة صريرها.
يصعد الماء نهارًا ويضيع فيها
ذكرى ترتعش في السطل الملآن
في الدائرة النقية تضحك صورة.
أقرّب وجهي من الشفاه المتلاشية
يتغيّر شكل الماضي، يبدو عجوزًا
إنه ماضي شخص آخر…
ها هي ذي البكرة
تصرخ، تعيدك إلى القاع المظلم
رؤيا، مسافة تفصل بيننا."
---
"الحياة هي هذا التبذير
لأحداث بالية
تبذير باطل
أكثر منه وحشيًا
تعود
قبائل الأطفال بمقاليعهم
سواء مر موسم أو لحظة
يكتشفون، دون أن يتغيّروا
المظاهر المفقود
مع أن كل شيء قد تحوّل إلى أنقاض
وأن الثمرة المعروفة
لم تعد تتدلّى من غصنها"

***
Profile Image for Jessica.
297 reviews33 followers
April 12, 2020
Review in Italian: https://lalibreriadij.wordpress.com/2...

In reality this was a rereading. The book in question was bought by my person back in 2009 when I was in great need to write the final term paper (yes, I'm old, you already knew it though).
I'm not sure why I wanted to reread it, but as always when I got to "Bring me the sunflower that I transplant it" I had to stop. I don't think I've ever read and re-read a poem so many times. I know it by heart even though nobody has ever forced me to study it (I really like it).

I don't know if you know it, so I'll bring it back in full:

Bring me the sunflower that I transplant it
in my salty burnt soil,
and you show all day to the mirroring blues
the anxiety of his yellow face from heaven.

Dark things tend to clarity,
the bodies are exhausted in a flow
of tints: these in music. To fade
it is therefore the venture of ventures.

Bring me the plant that leads
where blonde transparencies arise
and vaporizes life as essence;
bring me the sunflower gone mad with light.
(google translate here, so if it doesn't make any sense sorry)

It makes me die. Sunflower is my favorite flower (even just by my nickname, of course) despite its lack of perfume. The yellow color of its petals, the obvious reference to the sun, always make me always, always think of that beautiful period that goes from spring to summer when the scent in the air is different, more sparkling and lighter.

The whole collection is united by images of elements of everyday life and reading Montale's poems creates this feeling of immersion in reality with a bitter aftertaste. It always seems to be on who goes there, with death lurking: everything is beautiful but veiled in gray. Only sunflowers, lemons, go crazy with light and give that extra touch (happiness, joy of life always comes to mind) that makes everything less flat.

Recommended? Yes. Beautiful, beautiful, beautiful. Montale is one of my favorite Italian poets.
Profile Image for Manuel Mellado Cuerno.
446 reviews12 followers
Read
January 13, 2022
Creo que es el libro de poesía más duro con el que me he topado jamás. Ha sido como ir golpeando una pared. Cuando conseguía un pequeño agujero, al final, había una luz tan potente que me cegaba.

Ha sido una pasada.
Profile Image for Simona B.
928 reviews3,150 followers
January 10, 2012
E con questo ho definitivamente stabilito che leggere poesie non fa per me (sebbene io ami alla follia questo genere di letteratura). Niente, non riesco a godermele appieno.
Credo che proverò a cambiare autore.

Leggere poesie non fa per me, dicevo. Ma è pur sempre poesia, il che equivale a dire che il suo benedetto fascino lo eserciterà ora e sempre e per sempre.

Una delle mie preferite è questa:
"Felicità raggiunta, si cammina
per te sul fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla,
al piede, teso ghiaccio che s'incrina;
e dunque non ti tocchi chi più t'ama.

Se giungi sulle anime invase
di tristezza e le schiari, il tuo mattino
e' dolce e turbatore come i nidi delle cimase.
Ma nulla paga il pianto del bambino
a cui fugge il pallone tra le case."
Profile Image for Arwen56.
1,218 reviews336 followers
March 15, 2015
Non chiederci la parola

Non chiederci la parola che squadri da ogni lato
l'animo nostro informe, e a lettere di fuoco
lo dichiari e risplenda come un croco
perduto in mezzo a un polveroso prato.

Ah l'uomo che se ne va sicuro,
agli altri ed a se stesso amico,
e l'ombra sua non cura che la canicola
stampa sopra uno scalcinato muro!

Non domandarci la formula che mondi possa aprirti
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Codesto solo oggi possiamo dirti,
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.

