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Ogni storia è una storia d'amore

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L’amore salva? Quante volte ce lo siamo chiesti, avvertendo al tempo stesso l’urgenza della domanda e la difficoltà di dare una risposta definitiva? Ed è proprio l’interrogativo fondante che Alessandro D’Avenia si pone in apertura di queste pagine, invitandoci a incamminarci con lui alla ricerca di risposte.
In questo libro straordinario incontriamo anzitutto una serie di donne, accomunate dal fatto di essere state compagne di vita di grandi artisti: muse, specchi della loro inquietudine e spesso scrittrici, pittrici e scultrici loro stesse, argini all’istinto di autodistruzione, devote assistenti, o invece avversarie, anime inquiete incapaci di trovare pace. Ascoltiamo la frustrazione di Fanny, che Keats magnificava in versi ma con la quale non seppe condividere nemmeno un giorno di quotidianità, ci commuove la caparbietà di Tess Gallagher, poetessa che di Raymond Carver amava tutto e riuscì a portare un po’ di luce nei giorni della sua malattia, ci sconvolge la disperazione di Jeanne Modigliani, ammiriamo i segreti e amorevoli interventi di Alma Hitchcock, condividiamo l’energia quieta e solida di Edith Tolkien.
Alessandro D’Avenia cerca di dipanare il gomitolo di tante diversissime storie d’amore, e di intrecciare il filo narrativo che le unisce, in un ordito ricco e cangiante. Per farlo, come un filomito, un “filosofo del mito”, si rivolge all’archetipo di ogni storia d’amore: Euridice e Orfeo. Un mito che svolge la sua funzione di filo (e in greco antico per indicare “filo” e “racconto” si usavano due parole molto simili, mitos e mythos) perché contempla tutte le tappe di una storia d’amore, tra i due poli opposti del disamore (l’egoismo del poeta che alla donna preferisce il proprio canto) e dell’amore stesso (il sacrificio di sé in nome dell’altro).
Ogni storia è una storia d’amore è così un libro che muove dalla meraviglia e sa restituire meraviglia al lettore. Perché ancora una volta D’Avenia ci incanta e ci sorprende, riuscendo nell’impresa di coniugare il godimento puro del racconto e il piacere della scoperta. E con slancio ricerca nella letteratura – le storie che alcuni uomini, nel tempo, hanno raccontato su se stessi e l’umanità a cui appartengono – risposte suggestive e potenti, ma anche concrete e vitali. Per poi offrirle in dono ai lettori, schiudendo uno spiraglio da cui lasciar filtrare bagliori di meraviglia nel nostro vivere quotidiano, per rinnovarlo completamente nella certezza che «noi siamo e diventiamo le storie che sappiamo ricordare e raccontare a noi stessi.»

324 pages, Paperback

First published October 31, 2017

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1728 people want to read

About the author

Alessandro D'Avenia

11 books974 followers
Alessandro D’Avenia, born in 1977 in Palermo, holds a PhD in classics and is a high school literature teacher and screenwriter.

D'Avenia nasce il 2 maggio 1977 da Rita e Giuseppe D'Avenia, terzo di sei figli. Dal 1990 frequenta il liceo classico Vittorio Emanuele II di Palermo, dove incontra padre Pino Puglisi che insegnava religione nello stesso istituto e dalla cui figura viene fortemente influenzato, così come da quella dell'insegnante di lettere.
Nel 1995 si trasferisce a Roma per frequentare all'Università La Sapienza la facoltà di lettere classiche. Nel 2000 si laurea in lettere classiche. Nel 2004 consegue il dottorato di ricerca in letteratura greca con specializzazione in Antropologia del mondo antico, terminandolo con una tesi sulle "sirene" in Omero e il loro rapporto con le Muse nel mondo antico. Mentre è impegnato col dottorato, insegna per tre anni nelle scuole medie. Finito il dottorato, preferisce l’insegnamento alla ricerca e frequenta la scuola di specializzazione per l’insegnamento secondario, al termine della quale insegna greco e latino al liceo. Fonda una compagnia teatrale dilettante e gira un cortometraggio.
La sua attività di scrittore inizia contemporaneamente a quella di insegnante. Il successo arriva per D'Avenia con il romanzo Bianca come il latte, rossa come il sangue, che diventa presto un best-seller e viene pubblicato in 20 paesi stranieri. Il successo del romanzo d'esordio viene parzialmente confermato dal secondo titolo di D'Avenia, Cose che nessuno sa.
Collabora come pubblicista con alcuni quotidiani italiani (Avvenire, La Stampa).
Come sceneggiatore, nel 2008 ha firmato alcuni episodi della terza serie di "Life Bites - Pillole di vita" presso Disney Italia. Nel 2011-2012 lavora alla sceneggiatura del film tratto da Bianca come il latte, rossa come il sangue, prodotto da Rai Cinema, che esce nelle sale cinematografiche nel mese di aprile 2013.

