Nicola zieht mit Sofia zusammen, frisch verliebt und überzeugt: Dieser Liebe kann die Routine des Alltags nichts anhaben. Die kleine Dachwohnung im Zentrum von Mailand ist perfekt für romantische Zweisamkeit. Doch bald schon ist Sofia schwanger, und sie sind auf einmal zu dritt. Schlaflose Nächte, Babygeschrei und Gezänk – wollte Nicola das wirklich? Und wo ist die Leidenschaft geblieben? Nicola sucht – und findet. Erst außer Haus, dann daheim.
Fabio Volo was born near Brecia, Italy, in 1972. He is a writer, actor, and host of popular radio and television shows. He is the author of One More Day and Daybreak. Volo’s books have sold nearly five million copies in Italy.
Un Volo senza ritorno. Irriverente, trasgressivo, poco discusso. Un attore per "caso" da rivedere e riapprezzare. Un mito per molti adolescenti che adorano la sua scrittura geniale, forte, intelligente. È capace di far sorridere e ridere, è un intervistatore istrionico, un conduttore spassosissimo di programmi televisivi, un attore cinematografico convincente e dotato. Come direbbero i giovani, Fabio Volo è un grande. Scoperto da Claudio Cecchetto, esattamente come Fiorello, è l'incarnazione più simpatica del politicamente-corretto: non è mai razzista, misogino, sboccato, ma intrattiene il pubblico con pensieri comici semplici e genuini. Incompatibile con la tv dei nostri giorni, è forse fra i più talentuosi volti della nuova commedia italiana.
Cantante, conduttore radiofonico/televisivo e scrittore Seppur nato a Bergamo, si sente bresciano nel cuore e a tutti gli effetti. Brescia è stata la città nella quale ha trovato il suo rifugio e i suoi amici, fin da quando, dopo le scuole medie comincia a guadagnarsi il pane in qualche lavoro saltuario: come panettiere nella forneria del padre, come barista e, il più importante, il cantante di musica dance che lo porterà a incidere alcuni singoli fra il 1994 e il 1995 per l'etichetta Media Records. Uno di questi "Volo", gli dà l'idea per il suo nome d'arte. Assunto a Radio Capital nel 1996, scoperto da Claudio Cecchetto, Radio Deejay lo scippa a Radio Capital nel 2000 per affidargli "Il volo del mattino", ottimista morning show che ancora conduce. Dal 1998, passa al piccolo schermo come conduttore, accanto a Simona Ventura e Andrea Pellizzari, del programma "Le Iene" su Italia 1. Fra il 2001 e il 2002, è a MTV, all'interno della quale conduce "Ca'Volo" e "Il coyote". Negli stessi anni è anche su Italia 1 con "Smetto quando voglio" e "Lo spaccanoci", divertentissimo talk show in seconda serata. Nel 2006, ritorna su MTV con "Italo-Spagnolo", programma trasmesso da un attico di Barcellona e, visto l'enorme successo del programma, replica con "Italo-Francese" (2007), condotto da un appartamento di Parigi e "Italo-Americano – Homeless Edition" (2008), all'interno del quale, con il suo amico Ivo, studierà (scherzosamente) i modi di vivere dell'America e la sua cultura. Importantissima per Fabio Volo è la carriera di scrittore che gli offrirà la fuga dalla facile etichetta di attore e conduttore. La sua opera prima "Esco a fare due passi" è un successo di oltre 300.000 copie, mentre "È una vita che ti aspetto" (2003) diventa il best-seller dell'anno, seguito da "Un posto nel mondo" (2006), "Il giorno in più" (2007) e "Il tempo che vorrei" (2009). Non contento, si dà anche al teatro con "Il mare è tornato tranquillo", pièce scritta e diretta da Silvano Agosti e con le musiche del grande Ennio Morricone.
