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Usciti di Senna
Maline, ex reporter d’assalto dal passato turbolento, fa ora la giornalista al "SeinoMarin", un settimanale di Rouen a media tiratura. Rientra nei suoi compiti recensire l’Armada, spettacolare manifestazione che si svolge ogni cinque anni in cui i più bei velieri delle marine militari di tutto il mondo – per l’Italia l’Amerigo Vespucci – si ritrovano a Rouen e da lì scendono il corso della Senna fino a Le Havre: una sontuosa parata che si snoda per decine di chilometri tra le anse e i meandri del grande fiume navigabile e richiama sugli argini milioni di spettatori entusiasti. Un lavoro come tanti, non particolarmente interessante. Almeno fino a quando un marinaio messicano non viene assassinato in circostanze a dir poco misteriose. Il commissario Paturel, che si occupa del caso, pensa a un delitto passionale o a una rissa tra marinai, e gli indizi sembrano dargli ragione. Sarà Maline a scoprire lo strano intreccio che c’è tra l’omicidio in apparenza banale e il bottino dei pirati della Senna, mitico tesoro che da secoli sarebbe nascosto da qualche parte nei meandri del fiume. Ma la sua scoperta non fa che infittire il mistero e trasformare un’indagine di routine in un’aggrovigliata matassa.
480 pages, Paperback
First published January 1, 2008
178 people are currently reading
519 people want to read
About the author
Michel Bussi
90 books1,479 followersMichel Bussi est un auteur et politologue français, professeur de géographie à l'université de Rouen. Il est spécialiste de géographie électorale.
Michel Bussi is one of France's most celebrated crime authors. The winner of more than 15 major literary awards, he is a professor of geography at the University of Rouen and a political commentator. After the Crash, his first book to appear in English, will be translated into over twenty languages.
Michel Bussi is one of France's most celebrated crime authors. The winner of more than 15 major literary awards, he is a professor of geography at the University of Rouen and a political commentator. After the Crash, his first book to appear in English, will be translated into over twenty languages.
Ratings & Reviews
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Community Reviews
Displaying 1 - 30 of 75 reviews
June 9, 2020
Come sempre - per me - iniziare un libro di Bussi comporta l'impossibilità di staccarsi da quelle pagine che tengono incollato il lettore alla trama con un'avidità che non so spiegare.
Assolutamente mai un momento di "calo" della tensione, e finale sorprendente!
Assolutamente mai un momento di "calo" della tensione, e finale sorprendente!
January 12, 2022
Dal ritmo serrato (nulla a che vedere con Ninfee nere) Bussi con questo libro non sbaglia un colpo, un mix perfetto tra leggenda e realtà in cui una colorata e movimentata Rouen fa da sfondo ad una catena di delitti...
Grandiosa l'ambientazione e la ricerca storica alle spalle...e ancora una volta...nulla è come sembra!
Grandiosa l'ambientazione e la ricerca storica alle spalle...e ancora una volta...nulla è come sembra!
October 8, 2021
Un giallo affascinante, forse meno complicato rispetto ad altri gialli di Bussi, ma con l'ambientazione meravigliosa della città di Rouen durante l'Armada, ovvero l'evento in cui i velieri delle marine militari provenienti da tutto il mondo sfilando sulla Senna per dieci giorni, all'incirca ogni quattro/sei anni (l'ultima si è svolta nel 2019 e la prossima sarà nel 2023... e ci sto facendo un pensierino)
La polizia e la giornalista Maline Abruzze (una donna dalla storia tormentata, collegata al Mali e a una sciagura mai riportata da nessun giornale internazionale) indagano sulla morte di un giovane cadetto messicano trovato con la gola squarciata vicino alla sua nave, la Cuauhtémoc
con cinque diversi tatuaggi, ma quello dell'aquila, che lo rappresenta, è stato marchiato a fuoco con un simbolo particolare, come se quello fosse un segno di spunta.
Questo fa sospettare che potrebbero esserci altre vittime tra i giovani cadetti partecipanti all'Armada e tutta la polizia di Rouen, con l'aiuto di Maline, cercando di individuarli prima che sia troppo tardi.