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Profile Image for Uhtred.
361 reviews27 followers
November 29, 2020
I really like D'Avenia as a person and I really like listening to him when he talks on television; but I don't like him as a writer. And this is a very strange thing for me, because usually the opposite happens, that is, I really like a writer and when I see him and hear him talking, I usually don't like how he is as a person, how he speaks and how he thinks. Well ... Maybe I'm a psychoanalytic case. In short, I did not like this book by D'Avenia. It seemed like a nice idea to highlight great women alongside great men, but the writing that came out of it is very heavy, self-satisfied, full of concepts that alone are all shareable, but that put together like this, 10 for each page, they are heavy. D'Avenia wants to highlight the qualities of simple women, hidden behind great artists. To do this, he overshadows great artists such as Beethoven, Modigliani, Dostoevskij, Keats, Hitchcock to turn on the lights on their wives, muses, lovers who dedicated their lives to them.
There are thirty-six love stories, perhaps too many to answer a single question, although certainly a big question: does love save? D'Avenia makes clear from the beginning a concept to give the right reading criteria to the reader: one thing is the erotic drive, another is love; one thing is to spy on a person from the window and imagine things, another is to enter their room, get to know them, listen to them, understand them and tolerate them. Very true thought, which I believe each of us can share. The thirty-six stories are ideally connected to the myth of Orpheus and Eurydice and in each chapter D'Avenia presents us a woman, highlighting the most important aspect of her character, sometimes the fragility, sometimes the determination, sometimes the self-denial, sometimes dedication, all in any case willing to sacrifice themselves for the love of the great artist. The idea is really very nice, but the result is too heavy and concentrated. Perhaps D'Avenia should warn the reader that it is a book to be read little by little, perhaps one chapter a day, not more, letting it settle for another day.
It is very well perceived that D'Avenia has studied the protagonists of his book a lot and for this reason an educational atmosphere has remained, which permeates the whole book. As I said at the beginning, D'Avenia is a great person, a great scholar and this is certainly admirable, but as a writer he should give up his teaching attitude a bit and in this way I would surely love more its books.
Profile Image for marti.
143 reviews24 followers
December 3, 2017
Gli ultimi due libri di D'Avenia sono stati più una lunga lezione a scuola, con un professore evidentemente appassionato e pieno di entusiasmo. E se ne L'arte di essere fragili: Come Leopardi può salvarti la vita ha funzionato (e personalmente per me ha funzionato molto bene), questo qui non ha funzionato nel migliore dei modi.
La sinossi l'ho trovata personalmente accattivante, perché alla fine si parla di grandi Muse che hanno ispirato o anche solo accompagnato grandi artisti o scrittori. Ma se in teoria la cosa potrebbe avere risvolti interessanti, in pratica finisce per essere un colpo a vuoto.
Partiamo subito con il dire: ho trovato il libro noioso dopo la seconda metà, forse perché la mia attenzione ha cominciato un po' a scemare. Ogni gruppo di storie è intervallato da una sorta di sosta in cui l'autore spiega un po' il mito di Orfeo e Euridice, ci accompagna, e questi intermezzi dovrebbero essere una sorta di pausa.
Il problema principale è che la mia attenzione cominciava a scemare proprio in quei momenti, in quella pausa che dovrebbe diciamo dimostrare che tappa abbiamo raggiunto in questo lungo viaggio (il dolore, il disamore, la caduta e via dicendo).
E ora un tasto dolente. Io so, so che alcune di queste storie dovrebbero essere la dimostrazione d'amore e fiducia e lealtà di una coppia. E mentre alcune di loro lo sono certamente, altre non le avrei mai chiamate storie d'amore.
Sono storie in cui la donna è sempre vista dietro le spalle di un uomo, immobilizzata da quell'ombra lunga di artista famoso o scrittore genio. Penso questo sia più un pensiero personale, ma mi ha dato quella sensazione leggendo il libro e, ripeto, mentre alcune sono effettivamente l'epiteto di una bella e sana storia d'amore, le altre sono l'ennesima dimostrazione che, sì, sono storie d'amore, ma in alcuni momenti riuscivo solo a leggere di donne usate come muse e poi gettate via, dimenticate dalla storia.
Un buon concept di base, ma personalmente non l'ho trovata una bella lettura.
Profile Image for Beatrice.
476 reviews219 followers
April 28, 2020
Questo libro non si merita una stellina, perché non è scritto con i piedi e propone delle storie d'amore interessanti.
Ma ho così tanto detestato l'intera esperienza di lettura - per così tanti motivi diversi - che non potrei dargli di più.

Il mio primo approccio con D'Avenia è stato, come per la maggior parte dei suoi lettori, Bianca come il latte, rossa come il sangue. E per essere un YA, scritto in italiano, l'ho trovato onestamente un buon libro. Ahimè questo mi ha spinto ad acquistare a scatola chiusa altri due suoi libri. Ed eccoci a Ogni storia è una storia d'amore, che sulla carta poteva essere anche un buon libro. Un libro che la me diciassettenne, ingenua e naive e innamorata dell'amore, avrebbe apprezzato.
Ma ahimè le cose cambiano, il cinismo avanza e i libri che abusano della parola "amore" finiscono per risultarmi invisi, anche perché lo sanno tutti che una parola ripetuta all'infinito finisce per perdere il suo significato (se non ci credete, provate a ripetere cento volte "cucchiaio").

Also, l'uso della prima e seconda persona mi ha irritata. Non tanto come scelta stilistica in sé (anzi, adoro i libri scritti in seconda, stile You) ma in questo caso il problema è che il narratore di ogni storia è D'Avenia che si finge uno dei protagonisti della vicenda. L'infermiere di Giulietta Masina, la sorella dell'amante di Pavese... mi sembrava di essere finita in un episodio di Doctor Who.

E infine, il più grave problema di questo libro: la retorica. Greve, trita e ritrita e tanto sdolcinata da causarmi un mezzo coma glicemico. Sarò aromantica io, o del tutto disillusa, ma sentirmi ripetere all'infinito che l'amore è la risposta, l'amore salva, l'amore è la negazione della morte, bla bla, alla fine è risultato solo pesante. Anche perché D'Avenia, come tutti gli scrittori di talento (perché ha talento, non dico di no) è palesemente innamorato della propria scrittura, e finisce per andare ad impelagarsi in circonvoluzioni linguistiche che vorrebbero ricordare il Benigni divulgatore culturale e finiscono solo per evocare il poeta di Instagram Gio Evan.
Se non ci credete, ecco a voi un lampante confronto a tema Etimologia che passione.

Sono convinto che solo un essere consapevole della morte, cioè solo un essere capace di amare, possa diventare capace di parola. Forse per questo si smette di essere infante ("in-fans" è colui che non parla) quando si trova la parola per dire amore e dire morte ("fante" è colui che parla, ma è soprattutto colui che può andare alla guerra: quella della vita). - Alessandro D'Avenia

"Innamoramento" viene da "inno", che significa "musica sacra", "amor" che sta per "amore" e "rammento" che vuol dire "ricordo". Cosa accade dunque quando ci innamoriamo? Accade che iniziamo ad accorgerci della musica sacra che abbiamo dentro. - Gio Evan

