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A colpi di Cannonau #1

A colpi di Cannonau

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Sardegna, 1600.
Intrappolata in un'isola deprimente e in un matrimonio disastroso, la ribelle Fiammetta rincorre il sogno folle di diventare piratessa. Da anni prepara la fuga a bordo del veliero che ha acquistato in gran segreto da un mercante genovese, e adesso la sua ciurma composta da mogli insoddisfatte sembra pronta al grande varo. L'occasione perfetta si presenta quando Stellina, una ragazzina dotata di strani poteri, promette di condurla al mitico tesoro sepolto del leggendario pirata Capitan Sauro.
Ma tutto si complica quando Ambrosio, cacciatore di streghe per la Santa Inquisizione spagnola, posa i suoi occhi sulla ragazzina. Lui sa bene che gli spiriti Zipa, come quello che infesta il corpo di Stellina, possono percepire l'oro del Nuovo Mondo... oro che il bieco inquisitore brama disperatamente.
La posta in gioco si alza. Fiammetta e la sua ciurma di donne sbandate devono imbarcarsi in una sfida impossibile: trovare il tesoro prima degli spagnoli, oppure la libertà sarà l'ultima delle loro preoccupazioni!

332 pages, Paperback

First published July 16, 2020

14 people are currently reading
283 people want to read

About the author

Titania Blesh

9 books100 followers
Hey, I’m Tita.
I’m a sci-fi and fantasy author, 2022 winner of the Cassiopea Prize for Best Italian Sci-Fi Novel.
I love astronomy (duh!) and volcanoes. My life goal is to climb all the volcanoes on Earth and Olympus Mons on Mars.
I’m traditionally published in Italy. Also, on Proxima Centauri b, but you’ll know for sure only in 4.25 light-years.

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Community Reviews

5 stars
90 (33%)
4 stars
119 (44%)
3 stars
45 (16%)
2 stars
9 (3%)
1 star
2 (<1%)
Displaying 1 - 30 of 82 reviews
Profile Image for Giorgia.
Author 4 books804 followers
May 14, 2021
Questo romanzo è una bomba! Nell'ambientazione sarda del 1600 troviamo personagge atipiche, non le consuete ragazzine belle e determinate: donne adulte, reduci da una vita di soprusi e con il solo desiderio di fuggire per raggiungere il sogno della pirateria. Fiammetta è la protagonista, tanto brutta quanto irriverente, ingenua e caparbia. Insomma, pazzesca.
Ma c'è anche la voce di un uomo a guidarci nella storia: quella di Ambrosio, Inquisitore spagnolo a caccia di Zipa. Due personalità distinte e ben tratteggiate dallo stile irriverente dell'autrice, che ci guida in un'avventura rocambolesca quanto necessaria, per fuggire da una condizione sociale di violenza e svilimento.
22 reviews1 follower
September 19, 2023
Dire che questo libro mi ha delusa è un eufemismo.
Io amo i pirati, amo il periodo storico che questo libro copre e amo la Sardegna, ma non mi è arrivato molto di tutto questo.
Ho vissuto la Sardegna e, nello specifico, proprio la zona Nord-ovest in cui si ambienta il libro quasi da autoctona grazie ad amicizie sarde che frequento e purtroppo, a parte le acque limpide, non l'ho ritrovata in questo libro. Ho anzi pensato che fosse una rappresentazione molto superficiale, con la popolazione che vive di pesca di aragoste: avrei voluto più ricerca, oppure un'ambientazione diversa.
La protagonista mi è stata subito un po' antipatica (e a me sta simpatica Feyre Acheron di ACOTAR quindi settiamo il livello su basso). L'ho trovata di quell'arroganza che non si traduce in forza d'animo, ma in supponenza e nella convinzione di fare sempre la cosa migliore rispetto a chiunque altro. È così che Fiammetta porta una sua amica ad essere picchiata dal marito ("amica" tra virgolette, perché è un'amicizia piuttosto tossica con questo presupposto), è sempre lei che va in giro per il villaggio credendo di essere l'unica con la verità in mano e giudicando gli uomini (tutti animali violenti), le altre donne (tutte pecore senza spina dorsale) e perfino le sue stesse amiche (che vanno bene solo finché danno retta a lei). Non ho apprezzato questo personaggio nel libro come non lo apprezzerei nella vita reale, mi spiace se queste parole feriranno chi invece l'ha amata molto.
La trama a mio gusto è abbastanza debole e non ingrana fino a oltre metà libro. Per la prima parte, seguiamo Fiammetta che fa la bulletta in giro e ci parla della sua nave, le ristrutturazioni della nave, dialoghi sulla nave, sogni sulla nave, la nave, la nave. Fortunatamente c'è il personaggio di Ambrosio a reggere la narrazione, quello con la miglior caratterizzazione e background e il cui arco narrativo è davvero interessante. 
Ciò che mi ha confuso è che in questo libro, volute o meno, sono forti le tematiche femministe, abbozzate a mio parere, ma non di meno presenti. Fiammetta con il suo orgoglio, la ciurma interamente femminile, il riscatto delle donne dai mariti tutti violenti (non molto credibile come società, ma la capirei per portare un messaggio) e diversi discorsi nel libro ci parlano tutti di woman power. Il finale, invece, è straniante. Il più forte e quello che controlla meglio i poteri è un uomo. Quello che salva la situazione e sa tenere il controllo di tutto è un uomo. Molte donne o muoiono (per l'incapacità di Fiammetta, donna) o ritornano ai loro mariti violenti. Sono arrivata alla fine chiedendomi: ma quindi, qual è il messaggio? Che non ci possiamo salvare? Che dobbiamo assoggettarci agli uomini o, nella migliore delle ipotesi, ad un'amica tossica che ci trascinerà alla morte perché siamo solo pedine per il suo grande sogno di diventare il Re dei pirati?
Mi viene voglia di abbassare il voto a 1 stellina, ma non lo farò solo e soltanto per il personaggio ben scritto di Ambrosio: l'uomo.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Ester.
174 reviews9 followers
March 13, 2021
[che ti venisse un colpo!]
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Con la più tranquilla delle imprecazioni di Fiammetta, la scoppiettante protagonista di A colpi di Cannonau, mi accingo a cercare di convincervi a leggere questo romanzo, per la cui copia ringrazio la redazione @acheronbooks e @amebagalattica
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Ambientato nella Sardegna del 1600, mette insieme elementi magici e pirateria, follia e genialità. La protagonista, Fiammetta, è una donna inarrestabile e irruenta, costantemente malmenata dal marito ubriacone e decisa a realizzare il suo sogno: diventare capitana di una nave pirata.
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Ci prova con tutti i mezzi possibili, carica di una determinazione inattaccabile. Con i soldi ricavati dalla sua dote compra da un genovese una caravella semi distrutta e la rimette insieme, lavorandoci duramente per tre anni, assieme alla sua ciurma, composta da tredici donne che come lei vogliono fuggire da una vita che le costringe a Sabbianera, accanto a mariti e padri che non le rispettano.
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L'obiettivo di Fiammetta e della sua ciurma è recuperare il tesoro mitico del pirata Calogero: nascosto su un'isola poco lontana, è composto da soli dobloni spagnoli. Per recuperare questo tesoro non c'è bisogno di una mappa: basta Stellina, la figlia dell'unico nobile di Sabbianera. La bimba è posseduta da uno spirito Zipa, uno spirito legato all'oro di Eldorado con cui sono fatti i dobloni. E più si avvicina ai dobloni, più brilla di blu. Caso vuole che Fiammetta abbia ricevuto in dono uno di questi dobloni, per cui sa l'effetto che fanno sullo spirito.
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Non può andare sempre tutto per il meglio: Fiammetta e le sue compagne non sono le uniche interessate ai dobloni. C'è, in effetti, un inquisitore spagnolo che è MOLTO interessato al contenuto di quel forziere.
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Tra colpi di scena, imprecazioni assurde, santi dai nomi improbabili e una determinazione di ferro si svolge questa storia, che è stato un vero piacere da leggere.
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Per chi vuole una storia di pirati diversa dal solito, per chi vuole ambientazione italiana e per chi ama le imprecazioni strane.


Per un'intervista all'autrice: http://latanadellavolpe.weebly.com/in...
Profile Image for Alessia.
125 reviews20 followers
March 22, 2021
"Dannazione a me, io non volevo sopravvivere. [...] Io volevo vivere. Volevo navigare il mar Mediterraneo in lungo e in largo con un gruppo di donne coraggiore. Volevo trovare tesori e abbordare mercantili. Volevo essere capitana della soddisfazione."


Dire che ho amato questo libro non è abbastanza.
Ho faticato nel chiuderlo ogni volta che dovevo andare a dormire, quasi mi piangeva il cuore. Sono rimasta intrappolata in queste pagine piene di pirati, tra colpi di scena, colpi al cuore e esclamazioni ridicole.

Ambientazione
La storia è ambientata nel 1600 in sardegna, un periodo storico decisamente suggestivo, che la scrittrice descrive in modo crudo e senza romanticismo ( o forse un pochino si 👀).
E poi potrete trovare nomi come "Calogero"! Scusate rido con poco.
Senza offesa a chi di chiama Calogero, hai un nome bellissimo.