Questa volta ero arrivata al colpevole un po' prima del disvelamento, anche perché Bussi lascia pesanti indizi che fanno scartare diversi sospetti, ma ho apprezzato moltissimo questo giallo, soprattutto perché, come al solito, si vede tutta la capacità descrittiva da insegnante di Geografia di Bussi. E qui siamo sulla Senna e a Rouen in particolare, a casa sua praticamente.
La polizia e la giornalista Maline Abruzze (una donna dalla storia tormentata, collegata al Mali e a una sciagura mai riportata da nessun giornale internazionale) indagano sulla morte di un giovane cadetto messicano trovato con la gola squarciata vicino alla sua nave, la Cuauhtémoc
con cinque diversi tatuaggi, ma quello dell'aquila, che lo rappresenta, è stato marchiato a fuoco con un simbolo particolare, come se quello fosse un segno di spunta.
Questo fa sospettare che potrebbero esserci altre vittime tra i giovani cadetti partecipanti all'Armada e tutta la polizia di Rouen, con l'aiuto di Maline, cercando di individuarli prima che sia troppo tardi.
Questa volta ero arrivata al colpevole un po' prima del disvelamento, anche perché Bussi lascia pesanti indizi che fanno scartare diversi sospetti, ma ho apprezzato moltissimo questo giallo, soprattutto perché, come al solito, si vede tutta la capacità descrittiva da insegnante di Geografia di Bussi. E qui siamo sulla Senna e a Rouen in particolare, a casa sua praticamente.
October 1, 2020
La storia ha del potenziale, peccato per l'esecuzione: personaggi a volte al limite del caricaturale, soluzioni narrative banali e inverosimili. Lo stile lascia molto a desiderare (reato di abuso di punto esclamativo).
April 1, 2021
Premessa: credo di aver bisogno di una paura dai thriller.
Bussi è sempre in forma, ha il suo stile inconfondibile, adoro la vena romantica sempre presente e la storia è veramente strutturata.
I luoghi citati sono sempre la parte migliore dei romanzi di Michel Bussi, professore di geografia, che ti fa vedere il mondo (in particolare la sua amata Normandia) come una grande mappa del tesoro.
Personalmente non mi ha fatto impazzire la scelta stilistica di narrazione della storia: non ho indovinato l'assassino ma non ho sentito alcuna suspence.
È un romanzo godibile, in fin dei conti.
Bussi è sempre in forma, ha il suo stile inconfondibile, adoro la vena romantica sempre presente e la storia è veramente strutturata.
I luoghi citati sono sempre la parte migliore dei romanzi di Michel Bussi, professore di geografia, che ti fa vedere il mondo (in particolare la sua amata Normandia) come una grande mappa del tesoro.
Personalmente non mi ha fatto impazzire la scelta stilistica di narrazione della storia: non ho indovinato l'assassino ma non ho sentito alcuna suspence.
È un romanzo godibile, in fin dei conti.
April 26, 2021
Très curieuse de lire ce roman se déroulant dans la vallée de la Seine, là où je vis, mais aussi sur les quais de Rouen lors de la célèbre Armada ! C'était comme fermer les yeux pour visualiser toutes les scènes (les crimes en moins). J'avoue que c'était le côté sympa de cette lecture.
Pour le reste, Bussi propose un roman astucieux et entraînant. Il mêle suspense et aventure avec une chasse au trésor riche en rebondissements. On a beau se méfier, l'auteur parvient toujours à nous surprendre !
Le rythme est bon et l'écoute très distrayante.
3.5 ⭐
Pour le reste, Bussi propose un roman astucieux et entraînant. Il mêle suspense et aventure avec une chasse au trésor riche en rebondissements. On a beau se méfier, l'auteur parvient toujours à nous surprendre !
Le rythme est bon et l'écoute très distrayante.
3.5 ⭐
June 28, 2020
È uno dei libri più belli che abbia letto in questi mesi. Le sue pagine sembrano contenere tutti gli ingredienti letterari indispensabili per generare quello che non stenterei a definire il giallo perfetto.