Il Volo cinematografico Molteplici i rapporti con il cinema, anche se il mestiere d'attore non è certamente il suo lavoro principale. Debutta nel 2002, diretto da Alessandro D'Alatri, con Casomai (2002), storia d'amore e odio di una coppia di sposini. Lui è Tommaso, la sua partner, Stefania Rocca, è invece Stefania. È così convincente nel ruolo del marito che viene nominato al David di Donatello come miglior attore protagonista. D'Alatri è così soddisfatto che lo chiama anche per La febbre (2005) con Valeria Solarino, Arnoldo Foà, Julie Depardieu e Cochi Ponzoni impegnati nella storia di un geometra trentenne (Fabio Volo, per l'appunto) che è pervaso dalla sua voglia di essere utile al mondo, ma anche dall'amore che prova per la bellissima Linda. Volo è perfetto per il ruolo del protagonista, Mario Bettini, ed esce vincitore anche da questa sfida cinematografica. Nel 2
Chissà come mai pensavo che questo libro non mi sarebbe piaciuto molto, mi devo ricredere, perchè come al solito Fabio Volo non si è smentito. Partiamo dal presupposto che usa uno stile semplice, scorrevole e abbastanza commerciale, però a me piace molto, spesso riesce a farmi riflettere e a farmi guardare le cose da un diverso punto di vista. In questo periodo ho avuto una storia simile a quella descritta in questo libro (certo escludendo convivenza e bambino xD) e trovo che mi abbia aiutato a riflettere in modo intenso sulla mia situazione. Non so se sono solo io, ma trovo che i libri di Fabio Volo lascino sempre qualcosa, e se li si rilegge sicuramente ogni volta riusciranno a lasciarti qualcosa di nuovo che magari prima non avevi considerato così tanto. Quest'autore riesce a parlare in modo semplice di temi comuni nei quali chiunque di noi riesce a rispecchiarsi in un modo o nell'altro e non posso far altro che consigliare questo libro a tutti quelli che desiderano una lettura piacevole che faccia riflettere su diversi temi della vita, ma che sia scorrevole e senza troppe pretese nello stile di scrittura =) BRAVO FABIUCCIO CONTINUA COSI' IO GIA' ATTENDO IL PROSSIMO LIBRO... STAVOLTA SBRIGATI PERO' XD
Non leggevo qualcosa di Volo da diversi anni, forse cinque o sei. Non ero rimasta contenta di "il giorno in più" e quindi ho voluto riprovare... No, nemmeno questo mi è piaciuto, ma almeno mi son imposta di finirlo. All'inizio sono stata catturata, si sa, Volo scrive in modo semplice ma molto efficace e mi piace come stile. C'era questa bellissima storia d'amore, poi non so cosa sia successo ma è riuscito a cambiare il registro e ha iniziato ad annoiarmi tantissimo e addirittura a terrorizzarmi sulle ripercussioni che la nascita di un figlio può avere all'interno di una coppia. Tra l'altro non ho nemmeno capito che tipo di crisi ha avuto il protagonista, davvero non lo capisco... a me è sembrato un quarantenne che cerca ancora di fare l'immaturo ventenne. No, dai... da prendere a schiaffi
ci ho riprovato... ma a me fabio volo non piace. non mi piace come scrive. non mi piacciono le storie. non mi piacciono i particolari che racconta e come li racconta. poi le storie...è una storia questa... è il racconto di un matrimonio, una convivenza normale, nulla di eccezionale, la storia dell' ovvio, un figlio, lo smarrimento della coppia, basta. A tutti succede. molti si riprendono altri no. fine.
Dei libri passati di Fabio Volo ho il parere che letto uno li hai letti tutti, data la monotematicità di storie e personaggi, ma in questo caso, a parte i primi capitoli, la storia diventa più matura e consapevole.
Il romanzo è un grande flashback per tre quarti di esso: scopriamo subito che i protagonisti Sofia e Nicola hanno un figlio e non sono felici. La voce narrante (Nicola stesso) ripercorre insieme a noi, come in un'autoanalisi, il momento in cui conobbe Sofia e l'idillio del loro innamoramento. Questa parte è stata la più noiosa da leggere, perché composta di banalissimi luoghi comuni tipici di Volo e assolutamente scontati, che vogliono apparire saggi e profondi ma sono al livello dei Baci perugina.
