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Amori nella nebbia #1

Di carne e di carta

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Chiara vive in un mondo di carta: insegna Lettere in un liceo di Ferrara, studia all’università per conseguire un dottorato e legge di tutto. Sui libri e coi libri è cresciuta, i libri sono stati la sua famiglia e i suoi migliori amici e dai libri ha imparato ad amare, sia le pagine sia gli uomini dentro le pagine, che sono tanto più affascinanti e tanto più semplici da gestire di quelli veri.
Quando conosce Leonardo, il nuovo assistente universitario che la seguirà nel dottorato di ricerca, Chiara si ricrede solo in parte: in quanto a fascino lui non ha nulla da invidiare ai protagonisti maschili dei romanzi, ma è davvero ingestibile. Convinto che tutto ciò che conta sia il mondo di carne, distaccato quanto Chiara è appassionata, Leonardo le mette i bastoni tra le ruote sin dal primo incontro, accusandola di nascondersi nella lettura per non affrontare la vita, criticandola per l’approccio emotivo alla letteratura e facendole riscrivere la tesi da capo.
Eppure quell’uomo così ostile le mostra anche inattese premure e la aiuta come un personaggio fittizio non potrebbe mai fare. Ma è stato davvero un caso, a portarlo da lei, o c’è una trama anche dietro ai loro scontri?
Tra un canto di Dante e una canzone degli ABBA si gioca la sfida tra la carne e la carta, per decidere quale delle due sia più reale o forse per scoprire che si realizzano a vicenda.


Romanzo autoconclusivo.
Fa parte della serie “Amori nella nebbia”, così composta:
1. Di carne e di carta
2. Alla fine del libro

ebook

First published June 14, 2014

10 people are currently reading
220 people want to read

About the author

Mirya

9 books250 followers
Mirya is also known as Francesca Baraldi.
Sono nata.
Amo. Insegno. Scrivo.
So che un giorno morirò, ma quel giorno penso di darmi malata.

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18 (4%)
1 star
9 (2%)
Displaying 1 - 30 of 79 reviews
Author 19 books285 followers
Read
April 7, 2018
Perchè leggerlo? Perchè è una storia piena, un piatto ben condito dai mille colori.

C’è la storia d’amore, ci sono due protagonisti opposti, c’è l’amica di una vita su cui poter contare, c’è la famiglia, c’è l’amore per la letteratura, c’è la quotidianeità, ci sono le risate, i doppi sensi, i fraintendimenti, tra un verso di Dante e una canzone degli Abba. C’è la nostra Italia che così poco vediamo descritta sui libri, c’è una Ferrara vera e vissuta, tra nebbia e biciclette. C’è una docente che ama davvero il suo lavoro e adolescenti veri, non quelli patinati dei telefilm, osannati o criticati, demonizzati dai tg.

Chiara, la protagonista, è una quasi dottoranda, una quasi trentenne, un’insegnante e soprattutto una donna che crede che l’unica vera passione in amore sia sulla carta, perché la vita le ha insegnato che quando trovi un uomo perfetto “ti complimenti con l’autrice che l’ha inventato.” (cit. dal testo)

Leonardo è il suo opposto, razionale, asettico (come lo definisce sua cognata), bello e brillante, passionale a letto ma non nella vita.

Dimenticatevi i luoghi comuni delle storie d’amore. Mirya li prende, uno ad uno, e li schernisce.

L’amore non è perfetto, non è solo vedersi il sabato sera, con trucco e parrucco, serata fuori, ginnastica a letto e poi dal lunedì ognuno a fare i conti con i propri demoni. L’amore è quello che nasce dalla frequentazione (Sivieri docet), è tanto istintivo quanto razionale. E’ quel momento in cui ti accorgi che non sei sola, che c’è chi ti ama e accetta nel tuo momento peggiore, nella buona e nella cattiva sorte.

Con Mirya possiamo sognare, ridere e sorridere con una meravigliosa storia d’amore ma possiamo anche riflettere, immedesimarci, sentirci capite. Sentire che Chiara è una di noi, desiderare (se non abbiamo la fortuna di averla) un’amica come Alessandra, vivere un amore di carta in 3D, non propriamente di carne ma così tangibile e reale da uscire dall’unidimensionalità del testo scritto.

La particolarità di questo romanzo è l’uso di citazioni letterarie e artistiche che si dipanano insieme alla trama, senza appesantirla. Non sono fini a se stesse, servono a spiegare i ragionamenti di Chiara, che di letteratura vive e mangia (da insegnante di lettere) e i comportamenti di Leonardo che ha vissuto la vita e l’approccio ai testi in modo totalmente opposto. E’ questo il punto.

Lasciatevi incantare, lasciatevi insegnare. Tra dialoghi spumeggianti e battute esilaranti dei personaggi, protagonisti e coprotagonisti (ugualmente definiti e ridefiniti caratterialmente), imparerete ad amare perfino Dante che, probabilmente, avete odiato alle superiori. Se solo avessi letto “dell’uccel di Dio” all’epoca, avrei affrontato con un sorriso (beffardo) in più le ore di lettura della Divina Commedia.

Date una possibilità a questo libro e non riuscirete a staccarvi dalla lettura. Ve lo dico io che, pur già conoscendolo bene, ho vissuto in simbiosi con il mio e-reader per due giorni e, da neo-mamma con una bambina vivacissima, non ho il tempo nemmero per respirare.

Riderete, vi arrabbierete, rifletterete, sognerete, canterete sulle note degli Abba. Tutto grazie alla magia delle parole.

“Il potere delle parole era sempre maggiore di quello che davano ad esse le persone che le scrivevano” (cit. dal testo)
Profile Image for Ella Endif.
Author 1 book38 followers
July 13, 2014
La lettura di Di carne e di carta è stata un’esperienza complessa.
Quello che mi accade quando leggo alcuni libri folgoranti è che mi lasciano senza parole e, dunque, mi limito alla semplice valutazione senza approfondirne le ragioni. Paradossalmente, i libri per cui non spendo una parola sono anche quelli che ho apprezzato di più.
Qui ritengo di dover fare un’eccezione.
Ho smesso da tempo di vivisezionare i libri o gli autori che li scrivono: se qualcosa non rientra nelle mie corde, passo semplicemente oltre senza prendermi il disturbo di analizzare un testo parola per parola, per rintracciarne gli errori, scovare qualcosa di rivelatore sull’onestà di chi l’ha scritto e in più diffondere il mio onnisciente pensiero in ogni dove.
Se un libro mi prende, mi prende. Punto.
Se ci sono dei refusi, posso attribuirlo ad un editing approssimativo della CE. In questo caso, trattandosi di un’autrice autopubblicata c’è una sostanziale perfezione nella presentazione del testo e nella grammatica/ortografia. Già questo segna le prime due stelline a favore dell’autrice perché l’impegno e il rigore vanno premiati davvero a discapito della fretta e della superficialità.
I contenuti.
Da un po’ di tempo si va diffondendo la moda della critica a piede libero e, a costo di ripetermi, è chiaro che in questo libro è stato fatto un lavoro eccezionale in merito a trama e scorrevolezza della storia. Se poi Leonardo Villani ha un’età che fa supporre che la Pallavicini l’abbia sfornato al limite della legalità o se il dottorato di Chiara si trova all’esame finale o al penultimo o al primo, insomma, a me di questi dettagli non frega davvero nulla.
Di carne e di carta è un romanzo sentimentale, quindi parla di sentimenti e i sentimenti non si possono vivisezionare, se non a discapito della gradevolezza della lettura. Era da anni, anni che un libro non mi prendesse tanto, nonostante la sua continua presenza sul web e una prima lettura che però risaliva ad anni orsono.
Chiara si trova a doversi interfacciare con una realtà che cozza con la sua visione disincantata degli uomini: ha rinunciato da tempo a cercare nella vita vera ciò che può trovare più facilmente in un libro, ma non ne è completamente soddisfatta. Qualcosa le manca e, nonostante la sua apparente risolutezza, Chiara si rivela per quello che è: una ragazza sensibile, determinata e romantica. Leonardo è un uomo all’apparenza duro e cinico, in realtà è talmente convinto dei suoi ideali che non osa mettersi in gioco nella vita vera. Quando due caratteri così si trovano a doversi relazionare, è evidente che si prevedono scintille.
I dialoghi sono serrati, divertenti e originali.
I personaggi si svelano con gradualità e a 360°, di modo da avere una visione chiara di come evolverà il loro rapporto. La fine, almeno per me, non è stata una sorpresa, ma la naturale conseguenza di un libro di grosso impatto, mai banale, di spiccata personalità e contenuti originali.
Consiglio questo libro per due ragioni:
1) L’esperienza gratificante di una lettura di qualità.
2) La gioia di trovare un libro da cui è impossibile staccare gli occhi.
Profile Image for Adelemme.
70 reviews
July 17, 2014