Una trama ben strutturata, personaggi ben caratterizzati e descrizioni favolose, “Usciti di Senna” oltre ad essere un giallo stupendo, sembra essere una bellissima dichiarazione d’amore alla Normandia e alla città di Rouen.
Una trama ben strutturata, personaggi ben caratterizzati e descrizioni favolose, “Usciti di Senna” oltre ad essere un giallo stupendo, sembra essere una bellissima dichiarazione d’amore alla Normandia e alla città di Rouen.
August 18, 2017
D'habitude amatrice des romans de Michel Bussi La je n'ai pu rentrer dans l'intrigue. Trop fouillis pour moi: j'avais du mal à suivre, capter les différents retournements.
De manière générale je ne crois pas que l'histoire m'ai plus
De manière générale je ne crois pas que l'histoire m'ai plus
November 12, 2021
Originale, avvincente, intrigante. Bussi si conferma uno scrittore eccellente.
June 8, 2023
Finito ma la storia non mi ha minimamente catturata.
December 15, 2021
Trywialna historia w przeciętnym wykonaniu. Ocena nieco wyższa z uwagi na wspomniany w powieści Dar Młodzieży. ;-)
October 18, 2024
Ho letto velocemente (quasi in diagonale), per evitare di perire causa sbadigli. Bah.
December 22, 2024
Mettere dei pirati in un giallo e raggiungere la perfezione cheeeck!
September 13, 2025
UN GIALLISTA STUPEFACENTE
Nonostante l'ambiguità del finale, questo thriller non ha fatto che confermare la stupefacente abilità di Bussi come giallista. Vicoli ciechi, colpi di scena, indizi fuorvianti, prove schiaccianti ma inverosimili: l'autore combina questo e molto altro per costruire una vicenda appassionante e capace di destare una curiosità crescente, la quale si placa solo in corrispondenza della brillante soluzione finale.
Come al solito, poi, i personaggi (investigatori e non) si guadagnano immediatamente la simpatia del lettore, anche per i vivaci dialoghi di cui sono protagonisti, i quali rendono la narrazione ancora più movimentata e creano l'atmosfera perfetta per una crime story - ansiogena ed incalzante.
Molto affascinante anche il contesto, che unisce le avventurose storie dei pirati ad una fedele ed interessante riproduzione dell'Armada di Rouen.
Nonostante l'ambiguità del finale, questo thriller non ha fatto che confermare la stupefacente abilità di Bussi come giallista. Vicoli ciechi, colpi di scena, indizi fuorvianti, prove schiaccianti ma inverosimili: l'autore combina questo e molto altro per costruire una vicenda appassionante e capace di destare una curiosità crescente, la quale si placa solo in corrispondenza della brillante soluzione finale.
Come al solito, poi, i personaggi (investigatori e non) si guadagnano immediatamente la simpatia del lettore, anche per i vivaci dialoghi di cui sono protagonisti, i quali rendono la narrazione ancora più movimentata e creano l'atmosfera perfetta per una crime story - ansiogena ed incalzante.
Molto affascinante anche il contesto, che unisce le avventurose storie dei pirati ad una fedele ed interessante riproduzione dell'Armada di Rouen.
November 9, 2020
Un classico giallo, poliziesco, con tanto di giornalista che investiga, misteri che vengono da epoche lontane e, soprattutto, la città di Rouen. Bussi stesso, nelle note finali, chiarisce di aver voluto rendere omaggio alla manifestazione dell'Armada, che ogni cinque anni porta nella città normanna i più bei velieri del mondo. Non c'è quell'originalità e inventiva che ha caratterizzato altri libri che ho letto di Bussi, ma è stata comunque una lettura piacevole.
April 20, 2018
Pour quelle raison un polar vous accroche moins qu'un autre ? Celui-ci, pourtant bien documenté si j'en juge par la note finale de l'auteur, ne m'a pas passionnée !
February 11, 2020
This is the third novel by Michel Bussi which I have read partly as a relatively painless way of practising my French, but also because I was so impressed by the originality and ingenuity of “Nymphéas Noirs”.