Però è valsa la pena proseguire: quando nella vita appagante e serena della coppia arriva un grosso cambiamento, ovvero un figlio, la scrittura di Volo acquista spessore e credibilità: la fase di adattamento alla genitorialità non è una passeggiata e i due perdono di vista i motivi per cui hanno deciso di vivere insieme e di creare una famiglia. In questa parte l'autore non fa sconti, è sincero e realistico in ogni sua parte e il suo stile semplice abbandona le frasi fatte per sostituirle con la vita vera e quotidiana, anche nelle parti più frustranti e umilianti. Insomma, credo che in questo romanzo si noti finalmente la crescita di Volo stesso, non più trentenne latin-lover ma padre consapevole e innamorato.
Questo è il primo libro di Volo che ho piacere di leggere. Tante persone me l'hanno consigliato, ma non riuscivo a decidere al quale dare la priorità siccome ne ha scritti così tanti.
Verso la fine, il potagonista dice una frase che mi è rimasta impressa e che sarebbe il perfetto riassunto dell'intero romanzo ...
《Si potrebbe dire che l'amore non è che la gioia di perdersi e dissolversi nell'altro. Arrivare a se stessi, perdendosi nell'altro》.
I romanzi di Fabio Volo sono uno dei miei "guilty pleasures". Nulla di impegnativo e certamente nulla di eccezionale, ma il suo modo di scrivere e di raccontare le cose (dalle più semplici alle più complicate) mi ha sempre toccato e lasciato qualcosa. Questa volta no. Ho trovato la storia deprimente e i due protagonisti viziati ed immaturi. Soprattutto, questa volta la scrittura mi ha deluso: questo non è un romanzo ben scritto. Volo sa fare molto meglio di così.
Il peggior libero di Fabio Volo. Monotematico e noioso, il libro è interamente dedicato allo sconvolgimento della vita, in negativo secondo lo scrittore, alla nascita di un figlio. Già a metà racconto viene da chiedersi: ma non te lo ha mica ordinato il dottore di fare un figlio!!???!?
Sarò ripetitiva rispetto ad altre recensioni, ma chi legge Fabio Volo sa che cosa aspettarsi, un racconto leggero con alcune frasi ad effetto molto relfilosofiche e situazioni in cui tutti possono riconoscersi. Carino , un libro piacevole da leggere, ed essendo corto si finisce anche in fretta
Fabio Volo mi piace. Trasmette energia positiva. Come personaggio pubblico è una figura che mi dà buone sensazioni. A volte un po' fuori dagli schemi, irriverente, simpatico e pungente. Questo non è il primo dei suoi libri che leggo. Anche in veste di scrittore lo apprezzo, perché la sua scrittura è chiara e scorrevole e riflette, in parte, il suo personaggio.
"È tutta vita", però, mi ha lasciato un retrogusto amaro in bocca che non mi piace. Per quasi tutto il libro è lo specchio (più o meno realistico sta ad ognuno giudicare) di una società moderna in cui l'egocentrismo guida le scelte del personaggio narrante. Forse questo libro ha il merito di raccontare in modo fedele il modo di oggi di approcciarsi alle relazioni di coppia.
Tutto ruota intorno a ciò che prova Nicola, a ciò che piace a lui, a ciò che desidera, vuole e cerca. Il centro del mondo, per Nicola, è Nicola. Questo, forse, sembra scontato e per qualcuno può anche essere giusto. Ma il libro parla di una coppia che diventa poi una famiglia. A me, questo egocentrismo imperante, ha dato fastidio per tutto il libro. Mi ha reso antipatico il personaggio di Nicola. Poco importa se poi alla fine le cose cambiano e portano a un finale piuttosto scontato e politically correct (cosa che non mi sarei aspettato da Fabio Volo all'inizio della lettura).