Personaggi
I personaggi li ho trovati ben caratterizzati, soprattutto i due narratori:
Fiammetta, che narra in prima persona, irruente, sognatrice e determinata. Una donna stanca delle violenze del marito che decide di vivere il sogno di diventare una piratessa.
Ambrosio, narrato in terza persona, determinato e razionale. Un cacciatore di streghe (zipa) per l'inquisizione spagnola.
Non vi svelo altro sui protagonisti, perché sono personaggi complessi, che affrontano la vita a colpi di #maiunagioia, e conoscerli pagina dopo pagina è un'esperienza di cui non voglio privarvi.
E comunque Diamante ❤️

Questo libro mi ha regalata: una splendida avventura; pugni nello stomaco; spunti di riflessione mica da ridere; una discreta dose d'ignoranza; vino e pirati.

Consigliato: si
Sono fermamente convinta che non esista un libro " per tutti", ma nonostante questo non trovo un solo motivo per non consigliare quest'opera.
Spero vi piaccia almeno la metà di quanto è piaciuto a me.

5⭐
Voto copertina: diesci.
Profile Image for Marta K. Destler.
Author 3 books24 followers
February 6, 2023
That Not So Short Review — @thatshortwriter on IG



4 ★

Questo è un libro che, da sarda e amante dei pirati, non potevo non leggere, specie perché mi è capitato di curiosare qualche commento che parlava di grasse risate e mi son detta: DEVO AVERLO.

Nessuno mi aveva avvertita che alla fine avrei anche pianto.

Perché sì, questo romanzo non racconta solo dell'idea di una folle donna che sogna di diventare pirata e non ne combina una giusta, battuta dopo battuta. Questa è una storia di violenze domestiche, di emancipazione femminile, di rivalsa, di morte, di ipocrisia e di speranza.

È la prima volta che leggo della mia terra come protagonista di un fantasy e ho adorato ogni descrizione del mare cristallino, dei profumi e dei sapori della macchia mediterranea, degli usi e costumi della mia gente... ma anche la parte più misera di un'isola che è sempre stata sfruttata da chicchessia e non ne ha mai raccolto i frutti, se non povertà e arretratezza. L'unica mancanza, forse, è il sardo. Ci sono modi di dire e accenti genovesi, e si parla spagnolo, ma pochissimo, davvero pochissimo sardo.

Ciò che spicca tra queste pagine, però, sono le donne. Le protagoniste di questo libro non sono le tipiche eroine, giovani, belle e senza paura: no, sono l'esatto opposto. Sono adulte invecchiate prima del tempo, appassite dalle percosse e dalla vita; e non hanno la minima idea di cosa stanno facendo, non sanno neppure da che parte si tiene una spada! Ma sono stanche e arrabbiate e terrorizzate di essere trattate come semplici oggetti di proprietà degli uomini.

Fiammetta, la protagonista, è strepitosa nel suo essere imperfetta. Sfregiata in viso dal marito, si imbarca (letteralmente) in un'impresa impossibile. È avventata e piena di sé, maleducata – oh, le sue esclamazioni! –, testarda come solo una sarda può essere e tremendamente ingenua, cose per cui pagherà un prezzo molto caro. Ma è soprattutto umana, perché a questi mille difetti si bilancia l'amore per le sue donne, la comprensione per le loro paure e la capacità di sacrificarsi per la loro salvezza. Le voglio un bene enorme.

Poi abbiamo Ambrosio (anche se preferisco AmbroGio 😂), un Inquisitore temuto e atipico per i suoi comportamenti da gentiluomo e le sue motivazioni. È l'unico uomo in tutto il romanzo che vede Fiammetta per quello che è e la rispetta per questo, considerandola sua pari. Le dinamiche che li vedono protagonisti sono frizzanti e ma anche tanto profonde, perché sottolineano il vero significato di femminismo: non la supremazia femminile sul genere maschile, ma semplicemente i pari diritti. E se da una parte lei non si fida di lui in quanto uomo, dall'altra entrambi cercano la stessa cosa: la libertà.

E poi c'è Diamante, di nome e di fatto. Una compagna d'avventura brillante e un'amica sempre fedele, ma che sa come mettere in riga anche una testona come Fiammetta.

Ci sono tantissimi altri personaggi secondari che meriterebbero una menzione, comprese le Zipa e il loro rapporto con i dobloni spagnoli, e quelli più schifosi come Rodrigo e i mariti delle nostre piratesse, ma lascio a voi la scoperta.

A proposito di Zipa: il sistema magico è molto semplice e comprensibile, anche se non conosceremo subito il vero legame tra le streghe e i dobloni spagnoli e il perché stiano svuotando le casse della Corona Spagnola. Sperò però che venga approfondito nel prossimo romanzo, perché ho parecchie domande che non hanno risposta e sono curiosa di sapere!

La narrazione si divide in tre linee diverse: i capitoli di Fiammetta sono narrati in prima persona e si dividono tra gli avvenimenti attuali e quelli del passato che l'hanno portata ad acquisire la sua nave, mentre i capitoli di Ambrosio sono in terza. Scelta interessante che all'inizio mi ha un po' confusa, ma alla fine ci si fa l'abitudine.

La seconda metà del romanzo è impossibile da mettere giù e alcune morti mi hanno stesa, oltre che sorpresa. Il finale, però, per quanto scoppiettante (pun intended) mi ha lasciata con l'amaro in bocca. Spero di non fare spoiler dicendo che da una parte lo comprendo, perché si parla comunque di donne inesperte capitanate da una che non ne azzecca una, dall'altra speravo che Fiammetta riuscisse a sistemare il sistemabile con la sua sola forza d'animo. Non mi ha completamente delusa perché questi stessi dubbi ce li ha anche lei alla fine e sono davvero curiosa di sapere come prosegue e come si evolverà il suo personaggio. Fortuna che insieme al primo libro ho comprato anche il secondo!

Leggetelo, leggetelo, leggetelo!
Profile Image for Franci Karou .
318 reviews170 followers
March 15, 2021
Recensione completa sul blog: https://coffeeandbooksgirl.blogspot.c...

"Diventare piratesse per noi significa rinascere. È un'ideologia. Significa avventura, viaggi, amicizia, rispetto..."