Trademark features of his works seem to be a strong sense of place to which one can readily relate from firsthand experience, or simply by googling images, and development of some historical theme to trigger or embellish a modern-day crime. In this case we have the Seine at Rouen as the setting for the excitement and visual feast of the “Armada”, the five yearly display of sailing ships from around the world which draws millions of visitors. This is a cue for tales of the pirates, buccaneers-cum-explorers from the past with their “chasse-partie” codes of honour, and dreams of utopia to be funded by booty which too often ended up lost overboard or stolen, to tantalise modern treasure hunters. Added to the mix are the quaint half-timbered houses of Rouen’s historic centre, including the macabre symbols of the plague carved into the ancient beams of the “aître” of Saint-Maclou, together with, in nearby Villequiers in a meander of the Seine, the statue of Victor Hugo, head in hand, and the remarkable stained glass church window portraying pirates boarding a ship.
With the Armada in full swing, a charismatic young Mexican sailor is found stabbed to death, his body marked with five curious tattoos (of a tiger, shark, crocodile etcetera), and branded with a hot iron. Led by Commissaire Gustav Parturel, who had banked on a crime-free period in which to enjoy the Armada with his two young children, the police make heavy weather of what soon becomes an escalating conundrum. Due to a mixture of foolhardy risk-taking and improbable luck, highly sexed journalist Maline Abruzze obtains vital information to help them to identify the arch-villain and avert a worse tragedy.
This may well sound a little hackneyed and corny. Certainly, the characters tend to be either stereotypes like the irascible Parturel whose family life has broken down under the pressure of his devotion to solving crime, or highly caricatured, such as the impossibly handsome Olivier Levasseur (named after a pirate ancestor, needless to say), Director of Press Relations for the Armada, whom the supposedly liberated Maline sets out to seduce before he can take the initiative himself.
The highly contrived and at times rather tediously written plot, with its stilted dialogues, relies heavily on coincidences, people arriving simultaneously at the same spot, or on highly implausible events which it would create too many spoilers to reveal. It is formulaic in revealing early on a mysterious puppet-master with a female accomplice, and in following the clichéd path to a climax in which he brags about his crimes (just in case we had failed to work them out) with arrogant complacency before carrying out his planned coup de grâce.
The novel seems to be mainly highly rated, presumably by those who in their addiction to crime thrillers are prepared to overlook these shortcomings, but I think that my secondhand copy of “Maman à tort” may well be my last Bussi novel.
Trademark features of his works seem to be a strong sense of place to which one can readily relate from firsthand experience, or simply by googling images, and development of some historical theme to trigger or embellish a modern-day crime. In this case we have the Seine at Rouen as the setting for the excitement and visual feast of the “Armada”, the five yearly display of sailing ships from around the world which draws millions of visitors. This is a cue for tales of the pirates, buccaneers-cum-explorers from the past with their “chasse-partie” codes of honour, and dreams of utopia to be funded by booty which too often ended up lost overboard or stolen, to tantalise modern treasure hunters. Added to the mix are the quaint half-timbered houses of Rouen’s historic centre, including the macabre symbols of the plague carved into the ancient beams of the “aître” of Saint-Maclou, together with, in nearby Villequiers in a meander of the Seine, the statue of Victor Hugo, head in hand, and the remarkable stained glass church window portraying pirates boarding a ship.
With the Armada in full swing, a charismatic young Mexican sailor is found stabbed to death, his body marked with five curious tattoos (of a tiger, shark, crocodile etcetera), and branded with a hot iron. Led by Commissaire Gustav Parturel, who had banked on a crime-free period in which to enjoy the Armada with his two young children, the police make heavy weather of what soon becomes an escalating conundrum. Due to a mixture of foolhardy risk-taking and improbable luck, highly sexed journalist Maline Abruzze obtains vital information to help them to identify the arch-villain and avert a worse tragedy.