Nicola ce l'ho di traverso, forse proprio perché rappresenta ciò che non mi piace di noi uomini e donne del duemila, iper sensibili a ciò che proviamo, sentiamo e sempre pronti a gettare una relazione alle ortiche perché non siamo in grado di sopportare, di resistere e di accettare che nella vita, le difficoltà, ci sono. La fatica emotiva di stare con un'altra persona sembra essere un male da estirpare, non una possibilità per crescere. E questo nel libro è così evidente che, forse, Fabio Volo ha fatto un ottimo lavoro con questo libro.
Io, però, ho concluso la lettura con una certa fatica, non tanto per la scrittura, che è sempre piacevole, quanto per le sensazioni di frustrazione e di fastidio che la storia mi trasmetteva. Nicola, per me, è un imbecille, un illuso egocentrico e viziato. Non avrei perso tempo leggendo la storia di un egocentrico viziato se avessi saputo che lo era.
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Een roman over een liefde, een liefde op het eerste gezicht, een mooie prachtige liefde die iedereen doet wegdromen. Deze liefde blijft groots maar verandert, verandert in een alledaagse liefde tussen een vrouw en een man die samenleven en die samen hun eerste kindje krijgen. Met de nodige ups en downs. De verteller, echtgenote en papa, kan maar moeilijk omgaan met deze verandering in zijn relatie. Hij twijfelt en kan steeds terecht bij zijn twee beste vrienden.
Na het lezen van dit boek vraag ik mij af of ik dit boek zou aanraden aan jonge ouders. Zelf, als jonge mama, vond het soms pijnlijk herkenbaar. De minder mooie kanten aan samen mama of papa worden, worden op harde en geloofwaardige manier weergegeven. ‘Soms had ik de indruk dat ik in een spel zat dat met elk leven moeilijker werd.’
Tegelijk laat de auteur merken hoe mooi het is samen een kind te krijgen. Zoals de beste vriend van onze hoofdpersonage het beschrijft in zijn metafoor op p. 205: ‘Geen kinderen hebben is als een wandeling maken op het platteland. Je ziet een boom vlak bij een beekje, je kunt in zijn schaduw gaan zitten, een lekker tukje doen, wat fruit eten. Niet slecht, zou ik zeggen, je mag niet klagen. Wel kinderen hebben is als in de bergen lopen, de helling is vermoeiender dan de vlakte, maar wanneer je je ogen opslaat zie je uitzichten die je vanaf hier niet kunt zien. Het leven dat je hebt gekozen is het leven van waaruit je de zee kunt zien, dus zeik niet als de helling een beetje te steil is.’ Het hoofdpersonage Nicola geeft je een kijk in zijn gedachten als jonge papa: hij twijfelt over zijn liefde voor zijn vrouw, kijkt met heimwee terug naar zijn tijd ervoor, enz.
Een minpuntje aan het boek: de korte inhoud geeft aan dat vader Nicola wordt verleid door een vrouw en twijfelt of hij hierop moet ingaan. Op deze passage moet je als lezer heel lang wachten. Pas in de laatste 40 pagina’s komt deze vrouw tevoorschijn. Verklapt hierbij de korte inhoud het einde van het boek dan niet deels?
Dit boek beschrijft de ontwikkeling van de hoofdpersoon, Nicola, en zijn vriendin Sofia. In het eerste deel van het boek ontmoet Nicola Sofia en hebben ze als verliefd stel de tijd van hun leven. Als hun zoon geboren wordt verandert alles. Het leven draait niet langer om Nicola en Sofia maar voornamelijk om zoon Leo. Dit trekt Nicola slecht. En ik ook: ik heb me zelfs geërgerd aan Nicola. Er volgt een enorme opsomming over wat er allemaal niet leuk (irritant zelfs) is aan het hebben van een jong kind. Er moet een ontmoeting met een andere vrouw aan te pas komen om Nicola te doen realiseren dat hij zijn leven wél met Sofia en Leo ziet. Zodra Nicola zijn nieuwe leven accepteert, kan hij ook Sofia en Leo meer in zijn leven verwelkomen.
