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Ipotesi su Gesù
Ritorna il celebre classico, tradotto in tutto il mondo, che ha mostrato come ragione, storia, esperienza confermino la Verità del Vangelo.
Dal 1976 questo libro è stato continuamente ristampato e tradotto. Tanto da essere uno dei saggi più diffusi non solo in Italia (oltre un milione di copie), ma anche nel mondo intero, dove circola in una trentina di lingue. Ormai un classico, ma scritto da un autore il cui motto è: «Studiare come un buon professore e scrivere come un buon giornalista». Per questo non è stato contestato dagli studiosi razionalisti e al contempo è stato letto con passione anche da chi non abbia una particolare cultura. Il lettore è coinvolto in una ricerca appassionante che conferma i cattolici nella fede e che può fa riflettere gli increduli. Queste pagine infatti – scritte sì da un cristiano, ma convertito in età adulta dall’agnosticismo – si affidano soltanto all’evidenza dei fatti e della storia.
Dal 1976 questo libro è stato continuamente ristampato e tradotto. Tanto da essere uno dei saggi più diffusi non solo in Italia (oltre un milione di copie), ma anche nel mondo intero, dove circola in una trentina di lingue. Ormai un classico, ma scritto da un autore il cui motto è: «Studiare come un buon professore e scrivere come un buon giornalista». Per questo non è stato contestato dagli studiosi razionalisti e al contempo è stato letto con passione anche da chi non abbia una particolare cultura. Il lettore è coinvolto in una ricerca appassionante che conferma i cattolici nella fede e che può fa riflettere gli increduli. Queste pagine infatti – scritte sì da un cristiano, ma convertito in età adulta dall’agnosticismo – si affidano soltanto all’evidenza dei fatti e della storia.
320 pages, Paperback
First published January 1, 1976
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105 people want to read
About the author
Vittorio Messori
66 books12 followersVittorio Messori (Sassuolo, 1941) è un giornalista e scrittore italiano. Autore di numerosi saggi, è considerato uno dei principali autori cattolici italiani. Ha collaborato con La Stampa, Avvenire e Corriere della Sera.
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Community Reviews
Displaying 1 - 18 of 18 reviews
November 30, 2022
Vote: 3,65
Class: P-A3 (FP)
Interessante e (molto!) ben documentata (come sempre!) indagine di Vittorio Messori, che con il suo stile preciso e il suo umorismo un po' nascosto apre un mondo di scoperte come solo con una ricerca attenta come la sua si può fare.
Cosa c'è di vero nella storia di Gesù di Nazareth? Chi ha creato il suo mito? E perchè?
Chi stavano aspettando gli ebrei in quel secolo così tumultuoso?
E la risposta è spesso la stessa: Gesù di Nazareth, uomo semplice ma misterioso, che diceva cose inaspettate e sorprendenti, e che forse qualcosa di più di un semplice uomo è.
Molto piacevole da leggere, non per forza tutto di un fiato.
Class: P-A3 (FP)
Interessante e (molto!) ben documentata (come sempre!) indagine di Vittorio Messori, che con il suo stile preciso e il suo umorismo un po' nascosto apre un mondo di scoperte come solo con una ricerca attenta come la sua si può fare.
Cosa c'è di vero nella storia di Gesù di Nazareth? Chi ha creato il suo mito? E perchè?
Chi stavano aspettando gli ebrei in quel secolo così tumultuoso?
E la risposta è spesso la stessa: Gesù di Nazareth, uomo semplice ma misterioso, che diceva cose inaspettate e sorprendenti, e che forse qualcosa di più di un semplice uomo è.
Molto piacevole da leggere, non per forza tutto di un fiato.
May 3, 2020
Knjiga mi je všeč, saj s pomočjo razuma in zgodovinskih dejstev, pa tudi z veliko sklicevanj na '' nekrščanske" specialiste dokaže zgodovinsko osebo Jezusa Kristusa ter bralcu omogoči boljše razumevanje njegovega poslanstva ter nauka.