Ebbene sì, questa volta partecipo anche io!

Non avevo ancora partecipato, nonostante l'interesse con cui leggevo i tweet o i post che riguardavano i Read Along, per due semplici motivi:

1) il tempo: assumermi la "responsabilità" di rispettare delle scadenze quando non si ha il tempo di fare niente tra studio, impegni familiari e quant'altro, mi ha fatto sempre desistere.

2) condivisione: sono un tipo di lettrice solitaria, che ama gustarsi il libro in pace, prenderlo e lasciarlo a piacimento.

Cosa è cambiato per questo Read Along??
Tutto!!
Questa volta la storia la conosco: i personaggi li adoro già, ne conosco momenti salienti e sono pronta a confrontarmi con gli altri partecipanti e commentare capitoli senza l'ansia degli spoiler ;)

Questa volta ho deciso: come trovo il tempo per fare mille cose, troverò il tempo per la millesima+1, per rispondere alle domande di Anncleire e scrivere qualche post per il libro Mirya!

Ah, a proposito, ma l'abbiamo ringraziata Annachiara per la pazienza e l'entusiasmo che ci mette ogni volta?!
E, con l'augurio che sia il primo di una lunga serie, un grazie va soprattutto alla prof che ha lavorato, nonostante gli impegni, per renderci il libro!

Buona lettura a tutti!
Profile Image for My_Life_As_Mauri.
84 reviews11 followers
July 7, 2014
ATTENZIONE, LA RECENSIONE CONTIENE SPOILERS.


Qualche giorno fa, controllando l’elenco dei libri Top 100 Gratuiti di Amazon, trovo Di Carne e di Carta di Mirya. Ciò che mi attira è il fatto che un libro a costo zero ed auto pubblicato abbia già 22 recensioni all’attivo, con una media di 5 stelline. Leggo le recensioni e capisco: Mirya ha già il suo pubblico, perché è un’autrice che scrive su EFP, una piattaforma che conosco bene.
Però non conosco Mirya. Così decido di leggere il suo romanzo, ma senza approfondire la sua biografia, cercare notizie, o leggere le recensioni alla fan fiction da cui nasce il romanzo. Non voglio essere influenzata, voglio essere totalmente imparziale.
La storia mi cattura fin da subito, perché è una storia d’amore, e adoro le storie d’amore. E poi perché Di Carne e di Carta è un romanzo rosa diverso dal solito; un romanzo rosa “di spessore”, che si svolge in ambiente accademico, e che è raccontato con uno stile decisamente sostenuto e ricercato, mantenendo, però, una buona scorrevolezza, malgrado i parecchi rimandi a Dante e ad altri poeti e scrittori (oltre che alle canzoni degli ABBA, che fanno da colonna sonora all’intera narrazione).
Qui di seguito la trama in breve.
Chiara (27 anni, carina, di Ferrara) fa la professoressa in un liceo, e sta lavorando alla sua tesi di dottorato. La docente che la segue è costretta ad assentarsi per un problema famigliare, e così conosce Leonardo Villani (29 anni, bellissimo, di Bologna), l’assistente che l’aiuterà a portare a termine il suo lavoro. Leonardo si dimostra molto ostile fin da subito, ma non come se ci fosse poca simpatia tra i due a pelle, piuttosto come se Leonardo la odiasse profondamente per qualche oscuro motivo. Tra alti e bassi, incomprensioni, riappacificazioni, offese, pentimenti e tentativi di rimediare, tra i due nasce qualcosa, un’attrazione che è fisica ma non solo, che Chiara è pronta a vivere fino in fondo, rischiando anche di scottarsi, ma alla quale Leonardo non vuole assolutamente cedere, forse per paura, forse per altro.
Mirya è molto brava, perché mantiene viva l’attenzione. Mentre leggevo (rubando tempo anche a lavoro e responsabilità domestiche) non facevo altro che pensare: “ma che problemi ha questo Villani? Perché un attimo prima sembra attratto da Chiara e un attimo dopo si comporta da vero bastardo? Perché si prende cura di lei mentre sta male e subito dopo la allontana in malo modo? Cosa nasconde?” E continuavo nella lettura, non vedendo l’ora di capire, di scoprire la verità: mi sembrava logico che Leonardo nascondesse qualcosa, che il suo comportamento bipolare nascesse, magari, da un trauma subito, da una storia d’amore passata finita molto male. Credevo avesse paura di innamorarsi di nuovo.
Invece Leonardo non nasconde proprio niente. Leonardo si comporta come si comporta solo perché è stronzo, ed anche un po’ malato. E con malato intendo malato di mente.
Chiara e Leonardo sono simili, per il tipo di vita che fanno e per il lavoro che svolgono, ma, allo stesso tempo, sono completamente diversi. Chiara è passionale, forse ingenua, ma non le importa: nelle cose che fa ci mette il cuore, sempre, compreso lo studio dei grandi poeti e scrittori. Leonardo, invece, è freddo, analitico e razionale, nella vita di tutti i giorni e nel lavoro. Un approccio che lo ha premiato, visto che è una stella emergente del mondo accademico. Poi, però, Leonardo conosce Chiara, e il suo universo va in frantumi. Attenzione, non conosce Chiara in senso fisico, semplicemente scopre i lavori di lei, li legge e dà di matto. Comincia a mettere in discussione tutto, se stesso e il proprio lavoro.
Ed io, lettrice, mi chiedo: “possibile che, con il curriculum che si ritrova, con gli studi che ha fatto, Leonardo non abbia mai incontrato qualcuno come Chiara? Qualcuno che lo abbia colpito e costretto a riflettere? Possibile che non abbia mai letto uno scrittore, un poeta o un filosofo che gli abbia segnato l’esistenza, nel bene o nel male?”
Ma prendiamo per buona questa cosa: Chiara è un genio incompreso, un diamante grezzo che ha solo bisogno di tempo per farsi conoscere ed apprezzare. La reazione di Leonardo mi pare un tantino esagerata. Leonardo è talmente sconvolto da Chiara da decidere di distruggerla. Lo dice proprio lui: “ti volevo distruggere”. Questo senza conoscerla, senza mai averla incontrata.
Ma prendiamo per buona anche questa cosa: Leonardo è una persona di merda, uno così geloso da voler distruggere un altro essere umano. A questo punto che fa? Una volta presa questa discutibile decisione, quale brillante piano elabora? Si prende forse un weekend e va a Ferrara, per incontrarla e capire con chi ha a che fare? Sfrutta le sue conoscenze accademiche per avvicinarla? No. Si comporta da perfetto psicopatico. Lascia casa e lavoro a Bologna per trasferirsi a Ferrara, farsi assumere come assistente dalla docente che segue Chiara e lavorare con lei. Questo anche se prendersi un’aspettativa dal lavoro di insegnante gli fa perdere lo stipendio. Questo anche se a Bologna paga un muto ed ora deve pagare un affitto a Ferrara e i soldi non bastano e deve trovare un secondo impiego come cameriere.
A parte che Ferrara e Bologna distano solo 45 minuti di macchina, e Leonardo non si deve necessariamente trasferire per lavorare con Chiara. Il fatto che lo faccia significa una sola cosa: la vuole tormentare anche nella vita privata. Quindi ho ragione io: Leonardo è uno psicopatico.
Peccato che Chiara, quando viene a sapere la verità, non scappi a gambe levate, anzi, interpreti tutti questi segni di pazzia come sacrifici di un innamorato inconsapevole.
Altra cosa che dimostra quanto Leonardo sia instabile: il fatto che, a 29 anni, abbia già rinunciato all’amore. Sua madre e suo padre si sono innamorati al liceo; suo fratello ha conosciuto la donna della sua vita alle elementari. Lui, a 20 anni, si mette l’animo in pace, continua ad avere delle storie, ma sa che ormai ha perso il treno, perché la sua famiglia gli ha insegnato che ci si innamora in adolescenza, e quindi, arrivati ad un certo punto, non c’è più speranza.
Non riesco a credere che un uomo che vive di letteratura, quindi presumibilmente colto e sensibile, possa provare sentimenti di questo tipo. A meno di non avere qualche problema mentale.