E ultimo, ma non per importanza, il problema di questo libro è il suo restare penosamente incasellato negli stereotipi di genere: la donna è sempre musa ispiratrice, modella, madre, crocerossina. I racconti portano un nome femminile, ma la prospettiva è tutta al maschile. La donna è speciale per il suo grembo, per la sua grazia innata, per la sua tendenza a perdonare... e invece no. Io questo libro a D'Avenia non lo perdono.
Profile Image for Luca Speciotti.
Author 3 books5 followers
November 1, 2020
E' un libro controverso che va letto con calma per poterlo ponderare e fruirne al meglio. Non conoscevo D'Avenia e devo ammettere che, per quanto sia sempre ispirato da un approccio improntato alla sensibilità e alla comprensione, è anche molto deciso nel perseguire le sue idee e il suo obbiettivo. Ho apprezzato le dissertazioni "alte", divulgate con chiarezza senza cedere a compromessi o a banalità. E' un libro sull'amore, l'arte e la morte, sulle loro infinite sfaccettature e sugli imperscrutabili legami che li uniscono. Io non ho una cultura classica, non ho fatto il liceo, ho affrontato un percorso di studi tecnici e ho molte carenze sulla cultura greca e latina, forse per questo ho apprezzato le esposizioni di inizio capitolo, dove l'autore fa il punto della situazione e cita "Le metamorfosi" di Ovidio. Ci sono molti aneddoti e molte storie di artisti di ogni tipo e di ogni epoca, ma il piatto forte sono i poeti, che spesso sono chiamati in causa e le situazioni che li coinvolgono, essendo preponderanti, diventano a volte ripetitive. Questo libro è un'elegante e pregevole opera di divulgazione della poesia. Comprendo anche che, per come si pone l'autore, il suo approccio possa suscitare dei pareri discordi. O lo ami o lo odi. Tuttavia pur non essendo sempre d'accordo, apprezzo il suo amore per la cultura e la sua empatia, una qualità che andrebbe rivalutata agli occhi dei più giovani, così obnubilati dagli smartphone.
Profile Image for Stefania Crepaldi.
232 reviews43 followers
November 27, 2017
"L’amore è scampare alla morte come un naufrago e aggrapparsi al perimetro di un abbraccio, riconoscere il dolore dell’altro e farlo diventare anche il proprio. In questo continuo perdono della mortalità, dell’insufficienza, del limite altrui, l’amore dà scacco al tempo, e quindi alla morte."

Dovrei scrivere dieci pagine di recensione per dire tutto quello che desidero, sul ruolo di Alessandro D’Avenia scrittore e sul valore di Alessandro D’Avenia professore.
In questo secondo libro/saggio — il primo, “L’arte di essere fragili” assolutamente prezioso e da recuperare se non l’hai ancora letto — lo scrittore affronta il tema dell’Amore. E non è che sia una vera novità parlare di amore, no?
Milioni di scrittori lo hanno fatto nel tempo, provando a spiegare il fenomeno, a piegarlo, a dimostrarne l’assenza o la veridicità. Ma l’Amore è tangibile e ineffabile allo stesso tempo; a volte complesso e complicato; altre leggero e armonioso. Come imbrigliare un sentimento tanto profondo e sorprendente?
Di certo io non proverò a farlo in questa recensione, perché non ne sono degna. Ma Alessandro D’Avenia ha fatto un lavoro eccezionale e ha tentato di spiegare l’Amore come risposta, partendo da storie di vita vera, da testimonianze preziose che sono arrivate fino a noi.
Lo scrittore analizza, con profonda cultura e sensibilità d’animo, la vita di trentasei donne che hanno amato artisti e letterati di fama internazionale quali L. Van Beethoven, V. Van Gogh, A. Modigliani, A. Hitchock, F. Fellini, G. Leopardi… Donne che hanno avuto ruoli diversi e reazioni diverse nell’amare.
Alcune erano le amanti, altre le mogli; alcune sono state presenze fugaci, altre costanti; alcune erano le muse, altre le reali artefici del successo degli uomini, costrette al silenzio e all’ombra.
La lettura di questo saggio romanzato è assolutamente consigliata. Non entro nel merito delle profonde riflessioni che stanno alla base della narrazione. Basterà dire che, come filo conduttore del libro stesso, D’Avenia sceglie il mito di Orfeo ed Euridice, una delle storie d’amore più sofferte e intense di sempre.
Al di là della qualità dell’opera, mi preme sottolineare un aspetto a mio avviso fondamentale: il ruolo dello scrittore nella società contemporanea.
Alessandro D’Avenia è riuscito e sta riuscendo in un’impresa che ha del miracoloso, e chissà, forse un Amore più grande lo sta aiutando in questo. Parlare di sentimenti, della sostanza sfaccettata e poliedrica di cui è composto l’animo umano, è una sfida ambiziosa.
Scrivere non solo per intrattenere un momento, ma per forgiare e portare un messaggio è una sfida, se possibile, ancora più ambiziosa.
D’Avenia è la rappresentazione materiale della rivoluzione che le parole possono far iniziare, una rivoluzione d’amore, in questo caso.
Ne consiglio la lettura soprattutto agli scettici, a quelli convinti che il mercato editoriale sia saturo di schifezze illeggibili; e a tutti coloro che amano le sfide e vogliono provare a conoscere i vari volti dietro cui l’Amore si cela.
Profile Image for Jessica.
307 reviews102 followers
December 28, 2017
Con questo libro ho scoperto che l'Amore è inspiegabile, si nasconde anche in rapporti sbagliati; non è sempre perfetto o da favola, alcuni amori scaldano il cuore di chi li osserva, altri non li invidieresti mai, non sono romantici eppure legano le persone tra loro in maniera intensa e vera. Troverete tra queste pagine trentasei donne diverse legate a altrettanti uomini - artisti, poeti, scrittori, musicisti, pittori- che ognuna di loro ha amato incondizionatamente e come meglio credeva ma nessuna potrebbe essere paragonata a qualcuna delle altre; sono trentasei retroscena di grandi artisti studiati questa volta con uno sguardo alla loro intimità, a ciò che ha creato in qualche modo la loro arte. Debolezze, sentimentalismi, vizi e virtù si mescolano seguendo il filo rosso della meraviglia. Un viaggio che incuriosisce, spiegato attraverso il mito di Orfeo ed Euridice che cadenza il nostro avanzare. Un bel libro che mi ha dato molto su cui riflettere.