December 26, 2021
Dopo lo “zelota-ribelle” di Reza Aslan, era inevitabile che continuassi a parlare di questo Dio fattosi Uomo per la salvezza degli uomini. Almeno fino a quando dura questo periodo natalizio che ci ha portati nel secondo ventennio del terzo millennio. Ieri ho chiesto al mio grande amico, nonchè parente acquisito, come consuocero di mio figlio, Pasquale Califano, presidente del Club dei Dinosauri, durante il tradizionale pranzo natalizio, se, quando era giovane, gli piacevano i libri di fantascienza. Una domanda lanciata così alla buona, tra un boccone e l’altro, sempre con la mascherina appesa sotto il mento, per tenere alla larga quella variante mutante di nome Omicron. Atmosfera, appunto, da fantascienza.
Avevamo sott’occhi quelle due fotografie fatte oltre mezzo secolo fa nelle famose “cantinelle” della Scuola Media, a Sarno, nell’antica Valle dei Sarrasti. Mi ha detto che sapeva ben poco di fantascienza, a lui piacevano i libri di avventura. Io ho risposto che mi sentivo, oggi, nel terzo millennio, alla vigilia di un nuovo anno denominato 2022, come quando negli anni cinquanta lessi per la prima volta un libro di un autore inglese chiamato George Orwell che aveva per titolo il “1984”. Date ed eventi, a quel tempo, quanto mai futuristiche le prime e fantascientifici i secondi.
Abbiamo superati sia le une che gli altri, sorpassati non solo nel secolo ma anche il millennio. Siamo impegnati, oggi, a combattere un nemico tanto oscuro quanto invisibile, che non abbiamo mai conosciuto o studiato, nè prima nè dopo quegli anni trascorsi in quelle “aule-cantinelle”, come quelle immagini ci ricordano. Un’atmosfera tipicamente fantascientifica, da collezione Urania.
Eppure, ad ogni fine anno, rinnoviamo il rito del Natale, insieme alle “ipotesi” che questo evento porta con sè per tutti gli esseri umani su questo pianeta. Non si sa bene cosa accade altrove nei multiversi. Si rinnovano sempre nuove ipotesi in questo periodo di fine anno. Il calendario ci obbliga a festeggiare e riflettere sul suo significato. Ed ecco, allora, rinnovarsi anche la tradizione letteraria di scritture antiche e moderne, sulla figura di questo personaggio, tanto “figlio di Dio” quanto “figlio dell’Uomo”.
Figura storica, fisica, metafisica e trascendente. Un oceano di scrittori e di libri ne parlano e ne scrivono, ed io qui mi trovo a rileggere questa “Ipotesi su Gesù”, pubblicata da Vittorio Messori nel 1976 che gelosamente conservo nella mia biblioteca cartacea. Ho rinnovato questa lettura in maniera digitale nella versione Kindle, con alcuni aggiornamenti. L’ho affiancata ad altre “ipotesi” sullo stesso argomento Gesù, di altri scrittori come quella di Antonio Socci e quella recentissima del cardinale Gianfranco Ravasi.
Indagini, ipotesi, biografie, ricerche, studi, un mondo di domande, in una realtà, quella che chiamiamo “vita” sul conto di un uomo che è sia “figlio di Dio”, che “figlio dell’Uomo”. Nella mia totale ignoranza, non sono in grado di dare una risposta a queste domande.
Già soltanto di fronte a me stesso, sono ben consapevole di essere un mistero sia in quanto uomo che in quanto persona. Ancora più ignorante quando tento di confrontarmi con il mistero dell’essere in quanto tale. Figurarsi poi davanti al mistero di un Dio che si fa uomo per redimere e salvare gli uomini.
Che fare, allora? La mia lettura, le mie ricerche, i miei pensieri, devono pur avere un senso, anche se mi trovo di fronte ad un “mistero” sia umano che divino. Non resta che rileggermi la seconda Lettera ai Filippesi che scrisse Paolo nella quale proclama la cosi detta “alienazione di Dio”. La riporta alla fine della sua “ipotesi” Vittorio Messori.
Se dunque c’è qualche consolazione in Cristo, se c’è qualche conforto, frutto della carità, se c’è qualche comunione di spirito, se ci sono sentimenti di amore e di compassione, rendete piena la mia gioia con un medesimo sentire e con la stessa carità, rimanendo unanimi e concordi. Non fate nulla per rivalità o vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso. Ciascuno non cerchi l’interesse proprio, ma anche quello degli altri.
Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù:
egli, pur essendo nella condizione di Dio,
non ritenne un privilegio
l’essere come Dio,
ma svuotò se stesso
assumendo una condizione di servo,
diventando simile agli uomini.
Dall’aspetto riconosciuto come uomo,
umiliò se stesso
facendosi obbediente fino alla morte
e a una morte di croce.
Per questo Dio lo esaltò
e gli donò il nome
che è al di sopra di ogni nome,
perché nel nome di Gesù
ogni ginocchio si pieghi
nei cieli, sulla terra e sotto terra,
e ogni lingua proclami:
«Gesù Cristo è Signore!»,
a gloria di Dio Padre.
Messori conclude: “Se anche questo Dio-Gesù è un equivoco; se malgrado tante verosimiglianze anche qui siamo di fronte alla proiezione abusiva nei cieli del bisogno religioso degli uomini; ebbene, allora l’antico grido di Riccardo di San Vittore risuona con rinnovata verità: “Signore, se il nostro è un errore sei tu che ci hai ingannati”.
Avevamo sott’occhi quelle due fotografie fatte oltre mezzo secolo fa nelle famose “cantinelle” della Scuola Media, a Sarno, nell’antica Valle dei Sarrasti. Mi ha detto che sapeva ben poco di fantascienza, a lui piacevano i libri di avventura. Io ho risposto che mi sentivo, oggi, nel terzo millennio, alla vigilia di un nuovo anno denominato 2022, come quando negli anni cinquanta lessi per la prima volta un libro di un autore inglese chiamato George Orwell che aveva per titolo il “1984”. Date ed eventi, a quel tempo, quanto mai futuristiche le prime e fantascientifici i secondi.
Abbiamo superati sia le une che gli altri, sorpassati non solo nel secolo ma anche il millennio. Siamo impegnati, oggi, a combattere un nemico tanto oscuro quanto invisibile, che non abbiamo mai conosciuto o studiato, nè prima nè dopo quegli anni trascorsi in quelle “aule-cantinelle”, come quelle immagini ci ricordano. Un’atmosfera tipicamente fantascientifica, da collezione Urania.
Eppure, ad ogni fine anno, rinnoviamo il rito del Natale, insieme alle “ipotesi” che questo evento porta con sè per tutti gli esseri umani su questo pianeta. Non si sa bene cosa accade altrove nei multiversi. Si rinnovano sempre nuove ipotesi in questo periodo di fine anno. Il calendario ci obbliga a festeggiare e riflettere sul suo significato. Ed ecco, allora, rinnovarsi anche la tradizione letteraria di scritture antiche e moderne, sulla figura di questo personaggio, tanto “figlio di Dio” quanto “figlio dell’Uomo”.
Figura storica, fisica, metafisica e trascendente. Un oceano di scrittori e di libri ne parlano e ne scrivono, ed io qui mi trovo a rileggere questa “Ipotesi su Gesù”, pubblicata da Vittorio Messori nel 1976 che gelosamente conservo nella mia biblioteca cartacea. Ho rinnovato questa lettura in maniera digitale nella versione Kindle, con alcuni aggiornamenti. L’ho affiancata ad altre “ipotesi” sullo stesso argomento Gesù, di altri scrittori come quella di Antonio Socci e quella recentissima del cardinale Gianfranco Ravasi.
Indagini, ipotesi, biografie, ricerche, studi, un mondo di domande, in una realtà, quella che chiamiamo “vita” sul conto di un uomo che è sia “figlio di Dio”, che “figlio dell’Uomo”. Nella mia totale ignoranza, non sono in grado di dare una risposta a queste domande.
Già soltanto di fronte a me stesso, sono ben consapevole di essere un mistero sia in quanto uomo che in quanto persona. Ancora più ignorante quando tento di confrontarmi con il mistero dell’essere in quanto tale. Figurarsi poi davanti al mistero di un Dio che si fa uomo per redimere e salvare gli uomini.