Acheron Books è una piccola realtà editoriale che ho avuto modo di conoscere meglio nell’ultimo anno e che, vi assicuro, ha da offrire delle piccole perle ai lettori del fantasy italiano in ogni sua forma. Dopo essermi appassionata alla serie di Ys di Sara Simoni (trovate le mie recensioni qui sul blog), stavolta è stato il turno di una storia molto diversa ma ugualmente bella. Titania Blesh ci regala un fantasy storico di ambientazione sarda, con componente piratesca, tematiche femministe, elementi paranormal e uno stile ironico e fresco che, per me, è stato un vero piacere leggere. Potrebbe sembrare un guazzabuglio di cose, ma non è assolutamente il caso della troppa carne sul fuoco, perché l’autrice ha saputo dosare tutto alla perfezione. Non starei qui a consigliarvi questo libro se così non fosse, credetemi quando vi dico che questa autrice è da tenere d’occhio. A colpi di Cannonau non è il primo romanzo dell’autrice, vi basterà fare un salto sul suo sito per scoprire quante storie ha scritto e quanto siano tutte originalissime. Anche se non tutte sono state pubblicate, la Blesh, è il caso dirlo, è un vulcano di idee. Quelle che ha messo in A colpi di Cannonau sono tutte vincenti e le ho amate moltissimo. Il romanzo è ambientato nel 1600 sull’isola di Sabbianera, un luogo che Fiammetta detesta con tutta se stessa. Lo detesta perché, in realtà, vorrebbe solo fuggire da lì, allontanarsi dall’uomo che ha sposato e che la maltratta e salpare per i sette mari. Il suo sogno è, infatti, quello di diventare una Piratessa. Suo nonno le ha infuso quel desiderio, lui che ha viaggiato tanto per mare, sulle navi di pirati, quello stesso nonno che le ha regalato, oltre a tanti nostalgici aneddoti, un antico doblone d’oro che lei porta sempre con sé. Sarà proprio quel doblone a farle fare una scoperta che le cambierà la vita quando conoscerà Stellina, la figlia di un signorotto del paese. Stellina è speciale, una bambina posseduta da uno spirito Zipa che sente il richiamo dell’oro. Nessuno è a conoscenza di questo segreto, così Fiammetta decide di allearsi con la ragazzina perché la conduca a quell’oro. Sarà l’occasione per lei di lasciare la deprimente Sabbianera e tutti i brutti ricordi e i maltrattamenti subiti e per Stellina di evitare un matrimonio combinato non voluto. Passerà del tempo prima che Fiammetta riesca a mettere le mani su una vecchia caravella fatiscente, a sistemarla e a prepararla per il viaggio che vuole affrontare. Ad aiutarla chiamerà a raccolta tutte le mogli e le figlie insoddisfatte di Sabbianera, donne che come lei non ne possono più dei rozzi mariti, delle botte dei padri, dei soprusi, e che si uniranno alla sua causa. Per loro diventare piratesse significa appropriarsi finalmente di un’indipendenza che non hanno mai avuto, significa dire addio a delle vite che non amano ed essere finalmente libere, libere di essere se stesse, di essere chi vogliono, libere di decidere del loro destino senza che sia un uomo a farlo.
La narrazione al presente dal punto di vista di Fiammetta, si arricchisce anche con flashback di qualche anno prima, utilissimi a farci scoprire come sia nato il sogno di Fiammetta, come sia riuscita ad ottenere la Soddisfazione, l’imbarcazione sulla quale riporre tutti i suoi sogni, ed è anche un ottimo espediente per presentarci gli altri personaggi di questa storia, le donne della sua ciurma. Ognuna di loro ha un motivo ben preciso per seguire Fiammetta, ognuna di loro, come lei, ha un desiderio forte ad animarla. Seguiamo così questa marmaglia di donne che sanno dimostrare di essere capaci di cavarsela in qualunque situazione, di non essere da meno degli uomini. Non sapranno granché combattere, ma a modo loro sanno essere geniali, chi più chi meno. Il loro non è solo un semplice sodalizio ma unite formeranno una vera e propria famiglia. E se da un lato troviamo Fiammetta, caparbia capitana di una nave tutta al femminile, dall’altro lato c’è Ambrosio, cacciatore di streghe per la Santa Inquisizione. Anche di questo personaggio l’autrice ci regala il punto di vista presente e quello passato e, vi dirò, l’ho trovata davvero una scelta vincente. Non c’è stato un momento in cui mi sia annoiata leggendo di Ambrosio, un uomo dedito alla sua missione ma che nasconde un segreto inimmaginabile per uno come lui. Ambrosio vuole mettere le mani su Stellina, ha bisogno che lo conduca allo stesso tesoro che sta cercando Fiammetta, ma i motivi che spingono lui sono di tutt’altra sostanza. Lui vuole salvare qualcuno e per farlo non si farà alcun tipo di scrupolo. È il suo unico obiettivo. Ma non è soltanto questo il segreto che nasconde. E qui taccio per non fare spoiler :P
In questo romanzo funziona tutto. L’ambientazione è curata molto bene ed è uno degli elementi che ho apprezzato di più. Mi piace quando gli autori mi spiazzano con ambientazioni originali e, fino ad ora, non avevo ancora letto un fantasy ambientato in Sardegna. L’autrice, poi, ha un talento narrativo non da poco. È riuscita a confezionare un romanzo mettendo insieme elementi molto diversi ma che insieme collimano alla perfezione e affascinano il lettore. Oltre questo, troviamo anche dei personaggi ben caratterizzati, in particolare i due protagonisti, Fiammetta e Ambrosio. Entrambe figure forti e ostinate, tra di loro lo scontro è inevitabile ed è chiaro che scaturiranno scompigli di ogni tipo. Eppure, per quanto siano due personaggi apparentemente all’opposto, scopriremo essere più simili che mai, spinti dalla stessa smania di raggiungere i propri scopi. Ho adorato il finale di questa storia. C’è stato un momento in cui mi sono sentita spaesata, senza riuscire a capire, a prevedere minimamente come si sarebbe potuto concludere il romanzo, visto la piega che avevano preso certi eventi. Ma la Blesh è riuscita a spiazzarmi con un finale giustissimo e impeccabile. Insomma, A Colpi di Cannonau è riuscito a sorprendermi fino alla fine e di questo sono grata all’autrice, perché sembra sempre più raro trovare romanzi davvero originali, oltre che ben scritti. Questa recensione arriva nel giorno della festa della donna perché mi sembrava anche carino parlarvi di un romanzo con delle tematiche femministe molto forti. In questa storia troverete delle donne che trovano il coraggio di ribellarsi ai loro mondi opprimenti, donne che non si piangono addosso ma che, pur di realizzare il proprio sogno, sono capaci di fare sacrifici e scendere a compromessi, ma solo per avere l'occasione di mettersi in gioco e lanciarsi in un’avventura che non hanno idea di dove le porterà. Ovunque sarà, avranno comunque raggiunto una piccola vittoria. Il nome del loro vascello, Soddisfazione, non è sicuramente stato scelto a caso. La Soddisfazione rappresenta per loro un primo trionfo, un primo traguardo. E nel finale ho amato il modo in cui dimostrano di aver fatto ben più di un passo avanti. Le donne di questo romanzo non hanno bisogno degli uomini per essere qualcuno, non hanno bisogno di identificarsi in dei ruoli prestabiliti. Sono donne libere, orgogliose, indipendenti. Da sbandate diventano autentiche piratesse, affrontando ogni genere di sfida e stupendo tutti, lettore compreso. E, giungerà, dunque, il momento della Rivincita… Un ottimo romanzo A colpi di Cannonau, in cui divertimento e serietà sono ben calibrati, sempre. Se cercate avventura, amicizia, lealtà, originalità, stravaganza, ma anche competenza da parte dell’autore, allora questo romanzo è la scelta giusta per voi. Lasciatevi conquistare dal fascino del mare, di un tesoro nascosto, di spiriti infestanti, di protagonisti straordinari. La vostra avventura inizi da qui.
Profile Image for Luca (Bookanieri, Libri & Rum).
69 reviews9 followers
December 2, 2022
TEMEVO DI AVER TRA LE MANI UN ROMANZO STRUTTURATO COME UN CLASSICO YOUNG ADULT CON SFONDO MARINARESCO, DOVE BELLISSIME DONZELLE VENGONO SOGGIOGATE DA AITANTI E PULITISSIMI PIRATI E POI CONDOTTE AD UNA FAVOLOSA E SESSUALMENTE RICCA VITA PIRATESCA.

EBBENE, SONO FELICISSIMO DI DIRE CHE A COLPI DI CANNONANU È TUTTO FUORCHÉ UNO YOUNG ADULT. UN ROMANZO FANTASY, RICCO DI PERSONAGGI TAGLIENTI, UN SETTING AFFASCINANTE E UN PIZZICO DI MAGIA, CHE NON GUASTA MAI.

IL SUCCO CENTRALE È LA VOLONTÀ CHE HA FIAMMETTA DI AUTODETERMINARSI E PRENDERE LE REDINI DEL PROPRIO DESTINO IN MANO, FUNGENDO ANCHE DA SVEGLIA PER LE ALTRE DONNE CHE VIVONO NELLA SUA ISOLA. IL SUO SOGNO È DIVENTAR CAPITANA DI UNA NAVE E SOLCARE GLI OCEANI PER RAZZIARE QUALSIASI VASCELLO.

LA TRAMA VE LA RECUPERATE LEGGENDO IL LIBRO, QUELLO CHE MI INTERESSA È FAR CAPIRE CHE MI SON DIVERTITO ASSAJE DURANTE LA LETTURA. DAVVERO CONSIGLIATO ++
Profile Image for Fosca.
85 reviews5 followers
September 10, 2023
Ho acquistato A Colpi di Cannonau per un motivo semplicissimo: mi piacciono i pirati. Non avevo nessuna aspettativa su questo volume, ma sono rimasta sorpresa dal fatto che alla fine di tutta la narrazione... Mi sono trovata a tifare per l'Inquisizione!

Partiamo dall'inizio. La vicenda si apre con un Prologo in cui viene introdotto immediatamente l'elemento fantasy del racconto: l'oro di Spagna è maledetto ed esistono delle streghe, le zipa, che sono collegate ad esso e reagiscono sprigionando il loro potere davanti ai dobloni. Ci viene presentato anche Ambrosio, l'Inquisitore Supremo che coordina questa caccia, che identifico come antagonista. Wow! L'idea è semplice, ma l'ho trovata davvero interessante e d'impatto, resa in maniera molto grafica.

Dopo questa introduzione, si entra nel POV in prima persona di Fiammetta - specifico perché il prologo, invece, è stato scritto in terza persona e all'inizio sono rimasta un po' confusa da questa scelta stilistica. Il suo personaggio è davvero sui generis e mi ha ricordato fin da subito una vicenda picaresca che vedrei bene in Brancalonia, manuale che è stato edito proprio dalla Acheron.
Comprendo che è lei la nostra protagonista che ha il sogno di diventare una piratessa, ma nonostante sia animata sicuramente da caparbia e forza di volontà la trovo piuttosto fastidiosa. Ha il suo sogno, ma i personaggi secondari sono tutti più competenti di lei in qualcosa e lei non si sforza di apprendere da chi può insegnarle qualcosa. Vuole portare con sé le sue amiche ma non esita a pensar male di loro e insultarle nella sua testa quando si comportano in una maniera che non le piace. Non riesce ad essere empatica con le persone che soffrono intorno a lei. Insomma, nonostante sia portatrice di valori femministi (anche un po' anacronistici per il tempo), si rivela durante la narrazione come una che chiacchiera molto e combina poco. Apprezzo la scelta di portare in scena una protagonista matura anziché un'adolescente, ma trovo anche paradossale il fatto che a quarant'anni si possa essere così ingenui da sorprendersi che per maneggiare una spada serva un allenamento o che i pirati non siano una combriccola di simpatici anarchici ma bande di criminali!