In breve. La storia è bella, e scritta bene (anche se alcuni dialoghi sembrano un po’ artefatti, anche per chi vive in ambiente universitario e respira letteratura ogni ora del giorno); ha un bel ritmo ed è ben strutturata. L’idea di frapporre ragione e sentimenti, cuore e cervello, non è originale; e neppure l’idea di lei che salva lui e gli insegna ad amare lo è. Ma non è questo il punto. In una storia d’amore non cerco l’originalità, cerco la passione, il trasporto e il lieto fino. Voglio innamorarmi insieme ai protagonisti. E voglio innamorarmi dei protagonisti. Con Di Carne e di Carta non è successo. Meglio: mi piacciono tutti tantissimo (be’, forse i parenti di lui non tantissimo) tranne Leonardo. Il che diventa un guaio, visto che è il coprotagonista!
A parte il gusto personale, però, nell’intento di fuggire il cliché secondo il quale lui non sa amare ed è ombroso e distante per un trauma subito in passato, credo che Mirya costruisca un personaggio che non funziona del tutto e che è poco credibile; oppure credibile in un altro contesto, in un thriller, magari, dove Leonardo riveste il ruolo del cattivo. Un personaggio non mi deve piacere per forza, posso non condividere il suo comportamento, ma lo devo trovare funzionale alla storia. Leonardo è come un ingranaggio che fa cilecca ed inceppa la macchina.

Nel complesso la lettura merita, visto che le case editrici pubblicano roba inferiore anni luce. La consiglio.
Profile Image for Alessandra  Nicolini.
542 reviews18 followers
December 11, 2015
Recensito per il blog di LEGGEREROMANTICAMENTE:

http://www.leggereromanticamente.com/...

VOTO: 5 STELLINE.

Ci sono libri che ti ammaliano con semplicità e ti SFIORANO L'ANIMA con la punta delle loro dita immaginarie. E quando finisci di leggerli, ti lasciano con un sorriso felice e una lacrima di commozione.
Questo è uno di quei libri.
E io sto ancora sorridendo. Commossa.
Quante volte ci siamo trovate a confrontare la perfezione dell’uomo dei romanzi con la realtà dell’uomo di tutti i giorni? Io continuamente.
E dallo scontro, il secondo esce il più delle volte sconfitto. E’ inevitabile.
Questo continuo paragone lo fa anche Chiara, L'ETERNA SOGNATRICE, l’incorreggibile idealista, l’insegnante di letteratura, in procinto di scrivere una tesi di dottorato su Dante.
Ma a far crollare il suo perfetto castello in aria ci pensa Leonardo, l’assistente nella sua ricerca.
Leonardo, il ragazzo affascinante, L'UOMO CINICO, freddo e distaccato, che in modo un pò brutale tenterà di disilludere Chiara e trascinarla coi piedi per terra.
Il suo, fin da subito appare un comportamento troppo strano, troppo altalenante, un atteggiamento che nasconde una profonda lotta interiore e un inspiegabile tormento, che tenta di nascondere - e non ci riesce per niente!- L'ATTRAZIONE sempre più potente che nutre per la ragazza.
E poi la famiglia di Leo conosce Chiara fin troppo bene e allora i conti non tornano, “il cerchio non quadra” e tu devi assolutamente capire il perché.
Tra loro è scontro aperto, la battaglia a volte ironica e a volte struggente tra “LA CARTA” e “LA CARNE”, tra l’idealismo e il crudo disincanto, ma non è facile prevedere chi sarà il vero vincitore della sfida.
Lui o Lei? Forse nessuno… o forse entrambi.
Perché soltanto lei riesce a sciogliere il muro di ghiaccio di Leonardo e renderlo quasi spoglio e inerme.
E soltanto lui riesce a entrarle nel cuore e nell’anima, in un modo in cui un personaggio dei libri non saprebbe mai entrare.
Lui che è “la sua geometria non euclidea”.
E’ bellissimo vedere come LE CERTEZZE di entrambi piano pian SI SGRETOLANO come un castello di sabbia, lasciandoli vulnerabili e impauriti. Ma Chiara si dimostra più forte, più ottimista e più tenace. E lotta per quell’amore che brucia e fa male. Leonardo no, si aggrappa al suo disincanto e si oppone con tutte le forze. E il suo TORMENTO… che poi diventa inevitabilmente il tormento di Chiara… alla fine diventa anche il mio.
Così vieni risucchiata con intensità e un pizzico di sofferenza in questa storia d’amore travagliata, che sboccia contro ogni logica tra le antiche strade di Ferrara, tra una canzone degli ABBA e una citazione Dantesca, sempre impreziosita da IMPECCABILI SIMILITUDINI LETTERARIE, che sembrano adattarsi alla perfezione agli angosciati pensieri di Chiara.
Consiglio questa INDIMENTICABILE LETTURA a tutte le romantiche sognatrici che come me (e come Chiara) amano volare con la fantasia per incontrare l’uomo perfetto tra le pagine di un libro, ma che allo stesso tempo vogliono provare una passione reale e concreta che le faccia sentire vive, ma coi piedi per terra.
Perché un’esistenza di sola CARTA sarebbe triste.
Di sola CARNE sarebbe vuota.
Di ENTRAMBE sarebbe perfetta.
E PERFETTA è anche questa storia d’amore. Perfetta e commovente nella sua IMPERFEZIONE, nei suoi “FORSE” e nel suo INCASTRO sbagliato e allo stesso tempo meraviglioso.
Profile Image for Anncleire.
1,338 reviews98 followers
May 7, 2020
Letto in occasione del Leonardo Read Along dal 23 giugno al 14 luglio:
http://pleaseanotherbook.tumblr.com/P...

