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430 pages, Paperback
Published July 7, 2020
Beh, allora mettetevi comode, nascondetevi da occhi indiscreti e ritagliate qualche ora per voi, sono sicura che non ve ne pentirete.
Sì, proprio lei !
L a sorella maggiore di Faith e futura sposa di Terrence Fareed Wilkinson III, abbandonata da quest’ultimo a pochi giorni dal matrimonio per la sorella minore.
Kathleen ha trentuno anni e, fino a quel 10 dicembre – giorno in cui ha scoperto il tradimento -, aveva tutto: una vita lussuosa fatta di agi e lussi, un fidanzato potente e un lavoro che amava, nel corpo diplomatico degli Stati Uniti che l’ha sempre portata nei più disparati luoghi del mondo.
Oggi, tre mesi dopo, quel “bastardo” – così ormai lo definisce lei – con l’inganno, le ha portato via ogni cosa : gli averi di famiglia, la sorella, la reputazione e il suo stesso lavoro.
Non le è rimasto più nulla, senza parlare poi delle continue e insistenti pretese della madre che, all’oscuro delle vere ragioni della separazione con il fidanzato, desidera farle accettare un lavoro in Sudafrica proposto proprio dal “ bastardo ” .
Se solamente non fosse stata così orgogliosa, fosse stata superficiale come sua madre, fosse stata meno forte, avrebbe ac cettato quel maledetto incarico senza pensarci su.
Invece Kathleen aveva un’indole troppo combattiva per cedere e seppellire l’ascia di guerra.
Se doveva continuare a essere additata da tutti come una ripudiata senza un quattrino, lo avrebbe fatto a testa alta senza farsi comprare da nomine e appartamenti.
Ma detto tra noi chi, dopo tale offesa, accetterebbe un gesto di malcelata carità?
Forse è il caso di ricominciare tutto da capo. Ripartire dal principio, dal giorno della sua nascita, quando venne data in adozione agli Howard Moore.
Questo suo desiderio di ri scoperta, la porta dalla cosmopolita New York alle innevate strade del Montana: a Saint Mary, una piccola cittadina di soli cinquantadue abitanti.
La neve, per molti simbolo di purezza e delicatezza, agli occhi di Kathleen simboleggiava la più pericolosa delle coperture: nascondeva la realtà sotto strati di soffici fiocchi, rendendo apparentemente innocui pericoli letali.
In fondo, quella similitudine le calzava a pennello, le sue speranze erano state ingannate proprio in quel modo: sua sorella e quel bastardo avevano coperto con la fiducia che lei nutriva in loro il peggiore dei tradimenti.
L’ aria di cambiament o pregna la sua anima ed il suo corpo, la ricerca della madre la naturale la porterà a circondarsi d e lle personalità più svariate.
Una vecchietta che ogni giorno scopre un nuovo giorno in attesa del ritorno del suo uomo dalla guerra, un ranger stronzo e vendicativo, la splendida proprietaria del bungalow in cui si stabilisce che si rivelerà per lei una figura indispensabile e poi, c’è lui , il cognato di quest’ultima.
Lui è Ryan Parker , un uomo di trentacinque anni permaloso, burbero e presuntuoso da quando è arrivata prendersi gioco di lei è il suo passatempo preferito .
L a chiama “ Kathleen due cognomi ” con disprezzo e non fa altro che rinfacciarle il suo outfit poco adeguato alle temperature ed alla vita di Saint Mary.
In realtà, non è un uomo cattivo, anzi, anni prima, quando il fratello Abel tornò dall’Afganistan paralizzato, senza pensarci un attimo lasciò la California, le sue ambizioni e un lavoro da informatico per correre al capezzale del fratello e prendersi cura di lui in tutto e per tutto.
Kathleen e Ryan due vite agli antipodi.
Due personalità forti e combattive.
Città e montagna.
Parka di cashmere e scarpe inadatte contro felpa e cappello di lana.
Una vita tra lussi e agi lei, quattro dollari sul conto e un bungalow non suo tra le montagne lui.
Mai esseri più diversi hanno trovato un’affinità e una complicità come quella che legherà l’uno all’altra.