Purtroppo non sono riuscita a empatizzare con Fiammetta quanto avrei sperato, anche perché alla fine della vicenda trovo che non subisca una vera evoluzione ma che rimanga ferma nelle sue posizioni, senza riuscire veramente ad abbracciare un punto di vista diverso dal suo.

Ambrosio, invece, è un personaggio che cambia profondamente durante tutto l'arco della narrazione ed ha portato tramite il suo arco narrativo a riflessioni incisive sul discorso dell'accettazione del diverso e di come si possa reagire davanti alle ingiustizie. Mi è piaciuto davvero tanto, molto più di quanto avrei immaginato!

Probabilmente l'autrice ha costruito questi due personaggi agli antipodi proprio per evidenziare le loro differenze, ma onestamente l'arco di Fiammetta purtroppo non mi ha interessato quanto avrei voluto, nonostante alcune scene divertenti.

Il voto è quindi dovuto al mio gusto personale, e al fatto che ho trovato l'alternanza del POV prima persona/terza persona insieme ai flashback un po' confondente all'interno del libro, che rimane nonostante tutto molto scorrevole e dinamico.
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Akemichan.
703 reviews27 followers
June 2, 2024
Una cosa che ho notato nelle mie avventure nel fantasy italiano è che difficilmente ci sono quei libri pessimi che mi sono beccata nel fandom anglofono. Anche quelli che magari mi è capitato di criticare anche in maniera approfondita avevano una cura dietro, uno stile e un rispetto della narrazione che si sentiva nonostante i difetti. Forse, considerando la poca attenzione, da noi si cerca di selezionare meglio. O forse sono stata abbastanza sculata io, può essere.
"A colpi di cannonau" rientra alla perfezione in questa definizione. Fra poco mi vedrete criticare in maniera molto netta alcune cose del libro, ma questo non significa che sia brutto. Ha una buona idea di base, interessante la parte del sistema magico, si vede che l'autrice si è documentata sulle navi ma senza essere pesante, uno dei personaggi ha un arco narrativo molto interessante, si legge con piacere ed è spesso divertente, lo stile è buonissimo, soprattutto mi è piaciuta molto la l'attenzione alla differenza di stile fra i due POV e anche in alcuni dialoghi (in una recensione ci si è lamentati della mancanza di intercalari sardi, in effetti ci stavano considerando i dialoghi in dialetto genovese, anche se i vari Santi che Fiammetta tira giù mi hanno fatto morire).

Insomma, in generale è un libro che potrei consigliare se la trama interessa e soprattutto se si è appassionati di storie piratesche come me. Ma dato che sono qui anche per essere onesta e per puntare al massimo, purtroppo arriva anche la parte critica.

Dico prima quella puntigliosa prima di arrivare a quella seria: le maledette parole in spagnolo. Questo probabilmente è più un problema mio che altro, ma se il personaggio è straniero, mi aspetto che pensi nella sua lingua anche se io sto leggendo il libro in italiano (per ovvie ragioni). L'effetto di inserire invece nei dialoghi espressioni straniere per mostrare che il personaggio è straniero diventa di rottura della quarta parete, perché mi spinge a chiedermi allora in che caspio di lingua stia parlando/pensando questo invece che darmi atmosfera.
Ha senso se i personaggi parlano effettivamente lingue diverse e si vuole sottolineare la cosa (c'è effettivamente una scena così nel libro) ma dei pensieri, nel testo o nei dialoghi normali mi sembra sempre che compaia l'avvoltoio sulla spalla "questo personaggio è straniero! Ti ricordi che è straniero? Oh, è straniero!" Ho capito mollami!
Ma questo è proprio un puntiglio mio, sono certa che alla maggior parte di voi non dia fastidio (anzi, magari vi piace anche come modo di scrivere).

Veniamo alla parte seria della critica.
Questo libro inserisce al suo interno una tematica femminista, nel senso che il femminismo è parte integrante del carattere della protagonista e lei ne parla tanto, ha discussioni a riguardo con diverse persone, è parte di lei e anche della sua crescita personale. Non è una cosa mostrata all'interno della narrazione su cui poi il lettore può riflettere in autonomia, è una cosa che viene proprio buttata in faccia.
Il problema che ho riscontrato nei libri che fanno questa operazione è che da un lato il femminismo utilizzato pare uscito dal tumblr del 2010, risultando così anacronistico rispetto al periodo di riferimento, e dall'altro che poi la storia contraddice la tematica che vuole mostrare.
In "A colpi di Cannonau" succede proprio questo, perché da un lato abbiamo la Fiammetta super-femminista e dall'altro:
- Fiammetta critica ogni donna che non la pensa come lei
- Fiammetta fa in modo che un marito picchi una sua amica perché non era d'accordo con lei
- nonostante il tentativo di evitarlo, anche Fiammetta ha il momento maternità (sì, essere madri non è anti-femminista, diciamo che nella narrazione è più complesso di così ma non voglio farvi troppi spoiler)
- c'è un particolare trope narrativo che credo sia ormai universalmente riconosciuto come anti-femminista
- il protagonista maschile è quello meglio riuscito
- il protagonista maschile fa mansplaning a Fiammetta ma ha ragione lui
- la situazione è risolta dal protagonista maschile da cui lei viene sostanzialmente salvata (ed è più femminista di lei, perché lei in realtà è misandrica)
Ora, è inutile buttare in faccia al lettore una tematica se poi questa viene continuamente disattesa dalla narrativa, è il contrario dello show don't tell. Non mi interessa avere un libro che mi sbatte in faccia il trattamento delle donne (cosa che per altro condivido) se poi alla fine mi trovo a non sopportare la protagonista femminile e a voler vedere solo il protagonista maschile, piuttosto scrivete buoni personaggi femminili in partenza.
Ora, non voglio essere ingiusta, perché anche se a me il personaggio di Fiammetta non è piaciuto penso che sia stato scritto bene e volutamente scritto così; accetto la sua ingenuità nonostante sia una donna di 45 anni perché capisco da cosa possa essere causato, accetto la sua misandria perché sfido a non esserlo in quel contesto, accetto anche la sua aggressività sempre vista la sua backstory, mi aspetto che ci sia un arco narrativo in arrivo per lei nei prossimi libri, come capita con altri personaggi esagerati che poi hanno un ottimo sviluppo.
Tuttavia, per me il personaggio di Fiammetta come protagonista non riesce a funzionare nella narrativa perché a parte le sparate femministe (come ho già detto, anche anacronistiche e pure un po' errate, considerando cosa combinava l'Inquisizione Spagnola ai tempi) qualsiasi altro personaggio femminile la surclassa in toto e in ogni momento la situazione non viene risolta da lei ma da chiunque altro le stia attorno (giuro che io avrei voluto saperne di più di Diamante e della sua cultura, di Berenice e della sua passione per la falegnameria, e invece no). Il momento suo finale, che dovrebbe essere risolutivo, è comunque una sparata femminista e basta (e anche aggressiva nei confronti di altre donne che prendono una decisione diversa da lei, quindi mancante del tutto di consapevolezza e sviluppo caratteriale), laddove invece Ambrosio affronta le conseguenze di quello che è successo e pare avere un arco di maturazione convincente.
Io consciamente capisco che l'intento doveva essere proprio quello di fare di Fiammetta il simbolo della donna che almeno si mette in gioco e con il suo non volersi arrendere trascina tutti e tutte con sé e ne apprezzo l'idea, ma trovo comunque che narrativamente non funzioni per come Fiammetta è stata impostata.
Un vero peccato.

Non ho ancora deciso se leggerò gli altri due, perché da un lato vorrei davvero vedere l'evoluzione di Fiammetta ma dall'altro non so se reggerei un altro libro così tanto nella sua testa. Ma non chiudo la porta in toto.
Profile Image for Titania Blesh.
Author 9 books100 followers
Read
April 12, 2021
Cosa nasconde questo fantasy storico piratesco tutto italiano?
Una sarda un po’ fuori dalle righe, con un sogno:





Fuggire dal marito violento.





Diventare piratessa.





E salpare con una ciurma di sole donne in cerca della libertà.





... Con la brillante idea di rapire una magica bambina dal nobiluomo che sta per sposarla...





Ma qualcosa va storto…





Un temibile inquisitore spagnolo le dà la caccia.





Ed è disposto a tutto per proteggere il suo amore.





Duelli





Combattimenti





Battaglie navali





Alcool a profusione





Una caccia al tesoro





Uno scontro che li cambierà per sempre.





E ora presto! Andate a leggerlo!







27 marzo 2021 - Per tutti voi che mi chiedete del seguito: il libro è autoconclusivo. È impostato in modo da soddisfare ogni domanda.
… E poi, cosa succede poi? D’accordo, nella mia testa c’è anche quella risposta. Una risposta in due libri, e una risposta con una scaletta già abbozzata.
Ma per adesso non se ne parla, mi spiace.
Però ci sono altri libri in arrivo, quindi stay tuned!