Recensione sul mio blog:
http://pleaseanotherbook.tumblr.com/p...



“Di carne e di carta” è il primo libro autopubblicato di Mirya, nasce come una fan fiction originale sul sito Efp e si evolve lentamente per approdare in quel di Amazon. Ho seguito la stesura a capitoli fin dal principio eppure, ogni volta che lo rileggo, mi emoziono di nuovo. Perché non è una semplice storia d’amore, perché Mirya lascia intravedere la possibilità del forse, l’irruenza del non fermarsi di fronte a niente e la gioia di sapere che il vero amore è una conquista giornaliera non un punto di arrivo.

Sono in imbarazzo nella stesura di questa recensione, sia per l’affetto che mi lega alla storia, sia perché mi sono ritrovata a chiudere dei cerchi, e infine perché ho appena concluso l’esperienza del Leonardo Read Along, un RA ricco di avvenimenti, di scoperte e di conversazioni interessanti. Un libro molto atteso e molto amato è sempre difficile da descrivere.
La storia inizia in medias res ed è narrata in terza persona dal punto di vista di Chiara, la nostra protagonista. È con lei che se ne seguono le dinamiche e le emozioni, ed è con lei che si scopre giorno per giorno che cosa accade. Inizialmente vediamo Chiara che arriva in facoltà per discutere della sua tesi di dottorato e si trova davanti Leonardo Villani. Chiara è prima di tutto una sognatrice, che si è sempre rifugiata nei libri per sfuggire alla sua vita familiare, che nei libri ha trovato conforto e modelli da seguire, che dei libri si è fatta scudo. La “carta” che ritorna in maniera ossessiva. La carta che studia e analizza, quelle “sudate carte” che non fanno che accumularsi. La “carta” del suo uomo ideale, quegli esempi di uomo nei romanzi romantici che le fanno da prototipo. La “carta” scudo e diletto. Ma quando Chiara deve scontrarsi con la realtà di “carne”, le sue convinzioni iniziano a vacillare. Le emozioni dettate dal contatto fisico si moltiplicano a dismisura e non sono ignorabili.

“…l’attrazione non era una questione puramente estetica, ma un insieme di fattori che potevano essere vaporizzati da un pessimo comportamento…”


Perché la carne non è prevedibile e di certo Leonardo non è dei più semplici da capire. Se l’attrazione è immediata, perché ammettiamolo il Sig. Villani è un uomo bellissimo e affascinante dagli “occhi blu chiaro”, quel profumo che lo permea e lo segue come un’ombra, e il polso, uno dei primi dettagli che coglie Chiara. Ma se l’occhio vuole la sua parte, Chiara è una donna e ci vuole altro per partire per la tangente. Leonardo è un uomo combattuto, che della carta non si è mai fidato e in un certo senso non si è mai fidato neanche della carne, un uomo freddo, analitico e intransigente, ma che si lascia sedurre anche lui dalla carta.

…se proprio devo pensare a te come ad un volatile, scelgo sempre l’uccel di Dio…


Apparentemente potrebbe sembrare la classica storia del lui bastardo e lei bella e ingenua. Non si tratta di questo, si tratta di uno scontro tra volontà e di ideali, di schemi mentali e di emozioni vere. Leonardo e Chiara lottano, si scontrano, si incontrano a metà strada, nel mezzo di una piscina, ma in ogni situazione, in ogni scena, c’è quella corrente di fondo che garantisce una certa unità.
Quello che affascina del libro è il ricorrere di certe frasi o parole, che rendono tutto molto più organico e creando allo stesso tempo una struttura complessa e affascinante. La carta e la carne, un dualismo che non si spegne nei cuori ma che si accende nelle passioni. Chiara e Leonardo si abbracciano e vivono una possibilità, “una scommessa d’amore” come canta Cremonini, uno scegliersi quotidiano che si rinnova, tra baci, plumcake e feste natalizie.
Per noi non funziona così: ti vedo, e in quell’istante sento se sono o non sono attratto da te. Poi la cosa può crescere o smorzarsi, ma credimi , è proprio quando cresce che non è così facile gestirla.
Storia di vita vera, un confronto che non è amore a prima vista, ma nasce da una conoscenza reale e lascia presumere un rapporto che si evolve e arzigogola. Ma c’è tanto altro.
Ci sono Ivano e Paula, una coppia magnifica che inneggia all’amore, che nasce dalla disparità di opinioni e situazioni e che si afferma in un modo mai visto.

Non ho bisogno di dover pensare a mia moglie. Lei semplicemente è ogni mio pensiero.


Con lo sguardo che si illumina per una telefonata, quella sincerità totale e disarmante, la simpatia nascosta e irraggiungibile di Ivano, la scioltezza delle battute di Paula.
La famiglia, quella dei Villani e quella di Chiara, quel “la famiglia è un monstrum a due teste che, a seconda di quale bocca usa, può fare molto bene o molto male, divorare o baciare” e che Mirya descrive e pennella sotto lo sguardo attonito del lettore. L’aiuto e il soccorso, il danno e l’indifferenza, che fanno dei parenti dei serpenti e dei genitori degli educatori, ma anche degli esseri umani che possono commettere degli sbagli in buona fede.
L’amicizia, quella vera, quella intensa, quella che non perdona, che c’è per un bicchiere di vino o una torta o una canzone. Che non si dimentica, che non abbandona, perché Alessandra è così, spontanea e convincente, provocante e divertente e sicuramente uno dei miei personaggi preferiti. Appassionata degli Abba, si arma per difendere Chiara, che redarguisce teneramente quando se lo merita. Dalle idee strampalate, ma che resta sempre adorabilmente docile.
Vediamo anche un altro lato di Chiara, quello più formale, ma non meno impersonale, quello dell’insegnante e Mirya ci regala quella meraviglia che è Sivieri. Chiara è una professoressa che ha trovato il giusto equilibrio tra essere severa ed essere morbida, spronando gli alunni a fare meglio e lodandoli quando raggiungono dei buoni risultati. Una di quelle insegnanti a cui si ripensa sempre con un sorriso anche in età adulta.
Il libro che scivola via, è un ricettacolo di citazioni, calibrate al dettaglio, che uniscono cultura pop come i Simpson a passi della Divina Commedia, senza mai cambiare di registro e risultare troppo sgradevole o intellettuale. Mirya gioca con le parole, le ripetizioni e i flashback regalando una storia intrisa di sentimenti senza essere stucchevole, camminando su quel sottile filo di lama che taglia le romance come un chirurgo.
Per l’ambientazione Mirya usa la sua città, la città estense per eccellenza, Ferrara, con le sue strade, l’Hurly Burly, la facoltà di Chiara, la piazza del Listone, il freddo pungente dell’autunno che cede il passo all’inverno, il sapore del Natale che arriva e quella nebbia che “agl'irti colli piovviginando sale” che sembra cospargere tutto di un’atmosfera sognante. Ferrara facilmente riconoscibile anche nell’eco dei passi di Leonardo e Chiara, le corse su per le scale e i parcheggi.