Ultile la postilla finale con riferimenti letterari a cui appigliarsi: leggendo i vari capitoli ho scoperto molti nuovi autori di cui voglio approfondire la conoscenza e inizierò aiutandomi proprio con i titoli lì elencati.
Profile Image for Sara C..
88 reviews4 followers
January 28, 2018
No, ma proprio categorico e sonoro. Sebbene l'idea di strutturare il libro come un viaggio sia interessante, la narrazione non inizia mai per davvero e si perde in un elenco di storie/lettere/conversazioni rivolte a donne che hanno amato uomini celebri, conversazioni che però non portano da nessuna parte e che diventano, insomma, una grande noia.
Profile Image for La contessa rampante.
154 reviews96 followers
March 23, 2018
L’amore salva?
Questo è l’interrogativo al quale cerca di rispondere il romanzo “Ogni storia è una storia d’amore” di Alessandro D’Avenia e lo fa attraverso la narrazione di relazioni amorose toccanti e passionali, tra l’artista e la sua musa. Elisabeth ed i suoi capelli rossi che stregarono Dante Gabriel Rossetti, Nadezda che riuscì a salvare gli scritti di suo marito imparandoli a memoria, Fanny amata perdutamente da Leopardi, Olga Rudge che per non rinunciare ad Ezra Pound finì per condividerlo con sua moglie e via discorrendo. Tutte queste storie sono legate da un filo conduttore quello del mito di Euridice ed Orfeo. Tutti siamo Orfeo perché non vogliamo e non possiamo permetterci di perdere la persona che amiamo, ma ahimè a volte questo accade e risulta difficile che la morte o gli ostacoli che ce l’hanno portata via ce la rimandino indietro. La morte, però, non uccide anche l’amore. Il canto di Orfeo appare essere più dolce e armonioso quando Euridice sprofonda negli inferi, perché? Il motivo è che lei è ancora lì con lui, è la sua musa e non lo ha mai abbandonato. L’amore salva allora, e lo fa per davvero, perché anche quando sembra averci abbandonato lo ritroviamo in fondo a noi stessi ad infonderci speranza e a fornirci la forza necessaria per continuare a vivere.
Profile Image for Silvia Devitofrancesco.
Author 22 books132 followers
February 17, 2018
Recensione presente nel blog www.ragazzainrosso.wordpress.com
L’amore salva? È questa la principale domanda che si pone l’autore. Trovare una risposta adeguata non è affatto semplice e allora non resta che indagare nella vita di chi l’amore l’ha vissuto. L’opera presenta una galleria di trentasei ritratti di figure femminili che hanno ricoperto un ruolo fondamentale nella vita di altrettanti uomini celebri. Che siano muse, mogli, amanti non importa. Ciò sul quale l’autore vuole focalizzarsi è l’esperienza d’amore, quale effetto ha sortito nella vita e quali conseguenze ha portato. Un viaggio lungo e intricato durante il quale non mancano delle soste dedicate alla storia d’amore e morte più grande di tutti i tempi: quella tra Orfeo ed Euridice.

“Perché una cosa è l’eros, un’altra è l’amore, una cosa è guardare una persona dalla finestra sul cortile, un’altra è entrare nella sua stanza e ascoltarla e capirla e tollerarla e correggerla.”

Non è semplice scrivere d’amore. È questo forse il sentimento più complesso che si possa provare, ricco di sfaccettature uniche e personali. L’amore è un’esperienza totalizzante che inevitabilmente incide sulla vita di chi la prova e influenza future scelte. Parlare d’amore attraverso la voce degli altri diviene, pertanto, mezzo per rendere quanto più concreto possibile questo sentimento affinché tutto non resti solo un insieme di mere belle parole.

Accanto al tema dell’amore, centrale è il mondo femminile. L’autore infatti sceglie trentasei donne che hanno influenzato la vita di scrittori e artisti noti e meno noti al grande pubblico. Ogni ritratto si apre con una breve presentazione del personaggio di cui si sta per parlare a cui segue il racconto vero e proprio scritto quasi sempre in prima persona attraverso la voce di chi è stato accanto o di quanti hanno avuto in’influenza tangibile nella sua esistenza. Ogni ritratto è curato nei dettagli, non mancano riferimenti letterari e momenti introspettivi durante i quali l’autore si chiede fondamentalmente quale ruolo ha rivestito l’amore e soprattutto quali conseguenze ha portato. Pagina dopo pagina il lettore sarà immerso, tra le altre, nelle vicende di Alma, moglie di Hitchcook; di Jeanne, moglie di Modigliani; Anna moglie di Dostoevskij, Antonietta, moglie di Pirandello… tutte unite dal filo rosso dell’innamoramento.

Di grande impatto è anche la vicenda di Orfeo ed Euridice che fa da sfondo ai ritratti, la sosta, come la definisce l’autore. Un mito noto più o meno a tutti, certamente suggestivo, ma che in quest’opera assume una nuova connotazione: l’amore è tale anche di fronte alla morte; l’amore lotta contro la morte.

Dal punto di vista stilistico l’opera presenta una prosa scorrevole e fluida che diviene specchio del lavoro di ricerca che vi è dietro la sua stesura permettendo al lettore di non perdersi e di sentirsi coinvolto dalle singole vicende narrate. Ovviamente maggiore sarà il coinvolgimento nel momento in cui egli ha avuto modo di conoscere già in precedenza i personaggi ai quali si fa riferimento.

Un’opera sul sentimento più antico del mondo. Un saggio che è insieme viaggio appassionante nei meandri dell’amore e di tutte le sue innumerevoli forme.
Profile Image for Alice S..
94 reviews23 followers
January 8, 2018
Avevo grandi speranze per questo libro, soprattutto perché ho amato i quattro libri precedenti dell'autore e in particolare "L'arte di essere fragili". Purtroppo però sono state in gran parte disattese.

Sicuramente sono presenti dei lati positivi. L'idea dell'analizzare l'amore in tutte le sue sfumature passando in rassegna le vite di donne amate da artisti e usando come filo conduttore il mito di Orfeo ed Euridice è molto originale. Inoltre i vari capitoli mi hanno fatto conoscere storie che non conoscevo e mi hanno dato molti spunti per ulteriori letture.

