Ventidue autori e autrici scelti fra le generazioni che si sono susseguite a partire dai nati negli anni Venti, come Ishimure Michiko, fino a Fuzuki Yumi che è nata nel 1991. È la più ampia panoramica della poesia giapponese contemporanea. I temi sono vari, da quelli politici (soprattutto nell’immediato dopoguerra e nel 1968 e dintorni) a quelli mistico-naturalistici, a quelli del disagio esistenziale. Diversissime le tendenze stilistiche in una feconda dialettica fra influenze letterarie occidentali e legami piú o meno stretti con la tradizione classica giapponese; unico tratto formale in comune: il verso libero. L’introduzione di Maria Teresa Orsi e le note di Alessandro Clementi degli Albizzi sugli autori (quasi dei piccoli saggi) ci permettono di entrare nel modo migliore in un mondo poetico lontano, poco frequentato dall’editoria italiana, ma ricco di voci profonde e originali.
Maria Teresa Orsi è professore emerito dell'Università La Sapienza di Roma, dove ha insegnato per molti anni Letteratura giapponese, e socio corrispondente dell'Accademia dei Lincei.
3.5 Avrei preferito delle note che spiegassero più approfonditamente le poesie nella stessa pagina, invece di una breve spiegazione nell'introduzione, ma penso sia un gusto personale e, forse, avrebbe inficiato l'ordine del testo; comunque mi hanno lasciato la curiosità di approfondire alcunə poetə, qualora venissero pubblicatə in Italia. La raccolta è molto curata, con un'introduzione più generale che spiega le varie fasi della poesia giapponese contemporanea e vi colloca i testi riportati. È inoltre presente una breve biografia di ogni autrə nella postfazione. Le poesie sono di vario tipo, tutte concernenti il verso libero (shi).
Non sono un'esperta di poesia, ma ritengo di essere in grado di riconoscere e apprezzare le cose belle. E questo libro lo è. Innanzitutto, non si tratta di poesia giapponese classica, magari più nota, ma di poesia contemporanea, di cui ero praticamente all'oscuro. Di conseguenza leggendo questa raccolta ho scoperto un mondo completamente nuovo. Gli autori sono molto diversi tra loro, e dopo un po' diventa facile riconoscere le singole voci. E, tra tutti, è stato raro trovare una poesia che non abbia smosso qualcosa dentro di me. Una lettura meravigliosa.
E poi io chissà quando da chissà dove d'un tratto mi trovavo su questo prato tutto ciò che andava fatto le mie cellule lo ricordavano per questo io ho preso forma umana e ho persino raccontato storie di felicità —Tanikawa Shuntarō
Una pregevole raccolta di autrici e autori che esplora la poesia giapponese contemporanea, quasi quattrocento pagine di traduzioni inedite corredate di brevi biografie e accompagnate da un robusto saggio introduttivo. È stato un piacere immergersi in questo mare ignoto.