Il particolare da non dimenticare? Una spillatrice… e una supposta effervescente.

Una storia che si riempie di “se” e di “forse”, ma che si legge tutta d’un fiato, perdendosi nella magia di un amore che non ha nulla di scontato, ma si colora di quotidianità e battute, di riflessioni e temi importanti, per avvicinare due ideali totalmente diversi e fonderli, una coppia che non lascia spazio a sensi di sconforto per la sua realtà, ma che lascia velocemente affezionare alle romance, regalando un altro ideale di carta, alla schiera voluminosa di cui ci circondiamo giornalmente, e immergerlo nella carne che si incontra. Perché i Leonardo meritano una chance, dopo averli picchiati.
Buona lettura guys!
Profile Image for Annuccia Palmeri.
1,189 reviews96 followers
June 25, 2020
3,5/4 non mi ha coinvolto come pensavo, scritto bene, belle le varie citazioni letterarie, ma niente pathos, niente complicazioni di rilievo, mi sono trascinata a forza per finirlo.
Profile Image for Jess L..
Author 5 books276 followers
July 18, 2016
Avevo adorato la fanfiction e sapevo per certo che avrei adorato il libro, non vedevo l'ora di poterlo avere sul mio e-reader e leggerlo tutto d'un fiato. Cosa che ho fatto. In nemmeno sette ore ho letto tutto, anche i ringraziamenti e le citazioni e posso dire con assoluta certezza che Mirya non potrebbe deludermi nemmeno se iniziasse a scrivere un libro sulla Politica.
Ho amato farmi travolgere da Leonardo, ho riso grazie ad Alessandra e ho avuto gli occhi a cuoricino grazie ad Angelo ma soprattutto ho continuato a sperare con Chiara. A questo libro non manca nulla... e sono veramente contenta di aver aggiunto questo libro nella mia libreria. Grazie Mirya.
Profile Image for Francesca Tripiedi.
83 reviews34 followers
November 28, 2018
Mi riesce generalmente più semplice spiegare perché qualcosa non mi piace, anziché spiegare perché qualcosa mi piace. Il motivo, banalmente, è che quando sono alle prese con un coinvolgimento emotivo, tendo a essere piuttosto riservata.
E con Di carne e di carta io, emotivamente, ci resto invischiata sempre, a ogni lettura, dalla prima lettura. Perché è stato, appunto, amore a prima lettura.

«[…] quel senso di coinvolgimento inverosimile ed estraniante che scaturiva dal leggere qualcosa di se stessa scritto da mani altrui. Dal ritrovarsi sulla carta di qualcun altro, insomma, denudata e compresa in tutta la sua carne

E in genere, quando questo succede, quando un perfetto sconosciuto che di te non sa niente ti guarda dritto dentro, tra i vari strati di carne, e arriva all’anima, è un’esperienza sempre allarmante e sconvolgente e  indescrivibile. Dovrò fare uno sforzo per raccontarvelo.
 
Ho incontrato Di carne e di carta quando non era ancora un romanzo, ma una storia a puntate pubblicata sul sito www.efpfanfic.net. L’ho letto e me ne sono innamorata e, irruente e imbarazzante, ho lasciato a Mirya, l’autrice, un messaggio che – ho scoperto da poco – giace ancora lì nei meandri del sito. Un messaggio irruente e imbarazzante, perché… Be’, tanto vale farvelo leggere.
 
Ho letto la storia tutto d’un fiato, ininterrottamente – ho due occhi allucinati e lacrimanti a confermarlo! Semplicemente, non sono riuscita a fermarmi nemmeno per darmi il tempo di recensire ogni capitolo.
D’altronde, avrei rischiato di essere ripetitiva. Mi sono affezionata a Chiara, Leonardo, Ivano, Angelo, Alessandra proprio come ci si affeziona a delle persone “di carne”, proprio come accade per i miei libri preferiti.
Inutile dire che mi sento fin troppo in affinità col carattere di Chiara, troppo per non esserne spaventata.
Inutile dire che – proprio come succede con i mie libri preferiti – rileggerò la tua storia due, tre, un’infinità di volte.
Grazie. Volevo dirti che mi hai ispirata; è meraviglioso il modo in cui riesci a plasmare le tue storie su tutto quello che nella vita ascolti, leggi, vedi.
Grazie. È stato davvero bello trascorrere questo tempo innamorandosi così.

Quando ho letto Di carne e di carta per la prima volta, ero stupita e ammirata dal modo in cui Mirya riuscisse a riversare la vita vera in una storia. Ed è una cosa che fa sempre, lei, me ne sono accorta seguendola negli anni. Avevo sempre creduto – e continuo a crederlo – che è dalla letteratura (è dai sogni!) che un uomo attinge tutto quello di cui ha bisogno per plasmare la realtà. Era quello che io avevo sempre fatto – e continuo a fare – attingere dalla letteratura alla ricerca di me stessa: assimilare, comprendere, imparare da questa. Io cerco di essere la persona che Hermione Granger, Jo March, Elizabeth Bennet, Judy Abbott mi hanno insegnato ad essere; ho imparato la gentilezza da Fanny Price, la poesia da Romeo, la pragmaticità da Giulietta, la perseveranza da Lucy Van Pelt, la sensualità da Mirandolina, la lealtà da Sirius Black, la devozione da Frodo Baggins.
E Mirya mi insegnato, mi ha mostrato che il rapporto fra arte e vita è una corrispondenza biunivoca. La letteratura si ciba di tutto quello che è la realtà, e poi ci restituisce quella realtà in pillole, ogni volta che tiriamo giù un libro dallo scaffale. E quando ho letto Di carne e di carta per la prima volta, Mirya mi ha restituito una realtà che era già mia – una realtà di ABBA e Dante e Simpson e Full Monty e Orgoglio e Pregiudizio –  ma era anche una realtà che non conoscevo ancora del tutto, che aveva altro da raccontarmi, altro da insegnarmi.
 
Quando ho letto Di carne e di carta per la prima volta, ero innamorata di un ragazzo e tutto quello che provavo per lui mi rimbombava dentro in modo così rumoroso che mi sembrava impossibile che lui non se ne accorgesse neanche. Un giorno, lui mi disse qualcosa che mi turbò.
“Sembri sempre innamorata. È difficile per uno capire quando sei innamorata davvero.”
La presi male, sul momento. Me ne sentii offesa: che cosa intendeva dire con quel Sembri sempre innamorata, che non ero una ragazza dai sentimenti seri? Ne ebbi fastidio: Sembri sempre innamorata mi faceva sentire strana, diversa, quando invece una ragazza innamorata dovrebbe essere l’evento più comune e riconoscibile e lampante.
Poi, quando ho letto Di carne e di carta, capii. Riconobbi Chiara in me e me in Chiara, e allora capii e ne fui spaventata. E capii con Chiara, insieme a Chiara.
Quello che davvero quel ragazzo aveva cercato di dirmi era che, da quando mi conosceva, mi aveva sempre visto innamorata, sempre con il naso in un libro, amando qualcun altro, qualcuno che era di carta e non di carne, come lui e come me, che forse non sapevo provare emozioni che non fossero di carta. È stato questo, credo, a spaventarmi più di tutto. Ero, come Chiara, una ragazzina  che si ubriacava di letteratura, colta e meno colta, ma non mi era mai venuto in mente che avrei potuto correre il rischio di «confondere a tal punto reale e ideale da non riuscire più a vivere davvero» la mia vita.
Io, a differenza di Chiara, non ho incontrato nessun Leonardo che mi aiutasse a distinguere per bene reale e ideale, e il mio percorso alla ricerca dell’equilibrio tra carne e carta ha preso vicoli diversi e continua ancora, e continuerà sempre, credo, perché non rinuncerò mai a lasciare che la carta renda migliore il mondo di carne in cui vivo.
 