Author 1 book2 followers
March 6, 2018
A deeply moving record of one man's world, his life on the Ligurian coast and how the world around him changes only under the influence of man. A beautiful synthesis of a naturalist and a romantic, but also severely pessimistic and fearful of the modern world and its severe flaws, Montale is a poet with roots that reach as far back as poetry itself, but is firmly planted in the modern world and its problems. One of the great books of poetry written in the 20th century.
Profile Image for Matteo.
15 reviews
March 25, 2022
Libro che mi è stato regalato dalla persona a me più cara. Montale è un alchimista nel mescolare alla perfezione il male di vivere con messaggi di speranza e il paesaggio ligure incarna molto bene questi sentimenti in continua lotta. Una poesia nostalgica, ma che ti accarezza, in attesa della partenza verso l'età adulta che spaventa, ma la cui accettazione è fondamentale. Libro meraviglioso.
Profile Image for Dorotea.
403 reviews73 followers
July 19, 2022
"Fasi del tempo, aspetti del mare e delle terre di Liguira, e le labili esperienze d’una vita rassegnata e abbandonata al fluire dei suoi minuti spersi, che nelle cose ritrova a volte rispecchiati i segni della propria sconsolata fatalità, questi sono in genere i temi delle liriche qui raccolte. "
Profile Image for Jennifer.
477 reviews11 followers
June 23, 2008
One of the most rewarding and poignant books of poetry that I have read. Days of hard work to unravel the unfamiliar Italian vocabulary paid off.
Profile Image for elisa.
78 reviews17 followers
November 2, 2025
dopo anni di anticipazione, ho finalmente letto questa raccolta ! ho deciso di prendermi il mio tempo con i versi, digerendoli con calma e apprezzando la bellezza di ogni parola, come penso sia giusto. nonostante sia partita con aspettative altissime devo dire che non mi ha deluso: anzi, queste poesie mi hanno dato proprio tanta gioia, sia quando sceglievo di analizzarle e "smontarle" quasi chirurgicamente, sia quando preferivo farmi travolgere dalla liricità di montale. meravigliose !! (vorrei avere anche solo 5% della sua proprietà di linguaggio...)
"[...] tremi di vita e ti protendi
a un vuoto risonante di lamenti
soffocati, la tesa ti ringhiotte
dell'onda antica che ti volge; e ancora
tutto che ti riprende, strada portico
mura specchi di frigge in una sola
ghiacciata moltitudine di morti [...]"
Profile Image for Giulia.
14 reviews14 followers
October 1, 2020
"Mia vita, a te non chiedo lineamenti / fissi, volti plausibili o possessi".
Amo Montale, questa raccolta fa sì che tu non ti senta mai fuori posto nel mondo. Si, sei fuori posto, ma come tanti altri.
Profile Image for Dolf van der Haven.
Author 9 books27 followers
March 19, 2023
Nobel Prize in Literature 1975.
Very nice and accessible poetry. Nature plays an important role here, with lots of seashores, trees and birds featuring in the poems. Excellent translation.
Profile Image for Cirano.
196 reviews12 followers
April 23, 2024
Dopo questa lettura, rimango sempre più affezionato a Ungaretti. La lettura non mi ha coinvolto emotivamente come per altri autori, forse perché partivo anche un po' prevenuto.
Profile Image for Mike.
1,429 reviews55 followers
March 26, 2025
The cover of The Collected Poems of Eugenio Montale, 1925-1977 has an impressionist image of a bright, sun-dappled field with trees along the landscape. It’s an appropriate image, since his poetry, especially that in his first collection, Cuttlefish Bones, is like a ray of early morning sunlight in an era (1920-1927) that included some of the densest, darkest, most abstract poetry in Western literature. Montale announces upfront that his poetry will reject the confounding and obscure classicism of his peers. And while the poems often share common modernist themes – fragmentation/fracturing (or “dissolution”), an impending sense of death, a constant wandering in search of existential meaning – these are couched in concrete images of the ever-living natural world. Nature (with a capital “N”) is certainly rough, swirling, and unyielding, but it is also the harbinger of a self-sustaining life force. There is regeneration even in dissolution. In fact, the renewal of the natural order depends upon it.

These poems fall somewhere between the harsh fatalism of Naturalism and the inspiring sublime of Romanticism. Montale takes a middle ground: the natural world is that which forges our destiny and carries us toward death, but always on a promise that the vibrancy of its life force continues on, even as we do not.

In “Arsenio,” as the protagonist of the title is inundated by that ancient and crushing wave of existence, there remains “some strangled life that emerged on your behalf, / and the wind whirls it away with the ashes of the stars.” I am reminded of Carl Sagan standing on a beach, fierce waves breaking in the distance, launching a dandelion into the wind at the beginning of Cosmos: “The surface of the Earth is the shore of the cosmic ocean … We are made of star stuff.” Yes, Montale agrees in his verse, we will end as ashes; but they constitute the dust of the stars, and the fertile loam of all life-to-come. A refreshing perspective – perhaps even a radical one – in an era of literature defined by darkness and disorder in both content and form.
Profile Image for Edoardo Lo Vecchio.
50 reviews1 follower
October 25, 2024
“Ma l'illusione manca e ci riporta il tempo nelle città rumorose dove l'azzurro si mostra soltanto a pezzi, in alto, tra le cimase.
La pioggia stanca la terra, di poi; s'affolta il tedio dell'inverno sulle case, la luce si fa avara - amara l'anima.”

Montale, nato al mare morto a Milano. Mi dispiace Eugenio, sei tutti noi.
7 reviews
August 30, 2024
“Ah l'uomo che se ne va sicuro,
agli altri ed a se stesso amico,
e l'ombra sua non cura che la canicola
stampa sopra uno scalcinato muro!”
Displaying 1 - 30 of 126 reviews

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