This may well sound a little hackneyed and corny. Certainly, the characters tend to be either stereotypes like the irascible Parturel whose family life has broken down under the pressure of his devotion to solving crime, or highly caricatured, such as the impossibly handsome Olivier Levasseur (named after a pirate ancestor, needless to say), Director of Press Relations for the Armada, whom the supposedly liberated Maline sets out to seduce before he can take the initiative himself.
The highly contrived and at times rather tediously written plot, with its stilted dialogues, relies heavily on coincidences, people arriving simultaneously at the same spot, or on highly implausible events which it would create too many spoilers to reveal. It is formulaic in revealing early on a mysterious puppet-master with a female accomplice, and in following the clichéd path to a climax in which he brags about his crimes (just in case we had failed to work them out) with arrogant complacency before carrying out his planned coup de grâce.
The novel seems to be mainly highly rated, presumably by those who in their addiction to crime thrillers are prepared to overlook these shortcomings, but I think that my secondhand copy of “Maman à tort” may well be my last Bussi novel.
May 16, 2025
Con Usciti di Senna, pubblicato in Italia da Edizioni E/O, Michel Bussi torna a propone un giallo che non si limita all'indagine poliziesca, ma costruisce un intricato viaggio nell’identità, nella memoria collettiva e nel potere evocativo dei luoghi. Ambientato nella città di Rouen durante l’Armada — l’imponente raduno quinquennale di velieri storici provenienti da tutto il mondo — il romanzo si snoda come una mappa nascosta tracciata tra le acque della Senna, luogo mitico e custode silenzioso di antichi segreti.
La trama, nella sua essenza, è semplice e classica: il ritrovamento di un giovane marinaio messicano morto, il suo corpo decorato da enigmatici tatuaggi, innesca un’indagine che si dipana tra misteri recenti e leggende secolari. Ma Bussi, fedele alla sua cifra stilistica, la carica di numerosi livelli di lettura, trasformando l'intreccio lineare in un labirinto narrativo dove ogni svolta suggerisce nuove domande sul passato e sul presente.
I protagonisti principali — il commissario Ludovic Paturel, uomo stanco e sornione, e la giovane giornalista Maline Abruzze, afflitta da un senso di colpa mai sopito — incarnano due modi diversi di affrontare il mistero: razionalità contro istinto, cinismo contro passione. La loro interazione, ora collaborativa ora conflittuale, dona vitalità alla narrazione e arricchisce la costruzione psicologica del romanzo.
Dal punto di vista stilistico, Bussi adotta una prosa limpida, quasi cinematografica, capace di evocare immagini vivide senza cedere mai al compiacimento descrittivo. Il ritmo è scandito da capitoli brevi, a tratti sincopati, che alternano momenti d’azione a riflessioni più intime, mantenendo costante la tensione narrativa. L'abilità di Bussi sta soprattutto nel saper intrecciare l’indagine poliziesca con una dimensione quasi onirica, che emerge nei richiami alle leggende marinare, ai tesori nascosti, alle storie di pirati che popolano la tradizione orale normanna.
L’ambientazione è forse il vero protagonista del romanzo. Rouen, con le sue architetture gotiche, le sue strade brulicanti di visitatori, e soprattutto la Senna — fiume di vita e di morte — diventa un personaggio a sé, capace di mutare umori e significati. In questo senso, Usciti di Senna si inserisce nella tradizione dei romanzi "d'acqua", in cui il paesaggio naturale non è semplice sfondo, ma metafora della complessità emotiva e morale dei personaggi.
Tematicamente, il romanzo esplora il rapporto tra memoria personale e memoria storica. La morte del marinaio e la caccia al presunto tesoro servono da pretesto per riflettere su come i miti plasmino l'identità di una comunità, su come la verità storica sia spesso sommersa da strati di leggenda, proprio come i fondali della Senna celano resti di epoche dimenticate.
Rispetto ad altre opere di Bussi, come l'acclamato Ninfee nere o il più giocoso Tempo assassino, Usciti di Senna si distingue per una maggiore immediatezza narrativa, a scapito forse di quella raffinatezza strutturale che caratterizzava i suoi romanzi più ambiziosi. Qui l'autore sembra privilegiare il piacere della narrazione avventurosa, senza però rinunciare a una sottile riflessione sul tempo, sull'oblio e sulla verità.