25 giugno 2020 - Esce A Colpi di Cannonau in cartaceo, buona lettura!

05 maggio 2020 - Esce A Colpi di Cannonau in ebook… amanti del digitale, fatevi sotto!

17 aprile 2020 - Cover reveal di A Colpi di Cannonau!
Profile Image for Francesca T.
20 reviews1 follower
March 27, 2021
Titania Blesh ci porta all'interno di un romanzo piratesco e d'avventura, in cui la componente fantasy è espressa dal legame degli spiriti "zipa" (che prendono possesso di donne e ragazze) con i dobloni d'oro, scatenando così reazioni magiche nelle persone ospitanti, per cui queste vengono facilmente additate e inquisite come streghe.
C'è un importante tono femminista che permea tutto il romanzo anche se - senza fare spoiler - la risoluzione finale l'avrei preferita sulla stessa linea d'onda.
Femminili anche i personaggi principali, tra cui spicca in primo piano Fiammetta, la protagonista, in forte contrapposizione ai personaggi maschili che in questo romanzo incarnano esclusivamente connotazioni negative.
La trama si svolge bene, il ritmo è scorrevole. Un particolare invece che non mi ha convinta è stato il "tono di voce" della protagonista e degli altri personaggi, l'ho trovato poco coerente con l'ambientazione storica di inizio 'Seicento.
"A colpi di Cannonau" - ritengo che il titolo sia geniale! - si è fatto leggere anche se non mi ha entusiasmata fino in fondo e, nonostante sia importante portare nero su bianco storie di donne, ho trovato un po' ridondante la retorica femminista.
Consiglio questo romanzo a chi ama le storie di pirati, le avventure alla ricerca dei tesori e soprattutto quei personaggi femminili testardi e indipendenti.
Profile Image for G.B. Nefe.
Author 2 books45 followers
January 7, 2022
Questo libro è una scarica di irriverenza ed avventura. Pirati, oro, streghe, inquisizione e vino - fiumi di vino - mescolati in una ricetta originalissima ed imprevedibile.

Dietro la disarmante ironia e le rocambolesche avventure, questa è la storia di un grande riscatto, del tentativo di fuga di tante donne da una vita atroce. Fiammetta non ha sogni di gloria per se, ma desidera condurre lontane dai soprusi le amiche di una vita. Donne mute, che non hanno voce, buone solo ad essere incubatrici e serve per i mariti. Donne che se alzano un solo dito per affermare i loro diritti, vengono considerate pazze o streghe. È un'opera dedicata al loro cuore che, nel 1600 e nel 2022, in realtà e finzione, non cambia mai.
La scrittrice è stata assurdamente abile nel raccontare una storia con forti messaggi, senza farla pesare. Stempera scene anche drammatiche col giusto pizzico di ironia, senza rovinare l'atmosfera del momento.

Lo stile di scrittura è fresco, tanto piacevole. La storia non si perde dietro mille figure retoriche o artifici. Il testo non è imbellettato, volto ad alzare di tono il racconto. Perchè è già fantastico per come è.

Consigliatissimo
Profile Image for Giorgia Scalise.
Author 3 books18 followers
June 5, 2024
Questa sarà una recensione incazzata, fondamentalmente per due motivi:

ho pagato per questo romanzo, quindi ritengo di avere il diritto di dire che non sono soddisfatta del prodotto che ho comprato;
come feminista (e come scrittrice che dosa ogni parola messa in pagina), ho un odio profondo e viscerale per il
pinkwashing
, specie se poi mi ritrovo davanti a un tale coacervo di maschilismo, misoginia e tossicume. Ma ci arriviamo.

Sulla carta, questo era il romanzo perfetto per me: quando l’ho comprato, ero fresca di un saggio sui pirati (Sternbeck Alfred, Storia dei filibustieri., Odoya) e, se anche non mi fosse stato venduto da più di una persona come esilarante e godibile, lo avrei preso lo stesso.
I problemi sono iniziati quando la comicità che mi aspettavo di trovare in Fiammetta non è arrivata (i santi che invoca sono passati dal vagamente divertenti al noiosi e poi dimenticabili, quando non invasivi nella lettura) e ho invece cominciato a notare sempre più cose problematiche.

Fiammetta è la protagonista solo di nome (e le donne della sua ciurma sono poco più che nomi con quattro caratteristiche appiccicate sopra alla buona)

Penso che questo sia già abbastanza grave di per sé.
Fiammetta non è intelligente, non è abile, non è esperta, non è eloquente. Non ha mai messo piede su una nave, non sa sparare, non sa combattere, non sa trattare con un mercante. Quando Diamante spiega come caricare una pistola, dice che lo trova noioso e che lo sbolognerà, perché lei è la capitana e può.
Per quanto si dica sempre che i personaggi perfetti sono noiosi, almeno una abilità a cui come lettrice posso genuinamente credere come sufficiente a traghettarla attraverso le avventure che verranno è necessaria.
Fiammetta è sguaiata, non ascolta i consigli delle sue compagne, va in giro per Sabbianera come se avesse la verità in tasca (in spiccioli, aggiungerei), dando a tutti gli uomini degli animali violenti e a tutte le donne delle stupide o delle sottone. Dice di aver studiato trattati nautici, ma non solo non dimostra mai di saper leggere (né si sogna di spiegare come abbia imparato…), nemmeno dimostra di averli capiti. Alla minima difficoltà, si piange addosso finché qualcuno non risolve il problema o le capita un colpo di fortuna.
Sì, a ogni personaggio serve un difetto fatale, ma deve avere uno scopo e l’eroe dovrebbe imparare a superarlo nel corso dell’avventura. Fiammetta non ha imparato proprio niente, ma se non ci è riuscita in tre anni, figurarsi se può farlo in tre giorni.

Le donne della sua ciurma dovrebbero essere una dozzina, ma è tanto se mi ricordo Diamante (che essendo vecchia è la wikihow ambulante e chissà come possiede degli occhiali), Elsa (che scopre di saper sparare quando sono sulla nave, perché nessuna di loro ha pensato che imparare a sparare potesse essere importante, nei tre anni che hanno passato a sistemare la Soddisfazione; no, dovevano aspettare di salpare), Chiarenza (ma di lei parliamo dopo), Fosca (che è un conflitto inutile a bordo della nave e ha il solo scopo di morire), Dianora (la prima a crepare) e G&G, le sorelle forzute. E nessuna di queste è caratterizzata come si deve. La stessa Diamante si ricorda perché viene nominata spesso, ha gli occhiali e parla per proverbi. Dopo trecento pagine, io non so chi lei sia, cosa facesse nella vita, perché si è imbarcata, dove ha imparato “la matematica e la fisica delle vele”, se è ricca di famiglia, qual è il suo cibo preferito. Niente di niente.

Il vero protagonista è Ambrosio

Ambrosio è tutto quello che Fiammetta avrebbe dovuto essere: credibile. Sa combattere, sa dare ordini, è carismatico, scaltro e determinato. Del resto, è un uomo. (Ma su questo ci torniamo più avanti.) Per due terzi buoni del romanzo, viene trattato come se fosse l’antagonista (ma già il fatto che avesse un POV avrebbe dovuto farmi dubitare), finché l’autrice - sottile come un baobab anche quando cerca solo di suggerire le cose - non comincia a mettergli in bocca parole da eroe e da love interest.
Quando, a pagina 125, dice a Fiammetta che non ce la farà non perché è una donna, ma perché nessuna persona senza esperienza può governare una nave, nella mia testa sono successe due cose: a. mi sono incazzata, perché di dialoghi così, che invalidano le donne e le fanno passare per isteriche, mi sono anche rotta un po’ le ovaie; b. ho previsto che sua moglie sarebbe morta, così che lui potesse flirtare e avere la romance con Fiammetta. Ora, non ho nessuna intenzione di sciropparmi i prossimi due libri per vedere se in effetti la romance c’è, ma andando avanti diventava sempre più evidente che Ambrosio fosse rappresentato come un love interest. Poi ho capito che in realtà è rappresentato come un protagonista.

Fiammetta non risolve un cazzo (ci pensa Ambrosio)

Per tutta la narrazione, Fiammetta va avanti a fortunate coincidenze, aiutini e spintarelle varie.
La nave non è pronta per salpare? Convenientemente, Martino Pastorino viene proprio oggi a pignorarla e riempirla di ogni ben di dio, giusto quelli che servono a Fiammetta.
Gli inseguitori stanno per raggiungerle? Ma è ovvio che Stellina evocherà accidentalmente proprio il vento giusto (e dell’intensità di cui hanno bisogno) per portarle dove vogliono andare.
Fiammetta e le altre sono senza una nave, senza provviste e nei guai fino al collo? Arriva Ambrosio con la sua meravigliosa nave e offre a Fiammetta la posizione di vice-capitana. Così, de botto, senza senso.