Che fare, allora? La mia lettura, le mie ricerche, i miei pensieri, devono pur avere un senso, anche se mi trovo di fronte ad un “mistero” sia umano che divino. Non resta che rileggermi la seconda Lettera ai Filippesi che scrisse Paolo nella quale proclama la cosi detta “alienazione di Dio”. La riporta alla fine della sua “ipotesi” Vittorio Messori.
Se dunque c’è qualche consolazione in Cristo, se c’è qualche conforto, frutto della carità, se c’è qualche comunione di spirito, se ci sono sentimenti di amore e di compassione, rendete piena la mia gioia con un medesimo sentire e con la stessa carità, rimanendo unanimi e concordi. Non fate nulla per rivalità o vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso. Ciascuno non cerchi l’interesse proprio, ma anche quello degli altri.
Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù:
egli, pur essendo nella condizione di Dio,
non ritenne un privilegio
l’essere come Dio,
ma svuotò se stesso
assumendo una condizione di servo,
diventando simile agli uomini.
Dall’aspetto riconosciuto come uomo,
umiliò se stesso
facendosi obbediente fino alla morte
e a una morte di croce.
Per questo Dio lo esaltò
e gli donò il nome
che è al di sopra di ogni nome,
perché nel nome di Gesù
ogni ginocchio si pieghi
nei cieli, sulla terra e sotto terra,
e ogni lingua proclami:
«Gesù Cristo è Signore!»,
a gloria di Dio Padre.
Messori conclude: “Se anche questo Dio-Gesù è un equivoco; se malgrado tante verosimiglianze anche qui siamo di fronte alla proiezione abusiva nei cieli del bisogno religioso degli uomini; ebbene, allora l’antico grido di Riccardo di San Vittore risuona con rinnovata verità: “Signore, se il nostro è un errore sei tu che ci hai ingannati”.
December 21, 2021
Uno studio sulla storicità di Gesù Cristo e della Scrittura davvero eccezionale. Messori riporta acute e interessanti considerazioni per provare la verità storica di Cristo e della rivelazione; ad esempio vengono cita i Rotoli del Mar Morto, manoscritti dell'Antico Testamento ritrovati tra il 1947 e il 1946 e risalenti al II secolo A.C. Questi testi sono praticamente identici a quelli correnti.
Il libro è organizzato in sezioni che sfatano tutte le tesi secondo cui i Vangeli non hanno valore storico. Durante la lettura si leggono infinite prove valide, ad esempio il fatto che è riportato con esattezza il complicato rapporto tra il procuratore Pilato e il sinedro. Oppure il fatto che l'autore degli Atti degli Apostoli chiama proconsole il responsabile romano di Cipro Sergio Paolo: quel ruolo viene indicato con la parola propretore, eppure si è scoperto in una iscrizione una strana anomalia, ovvero che Sergio Paolo era chiamato proconsole, confermando quel che viene detto nel Nuovo Testamento. Potrei riportare una lista enorme di casi come questo, ma non finirei più di scrivere. Compratelo, ne vale assolutamente la pena. Non si può certo leggere tutto d'un fiato, ma la lettura è altamente edificante.
Il libro è organizzato in sezioni che sfatano tutte le tesi secondo cui i Vangeli non hanno valore storico. Durante la lettura si leggono infinite prove valide, ad esempio il fatto che è riportato con esattezza il complicato rapporto tra il procuratore Pilato e il sinedro. Oppure il fatto che l'autore degli Atti degli Apostoli chiama proconsole il responsabile romano di Cipro Sergio Paolo: quel ruolo viene indicato con la parola propretore, eppure si è scoperto in una iscrizione una strana anomalia, ovvero che Sergio Paolo era chiamato proconsole, confermando quel che viene detto nel Nuovo Testamento. Potrei riportare una lista enorme di casi come questo, ma non finirei più di scrivere. Compratelo, ne vale assolutamente la pena. Non si può certo leggere tutto d'un fiato, ma la lettura è altamente edificante.