Questi aspetti però si sono rivelati un'arma a doppio taglio che ha finito per rovinare un libro che avrebbe potuto essere migliore.
La vita delle donne così come viene raccontata spesso dà l'impressione che esse non vengano apprezzate per ciò che sono, ma solo in rapporto all'artista che hanno amato.
I capitoli, inoltre, sono davvero troppi: oltre alle "tappe" segnate dal mito di Orfeo e di Euridice ci sono 36 altri capitoli, ognuno dei quali descrive una storia di amore diversa. Leggendo è impossibile ricordarsele tutte con chiarezza, anche perché per forza di cose queste storie non vengono analizzate nel dettaglio. Ne consegue che si rischia di avere una gran confusione in testa e di perdere quel filo che invece l'autore vorrebbe far seguire al lettore.
Anche gli spunti letterari presenti in ogni capitolo, pur essendo molto interessanti, sono di numero troppo elevato. Spesso mi ritrovavo a pensare di voler leggere quell'opera o quell'epistolario citato, ma col passare delle pagine questi spunti crescevano a dismisura, con il risultato che alla fine del percorso ho talmente tanto materiale che potrò leggere pochissimo rispetto a quello che speravo.
Lo stile, poi, è simile a quello di "L'arte di essere fragili": riflessivo, didascalico ed evocativo. La differenza tra i due libri è però abissale. In quello precedente le parole erano usate in modo preciso e oculato per far sorgere interrogativi e riuscire a dialogare con il lettore. In questo, invece, i concetti sono spesso ripetuti e il continuo utilizzo di frasi scritte in questo stile alla lunga annoia. Inoltre il prof. D'Avenia ha spesso detto in interviste e scritto in altri suoi lavori che la letteratura serve a porsi delle domande: in "Ogni storia è una storia d'amore", invece, più che domande al lettore vengono offerte idee già preconfezionate dall'autore, a volte in modo quasi sentenzioso, ed è questo ultimo punto quello che più di tutti mi ha deluso.

Considerata la mia grande ammirazione per l'autore e per i suoi precedenti libri sono davvero molto dispiaciuta di aver dato questo giudizio in gran parte negativo. Spero che con il prossimo lavoro il professor D'Avenia riesca a riscattarsi e a permettere a tutti noi suoi affezionati di ricevere in dono da lui un "tempo verticale" (come dice nel libro) speso davvero bene.
Profile Image for Nadia.
736 reviews186 followers
December 20, 2020
Durante la lettura di questo libro mi sono chiesta più volte dove fosse finito il D'Avenia di "Bianca come il latte e rossa come il sangue"... Sì, perché questa specie di saggio sull'amore è una roba veramente pesante, noiosa e prolissa.
L'unica nota positiva è che ho scoperto personaggi di cui non sapevo nulla, magra consolazione.
Profile Image for Nicoletta Giordana.
220 reviews11 followers
June 9, 2019
Ma che fine ha fatto il D'Avenia di Bianca come il latte, Cose che nessuno, Ciò che inferno non è?!?!? Mi rendo conto che scrive benissimo e ha una cultura immensa ma questo libro risulta pesante, spocchioso, lento e faticoso! Ci ho messo 10 mesi a leggerlo perché mi sono obbligata a finirlo. Non è un romanzo ma un saggio sull'amore? Sulla letteratura? Sul mito?
Profile Image for Ellis ♥.
998 reviews10 followers
September 9, 2018
Il mio commento per Piuma&Calamaio http://piumaecalamaio.blogspot.it/201...

Cogliendo a piene mani dal mito di "Orfeo e Euridice" - narrato da Publio Ovidio Nasone nella sua opera più conosciuta: le Metamorfosi - Alessandro D'Avenia ci racconta, in maniera stringata e incisiva, storie di grandi amori ricalcando l'impianto stilistico di un'altra opera, sempre di questo prosatore latino, ovvero le Heroides (le Eroidi): lettere immaginarie che l'autore scrive immedesimandosi nelle vicende dei personaggi, dando voce ai loro pensieri come ad esempio Penelope che scrive al suo Ulisse. Ed è proprio sotto forma di epistole intervallate da "soste", è così che le definisce D'Avenia, che la narrazione è segmentata in piccoli step, riprendendo il modello del libro antecedente a questo (L'arte di essere fragili, che vi consiglio caldamente), tra la partenza e l'arrivo ci saranno ben dieci soste ossia:
- La festa
- Il pianto
-L'invocazione
- Il rischio
- La vittoria
- Il disamore
- La caduta
- La nostalgia
- Il sacrificio
- La sopravvivenza
Quivi ci si focalizza sul mito sopracitato che assume la funzione cardine di filo conduttore dell'intero romanzo.
D'Avenia prova a parafrasare tutte le sfaccettature di quel sentimento, talmente intenso e straziante eppure essenziale, sempiterna forza fautrice di spunti per poeti, scrittori e artisti di qualsivoglia genere. Sì, sto parlando proprio dell'Amore, quello vero, con la A maiuscola. "Ogni storia è una storia d'amore" è più di un banale e didascalico studio analitico, il lavoro dello scrittore di mettere nero su bianco la complessità dell'amore è ineguagliabile e ne viene fuori un saggio tanto di formazione quanto d'intrattenimento.
Trentasei storie di donne che divennero le Muse ispiratrici, amarono o furono amate da personaggi di un certo calibro; contribuendo, a volte semplicemente con la sola presenza, al loro successo internazionale.
Una trama conturbante che desta non poco interesse sfocia in un libro che vi offrirà numerose opportunità di riflessione e vi darà modo di venire a conoscenza degli scorci di vita di uomini e donne che hanno lasciato un segno indelebile e che ricordiamo ancora oggi.
Lo stile di scrittura è a dir poco aulico, caratterizzato da una certa ricercatezza dei termini, e un tocco in più è dato dalla presenza di citazioni letterarie e dalla guida bibliografica a chiusura che vanno ad arricchire ulteriormente il libro.
Se devo essere sincera, non tutte le storie esposte mi hanno pienamente convinta perché alcune di esse non possono assolutamente considerarsi vere e proprie storie d'amore, né era necessario prenderle a modello per la finalità del romanzo, infatti, appare chiara una sorta di forzatura... Ma possiamo comunque dire che meritano tutte - in egual misura - la giusta rilevanza poiché ci permettono di scoprire in pillole queste vite travagliate. La mia preferita? La vera storia di Beren & Luthien alias John Ronald Reuel Tolkien e Edith Mary Bratt.
Penso che questo sia un libro indirizzato prevalentemente alle anime sognatrici e ai romantici che seppur avviliti da una realtà spesse volte ordinaria e scialba, non hanno dimenticato che è l'amore quello che dà colore e vita alla vita stessa, dedicato a quelli che - come la sottoscritta - sono innamorati dell'idea dell'amore.Molti passaggi di questa lettura mi sono rimasti nel cuore, perciò spero vivamente che le mie parole vi abbiano incuriositi almeno un pochino e vi spingano a concedergli una possibilità.
Valutazione:

Profile Image for Martina A.
170 reviews11 followers
May 9, 2018
Rispetto ad altri libri dell'autore non siamo davanti ad una storia raccontata ma a tante storie raccontate in relazione al filo conduttore di tutto il libro: l'amore. Raccontate e messe a nude Alma Hitchcock, Edith Tolkien e le donne che hanno segnato e cambiato la vita di grandi uomini. Letteratura Scultura Pittura. Interessante l'intreccio tra le più grandi storie d'amore mai esistite partendo da un filo che le lega tutte, la storia tra Orfeo ed Euridice. Purtroppo avrei voluto di più . D'avenia non si sofferma sui temi raccontati.
Profile Image for Arianna.
76 reviews10 followers
Read
January 14, 2018
"Sulla morte non si sprecano parole, è sul mestiere di vivere che le parole non bastano mai."
Profile Image for Sara.
48 reviews8 followers
Read
December 3, 2019
Ogni storia è una storia d’amore è l’ultimo libro di Alessandro D'Avenia, un romanzo che si pone come obbiettivo quello di rispondere ad una domanda ben precisa: l’amore salva?

