…un re, una strega, un valoroso cavaliere, una ragazza. Un mostro. E un tempo fiabesco, nel quale il tempo non trascorre e ogni cosa rimane com’è sempre stata. In fondo, il tempo delle fiabe non è forse pietrificato e immobile, sempre uguale a sé stesso malgrado il trascorrere degli anni? Da sempre, nel giardino del Re, cresce un albero molto speciale, che egli custodisce gelosamente: i frutti di quell'albero, infatti, donano la conoscenza. Chi mangia quel frutto avrà il potere di far rivivere il tempo. Ma questo significa distruggere il tempo pietrificato, e far terminare la fiaba. Così, il Re ha chiuso il suo giardino dietro alte mura e un cancello magico, che si apre solo per sua volontà. Nessuno può entrare. Nessuno può ottenere quella conoscenza. Il Re non è crudele, ma se qualcuno cercasse di violare il suo divieto, lo diventerebbe. Ma accade che, una notte, una ragazza attraversa la brughiera e si intrufola nel giardino del Re...
Autrice innamorata non corrisposta delle materie scientifiche ma ricambiata dalle discipline umanistiche, o almeno così le piace credere.
Ha pubblicato L'Incanto di cenere per Asengard edizioni, vari racconti per editori piccoli e medi, quindi è approdata al self publishing con Regina di Fiori e Radici e Il Quarto Fato.
Nati due volte è un dittico fantasy ambientato nella Creta minoica della tarda età del bronzo che racconta il mito di Arianna dal suo proprio punto di vista.