Il conflitto nella Repubblica Democratica del Congo è stato definito come il più mortale della storia africana dopo la seconda guerra mondiale, avendo provocato più di 8 milioni di morti e oltre 2 milioni di profughi e sfollati. Tali vittime fanno parte, purtroppo, dei tanti innocenti che non hanno peso sull'opinione mondiale. E ancora oggi, nulla di quanto sta avvenendo riesce a influire sui media internazionali. Questa situazione è stat adenunciata a più riprese da Christophe Munzihirwa, morto assassinato il 29 ottobre 1996. Egli ocntestava l'ingerenza umanitaria nei confronti dei rifugiati ruandesi e l'ipocrisia di alcune multinazionali che cercavano unicamente la via per controllare le grandi risorse naturali, minerarie, petrolifere, forestali e idriche del Congo. Il Congo fa parte die Paesi aventi il sottosuolo più ricco del mondo e al contempo fa parte dei Paesi più poveri al mondo. Riflettiamo. Munzihirwa, con i suoi racconti, le sue lettere e azioni, è stato realmente una voce profetica di tutto ciò, un testimone appassionato della verità e un sicuro seme di speranza per il popolo congolese. Così la sua vita ci ha indicato alcuni punti cardinali di riferimetno per la nostra quotidianità.
Galangua Zirirane Jacques è nato a Birava: vive e lavora in Italia dal 2008. Si è laureato nel 2014 in Teologia dell'Evangelizzazione presso la Facoltà Teologica dell'Emilia Romagna (Boologna) ed è dottorando presso la stessa facoltà. Si interessa della situazione sociopolitica della RDC.
Libro interessante per conoscere almeno in parte le vicende che hanno interessato la regione del congo al confine con Burundi e Ruanda, che si è dovuto mobilitare per accogliere migliaia di profughi pervenienti da questi paesi per poi essere presa d’assalto dai mercenari e militari che volevano il rimpatrio forzato di tali profughi. La parte interessante del libro sono le lettere scritte da Mons. Murzihirwa stesso, la parte introduttiva l’ho trovata utile per contestualizzare i fatti ma spesso ridondante.
I libri che i preti scrivono per i preti parlando di altri preti sanno raggiungere un tipo di noi tutto particolare. Benvengano però le informazioni su una storia poco raccontata come quella del Congo, anche quando vanno tirate fuori da un'omelia a volte inutilmente prolissa. Contenuto interessante, la forma un po' meh, nel complesso se ti scomodi a mettere le note, però, una stellina in più devo dartela.