Il villain è Ambrogio, no, in realtà è Rodrigo

E chi cazzo è Rodrigo? uno degli accompagnatori di Ambrosio, che si vede un po’ all��inizio, poi scompare per due terzi di romanzo. Quando è finalmente il momento di svelarci che Ambrosio è sempre stato il protagonista, lui provvidenzialmente si mette il cappello da Kattyvoh e si lancia in un MonologoTM e dà fuoco alla moglie di Ambrosio.
Con quest’abile mossa, Fiammetta non ha più un antagonista o un conflitto da risolvere. Le resta solo vendicarsi su Maffeo, il marito che la picchiava, facendosi forte del fatto che lei ha una spada ricurva (leggi: sciabola; ma potrebbe anche essere una spada kukri) e lui un tronco marcio. Un climax davvero edificante, preceduto da un discorso degno di una bimba dell’asilo del tenore di “io adesso vado a fare la piratessa, se non venite con me faccio Litigo Per Sempre con voi”. Ma del resto Fiammetta, checché ne dica la quarta, è solo una comprimaria, mica la protagonista.

Il pinkwashing

All’inizio, pensavo che fosse stata la CE a fraintendere il libro e comunicarlo nel modo sbagliato. Ma poi ho trovato un��� intervista in cui è l’autrice stessa a dire che (17:14) «parla appunto di una donna che è estremamente femminista, fin troppo» e non ci potevo credere.
Io non conosco l’autrice e non so nulla di lei come persona, quindi non è mio interesse giudicare né lei né il suo femminismo.
Ma A Colpi di Cannonau non è femminista. Prorpio. Per. Niente.


Sessimo, sessimo ovunque



Potrei dire semplicmente che il romanzo è attraversato da un profondo sessismo e misoginia interiorizzati e finirla qui. Chi me lo fa fare, di mettermi a discutere punto per punto ogni problema di questo testo?
Principalmente, la rabbia.

Ma, se facessi l’elenco di tutto-tutto-tutto, uscirebbe un altro libro. Quindi mi limiterò a un paio di esempi rilevanti.

A pagina 29 Fiammetta fa un grottesco elenco di tutte le angherie che le donne della sua ciurma subiscono da mariti, padri e uomini vari della loro vita, visto che vogliono tirarsi indietro. In alcuni casi, non esita a rivelare i segreti che alcune di loro le hanno confidato, umiliandole. Non contenta, siccome Chiarenza ha espresso l’intenzione di rimanere con il marito e magari fare un figlio, tra pagina 60 e 61 pensa bene di andare da suo marito Tiburzio e suggerirgli che lo cornifica con il macellaio. Per fortuna, Tiburzio si limita a farle un occhio nero - tra l’altro giusto in tempo perché Chiarenza, pentita del proprio ammutinamento, sia pronta a salpare con la Soddisfazione. Per questo, Fiammetta non subirà conseguenze, anche se Chiarenza sarà una delle sei donne che decidono di tornare alla vita di abusi che facevano a Sabbianera.

A pagina 125, Ambrosio fa notare a Fiammetta che non ha le competenze e tantomeno l’esperienza per essere una capitana. Fiammetta lo provoca due volte chiedendogli se è perché è una donna ed entrambe le volte Ambrosio, come se parlasse a una bambina di tre anni, le spiega che nessuna persona, indipendentemente dal genere, dovrebbe buttarsi in una cosa del genere.

Sono sicura ci sia un nome per questa cosa, su TvTropes, perché succede fin troppo spesso di vedere questo teatrino.

MC: Non puoi farlo!
FC: Solo perché sono una donna?
MC: No, per [motivazione perfettamente sensata].

Il risultato è che la donna sembra un’isterica che vuole avere ragione solo in virtù del proprio essere donna, non perché abbia le capacità.

Infatti anche in questo caso il risultato è che Ambrosio ne viene fuori come la persona razionale che cerca di gestire l’isterica di tutto.

Le pagine 192 e 193 ci offrono Fiammetta che spinge le sue piratesse a “perquisire a fondo” Ambrosio e lo definisce "divertimento", quando lui mostra discomfort. Come ciliegina sulla torta, rincara che “Noi questi schifo di abusi li abbiamo subiti tutti i giorni. [...] Ve lo meritate anche voi uomini, un po’ di questo. Forse così imparate”.

Forse Fiammetta si è persa il memo, ma una molestia è una molestia e non è divertente solo perché è una donna a infliggerla a un uomo e due torti non fanno una ragione.

Due paragrafi più sotto, quando Ambrosio si dice “deluso di scoprire che, in una posizione di potere, abuseresti di un uomo” Fiammetta sa solo accusarlo di falsa empatia e buttarci anche una battuta sul “pacco imbottito di calzini di Bonaventura”.

A questo punto della storia, la odiavo sentitamente.

Potrei andare avanti ancora per un pezzo, ma ho speso fin troppe energie, tra lettura e recensione.

Ma ne avrei anche per Ambrosio. Anche lui è bello tossichello come uomo, a cominciare dal fatto che per sottomettere lo spirito Zipa (perché ovviamente è uno Zipa anche lui, sia mai che in un cast pieno di personaggi femminili quello che usa meglio la magia sia poi davvero una donna; no, no, scherziamo, chiaramente l’unico capace deve essere l’uomo) ha dovuto reprimere le proprie emozioni. Perché, ricordiamoci, bys don’t cry .
Se lui è l’uomo come l’autrice vorrebbe che gli uomini fossero (17:28), facciamo che anche no, grazie.

Mi spiace di aver buttato soldi e tempo in questo libro, ma almeno non ho comprato l’intera trilogia.

This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Logolepsy.
319 reviews24 followers
September 8, 2023
Una bellissima storia di piratesse e magia ambientata nei nostri mari.

Fiammetta è una donna che ne ha viste tante nella vita, pur avendo un occhio solo. Non è la solita eroina delle storie avventurose o fantastiche: non è giovane, non è magra, non è bella. Non è neanche di quelle che pensano di essere bruttine ma poi fanno un incredibile glow-up. Però quello che non le manca sono la forza di volontà e la capacità di sperare, e di lottare per un futuro che per una volta sia costruito con le sue stesse mani, e non elargito dalle avide mani di un uomo, come quelle con cui suo marito non le risparmia le botte.
Fiammetta è un personaggio meraviglioso, perché è piena di difetti e contraddizioni, ma è sempre mossa da un fuoco inestinguibile, che nasce dal suo buon cuore e si alimenta con la sua inesauribile sete di libertà. Una libertà fatta di legno e vele, che compongano un mezzo per sfuggire a quella vita e soprattutto per portare con sé le fedeli compagne che ha raccolto lungo il suo tortuoso percorso.
Ma il suo sogno di libertà sembra a ogni passo più irraggiungibile, nonostante il mare sia proprio lì, a un passo dalle sue mani martoriate dagli scogli su cui pesca le cozze.

Insieme a lei, ci farà veleggiare sul mare sardo anche Ambrosio, un personaggio secondario che, per quanto è scritto bene, tiene testa a quella testona di Fiammetta, tanto che in alcuni casi le ruba la scena, e che a qualche lettore o lettrice potrebbe rubare il cuore.

Anche tutte le altre comprimarie sono scritte piuttosto bene, anche se, per forza di cose, hanno meno spazio. Con questo cast, viviamo un'avventura marinaresca che, nonostante sia ambientata nel 1600, ha un piglio e un tono freschi e moderni. Le pagine scivolano via con facilità, come la nave di Ambrosio sulle onde del Mediterraneo, mentre i personaggi ci restano nel cuore, che a sua volta palpita nei momenti più concitati della vicenda.

Unico difetto: l'autrice utilizza più e più volte nella narrazione il termine "fottuto" con un'accezione che in italiano è scorretta e che nella nostra lingua viene usata erroneamente per via del "doppiaggese" che in questi anni internettiani sta prendendo sempre più piede (calco dell'utilizzo inglese "this f*cking XXX" tradotto o reso in italiano con "ques* fottut* XXX" o simili). Poiché si tratta di un'autrice italiana, è un peccato riscontrare questo tipo di errore, tanto più che in italiano siamo ricchi di espressioni volgari e/o colorite che suonano decisamente molto meglio, specialmente se inserite in un contesto storico. Un'accortezza di cui tenere conto sia in fase di scrittura che, soprattutto, in fase di editing. Una CE dovrebbe avere un occhio più attento su queste cose. Spero di trovarne meno nei seguiti...