Unica nota parzialmente dolente: alcuni personaggi secondari appaiono talvolta troppo caricaturali, quasi al limite della macchietta, una scelta forse dettata dall’esigenza di rendere più movimentato e accessibile il racconto, ma che può risultare stonata per il lettore più esigente.
In conclusione, Usciti di Senna è un romanzo che conferma la versatilità di Michel Bussi: capace di costruire trame avvincenti senza rinunciare a offrire spunti di riflessione più profondi. Un libro che si legge d’un fiato, ma che, come il fiume che lo attraversa, continua a scorrere nella mente del lettore molto tempo dopo averne chiusa l’ultima pagina.
Consigliato a chi ama il giallo d'atmosfera, le ambientazioni ricche di fascino e i romanzi che sanno intrecciare mistero e malinconia.
La trama, nella sua essenza, è semplice e classica: il ritrovamento di un giovane marinaio messicano morto, il suo corpo decorato da enigmatici tatuaggi, innesca un’indagine che si dipana tra misteri recenti e leggende secolari. Ma Bussi, fedele alla sua cifra stilistica, la carica di numerosi livelli di lettura, trasformando l'intreccio lineare in un labirinto narrativo dove ogni svolta suggerisce nuove domande sul passato e sul presente.
I protagonisti principali — il commissario Ludovic Paturel, uomo stanco e sornione, e la giovane giornalista Maline Abruzze, afflitta da un senso di colpa mai sopito — incarnano due modi diversi di affrontare il mistero: razionalità contro istinto, cinismo contro passione. La loro interazione, ora collaborativa ora conflittuale, dona vitalità alla narrazione e arricchisce la costruzione psicologica del romanzo.
Dal punto di vista stilistico, Bussi adotta una prosa limpida, quasi cinematografica, capace di evocare immagini vivide senza cedere mai al compiacimento descrittivo. Il ritmo è scandito da capitoli brevi, a tratti sincopati, che alternano momenti d’azione a riflessioni più intime, mantenendo costante la tensione narrativa. L'abilità di Bussi sta soprattutto nel saper intrecciare l’indagine poliziesca con una dimensione quasi onirica, che emerge nei richiami alle leggende marinare, ai tesori nascosti, alle storie di pirati che popolano la tradizione orale normanna.
L’ambientazione è forse il vero protagonista del romanzo. Rouen, con le sue architetture gotiche, le sue strade brulicanti di visitatori, e soprattutto la Senna — fiume di vita e di morte — diventa un personaggio a sé, capace di mutare umori e significati. In questo senso, Usciti di Senna si inserisce nella tradizione dei romanzi "d'acqua", in cui il paesaggio naturale non è semplice sfondo, ma metafora della complessità emotiva e morale dei personaggi.
Tematicamente, il romanzo esplora il rapporto tra memoria personale e memoria storica. La morte del marinaio e la caccia al presunto tesoro servono da pretesto per riflettere su come i miti plasmino l'identità di una comunità, su come la verità storica sia spesso sommersa da strati di leggenda, proprio come i fondali della Senna celano resti di epoche dimenticate.
Rispetto ad altre opere di Bussi, come l'acclamato Ninfee nere o il più giocoso Tempo assassino, Usciti di Senna si distingue per una maggiore immediatezza narrativa, a scapito forse di quella raffinatezza strutturale che caratterizzava i suoi romanzi più ambiziosi. Qui l'autore sembra privilegiare il piacere della narrazione avventurosa, senza però rinunciare a una sottile riflessione sul tempo, sull'oblio e sulla verità.
Unica nota parzialmente dolente: alcuni personaggi secondari appaiono talvolta troppo caricaturali, quasi al limite della macchietta, una scelta forse dettata dall’esigenza di rendere più movimentato e accessibile il racconto, ma che può risultare stonata per il lettore più esigente.