Avevo ragione su una cosa, in quella mia prima recensione irruente e imbarazzante: negli anni avrei riletto Di carne e di carta due, tre, un’infinità di volte, proprio come succede con i miei libri preferiti.
In Di carne e di carta non ho trovato le risposte di cui avevo bisogno, ma ho trovato le domande di cui avevo bisogno. Per questo, di tanto in tanto, torno da Chiara e Leonardo e Ivano e Paula e tutti gli altri, per permettere loro di strapazzarmi un po’, di tirarmi fuori idee e sentimenti che non sapevo di poter pensare o provare, per permettere loro di fare a me quello che la buona letteratura fa: insegnare.
E adesso che non è più una storia a puntate on-line ma un romanzo, adesso che Di carne e di carta ce l’ho davvero in versione cartacea, l’ho sistemato lì sullo scaffale della libreria, accanto agli altri miei libri preferiti, e ci fa un figurone.
Quindi, mia cara Mirya, thank you for giving it to me.

 

 
Profile Image for Paola.
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September 11, 2014
Avevo già letto Di carne e di carta quando era stato pubblicato su efp, ma nel momento in cui ho scoperto che sarebbe stato pubblicato anche su Amazon non ho proprio potuto fare a meno di prenderlo e di leggerlo nuovamente, partecipando al Read Along organizzato da Please Another Book.
Sono una grandissima fan di Mirya e delle sue storie e Di carne e di carta rappresenta al meglio la particolarità di questa scrittrice. Non sono una critica letteraria, per cui non potrò essere tecnica nel mio commento, ma sono una persona che legge tanto, per cui so quando un libro mi piace e quando no. E questo libro mi piace parecchio. Aldilà della storia, che è costruita bene, sviluppata in modo semplice e originale, senza mai scadere nel "già visto, già letto". Aldilà dei personaggi che sono sempre credibili e veri e che ti fanno venire voglia di avere una Chiara come insegnante, perchè se al liceo avessi avuto una professoressa così appassionata e umana, probabilmente sarebbe stato tutto diverso. Ti fanno venire voglia di avere una Alessandra come amica, con la sua filosofia basata sulle canzoni degli Abba e con le sue insicurezze. Un Sivieri come compagno di banco, perchè le interminabili mattine a scuola sarebbero state molto più divertenti. Aldilà di tutto ciò, che ha comunque una grossa importanza, il motivo per cui consiglio sempre ciò che scrive Mirya è per il modo in cui scrive. E non sto parlando solo della grammatica, che è sempre perfetta, ma proprio dello stile coinvolgente, appassionante e vivo con cui riesce a raccontare qualsiasi cosa. Dopo aver letto le prime righe ti sembra di essere catapultato all'interno del libro. E non riesci più a staccarti dalle pagine, vieni trascinato in questo viaggio che speri non finisca. E secondo me questa è la cosa più importante.
Per cui leggetelo, leggetelo, leggetelo e non ve ne pentirete assolutamente.
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January 10, 2019
Rilettura: a distanza di anni ho riletto Di Carne e di Carta in occasione dell'iniziativa Libro Giramondo, organizzata da Mirya. Che dire, se non che Di Carne e di Carta si è riconfermato uno dei miei libri preferiti.
Ho già trascritto in un taccuino una ventina di pagine di citazioni, ma penso che a questa volta fotocopierò alcune pagine del libro da appendere, perchè la capacità di Mirya non è solo quella di scrivere storie che ti annientano, che ti fanno mettere in discussione il mondo che ti circonda, ma soprattutto quella di trasmettere degli insegnamenti, di dare delle "lezioni di vita".
**
Dopo aver scoperto Mirya su efp, di carne e di carta è diventata una droga. Ho atteso con ansia la pubblicazione di ogni capitolo, non riuscendo più a farne a meno.
Ogni volta che mi sentivo giù, prendevo un capitolo a caso e mi mettevo a leggere. Penso di aver riletto la storia 5 o 6 volte oramai.
Con gli Abba in sottofondo, mi immergevo in questo universo di metafore dantesche, rimanendo sempre più affascinata dalla profondità di ogni personaggio, dalle sfaccettature del loro carattere e dal percorso intrapreso da ognuno di loro.
Quindi ora non posso che acquistarne il libro, che ha detta dell'autrice è stato revisionato e in qualche modo alleggerito rispetto alla storia che si trova su efp.
Ve lo consiglio spassionatamente. Fidatevi, non ne rimarrete delusi.
Profile Image for Jessica.
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July 26, 2016
Devo dare quattro stelle perché... Beh, non posso urlare al capolavoro assoluto, ma è un prezioso e bellissimo gioiello che porterò nel cuore per molto tempo, per una serie di motivi - uno dei quali è che leggendo questo libro ho avuto di nuovo la giusta carica per riprendere a scrivere come un tempo. Mi mancheranno Chiara e Leonardo, mi mancheranno le scenette comiche, mi mancheranno quelle citazioni (che sarò sincera a tratti erano fastidiose in altri no), mi mancherà questa storia. "Di carne e di carta" mi ha tenuto compagnia per un tempo relativamente lungo - la tentazione di finirlo in due giorni era tanta, ma il mio autocontrollo ha avuto la meglio - e mi dispiace averlo finito, mi dispiace aver portato a termine questo viaggio (perché di questo si tratta).
Beh... Lo so che quando devo recensire una cosa che mi è piaciuta ho il dono della sintesi, ma è perché voglio dirvi subito di andare a leggerlo e non stare qua a leggere cosa ne ho pensato io! Quindi forza, non cincischiate!
55 reviews3 followers
September 12, 2014
Non vorrei usare i soliti aggettivi banali per descrivere questo libro, perché Di Carne e di Carta non lo è affatto, banale, anzi! Una storia semplice che al suo interno contiene piccole perle di vita quotidiana: piccoli pezzetti di carne racchiusi in un libro di carta. Una medicina per chi è sopraffatto dalla carta (e se si è iscritti a GR è molto probabile che sia così!) e trascura la carne, un piccolo insegnamento per chi vive la carne troppo superficialmente, tralasciando la poesia della carta. Mirya ha uno stile brillante ironico ed originalissimo: adoro il riprendere frasi e parole lungo tutta la storia, così che, oltre alla trama, vi sia una continuità nella scrittura. E poi ci sono citazioni e riferimenti calzantissimi! Consiglio la lettura a chiunque voglia leggere una bellissima storia d'amore e non solo. A chiunque abbia voglia soprattutto di approfondire quel non solo.
Profile Image for Federica.
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June 29, 2014
Letto in occasione del LEONARDO READ ALONG dal 23 giugno al 13 luglio organizzato dal blog PLEASE ANOTHER BOOK.