Attraverso 36 storie d’amore, l’autore cerca di ricostruire i sentimenti e le vicissitudini di trentasei donne il cui affetto è stato votato ai più illustri tra i personaggi del panorama artistico.
Per farlo, il libro si apre con la storia di tutte le storie d’amore, quella di Orfeo ed Euridice, raccontata nella Metamorfosi di Ovidio.
Narrato una serie di racconti per volta, questo amore che comincia con un lutto, oltre a sottolineare la tragedia che si nasconde nelle trame del sentimento, agirà da divisore, accompagnandoci nelle tappe di questo viaggio.

La cosa che colpisce di più di questo romanzo è sicuramente la struttura ma D'Avenia è un bravo scrittore che ha deciso di mettersi in una situazione pericolosa.
Nel momento in cui ci si trova davanti ad un argomento che si ama, non si sa più dove mettere il punto, e D'Avenia ha peccato proprio in questo.

Molte sono state le parti del libro in cui ho provato confusione.
Si cerca di romanzare l’amore travagliato, si passa dalle citazioni alle discussioni filosofiche, di nuovo si cerca di romanzare.
Tutto questo continuo passare da una cosa all'altra rende la lettura pesante.
Molti pensieri vengono ripetuti più del dovuto.
Alla fine di tutto, si saranno sicuramente dette tante cose ma molto del loro senso, finirà per perdersi nella moltitudine di concetti.

Concludo con una citazione.
“Orfeo viene a reclamare la grande sete dell’uomo di avere una vita piena, compiuta, che crea legami capaci di non essere sfilacciati. Reclama un destino pari alle aspettative del cuore, all'altezza del sempre che ci portiamo dentro, dal momento che siamo l’animale che sa coniugare i verbi al futuro. Reclama il verticale dell’orizzontale, i fili della trama e dell’ordito.
Per questo ogni storia è una storia d’amore, perché non possiamo pensarci se non come destini legati ad altri destini, in un tessuto sensato o il cui senso si scorgerà solo alla fine della tessitura.
Profile Image for Carmen.
31 reviews
October 30, 2018
Penso che questo libro debba essere necessariamente letto al momento giusto. Deve avere la possibilità di diventare tanto personale da poter pensare che D’Avenia l’abbia scritto proprio per ognuno di noi.

Lo definirei una grande biblioteca delle sfaccettature più profonde dell’amore: platonico, assolutamente reale, illusorio, sofferente, malinconico. Ci sono tutte.

Ed il filo conduttore, portato avanti dall’analisi della storia di Orfeo ed Euridice, rende ancor più sentita ogni narrazione d’amore che le donne di qualsiasi tempo e generazione hanno vissuto. È davvero commovente. Parla dritto al cuore, con una dolce schiettezza.

Avrei preferito però che fosse articolato in modo differente, ad esempio, raccogliendo magari racconti dello stesso periodo, o eliminandone alcuni il cui significato più profondo sembra simile. Per quanto sia emozionante e susciti la curiosità del lettore (che predilige tematiche del genere), può risultare ripetitivo.

Ad ogni modo, credo che debba essere letto.
Apre gli occhi e nutre il cuore.
Profile Image for Romanticamente Fantasy.
7,976 reviews235 followers
March 30, 2018
L’autore scrive un testo che è a metà strada tra il saggio e il romanzo filosofico; utilizza come punto di partenza il mito di Orfeo ed Euridice e costruisce su di esso le biografie, probabilmente un po’ romanzate, di donne che vissero accanto ad uomini celebri, condividendone i successi ma più spesso le debolezze, gli eccessi e le catastrofi. Assistiamo perciò a un dipanarsi dell’analisi filosofica sull’amore in tutte le sue sfumature che fa da specchio al racconto, in terza persona, di queste donne spesso vissute in maniera oscura e all’ombra di uomini famosi, creativi, artisti e maledetti.

Non è un testo facile questo di D’Avenia, non lo si può affrontare a cuor leggero, poiché in ogni riga è offerto uno spunto di riflessione e in ogni parola, c’è il giusto peso del pensiero che la origina, ma spesso si fa fatica a seguirne il filo tanto alcune storie fagocitano la nostra attenzione.

Pertanto, più che un romanzo potremmo definirlo un’insieme di saggi romanzati tenuti insieme da un’idea di amore e di vita non sempre da me condivisibile. La forma di scrittura che utilizza il “Tu” per parlare alle protagoniste è particolarmente pesante e appare anche ripetitivo: tra una musa e l’altra spesso si fa confusione e si deve tornare indietro per rileggere il periodo.

Insomma…una bella prova di scrittura questo libro che è fine a sé stessa e non lascia, nel lettore, un particolare arricchimento né induce a particolari riflessioni. L’ho percepito come una bella scatola, colorata e infiocchettata ma vuota all’interno.

Pippi Calzelunghe - per RFS
Profile Image for Sofia.
6 reviews
June 23, 2021
In questo libro D'Avenia tenta di rispondere ad una domanda tanto interessante, quanto complessa: L'amore salva?
Lo fa portandoci in viaggio tra alcune delle storie d'amore più interessanti di sempre, con qualche sosta per raccontare la celebre storia di Orfeo ed Euridice.

L'idea fin dal primo momento mi ha affascinata molto, ma il libro si è rivelato una delusione. Il passaggio tra le diverse persone del narratore, che sembra una scelta stilistica interessante, non ha fatto altro che creare confusione e rendere la lettura molto più contorta e pesante.