January 29, 2021
Un libro davvero interessante, scritto da un giornalista. Un modo per affrontare il mistero del personaggio storico Gesù di Nazareth. Senza entrare in questioni teologiche, analizza la figura di un uomo sconcertante, che in vita non è stato capito neanche dai suoi discepoli, e che solo dopo la sua morte hanno riconosciuto essere Dio stesso. Questa sconvolgente rivelazione differenzia così il cristianesimo da qualunque altra religione, rompendo anche con l'idea del Messia atteso dagli ebrei. Prendendo spunto dagli avversari, sia critici che mitologi, che cercano di demolire la verità storica di questa figura, attraverso fonti scritte e reperti archeologici, lo scrittore invita a riflettere su quanto l'improbabilità di questo personaggio sia garanzia di veridicità, come attestano sbigottiti non solo i discepoli, ma anche la Chiesa negli anni a venire, che osserva sempre piena di stupore il mistero di un dio incarnato, che si rivela pian piano.
March 9, 2018
Very good book, with lot of insights, but sometimes the going gets hard...!
January 16, 2020
Saggio sulla veridicità storica della figura di Gesù. Molto interessante per chi vuole approfondire le Sacre Scritture. Solo per stomaci forti, a causa del pesante stile accademico.
October 14, 2020
Spunti molto interessanti ma a tratti pesante.
May 27, 2024
Nonostante lo stile ironico e talvolta un po' iperbolico, buon testo divulgativo sulle tre fasi di ricerca sul Gesù storico. Considerando che è stato scritto negli anni '70, risulta ancora valido.
September 30, 2013
Un'opera decisiva per comprendere il Cristianesimo.
Libro appassionato e appassionante. Una argomento come il Cristianesimo affrontato e sviscerato in modo rigoroso e umano da chi partito da lontano l'ha abbracciato completamente e ne da' ragione punto per punto con una dovizia di particolari e una bibliografia a supporto che cancellano qualsiasi possibilita' di fraintendimento. Lettura veramente decisiva se si e' alla ricerca di risposte o di ragioni fondate per credere. Per giudicare e' necessario conoscere e questo e' un ottimo inizio.
Libro appassionato e appassionante. Una argomento come il Cristianesimo affrontato e sviscerato in modo rigoroso e umano da chi partito da lontano l'ha abbracciato completamente e ne da' ragione punto per punto con una dovizia di particolari e una bibliografia a supporto che cancellano qualsiasi possibilita' di fraintendimento. Lettura veramente decisiva se si e' alla ricerca di risposte o di ragioni fondate per credere. Per giudicare e' necessario conoscere e questo e' un ottimo inizio.
June 17, 2024
Quite a book!
This book
is very very deep. It has to be read slowly and carefully in
order to get what the author is saying. I think if read as such, one would be hard pressed to view Christianity in any other way. Even with my difficulty in reading it, I was able to digest and understand its point. And it makes total sense to me.
However I know others will debunk it but at the very least, they will be enlightened by the Truth.
This book
is very very deep. It has to be read slowly and carefully in
order to get what the author is saying. I think if read as such, one would be hard pressed to view Christianity in any other way. Even with my difficulty in reading it, I was able to digest and understand its point. And it makes total sense to me.
However I know others will debunk it but at the very least, they will be enlightened by the Truth.
October 26, 2012
Je n'ai pas pu terminer ce livre, car à la différence du célèbre "Vie du Jesus Christ" de Ernest Renan, celui-ci s'éloigne quelque peu trop des événements historiques pour plonger dans des discussions philosophiques un peu dépassés de notre temps.
135/277
135/277
August 27, 2013
La fede (pur essendo Grazia), non è mai in contrasto con un uso adeguato della ragione. Questo libro, procedendo con metodo investigativo e svelando cose piuttosto incredibili, è un aiuto a verificare la storicità dei vangeli e la verificità del loro contenuto...
November 14, 2010
prendo a prestito un altro titolo "qualche ragione per credere" che l'uomo Gesù sia realmente esistito e realmente abbia vissuto come "il figlio di Dio"
September 21, 2012
Contro tante mistificazioni
June 2, 2013
A difesa del cristianesimo puro. Argomenti interessanti, ma lo stile è datato.
January 28, 2017
Una lucida e documentata analisi sulla figura di Gesù.
September 14, 2018
One of the books of my life!
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