Ok, lo so che dovevo leggere 7 capitoli a settimana ma come si fa?? Non sono riuscita a non farmi travolgere da questo mix di emozioni: ho riso, ho sofferto, ho avuto gli occhi a cuoricino (sopratutto nelle scene Ivano-Paula), ho avuto il cuore a pezzi ed ho sperato.
Scritto in modo divino e con citazioni di letteratura bellissime, per non parlare degli ABBA.

Ringrazio Anncleire per aver organizzato questo RA dove ho avuto il piacere di conoscere e eggere questo libro e mi scuso se non ho rispettato le scadenze, rimango comunque attiva per le citazioni e le domande a riguardo.
Profile Image for Erika Zini.
235 reviews22 followers
December 9, 2014
La prima cosa che mi ha colpito è che, nonostante stiamo parlando di un romanzo “rosa”, si tratta del libro meno romantico che abbia mai letto. Nulla contro i romanzi sdolcinati, si intenda, ma ho spesso l’idea che siano poco realistici, poco calati nella realtà, fin troppo persi dentro sogni di zucchero filato. Tanto eterei da costringermi ad abbandonarne la lettura. Di Carne e Di Carta, invece, sa essere romantico e al tempo stesso sobrio, realistico e fantasioso, divertente e (mannaggia a te, Mirya) commovente. Un’altalena di sentimenti che ti portano... http://www.wmbookblog.com/recensione-...
Profile Image for Annina_.
199 reviews
December 26, 2014
Avevo già avuto l'onore di leggere la ff anni fa... ed è stato emozionante leggere questa versione libro! Ho amato Leonardo & Chiara fin dall'inizio.. è stato un piacere rileggere questa bellissima storia.. non vedo l'h di leggere altri libri di Mirya.. lei è veramente una scrittrice con la S maiuscola, una garanzia.
Profile Image for Lisa.
1,583 reviews58 followers
July 17, 2017
Mein Leseexemplar habe ich im Austausch gegen eine ehrliche Rezension von Netgalley erhalten.

4,5 Sterne


Ich hab schon lange nicht mehr so eine gute und erwachsene Romanze gelesen. Mit erwachsen meine ich, dass die Autorin wusste, wovon sie schrieb. Sie weiß über Gefühle, Beziehungen, Freundschaften und Familie (und Literatur) Bescheid, sodass sie ganze Geschichte ganz authentisch und sehr realistisch wirkte.

Es fiel mir ganz leicht, mich mit Chiara, der Hauptperson, anzufreunden und auch mit ihrer besten Freundin Alessandra. Gemeinsam mit Chiara habe auch ich abwechselnd Leonardo geliebt und gehasst und anziehend gefunden, da Mirya Chiaras Gefühle mir sehr gut übermitteln konnte.
Ich fand die ganzen ABBA-Songs eine lustige Überraschung, ich hätte ehrlich nicht gedacht, wie treffend sie in romantischen, traurigen und dramatischen Situationen sein können.
Auch die Literaturverweise waren sehr passend; ich wusste zwar selbst nicht viel von der italienischen Literatur, kenne Dante und seine Werke beispielsweise auch nur vom Namen her, aber die Verweise wurden so gut erklärt und treffend in die Geschichte eingebaut.
Chiaras Schüler habe ich sehr lieb gewonnen, vor allem Sivieri, der ist so süß! Und so schlagfertig! Überhaupt haben alle Figuren mehrere gute Sprüche abgelassen, über die ich lachen musste.

Die Atmosphäre des Buches war auch ganz außerordentlich, ich konnte mir Ferrara gut vorstellen, wenn auch vielleicht zu romantisiert, ich war noch nie in Italien, ich kann nur auf Filme, Werbefotos oder Bücher zurückgreifen, doch dafür kann die Autorin ja nichts. Aber nach dieser schönen Geschichte hätte ich jetzt schon Lust, Urlaub in Italien zu machen.

Einzige Kritikpunkte wären, dass Alessandra, nachdem ihr Problem gelöst war und sie ihr Happy End hatte, von der Bildfläche verschwunden war. Sie tauchte in den letzten 15 % gar nicht mehr auf. Außerdem hab ich die Geschichte, soll heißen Chiaras Frustation über Leonardo und Leonardos Unfähigkeit Bezieungen einzugehen, an manchen Stellen als etwas langweilig und repetitiv empfunden.

Aber trotzdem sehr empfehlenswert!!
Profile Image for Ilaria.
350 reviews39 followers
September 9, 2014
Ecco l'ipotetico cast per questo stupendo libro ad opera mia e di Kikka!!

http://solekikka.wordpress.com/2014/0...

Facciamo lavorare il mio neurone buono e scriviamo la recensione a questo libro.

Voglio iniziare co questa frase:

"I libri dovrebbero dare istruzione, ma anche piacere".

Questo libro è capace di dare un po' di istruzione (molte opere letterarie sono citate tante volte e anche testi di canzoni) ed è capace di dare piacere (appassiona parecchio e lo vuoi leggere senza interruzioni).
E' completo. C'è la romance, la sagacia dei personaggi femminili, la stronzaggine del personaggio maschile, la saggezza delle donne e i drammi familiari.
Insegna a non annullare se stessi pur di andare avanti. Chiara lo fa per non perdere la propria personalità quando Leonardo le dice di cambiare la tua tesi di dottorato.
E' un libro completo.

Chiara, studentessa alla fine di dottorato e professoressa ad un liceo scientifico, si trova ad avere a che fare con Leonardo, assistente della professoressa di Chiara e suo nuovo professore per la tesi di dottorato. Tra loro è amore e odio, caldo e freddo, passione e aridità. Indovinate chi è tutto questo? Lui, ovvio. Poi dicono che le donne sono umorali. Certi uomini le battono, fidatevi.
Leonardo ha una vita programmata. Sin da piccolo era convinto che l'amore doveva andare solo in un modo, ma si troverà a fare i conti con la dura realtà e con Chiara.
I personaggi intorno, da Alessandra ad Angelo, da Sivieri alla Frezzoni, rendono questo libro allegro, spiritoso e fantastico da leggere, soprattutto le parti con Sivieri e quelle con Alessandra.

Quindi riassumendo. Va letto perchè è un libro completo. Ha tutto quello che serve. Amore, risate, liti, amicizia. Ha tutto. Ti cattura e ti impedisce di lasciarlo. DA. LEGGERE.
Profile Image for Arianna.
3 reviews3 followers
April 13, 2015
Che libro! Neache lo inizi e subito vieni trascinato nel vortice di questa storia di amore: l'amore tra un coppia, l'amore familiare, l'amore tra amici...un libro come non ne leggevo da un po': spiritoso, affascinante e con la capacità di strapparti un sorriso o addirittura un risolino dalla bocca.
La storia principale é il perfetto equilibrio tra sogni e realtà: la perfezione che tanto ci piacerebbe mischiata con i problemi quotidiani che ci troviamo ad affrontare. E intorno a questa trama si sviluppano e si definiscono personaggi e storie secondarie, che ci riportano alla realtà di tutti i i giorni e nei quali ritroviamo continuamente un nostro amico o una situazione analoga a quella che stiamo vivendo.
Ho amato, atteso e temuto ogni momento di questo libro, piangendo e ridendo con la protagonista, innamorandomi a ogni pagina dei personaggi e imparando a conoscerli, per poi voltare pagina e scoprire qualcosa di nuovo.
In alcune parti forse un pelino sdolcinato, ma giusto quel tanto che in fondo é necessario in un romanzo rosa...
Quando ho ricevuto questo libro come parte del concorso First Reads di Goodreads, non sapevo cosa aspettarmi, pensavo di aver appena ricevuto uno dei soliti romanzi rosa, sdolcinati e prevedibili...invece anche io, che da questo punto mi ritengo abbastanza critica, l'ho apprezzato enormemente!
Spero pretso di leggere un libro come questo che sappia farmi sorridere!
Profile Image for Laura Noi.
579 reviews18 followers
July 1, 2015
Bellissima lettura. Merita davvero perchè è una di quelle storie che si scava un angolino nel tuo cuore e lì rimane.