Het boek is geschreven vanuit het mannelijk perspectief. Prima, maar het stoorde me alsnog dat de schrijver eraan voorbij gaat dat het krijgen van een kind en alle veranderingen die daarbij horen, ook invloed hebben op Sofia. Het draait allemaal alleen maar om Nicola en zijn (seksuele) behoeftes. De achterkant van het boek,"Een roman voor iedereen die wil begrijpen waarom jonge vaders het zo moeilijk hebben", zegt eigenlijk al genoeg over de strekking van het boek. De boodschap vond ik oké, maar de manier waarop deze geschreven is, was het niet voor mij.
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Difficilmente scrivo una review se non per invogliare la lettura di qualche libro che trovo particolare o interessante. In questo caso è il contrario, vorrei spiegare perchè questo libro lo trovo "evitabile". Come già riportato da tutte le altre relazioni si tratta di una storia semplice e comune (quasi banale) di un matrimonio in crisi, letta in chiave introspettiva. E fin qui non ci sarebbe nulla di male, anzi, da un libro così ci si aspettano anche spunti interessanti. Ed invece no, la storia non è banale bensì stereotipata. E così anche le riflessioni del protagonista, gli spunti dei coprotagonisti e le frasi dette. Quindi si passa da una possibile storia semplice e comune, ad una totalmente irreale, poco interessante piena solo di luoghi comuni. Per di più il protagonista ed i personaggi diventano, in questa ottica, piatti e schematizzati. Infine manca totalmente una visione concreta e questo aspetto, per un romanzo che vuole essere introspettivo di situazioni reali, è ovviamente un po' troppo poco.
J'ai lu ce livre en français sous le titre "Ainsi va la vie". Ce roman m'a énormément touché par son réalisme . L'auteur décrit les choses comme elles sont, sans passer par quatre chemins, ce qui en fait un roman de 285 pages -parfait pour ce genre de récit. C'est comme si un ami nous racontait son histoire d'amour, sans flafla. Souvent les romans se concentrent sur les débuts et se terminent sur le "Happily ever after" mais nous savons très bien que la réalité est différente, qu'arrive-t-il après? Je me souviens très bien de tout nos questionnements face à l'arrivée de notre bébé et j'ai trouvé que ce roman, c'était comme se retrouver avec un vieux copain. Je le recommanderais vivement à quiconque est dans la période "bientôt les enfants" ou après...
Trama in breve: Nicola e Sofia sembravano una coppia perfetta, ma l’arrivo del loro primo figlio mette in crisi l’intesa, e l’incantesimo dell’amore si incrina sotto il peso di pannolini, notti insonni e responsabilità inattese.
Recensione: Fabio Volo colpisce ancora una volta con la sua capacità di mettere a fuoco i sentimenti più autentici, anche quelli meno nobili e spesso taciuti. Il romanzo è diretto, sincero e spudorato: una lettura che fa ridere, commuovere e, soprattutto, riflettere. Ti riconosci, e capisci che, sì, “È tutta vita” — nelle sue imperfezioni, nelle sue risate stanche, nelle sue paure.
Il libro racconta la vicenda di due innamorati che si accorgono di come un figlio ti cambia la vita portando con se dubbi, paure, difficoltà di ogni tipo. Dopo averlo letto ho capito che era questo il motivo per cui alcune persone lo trovano banale, superficiale, che non dice niente di "nuovo", questo secondo me perchè in genere sono tutte esperienze che in molti hanno già vissuto. Il fatto che io non ne ho mai avute in vita mia si è rivelato come un curioso esempio di come si può trasformare la vita avendo un figlio e per questo mi è piaciuto molto.
La sera, sul divano di Mauro, non riuscivo a pren- dere sonno, E mi è venuta in mente la sua domanda: quali sono i ricordi che vuoi avere di questa vita? Ho chiuso gli occhi e ho cercato di trovare una risposta. Sono apparse delle immagini ed erano tutte con loro,con Sofia e Leo. Ho capito di volere proprio quello, quel caos, quella confusione, i pannolini, i pianti, il disordine, il rumore. Ero pronto a lasciarmi andare, smettere di fare resistenza. Alti e bassi, ordine disordine, silenzio rumore, confusione quiete, alla fine è tutta vita.