Seguiti che comunque leggerò molto volentieri, perché col cacchio che mi perdo il resto del viaggio di Fiammetta e della sua ciurma!
Profile Image for Francesca Bandiera.
Author 3 books19 followers
September 14, 2021
A COLPI DI CANNONAU
Ho letto pareri molto positivi sull’esordio di Titania Blesh in Acheron Books tanto che, dopo l’esperienza positiva con “Dolomites – Cuore di rovi” di Sara Simoni, mi sono buttata sull’intero catalogo e ho acquistato all’istante “A colpi di Cannonau”. Di cosa si tratta? Ambientato nel 1600 in Sardegna, potremmo definirlo un Fantasy storico che mischia gli spiriti Zipa (streghe e stregoni che, vicino ai dobloni di El Dorado, hanno accesso a diversi poteri e brillano di magia) a una ciurma tutta al femminile, che si lancia all’arrembaggio su una nave mezza scassata, mezza riparata, senza (quasi) alcuna conoscenza marittima o piratesca a riguardo.
La storia viene narrata da due punti di vista: in prima persona singolare abbiamo il carattere volgare, scoppiettante e testardo di Fiammetta, capitana della Soddisfazione, la quale radunerà le compagne – stufe dei mariti e invisibili agli occhi della società – per scappare dall’isola; in terza persona singolare, invece, conosciamo Ambrosio, il più temuto Inquisitore spagnolo, disposto a qualunque sacrificio pur di proteggere la moglie e tenere nascoste le proprie emozioni. Due voci che, nella loro attenta architettura, non risultano mai incoerenti. Ho creato un forte legame di empatia con entrambi i protagonisti, il che non succede spesso, soprattutto quando risultano uno l’opposto dell’altro (oltre che il mio, di opposto): insieme a Fiammetta ho riso fino alle lacrime, insieme ad Ambrosio ho sperimentato un peso sempre più schiacciante al centro del petto. In ambedue i casi, però, ho tifato per la riuscita dei piani, nonostante fossero in netto contrasto! Assurdo, vero?
Condivisibile, inoltre, il messaggio che permea l’intero libro, già a partire dalle premesse: donne molestate, insultate, denigrate, brutte, rozze, non considerate “abbastanza femminili”. Ho apprezzato la denuncia sociale della scrittrice, in particolare nei dialoghi tra Fiammetta e Ambrosio: prestiamo attenzione a cosa significhi essere “femministi”, poiché ciò che è tossico e controproducente non ha nulla a che vedere con il fenomeno. Parità e Rispetto, questo è il punto.
Letteralmente divorato in pochi giorni. Consigliato.
@francescabandierascrive su Instagram
Profile Image for Nork.
Author 4 books18 followers
January 18, 2022
Se cercate un mondo fantasy con pirati, stregoneria e una buona dose di ironia, smettete di rigiocare per l'ennesima volta a Monkey Island e leggete subito "A Colpi di Cannonau".

La trama è semplice: 1600. Sullo sfondo di una Sardegna arsa dal sole, Fiammetta, una donna bassa, sgraziata, guercia e dall'imprecazione facile decide di buttarsi alle spalle la sua vita e diventare una pirata.
Oltrepassati i primi ostacoli che ogni aspirante predone dei mari si trova innanzi: trovare una nave, un equipaggio prettamente femminile, una strega bambina che è la chiave per un tesoro nascosto. Risolte queste piccolezze, a Fiammetta non resterà altro che affrontare un marito violento e ubriacone, un intero paese che la prende per pazza, un avido (truffatore) mercante genovese e... l'inquisizione spagnola. Una passeggiata, insomma.

Ma scrostata la patina di lerciume che ricopre la protagonista, quello che ne viene fuori è ben altro. Per evitare qualsiasi tipo di spoiler, riporto un piccolo estratto dal libro:

"(Fiammetta)... era solo una donna coraggiosa che aveva deciso di opporsi alle consuetudini della sua società.
Certo, era una stupida, un'illusa, per un suo capriccio aveva causato dozzine di morti, ma credeva in quello che faceva.
Lo credeva e non c'era stregoneria in quello. Solo una grande, frivola dose di follia."

“A Colpi di Cannonau” è un romanzo di rivalsa e di avventura, con una protagonista atipica che farà breccia nei vostri cuori a colpi di spada (maldestri). Il tutto magistralmente giostrato dalla giovane autrice @titaniablesh che intrattiene senza annoiare, immergendoci in una vicenda bizzarra ma affascinante, dal ritmo narrativo gradevole e mai scontato.
Profile Image for Benedetta Troni.
119 reviews26 followers
November 30, 2022
Finalmente ho letto il libro di colei che mi ha spennato a dovere al Lucca Comix. Che poi io manco lo volevo comprare pensavo: "Pirati dei Caraibi nel mar di Sardegna? Meh"
Meh un bel piffero!
Un'avventura sì leggera con un ritmo scanzonato e una protagonista che parla come uno scaricatore di porto, ma decisamente non banale!
Fiammetta è una protagonista tutt'altro che idealizzata e non nascondo che all'inizio mi dava anche un discreto fastidio, ma più la storia andava avanti e si rivelava nella sua interiorità più questo fastidio sfumava. Un po' come mi è capitato con Arenaria di Chelabron (un libro che è nel pantheon dei miei preferiti). Alla fine del libro ormai mi ero affezionata, alla luce anche di quello che è il suo rapporto con Diamante (la sua migliore amica) e Stellina, la streghetta.
Anche sul tema del femminismo all'inizio avevo scambiato Fiammetta per una copia di Pauline Harmange (l'autrice di "Odio gli uomini"), invece poi Titania Blesh ha saputo fare una critica molto intelligente che non si trova spesso nei romanzi più seri. Ambrogio è il mio personaggio preferito proprio perché fa da contraltare a Fiammetta e alla sua rabbia. I suoi frammenti di lettera a ogni inizio di capitolo mi hanno sempre tenuta col fiato sospeso.

Quindi... felice di essere stata spennata! Dopo Natale mi prenderò il secondo con molto piacere.
Profile Image for Mirko (Bookanieri - Libri & Rum).
56 reviews13 followers
November 27, 2022
Ottimo libro di pirati, una storia avventurosa e fresca, che però non rinuncia ad affrontare temi importanti: l'autodeterminazione, la condizione femminile, l'amore. Consigliato!
Profile Image for Robs.
140 reviews15 followers
August 5, 2022
3.5 | Fiammetta, donna sarda decisamente in avanti con l'età, decide di barattare i risparmi di una vita con una piccola nave fatiscente. Il suo sogno è solcare i mari e scappare, insieme ad altre donne del suo piccolo paesello nell'isola dell'Asinara. Scappare da una vita di soprusi, di violenza, da una società che le vede utili solo per mettere al mondo dei figli. Il loro piano? Una caccia al tesoro che permetterà loro di avere una nuova vita... ma, ovviamente, le cose non andranno affatto come programmato.

Il romanzo si districa nella costa sarda con due punti di vista: Fiammetta, che narra in prima persona, e Ambrosio, in terza. Quest'ultimo è un'inquisitore spagnolo dedito alla caccia alle Zipa, streghe. Queste Zipa sono una minaccia per la corona Spagnola e per le sue casse, perché? Lo scoprirete solo leggendo.

Il mio più grande disappunto in questa lettura è stato solo e unicamente uno: la mancanza della lingua sarda. Non pretendevo chissà quali dialoghi, ovviamente, ma qualche insulto in buon gallurese, me lo meritavo. In una storia di pirati, poi! Sarebbe stato magnifico.

Ovviamente, l'ambientazione sarda si sente. Nuraghe, mirto, cannonau, ginestre, mari cristallini, schiavitù territoriale da parte della Corona Spagnola (la rovina della nostra Isola)... ci sono. Ma bastano? Dipende da voi, alla fine. Io avrei voluto quel tocco di sardità in più, che la lingua sarda avrebbe concesso senza troppi problemi. Ho trovato dialoghi in genovese, mi sono ritrovata tanti "belin", ma ho trovato solo un "callona" e solo un "ajò", nemmeno un "eja". Che sofferenza per il mio povero animo patriottico.

A parte questo piccolo problema, il romanzo scorre che una meraviglia. L'ho divorato in una giornata e mi sono divertita molto. È un libro intrattenente, con la sua ciurma di donne di mezza età, vecchie, solitamente poco sofisticate e del tutto inesperte. Perdonami Fiammetta, ma io sono team Ambrosio! E ovviamente, il più bel personaggio per me qui è Diamante, della quale avrei voluto sapere di più, vecchietta mia, ti adoro!

In alcuni momenti ho davvero riso di cuore e non ho potuto fare a meno di divertirmi a leggere di queste donne sciagurate e della loro Capitana, ma il rimpianto di non aver letto più espressioni in lingua sarda, rimane. *lacrime amare*
Profile Image for Emanuele Corsi.
Author 12 books9 followers
June 1, 2020
Acheron non delude: anche stavolta rimaniamo sugli altissimi standard a cui mi hanno abituato. L'autrice mantiene ciò che promette, ossia un'avventura marinara in contesto fanta-storico narrata con mano ferma e piglio frizzante, appresso a una protagonista che si dibatte per mettere la testa fuori da una melma sociale figlia del suo tempo e schiava di superstizione e convenzioni. Fiammetta è un personaggio sfaccettato, determinata e ingenua al tempo stesso, capace di smuovere mari e monti solo con la sua forza di volontà, "against all odds" come diceva la canzone di Phil Collins, armata di nessun altro superpotere che i propri sogni e la propria testardaggine.
L'altra voce del romanzo, l'inquisitore del re di Spagna Ambrosio, viene costruito tassello per tassello nel corso della lettura, ed è una scoperta progressiva che non manca di sorprendere e appassionare.
Il contesto storico viene reso, a mio avviso, con sufficiente approfondimento: niente spiegoni chilometrici per ricordarci cosa succede nel mondo (e meno male) ma i dettagli giusti qui e là per inserire gli avvenimenti nel quadro più ampio dell'Europa seicentesca. L'elemento soprannaturale non è troppo invasivo, ma si innesta in modo ingegnoso nel suddetto quadro, divenendo motore e causa di coinvolgimento delle varie forze in conflitto.
Il tono della narrazione è multiforme, si va dagli accenti leggeri e divertenti della prima metà alle atmosfere più cupe e drammatiche dell'ultima parte della storia, che vengono stemperate in un finale che definirei quasi "fiabesco", per come si distacca un po' dal realismo che permea il resto del racconto.
Ecco, proprio dato il modo in cui finisce (che non spoilero) una prosecuzione ci piacerebbe proprio.
Profile Image for Cristina Luciani.
164 reviews7 followers
April 11, 2022
Sono stata un po’ indecisa sul voto da dare a questo libro (io e le stelline di Goodreads non andiamo molto d’accordo 😅) ma alla fine direi che è un 4-