Battibecchi, frecciatine, botta e risposta divertenti ed irriverenti , saranno il pepe di una trama che ci terrà incollate alle sue pagine dalla prima all’ultima.
Potrei definirlo un viaggio, un viaggio dalla città alla montagna, un viaggio attraverso le vite dei suoi due protagonisti con i loro innumerevoli pregi e altrettanti difetti, un viaggio alla scoperta di sé stessi prima ancora dell’altro.
«C’è qualcuno nella tua vita con cui non tiri fuori gli artigli?»
«Non tiro fuori alcun artiglio: le mie spine sono visibili a tutti.»
Ognuno di loro dovrà fare delle scelte, che, in un modo o nell’altro, cambieranno le loro esistenze e quelle di chi starà al loro fianco.
Come si dice: gli opposti si attraggono e senza alcun dubbio, Ryan e Kathleen sono uno il contrario dell’altro ma al tempo stesso complementari.
«Sono curioso. Secondo me, siete perfetti insieme: due pezzi di ghiaccio che formano un bell’iceberg.»
Ryan, donerà a Kathleen quella cura e protezione che non ha mai ricevuto da nessuno prima d’ora, sarà amico, confidente, complice ed amante . S arà il suo tutto.
Ma perché prendersi così cura di lei?
Se l’era chiesto e si era anche risposto che Kathleen due cognomi gli ricordava la sua stessa situazione: nei guai per qualcosa che non aveva combinato, messa in discussione da un evento che aveva subìto senza poterci fare nulla.
«Mi dispiace se nella vita sei inciampata in uomini che non sanno distinguere le donne impegnate da quelle impegnative, ma sia messo agli atti che quello che hai davanti a te, signorina Howard e quell’altro cognome che non ricordo mai, appartiene alla categoria degli uomini che restano.
A scappare in genere sono le donne che hanno avuto a che fare col sottoscritto, e di certo non sarò io a correre dietro a una gonnella.»
Ancora una volta, l’ennesima, Naike Ror, con il suo stile fresco e frizzante, ha messo tutta la sua simpatia e la sua verve tra le pagine di un libro.
Tutti i baci che non ti ho ancora dato è un romanzo ricco di episodi ed avvenimenti capaci di coinvolgere il lettore e di far gli desiderare di averne sempre di più.
Innumerevoli i riferimenti alle passioni di Naike, prima tra tutte quella per Game of Throne che viene nominato nelle più disparate situazioni.
Ryan e Kathleen sono due personaggi meravigliosi, perfetti nelle loro imperfezioni, cinici e freddi, calcolatori e determinati ma dietro la loro maschera nascondono due animi buoni e due persone vere.
Lui aveva il potere di farla sentire terrena, di mettere tutti i puntini tralasciati sulle i che aveva ignorato, di metterla in discussione in un momento in cui Kathleen necessitava di certezze.
Dopo quello che le era accaduto, il perdono le sembrava ormai una chimera. Si poteva dimenticare senza perdonare? E perdonare senza dimenticare? Forse solamente il tempo avrebbe potuto rispondere a quel dilemma.
In quel paesino dove sembrava che nulla di pericoloso potesse accadere, lontana dalla sua situazione disastrosa, si sentiva serena. La neve non solo copriva Saint Mary, ma in qualche modo stava coprendo anche se stessa agli occhi degli altri. Era un nuovo punto di vista, un inizio: la possibilità di osservare le cose sentendosi sicura dietro alla soffice coperta bianca che le era stata offerta.
«C’è qualcuno nella tua vita con cui non tiri fuori gli artigli?»
«Non tiro fuori alcun artiglio: le mie spine sono visibili a tutti.» Quel commento fece riflettere Ryan: Kathleen due cognomi aveva ragione, le sue spine non risparmiavano nessuno.
«Ah, giusto, i famosi quattro dollari sul conto corrente. Be’, appena te li ruberò, me ne andrò via veloce.»
«Se davvero stai basando la tua permanenza su qualcosa che potresti riuscire a rubarmi, resterai qui per sempre.»