Ho amato alla follia i precedenti libri di D'Avenia, ma questo mi è sembrato solamente un lungo esercizio di stile, praticamente un Baricco tendente alla poesia da pagine per adolescenti su Instagram. Niente da togliere né agli esercizi di stile di Baricco (anzi, sono molto affascinata dalla sua scrittura), né alla poesia da Instagram (anche se credo che il suo posto sia Instagram e debba rimanere quello), semplicemente credo che questo libro non sia il posto adatto per loro.

È scritto bene, non posso negarlo, ma credo che lo stile e la trama scelti non possano in nessun modo andare d'accordo, per cui il libro risulta poco coeso e a tratti anche abbastanza noioso.

Per finire, non ho apprezzato molto la rappresentazione della donna in questo libro, ma darò la colpa al fatto che si tratta principalmente di storie abbastanza vecchie, e di conseguenza il ruolo femminile nel libro sia semplicemente una fedele rappresentazione della condizione della donna ai tempi.
Profile Image for Francesca.
195 reviews
March 29, 2018
4 mesi per leggerlo. Ma non perché non sia bello.
È talmente bello che, per apprezzare tutto quello che aveva da dire non bastavano pochi giorni.
È un libro che devi leggere quando ne senti la necessità, non per la pura soddisfazione di finirlo.
Infatti io lo prendevo in mano pochi minuti ogni tanto, passavano anche settimane intere senza che ne leggessi neppure una riga. Perché meritava tutta l'attenzione, la concentrazione che io potevo metterci.
E spesso gli impegni, la stanchezza mi toglievano quella concentrazione necessaria per capire e assorbire tutto quello che Alessandro aveva da dirmi.

Io amo i suoi libri, amo ogni cosa che scrive, ci trovo dentro tutto. Vi prego leggetelo e troverete il mondo e voi stessi.
Profile Image for Maria Bagalini.
Author 2 books
December 28, 2017
Ci sarebbe molto da dire su questo nuovo libro di D’Avenia, così tanta vita è racchiusa tra le sue pagine che quasi è impossibile riassumere ciò che il lettore scoprirà leggendolo.
“L’amore salva?”
L’opera si apre così, con una domanda che tutti, ad un certo punto della nostra esistenza, rivolgiamo a noi stessi. Questo è il quesito con il quale il lettore parte per un viaggio in compagnia dell’autore che lo guida nella vita di trentasei donne che hanno guardato in faccia l’amore e vi hanno “ri-conosciuto” le sembianze di J.S. Bach, C.S. Lewis, J. Kafka, A. Hitchcock, F. Dostoevskij, F. Pessoa, C. Pavese, J.R.R. Tolkien, F. Fellini e molti altri. Chi si incammina tra queste pagine assume le sembianze di un moderno Dante che guidato da un altrettanto moderno Virgilio (Alessandro D’Avenia) percorre un viaggio di conoscenza e riflessione nei riguardi di un sentimento che, nel bene o nel male, porta sempre alla creazione di un qualcosa di unico.
Le donne che l’autore pone all’attenzione del pubblico sono diverse tra loro, ma tutte sono state fondamentali per il percorso umano e artistico degli uomini che hanno avuto accanto, talvolta arrivando addirittura ad annientare se stesse per far vivere la capacità creativa dell’altro (Zelda, Veza, Olga). Alcune sono diventate la luce e la vita, il soggetto e la fonte dell’amore e dell’ispirazione che hanno portato alla maturazione di grandissime opere (Fanni, Alma, Anna, Edith, Giulietta). Altre si sono fatte invece strumento attraverso il quale, la forza superiore con cui ogni artista è chiamato a confrontarsi, la Musa, è riuscita a sopravvivere alla loro presenza mantenendo lei stessa il potere di alimentare il genio dell’uomo. (Elizabeth, Amalia, Katherine, Regine).
In questo romanzo/saggio l’amore delle donne si fa “grembo che tutto porta e sopporta, anche quando è una ferita ciò che deve gestare affinché ne nasca un frutto più bello”.
La copertina del libro è sintetica, ma proprio per questo capace di racchiudere il cuore del romanzo. Un filo (rosso come l’amore) dipanato attraverso una tela. Il filo che unisce queste storie così diverse per nazionalità ed epoca storica, ma così simili per contenuto, è il mito immortale di Orfeo ed Euridice raccontato nelle Metamorfosi di Ovidio. Il mito greco contiene “tutte le tappe dell’amore e non solo. È una narrazione che riesce a intercettare gli snodi fondamentali della vita umana” e viene analizzato dall’autore attraverso dieci simboliche “soste” che fungono da intervallo tra le storie narrate. In ogni sosta D’Avenia riflette e ci fa riflettere su diversi temi : la felicità, il dolore, il tempo, il sacrificio e senza ombra di dubbio l’amore.
Stiamo parlando dell’ennesimo capolavoro creato dalla penna di una persona colta con il dono di suscitare interesse e curiosità con la conoscenza (tornerei a scuola solo per avere un professore come lui). D’Avenia non vuole insegnare nulla, mette semplicemente il suo sapere a completa disposizione del lettore che non può fare a meno di sfruttare l’occasione unica di vedere se stesso attraverso quelle parole sapientemente misurate e scelte con uguale accortezza.
“Ogni storia è una storia d’amore” è un libro che deve essere letto da tutti! Offre moltissimi spunti sui quali riflettere e alimenta il dibattito facilitando lo scambio di opinioni. Il tempo che gli dedicherete non sarà assolutamente tempo perso, ma un’ottima opportunità di arricchimento.
Profile Image for Concetta Maddaluno.
203 reviews2 followers
December 27, 2017
'Siamo esseri erotici e per questo eroici, non viceversa. La letteratura occidentale non comincia con una guerra, ma con il rapimento di una donna per cui si scatena una guerra. Achille non sarebbe, senza Elena. La letteratura occidentale continua con un viaggio di ritorno da quella guerra, perchè un'altra donna attende da vent'anni il suo uomo. Ulisse non sarebbe, senza Penelope e il suo intrecciare ogni giorno la tela e non disfarla di notte per di non andare in sposa a un altro. [...] Le storie sono come barche. Non c'è storia di lotta o ricerca che non porti il nome di una donna inciso sullo scafo. La donna è il viaggio e la meta' [p. 306]

Un libro che parla di letteratrura, scritto da chi sa fare letteratura. Uno scrittore cerca una Musa, non importa l'amore, importa che trasmetta poesia, solo una donna, che genera vita può essere foriera di nascite e epifanie, di arte. Un libro che descrive Muse, che tramite il mito di Orfeo e Euridice descrive il mythos della produzione poetica e non solo. Perchè:

'l'amore è sospensione della morte, come pensava un fantasioso inventore di etimologie quando interpretò la parola amore come a-mors, senza la morte. Ma in fondo aveva ragione, perchè dire ti amo a qualcuno è dire tu non devi morire e io mi impegnerò perchè ciò non accada' [p. 36]

Tramite le parole di testimoni, D'Avenia ci racconta il sacrificio di chi ha amato, la magia del sentimento che ha ispirato. Amo molto i libri che fanno letteratura sapendo parlare di letteratura, questo è uno di quelli

Da leggere
Profile Image for Andrea Bandini.
27 reviews1 follower
February 9, 2018
“Ogni storia è una storia d’amore” è un tentativo di rispondere all’unica domanda che conta: l’amore salva?