In conclusione, Usciti di Senna è un romanzo che conferma la versatilità di Michel Bussi: capace di costruire trame avvincenti senza rinunciare a offrire spunti di riflessione più profondi. Un libro che si legge d’un fiato, ma che, come il fiume che lo attraversa, continua a scorrere nella mente del lettore molto tempo dopo averne chiusa l’ultima pagina.
Consigliato a chi ama il giallo d'atmosfera, le ambientazioni ricche di fascino e i romanzi che sanno intrecciare mistero e malinconia.
September 27, 2018
Well, what a difference from "Code Lupin" by Bussi which I read recently. This book has an exciting plot, an interesting and varied cast of characters, endless false leads in figuring out the real motivation for the crime (no spoiler here!). It was a real page turner, and so much fun to read. It encouraged me to consider reading more Bussi, which I did not plan after "Code Lupin", and only read this one because I had purchased it simultaneously with Code Lupin. Bussi has got some writing chops!!!
While I have never been in Normandie, his evocation of this historically important part of France is almost dreamy, both in this and the "Lupin" book. He knows his area and loves it.
The things that keep me from giving this book 5 stars, which it otherwise deserves are two: first, I'm not totally convinced by the motivation for the crimes. And more annoying, some really sloppy editing. First, he refers to Mexico as South America and Mexicans as South Americans. First of all, I cannot believe an educated Frenchmen has never seen a map of the Western Hemisphere. There is nobody who calls Mexico part of South America. Secondly, there are a few simple phrases, REALLLLLY simple phrases, that he got wrong. Considering Spain and France share a long border together, I find it hard to believe nobody in France can speak Spanish or nobody in Spain can speak French, at least enough to correct these simple sentences. To me it reeks of arrogance and disrespect. Bussi is ignorant, and his editors just don't care. I have nothing against literary license: if you want to invent a new town in Mexico, or invent some esoteric term, go ahead. But considering how important it is to Bussi that all his references to Normandie are real and true (except the name of one bar, as he takes pains to point out in the afterword), it is the height of arrogance to feel that whatever he says about other places or people doesn't matter. Having said that, I will probably read more Bussi in the future.
While I have never been in Normandie, his evocation of this historically important part of France is almost dreamy, both in this and the "Lupin" book. He knows his area and loves it.
The things that keep me from giving this book 5 stars, which it otherwise deserves are two: first, I'm not totally convinced by the motivation for the crimes. And more annoying, some really sloppy editing. First, he refers to Mexico as South America and Mexicans as South Americans. First of all, I cannot believe an educated Frenchmen has never seen a map of the Western Hemisphere. There is nobody who calls Mexico part of South America. Secondly, there are a few simple phrases, REALLLLLY simple phrases, that he got wrong. Considering Spain and France share a long border together, I find it hard to believe nobody in France can speak Spanish or nobody in Spain can speak French, at least enough to correct these simple sentences. To me it reeks of arrogance and disrespect. Bussi is ignorant, and his editors just don't care. I have nothing against literary license: if you want to invent a new town in Mexico, or invent some esoteric term, go ahead. But considering how important it is to Bussi that all his references to Normandie are real and true (except the name of one bar, as he takes pains to point out in the afterword), it is the height of arrogance to feel that whatever he says about other places or people doesn't matter. Having said that, I will probably read more Bussi in the future.
July 26, 2023
J'ai longtemps eu envie de découvrir ce roman de l'auteur, et c'est chose faite : je l'ai écouté en audio.
Mourir sur Seine est une enquête bien ficelée, qui nous emporte dans des histoires de piraterie et de trésor. Sujet intéressant et prenant, je me suis laissée porter grâce aux personnages assez attachants.
Cela dit, on suit une journaliste et non des policiers, et la fille qui mène l'enquête dans son coin sans prévenir de suite la police, par moment c'est un peu gros et on sent que forcément, il va lui arriver des bricoles. C'est assez exaspérant ce genre de comportement (pour moi du moins).
A côté de ça, la journaliste qui passe son temps à mettre son corps en avant pour obtenir ce qu'elle veut m'a par moment dérangée.