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È il primo libro di Fabio Volo che leggo e, ad essere sincera, non lo avrei mai preso in considerazione se non mi fosse stato regalato. Eppure mi ha stupito. Una scrittura scorrevole, molto trasportata, quasi fosse un incontro tra amici che non si vedono da tempo in cui ci viene risposto alla tipica domanda "che mi racconti?", comprese le divagazioni più o meno necessarie alla storyline. La storia è molto vera, i dialoghi forse un po' meno, ma nel complesso mi ha preso e non ho rimpianto il (poco) tempo speso per leggerlo.
Libri shume interesant. Trajton nje teme familjare, problemet ne cift me ardhjen ne jete te nje femije. Nicola pas lindjes se djalit duket i pavendosur per jeten qe po jeton. A ka zgjedhur gruan e duhur per te kaluar jeten? Ne momente te caktuara eshte i larget sikur deshiron tjeter jete. Duhet te kaloje nje sprove te veshtire qe te kuptoje qe jeta e tij pa njerezit e tij te afert nuk ka kuptim. Libri te mban ne suspance deri ne fund.
Molto scorrevole (terminato in una sera) però poco originale. Tutte le volte dico: "Basta con Fabio Volo" e poi ci ricasco. Ho letto quasi tutti i suoi libri senza avere mai delusioni però neanche grosse emozioni. Tratta la tematica "Cosa succede ad una coppia di spensierati ed immaturi trentenni quando devono mettere su famiglia". Lo consiglio solo agli appassionati di Fabio Volo ed a chi cerca libri poco impegnativi e molto scorrevoli.
Dit boek is handleiding voor toekomstige vaders. Pampers verschonen, braaksel opkuisen, eten geven, verkoudheden, kinderziektes slaaptekort, frustraties, verminderd libido, onvrede, irritatie, heimwee naar de tijd zonder kinderen, onzekerheid over het ouderschap, onzekerheid over het huwelijk, zin in een slippertje…het hoort er allemaal bij volgens Fabio Volo. Wat ik mis in dit boek is niet alleen relativering maar vooral humor.
I am a bit disappointed by the second book I read by Fabio Volo. It was too serious and too boring... I only finished it, because of the use of the Italian language, which I am practicing with it.
Es ist die Geschichte von Nicola, der seine Traumfrau Sofia kennen gelernt hat und bei der Geburt des Kindes Leo plötzlich kalte Füße bekommt. Literarisch nicht besonders, aber mein erstes Buch auf Italienisch und das alleine ist ein tolles Gefühl.
Il desiderio Il desiderio nasce sempre da una mancanza, da una assenza. DA qualcosa che non si ha e che si vuole avere. Se un'assenza diventa presenza, il desiderio svanisce. Si può ancora volere ciò che si ha, si può amare, ma non si può desiderare.
Fabio Volo per me scrive molto bene. Libri leggeri, con poche pretese, perfetti per un momento di off del cervello. E questo suo libro non si differenzia dagli altri. Scorrevole, a tratti divertente, a tratti riflessivo. Per me ne vale sempre la pena.
'Il desiderio nasce sempre da una mancanza, da un'assenza. Da qualcosa che non si ha e che si vuole avere. Se un'assenza diventa presenza, il desiderio svanisce. Si può ancora volere ciò che si ha, si può amare ma non è più possibile desiderare.'
Een verhaal dat jonge mensen die nog twijfelen om kinderen te krijgen, misschien niet echt moeten lezen, Maar toch is het mooi geschreven, in een eenvoudige taal, maar met heel wat mooie quotes en diepgaande gedachten...
Mi sono piaciuti tutti i libri di Fabio Volo: purtroppo questo nn molto. Storia banale e molto lineare e nn ho ritrovato nella scrittura il Fabio Volo che mi è sempre piaciuto leggere. Voto: 5.5