Questo amore tra Chiara e Leonardo, queste due anime che si incontrano/scontrano perpetuamente per affrontare quello che è un amore di carne, una persona fisica, reale, concreta. In contrapposizione all'amore di carta, quello che tutte noi lettrici abbiamo provato e desideriamo provare continuamente, quell'amore folle per dei personaggi che non esistono ma che comunque ci entrano dentro e ci trasmettono emozioni.

La scrittura è ottima, la trama scorre veloce e non è mai scontata. Mi dispiace solo non avere il cartaceo perchè è uno di quei libri da sottolineare e rileggere.

Eccezionale l'amore che Chiara nutre per il suo lavoro: l'insegnamento. Se gli insegnanti "di carne" mettessero anche solo la metà dell'amore di Chiara nel loro lavoro, la passione, la tenacia, penso che la scuola sarebbe un luogo migliore. Nel mio percorso solo una volta ho incontrato un'insegnante così, una persona che mi ha trasmesso l'amore per la lettura e per la scrittura e mi ha fatto capire che lo studio non è fine a se stesso ma è libertà e consapevolezza e continua crescita. Eppure una volta sola tra medie, superiori e università è davvero troppo poco. Bisogna mettere amore in tutto quello che si fa, soprattutto quando ci si relaziona con delle vite umane.

Detto ciò, leggete questo libro!!
Profile Image for Dana Loo.
767 reviews6 followers
October 18, 2015
Romanzo che presenta un originale impianto narrativo, colto e sofisticato. Sicuramente l'autrice nn è una sprovveduta, anzi! Sfrutta benissimo le sue conoscenze letterarie creando interessanti similitudini e parallelismi. Però la storia in sé nn mi ha coinvolto più di tanto. L'ho trovata snervante, a tratti noiosa, anche poco verosimile e "naive" per quanto riguarda alcune dinamiche comportamentali dei protagonisti. Lui un personaggio di carne con un cuore di carta, pieno di contraddizioni, immaturo, incoerente, sprovveduto, confuso,insomma indigesto.Solo verso la fine ho provato un po' di comprensione e compassione per Leonardo. Quando, durante la cena di Natale, (che poi prende connotazioni "pasquali") scopre di essere stato ingannato da quei genitori che riteneva perfetti, idealizzando fino alla soglia dei 30 anni la loro unione, l'idea di un matrimonio e di un rapporto perfetto, la cui continua ricerca lo avevo poi portavo alle sue attuali paranoie. A Chiara riconosco qualche qualità: l'intelligenza, la tenacia, il tentativo di comprenderlo, arrivando quasi a psicanalizzarlo, perfino irretirlo per smuoverlo un po'. Personalmente lo avrei mandato a quel paese... Il personaggio più simpatico? Paula, la cognata di Leonardo.
" E che palle con questo Dante!!...Ma non potete fare a meno di lui per una volta??" :D
E per ultimo, detesto la parola "ragazzina " ! :p
Profile Image for Frency  camminando tra le pagine .
629 reviews56 followers
November 28, 2014
per leggere la recensione completa visita il mio blog: http://camminando-tra-le-pagine.blogs...

...Ho apprezzato davvero tanto questo romanzo.
Questo romanzo è un piccolo capolavoro. È una storia tutto sommato semplice, una storia di carta ma che racchiude dentro di se tante verità di carne.
L’autrice ha un ottima penna – il suo stile di scrittura risulta scorrevole, incalzante, brillante e ironico trascina il lettore pagina dopo pagina tra una citazione degli ABBA e i numerosi riferimenti a Dante e ad altri grandi autori della letteratura italiana, la sua narrazione risulta fluida e il romanzo si legge tutto d’un fiato.
Numerose sono le battute divertenti ma allo stesso pungenti che si scambiano i due protagonisti – in più occasione i loro dialoghi divertenti mi hanno strappato un sorriso o una sonora risata.
“Di carne e di carta” è un piccolo capolavoro. Un romanzo che ti intrappola tra le sue pagine e ti trascina in una girandola di emozioni e non ti lascia andare fino a che non si giunge alla parola fine. E una volta terminato rimane nel cuore del lettore un dolcissimo ricordo.
Consiglio a tutti questo romanzo.

Profile Image for vosa.
34 reviews21 followers
August 12, 2015
¡Adoro mucho esta historia! Si bien la leo gracias a una gran traducción, me transmite la belleza de las palabras de Mirya.
Amo mucho cuando Chiara describe a su mundo de papel, a sus personajes e ideales. Me identifico un poco con ella en ese aspecto (y en otras partes de su personalidad también). Su forma de describirlo es tan bello <3
Los juegos de palabras que hace la autora, ¿cómo hace? Jaja. A penas yo puedo poner dos palabras juntas y que me queden bien (?) Ok, exagero. Pero me encanta estas relaciones, que aparecen en diferentes capítulos incluso.
¡Debo agregar que la familia de círculos me enloquecen! Me provocarán una crisis. Hace rato que me habría alejado, no sé como hace Chiara!
Aun tengo mucho por leer, pero ya la adoro.
Profile Image for Lily Pis.
389 reviews61 followers
October 17, 2015
"Ogni notte il mio mondo di carta mi insegnava altre cose, mi dipingeva universi lontani eppure così vicini che mi pareva di poterli toccare anche con il corpo dolorante, mi raccontava di esseri umani che sapevano quello che provavo e mi assicurava che c'era anche altro da provare, mi sussurrava una buonanotte in cui non avrei rivissuto la mia giornata, ma quella di mille altre esistenze correlate alla mia."
Davvero carino: per una volta ho appoggiato pienamente la protagonista e molto meno il protagonista. Comunque sia è una lettura molto veloce e scorrevole. Un NA diverso dal solito per fortuna! Consigliato!
Profile Image for C..
8 reviews
September 9, 2015
Di carne e di carta è una piccola perla in quel mondo che è il self publishing, scritto bene, fresco, ironico, divertente e con tanti spunti di riflessione. Ci accompagna nell'intera vicenda Chiara, la nostra protagonista innamorata della letteratura e di Dante, che si scontra con Leonardo, altro studioso di Dante, indisponente, antipatico! E ci troviamo di fronte l'immaturità sentimentale, l'inesperienza, la vita, a volte nella e a volte brutta.
Consigliatissimo e recensito sul mio blog parolefidate.blogspot.it
Profile Image for Chiarar.
147 reviews6 followers
January 7, 2015
Letto con il #PABLeoRA (all'incirca, visto che l'ho finito oggi!).
Mirya ha fatto centro; la rilettura di questa fanfiction rivista mi ha emozionato quanto la prima volta che l'ho letta su efp.
Mi ha fatto venir voglia di rivedere "Mamma mia", rileggere "Novecento", guardare di nuovo "Il club delle prime mogli"...e di trovare Leonardo, per odiarlo e amarlo!
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