Ne viene fuori un libro particolare, metà saggio e metà racconto, nelle cui pagine si succedono storie d’amore realmente accadute, inframezzate e scandite dal mito di Orfeo ed Euridice.

A tratti la lettura risulta pesante, le atmosfere “cupe” (in questo concordo con la recensione di Giuseppe Conte sul Corriere della sera: quasi mai l’amore ha a che fare con la “sensualità” e il “godimento”) e nel complesso il libro risulta troppo lungo (perlomeno, così mi è parso).

Tale pesantezza, tuttavia, risulta comprensibile (e forse necessaria): l’interesse di D’Avenia infatti non è per l’amore “romantico”, ma per quell’amore che ha a che fare con la vita quotidiana, con la fatica di vivere giorno per giorno, con il dolore, con la morte.

D’Avenia vuole raccontarci l’amore che salva la vita dal di dentro. L’amore che canta il canto delle “cose perdute” (che è l’ultimo canto di Orfeo: magistrali le parti in cui l’autore fa luce sui vari passi del mito) e che proprio per questo le riscatta, facendosi “custode del destino dell’altro”.

In conclusione, direi che si tratta di libro (e dunque di una visione del mondo) inconsueto, non di moda, proprio perché ci dice che l’amore s’intreccia (anche) con il dolore e con la morte, e che l’arte e la letteratura sono “la sutura tra il mortale e l’eterno”: hanno a che fare con una ferita.
Profile Image for Emili  .
96 reviews7 followers
December 23, 2017
"Inizio dicendo che il libro mi è piaciuto, ma non l'ho capito molto. Si tratta di un saggio dove il tema principale è l'amore e D'Avenia cerca di descrivere tutte le sfaccettature di questo sentimento attraverso le storie di 36 donne realmente esistite.
Racconta diversi tipi di amore che hanno una sola caratteristica in comune: tra la coppia di innamorati è presente una terza figura, quella della musa. Le storie parlano di personaggi famosi dal punto di vista artistico e culturale, sono molto variegate: alcune sono tristissime, altre sembrano favole e un paio mi hanno fatta rabbrividire per il tragico epilogo a cui sono andate incontro le protagoniste.
Tutte queste vite vengono raccontate dalla voce carezzevole e a tratti sognante di D'Avenia, non sempre è lui il narratore, ma dato che il registro linguistico non cambia, io immaginavo come se fosse sempre lui a parlare al lettore."

Recensione completa: https://lperlibro.blogspot.it/2017/12...
4 reviews2 followers
February 27, 2018
Assolutamente straordinario.
D’Avenia riesce a toccare, a sfiorare delicatamente i nostri pensieri più intimi, i nostri sentimenti più nascosti donandoci la possibilità di capire che cosa sia il vero amore....quello che cura il disamore che ci portiamo dentro.
Il tutto condito dalla scoperta di donne che hanno fatto grandi i propri Amori
Profile Image for Andrea Forcella.
76 reviews2 followers
October 4, 2019
Una moltitudine di storie, di personaggi e relazioni raccontate da altri personaggi che rende difficile il retaggio (termine caro all'autore) delle idee che D'Avenia cerca di trasmettere. Le parti del libro più apprezzabili infatti sono le riflessioni sul mito di Orfeo ed Euridice che si ritrovano a intervalli ogni tre storie. In sintesi il libro, per mezzo di questo caotico e vago mescolarsi di vicende, prova a trasmettere l'idea che in ogni sua forma l'amore abbia sempre un valore e che anzi sia l'unica cosa capace di dare senso alla vita. L'idea è nobile, la forma con cui viene sviluppata troppo confusionaria.
P.S. Non faccio mai questo tipo di commenti, però è strano che l'autore creda di analizzare l'amore in tutte le sue sfumature raccontando solo amori relazionali uomo-donna. Ci sono molti altri tipi di amore.
100 reviews
June 24, 2023
Mi dispiace dare solo una stella a questo libro perché penso che per chi sia più colto di me (e ce ne sono molti), possa essere un capolavoro. Io purtroppo non conosco abbastanza le opere o i personaggi di cui parla l’autore.
Peccato! Mi sono piaciuti moltissimo tutti gli altri libri di d’Avenia che ho letto.
Profile Image for Ily.
521 reviews
May 26, 2019
Attraverso dieci soste, l'autore narra il mito di Orfeo ed Euridice così come ce la racconta Ovidio nelle sue Metamorfosi, cioè un viaggio alla vita attraverso l'amore.
Ma non si ferma qui: per ogni tappa, passa in rassegna alcune delle molteplici donne che si sono celate dietro ai grandi artisti nel corso dei secoli. Sono donne forti, di supporto, determinate; sono anche muse che li hanno ispirati nel perseguimento della loro vocazione e nella composizione delle loro opere, ma anche vere e proprie illusioni. Dunque è un saggio che parla di legami, di connessioni, di come il riconoscersi e il crescere con l'altro generi amore ed emozione.

"Per questo ogni storia è una storia d'amore, perché non possiamo pensarci se non come destini legati ad altri destini, in un tessuto sensato o il cui senso si scorgerà solo alla fine della tessitura."
Profile Image for Ilaria Arghenini.
78 reviews1 follower
May 22, 2024
Il libro ripercorre storie vere divise in capitoli indipendenti tra loro, ognuna delle quali propone una relazione romantica.
È scorrevole, profondo senza essere pesante e interessante per la varietà di racconti che propone.
Bello davvero e regalo super gradito.
Displaying 1 - 30 of 88 reviews

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