Il libro si legge in un pomeriggio e non ci si vuole staccare dalle pagine, tra rocamboleschi furti di navi, arrembaggi e spiriti Zipa dalla magia molto peculiare.
Il colpo di scena finale è una bomba che a ben vedere è sempre stata nascosta tra le righe.
Mi è piaciuto che Fiammetta non riceva sconti sul suo sogno un po’ folle e che Ambrosio non sia l’inquisitore senz’anima che avevo immaginato leggendo la trama (anzi, semmai tutto il contrario!). I dialoghi sono scoppiettanti e infarciti di espressioni che rendono la lettura divertente. Ho apprezzato moltissimo anche quei momenti in cui la realtà irrompe in tutta la sua crudezza (senza fare spoiler, alcune morti hanno colpito nel segno 🥺).

Dall’altro lato trovò un po’ sprecata l’ambientazione sarda del ‘600: è più un espediente per dare alla storia quel sapore piratesco, accentuato dai fatali dobloni di El Dorado, che altro. I dialoghi e i pensieri dei personaggi li ho trovati il più delle volte troppo moderni e il messaggio femminista di Fiammetta articolato in termini che all’epoca purtroppo non esistevano.
In parte sarà sicuramente una questione di preferenze mie (è un fantasy e non uno storico, dopotutto) ma è una nota stonata in una storia così avvincente.
Profile Image for Debora.
173 reviews8 followers
December 10, 2021
Mi è piaciuto molto e come esordio è davvero di grande qualità! Scrittura vividissima, scene tangibili che scorrono nella mente con una chiarezza che è un piacere!

Donne pirata, streghe e inquisizione. Potevano essere tre ingredienti per un lavoro comico o già visto, invece l'autrice riesce a costruire una trama avvincente, che all'inizio sembra seguire una linea chiara e poi muta e prende pieghe inaspettate, l'ambientazione storica è rispettata e credibili, mai stonata.
Notevole la costruzione di tutti i personaggi ma soprattutto mi è rimasto nel cuore l'Inquisitore Ambrosius, un personaggio a tutto tondo.

Piccolissima nota di pignoleria: avrei aggiunto qualche riga al finale.
Profile Image for Ilenia.
103 reviews9 followers
August 8, 2022
Ma che meraviglia leggere un fantasy italiano così bello!😍Questo libro sembra scritto apposta per me, ha tutto quello che più mi piace in una storia: ambientazione storica, pirati, viaggi per mare, magia, un tocco di umorismo e personaggi ben caratterizzati. Ho adorato Fiammetta e la sua ciurma molto scapestrata di cui ormai mi sembra di fare parte. Ma la vera sorpresa del romanzo è stata l'inquisitore Ambrosio, un personaggio che avevo erroneamente dato per scontato come il "cattivo" della storia e invece mi ha conquistata in tutto! Non vedo l'ora di proseguire💪🏻🏴‍☠️
Profile Image for Mattia Manfredonia.
Author 3 books71 followers
December 18, 2022
STUPENDO!
I personaggi sono irresistibili, poche battute e li immagini già. Meglio: sono così caratterizzati che quando parlano ti sembra di sentirne il timbro, sai cosa aspettarti da loro e lo fanno senza deluderci e senza diventare prevedibili.
Le descrizioni sono brevi ma efficaci, la storia cattura, compilce il World Building semplice ma tutt'altro che banale.
L'ho finito da due giorni e già mi mancano le imprecazioni di Fiammetta, non vedo l'ora di mettere le mani sul secondo!
Profile Image for Letizia Loi.
Author 29 books39 followers
July 25, 2023
Non posso dire che sia un romanzo scritto male, ma non credo che leggerò il seguito.
L'ho comprato con grande entusiasmo: un fantasy storico sui pirati, ambientato in Sardegna e con un titolo del genere? Mi ci sono tuffata a pesce.
Ho capito molto presto, però, che non è ambientato davvero in Sardegna. E la cosa non ha nulla a che vedere con i nomi dei luoghi inventati. Lo si può vedere nel piccolo (non esistono spiagge nere in Sardegna. La sabbia nera è di origine vulcanica, la Sardegna è troppo antica per queste cose) ma soprattutto in quelle grandi: non esiste zona della Sardegna dove fosse visto di buon occhio picchiare le mogli. Per una cosa del genere la sua famiglia di origine ti avrebbe aperto come un maiale e sarebbe stato pure giustificato dalla legge, se non ricordo male. La Sardegna è sempre rimasta molto matriarcale, per queste cose.
Quindi ho rapidamente deciso di considerarlo solo come ambientato in un territorio dal nome simile, per concentrarmi sulla storia.
L'intreccio e la trama sono ben strutturati, ci sono diversi personaggi interessanti, in particolare Ambrosio e Stellina. Ma ho avuto grandi problemi a empatizzare con Fiammetta. Mi rendo conto del fatto che è un limite mio personale; trovo l'idea di una donna di 40 anni che ne ha passate tante ed è rimasta così ingenua (sciocca, come dice lo stesso Ambrosio) frustrante ed esasperante. La passione per la pirateria (o quella che crede sia la pirateria) e il suo odio generalizzato per gli uomini sono vere e proprie ossessioni e molto pesanti da reggere per un romanzo intero, soprattutto perché vengono rimarcati quasi in ogni pagina. Probabilmente era quello che l'autrice voleva e, in tal senso, Blesh ha fatto un ottimo lavoro. Ripeto: è un problema mio.
La domanda che mi è rimasta in sospeso è: chi o cosa sono davvero le Zipa? Suppongo che si scoprirà nel resto della saga.
Nel complesso, direi che è un buon esordio. Lo potrei consigliare a chiunque cerca una lettura estiva dai toni scanzonati e un po' cacciaroni.
Profile Image for Giorgia Battel.
Author 1 book16 followers
August 27, 2022
Fantastico!!!
Ho letto libri con stili molto superiori (questo va detto) MA la storia è bella, avventurosa, i personaggi sono fighissimi, la sarditudine scorre potente e in generale tutto questo emoziona e diverte dalla prima all'ultima pagina.
Per essere un esordio è un OTTIMO esordio! Non vedo l'ora di leggere il seguito.

Consigliato a tutti gli amanti di storie piratesche e avventurose con una vena ironica.
Profile Image for Barbara Poscolieri.
Author 8 books31 followers
July 21, 2023
Senza stare a girarci troppo intorno con mille parole: è un libro che vale la pena leggere. O ascoltare, visto che c’è anche la versione audiobook su Audible.
È profondo e allo stesso tempo divertente, realistico e fantastico, e ha due protagonisti che definirei perfetti.
Tra l’altro ho appena scoperto che c’è un seguito e, manco a dirlo, l’ho preso subito! In genere preferisco il Cannonau alla Sangria, ma staremo a vedere.
Profile Image for Simona F. 'Free Palestine, Stop Genocide'.
617 reviews61 followers
April 6, 2024
Piacevole, scorrevole, divertente ma capace anche di inframmezzare eventi drammatici che tengono alta l'attenzione. Esiste però qualche incongruenza irrisolta (per esempio riguardo al personaggio di Diamante e al fatto che lei e Berenice siano così formate sulla navigazione). E peccato che l'ambientazione storica sia appena accennata e serva solo da mera cornice agli eventi.
Comunque sia il romanzo è indubbiamente un buon inizio di carriera.
Profile Image for On your Bookmark.
49 reviews10 followers
July 2, 2024
Mi sono innamorata di questo libro sin dai primissimi capitoli. Un tripudio di scrittura magistrale, trama originale, personaggi indimenticabili e scelte narrative davvero uniche.
La protagonista Fiammetta è un personaggio che andrebbe studiato nelle scuole di scrittura: ha tutti i presupposti per essere una strong female character rompiballe, ma invece è un personaggio completo, a tutto tondo, sfaccettato e, mi permetto di azzardare, davvero unico. Personalmente, non ho mai incontrato un'altra protagonista come lei.
Davvero complimenti all'autrice: si percepisce che non solo c'è del talento naturale, ma anche un enorme lavoro di rifinitura, perché ogni dettaglio, ogni scena, ogni descrizione, sono perfetti sotto tutti i punti di vista.

Complimenti davvero! 😍
Displaying 1 - 30 of 82 reviews

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