Ferragosto di fuoco per l’ispettore in gita tra le colline del prosecco con le belle vicine di casa, si sveglia in un letto non suo, in posizione non consona. Unica certezza, le stelle. Di ritorno a Treviso, cercando conforto tra i calici, trova il suo oste di fiducia non si capacita del suicidio plateale del conte Ancillotto, fornitore di vini d’eccellenza. Perché dovrebbe suicidarsi, un uomo che ama le donne, camminare, guardare il fuoco e, naturalmente, il vino? Mentre Stucky indaga a modo suo, conversando con la governante, l’amante a cottimo e il prete, piomba in paese Celinda Salvatierra, tellurica come le terre andine da cui proviene. È l’unica erede del conte Ancillotto, e semina il panico tra i viticoltori minacciando di sradicare le vigne per impiantare filari di banani a perdita d’occhio. In una notte di temporale, tre colpi di pistola si confondono con i tuoni. L’ingegner Speggiorin, direttore del cementificio, cade nel fango per sempre. Stucky intravede i soliti intrighi mondani dietro queste morti innaturali – corna, rivalità, vendetta – ma sa che la vera risposta è nei gas, nel vento. Nelle bollicine del prosecco, nella polvere che si innalza dai camini del cementificio e si posa su insalate, acque, grappoli dorati. Nella ruggine che il matto del paese gratta sulle tombe dei concittadini, impartendo benedizioni, ma anche “fragnoccole a destra e a sinistra con palo di robinia…”Da questo libro il film, scritto dallo stesso autore con Antonio Padovan, regista di Finché c’è prosecco c’è speranza.
Fulvio Ervas è nato nell’entroterra veneziano il 23 luglio 1955, senza sapere che Albert Einstein era morto da qualche mese. Quando ne avrà coscienza, si iscriverà a un liceo con la presunzione di doversi costruire una cultura scientifica. Inspiegabilmente attratto da tutti gli animali diversi dall’uomo, si laurea in Scienze Agrarie, con un’inquietante tesi sulla “Salvaguardia della mucca Burlina”. Insegna Scienze Naturali nell’Impero della pubblica istruzione, e di questo ci racconta in Follia docente, ma è assediato da altre storie. In treno, nell’orto, vicende e personaggi gli si affollano in testa, e non gli danno pace finché non si sentono in salvo su una pagina. Insieme alla sorella Luisa ha pubblicato La lotteria (Premio Calvino 2001) e Succulente. Dopo Commesse di Treviso, Pinguini arrosto, e Buffalo Bill a Venezia, Finché c’è prosecco c’è speranza è il quarto romanzo che vede protagonista l’ispettore Stucky, mezzo persiano e mezzo veneziano. Fulvio Ervas vive in provincia di Treviso con la famiglia e un numero imprecisato di animali domestici.
Dovevo leggere questo libro da sei mesi e finalmente ci sono riuscita! Tutto è nato perché ho scoperto il film che mi era talmente piaciuto da incuriosirmi non poco. Percorso contrario quindi! È un giallo ambientato a cinquanta chilometri da casa mia, in un paesaggio magico dove ci sono sterminati territori coltivati a vigne. Ci sono stata di persona per sbirciare il paese e le vie che s’ incrociano in un Veneto che ama il contatto con la terra. Inizia tutto con il suicidio del Conte Ancillotto. Avviene in circostanze strane, perché beve del vino da un bottiglione con dei letali farmaci dentro. A questo segue un omicidio di un noto ingegnere del cementificio del luogo. I personaggi sono caratteristici: il matto del paese, il prete che ha la situazione sotto controllo, la nipote sudamericana del Conte, il superiore dell’ investigatore.Piacevolissimi! I toni sono quasi scanzonati, ma Ervàs ci fa la morale! Dai forni del cementificio si alzano polveri insalubri con un conseguente rischio ambientale e tra quelle contrade si muore male è troppo. Non aggiungo oltre se non che il mistero non è semplice da sbrogliare! Quando hanno dato il film in una zona di Padova , la libreria di fianco al cinema ha pubblicizzato il libro invitando l’ autore ed offrendo ai partecipanti un “goto de vin bianco”. Dico solo che la situazione è sfuggita di mano!!! Le libraie non sapevano più a che santo votarsi, perché l’ evento su Facebook ha preso una piega scherzosa e le partecipazioni sono salite alle stelle!! Il suggerimento è stato quello di portarsi almeno il goto da casa!!!
Не дочитала. Граф кончает жизнь самоубийством около своего склепа, притащив туда зачем-то 6-литровую бутыль просекко, которую он открыл шпагой. Его постоянный покупатель, бармен Секондо, не верит, что это было случайной самоубийство. Инспектор, наполовину иранец, пытается во всем разобраться.
Стиль автора- сплошной поток мыслей и событий. Вроде читаешь мысль, а это уже оказывается разговор с начальником полиции. Головная боль и ничего больше.
Ho puntato questo libro per un sacco di tempo. Per il titolo. Il titolo di questo libro è nella mia personalissima quanto inutile top 10 dei migliori titoli di sempre.
Quanto al libro, è il classico giallo contemporaneo - alla Carlotto - con cui passare delle ore serene e simpatiche, in cui il protagonista - generalmente un investigatore privato o un poliziotto "buono" (di quelli che si trovano solo nei libri...), generalmente un sfigato di qualche tipo - risolve (o prova a risolvere) un crimine. Questa è la scusa.
Attraverso questo escamotage, più o meno voluto, in realtà si racconta un determinato territorio, la sua vita, le sue contraddizioni etc etc.
In questo caso, a differenza del mio amatissimo Izzo e la sua fantastica Marsiglia, il Nostro ci porta in zona Veneto, colline del Prosecco, e ci racconta il mondo di quelle lande blandamente, senza tanta voglia di approfondire, ma con buon mestiere.
Come in Pinguini Arrosto l'impressione è che l'autore abbia bene in testa la storia, ma non fornisca abbastanza indizi al lettore per risolvere da solo il caso, con l'effetto finale di una conclusione che sembra "buttata là" e affrettata. Personaggi e ambientazione però sono caratterizzati molto bene e rendono piacevole la lettura.
Детектив – антидепрессант, для тех, кому нужен максимальный релакс. Критику и литературный снобизм выключаем сразу, это же книги для каникул и релакса. Детектив – леденец со вкусом Италии, солнца и конечно просекко. На родине просекко покончил собой один из главных виноделов. Инспектор Стуки взволнован не меньше общественности, рьяно (в итальянских рамках, конечно) берется за дело и в процессе изучает все тонкости местного виноделия. Просекко охлаждайте заранее, все равно придется за ним идти очень скоро.
Bel libro, piacevole la lettura; la trama di giallo, secondo me, passa in secondo piano rispetto all'atmosfera dei luoghi ed al profumo del prosecco! Sì, lo vedo più un inno al vino ed alla natura e una lamentazione degli interessi senza scrupoli! Simpatici anche gli interludi alla Spoon River.