Mise à part ça, je n'avais pas deviné la fin, qui est donc satisfaisante.
Un polar sympa à lire, si on passe outre le comportement de la journaliste !
Mourir sur Seine est une enquête bien ficelée, qui nous emporte dans des histoires de piraterie et de trésor. Sujet intéressant et prenant, je me suis laissée porter grâce aux personnages assez attachants.
Cela dit, on suit une journaliste et non des policiers, et la fille qui mène l'enquête dans son coin sans prévenir de suite la police, par moment c'est un peu gros et on sent que forcément, il va lui arriver des bricoles. C'est assez exaspérant ce genre de comportement (pour moi du moins).
A côté de ça, la journaliste qui passe son temps à mettre son corps en avant pour obtenir ce qu'elle veut m'a par moment dérangée.
Mise à part ça, je n'avais pas deviné la fin, qui est donc satisfaisante.
Un polar sympa à lire, si on passe outre le comportement de la journaliste !
November 17, 2018
Per ritrovare un Bussi capace di sorprendermi ho dovuto recuperare questo romanzo del 2008 non ancora tradotto in italiano, e sono davvero contenta di averlo fatto. Come sempre Bussi delinea personaggi autentici e questa volta anche la storia, ambientata nella città di Rouen durante l'Armada, ha saputo farmi arrovellare e stupire. Spero che la casa editrice e/o porti presto in Italia anche le prime opere di questo autore, per chi non può o non ha voglia di leggere in lingua.
March 1, 2020
Un roman policier qui se déroule pendant l'Armada de Rouen. Appât du gain et légendes de pirates se mélangent pour donner un bon suspense. L'enquête est menée par le commissaire Pâturel et la journaliste Maline Abruzze. J'ai bien aimé cette histoire même si les explications finales sont parfois un peu confuses. Mention spéciale au prologue qui attise la curiosité.
December 24, 2021
Ninfee nere resta insuperabile. Leggo volentieri però tutti i libri di Mussi perché parlano della Normandia. Con Ninfee nere sono andata a Giverny e con questo libro nella bella Rouen e lungo il corso della Senna.
April 12, 2022
Bella storia di pirati ambientata a Rouen ai nostri giorni.
Durante la parata dell'Armada un ragazzo viene ucciso mentre cerca di rintracciare un tesoro dei pirati nascosto alla foce della senna.
Si snoda una ricerca tra mille colpi di scena
Durante la parata dell'Armada un ragazzo viene ucciso mentre cerca di rintracciare un tesoro dei pirati nascosto alla foce della senna.
Si snoda una ricerca tra mille colpi di scena
June 25, 2022
Mon 2e préféré de Michel Bussi, juste après les Nymphéas noirs. Se passe à Rouen pendant l'Armada. M'a donné envie de faire un pèlerinage dans ce coin là, pour retrouver les lieux décrits. Fait un week-end du 15 août avec mes beaux parents qui habitent à côté mais ne connaissaient pas ces mieux
February 2, 2024
Il contesto è molto bello, Rouen, la Senna l'armada;poi nella storia si mescolano realtà è leggenda. Il ritmo è incalzante, i personaggi sono però un pó forzati nell'insieme risulta un giallo interessante ma non un capolavoro.
August 18, 2024
3,5
Très bon policier, intrigue passionnante et contexte de l’armada de Rouen super documenté.
Mais PITIÉ la fixation de l’auteur sur le corps et la vie sexuelle de sa personnage principale, une femme journaliste, est insupportable.
Très bon policier, intrigue passionnante et contexte de l’armada de Rouen super documenté.
Mais PITIÉ la fixation de l’auteur sur le corps et la vie sexuelle de sa personnage principale, une femme journaliste, est insupportable.
July 9, 2017
Comme toujours, avec Monsieur Bussi, je passe un bon moment de détente.
October 9, 2017
La lecture d'un livre de bussi est toujours un moment de plaisir.L'intrigue est bien ficelee et le rythme bien soutenu.
January 13, 2019
Bon polar dans l'ambiance de Rouen et l'Armada
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